Green ideas # 29 le spiagge italiane sono sempre più biocompatibili e tecnologiche
1. Green Ideas #29:
Le spiagge italiane sono
sempre più biocompatibili e
tecnologiche
Passarelle in materiale
riciclato, cabine, ombrelloni
fotovoltaici, raccolta
differenziata. Da Rimini ad
Agrigento…
2. Passarelle in materiale riciclato, cabine e ombrelloni
fotovoltaici, pozzi geotermici e impianti eolici per
sfruttare mare, vento e sole.
E, tra le novità di questa stagione, le nanotecnologie
per la eco-manutenzione.
Ma anche, per un tratto della costiera romagnola,
acqua refrigerata gratis e collegamento a internet
illimitato.
3. Sono questi alcuni dei punti di forza delle spiagge ecosostenibili
italiane, stabilimenti balneari che possono sventolare, oltre a quella
del mare pulito, anche le bandiere del risparmio energetico e del
rispetto ambientale.
Una pioggia d’investimenti lungo tutto lo Stivale, tra gestori, aziende
e organi provinciali, per sfruttare le fonti rinnovabili e migliorare le
strutture turistiche.
Con risultati d’eccellenza e biocompatibili in tutto il Mediterraneo.
Da Rimini, fino alla Sicilia.
4. ROMAGNA TECNOLOGICA
Tra le regioni più sensibili, sotto il profilo del rispetto ambientale e dell’accesso
alle nuove tecnologie spicca, come reginetta dell'estate 2012. l’Emilia
Romagna.
Un amore per l’ecologia, cominciato già una decina di anni fa con i primi
finanziamenti per la sostenibilità negli stabilimenti balneari della provincia di
Rimini. Aiuti pratici ai gestori, come la fornitura gratuita dei riduttori di flusso per
il risparmio idrico e la creazione di isole ecologiche per la raccolta
differenziata.
Tra le operazioni di maggior rilievo, quella appena terminata lungo 9
chilometri della costa romagnola.
E che, tra Cervia, Milano Marittima e Tagliata, ha coinvolto nel processo di
rinnovamento 223 stabilimenti. Un intervento complesso, fatto dal Comune di
Cervia insieme al gruppo Hera e la cooperativa dei bagnini, cominciato a
marzo del 2010 e costato quasi 2 milioni di euro.
5. NUOVE RETI
Un investimento, quasi obbligato, per rinnovare le vecchie reti ormai
fatiscenti di acqua e di gas che ha permesso, oltre a eliminare il sistema
delle vecchie bombole, anche di cablare ininterrottamente con la fibra
ottica tutto il percorso.
Una svolta verso il progresso, ma anche un freno allo spreco delle risorse
naturali. «Con le perdite lungo la condotta della vecchia rete», spiega
Danilo Piraccini, presidente della cooperativa bagnini di Cervia,
«perdevamo circa 80 mila euro a stagione, sprecando migliaia di litri di
acqua.
Adesso, invece, grazie al collegamento diretto al sistema idrico, ogni
stabilimento può mettere a disposizione dei turisti l’acqua fresca, anche
quella gasata, evitando lo stoccaggio e lo smaltimento dei contenitori
vuoti. Risparmiando almeno una tonnellata di plastica per ogni
stabilimento.
Alcuni stabilimenti di nuova generazione, poi, sono molto avanzati per
quello che riguarda lo spreco. Ad esempio, il bagno Attilio ha anche una
struttura per l’accumulo dell’acqua piovana».
6. SPIAGGE WI-FI
La nuova rete di Cervia, oltre a ridurre l’impatto della plastica, ha dato vita a
un vero e proprio network balneare.
«Oltre a offrire un collegamento gratis e superveloce per 9 chilometri»,
prosegue Piraccini, «abbiamo anche creato un’applicazione per tablet e
smartphone dove i turisti possono aggiornarsi su tutti gli avvenimenti della
costa.
Le informazioni, dalla presentazione di un libro a un happy hour sulla spiaggia,
vengono infatti caricate in tempo reale. E ogni utente è libero di offrire il suo
contributo per allargare la panoramica degli eventi».
Al lido di Jesolo il wi-fi, presente da anni, è esteso su 15 km di litorale.
NANOTECNOLOGIE
Quest’anno a fare il loro ingresso in Romagna, oltre alla fibra ottica, anche le
nanotecnologie. Sperimentate al Bagno Giulia 85 di Riccione, per una
manutenzione ultra ecologica. Uno stabilimento che da più di dieci anni riserva
per la cura dell’ambiente e il rispetto del sociale.
Con le sue passarelle, interamente di materiale riciclato fatto da pvc e noccioli
d’oliva, studiate per essere facilmente accessibili a disabili e a non vedenti. «In
questi anni», spiega il proprietario del bagno, Matteo Giovanardi, «abbiamo
affrontato tematriche importanti.
Dal risparmio idrico, con i riduttori di flusso e il riciclo dell’acqua per
l’innaffiamento, a quello energetico con l’impianto fotovoltaico.
7. Ma abbiamo anche investito per rendere la nostra spiaggia accessibile a tutti,
eliminando le barriere architettoniche e rinunciando a qualche cabina per creare
quelle con doccia calda per i disabili.
E adesso stiamo sperimentando con successo anche le nanotecnologie per la
pulizia e per il rivestimento protettivo delle superfici di legno». Elementi, in questo
caso biossido di titanio e di silicio, creati in misura nana per esprimere,
chimicamente parlando, nuove qualità.
Tra cui quella fotocatartica, quella autopulente e quella autoigenizzante. «Grazie
alla forma ridotta», spiega Stefano Silvestrin di Nanosilv, «le molecole dei nostri
prodotti reagiscono alla luce del sole e diventano in grado di disgregare le
sostanze nocive.
Agendo come un disinquinante dell’ambiente, come fossero alberi. Anche per
pulire i pannelli fotovoltaici, infine, sono un’ottima soluzione. Infatti, le stiamo
testando con successo insieme al dipartimento di ingegneria dei materiali
dell’Università di Modena».
ECOPLAYA
Campione dello sfruttametno delle risorse naturali, infine, i bagni Magarìa di San
Leone, in provincia di Agrigento.
Uno stabilimento dalla forma di scafo totalmente alimentato dalle rinnovabili: al
minieolico per l’illuminazione dei pontili alle docce riscaldate con i raggi solari.
Fonte: Corriere della Sera, 20 Giugno 2012 Carlotta Clerici