Postura e sport. Vincenzo Canali. Presentazione http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/posture-e-sport-la-prevenzione-dei-traumi-da-carico-iterativo

1. Il significato e l’importanza della Postura nello Sport per essere ben
capito da noi tecnici del movimento deve essere interpretato risa-
lendo alla etimologia della parola: ”atteggiamento abituale del
corpo umano, dovuto alla contrazione dei muscoli scheletrici, che
agiscono contro la gravità” (Vocabolario della Lingua Italiana: Nicola
Zingarelli).
I Riflessi Posturali, dipendono dalla posizione del corpo nello spazio
o di una parte di esso rispetto al resto e regolano i movimenti nelle
direzioni degli assi cartesiani.
Lo Sport, ed in particolare gli sport ad alta coordinazione necessitano
di un controllo assoluto delle posture di base per cui ritengo questo
lavoro del prof. Vincenzo Canali di grande importanza ai fini del con-
trollo del movimento e soprattutto per evitare i traumi da carico o
meglio da sovraccarico imposti dall’allenamento moderno che mira
sempre più alla specializzazione, a volte anche precoce come, ad
esempio, nella ginnastica artistica, nel salto con l’asta etc.
In conclusione, desidero esprimere il mio vivo apprezzamento al Prof.
Canali per questa opera augurandomi che i Tecnici dello Sport ne
facciano uso.
Elio Locatelli (Direttore tecnico
dell'Area di Preparazione Olimpica del Coni)
Attualmente tutti gli sport sono ormai giunti a un livello incredibile di
perfezione e studiando la biomeccanica nella ricerca di ottimizzare i
gesti, si è visto che la postura gioca un ruolo fondamentale nella presta-
zione. L’atleta, prima di tutto, deve essere in grado di capire il motivo
per cui si interviene sul perfezionamento della postura. La giusta
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postura sia statica che dinamica gioca un ruolo fondamentale nella
ricerca di un ottimale sfruttamento delle leve corporee e delle relati-
ve catene muscolari coinvolte.
Nei tuffi tutto questo è essenziale perché si punta sulla massima uti-
lizzazione della forza elastica immagazzinata nel trampolino e durante
tutte le uscite e gli stacchi da esso la posizione dei vari segmenti del
corpo fra di loro con il corretto intervento muscolare fa la differenza:
immaginate solo quanta energia va persa in un sistema corporeo con
poca flessibilità nelle articolazioni, con un conseguente difficile alli-
neamento dinamico dei segmenti corporei.
Di contro posso dire che spesso grandi risultati vengono ottenuti
anche con grossi scompensi fisici, proprio perché l’uomo è una mac-
china con elevate capacità di adattamento.
Per questo con certi meccanismi acquisiti a volte diventa faticosa la
correzione. Il perfezionamento del gesto non è in questi casi sempre
proporzionale al miglioramento nella prestazione. Comunque con gli
esercizi mirati alla correzione della postura si ottiene una efficienza
migliore del sistema neuro-muscolare in genere.
Klaus Di Biasi (Tre volte Campione olimpico di tuffi,
Città del Messico 1968, Monaco 1972, Montreal 1978,
tecnico federale FIN)
La postura è l’aspetto più importante e da sempre quello miscono-
sciuto dell’intero processo di allenamento. L’esame della postura del
singolo atleta e la capacità di sua gestione rappresenta una compo-
nente significativa dell’attività dell’allenatore, fin dall’inizio del pro-
cesso, ma poi sempre, durante il suo decorso. Si può dire che il suc-
cesso nello sport è un problema anche di postura, riconosciuta e col-
legata/ricollegata all’allenamento.
Pasquale Bellotti (Medico e docente universitario)
Ho gareggiato ad alto livello per 20 anni con carichi di lavoro notevo-
li e continuativi. L’importanza di lavorare costantemente dal punto di
vista preventivo sul potenziamento di tutti i distretti muscolari e sul
mantenere allungata e rilassata la catena muscolo-scheletrica (per un
corridore di lunghe distanze soprattutto quella posteriore) alla fine ha
fatto la differenza.
Riuscire ad avere continuità nel lavoro e nella programmazione ti dà
più possibilità di essere al 100% nel momento importante e il lavoro
posturale mi ha aiutato ad essere sempre molto consistente e a
posto.
Stefano Baldini
(Campione olimpico di maratona, Atene 2004,
tecnico di IV livello europeo)
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3. Vincenzo Canali rappresenta una figura particolare all’interno del
mondo sportivo, per le diverse competenze che rappresenta e per i
molteplici ambiti in cui si è sempre mosso, da quello dello sport di
alto livello a quello della valutazione posturale per la prevenzione e
la gestione di traumi acuti e cronici, all’allenamento in alcune discipli-
ne sportive quali l’atletica leggera, la ginnastica, etc. In tutti questi
contesti è ormai una figura di riferimento che porta sempre suggeri-
menti e indicazioni utili e mirate, con un approccio innovativo e bril-
lante, frutto di un percorso di ricerca attento e coerente che si è con-
solidato negli anni acquisendo e apportando conoscenza e compe-
tenza.
Accogliamo quindi questo suo testo con curiosità e interesse, sicuri
di confrontarci con esperienze assolutamente non banali e sicura-
mente stimolanti.
Piero Benelli
(Medico della Nazionale maschile di pallavolo)
Sempre di più in sport di contatto come la pallacanestro o di racchet-
ta come il badminton, risulta importante per gli allenatori porre l’at-
tenzione sulla prevenzione degli infortuni oltre che sulla performan-
ce, in virtù di sempre maggiori velocità esecutive e intensità di gioco.
L’introduzione del Canali Postural Method ci ha permesso di applica-
re un metodo che ci desse risposte sulla sinergie muscolari dei nostri
atleti, sui rapporti tra le catene cinetiche e il loro equilibrio, sulle atti-
vazioni neuromuscolari in funzione dinamica e non solo applicate alla
postura in statica dell’atleta.
Nell’ambito delle squadre nazionali di basket e di badminton appli-
chiamo Canali Postural Method sia in nell’ambito valutativo sia nelle
sedute di allenamento, riuscendo a creare routine di lavoro facilmen-
te applicabili e nel contempo allenanti.
Praticando il metodo proposto da Vincenzo Canali, ci si rende conto
non solo della importanza di questi concetti, ma anche e soprattutto
di come semplici indicazioni possano rendere veramente efficaci, in
ambito di riequilibrio posturale, le esercitazioni proposte.
Roberto Benis
(Preparatore fisico, componente dello Staff Preparatori fisici
della Nazionale femminile di pallacanestro)
Lorenzo Pugliese
(Preparatore fisico, componente dello Staff Tecnico
della Federazione italiana Badminton)
Da quando i nostri antenati quadrupedi capirono che da bipedi avreb-
bero meglio dominato la natura e si alzarono sulle zampe posteriori
(posizione per la quale non erano stati progettati), si è aperto un dibat-
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tito tra gambe e tronco sulla gestione della cerniera (il “core”), se
manovrarla in armonia, se esserne dominati o dominarla.
Dopo il mistero del cervello, il segreto della nostra meravigliosa
macchina altro non è che una corretta postura, indispensabile a chi
si cimenta in quell’esplorazione dei propri limiti che chiamiamo
sport e nelle tremende sollecitazioni dell’allenamento che esso
c’impone.
Nella difficilissima arte della analitica dissezione di ogni parte e funzio-
ne, e della successiva ricomposizione del tutto nelle giuste proporzioni,
interazioni e sequenze, Vincenzo Canali è un maestro. Maestro nell’intui-
re, nello spiegare, nell’insegnare agli atleti a prendere coscienza e con-
trollo del proprio corpo in movimento.
Potrei scomodare, nel parlare del suo metodo, accenni all’approccio
olistico, ai flussi di energia, alla riduzione delle resistenze per accre-
scere la forza netta utile, potrei dire che tutto si riassume nella ricerca
dell’armonia.
Ma questa è un’altra storia.
Eddy Ottoz
(Bronzo olimpico nei 110 hs, Città del Messico 1968,
due volte Campione europeo nei 110 hs)
Con il termine postura oggi s’intende l’atteggiamento generale di una
persona a posizionare e muovere il proprio corpo in un determinato
modo. La postura rappresenta il nostro personale modo di agire e rea-
gire all’ambiente che ci circonda, oltre ad intervenire in tutti gli ambiti
motori e sportivi.
Fortunatamente la consapevolezza che l’assunzione di una postura
corretta sia una buona abitudine che contribuisce al benessere della
persona, oggi risulta essere un dato di fatto.
Ottenere una buona postura non deve essere però qualcosa fine a se
stesso, ma far parte di un benessere psicofisico più ampio. In teoria,
le informazioni e l’addestramento posturale dovrebbero essere parte
integrante di una visione olistica della persona, piuttosto che costitui-
re una disciplina a sé stante.
La complessità di una buona o “cattiva” postura deriva da numerosi
fattori che si intersecano tra di loro e le danno forma: un’eventuale
condizione patologica, un equilibrio muscolare alterato, o la presenza
di un trauma che ha determinato un danno, oltre a condizioni geneti-
che-ereditarie e fattori psichici e caratteriali, sono solo alcuni elemen-
ti condizionanti.
Oltre alle variabili appena citate assume una notevole importanza la
componente fisica e le abitudini sportive.
Fin dai primi anni di attività sportiva, alcuni difetti posturali possono
emergere e progredire nel tempo fino a determinare una condizione
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5. dolorosa e condizionante la prosecuzione del percorso sportivo di un
atleta.
Anche se in un primo momento sembrano senza importanza, condi-
zioneranno nel tempo le eventuali performance sportive anche di
alto livello.
Questo libro, scritto magistralmente da Vincenzo Canali, è volto a
evidenziare e riconoscere le influenze negative e contestualmente
indicare le buone abitudini motorie che aiutano a sviluppare una
buona postura in ambito sportivo.
Vincenzo Canali, attraverso la grande esperienza maturata nei tantis-
simi anni di lavoro a fianco di bambini – ma soprattutto di atleti di
altissimo livello – ci propone un lavoro innovativo e molto utile a
qualsiasi livello.
Con la sua singolare ed incredibile capacità di “vedere” all’interno
del movimento umano, egli sa cogliere e bilanciare le sinergie
muscolari utilizzate all’interno dei movimenti o dei gesti tecnici ese-
guiti.
Questo suo straordinario talento gli permette di studiare i rapporti di
flesso-estensione e l’insieme della muscolatura utilizzata nelle varie
catene funzionali dei gesti motori o sportivi, fornendo un validissimo
strumento per insegnanti e tecnici sportivi.
Elio Volta
(Docente universitario,
responsabile del Progetto Giocampus Parma)
La postura nella disciplina dei tuffi è sicuramente un elemento indi-
spensabile.
Ci sono tre momenti relativi alla messa a punto della postura:
– in una prima fase, la postura è quella che si assume dopo il fischio
del giudice-arbitro. Nei tuffi con rincorsa e da fermo la postura non
è soltanto una parte estetica, ma è un momento particolare: quan-
do si è nel pieno della forma, dove l’attenzione è al massimo, suc-
cede che ancor prima di eseguire il tuffo si ha la sensazione della
buona riuscita dell’esercizio. Questa sensazione è la conseguenza
di una postura corretta.
– La seconda fase, puramente tecnica, è la fase di apertura dopo una
rotazione all’indietro o in avanti. A mio avviso quelle all’indietro
sono le più delicate. Dopo un salto giro/due o tre, manca il mezzo
giro per entrare di testa, quello è il momento più delicato per la
fase di apertura, ovviamente molto dipende dalla buona riuscita
dallo stacco dal trampolino/piattaforma.
In quel momento si assume una postura leggermente concava di
tenuta con lo sguardo rivolto ai piedi. Questa posizione permette
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6. PRESENTAZIONE
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al tuffatore di buon livello di assumere una corretta postura dopo la
rotazione e solo così è in grado di perfezionare o modificare l’in-
gresso in acqua.
– Terza ed ultima fase è quella dell’ingresso in acqua: il tuffo risulta
perfetto quando si riesce a raggiungere la massima verticalità
rispetto alla superficie dell’acqua. Il tuffatore, al momento dell’im-
patto, deve sentire il proprio corpo perfettamente allineato: brac-
cia, spalle, addominali, glutei, arti inferiori, punte dei piedi, tutto in
massima tensione.
Tutti questi elementi vengono simulati a corpo libero fin dalle prime
lezioni, aumentando via via il numero di ripetizioni ed intensità dell’e-
sercizio.
Giorgio Cagnotto
(Vincitore di due argenti, Monaco 1972, Montreal 1976
e due bronzi olimpici, Monaco 1972, Mosca 1980,
Commissario tecnico della Nazionale italiana di tuffi,
allenatore di Tania Cagnotto)
Lo sport necessita di un progetto di sviluppo di lunghissimo termine
che abbia alla base alcuni presupposti che ruotano attorno all’atleta;
uno tra i più importanti è la cura della salute. Durante l’avviamento
allo sport, serve concentrarsi principalmente, sulla qualità del lavoro
da proporre, avendo come obiettivo principale quello di preservarne
la salute in condizione di carico fisico elevato. In un’ottica di carriera
sportiva di lunghissimo termine, occorre evitare i traumi derivanti da
carico iterativo. Se un ragazzo si infortuna, la sua prestazione non
potrà, in futuro, raggiungere la propria massima potenzialità a causa
degli evidenti adattamenti biomeccanici negativi che ne conseguono.
Per questo motivo, è importante che gli allenatori si concentrino sulla
prevenzione; attivando tutte quelle iniziative che servono come pro-
tezione inserendo quindi una costruzione posturale ed attività pre-
ventive, che colleghino il gesto tecnico ai presupposti funzionali
necessari, affinché la postura non diventi una compensazione di una
richiesta dinamica eccessiva per il soggetto.
Guglielmo Guerrini
(Allenatore di Josefa Idem)
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7. Visitailnostrosito
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