discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Relazione e twinning e curricolo. competenze di cittadinanza di carmine iannicelli
1. eTwinning e curricolo. Le competenze chiave di cittadinanza
di Carmine Iannicelli, Ambasciatore Nazionale eTwinning E+
Nola (Na) 24 settembre 2015
SEMINARIO REGIONALE ETWINNING
2. Una caratteristica significativa di eTwinning è la possibilità di pianificare una
programmazione plurivalente. perché gli obiettivi anche di micro-percorsi
mirano al potenziamento di capacità e competenze di diversa natura, che
facilmente possono essere implementate nel curricolo:
Competenze
- Linguistiche
- Metacognitive
- Digital
3. eTwinning ha una forte vocazione alla sperimentazione che, attraverso la ricerca e la
valorizzazione dei contenuti, delle metodologie e delle forme di relazione e valutazione
degli apprendimenti, favorisce la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni.
I percorsi educativi, finalizzati alla trasmissione e all’acquisizione di contenuti
e competenze attinenti al concetto di cittadinanza attiva, si legano
necessariamente:
• all’utilizzo di metodologie didattiche attive funzionali a tematizzare
esplicitamente il sapere connesso all’area in questione;
• alla possibilità di riflettere, individualmente e collettivamente, sui
contenuti proposti, accedendo a casi concreti e sperimentando in prima
persona le implicazioni concettuali connesse a ciascun argomento
trattato (saper essere);
• all’offerta di un continuo e costante ponte di collegamento tra quanto
discusso in classe e quanto vissuto quotidianamente nella propria
esperienza di vita (saper fare).
4. Tuttavia, sia nella fase programmatoria che progettuale, anche se gli obiettivi di
apprendimento sono stati chiaramente impostati, non si hanno griglie di osservazione per
una valutazione accurata da parte dei docenti.
Migliorare il livello di competenze di cittadinanza richiede una fase di
pianificazione analitica del progetto eTwinning (non si può semplicemente
precisare le competenze chiave cui si mirano) e un feedback costante in
itinere e nella fase finale del progetto.
Per ottenere una piena consapevolezza della misura in cui queste
competenze sono state acquisite, una griglia per scopi diversi può essere
utile. In genere si è attenti più ad una valutazione della singola prestazione
che ad un interesse organico alle variabili processuali dell’apprendimento.
5. Le competenze chiave per l'apprendimento permanente,
come stabilito dalla raccomandazione 2006/962 / CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre
2006, sono una combinazione di conoscenze, abilità e
attitudini appropriate al contesto. In particolare, essi sono
necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.
I documenti legislativi italiani interessanti per una
riflessione attenta sul tema sono la Costituzione
della Repubblica italiana, la Legge 169 del
30/10/2008, il Documento di indirizzo per la
sperimentazione di “Cittadinanza e Costituzione”, la
Circolare Ministeriale n.86 del 27/10/2010, le
Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012).
6. In Italia, le competenze chiave individuate dalla
raccomandazione UE sono state richiamate dal Decreto
Ministeriale 139/2007 "Regolamento recante norme in materia
di adempimento dell'obbligo di istruzione", che ha individuato
le otto competenze chiave che ogni cittadino dovrebbe
conseguire al termine dell’obbligo di istruzione.
Da esse si intuisce in modo chiaro che il campo
semantico di 'cittadinanza' è vasto e vario e contempla la
vita dell'uomo nella sua più ampia gamma di
manifestazioni.
E’ evidente che esistono tra i due documenti rapporti di
figliolanza: a sinistra abbiamo le 8 competenze chiave, a
destra le corrispondenti competenze di cittadinanza:
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8. Ciò è favorito da un lato (visione integrata) dal suo forte legame con la conoscenza dei
documenti a livello nazionale, europeo e internazionale (La Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea http://www.europarl.europa.eu/charter /default_en.htm, la Carta delle
Nazioni Unite http://www.un.org/en/documents/charter/, la Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani http://www.un.org/en/documents/udhr/, la Convenzione sui diritti del fanciullo
http://www.ohchr.org/EN/ProfessionalInterest/Pages/CRC.aspx, la Carta dei valori della
cittadinanza e dell'integrazione
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/migrants/pom2007_104/rc_pc_migra
nts_pom104_charter-integration.html), e d'altra parte (visione trasversale) dai numerosi
temi trattati: la legalità e la coesione sociale, l'identità nazionale come parte di una europea
e una comunità internazionale e interdipendente, i diritti umani, le pari opportunità, il
pluralismo, il rispetto della diversità, il dialogo interculturale, etica della responsabilità
individuale e sociale, la bioetica, la tutela del patrimonio nazionale di valore artistico e
culturale.
9. Una griglia per misurare il livello acquisito delle competenze di cittadinanza è
importante nella valutazione, in quanto permette una visione olistica sistematica, per
verificare la presenza di anomali concentrazioni di comportamenti problematici in
specifiche situazioni, la congruenza tra le priorità strategiche individuate - vale a dire
gli obiettivi generali che la scuola intende realizzare nel lungo termine, attraverso la
sua azione di miglioramento - e gli obiettivi di processo attivati per raggiungerli.
10. Da questo punto di vista, possiamo anche considerare il RAV che pone tra i punti di forza
La valutazione delle competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle
regole, lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, la
collaborazione e lo spirito di gruppo)
L’adozione da parte della scuola di criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del
voto di comportamento
La valutazione delle competenze chiave degli studenti come l’autonomia di iniziativa e
la capacità di orientarsi
Le modalità di valutazione di queste competenze (osservazione del comportamento,
individuazione di indicatori, questionari, ecc.)
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro
percorso scolastico
11. Sembra evidente come in un progetto eTwinning sia fondamentale acquisire
informazioni circa le competenze di cittadinanza anche per progetti multi-focused,
che possono portare un arricchimento in termini di conoscenze e competenze
trasversali, ma possono anche essere uno straordinario veicolo di educazione ai
valori democratici per la promozione della coesione sociale in un momento di
diversità sociale e culturale, senza dimenticare i valori della persona.
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15. Le descrizioni dei livelli possono essere ancorate ad un contesto specifico.
Ciò offre la possibilità di avere un quadro coerente dei dati al fine di
esaminare e analizzare i risultati in modo univoco e utilizzare tecniche di
elaborazione elettronica dei dati al fine di avere dati statistici significativi.
In realtà, questi dati possono essere adattati per guidare la costruzione del
curriculum, per formulare proposte didattiche e metodologiche, per attuare
individuare le priorità della scuola.
16. Ovviamente, l’adozione di una griglia è solo un elemento che si focalizza sulla
valutazione. Sono importanti anche le azioni sostenute dalla scuola per
promuovere le competenze degli studenti, ricordando che – come sottolinea la
Legge 169/2008 - la responsabilità della costruzione delle conoscenze,
delle abilità e delle competenze di cittadinanza è affidata a tutte le
materie curricolari e viene vista in rapporto con l’insieme delle relazioni
esistenti all’interno della scuola.
Le indicazioni scrivono:
IN25 “Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono
promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i
contributi che ciascuna disciplina può offrire.”
17. Le competenze di cittadinanza sono fondamentali in un curricolo scolastico
e lo sono anche in un progetto eTwinning dalla scuola dell’infanzia alla
secondaria di II grado. Anzi ne costituiscono l’anima e il tessuto
connettivo.
Andrebbe evitato il rischio di delegare solo all’area storico-geografica e
storico-sociale compiti di natura educativa che, invece, devono coinvolgere
tutti i docenti e tutte le discipline, pur con curvature didattiche.
18. Un’ulteriore dato che si lega fortemente ai nuovi indirizzi di policy di
eTwinning è offerto dai rapporti con le famiglie e con il territorio e dalla loro
partecipazione alla formazione educativa dei loro figli.
IN19 “La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di
approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e
insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un
modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro
domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel
comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza
democratica.”
19. IN4 “La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza
(articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno,
richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori
della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la
collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e
territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (articolo 4
della Costituzione).”
IN6 “La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante stretta connessione di ogni scuola
con il suo territorio.”
IN19 “La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di
reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai
bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di
senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i
presupposti della convivenza democratica.”
IN27 “valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento”
Competenze
- Linguistiche: decodifica dei testi e l'uso del vocabolario e contenuti studiati per scopi comunicativi - nella lingua madre e / o in lingue straniere - in base ai livelli del QCER;
- Metacognitive: uso di varie strategie di lettura: l'anteprima - in discussione per capire e ricordare - delineare e summarizing- comparare e confrontare testi correlati; capacità di problem solving applicate all'individuazione e selezione delle fonti e dei dati relativi al contenuto corrispondenti ai concetti di base; capacità di lavorare in modo cooperativo collaborando con altri gruppi; strategie per la condivisione dei materiali.
- Digital: uso consapevole ed efficace dei motori di ricerca (imparare ad imparare); utilizzo social network per la condivisione.
INIZIO
In realtà, può essere molto difficile dare una valutazione adeguata, a fronte dell’implementazione di progetti il cui obiettivo non è solo ottenere qualche conoscenza ma anche mobilitare più risorse volte a obiettivi specifici: cognitive, pratiche, sociali, metodologiche, personali.
INIZIO
Pertanto, mentre per alcune di queste abilità è abbastanza facile identificare e valutare i prodotti basati su prove e di apprendimento strumenti di valutazione (in particolare per quelli che si riferiscono a temi specifici: madre lingua, le lingue straniere, matematica, scienza e tecnologia), per le competenze di cittadinanza è opportuna una loro declinazione, che riguarda un ventaglio di situazioni che considerano l'apprendente in tre contesti principali: costruzione del sé, rapporto con gli altri, rapporto con l'ambiente.
Solo di sfuggita vorrei notare come nella scheda per la certificazione dell’assolvimento dell’obbligo (Decreto Ministeriale 9,/2010) si chiede di esprimere una valutazione rispetto al livello raggiunto in 16 competenze di base articolate secondo i 4 assi culturali, ma non sulle competenze di cittadinanza.
INIZIO
Ci sembra che sia molto interessante e importante l’interesse specifico del Decreto 139/2007 verso competenze che occupano trasversalmente tutte le attività dell’uomo al di là di steccati disciplinari.
Lo studio della cittadinanza è vitale per la formazione di una mentalità aperta ad una visione multiprospettica e plurale della realtà, competitiva sotto il profilo economico, ma anche orientata alla fondazione di una società eticamente fondata e antropocentrica.
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Appare chiaro quanto sia importante - per una concreta attuazione delle competenze di cittadinanza - una formazione plurale basata su valori sociali e la democrazia sviluppati non "solo attraverso il rispetto di valori e regole, ma anche attraverso il contributo in termini di conoscenza, di saperi, di mezzi intellettuali, che vivono grazie alla collaborazione tra le generazioni e tra le nazioni.
Da questo punto di vista, al fine di rafforzare la dimensione europea, la competenza multilingue è la piattaforma essenziale e necessaria per la partecipazione dei cittadini in campo sociale e vita politica dei paesi europei, che consentano la piena partecipazione ai processi democratici.
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L’analisi e l’aggregazione di questi dati consente di verificare se ci sono differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola.
Dunque si tratta di uno strumento utile per operare un feedback sulla programmazione complessiva, individuare punti di forza o di debolezza, introdurre correttivi.
L'allegato 2 del DM 139/2007 afferma che al termine dell’adempimento dell’obbligo di istruzione gli studenti devono aver acquisito alcune competenze chiave per promuovere il pieno sviluppo della costruzione del concetto di sé, di rapporti corretti e significativi con gli altri e una positiva interazione con la realtà sociale.
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I micro-descrittori proposti per la valutazione possono variare ed essere arricchiti da descrizioni più precise e da informazioni pertinenti su un dato elemento.
Analogamente, per esemplificare, possono essere ridotti i livelli di padronanza, utilizzando una scala di valutazione da cinque a tre. Si tratta di una griglia modulare ed editabile, che può essere modificata in base ai bisogni e alle esigenze di un campo specifico. Per inserire descrittori può essere utile scomporre e suddividere la competenza, prendendo spunto dalle competenze chiave e mettendo il modale "sa" seguito dal verbo all'infinito.
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Le Competenze di cittadinanza sono importanti e hanno un valore fondamentale, in quanto aiutano a costruire non solo un profilo di padronanza, ma anche un bene per i valori che vanno oltre la conoscenza della materia.
Tale strumento è molto utile per valutare un progetto eTwinning - e non solo -, per verificare il livello di apprendimento in un processo conoscitivo e meta-cognitivo, per consentire un uso di tutte le strategie più utili (dopo il feedback), per fare un lavoro di recupero e regolare la metodologia di insegnamento.
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Un elemento significativo è la condivisione nei consigli di classe e nelle assemblee collegiali delle micro-competenze da tabulare. Gli insegnanti incarnano le competenze nel curriculum, condividendo percorsi didattici, criteri per il monitoraggio e la valutazione, e coinvolgendo le famiglie (il loro contributo è essenziale per un'acquisizione concreta delle competenze di cittadinanza).
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Questa pratica assume un valore importante nel processo di autovalutazione delle scuole e un feedback sulla virtuosità dei progetti.
L'esito di tali obiettivi di processo è di natura formativa, ma anche certificativa. Si tratta di uno strumento che, a mio parere, dovrebbe essere integrato nel programma di studi per una valutazione globale e accurata a livello di competenze.