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Progettare corsi di italiano per adulti
di origine straniera:
scenari didattici e diritti di
cittadinanza
                           Carla Bagna
       Università per Stranieri di Siena
       Milano “Impara e certifica il tuo
            italiano”, 11 gennaio 2012
Obiettivi

Riflettere    sulle   condizioni per la
progettazione di corsi di italiano per
adulti di origine straniera

Delineare scenari didattici (esperienze
svolte e future)

Diritti di cittadinanza (dal DM 4 giugno
2010      all’Accordo   di   integrazione
11.11.2011)
Prospettiva
Università per Stranieri di Siena

Dal 2001: Centro di Eccellenza della Ricerca
– Osservatorio Linguistico permanente
dell’italiano diffuso fra stranieri e delle
lingue immigrate in Italia

Centro CILS
Dal 2001 certificazioni di livello A1 e A2;
coordinamento     dei   progetti    Regione
Toscana
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera


Percezione di bisogni mutati negli ultimi 30
anni.

Percezione dell’‘emergenza’, ‘rischio didattica
dell’emergenza’: l’immigrazione come fattore
strutturale non ha ancora escluso del tutto
questo scenario.
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera


Idea della formazione linguistica

- come primo elemento per la partecipazione
attiva ai diritti di cittadinanza

- come garanzia di ‘sicurezza’ (nelle sue varie
forme: ordine pubblico, luoghi di lavoro ecc.)
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera


Tali elementi si intersecano con gli

- obiettivi
- contenuti

di un percorso di formazione linguistica.
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Obiettivi:
     competenze in italiano ai livelli iniziali


ma anche ‘accesso ai servizi, accesso ai diritti
di cittadinanza = orientamento’

                      Rischi
              ‘teaching to testing’
  corsi brevi (illusione che siano sufficienti)
      tranquillizzare la società sul tema
           ‘formazione degli adulti’
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
          Contenuti (esempi, corsi tipo FEI)

LIVELLO A1 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore
Orientamento al lavoro, cittadinanza, informatica)
rivolto a soggetti privi di elementi conoscitivi della
lingua italiana. Contenuti: chiedere e fornire i propri dati
per iscritto; riempire un modulo; scrivere testi semplici
su una gamma di argomenti familiari; utilizzare le
strutture elementari previste dal profilo di competenza;
comprendere domande e situazioni di uso quotidiano
proposte con pronuncia chiara e lenta; scambiare
informazioni su argomenti familiari che riguardino se
stesso, la famiglia, la scuola o il tempo libero, i luoghi
che frequenta.
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera

LIVELLO A2 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore
Orientamento al lavoro, cittadinanza e informatica) rivolto
a soggetti con competenza linguistica di livello iniziale in
italiano.
Contenuti: produrre brevi testi in cui narra avvenimenti,
attività svolte ed esperienze personali con le strutture di
base previste dal profilo di competenza; interagire in brevi
conversazioni di routine quotidiana: viaggiare, mangiare,
alloggiare e fare acquisti; comprendere test orali su
semplici e brevi argomenti relativi ai domini e contesti che
gli sono familiari.
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
                    Contenuti

formazione      linguistica    e    orientamento
(lavorativo, ai diritti e servizi nel territorio in
cui si vive);

alfabetizzazione informatica;

sicurezza nei luoghi di lavoro;

lessico specifico di alcuni settori (edilizia,
assistenza familiare, ristorazione, servizi ecc.)
Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Numero di ore non adeguato
Una fascia di popolazione rimane esclusa

Trasformazione del livello A2 in un’assicurazione
per vivere in Italia, non come tappa di un percorso
di apprendimento verso l’autonomia nei contesti
comunicativi quotidiani

Non tener conto delle motivazioni alla frequenza di
un corso di lingua (desiderio di inclusione, di poter
accedere a maggiori possibilità di lavoro)

Ruolo del test piegato a scopi non linguistici
Quali scenari oggi?


Progetti e finanziamenti Europei (ad es. FEI)
che, pur volendo raggiungere fasce di
popolazione      tradizionalmente    escluse da
percorsi formativi, non possono coinvolgere
tutti i soggetti ‘realmente’ destinari
Quali scenari oggi?

Intervento unitario a livello regionale (anche
se non in modo omogeneo in tutte le regioni, o
in relazione a numero e concentrazione di
stranieri)

Creazione di una rete di soggetti

Opportunità lavorativa
Quali scenari oggi?



Coordinamento e valorizzazione di esperienze
pregresse, includendo anche formazione dei
docenti, ruolo dell’associazionismo

Ampliamento di percorsi linguistici finalizzati
alla promozione professionale
Quali scenari oggi?

- maggiore consapevolezza e responsabilità
  dei formatori / docenti impegnati sul
  territorio

- maggiore consapevolezza nella gestione dei
  materiali e strumenti disponibili

-    maggiore motivazione e adesione degli
    apprendenti, possibilità delle replicabilità
    degli interventi
Quali scenari oggi?


Obiettivi e contenuti dei corsi per garantire i
diritti di cittadinanza

               complementare con

la ‘scelta’ / regolamentazione italiana del
DM 4 giugno 2010 e l’Accordo di integrazione
dell’11 novembre 2011?
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
             Soggiorno di lungo periodo

            Miglior caso (situazione ideale)
Tutti gli immigrati regolari hanno il diritto di
decidere autonomamente se stabilirsi in maniera
permanente nel paese. Per un richiedente la
procedura è gratuita e rapida, perché l’unica
questione da risolvere è se vi sia potenziale frode
o una reale minaccia alla sicurezza. Lui può
appellarsi contro qualsiasi rifiuto o revoca. Se la
sua richiesta è accettata, è sicuro del suo status
ed è trattato al pari dei cittadini, con gli stessi
diritti e responsabilità in gran parte delle aree
della vita.
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
          Soggiorno di lungo periodo

            Cambiamenti e tendenze
 Nel 2010 i potenziali soggiornanti di lungo
 periodo si trovano in larga misura di fronte alle
 stesse opportunità e ostacoli che incontravano
 nel 2007.
 La maggior parte dei paesi concentra i
 cambiamenti delle politiche su nuove e severe
 condizioni che sono oggetto di dibattito in
 ambito europeo.
 Nel 1999, la Germania era l’unico Stato membro
 dell’UE che imponeva requisiti linguistici.
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
           Soggiorno di lungo periodo

             Cambiamenti e tendenze
 Oggi la tendenza verso condizioni linguistiche e di
 integrazione si estende dai tradizionali paesi europei
 di immigrazione (DK, DE, UK) ai nuovi paesi di
 immigrazione di forza lavoro a sud e a est (CY, CZ, IT,
 PT). Altri cambiamenti sono meno definitivi: Austria,
 Danimarca, Portogallo e Spagna stanno cercando di
 attirare studenti internazionali e mentre Spagna e
 Portogallo offrono ai soggiornanti di lungo periodo
 tutele più efficaci contro l’espulsione, altri trovano
 nuove ragioni per rifiutare e revocare i permessi,
 come i sistemi a punti (UK, DK, IT), vaghe motivazioni
 legate alla sicurezza (EE) e la doppia pena (UK).
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 26)
LIMITI e AMBIGUITÀ DEL
DECRETO 4 giugno 2010

 Art. 2 -3 Disposizioni sulla conoscenza
 della lingua italiana
 lo straniero deve possedere un livello di
 conoscenza della lingua italiana che
 consente di comprendere frasi ed
 espressioni di uso frequente in ambiti
 correnti, in corrispondenza al livello A2
 del QCER
 comprensione di brevi testi e capacità
 di interazione
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)

Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata
  dell'accordo di integrazione
3. All'atto della sottoscrizione dell'accordo, sono
  assegnati allo straniero sedici crediti
  corrispondenti al livello A1 di conoscenza
  della lingua italiana parlata ed al livello
  sufficiente di conoscenza della cultura
  civica e della vita civile in Italia, secondo
  quanto previsto ai punti 1 e 2 dell'allegato B.
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)

Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata
  dell'accordo di integrazione

4. Con l'accordo, lo straniero si impegna a:
a) acquisire un livello adeguato di
  conoscenza della lingua italiana parlata
  equivalente almeno al livello A2 del QCER
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell'accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)

Art. 4 - Articolazione dell'accordo per crediti

1. L'accordo è articolato per crediti di ammontare
   proporzionale ai livelli di conoscenza della lingua
   italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia
   certificati anche a seguito della frequenza con
   profitto di corsi o percorsi di istruzione, di formazione
   professionale o tecnica superiore, di studio universitario e di
   integrazione linguistica e sociale ovvero del conseguimento
   di diplomi o titoli comunque denominati aventi valore legale
   di titolo di studio o professionale.
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
 Regolamento concernente la disciplina
 dell'accordo di integrazione
 tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
Art. 11 - Ruolo dei consigli territoriali per l'immigrazione e
  della Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e
  delle loro famiglie.

1. I consigli territoriali per l'immigrazione […] individuano
e monitorano il fabbisogno di formazione linguistica e
culturale degli stranieri scaturente dall'attuazione del
presente regolamento e lo analizzano nell'ambito del piu‘
generale fabbisogno formativo degli stranieri presenti nel
territorio provinciale al fine di promuovere le iniziative a
sostegno del processo di integrazione dello straniero,
attivabili sul territorio.
Conclusioni

Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
 (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27)
       Accesso alla cittadinanza
    Miglior caso (situazione ideale)
Tutti i residenti stabili che vedono il proprio
futuro nel paese ricevono pieno sostegno
per diventare cittadini e partecipare in
modo paritario alla vita pubblica. Tutti i
cittadini    possono      avere   la    doppia
cittadinanza. Un bambino nato nel paese
da genitori immigrati diventa cittadino alla
nascita (jus soli) come tutti gli altri
bambini.
Conclusioni

Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
 (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27)
           Accesso alla cittadinanza
        Miglior caso (situazione ideale)
Una persona nata all’estero è stata attratta dal
paese dopo avervi vissuto tre anni e ha diritto alla
cittadinanza quando soddisfa le condizioni legali,
come quella di non aver commesso reati recenti. Il
requisito di sostenere un test linguistico di base e
un corso di cittadinanza la incoraggia a riuscire
attraverso corsi e test gratuiti, flessibili e
professionali. In qualità di nuova cittadina, gode
delle stesse protezioni accordate agli altri cittadini.
Conclusioni


La regolamentazione del diritto di
 - soggiornare in un paese di cui non si ha la
 cittadinanza
 - o di richiederla

 sta spingendo gli enti formatori ad orientare la
 progettazione dei corsi di italiano per adulti verso
 tali scopi, anche sulla scia dei vincoli imposti
 progetti finanziati ecc.
Conclusioni


Il rischio è che, nella corsa a soddisfare le nuovi
disposizioni, anche a causa di una non sempre
adeguata (pur se diffusa) riflessione sul tema,
non vi sia sufficiente spazio per una analisi
didattica ed etica (e non solo strumentale) sugli
obiettivi e i contenuti di un percorso per adulti.

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CILS per ISMU - 11gen2012

  • 1. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera: scenari didattici e diritti di cittadinanza Carla Bagna Università per Stranieri di Siena Milano “Impara e certifica il tuo italiano”, 11 gennaio 2012
  • 2. Obiettivi Riflettere sulle condizioni per la progettazione di corsi di italiano per adulti di origine straniera Delineare scenari didattici (esperienze svolte e future) Diritti di cittadinanza (dal DM 4 giugno 2010 all’Accordo di integrazione 11.11.2011)
  • 3. Prospettiva Università per Stranieri di Siena Dal 2001: Centro di Eccellenza della Ricerca – Osservatorio Linguistico permanente dell’italiano diffuso fra stranieri e delle lingue immigrate in Italia Centro CILS Dal 2001 certificazioni di livello A1 e A2; coordinamento dei progetti Regione Toscana
  • 4. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Percezione di bisogni mutati negli ultimi 30 anni. Percezione dell’‘emergenza’, ‘rischio didattica dell’emergenza’: l’immigrazione come fattore strutturale non ha ancora escluso del tutto questo scenario.
  • 5. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Idea della formazione linguistica - come primo elemento per la partecipazione attiva ai diritti di cittadinanza - come garanzia di ‘sicurezza’ (nelle sue varie forme: ordine pubblico, luoghi di lavoro ecc.)
  • 6. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Tali elementi si intersecano con gli - obiettivi - contenuti di un percorso di formazione linguistica.
  • 7. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Obiettivi: competenze in italiano ai livelli iniziali ma anche ‘accesso ai servizi, accesso ai diritti di cittadinanza = orientamento’ Rischi ‘teaching to testing’ corsi brevi (illusione che siano sufficienti) tranquillizzare la società sul tema ‘formazione degli adulti’
  • 8. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Contenuti (esempi, corsi tipo FEI) LIVELLO A1 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore Orientamento al lavoro, cittadinanza, informatica) rivolto a soggetti privi di elementi conoscitivi della lingua italiana. Contenuti: chiedere e fornire i propri dati per iscritto; riempire un modulo; scrivere testi semplici su una gamma di argomenti familiari; utilizzare le strutture elementari previste dal profilo di competenza; comprendere domande e situazioni di uso quotidiano proposte con pronuncia chiara e lenta; scambiare informazioni su argomenti familiari che riguardino se stesso, la famiglia, la scuola o il tempo libero, i luoghi che frequenta.
  • 9. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera LIVELLO A2 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore Orientamento al lavoro, cittadinanza e informatica) rivolto a soggetti con competenza linguistica di livello iniziale in italiano. Contenuti: produrre brevi testi in cui narra avvenimenti, attività svolte ed esperienze personali con le strutture di base previste dal profilo di competenza; interagire in brevi conversazioni di routine quotidiana: viaggiare, mangiare, alloggiare e fare acquisti; comprendere test orali su semplici e brevi argomenti relativi ai domini e contesti che gli sono familiari.
  • 10. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Contenuti formazione linguistica e orientamento (lavorativo, ai diritti e servizi nel territorio in cui si vive); alfabetizzazione informatica; sicurezza nei luoghi di lavoro; lessico specifico di alcuni settori (edilizia, assistenza familiare, ristorazione, servizi ecc.)
  • 11. Progettare corsi di italiano per adulti di origine straniera Numero di ore non adeguato Una fascia di popolazione rimane esclusa Trasformazione del livello A2 in un’assicurazione per vivere in Italia, non come tappa di un percorso di apprendimento verso l’autonomia nei contesti comunicativi quotidiani Non tener conto delle motivazioni alla frequenza di un corso di lingua (desiderio di inclusione, di poter accedere a maggiori possibilità di lavoro) Ruolo del test piegato a scopi non linguistici
  • 12. Quali scenari oggi? Progetti e finanziamenti Europei (ad es. FEI) che, pur volendo raggiungere fasce di popolazione tradizionalmente escluse da percorsi formativi, non possono coinvolgere tutti i soggetti ‘realmente’ destinari
  • 13. Quali scenari oggi? Intervento unitario a livello regionale (anche se non in modo omogeneo in tutte le regioni, o in relazione a numero e concentrazione di stranieri) Creazione di una rete di soggetti Opportunità lavorativa
  • 14. Quali scenari oggi? Coordinamento e valorizzazione di esperienze pregresse, includendo anche formazione dei docenti, ruolo dell’associazionismo Ampliamento di percorsi linguistici finalizzati alla promozione professionale
  • 15. Quali scenari oggi? - maggiore consapevolezza e responsabilità dei formatori / docenti impegnati sul territorio - maggiore consapevolezza nella gestione dei materiali e strumenti disponibili - maggiore motivazione e adesione degli apprendenti, possibilità delle replicabilità degli interventi
  • 16. Quali scenari oggi? Obiettivi e contenuti dei corsi per garantire i diritti di cittadinanza complementare con la ‘scelta’ / regolamentazione italiana del DM 4 giugno 2010 e l’Accordo di integrazione dell’11 novembre 2011?
  • 17. Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21) Soggiorno di lungo periodo Miglior caso (situazione ideale) Tutti gli immigrati regolari hanno il diritto di decidere autonomamente se stabilirsi in maniera permanente nel paese. Per un richiedente la procedura è gratuita e rapida, perché l’unica questione da risolvere è se vi sia potenziale frode o una reale minaccia alla sicurezza. Lui può appellarsi contro qualsiasi rifiuto o revoca. Se la sua richiesta è accettata, è sicuro del suo status ed è trattato al pari dei cittadini, con gli stessi diritti e responsabilità in gran parte delle aree della vita.
  • 18. Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21) Soggiorno di lungo periodo Cambiamenti e tendenze Nel 2010 i potenziali soggiornanti di lungo periodo si trovano in larga misura di fronte alle stesse opportunità e ostacoli che incontravano nel 2007. La maggior parte dei paesi concentra i cambiamenti delle politiche su nuove e severe condizioni che sono oggetto di dibattito in ambito europeo. Nel 1999, la Germania era l’unico Stato membro dell’UE che imponeva requisiti linguistici.
  • 19. Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21) Soggiorno di lungo periodo Cambiamenti e tendenze Oggi la tendenza verso condizioni linguistiche e di integrazione si estende dai tradizionali paesi europei di immigrazione (DK, DE, UK) ai nuovi paesi di immigrazione di forza lavoro a sud e a est (CY, CZ, IT, PT). Altri cambiamenti sono meno definitivi: Austria, Danimarca, Portogallo e Spagna stanno cercando di attirare studenti internazionali e mentre Spagna e Portogallo offrono ai soggiornanti di lungo periodo tutele più efficaci contro l’espulsione, altri trovano nuove ragioni per rifiutare e revocare i permessi, come i sistemi a punti (UK, DK, IT), vaghe motivazioni legate alla sicurezza (EE) e la doppia pena (UK).
  • 20. Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 26)
  • 21. LIMITI e AMBIGUITÀ DEL DECRETO 4 giugno 2010 Art. 2 -3 Disposizioni sulla conoscenza della lingua italiana lo straniero deve possedere un livello di conoscenza della lingua italiana che consente di comprendere frasi ed espressioni di uso frequente in ambiti correnti, in corrispondenza al livello A2 del QCER comprensione di brevi testi e capacità di interazione
  • 22. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 Regolamento concernente la disciplina dell‘Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11) Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata dell'accordo di integrazione 3. All'atto della sottoscrizione dell'accordo, sono assegnati allo straniero sedici crediti corrispondenti al livello A1 di conoscenza della lingua italiana parlata ed al livello sufficiente di conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, secondo quanto previsto ai punti 1 e 2 dell'allegato B.
  • 23. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 Regolamento concernente la disciplina dell‘Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
  • 24. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 Regolamento concernente la disciplina dell‘Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11) Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata dell'accordo di integrazione 4. Con l'accordo, lo straniero si impegna a: a) acquisire un livello adeguato di conoscenza della lingua italiana parlata equivalente almeno al livello A2 del QCER
  • 25. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 Regolamento concernente la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11) Art. 4 - Articolazione dell'accordo per crediti 1. L'accordo è articolato per crediti di ammontare proporzionale ai livelli di conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia certificati anche a seguito della frequenza con profitto di corsi o percorsi di istruzione, di formazione professionale o tecnica superiore, di studio universitario e di integrazione linguistica e sociale ovvero del conseguimento di diplomi o titoli comunque denominati aventi valore legale di titolo di studio o professionale.
  • 26. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 Regolamento concernente la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11) Art. 11 - Ruolo dei consigli territoriali per l'immigrazione e della Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie. 1. I consigli territoriali per l'immigrazione […] individuano e monitorano il fabbisogno di formazione linguistica e culturale degli stranieri scaturente dall'attuazione del presente regolamento e lo analizzano nell'ambito del piu‘ generale fabbisogno formativo degli stranieri presenti nel territorio provinciale al fine di promuovere le iniziative a sostegno del processo di integrazione dello straniero, attivabili sul territorio.
  • 27. Conclusioni Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27) Accesso alla cittadinanza Miglior caso (situazione ideale) Tutti i residenti stabili che vedono il proprio futuro nel paese ricevono pieno sostegno per diventare cittadini e partecipare in modo paritario alla vita pubblica. Tutti i cittadini possono avere la doppia cittadinanza. Un bambino nato nel paese da genitori immigrati diventa cittadino alla nascita (jus soli) come tutti gli altri bambini.
  • 28. Conclusioni Migrant Integration Policy Index (MIPEX) (http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27) Accesso alla cittadinanza Miglior caso (situazione ideale) Una persona nata all’estero è stata attratta dal paese dopo avervi vissuto tre anni e ha diritto alla cittadinanza quando soddisfa le condizioni legali, come quella di non aver commesso reati recenti. Il requisito di sostenere un test linguistico di base e un corso di cittadinanza la incoraggia a riuscire attraverso corsi e test gratuiti, flessibili e professionali. In qualità di nuova cittadina, gode delle stesse protezioni accordate agli altri cittadini.
  • 29. Conclusioni La regolamentazione del diritto di - soggiornare in un paese di cui non si ha la cittadinanza - o di richiederla sta spingendo gli enti formatori ad orientare la progettazione dei corsi di italiano per adulti verso tali scopi, anche sulla scia dei vincoli imposti progetti finanziati ecc.
  • 30. Conclusioni Il rischio è che, nella corsa a soddisfare le nuovi disposizioni, anche a causa di una non sempre adeguata (pur se diffusa) riflessione sul tema, non vi sia sufficiente spazio per una analisi didattica ed etica (e non solo strumentale) sugli obiettivi e i contenuti di un percorso per adulti.