Rossana Ciuffetti
SCUOLA DELLO SPORT 2019
Michele Maffei
Sara, nostra Signora dei Miracoli
Michele Maffei
Benvenuti nel regno di Nino
Gianni Bondini
Lo sport si racconta. La Federazione Italiana Scherma
Giorgio Visintin
Imparare dagli errori. Apprendimento motorio, errori e correzioni (parte prima)
Rocco Rinaldi, Maria Francesca Piacentini
Selezione del talento nel calcio. Le convocazioni nelle Nazionali Under 16 e 19 sono indicatori di un futuro calciatore professionista?
Olivier Girard
Fisiologia applicata alle performance negli sport da racchetta
Melonie Schulz, Monfred Dingerkus, Dirk Busch
Allenamento della forza non lineare nel mezzofondo. Studio di un caso nello sport agonistico
A cura di Stefano Serranò, Gaspare Pavei, Antonio La Torre
Un laboratorio in tasca
A cura di Francesco Anesi
Dal “Festival dello sport” al sistema Italia/Europa. Riflessioni sportive ed innovative
Renato Manno
La forza e la sua importanza nell’efficienza e salute dell’uomo che invecchia
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Pagine da SDS Scuola Dello Sport 119
1. Lo Sport è uno dei mezzi più efficaci per
promuovere la pace e lo sviluppo durevoli.
Va oltre le diversità, le religioni, i sessi, le
razze e le nazionalità. È fonte d’ispirazione
soprattutto per le nuove generazioni e un
grande agente culturale, oggi patrimonio
di tutti.
È un’attività universale che conduce a visio-
ni comuni per favorire quei cambiamenti
sociali positivi che possono contribuire a
costruire un mondo migliore. Promuovere
il ruolo dello Sport nella società è un lavoro
di squadra che esige lo scambio aperto
delle idee migliori e la circolazione della
migliore cultura.
Insieme si può cambiare l’avvenire dello
Sport e del mondo. Sport e cultura sono
destini incrociati, mondi suggestivi e d’i-
spirazione, tesori del mondo che quando
convergono diventano musica corale.
Come la “Factory” di Andy Warhol, situata
al quinto piano di un palazzo newyorkese,
231 East 47th
Street era il punto di ritrovo di
artisti e personaggi – uno studio che
resterà per sempre una leggenda –, la
Scuola dello Sport è la “Fabbrica” di cultura
per lo Sport e per la società civile.
La “Factory” nasce nel 1962 e fino al 1968 è
il cuore pulsante di una vera propria rivolu-
zione artistica, la Scuola dello Sport viene
fondata nel 1966 da Giulio Onesti, e oltre
mezzo secolo fa, come oggi, si occupa di
avanguardia, di progresso tecnico, scienti-
fico e metodologico in ambito sportivo
attraverso studi, ricerche e scambi culturali
con il mondo universitario e quello inter-
nazionale.
Stiamo lavorando per rendere la Scuola
dello Sport sempre più evoluta e mettia-
mo ogni giorno una grande passione per
riportare la Scuola dello Sport ai vertici,
con la stessa volontà agonistica di eccelle-
re che ha caratterizzato tutta la vita del suo
fondatore.
La Scuola dello Sport è, in ambito formati-
vo, il punto di riferimento delle Direzioni
tecniche e dei Centri studi delle Federazioni
sportive nazionali e delle Discipline sportive
associate. Il programma 2019 propone
un’offerta in coerenza con il calendario
sportivo; prevede corsi e seminari tecnici
per le attività di alta prestazione, alcuni spe-
cifici dedicati ad approfondimenti per i
Direttori Tecnici delle Federazioni sportive
nazionali e delle Discipline sportive associa-
te.
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Rossana Ciuffetti
Direttore della Scuola dello Sport
SCUOLA DELLO SPORT 2019
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119 SDS-SCUOLA DELLO SPORT
“Pioggia di medaglie” sarebbe il titolo dell’inno giusto per la scherma italiana. Una
disciplina sportiva tra le più vincenti. Fin dai primi anni del secolo scorso. Quando
i duelli erano al primo e persino all’ultimo sangue e il Comitato Olimpico
Nazionale Italiano (nato solo il 9-10 giugno 1914) era un sogno di pochi e si tira-
va di scherma in sale esclusive. Antenate delle attuali palestre. Guida la
Federscherma (Fis) un Maestro d’armi di lungo corso, gentile e compassato.
Autoritario quanto basta, disponibile a una risata bonaria. È Giorgio Scarso, che
secondo l’antico e lapidario motto romano “il destino è scritto nel nome”, sareb-
be meglio ribattezzare Giorgio Ottimo. Come dimostrano buona parte delle 125
medaglie olimpiche che fanno dell’Italia la prima nella classifica per nazioni nelle
tre armi (fioretto, spada e sciabola).
Una particolare standing ovation meritano le donne del fioretto. Protagoniste del-
l’occupazione del podio olimpico ai Giochi di Londra 2012, sfrattando proprio le
inglesi padrone di casa. Con l’oro di Elisa Di Francisca, l’argento per Arianna Errigo
e il bronzo di Valentina Vezzali. E la nostra scherma canticchia “fatti più in là” a
qualsiasi latitudine. Non solo per storie lontane. Come il primato olimpico di
Incontro col Presidente federale
Giorgio Scarso
Grand’ItaliaNELLASCHERMA
FOTOBIZZI/ARCHIVIOFIS
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Imparare dagli errori
articolo indaga sul significato dell’errore e sulla possibilità, concreta, che da problema si trasformi in risorsa.
Viene descritto il meccanismo neurofisiologico di natura elettrochimica di rilevazione degli errori:
una sorta di dispositivo cerebrale che si è strutturato con l’evoluzione e che funge da bussola per il comportamento umano.
Viene evidenziato il ruolo del sistema emotivo che, attraverso piacere e dolore, guida le nostre azioni per soddisfare
le necessità omeostatiche. È descritto il problema degli errori nello sport, con le cause che li determinano e la frequenza
con cui si presentano; sono inoltre spiegati i processi di apprendimento (e di disapprendimento) coinvolti nella formazione
tecnica e nella correzione degli errori. È sottolineata l’importanza del coinvolgimento della coscienza nella costruzione delle
nuove abilità e sono descritti i meccanismi che portano all’automatizzazione delle azioni sportive ed allo sviluppo del senso
cinestesico: un processo costante e graduale che consente la rilevazione e la correzione di imperfezioni sempre più sottili.
Nella seconda parte dell’articolo saranno analizzati gli aspetti concreti della valutazione del gesto e della correzione degli errori.
L’
Giorgio Visintin Scuola dello Sport, Coni, Roma
Apprendimento motorio, errori e correzioni (parte prima)
4. l talento è un fenomeno complicato da definire, dati i molteplici fattori che lo influenzano: genetici, ambientali, sociali
e psicologici. Ancor più difficile sembra la selezione di un giovane talento in ambito calcistico, poiché questa avviene
quasi esclusivamente mediante un’analisi soggettiva dei selezionatori, che guidati dalle loro conoscenze ed esperienze,
tentano di predire il futuro del ragazzo. Il presente progetto nasce da un’indagine sul sistema di selezione dei giovani calciatori
da parte del Club Italia, atttaverso un'analisi statistica delle convocazioni nelle selezioni giovanili. Il progetto, ristretto
all’osservazione dei gruppi under 16 e 19, nel periodo dall’1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2013 ha avuto l’obiettivo
di verificare, nel lungo termine, il destino dei giovani selezionati nel periodo in esame. Dall’analisi della stagione calcistica
2017/2018 è emerso che il 51% dei giovani provenienti dal gruppo under 16 ed il 73% dal gruppo under 19 è stato impegnato
in un campionato professionistico. La valutazione è proseguita in merito alla “carriera in nazionale”, per comprendere se
i calciatori, una volta convocati, avessero poi intrapreso un percorso di crescita fino ad approdare in Nazionale A,
o se invece avessero concluso la loro carriera nel Club Italia. I risultati sono stati negativi: solamente il 4,1% del gruppo
under 16 e il 10,3% dell’under 19 è riuscito infatti a indossare la maglia azzurra della nazionale maggiore.
È stata poi effettuata un’analisi retrospettiva dei calciatori convocati nella nazionale A dall’1 gennaio 2004 fino al 30 aprile
2018, con l’obiettivo di verificare l’esistenza o meno di una correlazione tra partecipazione a selezioni giovanili nazionali
e successo nel calcio d’élite. Da ultimo è stata valutata l’eventuale incidenza del luogo di nascita sulla carriera calcistica,
effettuata sui gruppi precedentemente analizzati, che ha mostrato una effettiva seppure parziale corrispondenza tra
il nascere in città con alto numero di abitanti ed il successo calcistico.
I
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Selezione del talento
nel calcio
Rocco Rinaldi, Maria Francesca Piacentini
Dipartimento di Scienze Motorie Umane e della Salute,
Università di Roma "Foro Italico”
Le convocazioni nelle Nazionali
Under 16 e 19 sono indicatori di un futuro
calciatore professionista?
FOTOGETTYIMAGES/ARCHIVIOFIGC
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119 SDS-SCUOLA DELLO SPORT
Fisiologia applicata alle performance
negli sport da racchetta
autore, constatate le caratteristiche di intermittenza di tennis, tennistavolo, squash e badminton, i cosiddetti
“sport da racchetta”, dove sono previsti accelerazioni, decelarazioni, cambi di direzione continui e rapidi, propone
tipologie di allenamento che consentano agli atleti di simulare le situazioni di gara. Prende quindi in esame le richieste
fisiologiche di questi sport ed i fattori che influenzano la prestazione, quali lo stile del giocatore e del suo avversario,
la superficie, le attrezzature utilizzate, i fattori atmosferici, ecc. Una sezione importante dell’articolo è dedicata all’affaticamento,
che si manifesta con colpi fuori tempo, alterazione dei movimenti, scelte tattiche errate e agli interventi da porre in atto per
ridurne gli effetti.
L’
Olivier Girard
School of Psychology and Exercise Science, Murdoch University, Perth, Australia
FOTO COSTANTINI / ARCHIVIO FIT
6. er ottimizzare le prestazioni nel mezzofondo, è necessario allenare sistematicamente tanto la resistenza quanto la forza.
L’allenamento della forza nelle discipline di corsa viene svolto solitamente in modo lineare e nella forma di circuito
di resistenza alla forza, per supportare il rendimento sportivo nella fase di preparazione, mentre nella fase di gara si opta
di solito per una sua riduzione. Tenuto conto dei calendari di gara, sempre più lunghi e fitti, questa strutturazione
dell’allenamento della forza non è sufficiente per mantenere il valore aggiunto a livello di incremento di tale qualità,
come ad esempio il raggiungimento di una maggiore velocità di corsa, soprattutto verso la fine della stagione agonistica.
Di conseguenza, sono risultate necessarie nuove metodologie di allenamento della forza per poter indurre effetti di transfer
o per poterne controllare i risultati a livello stagionale. Attraverso lo studio di un caso osservato per 10 mesi, che ha riguardato
una mezzofondista di alto livello, si è esaminata la possibilità di ottenere risultati positivi di ricaduta sulle performance
del mezzofondo con un allenamento della forza non lineare, in particolare durante il periodo di gara. Dai risultati di questa
indagine emerge un incremento delle prestazioni di corsa sulle lunghe distanze (più di 10 km) nella fase di preparazione.
P
Melonie Schulz,
Monfred Dingerkus,
Dirk Busch
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Allenamento
della forza
non lineare
nel mezzofondo
Studio di un caso
nello sport agonistico
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La forza e la sua importanza nell’efficienza
e salute dell’uomo che invecchia
a sedentarietà è stata dichiarata una delle cause più minacciose per la salute e quarta causa di mortalità.
La vera contromisura è uno stile di vita fondato su nutrizione corretta ed esercizio fisico. L’esercizio fisico è la grande
carenza moderna e stenta a diffondersi come dovrebbe, visto che meno del 50% della popolazione fa il minimo indispensabile.
Nella ricerca della migliore strategia da porre in atto per non incorrere nelle complicanze dell’inattività, la forza muscolare
è diventata la regina delle ricerche, raddoppiate rispetto a quelle sull’endurance e colonna portante della prevenzione
cardiovascolare. La massa muscolare, motore della forza, unica riserva di proteine dell’organismo, è ritenuta sempre più
importante ed è al centro dell’attenzione. Quando in movimento, rappresentando circa il 45% del peso corporeo,
il metabolismo gira a mille con un effetto dinamizzante. Una massa muscolare insufficiente non permette la mobilità,
figuriamoci la corsa, consuma energia anche da fermi, il suo aumento aumenta il metabolismo basale fino a 100-150 calorie.
Con l’età purtroppo si perde a ritmo crescente, per il sopraggiungere del fenomeno della sarcopenia: conservarla tuttavia
è possibile e soprattutto necessario in tutte le età.
L
Renato Manno
Scuola dello Sport, Coni, Roma
Università Telematica S. Raffaele, Roma
8. www.calzetti-mariucci.it
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