SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 4
Downloaden Sie, um offline zu lesen
ro
o
::::l
(.)
(j)
34
SEZIONE
"Progetto ascolto" nelle scuole
Riflessioni su una ricerca presso il Comune di Monfalcone
Rossana Spazzali*, Sara Bajec**, Catina Feresin***
Da dove nasce il progetto
Le ricerche effettuate negli ultimi anru m
campo psicopedagogico ed i fatti di cronaca rile-
vano l'aumento nelle scuole primarie e medie in-
feriori della dispersione scolastica, dell'aggressività
fra i giovanissimi e della presenza del fenomeno del
bullismo (Balli, 2004). Oltre a questi casi estremi,
esistono, e sono la maggioranza, famiglie serene,
convinte di aver un buon rapporto con i propri
figli, che si trovano di fronte a comportamenti in-
desiderati. Spesso questi genitori affermano di non
riconoscere più il loro figlio/figlia e s'interrogano
sulle cause di tali atteggiamenti. Ancora più fre-
quentemente alcuni genitori si trovano ad affron-
tare problemi quotidiani, come ad esempio, in caso
di figli preadolescenti e adolescenti, l'incertezza sul
comportamento da assumere davanti alle incessanti
richieste d'acquisto del motorino, del computer, del coerente, mentre basterebbe che fossero aiutati a
cellulare, o agli atteggiamenti di distacco e aggres- trovare dentro di sé le risorse che già possiedono
sività nei loro confronti. Come sottolinea Milanese per risolvere tali problematiche.
(1998): "Gli ultimi decenni sono stati testimoni di [interesse nei confronti della famiglia e la
una molteplicità di trasformazioni esviluppi nelcon- conseguente progettazione di percorsi educativi
testo sociale che hanno finito per a favore dei ragazzi e dei loro
incidere in maniera significativa Tra i problemi genitori, nasce quindi come
anche sulrapporto tra mondo degli maggiormente segnalati possibile risposta a bisogni co-
adulti e mondo dell'infanzia, in nella Regione Friuli me quelli appena descritti.
particolareper quanto concerne la Venezia Giulia, al primo Come osserva Paola Mila-
dimensione familiare". Le nuove posto risulta la difficoltà ni, l'educazione familiare è da
generazioni esprimono fin dalla reiazionale con i genitori tempo presente nella realtà italia-
più tenera età, un'insofferenza al rispetto delle re- na. Infatti, vi sono stati numerosi progetti rivolti
gole che l'adulto (genitore o insegnante) vive con ai genitori di bambini che frequentano le scuole
un profondo senso di disagio per la sua incapacità dell'infanzia, primarie e medie inferiori. Tuttavia,
di dar contenimento ai comportamenti indeside- tali progetti non hanno poi avuto un seguito forse
rati e di imporsi con la propria autorevolezza nella perché mirati a prescrivere ricette preconfezionate
relazione educativa. Tutto ciò può provocare nei su come educare i figli. Secondo Milani: "cè biso-
genitori dubbi e perplessità riguardanti la validità gno invece di una nuova prospettiva delfleducazione
dei propri stili educativi e generare delle reazioni familiare che consideri l1
educare neisuoidue originari
educative incoerenti. significati di tirarfuori eguidare" (Milani, 2001).
Talvolta i genitori si rivolgono allo psico- Come sostiene Balli in un suo recente arti-
lago per se stessi e per i loro figli senza che vi colo (Balli, 2004): "sono molte le proposte valide
sia una necessità effettiva dell'intervento "sanita- per aiutare i genitori a rafforzare le loro compe-
rio". Essi si possono anche sentire colpevolizzati tenze epotenzialità di educatori". Per esempio è
per non essere in grado di educare i figli in modo sicuramente utile:
Pedagogika.it- Anno X n. 5
..
SEZIONE
- lavotare sulla comunicazione verbale e non ver-
bale con i figli;
-potenziare le capacità d'ascolto delle problema-
tiche dei figli;
- favorire il confronto con altri genitori riguardo
ai problemi ed alle tecniche educative utilizzate;
- conoscere in modo approfondito le tappe di
sviluppo cognitivo/emotivo dei figli; ·
- riflettere sui modelli educativi ricevuti e con-
frontarli con quelli ~ttuali;
- riuscire a mettersi nei panni dei figli.
Il "Centro d'Ascolto" per genitori presso il
Comune di Monfalcone
Fra le tipologie di problemi maggiormen-
te segnalate nella Regione Friuli Venezia Giulia
dal Centro Studi della linea telefonica gratuita
"Telefono Azzurro", al primo posto risulta la dif-
ficoltà relazionale con i genitori seguita da altre
problematiche familiari. Anche nel contesto so-
ciale monfalconese, così trasformato negli ultimi
quindici anni (sia dai massicci Bussi di immi-
grazione dovuti all'offerta di lavoro nei cantieri
navali, sia al fenomeno dell'abbandono scola-
stico e del bullismo) è necessaria una maggiore
sensibilizzazione della collettività all'attuazione
di progetti volti ad aiutare i genitori, al fine di
sostenere una genitorialità aperta alla comunica-
zione e al dialogo.
Il presente progetto rientra quindi negli in-
terventi che l'Amministrazione del Comune di
Monfalcone mette a punto per il sostegno al-
Pedagogika.it- Anno X n. 5
la genitorialità e, più in generale, in quelli per
l'integrazione degli immigrati e della sicurezza, in
linea anche con le iniziative degli Istituti Scolasti-
ci mirate a prevenire la dispersione scolastica.
All'interno dunque di un progetto più va-
sto, intitolato Educare alla legalità, il Comune di
Monfalcone ha realizzato anche per l'anno scola-
stico 2005-2006 un "centro d'ascolto" per geni-
tori. Sulla base degli anni precedenti, in cui erano
stati attivati dei "centri d'ascolto" a favore dei ge-
nitori con figli in età prescolare da zero a sei anni,
si è voluto proseguire in quest'attività di sostegno
alla genitorialità, ma rivolgendosi ora alle famiglie
con figli in età preadolescenziale ed adolescenzia-
le, in altre parole nella fascia di età compresa fra
i dieci ed i tredici anni circa (ossia ragazzi/e fre-
quentanti gli ultimi due anni della scuola prima-
ria e il triennio delle medie inferiori).
Nell'elaborare del presente progetto è par-
so necessario fornire una competenza educativa,
ossia la capacità di un agire professionale basato
sulla promozione e sul potenziamento delle ri-
sorse genitoriali, che già la Legge 285/97 aveva
sottolineato. E' noto che il campo sociosanitario
lavora in concomitanza con il campo del sociale,
mentre il sociale e lo scolastico non sono sempre
connessi: scuola e servizi alla persona dovrebbero
incontrarsi creando delle relazioni costruttive.
Come sostengono Milani (2000; 2001;
2002) e Vegetti Finzi (2003) è possibile, infatti,
che alcune situazioni di conflitto abbiano radici
in realtà di solitudine e di carenze educative. A
(f)
(")
c
o
O) •
35
C'C
o
::J
(.)
(/)
36
SEZIONE
queste è possibile rispondere in spazi d ascolto
dove creare una cultura positiva, basata sulle ri-
sorse, sulla salute e sull'educazione.
In quest'ottica, il Centro d'Ascolto attivato
dal Comune di Monfalcone, è un luogo dove i ge-
nitori possono, all'interno del'istituzione scolastica,
condividere esperienze educative. Il Centro è anche
uno "spazio emotivo" per ascoltare ed essere ascol-
tati; è un'occasione per chiedere un eventuale sup-
porto per la rielaborazione delle incomprensioni e
dei conflitti che derivano dall'interazione familiare
e che possono talvolta confluire nel disagio scola-
stico. Inoltre, la funzione dell'ascolto delle persone
e delle loro difficoltà si può tradurre nell'indica-
zione di opportune strade da seguire per trovare
miglior risposta ai bisogni delle famiglie. In molte
occasioni quest'attività d'ascolto dà la possibilità ai
genitori di trovare qualcuno che comprenda il loro
vissuto e si può rivelare molto utile per stempera-
re l'aggressività ed i disturbi nella comunicazione
tra i componenti della famiglia (Milanese, 1999).
Potenziando le risorse genitoriali e garantendo
l ascolto delle problematiche familiari, il Centro si
pone l'obiettivo principale di fornire una preven-
zione del disagio e dell'abbandono scolastico. Di
norma, infatti, è la scuola a segnalare al genitore
o ai Servizi competenti le difficoltà degli alunni: il
Centro vuole fornire alla scuola e agli insegnanti
un aiuto nella prevenzione primaria, potenziando
le risorse degli alunni e dei genitori e creando una
partnership fra il sociale e lo scolastico.
Gli obiettivi del progetto
Gli obiettivi del progetto sono stati i se-
guenti:
l - Fornire ai genitori un luogo d ascolto
in cui poter esprimere le proprie perplessità ri-
guardanti il difficile compito di educatori ed in
cui offrire un occasione di riflessione sul proprio
ruolo educativo.
2 - Fornire alla scuola e agli insegnanti un
supporto al problema del disagio e dell'abban-
dono scolastico, agendo sul potenziamento delle
funzioni educative genitoriali.
3 - Raccogliere dati sul lavoro svolto e valu-
tare i risultati ottenuti. Tale valutazione può di-
ventare strumento oggettivo per la progettazione
d'eventuali iniziative future.
Destinatari
I genitori dei bambini/e e ragazzi/e delle
scuole primarie e medie inferiori del comune di
Monfalcone.
I dati forniti dal Centro Regionale di Docu-
mentazione e Analisi sull'infanzia e l'adolescen-
za della Regione FVG, indicano che nell'anno
2002 nell'ambito di Monfalcone i minori tra 6
e l O anni erano 2517; quelli tra 11 e 13 erano
1297, per un totale di 3814 minori. Di questi
gli iscritti dell'anno scolastico 2002-2003 erano
2616 nelle scuole primarie e 1661 nelle scuole
medie inferiori (CRDA, 2003).
Il comitato tecnico
Poiché l'educazione familiare è un processo
che prevede principalmente competenze pedago-
giche ma anche psicologiche e comunicative, un
pedagogista, uno psicologo, un educatore pro-
fessionale, che hanno avuto numerose esperienze
nel condurre gruppi e facilitare la comunicazio-
ne, sono tra le figure più adatte a svolgere questo
compito. Il comitato tecnico, responsabile della
progettazione, della stesura, della conduzione e
della gestione dell'intero progetto, è composto
da figure esperte in campo educativo che trova-
no nel quotidiano, nel normale, nell'assenza di
malattia il focus del proprio lavoro (Balli, 2004).
Il percorso di lavoro
Lattività programmata dal gruppo tecnico
si è sviluppata in cinque fasi:
l - E' stata individuata una sede all'interno di
un asilo nido del Comune di Monfalcone dove
svolgere i colloqui settimanali con i genitori, in
orari pomeridiani extrascolastici, della durata di
tre ore (dalle 16,30 alle 18,30).
2- E' stata promossa un'attività d'informazione
capillare nelle scuole primarie e nelle medie infe-
riori del Comune di Monfalcone per presentare
all'Istituzione Scolastica e alla comunità territo-
riale il Progetto "Centro d'Ascolto". Quest'attivi-
tà d'informazione è stata svolta tramite l'utilizzo
della stampa locale, la distribuzione di brochure,
ma, soprattutto, promuovendo nelle scuole degli
incontri fra educatori, genitori ed insegnanti con
la finalità di comprendere le specifiche esigenze
dei singoli istituti scolastici.
3 - Sono state organizzate delle attività di collo-
quio settimanali con finalità prettamente educa-
tive e non psicologico/psicoterapeutiche per da-
re ascolto ai genitori riguardo alle problematiche
relative al rapporto genitori-figli e la prevenzione
Pedagogika.it- Anno X n. 5
-
SEZIONE
del disagio e dell'abbandono scolastico. I genito-
ri hanno chiesto agli educatori risposte adeguate
da dare a domande problematiche poste loro dai
figli. Queste domande erano varie e riguardava-
no argomenti quali:
-malattia, morte, scoperta della sessualità;
- chiarimenti su come gestire le situazioni di
conflitto tra genitori e figli;
- diffìcoltà dei figli/e a rispettare le regole poste
dagli adulti (sia genitori sia insegnanti);
- richiesta di come rapportarsi ad una situazione
di disagio vissuta da compagni di classe dei pro-
pri figli/e e di cui sono venuti a conoscenza.
4 - Sono stati organizzati degli incontri a cadenza
mensile con finalità educativo/didattiche rivolte
ai genitori e agli insegnanti e riguardanti alcu-
ne problematiche di grande interesse generale,
quali la famiglia (Galli, 2005) o il bullismo nelle
scuole.
5 -Sono stati organizzati degli incontri a caden-
za trimestrale con finalità didattiche rivolte agli
insegnanti e riguardanti alcune problematiche di
gestione della classe in cui sono presenti alunni
con disturbo dell'attenzione.
Riflessioni finali sul progetto "Centri d'ascolto"
Riteniamo interessante sottolineare alcuni
punti riguardanti situazioni particolari che si
sono presentate e che hanno messo in evidenza
come il "Centro d'Ascolto" abbia saputo rispon-
dere ad ulteriori richieste non implicite nella
struttura iniziale del progetto di sostegno alla
genitorialità.
Innanzitutto, nonostante il target d'età cui
il Centro d'Ascolto si era rivolto (ragazzi/e prea-
dolescenti ed adolescenti di età compresa tra
dieci ed tredici anni) si sono presentati anche
alcuni genitori con figli molto piccoli (tre anni
e mezzo) e decisamente più grandi (quindici an-
ni). Ciò sta a significare che il Centro potrebbe
in futuro essere utile anche per bambini e ragazzi
d'età diverse rispetto a quelle prese in considera-
zione attualmente.
In secondo luogo, alcuni insegnanti si so-
no rivolti al Centro per parlare con le operatrici
assieme ad un genitore o per richiedere degli in-
contri e delle lezioni su vari argomenti. Questo
significa che il Centro ha svolto una funzione
di raccordo tra scuola e famiglia, fornendo uno
spazio d'ascolto e di dialogo reciproco per soste-
nere entrambi gli adulti nel rispettivo e compie-
Pedagogika.it- Anno X n. 5
mentare compito di educatori.
· In terzo luogo, un genitore si è rivolto al
Centro per parlare non del proprio figlio/a ma
di un suo compagno/a di classe la cui situazio-
ne lo preoccupa. Ciò vuol dire che al Centro si
possono rivolgere tutti gli adulti che, a vario ti-
tolo, si occupano e "pre-occupano" dei minori,
svolgendo quindi una funzione genitoriale più
ampia cui nessun adulto dovrebbe esimersi.
Infine, come sottolinea Guida Conti (2006)
riguardo all'esperienza di uno Spazio Famiglia
Interculturale: " uno degli aspetti più interessanti
ed innovativi è, senza dubbio, la possibilità per i
genitori di interagire con altri genitori impegnati
negli stessi intensi e complessi compiti educativi".
Questo vuol dire che una delle funzioni dei Cen-
tri d'Ascolto o degli Spazi famiglia Interculturali,
è sicuramente quella di permettere ai genitori di
comunicare con altri adulti. Il confronto avviene
alla pari, non c'è la paura dello "specialistà', ben-
sì una positiva comunicazione fra persone che
hanno problemi e finalità educative simili.
Bibliografia
Autori vari (2003) Relazioneanno 2003 aisemi della legge 451197.
CRDA della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Balli, M. L'educazionefamiliare rivolta agenitori di ragazzi atkle-
scenti. © Educare.it- Anno V, Numero l, 2004.
Legge 285/1997. Disposizioni per la promozione di diritti e
opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. I nuovi piani ter-
ritoriali d'intervento 2000-2002 della legge 285/97. Provincia
di Gorizia
Legge 328/2000. Legge quadro per la realizzazione del sistema
integrato di interventi e servizi sociali.
Galli, N. (2005) tEuropa delle famiglie. In Pedagogia evita N.2 12-61.
Guida Conti, D. (2006). Piccoli incontri, grandi occasioni per
crescere. .Lesperienza di uno Spazio Famiglia Interculturale
Pedagogika.it, XI, l, 14-16.
Milanese, F. (1998) Relazione sulle attività del tutorepubblico dei
minori. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Milanese, F. (1999) Relazione annuale al Corniglio Regionale ed
alla Giunta Regionale sulle attività dell'Ufficio del Pubblico dei
Minori. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Milani, P (2000) li sostegno alla genitorialità: analisi delle tipologie
esistenti in Italia e in Europa. Cittadini in crescita, 2/3, 46-59
Milani, P (a cura di) (2001) Manuale di educazione familiare:
ricerca intervento eformazione. Erickson, Trento.
Milani, P. (2002) Analisi dei progetti rivolti al sostegno della geni-
tonalità. Quaderno 26, 17-41 a cura dell'Istituto degli Inno-
centi, Firenze
Vegetti Enzi, S. (2003) Genitori si diventa. Pedagogika.it, VII, 6, l0-14.
*Pedagogista
ResponsabzJe
UO. Atti-
vità educative
Comune di
Monfalcone
**Educatore
Comune di
Trieste
***Docente
di Psicologia
Generale
Facoltà di
Scienze della
Formazione,
Università di
Trieste
(/)
(")
c
o
Q) r
Facoltà di Medi-
cina e Chirurgia,
Università di
Padova
37

Weitere ähnliche Inhalte

Andere mochten auch

MOND CV
MOND  CVMOND  CV
MOND CVR Com
 
04 infeksi saluran napas
04 infeksi saluran napas04 infeksi saluran napas
04 infeksi saluran napasdickybagus
 
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...Carole Lotito
 
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02pitayah spd
 

Andere mochten auch (9)

MOND CV
MOND  CVMOND  CV
MOND CV
 
cb resume 4-20
cb resume 4-20cb resume 4-20
cb resume 4-20
 
EDM_SETUP_REQUEST
EDM_SETUP_REQUESTEDM_SETUP_REQUEST
EDM_SETUP_REQUEST
 
04 infeksi saluran napas
04 infeksi saluran napas04 infeksi saluran napas
04 infeksi saluran napas
 
IWFall2015
IWFall2015IWFall2015
IWFall2015
 
OFDM synchronization
OFDM synchronizationOFDM synchronization
OFDM synchronization
 
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...
Meeting Millennials Where They Live--Online. Focus on digital engagement: Mar...
 
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02
Akulturasibudayaislamdinusantara 140413191112-phpapp02
 
2015 CRH-interim-results-Presentation
2015 CRH-interim-results-Presentation2015 CRH-interim-results-Presentation
2015 CRH-interim-results-Presentation
 

Ähnlich wie "Progetto ascolto" nelle scuole. Riflessioni su una ricerca presso il Comune di Monfalcone

Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutivi
Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutiviMatteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutivi
Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutiviIstitutoMinotauro
 
Ricerche integraz scol
Ricerche integraz scolRicerche integraz scol
Ricerche integraz scolimartini
 
L'offerta formativa parte prima
L'offerta formativa  parte primaL'offerta formativa  parte prima
L'offerta formativa parte primaStefania Schiavi
 
L'offerta formativa parte prima
L'offerta formativa  parte primaL'offerta formativa  parte prima
L'offerta formativa parte primaStefania Schiavi
 
I quaderni di frequenza 200
I quaderni di frequenza 200I quaderni di frequenza 200
I quaderni di frequenza 200Giovanni Parisi
 
Relazione Escolinhas agosto 2012 - Mozambico
Relazione Escolinhas agosto 2012 - MozambicoRelazione Escolinhas agosto 2012 - Mozambico
Relazione Escolinhas agosto 2012 - MozambicoA.P.I.Bi.M.I. Onlus
 
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneModulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneSanGiovanniDiDioWEB
 
Definitiva
DefinitivaDefinitiva
Definitivaimartini
 
1. a scuola sto bene se ... presentazione del percorso didattico
1. a scuola sto bene se ...   presentazione del percorso didattico1. a scuola sto bene se ...   presentazione del percorso didattico
1. a scuola sto bene se ... presentazione del percorso didatticosafetyschoolmodel
 
Rapporti scuola famiglia-1
Rapporti scuola famiglia-1Rapporti scuola famiglia-1
Rapporti scuola famiglia-1ISTITUTOGRITTI
 
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abili
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abiliPresentazioone integrazione degli alunni diversamente abili
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abiliBruna Gottifredi
 
Linee guida cons genitori tn
Linee guida cons genitori tnLinee guida cons genitori tn
Linee guida cons genitori tnIC Vigolo Vattaro
 
Poffino - Iscrizioni scuola primaria
Poffino - Iscrizioni scuola primaria Poffino - Iscrizioni scuola primaria
Poffino - Iscrizioni scuola primaria Ist_LDR
 
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare Zingonia
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare ZingoniaPresentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare Zingonia
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare ZingoniaAntonio Todaro
 
Guida autismo
Guida  autismo Guida  autismo
Guida autismo imartini
 
Premio pa sostenibile_2019_milani
Premio pa sostenibile_2019_milaniPremio pa sostenibile_2019_milani
Premio pa sostenibile_2019_milanisostenibilitaUnipd
 

Ähnlich wie "Progetto ascolto" nelle scuole. Riflessioni su una ricerca presso il Comune di Monfalcone (20)

Presentazione pof
Presentazione pofPresentazione pof
Presentazione pof
 
Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutivi
Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutiviMatteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutivi
Matteo Lancini - Malessere a scuola: tra compiti scolastici e compiti evolutivi
 
Ricerche integraz scol
Ricerche integraz scolRicerche integraz scol
Ricerche integraz scol
 
L'offerta formativa parte prima
L'offerta formativa  parte primaL'offerta formativa  parte prima
L'offerta formativa parte prima
 
L'offerta formativa parte prima
L'offerta formativa  parte primaL'offerta formativa  parte prima
L'offerta formativa parte prima
 
I quaderni di frequenza 200
I quaderni di frequenza 200I quaderni di frequenza 200
I quaderni di frequenza 200
 
Relazione Escolinhas agosto 2012 - Mozambico
Relazione Escolinhas agosto 2012 - MozambicoRelazione Escolinhas agosto 2012 - Mozambico
Relazione Escolinhas agosto 2012 - Mozambico
 
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneModulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
 
Definitiva
DefinitivaDefinitiva
Definitiva
 
1. a scuola sto bene se ... presentazione del percorso didattico
1. a scuola sto bene se ...   presentazione del percorso didattico1. a scuola sto bene se ...   presentazione del percorso didattico
1. a scuola sto bene se ... presentazione del percorso didattico
 
Rapporti scuola famiglia-1
Rapporti scuola famiglia-1Rapporti scuola famiglia-1
Rapporti scuola famiglia-1
 
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abili
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abiliPresentazioone integrazione degli alunni diversamente abili
Presentazioone integrazione degli alunni diversamente abili
 
Linee guida cons genitori tn
Linee guida cons genitori tnLinee guida cons genitori tn
Linee guida cons genitori tn
 
il mondo di Sofia
il mondo di Sofiail mondo di Sofia
il mondo di Sofia
 
Poffino - Iscrizioni scuola primaria
Poffino - Iscrizioni scuola primaria Poffino - Iscrizioni scuola primaria
Poffino - Iscrizioni scuola primaria
 
18411
1841118411
18411
 
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare Zingonia
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare ZingoniaPresentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare Zingonia
Presentazione dell'IC di Verdellino al seminario: Pensare Agire Abitare Zingonia
 
Guida autismo
Guida  autismo Guida  autismo
Guida autismo
 
Verso linee guida
Verso linee guidaVerso linee guida
Verso linee guida
 
Premio pa sostenibile_2019_milani
Premio pa sostenibile_2019_milaniPremio pa sostenibile_2019_milani
Premio pa sostenibile_2019_milani
 

Mehr von Catina Feresin

Do we need to train teachers and students to care about other living beings?
Do we need to train teachers and students to care about other living beings?Do we need to train teachers and students to care about other living beings?
Do we need to train teachers and students to care about other living beings?Catina Feresin
 
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...Catina Feresin
 
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...Catina Feresin
 
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...Catina Feresin
 
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinateCatina Feresin
 
The World Health Charter
The World Health CharterThe World Health Charter
The World Health CharterCatina Feresin
 
The role of the school space in preschoolers's learning processes
The role of the school space in preschoolers's learning processesThe role of the school space in preschoolers's learning processes
The role of the school space in preschoolers's learning processesCatina Feresin
 
Mood disorders in preschool and primary school children
Mood disorders in preschool and primary school childrenMood disorders in preschool and primary school children
Mood disorders in preschool and primary school childrenCatina Feresin
 
Percezione della forma e principi della Gestalt.ppt
Percezione della forma e principi della Gestalt.pptPercezione della forma e principi della Gestalt.ppt
Percezione della forma e principi della Gestalt.pptCatina Feresin
 
1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanatCatina Feresin
 
Lezione disturbi della sfera cognitiva
Lezione disturbi della sfera cognitivaLezione disturbi della sfera cognitiva
Lezione disturbi della sfera cognitivaCatina Feresin
 
Presentazione plitvice 2008
Presentazione plitvice 2008Presentazione plitvice 2008
Presentazione plitvice 2008Catina Feresin
 
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...Catina Feresin
 

Mehr von Catina Feresin (20)

Do we need to train teachers and students to care about other living beings?
Do we need to train teachers and students to care about other living beings?Do we need to train teachers and students to care about other living beings?
Do we need to train teachers and students to care about other living beings?
 
Leadership in azienda
Leadership in aziendaLeadership in azienda
Leadership in azienda
 
Filosofia della mente
Filosofia della menteFilosofia della mente
Filosofia della mente
 
Lezione metodologia
Lezione metodologiaLezione metodologia
Lezione metodologia
 
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...
Il ruolo del processo di normalizzazione verso il piano frontoparallelo nella...
 
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...
L'uso di stimoli ecologicamente validi nella percezione visiva di superfici i...
 
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...
La normalizzazione dell'inclinazione dell'immagine consecutiva e il ruolo del...
 
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate
"Shear" verticali, orizzontali e percezione stereoscopica di superfici inclinate
 
The World Health Charter
The World Health CharterThe World Health Charter
The World Health Charter
 
The role of the school space in preschoolers's learning processes
The role of the school space in preschoolers's learning processesThe role of the school space in preschoolers's learning processes
The role of the school space in preschoolers's learning processes
 
Colore nel web
Colore nel webColore nel web
Colore nel web
 
Teorie del colore
Teorie del coloreTeorie del colore
Teorie del colore
 
Percezione 3 D
Percezione 3 DPercezione 3 D
Percezione 3 D
 
Mood disorders in preschool and primary school children
Mood disorders in preschool and primary school childrenMood disorders in preschool and primary school children
Mood disorders in preschool and primary school children
 
Percezione della forma e principi della Gestalt.ppt
Percezione della forma e principi della Gestalt.pptPercezione della forma e principi della Gestalt.ppt
Percezione della forma e principi della Gestalt.ppt
 
1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat1 problema e basi neuroanat
1 problema e basi neuroanat
 
Lezione disturbi della sfera cognitiva
Lezione disturbi della sfera cognitivaLezione disturbi della sfera cognitiva
Lezione disturbi della sfera cognitiva
 
Presentazione plitvice 2008
Presentazione plitvice 2008Presentazione plitvice 2008
Presentazione plitvice 2008
 
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...
Feresin C. and Howard I. P. (1995) Disparità verticali e movimenti oculari di...
 
Lezione emozioni
Lezione  emozioni Lezione  emozioni
Lezione emozioni
 

Kürzlich hochgeladen

Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 

Kürzlich hochgeladen (16)

Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 

"Progetto ascolto" nelle scuole. Riflessioni su una ricerca presso il Comune di Monfalcone

  • 1. ro o ::::l (.) (j) 34 SEZIONE "Progetto ascolto" nelle scuole Riflessioni su una ricerca presso il Comune di Monfalcone Rossana Spazzali*, Sara Bajec**, Catina Feresin*** Da dove nasce il progetto Le ricerche effettuate negli ultimi anru m campo psicopedagogico ed i fatti di cronaca rile- vano l'aumento nelle scuole primarie e medie in- feriori della dispersione scolastica, dell'aggressività fra i giovanissimi e della presenza del fenomeno del bullismo (Balli, 2004). Oltre a questi casi estremi, esistono, e sono la maggioranza, famiglie serene, convinte di aver un buon rapporto con i propri figli, che si trovano di fronte a comportamenti in- desiderati. Spesso questi genitori affermano di non riconoscere più il loro figlio/figlia e s'interrogano sulle cause di tali atteggiamenti. Ancora più fre- quentemente alcuni genitori si trovano ad affron- tare problemi quotidiani, come ad esempio, in caso di figli preadolescenti e adolescenti, l'incertezza sul comportamento da assumere davanti alle incessanti richieste d'acquisto del motorino, del computer, del coerente, mentre basterebbe che fossero aiutati a cellulare, o agli atteggiamenti di distacco e aggres- trovare dentro di sé le risorse che già possiedono sività nei loro confronti. Come sottolinea Milanese per risolvere tali problematiche. (1998): "Gli ultimi decenni sono stati testimoni di [interesse nei confronti della famiglia e la una molteplicità di trasformazioni esviluppi nelcon- conseguente progettazione di percorsi educativi testo sociale che hanno finito per a favore dei ragazzi e dei loro incidere in maniera significativa Tra i problemi genitori, nasce quindi come anche sulrapporto tra mondo degli maggiormente segnalati possibile risposta a bisogni co- adulti e mondo dell'infanzia, in nella Regione Friuli me quelli appena descritti. particolareper quanto concerne la Venezia Giulia, al primo Come osserva Paola Mila- dimensione familiare". Le nuove posto risulta la difficoltà ni, l'educazione familiare è da generazioni esprimono fin dalla reiazionale con i genitori tempo presente nella realtà italia- più tenera età, un'insofferenza al rispetto delle re- na. Infatti, vi sono stati numerosi progetti rivolti gole che l'adulto (genitore o insegnante) vive con ai genitori di bambini che frequentano le scuole un profondo senso di disagio per la sua incapacità dell'infanzia, primarie e medie inferiori. Tuttavia, di dar contenimento ai comportamenti indeside- tali progetti non hanno poi avuto un seguito forse rati e di imporsi con la propria autorevolezza nella perché mirati a prescrivere ricette preconfezionate relazione educativa. Tutto ciò può provocare nei su come educare i figli. Secondo Milani: "cè biso- genitori dubbi e perplessità riguardanti la validità gno invece di una nuova prospettiva delfleducazione dei propri stili educativi e generare delle reazioni familiare che consideri l1 educare neisuoidue originari educative incoerenti. significati di tirarfuori eguidare" (Milani, 2001). Talvolta i genitori si rivolgono allo psico- Come sostiene Balli in un suo recente arti- lago per se stessi e per i loro figli senza che vi colo (Balli, 2004): "sono molte le proposte valide sia una necessità effettiva dell'intervento "sanita- per aiutare i genitori a rafforzare le loro compe- rio". Essi si possono anche sentire colpevolizzati tenze epotenzialità di educatori". Per esempio è per non essere in grado di educare i figli in modo sicuramente utile: Pedagogika.it- Anno X n. 5 ..
  • 2. SEZIONE - lavotare sulla comunicazione verbale e non ver- bale con i figli; -potenziare le capacità d'ascolto delle problema- tiche dei figli; - favorire il confronto con altri genitori riguardo ai problemi ed alle tecniche educative utilizzate; - conoscere in modo approfondito le tappe di sviluppo cognitivo/emotivo dei figli; · - riflettere sui modelli educativi ricevuti e con- frontarli con quelli ~ttuali; - riuscire a mettersi nei panni dei figli. Il "Centro d'Ascolto" per genitori presso il Comune di Monfalcone Fra le tipologie di problemi maggiormen- te segnalate nella Regione Friuli Venezia Giulia dal Centro Studi della linea telefonica gratuita "Telefono Azzurro", al primo posto risulta la dif- ficoltà relazionale con i genitori seguita da altre problematiche familiari. Anche nel contesto so- ciale monfalconese, così trasformato negli ultimi quindici anni (sia dai massicci Bussi di immi- grazione dovuti all'offerta di lavoro nei cantieri navali, sia al fenomeno dell'abbandono scola- stico e del bullismo) è necessaria una maggiore sensibilizzazione della collettività all'attuazione di progetti volti ad aiutare i genitori, al fine di sostenere una genitorialità aperta alla comunica- zione e al dialogo. Il presente progetto rientra quindi negli in- terventi che l'Amministrazione del Comune di Monfalcone mette a punto per il sostegno al- Pedagogika.it- Anno X n. 5 la genitorialità e, più in generale, in quelli per l'integrazione degli immigrati e della sicurezza, in linea anche con le iniziative degli Istituti Scolasti- ci mirate a prevenire la dispersione scolastica. All'interno dunque di un progetto più va- sto, intitolato Educare alla legalità, il Comune di Monfalcone ha realizzato anche per l'anno scola- stico 2005-2006 un "centro d'ascolto" per geni- tori. Sulla base degli anni precedenti, in cui erano stati attivati dei "centri d'ascolto" a favore dei ge- nitori con figli in età prescolare da zero a sei anni, si è voluto proseguire in quest'attività di sostegno alla genitorialità, ma rivolgendosi ora alle famiglie con figli in età preadolescenziale ed adolescenzia- le, in altre parole nella fascia di età compresa fra i dieci ed i tredici anni circa (ossia ragazzi/e fre- quentanti gli ultimi due anni della scuola prima- ria e il triennio delle medie inferiori). Nell'elaborare del presente progetto è par- so necessario fornire una competenza educativa, ossia la capacità di un agire professionale basato sulla promozione e sul potenziamento delle ri- sorse genitoriali, che già la Legge 285/97 aveva sottolineato. E' noto che il campo sociosanitario lavora in concomitanza con il campo del sociale, mentre il sociale e lo scolastico non sono sempre connessi: scuola e servizi alla persona dovrebbero incontrarsi creando delle relazioni costruttive. Come sostengono Milani (2000; 2001; 2002) e Vegetti Finzi (2003) è possibile, infatti, che alcune situazioni di conflitto abbiano radici in realtà di solitudine e di carenze educative. A (f) (") c o O) • 35
  • 3. C'C o ::J (.) (/) 36 SEZIONE queste è possibile rispondere in spazi d ascolto dove creare una cultura positiva, basata sulle ri- sorse, sulla salute e sull'educazione. In quest'ottica, il Centro d'Ascolto attivato dal Comune di Monfalcone, è un luogo dove i ge- nitori possono, all'interno del'istituzione scolastica, condividere esperienze educative. Il Centro è anche uno "spazio emotivo" per ascoltare ed essere ascol- tati; è un'occasione per chiedere un eventuale sup- porto per la rielaborazione delle incomprensioni e dei conflitti che derivano dall'interazione familiare e che possono talvolta confluire nel disagio scola- stico. Inoltre, la funzione dell'ascolto delle persone e delle loro difficoltà si può tradurre nell'indica- zione di opportune strade da seguire per trovare miglior risposta ai bisogni delle famiglie. In molte occasioni quest'attività d'ascolto dà la possibilità ai genitori di trovare qualcuno che comprenda il loro vissuto e si può rivelare molto utile per stempera- re l'aggressività ed i disturbi nella comunicazione tra i componenti della famiglia (Milanese, 1999). Potenziando le risorse genitoriali e garantendo l ascolto delle problematiche familiari, il Centro si pone l'obiettivo principale di fornire una preven- zione del disagio e dell'abbandono scolastico. Di norma, infatti, è la scuola a segnalare al genitore o ai Servizi competenti le difficoltà degli alunni: il Centro vuole fornire alla scuola e agli insegnanti un aiuto nella prevenzione primaria, potenziando le risorse degli alunni e dei genitori e creando una partnership fra il sociale e lo scolastico. Gli obiettivi del progetto Gli obiettivi del progetto sono stati i se- guenti: l - Fornire ai genitori un luogo d ascolto in cui poter esprimere le proprie perplessità ri- guardanti il difficile compito di educatori ed in cui offrire un occasione di riflessione sul proprio ruolo educativo. 2 - Fornire alla scuola e agli insegnanti un supporto al problema del disagio e dell'abban- dono scolastico, agendo sul potenziamento delle funzioni educative genitoriali. 3 - Raccogliere dati sul lavoro svolto e valu- tare i risultati ottenuti. Tale valutazione può di- ventare strumento oggettivo per la progettazione d'eventuali iniziative future. Destinatari I genitori dei bambini/e e ragazzi/e delle scuole primarie e medie inferiori del comune di Monfalcone. I dati forniti dal Centro Regionale di Docu- mentazione e Analisi sull'infanzia e l'adolescen- za della Regione FVG, indicano che nell'anno 2002 nell'ambito di Monfalcone i minori tra 6 e l O anni erano 2517; quelli tra 11 e 13 erano 1297, per un totale di 3814 minori. Di questi gli iscritti dell'anno scolastico 2002-2003 erano 2616 nelle scuole primarie e 1661 nelle scuole medie inferiori (CRDA, 2003). Il comitato tecnico Poiché l'educazione familiare è un processo che prevede principalmente competenze pedago- giche ma anche psicologiche e comunicative, un pedagogista, uno psicologo, un educatore pro- fessionale, che hanno avuto numerose esperienze nel condurre gruppi e facilitare la comunicazio- ne, sono tra le figure più adatte a svolgere questo compito. Il comitato tecnico, responsabile della progettazione, della stesura, della conduzione e della gestione dell'intero progetto, è composto da figure esperte in campo educativo che trova- no nel quotidiano, nel normale, nell'assenza di malattia il focus del proprio lavoro (Balli, 2004). Il percorso di lavoro Lattività programmata dal gruppo tecnico si è sviluppata in cinque fasi: l - E' stata individuata una sede all'interno di un asilo nido del Comune di Monfalcone dove svolgere i colloqui settimanali con i genitori, in orari pomeridiani extrascolastici, della durata di tre ore (dalle 16,30 alle 18,30). 2- E' stata promossa un'attività d'informazione capillare nelle scuole primarie e nelle medie infe- riori del Comune di Monfalcone per presentare all'Istituzione Scolastica e alla comunità territo- riale il Progetto "Centro d'Ascolto". Quest'attivi- tà d'informazione è stata svolta tramite l'utilizzo della stampa locale, la distribuzione di brochure, ma, soprattutto, promuovendo nelle scuole degli incontri fra educatori, genitori ed insegnanti con la finalità di comprendere le specifiche esigenze dei singoli istituti scolastici. 3 - Sono state organizzate delle attività di collo- quio settimanali con finalità prettamente educa- tive e non psicologico/psicoterapeutiche per da- re ascolto ai genitori riguardo alle problematiche relative al rapporto genitori-figli e la prevenzione Pedagogika.it- Anno X n. 5 -
  • 4. SEZIONE del disagio e dell'abbandono scolastico. I genito- ri hanno chiesto agli educatori risposte adeguate da dare a domande problematiche poste loro dai figli. Queste domande erano varie e riguardava- no argomenti quali: -malattia, morte, scoperta della sessualità; - chiarimenti su come gestire le situazioni di conflitto tra genitori e figli; - diffìcoltà dei figli/e a rispettare le regole poste dagli adulti (sia genitori sia insegnanti); - richiesta di come rapportarsi ad una situazione di disagio vissuta da compagni di classe dei pro- pri figli/e e di cui sono venuti a conoscenza. 4 - Sono stati organizzati degli incontri a cadenza mensile con finalità educativo/didattiche rivolte ai genitori e agli insegnanti e riguardanti alcu- ne problematiche di grande interesse generale, quali la famiglia (Galli, 2005) o il bullismo nelle scuole. 5 -Sono stati organizzati degli incontri a caden- za trimestrale con finalità didattiche rivolte agli insegnanti e riguardanti alcune problematiche di gestione della classe in cui sono presenti alunni con disturbo dell'attenzione. Riflessioni finali sul progetto "Centri d'ascolto" Riteniamo interessante sottolineare alcuni punti riguardanti situazioni particolari che si sono presentate e che hanno messo in evidenza come il "Centro d'Ascolto" abbia saputo rispon- dere ad ulteriori richieste non implicite nella struttura iniziale del progetto di sostegno alla genitorialità. Innanzitutto, nonostante il target d'età cui il Centro d'Ascolto si era rivolto (ragazzi/e prea- dolescenti ed adolescenti di età compresa tra dieci ed tredici anni) si sono presentati anche alcuni genitori con figli molto piccoli (tre anni e mezzo) e decisamente più grandi (quindici an- ni). Ciò sta a significare che il Centro potrebbe in futuro essere utile anche per bambini e ragazzi d'età diverse rispetto a quelle prese in considera- zione attualmente. In secondo luogo, alcuni insegnanti si so- no rivolti al Centro per parlare con le operatrici assieme ad un genitore o per richiedere degli in- contri e delle lezioni su vari argomenti. Questo significa che il Centro ha svolto una funzione di raccordo tra scuola e famiglia, fornendo uno spazio d'ascolto e di dialogo reciproco per soste- nere entrambi gli adulti nel rispettivo e compie- Pedagogika.it- Anno X n. 5 mentare compito di educatori. · In terzo luogo, un genitore si è rivolto al Centro per parlare non del proprio figlio/a ma di un suo compagno/a di classe la cui situazio- ne lo preoccupa. Ciò vuol dire che al Centro si possono rivolgere tutti gli adulti che, a vario ti- tolo, si occupano e "pre-occupano" dei minori, svolgendo quindi una funzione genitoriale più ampia cui nessun adulto dovrebbe esimersi. Infine, come sottolinea Guida Conti (2006) riguardo all'esperienza di uno Spazio Famiglia Interculturale: " uno degli aspetti più interessanti ed innovativi è, senza dubbio, la possibilità per i genitori di interagire con altri genitori impegnati negli stessi intensi e complessi compiti educativi". Questo vuol dire che una delle funzioni dei Cen- tri d'Ascolto o degli Spazi famiglia Interculturali, è sicuramente quella di permettere ai genitori di comunicare con altri adulti. Il confronto avviene alla pari, non c'è la paura dello "specialistà', ben- sì una positiva comunicazione fra persone che hanno problemi e finalità educative simili. Bibliografia Autori vari (2003) Relazioneanno 2003 aisemi della legge 451197. CRDA della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Balli, M. L'educazionefamiliare rivolta agenitori di ragazzi atkle- scenti. © Educare.it- Anno V, Numero l, 2004. Legge 285/1997. Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. I nuovi piani ter- ritoriali d'intervento 2000-2002 della legge 285/97. Provincia di Gorizia Legge 328/2000. Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Galli, N. (2005) tEuropa delle famiglie. In Pedagogia evita N.2 12-61. Guida Conti, D. (2006). Piccoli incontri, grandi occasioni per crescere. .Lesperienza di uno Spazio Famiglia Interculturale Pedagogika.it, XI, l, 14-16. Milanese, F. (1998) Relazione sulle attività del tutorepubblico dei minori. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Milanese, F. (1999) Relazione annuale al Corniglio Regionale ed alla Giunta Regionale sulle attività dell'Ufficio del Pubblico dei Minori. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Milani, P (2000) li sostegno alla genitorialità: analisi delle tipologie esistenti in Italia e in Europa. Cittadini in crescita, 2/3, 46-59 Milani, P (a cura di) (2001) Manuale di educazione familiare: ricerca intervento eformazione. Erickson, Trento. Milani, P. (2002) Analisi dei progetti rivolti al sostegno della geni- tonalità. Quaderno 26, 17-41 a cura dell'Istituto degli Inno- centi, Firenze Vegetti Enzi, S. (2003) Genitori si diventa. Pedagogika.it, VII, 6, l0-14. *Pedagogista ResponsabzJe UO. Atti- vità educative Comune di Monfalcone **Educatore Comune di Trieste ***Docente di Psicologia Generale Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Trieste (/) (") c o Q) r Facoltà di Medi- cina e Chirurgia, Università di Padova 37