1.
Un web sostenibile è possibile?
Dall’elettronica verde alla nuvola sostenibile!
"
"
Giuseppe Onufrio - Direttore Esecutivo Greenpeace Italia"
Rimini, 7 novembre 2012"
!
2. Greenpeace nel mondo
• nasce nel 1971 in Canada; diventa una organizzazione
globale nel 1979;
• oggi è presente in 40 paesi e ha circa 3 milioni di
sostenitori
• è presente in India, in Cina, Brasile; dal 2009 in Africa
(Camerun, Senegal, Sudafrica); dal 2011 in Corea del
Sud;
• è indipendente e non accetta fondi da Stati, istituzioni,
aziende o partiti politici
• in Italia è presente dal 1986, oggi ha oltre 60 mila
sostenitori
3. Struttura di una campagna
• Analisi della situazione (possibili indagini sul campo)
• Identificazione dei possibili target/alleati
• Attivazione di un canale di comunicazione pubblico
e privato
• Elaborazione e pubblicazione di un Crime file con
le prove di responsabilità
• Azioni dirette e attività di comunicazione con vari
mezzi
• Fase negoziale e, se possibile, coinvolgimento
positivo nella soluzione
4. ELETTRONICA VERDE
• Rifiuti elettronici: indagini in Asia (dal 2002-7) e in
Africa (nel 2008-9)
• Eco-guida all’elettronica verde (dal 2006)
• Campagna su Apple: Greenmyapple (2007)
• Lancio rapporti Alla ricerca del prodotto elettronico
verde (dal 2008)
• Cool IT: estensione della campagna al tema clima/
energia (2009)
• Dal 2010 in poi estensione al Cloud Computing :
iCoal; chiedere l uso di fonti rinnovabili (target
Facebook) e Clean Our Cloud (Apple, Microsoft e
Amazon)
7. Eco-guida all’elettronica verde:
definizione criteri
• A. criteri di valutazione (chemicals):
– Assunzione del principio di precauzione nelle policy
– Policy trasparente di gestione dei prodotti chimici
– Scadenze precise per l eliminazione del PVC e dei
ritardanti di fiamma bromurati (BFR)
– Prodotti già in commercio senza PVC e BFR
– Scadenze per eliminazione tutti gli ftalati, Berillio e leghe e
composti, antimonio e composti
– Responsabilità individuale del produttore
– Take-back dei prodotti a fine vita
– Quantità di prodotti riciclati
– Utilizzo di plastiche di riciclo
8. Elettronica verde:
criteri energetici
• B. I criteri energetici:
– Sostegno alla riduzione globale di gas a
effetto serra
– Trasparenza sui dati di emissione di CO2
– Impegni alla riduzione delle proprie emissioni
di gas a effetto serra
– Quota di energie rinnovabili usate
– Efficienza energetica dei prodotti
9.
10. Dell: da apripista a parole a
target di campagna
• Dopo una prima fase in cui Dell aveva assunto impegni
di rilevo nell eliminazione dei composti chimici
pericolosi, è diventato obiettivo di campagna (azioni di
protesta nella sede olandese)!
• Non hanno eliminato PVC e ritardanti di fiamma
bromurati, né presentato sul mercato prodotti
completamente privi di questi elementi diversamente da
Apple e HP!
• Dell non ha nemmeno presentato una roadmap per
l eliminazione totale del PVC (come ha fatto HP)!
11. Alla ricerca del prodotto più verde
• Nel dicembre 2008 è stato presentato il
terzo rapporto Alla ricerca del prodotto
elettronico più verde .
• Abbiamo analizzato quelli che, secondo le
case produttrici, erano i prodotti più
ecosostenibili
• Non hanno partecipato: Apple, Asus,
Microsoft, Nintendo, Palm e Philips
12.
13. 2009: Cool IT challenge"
• Nel febbraio 2009 Greenpeace ha chiesto al settore IT
precisi impegni per dare un contributo alla sfida della
salvaguardia del clima globale !
• Oltre a ridurre consumi e dunque emissioni globali per il
2% - sia nei prodotti che nei processi - il settore può
dare un contributo ancora più rilevante nella riduzione
delle emissioni di altri settori. Il potenziale di riduzione
è del 15 per cento sulle emissioni tendenziali al 2020."
• Nella seconda classifica, solo due aziende superano i 40
punti su 100, IBM e HP!
14. Criteri prioritari per il clima globale
• 1. Soluzioni per ridurre le emissioni nette
di gas a effetto serra in altri settori. Si
conteggiano le emissioni dell LCA delle
tecnologie usate
• 2. Posizione sugli obiettivi Kyoto e azione/
pressione sui governi
• 3. Target per ridurre le emissioni di gas a
effetto serra dell azienda e target
sull uso di fonti rinnovabili
16. Consumi elevati e in crescita
• I consumi di elettricità stimati per il settore
ITC nel mondo erano di 623 TWh nel
2007, quasi il doppio del consumo in Italia
(345 TWh)
• Al 2020 si stima un consumo tendenziale
di 1.973 TWh
17.
18. 2012 continua il focus su
cloud computing"
• Molte aziende hanno intrapreso interventi per aumentare
lʼefficienza dellʼuso di energia, ma questo non è
sufficiente. Senza un cambio nella fornitura di energia la
maggiore efficienza significa solo un rallentamento nella
crescita dei consumi!
• Lʼutilizzo dellʼindicatore PUE (consumo totale/consumo
dei server) è utile per lʼoperatore ma non dice molto sulla
sostenibilità, con effetti paradossali: spegnere server non
usati (cosa logica) produce un aumento dellʼindicatore.!
• Esiste dunque una questione di “metrica” non risolta.!
19. Esempi positivi
• Greenqloud/Verne Global: ha stabilito i
suoi data center in Islanda che ha una
fornitura 100% rinnovabile
• Yahoo a Lockport, New York, ha una
fornitura di elettricità da idroelettrico (15
MW)
• Facebook ha costruito il suo terzo data
center in Svezia con fornitura idroelettrica
20. Il caso Google
• Google ha un contratto di lungo termine con
una azienda eolica che ha 100 MW eolici in
Iowa e Oklahoma. E’ il migliore esempio di
policy con impatti migliori rispetto all’acquisto
di REC
• Google ha creato una controllata – Google
Energy – cosa che consente all’azienda di
comprare e vendere elettricità all’ingrosso
dove vuole.
21. Il caso Apple
• Apple aveva annunciato la costruzione di 20
MW solari nel suo centro a Maiden, NC. E
una cella a combustibile da 5 M. Con questo
dichiara di coprire il 10% del consumi.
• Successivamente al rapporto di Greenpeace,
ha annunciato il raddoppio dell’impianto e di
voler andare verso una fornitura 100% verde
• Obiettivo ambizioso: 2 dei 3 centri Apple in
aree con 50-60% di elettricità da carbone
22. Altre strategie
• Investire in impianti rinnovabili anche
distanti dal data center per creare dei
propri “crediti rinnovabili”, misura molto più
efficace dell’acquisto di REC
• Un’altra strategia è quella di investire in
efficienza – Negawatt - nelle comunità
locali, con grande impatto positivo sui loro
consumi.
23. Criteri di valutazione
• Clean Energy Index. Stima della potenza
assorbita dai singoli data center e quota
dell’energia da rinnovabili.
• Intensità nucleare e da carbone: quota
percentuale di queste fonti nella fornitura
• Trasparenza nell’informazione energetica
• Criteri localizzazione delle infrastrutture, per
verificare se e come il tema della
sostenibilità è stato pianificato
24. Criteri di valutazione
• Efficienza energetica e strategie di
riduzione dei gas serra
• Investimenti diretti nelle rinnovabili e
advocacy sul tema delle fonti verdi
• Viene assegnata una classe per ciascun
criterio non quantitativo: A, B, C etc.