2. “GUERNICA” – 1937 - Olio su tela - Misure: 351cm x 776cm
Museo Nazionale delle Arti Reina Sofia di Madrid
3. PABLO PICASSO (1881-
1973) nasce a Malaga, in
Spagna, da padre,
insegnante nella locale
scuola d’arte, che lo avviò
precocemente
all’apprendistato
artistico. A soli
quattordici anni venne
ammesso all’Accademia
di Belle Arti di Barcellona.
Due anni dopo si trasferì
all’Accademia di Madrid.
Dopo un ritorno a
Barcellona, effettuò il suo
primo viaggio a Parigi nel
1900. Vi ritornò più volte,
fino a stabilirvisi
definitivamente.
4. DEL SUO PENSIERO.....
Dalla volontà di continua
sperimentazione, che ha
sempre caratterizzato
l’indole del pittore, nacque
nel 1907 il quadro «Les
demoiselles de Avignon»
che segnò l’avvio della
stagione cubista di Pablo
Picasso.
Del suo lavoro disse:
«Le mie opere devono
essere viste in relazione tra
loro, tenendo sempre conto
di ciò che ho fatto e di ciò
che sto per fare»
5. «CUBISMO» Il Cubismo è un'espressione con la
quale si è soliti denominare una
delle Avanguardie artistiche e
culturali del ‘900, distinta e
fondante rispetto ad altre correnti
e movimenti che si sarebbero
successivamente sviluppate.
Tuttavia il Cubismo non è un
movimento capeggiato da un
fondatore e non ha una direzione
unitaria.
Il termine è fortuito: nel 1908
Henri Matisse osservando alcune
opere di Braque, composte da
"piccoli cubi" le giudicò
negativamente, e Louis Vauxcelles
l'anno dopo le chiamò "bizzarrie
cubiste". Da allora le opere di
Picasso, Braque e altri pittori
vennero denominate cubiste.
6. «CUBISMO» L’immagine naturalistica ha un limite ben
preciso: può rappresentare solo un
istante della percezione. Avviene da un
solo punto di vista e coglie solo un
momento. Quando il cubismo rompe la
convenzione sull’unicità del punto di vista
di fatto introduce nella rappresentazione
pittorica un nuovo elemento: il tempo.
L’introduzione di questa nuova variabile,
il tempo, è un dato che non riguarda solo
la costruzione del quadro ma anche la sua
lettura. Un quadro cubista, così come
tantissimi quadri di altri movimenti del
Novecento, non può essere letto e
compreso con uno sguardo istantaneo.
Deve, invece, essere percepito con un
tempo preciso di lettura. Il tempo, cioè, di
analizzarne le singole parti, e ricostruirle
mentalmente, per giungere con
gradualità dall’immagine al suo
significato.
7. Guernica è il nome di una cittadina
spagnola che ha un triste primato.
È stata la prima città ad aver subìto un
bombardamento aereo. Ciò avvenne la
sera del 26 aprile del 1937 ad opera
dell’aviazione militare tedesca.
L’operazione fu decisa con freddo
cinismo dai comandi militari nazisti
semplicemente come esperimento. In
quegli anni era in corso la guerra civile in
Spagna, con la quale il generale Franco
cercava di attuare un colpo di stato per
sostituirsi al legittimo governo. In questa
guerra aveva come alleati i fascisti
italiani e i tedeschi. Tuttavia la cittadina
di Guernica non era teatro di azioni
belliche, così che la furia distruttrice del
primo bombardamento aereo della
storia si abbatté sulla popolazione civile
uccidendo soprattutto donne e bambini.
LA GUERRA CIVILE
8. Molti esalarono
l’ultimo respiro negli
ospedali della zona.
Nei giorni successivi,
le macerie
restituirono altri corpi
resi irriconoscibili dai
crolli, pezzi di carne
che un tempo
avevano riso, pianto,
vissuto. Gli aerei di
Hitler causarono la
morte di 1.654
persone, di cui 400
civili.
9. Quando la notizia dell’ efferato crimine si diffuse tra l’opinione pubblica di tutto il mondo,
Picasso era impegnato alla realizzazione di un’opera che rappresentasse la Spagna
all’Esposizione Universale di Parigi del 1937. Decide così di realizzare questo dipinto che
denunciasse l’atrocità del bombardamento su Guernica. L’opera di notevoli dimensioni fu
realizzata in appena due mesi, e fu preceduta da un’intensa fase di studio, testimoniata da
ben 45 schizzi preparatori che Picasso ci ha lasciato.
10. L’opera è realizzata secondo gli stilemi
del Cubismo:
lo spazio è annullato per consentire la
visione simultanea dei vari momenti
rappresentati.
Il colore è assente per accentuare la
carica drammatica della
rappresentazione.
Il posto centrale è occupato dalla
figura di un cavallo, con un aspetto
allucinato da animale spaventato.
È la figura che simboleggia la violenza
della furia omicida, la cui irruzione
sconvolge gli spazi della vita quotidiana
della cittadina basca. Sopra di lui un
lampadario con una banalissima
lampadina a filamento. È questo il
primo elemento di contrasto che rende
intensamente drammatica la presenza
di un cavallo imbizzarrito in uno spazio
fatto per gesti semplici e quotidiani.
particolare
11. Al cavallo si contrappone, sulla
sinistra, la figura di un toro
(simbolo della Spagna). Di una
Spagna che concepiva la lotta
come scontro leale e ad armi pari.
Uno scontro leale come quello
della corrida dove un uomo
ingaggia la lotta con un animale
più forte di lui rischiando la
propria vita. Invece il
bombardamento aereo
rappresenta quanto di più vile
l’uomo possa attuare, perché la
distruzione piove dal cielo senza
che gli si possa opporre alcuna
resistenza.
particolare
12. Viene rappresentata la
fine di un modo di
concepire la guerra,
anche in basso, da un
braccio che ha in mano
una spada spezzata: la
spada, come simbolo
dell’arma bianca, ricorda
la lealtà di uno scontro
che vede affrontarsi degli
uomini con lealtà.
particolare
13. Il pannello si compone di una serie di figure che, senza alcun riferimento allegorico, raccontano
tutta la drammaticità di quanto è avvenuto. Le figure hanno tratti deformati per accentuare
espressionisticamente la brutalità dell’evento. Sulla sinistra una donna si dispera con in braccio il
figlio morto. In basso è la testa mutilata di un uomo. Sul lato destro, tra case e finestre,
appaiono altre figure in preda alla disperazione. Alcune hanno il volto incerto di chi si interroga
cercando di capire cosa stia succedendo. Un’ultima figura sulla destra mostra il terrore di chi
cerca di fuggire da case che si sono improvvisamente incendiate.
14. GUERNICA A NEW YORK Guernica è l’opera che
emblematicamente rappresenta
l’impegno morale di Picasso
nelle scelte democratiche e
civili. L’opera è stata un punto di
riferimento per molti artisti
europei, soprattutto nel
periodo post-bellico, quale
monito a non esentarsi da un
impegno diretto nella vita civile
e politica.
Dopo un viaggio itinerante per
numerose città europee e
americane, Guernica giunse al
al MOMA dove sarebbe
rimasta, con la sola parentesi di
un viaggio a Milano negli anni
'50 e allo studio di restauro
dopo il suo ritorno, fino al
settembre 1981. Per 42 anni.
"presa in prestito dal popolo spagnolo"
15. L’opera migrata
negli Stati Uniti
(per volontà
dell’autore) e
ritornata in Spagna
solo nel 1981, in
linea con il
desiderio di Picasso
di far ritornare in
terra spagnola
(prima scelta
preferita di Picasso,
il Museo del Prado ,
quindi fino alla sua
attuale sede) una
volta ripristinata la
democrazia .