ORIGINAL EN ESPAÑOL (2012): www.slideshare.net/carlitosrangel/el-buda-y-el-perdon-por-carlitosrangel
La vita inizia solo con ogni nuovo giorno, ed è la pace e il perdono. 2600 anni fa e abbiamo detto Gautam Buddha in questo aneddoto che il tempo è diventato leggendario. Ciò che dobbiamo fare è concentrarsi a vivere in amore, non tanto a chi già li offriamo il nostro profondo affetto, ma a quelli che ci preoccupa, ansia, disagio, dispiacere. L'amore, solo amore Tutto il resto è vanità.
Produzione originale: Carlos Rangel
2. Racconta la leggenda che Siddhartha il Budda stava meditando
nel fitto bosco con i suoi discepoli, quando improvvisamente si
avvicinò un denigratore spirituale che lo detestava.
Approfittando del momento di maggior concentrazione del
Budda, gli si avvicinò, lo insultò, gli sputò e lo gettò a terra.
3. Budda uscì immediatamente dallo
stato di trance.
Con un sorriso placido avvolse di
compassione l’aggressore.
Tuttavia, i discepoli reagirono violentemente, catturarono
l’uomo e sollevando bastoni e pietre, aspettando gli ordini
del Budda per dargli il suo dovuto.
4. Il grande Siddhartha in un attimo percepisce la totalità della
situazione. Gentilmente chiede ai discepoli di liberare l’uomo, al
quale si dirige con delicatezza,
e convinzione e con un lieve sorriso che dava al suo viso una
dolce espressione, dicendole:
- “Puoi vedere ciò che
hai generato in noi, ci hai
esposti, allo stesso modo
come uno specchio
mostra il vero volto.”
- “Vi chiedo per favore,
d'ora in poi, si arriva tutti i
giorni, per dimostrare la
nostra verità e la nostra
ipocrisia.”
5. - “Tu hai potuto vedere che in un
attimo io ti ho riempito d’amore,
ma questi uomini che da anni mi
seguono ovunque meditando e
pregando, dimostrano non
intendere ne vivere il processo
dell’ unità e hanno voluto
rispondere con una aggressione
simile o maggiore a quella
ricevuta.”
6. - “Per favore, ti prego di ritornare ogni volta che vorrai, sarai il mio
ospite d’onore. Ogni tuo insulto sarà il ben venuto, come stimolo
per vedere se veramente vibriamo alto, o se è solo un inganno
della mente questa idea di vedere l’unità in tutto”.
7. Quando ascoltarono questo, tanto i discepoli come l’uomo, con
discrezione si ritirarono rapidamente dalla presenza del Budda,
pieni di sensi di colpa, ogni uno percependo la grandezza della
lezione del maestro e cercando di sfuggire al suo sguardo e alla
vergogna interiore.
8. Al mattino seguente, l’aggressore, si presentò davanti al Budda, si
buttò ai suoi piedi e gli disse in modo molto sentito :
- “Non ho potuto dormire tutta la notte, il senso di colpa è molto
forte, le supplico di perdonarmi e mi accetti con Lei ”.
9. Budda con un sorriso in volto, gli disse :
- “Sei libero di rimanere con noi da questo stesso momento,
però non posso perdonarti”.
L’uomo molto contrito, gli chiese che per favore lo facesse,
già che egli era il maestro della compassione.
10. Allora Siddhartha il Budda gli rispose :
- “Intendimi chiaramente, affinché qualcuno perdoni, deve
avere un ego ferito; solamente l’ego ferito, la falsa credenza
che uno è quella personalità, che può perdonare; dopo aver
odiato, o aver nutrito risentimento, può passare ad un livello
avanzato, con una
trappola inclusa, è
il bisogno di sentirsi
spiritualmente
superiore a colui
che, nella sua
bassezza mentale,
ci ha ferito.”
11. - “Solo qualcuno che vede ancora la dualità e si considera molto
saggio, perdona a quel ignorante che gli ha causato una ferita”.
12. E continuò :
-“Non è il mio caso, io ti vedo come un anima affine, non mi sento
superiore, non sento che tu mi abbia ferito, ho solo amore nel mio
cuore per te, non posso perdonarti, ti amo soltanto. Chi ama non
ha bisogno di perdonare.”
13. L’uomo non riusciva a nascondere una certa delusione,
poiché le parole di Budda erano troppo profonde per essere
catturate da una mente ancora piena di turbolenze e bisogni,
e davanti a quello sguardo carente, il Budda disse con
comprensione infinita :
14. -“Percepisco ciò che ti succede, andiamo a risolverlo:
Per perdonare, già sappiamo che abbiamo bisogno di qualcuno
disposto a perdonare. Scopriamo i discepoli, nel loro orgoglio
alcuni sono ancora pieni di rancore, altri non tanto, però a tutti
farà molto piacere che tu chieda a loro perdono”
15. - “Nella loro ignoranza si sentiranno magnanimi nel perdonarti,
e potenti per concedere il loro perdono. Tu anche potrai essere
più contento e tranquillo per averlo ricevuto e ti sentirai sollevato
dal tuo senso di colpa, così tutti saranno sufficientemente
contenti e potremmo
continuare a meditare
tranquillamente nel
bosco, come sempre,
come se non fosse
successo niente”.
…E così fu.