1. I generi letterari del Teatro Romano sono: commedia, satiresco, dramma, tragedia, togata, tabernaria, palliata, pretesta, mimo, pantomimo, venazioni, ludi, naumachia, galleggiante, spettacolo, pirrica.
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3. Oltre al palco vi è la presenza di un retropalco , ovvero una zona che permettesse agli attori un cambio di costumi. Riunendo architettonicamente l'anfiteatro alla scena , si permette a quest'ultima di aumentare notevolmente nelle dimensioni. Nei riguardi dell'acustica sono favorevoli al pubblico le riflessioni del muro notevolmente alto dietro la scena, la disposizione a semicerchio e la pendenza della cavea. Anche i velari (ovvero dei grandi teloni) che vengono stesi sopra il pubblico per riparo dalla pioggia o dal sole favoriscono una buona acustica. Disegno del teatro romano di Volterra
4. Gli antichi Romani utilizzano il modello del teatro greco , apportandovi alcune modifiche essenziali. Le gradinate semicircolari della cavea poggiano ora su archi e volte in muratura, e sono collegate alla scena con loggiati laterali . Questo permette all'edificio del teatro, finalmente autonomo, una collocazione più flessibile e di dotarsi di una facciata esterna ornata e monumentale . La facciata della scena viene innalzata a numerosi piani e decorata, fino a diventare frons scenae , proscenio . L'uso della scena diventa più complesso per l'uso di macchinari teatrali . Compare il sipario , che durante la rappresentazione si abbassa in un apposito incavo, mentre il velario , di derivazione navale, viene utilizzato per riparare gli spettatori dal sole .
5. Ricostruzione di un Teatro Romano : 1 Orchestra 2 Cavea 3 Fronte scenico 4 Proscenio 5 Quinte laterali 6 Ingresso
9. Nel Teatro Romano si inizia a manifestare una prima gerarchia di posti, riservando i primi ai senatori e tutti i rimanenti al resto del pubblico in ordine di importanza. Sezione dell’ Anfiteatro Flavio , che mostra la divisione spaziale dei posti a sedere per ceto sociale.
10. I troni riservati ai notabili nel Teatro di Dioniso ad Atene in età romana
11. Tra i Teatri Romani di cui sopravvivono resti notevoli vanno ricordati quello di Pompei (di forme ancora molto vicine a quelle greche), il teatro di Pompeo e quello di Marcello a Roma , i teatri di Ostia , di Napoli , di Ercolano , di Pozzuoli , di Teramo , di Fiesole , di Spoleto , di Carsulae , di Arles e di Orange in Francia, di Merida e Sagunto in Spagna, di Sabratha e Leptis Magna in Libia, di Bosra in Siria, di Efeso e di Hierapolis in Asia Minore.
12. Il primo Teatro ad essere costruito interamente in muratura nella città di Roma è quello di Pompeo, del 55 a.C. . Le gradinate semicircolari della cavea poggiano ora su archi e volte in muratura, e sono collegate alla scena con loggiati laterali. Questo permette all'edificio del teatro, finalmente autonomo, una collocazione più flessibile e di dotarsi di una facciata esterna ornata e monumentale. Il Teatro di Pompeo com'era, da una incisione.
13. Il Teatro Marcello a Roma ( I secolo a.C.) , in parte conservato perché incorporato nel '500 nel Palazzo Savelli Orsini è il primo grande teatro edificato nella Roma repubblicana. Costruito fra il 23 e il 13 a. C., rappresenta il prototipo di questi organismi architettonici. Sulla struttura archivoltata , preferita dai romani , sono applicati gli ordini architettonici con funzione di scansione ritmica delle superfici, le quali in una successione costante e degradante della curva, moltiplicano il motivo di base e creano un insieme di grande effetto.
14. Nel Teatro Marcello a Roma (qui sotto la pianta e la sezione) la cavea è sostenuta da una struttura radiale in cotto. Il paramento esterno in blocchi di pietra squadrata, presenta la caratteristica sovrapposizione degli ordini dell'architettura romana: al piano inferiore il tuscanico (senza base), al quale succedono lo jonico e il corinzio .
16. Il Teatro grande di Pompei Uno dei più antichi teatri in muratura è quello di Pompei (80 a. C.) costruito in parte sul pendio di un colle, alla maniera dei teatri greci.
33. Palmira (deserto Siriano): veduta aerea della via colonnata e del teatro romano , II secolo d.C.
34. Anfiteatro Flavio o Colosseo Gli anfiteatri , sconosciuti nel mondo greco, sono organismi architettonici prettamente romani. L'etimologia del termine significa doppio teatro ; infatti la pianta ellittica e le file di sedili sopraelevate fanno presumere che l'anfiteatro può essere considerato un edificio che deriva dalla fusione di due teatri a scene contrapposte, con cavea continua attorno all'arena, per battaglie navali (naumachie).
35. L’ Anfiteatro Flavio , o Colosseo , fu innalzato da Vespasiano verso il 75 d. C. e inaugurato da Tito nell'80. La pianta ellittica misurava 188 metri sull'asse maggiore e 156 metri su quello minore. L'altezza complessiva superava i 48 metri. Oltre 50.000 spettatori potevano trovare posto nella sua cavea parzialmente occupata da un velario , sostenuto da un ingegnoso sistema di tiranti. Particolare menzione merita il sistema distributivo, che organizza l'afflusso e il deflusso degli spettatori attraverso molti vomitatoria , che dalla cavea portano a numerosi corridoi anulari ricavati fra i muri radiali che sostengono la cavea stessa.
36. Anfiteatro Flavio , detto il Colosseo a Roma I primi edifici interamente autonomi risalgono all'età claudia del primo secolo dell'impero. Fra questi sono da ricordare l'anfiteatro di Verona (50 d. C.) e quello di Pola (I sec. d. C.). Nell'età flavia ne esistevano nelle diverse città dell'impero oltre ottanta, ma il più grande di tutti fu costruito a Roma e ancora oggi si può ammirare la sua imponente rovina.
37. Anfiteatro Flavio o Colosseo, interno (l’arena è stata scavata e i sotterranei sono visibili).
38. Corridoio del primo piano dell’ Anfiteatro Flavio o Colosseo 70-80 d.C. travertino h. 48,50 m. arena 77X46,50 m. Roma
39. I resti dell’anfiteatro dell’antica Thysdrus (II secolo d.C.) dominano i bassi edifici della città araba di El Jem (Tunisia).