1. Progetto STRATEGIE PER RIUSCIRE
LTE, Università di Firenze www.lte.unifi.it - A.B. Vincenzi abvincenzi@libero.it
Anno Scolastico 2013 2014
La positiva esperienza sull’ ATTENZIONE IN CLASSE svolta tra un gruppo d’insegnanti
e gli alunni delle classi II della Scuola Guinizelli si ripropone anche quest’anno,
ampliando l’offerta.
Il progetto ha come scopo lo sviluppo
dell’interazione insegnante-studente
attraverso un confronto collaborativo.
Insieme all’esperienza già sperimentata
sull’ attenzione in classe,si propongono
altri due percorsi:
La comunicazione tra alunni per le classi I
I modi di studiare per le classi III
Responsabile del progetto : Prof.ssa Marchetto B.
Gruppo di lavoro: Proff. sse Bergo M., Marchetto B., Masiero
M., Sartori F. , Sattin M. Sinigaglia M.
con la collaborazione dei docenti dei Consigli delle classi
IA IC IIA IIIA IIIC IIID
2. COMUNICARE : le classi IA e IC
STARE ATTENTO : la classe IIA
STUDIARE: le classi IIIA IIIC IIID
3. Strategie per riuscire
Riuscire in che cosa?
Nei rapporti personali
Nel lavoro scolastico
Saper comunicare
Saper prestare
con efficacia
attenzione in classe
Saper agire con
assertività
Saper studiare
4. Intrecciare obiettivi
Il come si apprende è un obiettivo di
processo (o “di padronanza”),
mentre il cosa si è appreso (che si
traduce in voti), è un obiettivo di
prodotto
(o “di prestazione”).
Intrecciare i primi ai secondi permette
di “controllare i significati” dei compiti di
apprendimento e rende più significativa
la stessa esperienza scolastica.
5. Attenzione pedagogica
percepita
INSEGNANTE MANIFESTA
ATTENZIONE PEDAGOGICA
NEI CONFRONTI DEGLI ALLIEVI
INSEGNANTE RIPRENDE LA
FIDUCIA NEL CONTROLLO
DELLA SITUAZIONE
ALLIEVI PERCEPISCONO
ATTENZIONE PEDAGOGICA
NEI LORO CONFRONTI
ATTENZIONE PEDAGOGICA
PERCEPITA
ALLIEVI ATTENUANO
DIFFIDENZA DIFENSIVA
VERSO L’INSEGNANTE
ALLIEVI RIPRENDONO LA
FIDUCIA NEL CONTROLLO
DELLA SITUAZIONE
RECIPROCAMENTE
INSEGNANTE ALLENTA LE
AUTOSTIMA
DIFESE DELLA SUA
AUTOSTIMA
AUTOSTIMA
INSEGNANTE PERCEPISCE ATTENZIONE
PEDAGOGICA DEGLI ALLIEVI
NEI SUOI CONFRONTI
ALLIEVI PRESTANO
ATTENZIONE PEDAGOGICA
PER L’INSEGNANTE
6. Programma
Strategie per Riuscire
Check up
1 rispondere ad una domanda iniziale (brainstorming)
2 confrontare le risposte con sei aspetti riportati in vignette
3 capire tali aspetti/capacità, segnalare i compagni che ne sono
dotati e scelta per sé di due positivi e due negativi (scheda
indagine)
4 partecipare alla ricerca di strategie in un piccolo gruppo di
compagni ( “esperti” in un aspetto) e scegliere l’episodio più
significativo (gioco di ruolo)
5 esporre a tutta la classe gli episodi più significativi e fare
insieme un bilancio dell’esperienza (condivisione).
7. ATTIVITA’ nei due percorsi d’attuazione
Per i Docenti -> Con la Classe
L’esperienza può essere compiuta a livelli diversi.
Ogni attività proposta è significativa e autonoma, pur essendo in una sequenza
progressiva nei due percorsi – per i docenti e con la classe
Livelli/attività nel percorso per docenti (Indurre attenzione)
1 Autovalutazione
Profilo individuale
Consultazione di
esempi
2 Gioco di ruolo I
Gruppo-i
Esempi-meglio
3 Gioco di ruolo J
Gruppo-j
Esempi-bersaglio
4 Autoregolazione
Individuale con
assistenza del
gruppo
Livelli/attività nel percorso in classe (Stare attento)
1 Indagine iniziale
Profilo di classe
Consultare esempi
Check up
2 Gioco di ruolo
Gruppo-i
Esempi-meglio
3 Colloqui
individuali
Valutazione
4 Esercizi di
attenzione
in classe
8. Livelli d’attuazione
1 livello: CHECK UP ->primi due step:
1 – Approccio: rispondere ad una domanda e confrontare le risposte con sei
aspetti riportati in vignette
2 – Indagine: capire i sei aspetti, segnalare compagni che li posseggono (“esperti”)
e sceglierli per sé.
2 livello: GIOCO DI RUOLO ->successivi due step (3-4):
3 – Gruppi di ascolto: raccontare un proprio episodio-meglio in un piccolo gruppo
e scegliere quello da esporre a tutta la classe
4 – Condivisione: esporre un episodio per gruppo e discutere sull’intera esperienza
svolta
3 livello: STRATEGIE ->ultimi due step (5-6):
5 – Gruppi cooperativi (principiante – esperto – osservatore) per cercare strategie
6 – Episodi-bersaglio e applicazione delle strategie trovata.
9. ESEMPIO d’impostazione di un percorso
L’attenzione in classe
FASI:
1 Per gli insegnanti INDURRE ATTENZIONE
Attività in gruppo di 3-4 insegnanti
2 Per gli studenti STARE ATTENTI-STUDIARE
rivolto alle classi II e III
DISPOSITIVO:
Questionari pedagogici
Schede operative
Gioco di ruolo
I materiali sono disponibili nella
piattaforma web di Bibliolab
www.bibliolab.it/attenzione.htm.
OBIETTIVI: RACCOLTA DI STRATEGIE
Le schede costituiscono un Repertorio di ESEMPI
INTERAZIONE COLLABORATIVA La simulazione consente di sperimentare e condividere
RICADUTA METODOLOGICA Il metodo è trasferibile al lavoro con gli alunni
La durata per l’attuazione dell’unità per docenti è di circa 2 mesi,
come pure quella con gli alunni.
10. Modello di STARE ATTENTO
Capire quali sono le cose principali
in ciò che si sta seguendo e quali,
invece, le secondarie.
1-SELEZIONARE
6-RESISTERE
Sapere resistere
alle distrazioni.
Sapere rivolgere la propria
attenzione solo a quegli aspetti che
in quel momento interessano.
2-CONCENTRARSI
CAPACITA' DI
ATTENZIONE
5-FLESSIBILE
4-SIMULTANEO
Sapere spostare rapidamente
la propria l’attenzione da
una cosa ad un’altra, senza
perdere la concentrazione.
Sapere seguire due cose
contemporaneamente.
3-MANTENERE
Sapere restare attento
finché non è
terminato ciò che si
sta seguendo.
12. Capacità di studio
Sa “studiare” chi
- sa programmare le proprie ore di studio per
mettersi a lavorare senza distrarsi
- è continuativo (ha regolarità), ma sa diversificare
lo studio secondo le materie (contestualizzare)
- si dà da fare per capire chiedendo e cercando
(chiarire)
- ha dei modi per rielaborare le cose studiate
- sa prendere appunti per usarli sistematicamente
- sa lavorare sul libro per rilevare i concetti
principali e la struttura del testo.
14. Capacità per Comunicare
• Usare le espressioni più appropriate secondo i
momenti e le persone;
• saper conversare parlando alle persone in modo
piacevole, riuscendo ad essere gradito;
• provare empatia perché si sa ascoltare e capire chi ti
parla, cercando di cogliere il suo punto di vista;
• avere senso di umorismo sapendo fare ed
apprezzare battute scherzose;
• sapere chiedere qualcosa agli altri in modo corretto;
• sapere fare complimenti quando è il caso.
15. Una buona classe
Una buona classe
non è un reggimento
che marcia al passo,
è un'orchestra
che prova la stessa sinfonia
(Pennac)
16. Riferimenti
La presentazione sintetica del dispositivo è
“Strategie per riuscire e interazione insegnante-studente”
(http://www.apprendimentocooperativo.it).
Il resoconto dell’esperienza compiuta nell’anno 2012-13 è
reperibile in Laboratori on line di “Scuola e Didattica”
(http://scuolaedidattica.lascuolaconvoi.it).