1. Breve storia dei vaccini
Carla Petrini
Liceo Vincenzo Monti – Cesena
2. Il virus del vaiolo
probabilmente è apparso per la
prima volta in Africa intorno al
10.000 a.C. Le prime notizie
della malattia si hanno all’epoca
di Ramses V. Il faraone stesso ne
sarebbe stato una vittima
illustre, come testimoniano i
segni sul volto della mummia.
“Il male non colpisce mai due volte: o almeno l’eventuale ricaduta non è letale”. Con queste
parole Tucidide osserva che chi si ammala e sopravvive all’epidemia che si diffonde ad Atene
nel 430 a.C. ne diventa immune.
In Cina e in India sin dai tempi antichi si usava la pratica della variolazione, cioè si
infettavano in maniera intenzionale persone sane con croste secche provenienti dalle pustole di
malati.
3. Nel 1700, secolo in cui in Occidente si stima che 75
milioni di persone morirono a causa del vaiolo, in
India, in Cina e nella vicina Turchia la tecnica della
variolazione era ampiamente diffusa, tuttavia
almeno nel 4% dei casi dava luogo alla malattia
conclamata.
E. Jenner, un medico di campagna inglese, scopre
nel 1762 che il contatto con il virus del vaiolo
vaccino rende immuni al contagio con il vaiolo
umano.
La sua cavia, ignara del pericolo cui andava incontro,
fu un bambino sano di 8 anni, che per fortuna
sopravvisse e divenne immune al vaiolo. A seguito di
questi studi venne introdotta una procedura meno
pericolosa della variolazione.
4. Grazie alle sue ricerche microbiologiche Koch riuscì a scoprire
).
l'agente della tubercolosi, il Mycobacterium tubercolosis che fu
denominato appunto bacillo di Koch. Importanti sono stati altresì
le sue scoperte sui bacilli del carbonchio (1872) e del colera
(1883)
È stato uno dei pionieri della ricerca microbiologica, formulando
nel 1881 quattro principi basilari di metodologia, i postulati che
portano il suo nome
•Il microrganismo deve essere presente costantemente negli individui malati (in ogni organismo
malato si ritrovano microrganismi dello stesso tipo).
•Deve essere possibile isolarlo e coltivarlo in colture artificiali.
•Reinoculato in un organismo sano (ad esempio in un animale da esperimento) deve riprodurre
la malattia iniziale.
•Deve essere possibile isolare nuovamente il microrganismo, che deve essere uguale a quello
isolato in precedenza.
5. Pasteur, che per i suoi importanti studi può essere considerato il padre della moderna
microbiologia, lavorando sul colera dei polli nel 1879 scopre che i batteri attenuati
determinano l’insorgenza dell’immunità acquisita, dando origine ad una nuova era, in cui
attraverso vaccinazioni di massa, si debellano le principali malattie infettive, determinando
un considerevole aumento dell’aspettativa di vita nel mondo occidentale.
6. La difterite è una malattia di cui non si sente più parlare,
mentre fino alla metà del ‘900 si ammalavano decine di migliaia
di persone ed era la prima causa di morte dei bambini fino ai 14
anni. Il bacillo che causa la malattia di per sé è innocuo, ma lo è
la potente tossina che libera nel corpo dell’ospite.
Con questo bacillo, i metodi di produzione dei vaccini
tradizionali falliscono, mentre riesce il metodo messo a punto
dal veterinario francese G. L. Ramon nel 1924. Egli utilizza,
per stimolare l’immunità, la tossina precedentemente resa
innocua da un trattamento chimico. Con lo stesso metodo mette
a punto il vaccino contro il tetano. Questi due preparati
dimostrano un nuovo principio importante e cioè che è possibile
produrre un vaccino utilizzando solo una subunità del patogeno e
non il patogeno intero.
7. TETANO: MORBOSITA’ IN ITALIA DAL 1955 AL 1996
2
Casi notificati x 100,000 abitanti
1,5
1
0,5
0
1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990
Anno
8. DIFTERITE: MORBOSITA’ IN ITALIA DAL 1925 AL 2000
100
90
80
Casi notificati x 100,000 ab.
70
60
50
40
30
20
10
0
1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990
Anno
9. La poliomelite è una malattia virale che si diffonde per contatto con
le feci o con la bocca. I sintomi sono la paralisi motoria soprattutto
localizzata nelle gambe. Fino alla metà del secolo scorso la malattia
colpisce migliaia di persone, solo negli stati Uniti nel 1952 colpisce
58.000 individui provocandone morte o paralisi permanenti. L’onda
emotiva porterà l’opinione pubblica a sostenere con forza le
vaccinazioni di massa.
Sabin nel 1957 sviluppa un potente vaccino, derivato da virus
attenuati, con il quale verranno inoculati milioni di bambini eradicando
per il 99,9 % la temibile malattia.
I successi in campo medico gli valsero una vastissima notorietà e una
riconoscenza generalizzata.
10. POLIOMIELITE: MORBOSITA’ IN ITALIA DAL 1925 AL 2000
20
Casi notificati x 100.000 abitanti
Vacc. di massa
10
0
1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990
Anno
11. La ‘reverse vaccinology’
Dopo le grandi scoperte sul DNA e la fabbricazione di proteine degli anni
Sessanta, la vaccinologia ha attraversato una fase molecolare. Ciò ha significato
una migliore conoscenza sia delle reazioni scatenate dall'introduzione di un
antigene nel sistema immunitario, sia dei recettori e dei fattori che
intervengono in ciascuna tappa.
A differenza dei vaccini storici, costituiti o dal batterio integro modificato con
vari procedimenti, o da estratti grezzi (tossine del tetano o della difterite),
quelli 'molecolari' sono vaccini per i quali si conosce con precisione la parte
del microorganismo che immunizza.
Il primo vaccino molecolare è stato, nel 1984, il vaccino contro l'epatite B,
prodotto mediante il DNA-ricombinante, con l'introduzione in un lievito, in
un batterio o in una cellula di un mammifero, di un gene appartenente al virus
dell'epatite, in grado di produrre in gran quantità l'antigene vaccinico
richiesto. Il vaccino molecolare risponde all'esigenza di elevata purezza
chimica e sicurezza, garantendo al tempo stesso la specificità e l'efficacia che in
precedenza avevano rappresentato i principali obiettivi dei vaccinatori.
12. Come si producono oggi i vaccini
• Agenti patogeni simili a quelli naturali, ma
meno virulenti in quanto attenuati
(morbillo, rosolia).
• Agenti patogeni uccisi (poliomielite)
• Parti di virus assemblate in laboratorio,
mediante la tecnica del DNA ricombinante
(epatite B e influenza).
• Tossine estratte da batteri patogeni ma
inattivate (tetano, difterite)
13. Reazioni avverse
• I vaccini, seppur precisi ed efficaci, sono pur sempre manufatti umani, e come
tali non sono infallibili. Tuttavia, i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi,
ma in casi rari possono avere effetti collaterali gravi e persino mortali.
• In una persona su 750.000, per esempio, il vaccino Sabin ha ripreso le
caratteristiche della forma aggressiva, causando paralisi.
• In una persona su 600.000 il vaccino contro l’epatite B provoca allergie.
• Ma tali rischi, possono essere considerati grandi, medi, piccoli o piccolissimi?
• Per meglio intendere il significato di questi numeri si può riflettere sul fatto che
in Italia una persona ogni 180 in Italia resta ferita in un incidente stradale, ma
non per questo le famiglie rinunciano all’uso dell’auto.
• Nel 1998 viene pubblicato su una rivista medica molto prestigiosa un articolo in
cui si ipotizza, in base ad una ricerca su otto bambini autistici, che la loro
malattia potrebbe essere causata dal vaccino trivalente contro morbillo, parotite
e rosolia.
14. • L’articolo ha l’effetto di una bomba. Tutti i media riportano la notizia
generando clamore e allarme nei genitori in procinto di vaccinare i propri figli.
Si diffonde un clima di sospetto e diffidenza nei confronti dei vaccini e delle
sostanze in esse contenute, il tiomersale e i coadiuvanti vari utilizzati. Le
aziende farmaceutiche si vedono costrette a modificare le formulazioni,
tuttavia senza che si determini alcuna diminuzione nei casi di autismo.
• Soltanto nel 2004 emerge con evidenza che la ricerca che aveva portato a
collegare l’autismo con il vaccino trivalente si rivela una frode architettata da
avvocati, periti, e ciarlatani senza scrupoli per convincere i genitori ad
intentare cause collettive (class actions) contro le industrie farmaceutiche che
producono tali vaccini.
• La verità sul caso è passata in sordina, così a tutt’oggi se si fa una ricerca su
Google digitando la parola “vaccini”, tra i primi risultati compaiono siti che
riportano le stesse fuorvianti e false informazioni sulla presunta insicurezza dei
vaccini.
15. credits
Rappuoli R. Vozza L. I vaccini dell’era globale. Zanichelli
(2009)
Curtis H. Barnes N. S. Invito alla biologia. Zanichelli (2009)
Gasparini R. I vaccini: Storia Attualità e Prospettive.
Presentazione Seminario: Genova DISSAL 30 Settembre
2003
Moulin A. M. La seconda Rivoluzione Scientifica - Scienze
biologiche e la medicina: LA GENESI DELLAVACCINOLOGIA.
http://www.treccani.it