3. Referendum costituzionale 2016: le ragioni del Sì e
quelle del No
Lo scontro tra il Sì e il No è trasversale e
coinvolge tutti gli schieramenti politici e
ideologici. Ovviamente il leader naturale
del partito del Sì è Matteo Renzi, ma a
predicare le ragioni della riforma
costituzionale c’è anche l’ex Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, il
quale ha spiegato che “le due debolezze
fatali della storia repubblicana sono
stati la minorità dell’esecutivo e il
bicameralismo perfetto”.
Contemporaneamente si sono
delineati anche i comitati del No,
presieduti da costituzionalisti ed
esponenti delle opposizioni, i quali
hanno definito la riforma
costituzionale votata dalla
maggioranza “l’anticamera di uno
stravolgimento totale dei principi
della nostra Costituzione e di una
sorta di nuovo autoritarismo”.
4. PERCHE’ VOTARE SI
addio bicameralismo: si
supera il famoso ping-pong
tra Camera e Senato, con
notevoli benefici in termini
di tempo;
● la diminuzione del
numero dei
parlamentari e
l’abolizione del Cnel
produrrà notevoli risparmi
● grazie all’introduzione
del referendum
propositivo e alle
modifiche sul quorum
referendario migliora
la qualità della
democrazia
● il Senato farà da “camera di
compensazione” tra
governo centrale e poteri
locali, quindi diminuiranno i
casi di contenzioso tra
Stato e Regioni davanti la
Corte costituzionale
● il fatto che solo la Camera sia
chiamata a votare la fiducia al
governo implica l’instaurazione di
un rapporto di fiducia esclusivo con
quest’ala del Parlamento;
5. PERCHE’ VOTARE NO
● È il frutto della volontà
autonoma del parlamento?
NO, perché è stata scritta
sotto dettatura del governo
● anziché superare il bicameralismo
paritario, la riforma lo rende più
confuso, creando conflitti di
competenza tra Stato e Regioni e
tra Camera e nuovo Senato;
● i costi della politica non vengono
dimezzati: con la riforma si andrà a
risparmiare solo il 20%
● la riforma non semplifica il
processo di produzione delle
leggi, ma lo complica: le
norme che regolano il nuovo
Senato, infatti, produrrebbero
almeno 7 procedimenti
legislativi differenti
È una riforma legittima?
NO, perché è stata prodotta da un parlamento
eletto con una legge elettorale (Porcellum)
dichiarata incostituzionale
6. ● l’ampliamento della
partecipazione
diretta dei cittadini
comporterà
l’obbligo di
raggiungimento di
150mila firme
(attualmente ne
servono 50mila)
per i disegni di
legge di iniziativa
popolare
● Garantisce la sovranità popolare?
● NO, perché insieme alla nuova legge
elettorale (Italicum) già approvata
espropria la sovranità al popolo e la
consegna a una minoranza
parlamentare che solo grazie al premio
di maggioranza si impossessa di tutti i
poteri
● il combinato disposto riforma
costituzionale-Italicum accentra il
potere nella mani del governo, di un
solo partito e di un solo leader