Comprendere l’umano in other Wor(l)ds, a cura del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino, Notte dei ricercatori, Torino Piazza Castello, 25 settembre 2015
Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
Letteratura digitale
1. Letteratura digitale
Bianca Gai, digital librarian e cultore della materia in
Letteratura francese, Università degli Studi di Torino
Comprendere l’umano in other Wor(l)ds, a cura del Dipartimento di
Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di
Torino, Notte dei ricercatori, Torino Piazza Castello, 25 settembre 2015.
2. «opere con un importante aspetto letterario che
traggono vantaggio dalle potenzialità e dai contesti
forniti dai computer indipendenti o in rete»
Definizione della Electronic Literature Organization
7. Coordinate boooks (William Burroughs)
«I do a lot of exercises in what I call time travel, in taking coordinates, such as what I photographed
on the train, what I was thinking about at that time, what I was reading and what I wrote. […] I will
record this in three columns in a notebook I always take with me. One column will contain simply an
account of the trip, what happened […]. The next column presents my memories: that is, what I saw
thinking of at that time, the memories that were activated by my encounters. And third column, which I
call my reading column, gives quotations from any book that I take with me» (intervista a W.
Burroughs, 1966, in W. Burroughs, B. Gysin, The Third Mind).
17. Michele Zaffarano, no man is an island
10 sought poems + 1 (2005)
02
come un’immensa farfalla
svolazzante arancione
la disponibilità spedita ancora nei giorni lavorativi
è un posto tranquillo e c’è molto cibo lei sempre
ci porterebbe le donne giovani e belle come ha capito
con noi se non proprio sul nostro letto
cosa mi inventerei cosa vorrei inventare
dall’alto del mio trono loro che hanno capito
gli affanni eccentrici i lavori
peccato sarebbe crudeltà
All of this see how completely I can project myself back to ttat one point in time cut-ups make explicit a psychosensory process that’s is going on all the time anyway. Somebody is reading a newspaper, and his eyes follows the column in the proper Aristotelian manner, one idea and sentence at a time. But subliminally he is reading the columns on either side and is aware of the person sitting next to him. […]That’s cut-ups – a juxtaposition of what’s happening outside and what you are thinking of. […]
Li definisce «coordinate books»
http://www.andrewroth.com/publications/andrew-roth-alex-kitnick-paperwork/
Per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta od orario. Scegliete man mano il percorso non in base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno. Dovete essere straniati e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e sguardo leggermente inclinato verso l'alto, in modo da portare al centro del campo visivo l'architettura e lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista. Dovete percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari (Guy Débord, Théorie de la dérive)
00
ah
clicca per ingrandire
andare al cinema è piaciuto piaceva ai giovani
andare al cinema gli è piaciuto enormemente
che gli è piaciuto con gli altri
sono piaciuto sei piaciuto è piaciuto siamo piaciuti fossi piaciuto
quindi giocato e imparato
un uomo finalmente che dice le cose come le pensa
e cosa combina il personaggio lo spettacolo
Gérard-Georges Lemaire, Stitches Taken, in The Third Mind: Naked Lunch scritto a Tangeri nel 1957 (e pubblicato a Parigi) aveva già in nuce il metodo del cut-up ma non era formalizzato uno strumento. Burroughs stava cercando una nuova ottica che potesse dare forma alle note accumulate di Nacked Lunch. Cut-up era questa nuova ottica (p. 9).
La macchina potrebbe collegare i propri cambiamenti di stile alle variazioni di determinati indici statistici della produzione, del reddito, delle spese militari, della distribuzione dei poteri decisionali. Sarà quella la letteratura che corrisponde perfettamente a un’ipotesi teorica, cioè finalmente la letteratura (Calvino, Cibernetica e fantasmi, 207-208)
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Mentre sottolineavo una frase perfetta, che dialogava in modo perfetto con qualche altra frase imperfetta che non sapevo di aver lasciato dentro di me, si è prodotta sotto ogni singola lettera una linea tenue, che m'invitava a guardare un balloon accanto al corpo del testo: altre 79 persone avevano sottolineato quella frase. Diceva che i miei gusti non erano poi tanto originali, certo, ma sembrava nel contempo una campanella eccitante, come aprire la scatola che teneva chiusa una comunità inconfessabile – à la Maurice Blanchot – basata sull'amore istantaneo per una riga (letture estive al riparo da abbagli).