La presentazioni introduce al tema del rapporto e delle possibilità offerte dalla information communication technology per la promozione e salvaguardia dei beni culturali.
Antonio Caperna
1. preservazione del patrimonio
culturale attraverso l’uso di
INTERNET
Arch. Antonio Caperna
http://www.nexuslab.org
a.caperna@awn.it
2. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Iniziative di preservazione del patrimonio
culturale attraverso l’uso di INTERNET
3. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Un sito Web culturale di qualità celebra la diversità
culturale europea fornendo l'accesso a tutti i
contenuti culturali digitali.
Esso deve essere:
• trasparente, definendo chiaramente sia l'identità e gli
obiettivi del sito Web sia l'organismo responsabile della sua
gestione;
• selezionare, digitalizzare, indicizzare, presentare e
controllare i contenuti per creare un sito Web efficace per
tutti gli utenti;
4. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
• implementare linee guida per le politiche di qualità
del servizio per assicurare che il sito Web venga
adeguatamente mantenuto e aggiornato;
• essere accessibile a tutti gli utenti,
indipendentemente dalla tecnologie utilizzata o
dalle loro disabilità, inclusi gli strumenti di
navigazione, il contenuto e gli elementi interattivi;
• essere centrato sull'utente, tenendo conto delle sue
esigenze, garantendo pertinenza della risposta e
facilità d'uso attraverso meccanismi di valutazione
e feedback;
• essere reattivo, consentendo agli utenti di
contattare il sito e ricevere un'adeguata risposta.
Se necessario, incoraggiare i quesiti, la
condivisione dei dati e la discussione con e tra gli
utenti;
5. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
• essere consapevoli dell'importanza del
multilinguismo fornendo un livello minimo di
accesso in più di una lingua;
• impegnarsi a essere interoperabile all'interno delle
reti culturali per consentire agli utenti di localizzare
facilmente i contenuti e i servizi che rispondono alle
loro necessità;
• essere gestito nel rispetto delle norme legali come il
diritto di proprietà intellettuale e la riservatezza e
indicare chiaramente i termini e le condizioni di
utilizzo del sito Web e dei suoi contenuti;
• adottare strategie e standard per assicurare che il
sito Web e i suoi contenuti vengano conservati a
lungo termine
6. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
QUALITA’ DEI SITI WEB CULTURALI
7. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Musei e ICT
Il contributo delle ICT nelle realtà museali, si può
evidenziare come, storicamente, le prime e significative
applicazioni delle nuove tecnologie hanno riguardato i
sistemi di gestione e conservazione degli archivi;
I contributi forniti dalle nuove tecnologie nella
conservazione delle opere spaziano dall’acquisizione e
analisi dei dati, al restauro, alla creazione della copia
digitale per giungere sino alla catalogazione, momento
conclusivo della creazione di una raccolta.
8. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Musei e ICT
Il contributo più recente delle ICT in ambito museale è quello
offerto nella fruizione dei contenuti del museo stesso, facilitata
dalla possibilità di creare percorsi esplorativi e conoscitivi
progettati, in funzione dei diversi profili d’utenza, da esperti di
comunicazione o di scienze cognitive.
Ma la vera chiave di svolta in questo campo è costituita
sicuramente dall’uso delle reti telematiche, che permettono di
accedere ad un patrimonio artistico sempre più vasto e ricco
di relazioni, grazie alla facilità di realizzazione dei siti Web.
9. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Musei in rete
La rete Internet si è dimostrata un importante veicolo per
la comunicazione culturale sin dalle sue origini. Ma solo
gli sviluppi dell'ultimo decennio, sia dal punto di vista
tecnico (con la comparsa di tecnologie multimediali e di
realtà virtuale) sia da quello della diffusione sociale,
hanno reso possibile la sperimentazione di forme di
comunicazione on-line del patrimonio artistico e culturale
da parte delle istituzioni tradizionalmente deputate alla
sua conservazione e divulgazione.
10. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Il concetto di museo virtuale
Attività di ricerca volta a definiere il concetto stesso di museo virtuale. In
generale possiamo dire che con museo virtuale si intende
“una collezione di risorse digitali di ambito artistico-
culturale accessibile mediante strumenti telematici”
Dal punto di vista dei contenuti, un museo virtuale può essere costituito
da digitalizzazioni di quadri, disegni, diagrammi, fotografie, video, siti
archeologici e ambienti architettonici, sia che essi costituiscano in sé e
per sé beni primari, sia che invece siano delle rappresentazioni
secondarie di beni e reperti primari. In questa definizione rientrano sia i
sistemi informativi accessibili in modo locale (ad esempio all'interno delle
sale di un museo tradizionale) o ristretto, sia risorse realizzate per essere
accessibili pubblicamente mediante la rete Internet. In quest'ultimo caso,
che è quello cui rivolgeremo la nostra attenzione, si parla anche di museo
virtuale on-line o di Web museum.
11. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Il concetto di museo virtuale
Dal punto di vista dei contenuti, un museo virtuale può essere
costituito da:
• digitalizzazioni di quadri, disegni, diagrammi,
• fotografie,
• video
• siti archeologici e ambienti architettonici,
sia che essi costituiscano in sé e per sé beni primari, sia che
invece siano delle rappresentazioni secondarie di beni e reperti
primari. In questa definizione rientrano sia i sistemi informativi
accessibili in modo locale (ad esempio all'interno delle sale di un
museo tradizionale) o ristretto, sia risorse realizzate per essere
accessibili pubblicamente mediante la rete Internet. In quest'ultimo
caso, che è quello cui rivolgeremo la nostra attenzione, si parla
anche di museo virtuale on-line o di Web museum.
12. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Il concetto di museo virtuale
Possiamo dire che le applicazioni della ICT possono avere
un carattere “interno” (ad esempio sistema di informazioni
interno delle sale di un museo tradizionale) o
per essere accessibile pubblicamente mediante la rete
Internet.
In quest'ultimo caso, che è quello cui rivolgeremo la nostra
attenzione, si parla anche di museo virtuale on-line o di Web
museum.
13. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
il museo virtuale on-line non si pone assolutamente
come alternativa al museo reale, del quale non può in
alcun modo sostituire le funzioni. esso va
immaginato come uno strumento che affianca le
tradizionali istituzioni museali nello svolgimento dei
loro compiti didattici ed espositivi, oltre che come
mezzo di promozione del museo stesso.
14. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La natura interattiva e ipermediale del Web si presta
a fornire agli utenti tutte quelle informazioni di
contesto che facilitano la comprensione storica di un
reperto o di un'opera (la tecnologia di ricostruzione
virtuale di basso livello come quella consentita da
VRML può risultare utile per dare un'idea, ad
esempio, dell'ambiente originale in cui un reperto
archeologico si collocava o dell'aspetto originale di
siti archeologici di cui oggi non restano che poche
vestigia)
15. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Sul piano dei contenuti, in genere, un museo virtuale
on-line è composto dalle seguenti aree:
• informazioni pratiche relative all'accesso, alla collocazione, agli orari e ai
servizi in loco, cui talvolta sono affiancati dei servizi di prenotazione o di
acquisto a distanza dei biglietti di accesso;
• informazioni relative al museo stesso, sia dal punto di vista
storiografico, sia da quello istituzionale, sia da quello logistico e spaziale
(spesso corredate da mappe e fotografie);
informazioni relative alle collezioni permanenti, costituite in genere da
cataloghi e inventari tematici delle opere e dei reperti o da cataloghi
logistici collegati alle mappe in pianta del museo; di norma per ciascuna
opera sono fornite descrizioni catalografiche in senso stretto, notizie di
commento e di spiegazione, spesso (ma non sempre, e comunque quasi
mai in modo completo) corredate da immagini di varia qualità; talvolta le
notizie associate ad alcune opere si espandono fino ad assumere la forma
di veri e propri saggi introduttivi all'opera stessa o al suo autore;
16. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Sul piano dei contenuti, in genere, un museo virtuale
on-line è composto dalle seguenti aree:
• informazioni relative alle mostre non permanenti, di norma dotate
delle medesime caratteristiche di quelle relative alle collezioni, a
cui si aggiungono note relative agli scopi e ai fondamenti teorici
della mostra, che possono ricalcare o riassumere il contenuto dei
cataloghi a stampa;
• strumenti didattici specificamente pensati per fini divulgativi ed
educativi, che aiutano a comprendere un'opera o un reperto, o a
effettuarne una analisi approfondita (si tratta di risorse che sono
frequenti nei musei di ambito tecnico scientifico, ma assai più rare
in quelli artistici);
• sezioni dedicate alle attività di merchandising, talvolta sviluppate
fino a essere dotate di sistemi di commercio elettronico
17. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Dal punto di vista tecnico, collegato direttamente alle tipologie di
interfacce di navigazione, la maggior parte dei siti museali si basa
su tecnologie Web standard, con:
• immagini in formato Jpeg che comportano un degrado della
qualità spesso intollerabile per una fruizione soddisfacente di
opere visive;
• mappe sensibili, utilizzate per rappresentare la topologia del
museo reale;
esempi di siti più complessi, possono adottare:
• possibilità di consultazione dei sistemi di catalogazione delle
collezioni basati su database;
• soluzioni di realtà virtuale con VRML o di visualizzazione
fotografica 3D come Quicktime VR.
18. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Un prototipo di comunicazione integrata e multicanale
(MultiMuseo) per il Museo Nazionale del Cinema
http://www.museonazionaledelcinema.it/
Obiettivo del progetto
creare su Internet un modello di comunicazione
innovativo, in grado di rappresentare la dinamicità di
una realtà culturale come il Museo Nazionale del
Cinema e divulgare la ricchezza del suo patrimonio con
strumenti semplici e immediatamente fruibili sia dal
pubblico online che dal visitatore in loco
19. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
MultiMuseo è un modello di comunicazione pensato per un museo
virtuale fruibile da più luoghi, in differenti momenti temporali e con
media diversi.
Il progetto offre sia al visitatore in loco sia al navigatore in rete
innovative opportunità di conoscenza, interazione e condivisione di
esperienze.
20. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Ambiti del progetto
• Canale web evoluto con due tipologie di navigazione
• navigazione spaziale (tecnologia Flash)
• navigazione tematica
• canale PDA
• canale RESEU
21. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Nel canale web è presente un applicativo proprietario,
Hyperfilm (www.hyperfilm.it)
Hyperfilm è un modello di video interattivo basato
sull'associazione di contenuti di diversa natura alla sua
linea narrativa. File, presentazioni, commenti e ogni
altro genere di materiale informativo possono essere
associati ad un particolare momento di un video o
addirittura a un particolare di un suo fotogramma.
23. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Per quanto riguarda il canale PDA, questo è concepito per
ampliare l’accesso ai contenuti, sia all’esterno sia all’interno del
Museo, grazie all’utilizzo di dispositivi palmari. Consente, infatti,
agli utenti in possesso di un proprio palmare di accedere al
canale AvantGO per ricevere informazioni sul Museo Nazionale
del Cinema: una breve presentazione del Museo, come
raggiungerlo, le news, gli eventi, la programmazione settimanale
del Cinema Massimo.
PDA =personal digital assistant, ovvero palmare
24. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
All’interno del progetto Multimuseo è attiva la sperimentazione
Wireless Museum, volta all’utilizzo di dispositivi palmari come
supporto alla visita all’interno del Museo
25. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Il canale Reseau, infine, è dedicato alla rete a larga banda di
Telecom Italia Lab (rete VDSL) di cui il Museo Nazionale del
Cinema e il CSP fanno parte; è un’area riservata che offre la
possibilità al network degli sperimentatori di fruire contenuti audio
e video. La rete, presente in tre aree metropolitane (Torino,
Milano e Roma) interconnesse tra loro tramite un backbone
nazionale, costituisce un vero e proprio laboratorio distribuito per
le tecnologie e i servizi. Attraverso il canale
Reseau, il Museo vuole proporre il Laboratorio sul Cinema del
Futuro, uno spazio sperimentale nel quale esplorare alcune delle
caratteristiche animeranno il cinema digitale. Seguendo
virtualmente il percorso della Macchina del Cinema, che illustra i
diversi elementi del linguaggio
VDSL è una tecnologia per la trasmissione dati simile ad ADSL ma ha una velocità
che può rggiungere fino a 50 Mbit/s al secondo sul semplice doppino telefonico.
Consente quindi di ottenere le massime prestazioni nelle tratte tra gli utenti e le
centrali telefoniche, usando i collegamenti fisici già esistenti.
26. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
I siti museali realizzati dalle istituzioni del nostro paese, oltre a
essere piuttosto pochi, non brillano di certo per qualità della
comunicazione e per livello delle soluzioni tecnologiche adottate.
Galleria degli Uffizi di Firenze (http://www.uffizi.firenze.it/).
Musei Vaticani (http://www.vatican.va/)
buoni quello del veneziano Palazzo Grassi http://www.palazzograssi.it/
e Castello di Rivoli di Torino, uno di maggiori musei italiani di arte
contemporanea (http://www.castellodirivoli.torino.it/
27. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Louvre (http://www.louvre.fr/).
Quella parigina è stata la prima fra le grandi
istituzioni museali ad affacciarsi su Internet e
attualmente il suo è uno dei migliori servizi
Web presenti in rete.
interessante sono le sezioni 'Collections' e
'Visite virtuelle'.
La prima permette di accedere alle pagine
che descrivono le varie collezioni in cui è
suddiviso l'inestimabile patrimonio del
museo.
La sezione 'Visite virtuelle' consente invece
di analizzare la struttura architettonica del
museo e di visualizzare tutte le sale mediante
una serie di immagini 3D in formato
La rappresentazione in QTVR della Vittoria di
Quicktime VR realizzate con buona Samotracia sul Web del Louvre
definizione (la funzione ingrandimento del
plug-in Apple è utilizzabile quasi fino al
cinquanta per cento senza perdita eccessiva
di definizione).
28. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Notevole è anche il sito realizzato dal Centre George Pompidou
(http://www.centrepompidou.fr/), che si articola in vari siti secondari, in
conformità alle molteplici attività che hanno luogo nel famoso edificio di
vetro e metallo parigino.
29. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Notevole è anche il sito
realizzato dal Centre George
Pompidou
(http://www.centrepompidou.fr/),
che si articola in vari siti
secondari, in conformità alle
molteplici attività che hanno
luogo nel famoso edificio di
vetro e metallo parigino.
30. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Technology is evolving. So
are ways of exploring art.
The Centre Pompidou is
running a new website
introducing younger
audiences to the world of
contemporary creation – at
any age!
Browsers aged 11 and over
will also find videos, sounds
and electronic inventions
associated with a given
artist or country in the Media
Box.
31. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Tate Gallery (http://www.tate.org.uk/), di cui la più importante è senza dubbio quella
londinese, il maggiore museo di arte contemporanea britannico. Il sito, con una
grafica semplice ma raffinata, permette di accedere a informazioni sui vari musei che
afferiscono alla fondazione, e a un catalogo unificato per autori che contiene schede
di oltre 50 mila opere corredate di immagini in dimensioni allargate e didascalie
esplicative. Inoltre è disponibile una sezione del sito che permette di acquistare on-
line tutto il merchandising realizzato dalla Tate.
32. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
The courses are about modern and contemporary art in the Tate collections.
Level 1 course is free, it is self-taught and you can spend as long, or as little
time, as you like to complete the course. You do not need to have special
knowledge of art or of computers to do this course. The only requirement is
that you have access to the Internet.
You must register first before starting Level 1 course. Please type in your
first name, second name, your date of birth and a user name in the area
above marked 'Register'. You will then be taken to the start of the course.
Only your user name will be seen by other students in the discussion
area at the end of each unit. You only need to register once. After that
you can login in the area above marked 'Login' to carry on with your
course.
To do this course your browser will need to have Flash Player installed
39. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
L'incontro tra Internet e biblioteche è stato favorito
dal radicamento della rete nel mondo universitario
statunitense.
Gli Stati Uniti hanno un enorme patrimonio di
biblioteche, tra cui spiccano le biblioteche
universitarie, tradizionalmente dotate di servizi al
pubblico assai avanzati ed efficienti. La
predisposizione di servizi on-line da parte di
queste istituzioni è stata, nella gran parte dei casi,
un'evoluzione naturale.
40. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Internet offre oggi una notevole quantità di servizi di tipo
bibliotecario:
• servizi di informazione al pubblico basati sul Web
(informazioni sulla biblioteca e virtual reference desk);
• servizi di consultazione on-line dei cataloghi informatici
di singole biblioteche o di gruppi di biblioteche;
• servizi di distribuzione selettiva di documenti
(document delivery);
• servizi speciali di informazione e di supporto per i
professionisti del settore bibliotecario;
• servizi di biblioteca digitale.
41. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
È favorita:
• dalla diffusione e autonomizzazione dei documenti
digitali. Lo sviluppo tecnologico nel settore dei nuovi media
ha infatti conferito ai supporti digitali lo status di possibili o
probabili sostituti dei supporti tradizionali, sia nell'ambito della
comunicazione linguistica (libro, nelle sue varie forme, rivista,
giornale, rapporto, relazione, atto, certificato, ecc.), sia in
quello della comunicazione visiva (fotografia, pellicola, ecc.) e
sonora (cassetta, vinile). Il documento digitale, dunque, ha
assunto una funzione autonoma rispetto alla sua (eventuale)
fissazione su un supporto materiale
42. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
È favorita:
• lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie telematiche in
generale (ad es. scanner di ultima generazione), e della rete
Internet in particolare. Questa diffusione sta trasformando
radicalmente le modalità di distribuzione e di accesso alle
informazioni, e sta determinando la progressiva
digitalizzazione e telematizzazione della comunicazione
scientifica che, specialmente in alcuni contesti disciplinari, si
svolge ormai quasi completamente mediante pubblicazioni
on-line su Internet.
43. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Quattro principi base
per realizzare una biblioteca digitale:
Sostenibilità
Approccio integrato
Interoperabilità
Focus sugli utenti
44. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Sostenibilità
Valutare il TCO (Total Costof Ownership), costi
diretti e indiretti
Utilizzo e sviluppo di software open source
(CNIPA Osservatorio Open Sourcee Centro di
Competenza)
Riuso del software nella PA (CNIPA Portale del
riuso)
Cooperazione costi
45. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Approccio integrato…
Sviluppo “orizzontale”: la BD si realizza in sinergia
con altri contesti:
ITC (storage, reti e connettività, dispositivi
personali, sicurezze)
Nuovo modo di fare formazione (e-learning)
Governo elettronico (e-government)
Commercio elettronico (e-commerce)
46. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
…Approccio integrato
Cultural Heritage (conservare e diffondere le risorse del
patrimonio culturale)
Formazione(universitaria, professionale)
Editoria(elettronica e cartacea, riviste, e-books)
Ricerca e produzione scientifica (statistiche, dati
sperimentali, simulazioni)
E-government (pubblica amministrazione centrale e locale,
trasparenza, semplificazione, comunicazioni tra PA,PA e
imprese,PA e cittadini, “dematerializzazione”)
Archivistica (conservazione dei documenti)
47. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Normativa di riferimento e-gov
Protollo informatico
Il Testo Unico in materia di documentazione amministrativa(DPR 28
dicembre 2000, n.445)
le relative regole tecniche (DPCM 31 ottobre 2000)
“Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti
su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti
agli originali” (Deliberazione CNIPA n. 11 del 19 febbraio 2004)
Il “Codice dell’Amministrazione digitale” (D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82)
disposizioni inerenti la formazione, gestione e conservazione dei
documenti informatici
firma digitale
scambio di documenti tra PA in forma digitale (e-mail certificata)
48. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Interoperabilità
Progettare per modelli Open Archival Information System
(OAIS), Open Archives Initiative (OAI), Discovery to Delivery
(D2D)…
Importanza degli standard
Middleware (protocolli, API, WS)
Metadati
Formati dei dati
Oggetti “complessi” (trasporto,conservazione)
49. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Open Archival Information
System
50. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Open Archival Information System (OAIS)
Open
– Reference Model standard(s) are developed using a
public process and are freely available
Information
– Any type of knowledge that can be exchanged
– Independent of the forms (i.e., physical or digital)
used to represent the information
– Data are the representation forms of information
Archival Information System
– Hardware, software, and people who are responsible
for the acquisition, preservation and dissemination of
the information
51. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Model View of an OAIS Environment
Producer is the role played by those persons, or client
systems, who provide the information to be preserved
Management is the role played by those who set overall OAIS
policy as one component in a broader policy domain
Consumer is the role played by those persons, or client
systems, who interact with OAIS services to find and acquire
preserved information of interest
Producer
OAIS
Consumer
(archive)
Management
52. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
OAIS Responsibilities
The OAIS must:
Negotiate for and accept appropriate information from information Producers.
Obtain sufficient control of the information provided to the level needed to ensure
Long-Term Preservation.
Determine, either by itself or in conjunction with other parties, which communities
should become the Designated Community and, therefore, should be able to
understand the information provided.
Ensure that the information to be preserved is Independently Understandable to
the Designated Community. In other words, the community should be able to
understand the information without needing the assistance of the experts who
produced the information.
Follow documented policies and procedures which ensure that the information is
preserved against all reasonable contingencies, and which enable the information
to be disseminated as authenticated copies of the original, or as traceable to the
original.
Make the preserved information available to the Designated Community.
53. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Follow on standards
standard(s) for the submission of digital metadata,
about digital or physical data sources, to the
archive;
standard(s) for the identification of digital sources
within the archive;
protocol standard(s) to search and retrieve
metadata information about digital and physical
data sources;
standard(s) for specific physical media;
standard(s) for the migration of information across
media and formats;
standard(s) for recommended archival practices;
standard(s) for accreditation of archives.
54. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
METADATA
standard(s) for the submission of digital metadata,
about digital or physical data sources, to the
archive;
55. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
METADATA
Middleware (protocolli, API, WS)
Metadati
Formati dei dati
Oggetti “complessi”
56. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
METADATA
Middleware (protocolli, API, WS)
Metadati
Formati dei dati
Oggetti “complessi”
57. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
METADATA
Middleware (protocolli, API, WS)
Metadati
Formati dei dati
Oggetti “complessi”
58. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Focus sull’utente
Approccio tradizionale: l’utente si adatta al modo di lavorare
della biblioteca
Invece occorre:
Definire gli use-case per modellare il comportamento
degli utenti (UML)
Progettare e realizzare servizi modulari che consentano
di realizzare i workflow(compiti) degli utenti
Curare l’usabilità e l’accessibilità delle interfacce
Prodotto
Servizio capacità
59. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
LA TECNOLOGIA
Per la buona riuscita di un progetto occorre:
-usare la tecnologia “più adatta”
-evitare di essere dominati dalla tecnologia
60. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Il problema della Sicurezza
È estremamente importante nella biblioteca digitale
• Integrità
Evitare che i dati siano alterati per eventi accidentali o per dolo
• Disponibilità
Garantire la fruibilità dei dati e la continuità dei servizi, l’utente può
accedere alle informazioni quando gli servono
• Riservatezza
Non tutti i dati sono visibili a tutti, le informazioni sono accessibili
solo alle persone autorizzate
61. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Sicurezza
È il risultato dell’effetto combinato di norme, comportamenti,
processi organizzativi e tecnologie
È un compromesso/bilanciamento tra rischi e costi
Il rischio è la probabilità che una minaccia nei confronti di un
bene si attui sfruttando una vulnerabilità del sistema
62. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
La Sicurezza si attua secondo il ciclo:
Analisi e valutazione dei rischi
Pianificazione (trattamento dei rischi)
Esercizio (gestione del rischio)
Verifica(auditing)
Adeguamento misure
63. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Alcuni strumenti appropriati al
progetto/servizio da realizzare
Apache Web Server http://httpd.apache.org/
MySQL http://www.mysql.com/
64. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Alcuni strumenti appropriati al progetto/servizio da realizzare
Portali: modello funzionale
I portali sono lo strumento per organizzare le risorse ed i servizi in
funzione dei diversi tipi e ruoli degli utenti
Nel portale il focus è posto sull'utente, sulla personalizzazione dei servizi
erogati in funzione del suo flusso di lavoro
Il portale integra/aggrega i servizi e i contenuti
non solo pagine HTML statiche, ma oggetti testuali e multimediali
generati dinamicamente componendo singoli "frammenti“
gli oggetti ed i servizi che li genarano/gestiscono possono essere
distribuiti su server diversi interoperanti sulla rete
65. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Portali: visione di BEA Systems
66. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
La tecnologia dei Portali (1)
Identificazione/Autenticazione (registrazione, user/password,
certificati digitali, SSO)
Autorizzazione(controllo accesso a risorse protette,
riservate, permessi, amministrazione)
Sicurezza e Privacy(protezione DB del portale, SSL)
Tracciatura e monitoraggiopermettono di individuare le
necessità degli utenti (accesso ai contenuti e uso dei servizi)
al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti dal portale
67. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Portali: tipologie
Generic Portals
punto di partenza centralizzato per la navigazione sul Web
(Yahoo, Netscape, MSN, Libero, KataWeb, …)
Subject Portals
presentano viste del panorama informativo specializzate per
determinate comunità di utenti
68. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Portali: tipologie
Scholar Portals
forniscono a tutti i membri di una comunità accademica un
punto singolo e personalizzabile per accedere in modo
integrato all’informazione contenuta nei sistemi e database
dell’Ateneo e all’esterno
Library Portals
interfacce personalizzabili, di solito amministrate da
bibliotecari, per organizzare collezioni di risorse Internet e
bibliotecarie (es. MyLibrary@NCStateNCSU)
69. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
La biblioteca digitale
Portale e Biblioteca Bigitale
Il portale per la biblioteca digitale non è
•né un generico punto di accesso alle risorse di rete
•né solo uno strumento per organizzare e strutturare i link di
interesse da proporre ad una determinata comunità di utenti
È un aggregatore di servizi e contenuti che modella i
workflow dei vari utenti
70. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
progetti bibliotecari
Digital Libraries Initiative (DLI, http://www.dli2.nsf.gov/).
Si tratta di un importante programma USA di ricerca finanziato
congiuntamente dalla National Science Foundation (NSF), dalla
Department of Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e
dalla NASA. Scopo dell'iniziativa è lo sviluppo di tecnologie avanzate per
raccogliere, archiviare e organizzare l'informazione in formato digitale, e
renderla disponibile per la ricerca, il recupero e l'elaborazione attraverso
le reti di comunicazione. Vi partecipano numerose università, che hanno
avviato altrettanti progetti sperimentali concernenti la creazione di
biblioteche digitali multimediali distribuite su rete geografica, l'analisi dei
modelli di archiviazione e conservazione delle risorse documentali e la
sperimentazione di sistemi di interfaccia per l'utenza. Le collezioni
oggetto di sperimentazione sono costituite da testi, immagini, mappe,
registrazioni audio, video e spezzoni di film.
71. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Per quanto riguarda il panorama italiano, al momento due sono i
progetti accademici di biblioteche digitali a carattere nazionale,
entrambi per diverse ragioni fermi e per molti versi incompleti.
Il primo è progetto TIL (Testi Italiani in Linea,
http://til.scu.uniroma1.it/), coordinato dal CRILet (Centro ricerche
Informatica e Letteratura, Dipartimento di studi Filologici Linguistici
e Letterari di Roma 'La Sapienza', http://crilet.scu.uniroma1.it/).
Le pagine Web dell'associazione Liber Liber, all'indirizzo
http://www.liberliber.it/, contengono il catalogo completo dei testi
disponibili, insieme a informazioni sull'iniziativa.
72. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Preservation of Digital Cultural
Heritage - National Initiatives in
Estonia
73. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Principles of the Estonian Information Policy 2004-
2006
Creation of common databases for public libraries and
introduction of e-services for users;
Drafting a national programme for the long-term digital
preservation of national cultural heritage as well as for its
integration with the e-environments of educational
institutions;
To establish expert centers of digitisation (National Library
of Estonia (for libraries), Estonian History Archives (for
archives), Preservation Centre KANUT (for museums)
74. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
The project THULE...
... is based on the principles of the Memory of the World
programmes under the UNESCO document heritage
activities.
The selection of nominations for the Red Book was based on
their cultural value, avaliability, preservation risks and
condition. The list contains 413 Estonian-language books.
75. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
to co-ordinate creation, preservation
and access to digital cultural heritage
To ensure sustainability of the
cultural heritage and to develop the
central digital archives for long-term
perservation
To ensure better access to digital
cultural heritage and to develop new
e-services
76. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Realization of plans and strategies
The Red Book of Estonian Publications 1535-1850 - is
the third part of THULE – a joint preservation project
of Estonian memory institutions (1998-2006)
dedicated to the preservation of document heritage.
77.
78. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
DEA– Digitised Estonian Newspapers 1821-
1944
National Library of Estonia
Estonian Literary Museum
Academic Library of the University of
Tallinn
http://dea.nlib.ee
80. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Un sito Web accessibile è un
ambiente multimediale il cui
contenuto informativo, nonché le
relative procedure di interazione
e navigazione, sono fruibili da
qualsiasi tipologia di utenti.
81. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Accessibilità, concetto relativo??
«Cercare di rendere i nostri contenuti accessibili a tutti
indistintamente è pressoché impossibile. L'accessibilità è un
concetto relativo: dipende dal proprio pubblico di riferimento,
dalla conoscenza che si ha dei suoi bisogni e dalle risorse che si
hanno a disposizione». (Jim e Pat Byrne)
«Non è possibile controllare il modo in cui una pagina sarà
presentata all'utente finale; la sola cosa su cui è possibile avere
un controllo assoluto è il codice di marcatura usato nelle pagine
(per es. l'HTML,xml).».
Insomma, rendere una pagina web accessibile alle macchine
(computer e browser) e flessibile nella struttura sono gli
obiettivi principali a cui evidentemente puntano le
raccomandazioni di accessibilità.
82. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
ACCESSIBILITA’
Rendere fruibile una pagina web
attraverso macchine e software differenti
Legge 9 gennaio 2004, n. 4, “Legge Stanca”:
Art. 2. «accessibilità: la capacità dei sistemi
informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle
conoscenze tecnologiche di erogare servizi e fornire
informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da
parte di coloro che a causa di disabilità necessitano
di tecnologie assistive o configurazioni particolari».
83. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Usabilità
Lo scopo dell'usabilità è quello di studiare l'interazione tra
l'utente e il sito con l'obiettivo di raggiungere un uso efficace,
efficiente e soddisfacente delle informazioni e dei servizi
contenuti nel sito.
L'usabilità tende a suggerire, per mezzo di opportuni test e di
raccomandazioni pratiche nate dall'esperienza complessiva
accumulata negli anni, le tecniche per migliorare l'esperienza
dell'utente (“user experience”) in un determinato contesto
d'uso.
Lo standard ISO 9241 la definisce: la misura in cui un prodotto
può essere usato da determinati utenti per raggiungere
determinati obbiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in
un determinato contesto d’uso.
84. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
SOGGETTI INTERESSATI
Interaction Designer
Web Writer
Web Master
Web Designer
Esperto di comunicazione
85. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
SOGGETTI FRUITORI
• Normo utenti
• utenti disabili
• utenti senior (oltre 50 anni)
• utenti bambini (3-12 anni)
• utenti che utilizzano hardware/software non
recenti o non aggiornati
• utenti che utilizzano tecnologie innovative
• utenti con conoscenze limitate della lingua
italiana
86. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Disabili (non sempre permanenti).
Non vedenti.
Ipovedenti
Daltonici
Difficoltà arti superiori
Dislessia Circa il 20% della
popolazione.
Epilessia
Percentuale in
crescita.
Problemi cognitivi
Anziani
Bassa scolarizzazione
Stranieri
87. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Perché l’Universal Design?
Gran parte degli incidenti avvengono nelle mura domestiche.
Difatti 156.000 incidenti sono provocati da mobili e sedie
(fonte ISTAT, 1993)
INCIDENTI SUL LAVORO (dati ISTAT, 1993)
inabilità temporanea, senza postumi o con postumi permanenti
di grado inferiore
all’11%………………………………………………………………….. nel 95%
dei casi
Postumi permanenti (inabilità >11%)…………………………………. nel
4,4% dei casi
Di tali infortuni il 24% riguarda la mano, il 9,6% il ginocchio e
l’8,9% la colonna vertebrale
88. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
ALCUNE FORME DI DISABILITA’
Problemi connessi alla vista
Problemi connessi all’udito
Problemi connessi alla riduzione
delle capacità motorie
Problemi di natura intellettiva
e/o di linguaggio
Problematiche in cui il soggetto
è affetto da menomazioni
plurime (es. persone cieche e
sorde)
89. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Problemi di riduzione delle capacità visive
MIOPIA PROBLEMI
Visione sfocata, annebbiata o
CATARATTA SENILE
chiazzata (le immagini perdono di
RETINOPATIA DIABETICA nitidezza, risultano sfocate ai margini,
TRACOMA raddoppiate, si perde la concezione
cromatica di alcune bande di colore)
CATARATTA – è una riduzione della trasparenza del cristallino che limita il passaggio di luce
impedendo all’occhio di mettere bene a fuoco le immagini
RETINOPATIA DIABETICA – Causata dal diabete (quindi investe anche la popolazione giovane) si
manifesta con indebolimento delle pareti dei vasi sanguigni che, rompendosi, provocano delle
emorragie all’interno dell’occhio con conseguente formazione di macchie davanti alla pupilla che
annullano la capacità visiva.
90. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
SIMULAZIONE DI ALCUNE FORME DI IPOVISIONE
The type of cognitive The type of cognitive
impairment can vary widely, impairment can vary widely,
from severe retardation to from severe retardation to
inability to remember, to the inability to remember, to the
absence or impairment of absence or impairment of
The type of
specific cognitive functions cognitive specific cognitive functions
(most particularly, language). impairment (most particularly, language).
Therefore, the types of can vary Therefore, the types of
functional limitations which functional limitations which
can result also vary widely. can result also vary widely.
Perdita della visione Perdita della visione Perdita di metà del
centrale (cataratta laterale (visione a campo visivo
giovanile o “tunnel”: glaucoma o (emianopia di origine
degenerazione retinite pigmamentosa traumatica)
maculare
91. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Molti utenti possono operare in contesti assai differenti
dal nostro:
• possono non essere in grado di vedere, ascoltare o
muoversi o possono non essere in grado di trattare alcuni
tipi di informazioni facilmente o del tutto;
• possono non essere in grado di vedere, ascoltare o
muoversi o possono non essere in grado di trattare alcuni
tipi di informazioni facilmente o del tutto;
possono non avere o non essere in grado di usare una
tastiera o un mouse;
• possono avere uno schermo solo testuale, un piccolo
schermo o una connessione Internet molto lenta;
92. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Strumenti a disposizione dei disabili della vista
screen reader, i sintetizzatori vocali che hanno
migliorato progressivamente le loro prestazioni,
barra braille, che traduce in codici tattili i contenuti dei
testi,
schede audio (soundblaster),
Possibilità di stampare, anche in braille, i documenti
prodotti e scansionare testi e immagini
93. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Strumenti a disposizione dei disabili della vista
chi si dedica alla musica è in grado di utilizzare
perfettamente i sequencers, softwares espressamente
studiati per la scrittura della notazione musicale,
l'impaginazione e la stampa degli spartiti.
Inoltre, un non vedente ha a disposizione tutte le
apparecchiature elettroniche collegate ai sequencers
quali tastiere elettroniche, mixer, equalizzatori,
masterizzatori, ecc. che può utilizzare con estrema
facilità: vi sono compositori non vedenti, particolarmente
per quanto riguarda la musica elettronica, le cui
elaborazioni e creazioni musicali sono stata riprodotte e
commercializzate
94. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Strumenti a disposizione dei disabili della vista
Per gli ipovedenti, poi, vi sono anche altri strumenti,
come gli ingranditori (magnifier), mirati per rispondere a
esigenze diverse in funzione dell'ampia gamma di
difficoltà visive esistenti, e accorgimenti nella stesura di
documenti e nella presentazione di immagini che
mettono in grado tali utenti di superare in modo
relativamente semplice oggettive difficoltà
95. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Strumenti a disposizione dei disabili della vista
L'applicazione dei concetti di accessibilità non è un fatto
meccanico; presuppone una certa conoscenza del
linguaggio html e dei suoi sviluppi, relativamente facile
da acquisire, ma richiede anche una certa sensibilità e
un'attenzione che hanno le loro radici in un
atteggiamento socio-culturale attento e rispettoso ai
problemi di tutti - ma soprattutto delle minoranze - che è
purtroppo sempre meno presente in un mondo dominato
più dalle ideologie del profitto che dall'attenzione a valori
di reale uguaglianza.
96. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Caratteri: utilizzo e particolarità
La digitazione di testi, didascalie, ecc. all'interno di
pagine html che possiedano caratteristiche di
accessibilità per i non vedenti, possono essere utilizzati
tutti i font disponibili: il dispositivo braille o il
sintetizzatore vocale interpretano perfettamente i simboli
relativi ai font: è possibile quindi utilizzare nelle pagine
web caratteri di tutte le dimensioni e colori desiderati: il
testo verrà sempre letto correttamente.
97. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Per assicurare accessibilità ma anche per consegnare testi
verificati a tutti gli utenti del web, è buona norma rileggere
accuratamente le pagine. Per farlo, è consigliabile per esempio
che il webmaster sia possibilmente fornito
di check spelling che risolva eventuali problemi
grammaticali;
di un software di sintesi vocale che gli rilegga il testo e, se il
testo è particolarmente impegnativo ed esteso, sia prevista la
possibilità di un intervento umano(un'altra persona che rilegga
il testo stesso e lo corregga).
98. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
ipovedenti o di chi abbia difficoltà di percezione cromatica
Per esempio, un testo scritto in colore bianco o giallo su fondo di colore
deciso (nero, blu, verde ecc.) in dimensioni +1 o +2 della font scale html
(corrispondenti a font di 14 o 18 punti) è leggibile agevolmente da un
ipovedente
dimensione di font come quella mostrata nell'esempio
dimensione di font come quella mostrata nell'esempio
dimensione di font come quella mostrata nell'esempio
dimensione di font come quella mostrata
nell'esempio
99. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
ipovedenti o di chi abbia difficoltà di percezione cromatica
Caratteri consigliabili: nell'ordine, arial, Verdana, Tahoma e simili - font 14 punti
HTML.it, il primo sito italiano sul Web Publishing
HTML.it, il primo sito italiano sul Web Publishing
HTML.it, il primo sito italiano sul Web Publishing
100. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Gli elementi-chiave, dunque, per garantire l'accesso
alle pagine html agli ipovedenti sono i seguenti:
un monitor di almeno 17"-19";
una bassa risoluzione video (640x480);
caratteri grandi (da12 a 18 punti);
particolari combinazioni di colori che creino
contrasti di livello elevato
101. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
Softwares utilizzati dai non vedenti
trumpet winsock (Win 3.x)
Netscape Communicator
Internet Explorer
Outlook
Eudora
Netscape Messenger
Microsoft Office (Word/Excel/Access)
Mirc, software per chat con tastiera
Freetel, software per chat con microfono o tastiera
Internet Phone, software per chat con microfono, telecamera e tastiera
Gozilla! programma per il download
Arachnophilia, editor html
I softwares di sintesi vocale (screen readers) più utilizzati dai non vedenti
Window Eyes - Gwmicro
Window Eyes - Dolphin Systems X
Window Bridge - Synthavoice
Braille 'N Speak - Blazie Engineering
JAWS per Dos e JAWS per Windows - Henter Joyce
102. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Probabili vantaggi dall’uso di tecnologia accessibile per tipo di difficoltà
not likely= utenti che non hanno difficoltà o anche solo difficoltà minime, quindi non
traggono vantaggi dall’uso di tecnologia accessibile
likely= utenti che hanno medie difficoltà, quindi traggono vantaggi dall’uso di
tecnologia accessibile
very likely= utenti che hanno grandi difficoltà, quindi traggono molti vantaggi
dall’uso di tecnologia accessibileResearch Studies About Accessible Tecnology.
Ricerca commissionata dalla MicrosoftCorporatione condotta daForrest Research Inc. tra il 2003 e il
2004, in http://www.microsoft.com/enable/research/default.aspx
103. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Utenti che traggono vantaggio dall’uso di tecnologia accessibile
not likely= utenti che non hanno difficoltà o hanno solo minime difficoltà,
quindi non traggono vantaggi dall’uso di tecnologia accessibile
likely= utenti che hanno medie difficoltà, quindi traggono vantaggi dall’uso
di tecnologia accessibile
very likely= utenti che hanno grandi difficoltà, quindi traggono molti
vantaggi dall’uso di tecnologia accessibileResearch Studies About Accessible
Tecnology.
Ricerca commissionata dalla Microsoft Corporation e condotta da Forrest Research Inc. tra il 2003
e il 2004, in http://www.microsoft.com/enable/research/default.aspx
104. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Legge 9 gennaio 2004, n. 4, “Legge Stanca”
Da un punto di vista applicativo, la “Legge Stanca” è composta da tre
documenti:
•il testo della Legge pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale”n. 13, 17
gennaio 2004, Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili
agli strumenti informatici http://www.pubbliaccesso.it/normative/legge_20040109_n4.htm
(entrato in vigore dopo la pubblicazione dei due Decreti previsti nella
Legge stessa: Art. 10)
• Decreto del Presidente della Repubblica, “Gazzetta Ufficiale”n. 101,
3 maggio 2005, Regolamento di attuazione della legge del 9 gennaio
2004, n. 4 per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti
informatici http://www.pubbliaccesso.it/normative/regolamento.htm
• Decreto Ministeriale, “Gazzetta Ufficiale” n. 183, 8 agosto 2005,
Requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilitàagli strumenti
informatici<http://www.pubbliaccesso.it/normative/DM080705.htm>
105. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Chi deve conformarsi alla “Legge Stanca”?
• pubbliche amministrazioni
• enti pubblici economici
• aziende private concessionarie di servizi pubblici
• aziende municipalizzate regionali
• enti di assistenza e di riabilitazione pubblici
• aziende di trasporto e di telecomunicazione a
prevalente partecipazione di capitale pubblico
• aziende appaltatrici di servizi informatici
106. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
la valutazione dell’accessibilità
Analisi del codice di una pagina Web e della
struttura di un sito Web al fine di valutare in
che misura le informazioni risultino
accessibili al più ampio numero di utenti
possibili, secondo standard e normative in
uso.
107. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Metodologia di valutazione dell’accessibilità
validazione con strumenti
semi-automatici
analisi con utente
analisi esperto
108. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Metodologia di valutazione dell’accessibilità dei
siti Web secondo la “Legge Stanca”
La metodologia è descritta negli Allegati A, B ed E del Decreto
Ministeriale: Requisiti tecnici...
Allegato A: verifica tecnica e requisiti tecnici...Definisce gli aspetti
della verifica tecnica, basata su parametri tecnici oggettivamente
verificabili con gli strumenti di validazione. Definisce i 22 Requisiti
tecnici che costituiscono il livello minimo per definire un sito
accessibile.
Allegato B: metodologia e criteri di valutazione per la verifica
soggettiva... Inserisce il concetto di verifica soggettiva che deve
essere effettuata, dopo l’esito positivo della verifica tecnica,da parte
dei soggetti disabili o su base di conoscenze empiriche. Si articola in 4
fasi principali:
• analisi di uno o più esperti di fattori umani
• costituzione di un gruppo di valutazione
• esecuzione dei task da parte del gruppo di valutazione
• valutazione dei risultati ed elaborazione del rapporto conclusivo
109. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Metodologia di valutazione dell’accessibilità
dei siti Web secondo la “Legge Stanca”
Allegato E: logo di accessibilità dei siti Web ... Indica
visivamente nelle pagine del sito i livelli di accessibilità
raggiunta:
logo senza asterischi indica il primo livello di
accessibilità, legato alla conformità ai 22 Requisiti previsti
per la verifica tecnica
logo con asterischi garantisce la conformità ai 22
Requisiti della verifica tecnica e indica l’ulteriore livello di
qualità raggiunto a seguito dell’esito positivo della
verifica soggettiva. Tale livello è indicato da 1, 2 o 3
asterischi riportati nella parte del logo raffigurante la
tastiera del personal computer
110. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Problemi relativi agli strumenti di validazione
impossibilità di analizzare automaticamente tutti i punti di
controllo, ad esempio:
• identificare se il linguaggio utilizzato sia chiaro e semplice è
un requisito non verificabile in modalità automatica: necessita
del controllo del valutatore
• controllo dell’attributo <title> o del valore dell’attributo <alt>
deve essere fatto dal valutatore (valutazione umana). Uno
strumento di validazione, quindi, potrà segnalarci se non è
stato associato un testo ad un’immagine, ma non potrà mai
valutare la qualità o la pertinenza dei testi
• presupposizione di competenze e conoscenze del valutatore
in relazione alle linee guida e normative sull’accessibilità
111. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Classificazione degli strumenti di validazione
dell’accessibilità
Sono disponibili differenti tipi di strumenti di validazione
usabili per valutare se un sito Web o una pagina Web
rispetta le norme di accessibiltà. Sono classificabili
secondo:
• standard e linee guida (WCAG 1.0 e/oSection508)
•gratuiti o a pagamento/commerciali (la scelta dipende
dalla capacità d’uso dell’utente, dal numero di pagine
presenti nel sito Web in esame e dalle informazioni che
devono essere raccolte)
112. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Classificazione degli strumenti di validazione
dell’accessibilità
• servizio on line
[solitamente gratuito, vedi Cynthia Says, Wave, WebXact]:
inserendo l’URL della pagina Web in esame e selezionando le
opzioni di valutazione effettua una verifica del codice, segnala
gli errori in un rapporto finale e stabilisce il grado di conformità
alle norme di accessibilità
• all’interno del browser,
installati come estensioni, forniscono un menu extra di
opzioni o toolbar [AIS Accessibility Toolbar, Web Developer
Extension for Mozilla-based Browser,Accessibility Extension
for Internet Explorer,Accessibility Extension for
Mozilla/Firefox]
113. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Classificazione degli strumenti di validazione
dell’accessibilità
• all’interno di strumenti di sviluppo comeplug-in
[Macromedia Dreamweaver o Microsoft FrontPage]
• installati nell’hard drive o nel server [Deque
Ramp,InFocus by SSB,Bobby]
114. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Classificazione degli strumenti di validazione
dell’accessibilità
cosa esaminano:
• una pagina alla volta [maggiormente indicati sono gli
strumenti di validazione reperibili on line o quelli installati come
estensione (toolbar) del browser in uso] utilizzando l’URL della
pagina Web da testare
• requisiti specifici [maggiormente indicati sono gli strumenti
di validazione reperibili on line o quelli installati come
estensione (toolbar) del browser in uso] utilizzando l’URL della
pagina da testare
115. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Classificazione degli strumenti di validazione
dell’accessibilità
cosa esaminano:
•tutto il sito [maggiormente indicati sono gli strumenti che
richiedono l’installazione del software nell’hard drive o nel
server, poiché esaminano tutto il sito e rilevano una
molteplicità di errori. Tali software sono a
pagamento/commerciali]
• solo validazione o validazione e riparazione [alcuni
strumenti non hanno solo funzioni di validazione del codice, ma
anche di guida e/o correzione automatica degli errori riscontrati
durante il processo di validazione. Questa è una delle
caratteristiche più comuni dei software a
pagamento/commerciali]
116. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Fondamentale importanza la valutazione umana
non è opportuno affidare in toto la valutazione
dell’accessibilità di un sito Web agli strumenti di
validazione
117. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Panoramica degli strumenti di validazione più usati
Accessibility Toolbars
installata come estensione dei browser permette di avere a
disposizione in un’unica barra degli strumenti tutte le
applicazioni necessarie al supporto per la valutazione
dell’accessibilità:
•InternetExplorer: WebAccessibility Toolbarin italiano
•Opera: WebAccessibility Toolbar
•Firefox: WebDeveloper Toolbar, Mozilla Accessibility
Extension
118. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Panoramica degli strumenti di validazione più usati
Accessibility Toolbars
La Toolbar comprende un insieme di strumenti per:
• esaminare molteplici aspetti
(struttura/codice/contenuto) di una pagina Web
• facilitare l’utilizzo di applicazioni sviluppate da
terze parti
• simulare l’esperienza d’uso di diverse tipologie di
utenti
• fornire riferimenti e risorse aggiuntive
119. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Panoramica degli strumenti di validazione più usati
Accessibility Valet Demonstrator
http://valet.webthing.com/access/url.html
versione on line gratuita di Accessibility Valet
di Webthing, funziona inserendo l’URL della
pagina da testare
120. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Panoramica degli strumenti di validazione più usati
Cynthia
è un servizio gratuito on line di validazione incluso in una serie
di servizi forniti da Cynthia Says Portal
http://www.contentquality.com/ > di Hi Software.
Funziona inserendo l’URL della pagina da testare
• inclusione del codice sorgente del documento
• analisi del potenziale movimento e lampeggiamento delle
animazioni
• emulazione di un determinato browser
• esclusione di righe di codice
Per una lista esaustiva si rinvia al documento del W3C –WAI e al documento dell’OTEBAC (in
italiano) dove sono elencati la maggior parte degli strumenti di validazionedisponibili con il
relativo linke sintetica presentazione degli stessi
121. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
Panoramica degli strumenti di validazione più usati
strumenti on line gratuiti del W3C per validare la correttezza
formale del codice:
W3C Markup Validation Service http://validator.w3.org/
, valida la conformità di HTML o XHTML.
Il servizio può venire utilizzato in 3 diverse modalità:
• inserimento dell’URL della pagina Web da validare
• upload del file da remoto della pagina Web da validare
• copia/incolla del codice della pagina Web da validare
Per una lista esaustiva si rinvia al documento del W3C –WAI e al documento dell’OTEBAC (in
italiano) dove sono elencati la maggior parte degli strumenti di validazionedisponibili con il
relativo linke sintetica presentazione degli stessi
122. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
WAI, 1999, Web Content Accessibility Guidelines 1.0
(WCAG 1.0),in W3C http://www.w3.org/ ,
http://www.w3.org/TR/WCAG10/ e WAI, 2006. Web
Content Accessibility Guidelines 2.0 (WCAG 2.0) Working
Draf,
iniziativa volta ad individuare e suggerire i criteri per la
realizzazione di siti Web accessibili a tutti.
Sono riconosciute come standard internazionale de facto
per la progettazione di siti Web accessibili.
123. USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DEI SITI WEB
In base alle priorità vengono definiti tre livelli di
conformità:
• Livello di conformità “A”: conforme a tutti i punti
di controllo di priorità 1
• Livello di conformità “AA”: conforme a tutti i
punti di controllo di priorità 1 e priorità 2
• Livello di conformità “AAA”: conforme a tutti i
punti di controllo di priorità 1, priorità 2 e priorità 3
125. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
UNESCO examples
Mandatory Documentation:
• Identification of property
World Heritage List
• Description of property
• Justification of inscription DATA:
• State of conservation and • Scanned documents and maps
factors affecting the property
• Protection and Management
• Aerial and close range photography (Digital
photogrammetry)
• Monitoring
• Monument measurements (Laser scanning)
• Documentation
• Contact information of
• Satellite images (Remote sensing and image
responsible authorities processing)
• Signature on behalf of the • Multi-scale digital cartography (Geographic
State Party(ies) information systems (GIS) and CAD)
• 3D models, virtual tours (Computer visualization)
126. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Realtà Virtuale e Virtual
Cultural Heritage
127. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Dal bronzo al digitale. Nuove tecnologie nel mondo
dell’arte
Le esperienze più recenti del Laboratorio di Fisica
dell’ICR mostrano come il modello virtuale di una
scultura può essere impiegato per studiare analizzare e
confrontare le forme che le statue materializzano e per
trovare le soluzioni più adatte ai relativi problemi di
restauro.
Forma artistica e tecnologia digitale 3D
La tecnologia digitale permette oggi operazioni che fino a
pochi anni fa erano impensabili e la sua diffusione ha
modificato il modo di fare in moltissimi campi di attività. I
sistemi per il rilievo digitale tridimensionali (3D) degli
oggetti e quelli per la realizzazione rapida di prototipi
hanno rivoluzionato tempi e modi di progettare, influendo
su tutte le attività che precedono la produzione
industriale. Reverse engineering, rapid prototyping,
realtà virtuale e modelli digitali 3D sono oggi parole
chiave che governano il mondo della progettazione e
dell’ingegneria ma sono convinto che, tra non molto,
entreranno anche nel gergo corrente di chi opera nel
mondo delle opere d’arte, della scultura, in particolare.)
129. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Modern technologies in 3D scanning allow us to reconstruct 3D digital
representations of real objects in a semi-automatic way, with high precision and
wealth of details.
An accurate digital model of Michelangelo’s David has been created during the
Digital Michelangelo project (1999-2000), coordinated by Professor Marc Levoy
from Stanford University.
This model has been made using a custom Cyberware laser scanner and post
processing software developed by the Stanford’s Computer Graphics Lab.
Acquisition and reconstruction required a long time because of
dimensions/complexity of the modelling and also due to the pioneering status of
the technology.
The availability of an accurate digital representation opens several possibilities
of utilization to the experts (restorers, archivists, students), the students or the
museum visitors. Virtual presentation and interactive visualization are in general
the first uses of these data, but we think that the use of 3D models should go
beyond the simple possibility to create synthetic images.
An important application of 3D models should be in the restoration of artworks.
The integration between 3D graphic and restoration represents an open research
field and the David restoration project has given several starting points and
guidelines to the definition and development of innovative solutions.
Our activity is based on problems and specific requests suggested by restorers
and briefly described as follows. The 3D digital models are used in two different
but not subsidiary modes: as an instrument for the execution of specific
investigations and as a supporting media for the archival and integration of
multimedia data, produced by the different scientific studies planned during the
David restoration
130. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Surface exposure characterization.
We simulate the fall of contaminants
(e.g. fall of rain, mist or dust) on the
David’s surface, which depends on
surface slopes, self occlusion and
accessibility. A simulation has
allowed us to come to several
qualitative and quantitative results,
useful to characterize the David’s
surface.
The falling directions of the agents is
modelled with a random fall
direction, distributed around the
vertical axe of the statue according
to an angle “alpha” which defines
the maximum fall inclination
The images below show some
results (5 degrees of amplitude on Simulation with alpha<= 5 degrees
the left, and 15 degrees on the right;
different exposure are visualized
using a false-colour ramp, with
red=absence of fall, blue=high
density of fall).
Numeric data were also produced
(table and graphs).
131. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Rapid prototyping
Le tecniche di prototipazione
rapida (o, utilizzando la
dizione inglese, rapid
prototyping, RP) sono una
serie di sistemi che,
prescindendo dalla
complessità costruttiva One technique for rapid
dell'oggetto, lo riproducono prototyping uses a 3D
con tecniche additive, printer like this one
partendo da una sua
definizione matematica
specificata su un CAD
tridimensionale ed utilizzando
processi rapidi, flessibili e
altamente automatizzati.
132. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
3D Printing
E’ una tecnologia sviluppata presso il
M.I.T. di Boston, nata inizialmente per
la produzione di gusci ceramici ha
trovato ultimamente un notevole nella
produzione di elementi metallici e
nella modellazione concettuale.
Comprende numerose tecnologie per
la prototipazione attraverso l'utilizzo di
polveri ceramiche, polveri di cellulosa
e polveri metalliche.
La sequenza di operazioni necessarie
per la preparazione di un prototipo è
del tutto simile a quella della
sinterizzazione laser e si differenzia da
quest'ultima per il metodo impiegato
nell'unione delle polveri. In tale
tecnologia vengono unite mediante un
collante spruzzato con la tecnica della
stampa a getto d'inchiostro. Non sono
necessari supporti per il particolare
che però, deve essere estratto
delicatamente dalle polveri
137. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Goals
The ViHAP3D project aims at
preserving,
presenting,
accessing and
promoting
cultural heritage by means of
interactive
high-quality 3D graphics.
139. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Objectives
The ViHAP3D project addresses
3D scanning for the acquisition of
accurate and visually rich 3D models,
post-processing, data
representation, and efficient
rendering for the detailed interactive
display and inspection of such models
even on low cost platforms
virtual heritage tools for the
presentation and navigation in high-
quality digital model collections
141. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
3D Scanning
ViHAP3D will bring advances in
accurate 3D geometry and color
acquisition hardware
Integrated reconstruction of texture and
advanced surface attributes
integrated acquisition planning software
for user guidance
new algorithms and methodologies for
scanning of mirroring and highly specular
surfaces
143. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Post-Processing
Data simplification allows for fast transmission
and interactive rendering on arbitrary hardware
144. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Post-Processing
Data Representation
Efficient Rendering
Innovations are expected in
range map merging
data simplification
multi-resolution representation of 3D
models
transmission of 3D models
interactive rendering considering
geometry, color and advanced surface
properties
146. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Virtual Heritage Tools
ViHAP3D will develop the following tools:
Virtual Museum Builder
on-the-fly setup of a virtual museum
arrangement of digital works of art in a virtual space
allows for definition of “virtual guides”
Virtual Museum Browser
interactive navigation for exploring virtual museums
use of different VR hardware platforms
Virtual Inspector
visualization of a single artefact with outstanding
realism
can be used as a scientific instrument
147. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
MPI (Germany)
Max-Planck-Gesellschaft z.F.d.W.
represented by Max-Planck-Institut für
Informatik
expertise in:
3D acquisition
processing of 3D geometry
geometric modeling
multi-resolution representation
acquisition of reflection properties
148. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
UPC (Spain)
Universitat Politècnica de Catalunya
expertise in:
large model visualization
VR technologies
modeling,pre-processing and
visualization for ship building design and
medicine
149. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
CNR (Italy)
Consiglio Nazionale delle Ricerche
expertise in:
3D scanning
geometric modeling
mesh simplification
multi-resolution representation
major acquisition projects
links with cultural institutions in Italy
150. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Minolta (Germany)
Minolta Europe GmbH
coordinates all local European
branches of Minolta
one of the worlds
leading developers in:
• image information
• image information
products
products
• high quality 3D digitizers
• high quality 3D digitizers
(accurate acquisition of
(accurate acquisition of
geometry and texture)
geometry and texture)
151. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
gedas (Spain)
gedas iberia, SA
a spin-off of the SEAT IT division
expertise in:
CAx (computer aided design,
manufacturing and engineering)
virtual reality solutions
large data base management
152. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
SBAAAS (Italy)
Soprintendenz per I Beni
Ambientali, Architettonici, Artistici e
Storici per le Provincie di Pisa,
Livorno, Lucca e Massa Carrara
the local government organ of the
Italian Cultural Heritage Ministry
in charge of
the protection and
improvement of the
Cultural Heritage
in the territories within
the province Pisa,
Livorno, Lucca and
Massa Carrara
153. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
The ViHAP3D Consortium
We have
the experience
the resources
the infrastructure
the enthusiasm
to ensure ViHAP3D is a success.
154. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
CITYCLUSTER
"From the Renaissance to the Gigabits Networking Age",
A Virtual Reality & High Speed Networking Project
Navigating & Interacting within the VR Environments:
Florence & Chicago
http://www.fabricat.com/CITYCL_WEB2003/SNAP_JPG/how2DOM.html
155. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
FROM THE RENAISSANCE TO THE GIGABITS NETWORKING AGE", offers
an actively creative experience in the new language of interactive design
through the use of new forms of interactive narrative.
-Emphasis was given to aesthetics and content quality, to the use of visual
design in the virtual environment, to the dual concept of the perspective and
to the intensity of the interaction thus bringing out the content to its fullest
expression.
- There is no linear sequence in the navigation and interaction on both
environment for local and remote visitor.. However an indication of several
of the experiences, which can happen within the VR environment upon the
visitor actions and interactions is, describe above.
156. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
AVATARS
The visitors contact each other from a remote or
local site through the avatars.
Each avatar represents a real person in a
cyberspace system, acting as a "virtual
representative" able to communicate with others
in a virtual-reality environment.
David.scene
157. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
The visitor approaches
David's sculpture, in front of Step on the surface of the pedestal (on his right side)
Palazzo Vechio, Piazza
Signoria.
.teleported to the timetunnel until
arriving into the Academy.
158. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
RICOSTRUZIONI VIRTUALI NEL WEB
Progetto Helsinki Arena 2000
Promotori del progetto:
promosso, sostenuto e finanziato dalla città di Helsinki e dalla
società Elisa Communications (HTC)
Soggetto della ricostruzione virtuale e periodo storico
considerato
Il Progetto Helsinki propone la ricostruzione 3D della zona
centrale della città di Helsinki, colta in due momenti differenti
della propria storia, vale a dire, come appariva nel 1805 e come
si presenta oggi.
Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
riferimento principale è l'archivio del Museo della Città di
Helsinki.
Sono illustrate foto e riportati dati pertinenti ai ritrovamenti ed
alle scoperte fatte a seguito degli scavi archeologici avviati nel
1993
159. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
RICOSTRUZIONI VIRTUALI NEL WEB
Navigazione
spaziale. Al riguardo è stata predisposta una guida virtuale
impersonata da Johan Hidberg, che conduce il visitatore in un
tour del "sito virtuale".
Tecnologia adottata
Si tratta di un modello 3D VRML 2.0 che richiede, per essere
visualizzato via internet, il plug-in Cosmo Player 2.0. Disponendo
anche di una guida audio, è necessario disporre del plug-in Real
Player.
http://www.virtualhelsinki.net/english/help/infocities.html
160. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
RICOSTRUZIONI VIRTUALI NEL WEB
MUSEO VIRTUALE
Familiarise yourself with the history of Helsinki with the aid of
the fire inspector’s story and archaeological excavation results.
The 3D model will give you a glimpse of how the city looked in
1805.
The time line will help you follow Johan Sederholm’s rise to
become the richest man in Helsinki. In these pages you will find
objects and documents from an exhibition about Sederholm’s
life.
161. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
RICOSTRUZIONI VIRTUALI NEL WEB
MUSEO VIRTUALE
Familiarise yourself with the
history of Helsinki with the
aid of the fire inspector’s
story and archaeological
excavation results. The 3D
model will give you a
glimpse of how the city
looked in 1805.
The time line will help you
follow Johan Sederholm’s
rise to become the richest
man in Helsinki. In these
pages you will find objects
and documents from an
exhibition about
Sederholm’s life.
162. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
On Suurkatu stands a one-
storey house. The building has
11 rooms plus an attic and a
cellar. In the kitchen there is a
large range and a baking oven.
A food cupboard is situated
under the stairs leading to the
attic.
A fat cat just darted inside
through the open cellar door. It
is probably on its way to hunt
for mice. It must be hungry! I
might just go and ask if they
can offer a snack to a hungry
master mason .
164. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project (http://corinth.sas.upenn.edu/corinth.html )
Ricostruzione della Corinto Romana
165. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Interactive Archaeological Plans
This page will explain how to use the Autodesk Whip® plug-in. This tutorial presumes that the
Autodesk Whip® plug-in has been correctly installed. After accessing the interactive
archaeological state plans, the following layout should appear.
Example of the initial interactive archaeological plan web page
166. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Interactive Archaeological Plans
Panning and Zooming
167. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Interactive Archaeological Plans
Layer Manipulation
168. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Interactive Archaeological Plans
Printing a View
169. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Virtual 3D fly-throughs
This page will explain where to find and how
to use the virtual 3D fly-throughs provided
on the Corinth Computer Project website.
The virtual 3D fly-throughs can be found
within the textual description of the modern
Corinthian landscape, which can be found
within the Landscape page on this website.
Either scroll down to the textual link titled
"3D digital terrain models (DTM) and digital
elevation models (DEM)" or use the drop
down menu found within the Main Page and
select "3D Modeling."
In order to view these virtual 3D fly-
throughs, a web based plug-in, titled
"Quicktime®", will need to be downloaded
from our website. After the plug-in is
downloaded, double click on the plug-in file
titled "QuickTimeInstaller.exe" to execute
the auto installation. After installation,
restart the internet browser and revisit the
movie of interest. This plug-in will always be
available on the machine it was downloaded
to unless it is uninstalled.
170. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Virtual Movies
This page will explain how to
use the Quicktime VR® plug-
in. This tutorial presumes
that the the Quicktime VR®
plug-in has been correctly
installed. After accessing the
Quicktime VR® movie, the
following layout should
appear.
Example of the initial Quicktime VR® movie
webpage
171. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Corinth Computer Project: Virtual Movies
The Quicktime VR® plug-in offers a
variety of functions which allows a
series of panoramic files to be
manipulated within a web based
format. These functions include:
Panning left, right, up or down
Zooming within the movie
Panning
To pan through the movie, hold the left
mouse button down and move the Example of the panning left or
mouse in any direction, (left, right, right from the central image
up or down).
Zooming
Quicktime VR® offers the option to
zoom into a movie. To use the zoom
option, access the movie and pan to
the area of interest. Use the "Shift"
key to zoom in and the "Ctrl" key to
zoom out. Note, this function is
useful only on high resolution images
172. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Temenos" per la ricostruzione virtuale dell'Acropoli
di Atene
http://www.reconstructions.org/mor/pages/frames/mor_propylaea_gallery/mor_propylaea_frame.html
Soggetto della ricostruzione virtuale e
periodo storico considerato
Il progetto Temenos si propone la
ricostruzione di tutto il complesso
dell’acropoli ateniese, costruita a partire
dal V secolo a.C.; per ora sono stati
realizzati i modelli in 3d dei Propilei,
costruiti da Mnesicle tra il 437 ed il 432
a.C., e del tempio di Atena Nike (427-424
a.C.). I due edifici vennero abbattuti a
causa delle alterne vicende vissute
dall'Acropoli e in parte furono ricostruiti
nel secolo scorso.
173. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Temenos" per la ricostruzione virtuale dell'Acropoli
di Atene
Temenos programmaticamente vuol essere
uno studio archeologico e artistico
sull’edificio, esatto dal punto di vista
delle dimensioni e dei rapporti tra gli
elementi e completo nella descrizione e
rappresentazione di tutte le strutture.
La ricostruzione 3d degli edifici viene
realizzata a colori, con una grande
attenzione alle parti scolpite e decorate,
forse a volte un po' scenografica. Gli
edifici, visibili solo dall’esterno, sono
sovrastati da un cielo azzurro che dà
concretezza alla ricostruzione,
realizzata comunque con rigore e senza
aggiunta di dettagli superflui
(vegetazione, persone …).
174. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Temenos" per la ricostruzione virtuale dell'Acropoli
di Atene
Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
Il progetto Temenos è stato realizzato utilizzando fonti di natura differente:
prospezioni archeologiche e relazioni di scavo, foto aeree, disegni e fotografie
ottocenteschi e novecenteschi delle strutture e dei singoli elementi, saggi e testi a
stampa. La bibliografia utilizzata, molto ricca, è esplicitata nelle pagine del sito in un
lungo elenco, arricchito, quando possibile, dai link a siti di biblioteche in cui il testo
sia reperibile o addirittura a siti di e-commerce presso i quali sia acquistabile.
I dati così raccolti sono stati analizzati ed interpretati dagli storici ed archeologi del
MOR in modo da costituire un insieme organico; non viene chiarito però come
questo sia stato nella pratica realizzato, se mediante la strutturazione di databases o
altri sistemi di normalizzazione ed esame dei dati.
Navigazione
Nel sito si trovano per ora solo immagini delle ricostruzioni, non navigabili. È
possibile comprare queste immagini, che vengono fornite a stampa in grande
formato e ad alta definizione.
Per il futuro si prevede la messa on-line delle ricostruzioni e la produzione di cd-
rom, oltre alla realizzazione di testi a stampa.
175. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
Soggetto della ricostruzione virtuale e periodo storico considerato
Ename è nelle Fiandre, a 50 km circa da Bruxelles. In questo luogo sorse, a
partire dalla seconda metà del X secolo, un sito fortificato, attorno al quale si
sviluppò un insediamento con un grande mercato e due chiese, dedicate a
San Salvatore e San Lorenzo. In particolare l'abbazia benedettina di San
Salvatore, edificata in età ottoniana (974-1047) continuò ad esistere fino al
1794, quando venne abbandonata e cadde in rovina.
http://www.ename974.org/Eng/pagina/project_overzicht.html
176. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
Oggi in questi luoghi si trova un parco
naturale, all'interno del quale c'è il sito
archeologico, che copre un'area di otto
ettari, in parte ancora in fase di scavo. Le
ricostruzioni sono funzionali alla
comprensione del parco archeologico,
poiché i suoi resti, in particolare quelli
dell'insediamento alto medievale (975-1050),
sono costituiti da fondazioni di muri e
tracce di strutture lignee. Si è così evitata la
realizzazione sugli scavi di sovrastrutture
invasive, comune mezzo di musealizzazione
di un sito.
La ricostruzione virtuale ha interessato per
ora la fortezza e l'abbazia di San Salvatore, Aerial view of the site, (Photo : H. Timmermans)
in varie fasi del suo sviluppo, per quanto
riguarda le strutture architettoniche, gli
interni, i giardini e l'ambiente circostante.
Per la chiesa di San Lorenzo, databile all'XI
secolo e oggi ancora esistente in forme
moderne, sono state invece realizzate
ricostruzioni dell'aspetto originario
177. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
La ricostruzione virtuale ha
interessato per ora la
fortezza e l'abbazia di San
Salvatore, in varie fasi del
suo sviluppo, per quanto
riguarda le strutture
architettoniche, gli interni, i
giardini e l'ambiente
circostante. Per la chiesa di
San Lorenzo, databile all'XI
secolo e oggi ancora
esistente in forme moderne,
sono state invece realizzate
ricostruzioni dell'aspetto
originario abbazia di San Salvatore
178. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
Alla base delle ricostruzioni archeologiche di Ename ci sono tutti i dati
provenienti da accurati scavi archeologici, in parte ancora in corso. La
ricostruzione degli interni viene arricchita con gli oggetti trovati in scavo.
Vengono inoltre utilizzate foto storiche, immagini e carte, specialmente per
dare un volto agli edifici di cui in alzato non resta nulla; alcune di queste
immagini si trovano anche nelle pagine del sito. Non è indicato invece se si
utilizzino per la ricostruzione fonti storiche o archivistiche.
179. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
Navigazione
La ricostruzione virtuale di Ename
974 è stata pensata per essere
fruita direttamente dai visitatori
del sito archeologico; se ne trova
comunque una parte on line.
La navigazione in situ avviene
mediante TimeScope: una
postazione fissa accanto agli
scavi che permette di visionare
direttamente le ricostruzioni
virtuali. Vi si trova una video- The TimeScope 1 can be visited by
macchina fotografica, orientata large groups
verso una sezione dei resti
archeologici, le cui immagini
vengono trasmesse in tempo reale
ad un video.
180. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
Navigazione
Selezionando le icone
sullo schermo, i
visitatori possono
osservare le
ricostruzioni virtuali
delle strutture
esattamente
sovrapposte sulle
fondamenta rinvenute in
scavo e poste di fronte a
loro. In questo modo il
TimeScope 1 aiuta i
visitatori sia nella lettura
dei resti archeologici sia
nella comprensione
delle strutture originali,
delle loro dimensioni e
orientamento.
181. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
182. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Progetto "Ename 974" Early medieval pre-urban settlement
The touch screen also allows
visitors to select programmes
dealing with various historical
subjects and offering other
perspectives of the virtual
reconstruction. For example,
when a structure from a certain
period has been 'built' over its
visible foundations, viewers can
explore its interior rooms and
furnishings. In this way, a
multimedia presentation with
photos, plans, drawings and
animated virtual images
describing the evolution of the
site and its buildings, is shown
on the same screen.
183. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Museo Multimediale virtuale - Prato città tessile medievale
http://www.comune.prato.it/civico/galleria/home.htm
Soggetto della ricostruzione virtuale e
periodo storico considerato
Il Museo Multimediale ripercorre lo
svolgersi ideale di una giornata tra
medioevo e rinascimento, il 21 marzo
1492, nella città di Prato. La città è stata
totalmente ricostruita in scala e gli
edifici di maggiore importanza e rilievo
storico sono stati ricostruiti
esternamente ed internamente. Sono
visibili le mura e le porte, le strade e le
piazze, i luoghi del potere economico,
religioso e politico, gli ospedali e gli
ospizi, i castelli federiciani.
Il cd che contiene la ricostruzione Facciata della chiesa di Santa Maria
permette inoltre di affrontare vari temi, delle Carceri; a destra il Castello
dalla rinascita urbana del Mille al dell' Imperatore
rapporto con il territorio, mediante testi
associati alla navigazione.
184. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Museo Multimediale virtuale - Prato città tessile medievale
Fonti storiche impiegate per la
ricostruzione
Il progetto “Prato città tessile
medievale” ha alle spalle una ricerca
storica e iconografica (“il visitatore
si trova immerso in una realtà
ricostruita in maniera scientifica e
storica”). In particolare la ricerca
iconografica è stata realizzata da
Cinzia Calamai presso l’Archivio
Fotografico K&B, l’Archivio Storico
Toscano di Prato, l’Archivio
fotografico Dario Grimoldi, Prospetto esterno Palazzo Datini
l’Archivio Fotografico Cosimo
Bargellini e l’Archivio del Museo
Civico di Prato. Mancano ulteriori
dettagli sul reperimento delle altre
fonti che molto probabilmente sono
state utilizzate per la ricostruzione.
185. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Museo Multimediale virtuale - Prato città tessile medievale
Navigazione
"Prato città tessile medievale" vuole essere un nuovo modo per
conoscere la città, senza comunque sostituirsi ai musei tradizionali.
Il cd permette di calarsi nella città medievale grazie ai modelli
tridimensionali e a voci, suoni e musiche; la visita avviene secondo
un percorso prestabilito oppure scegliendo sul momento un proprio
tragitto. L’utente effettua le sue scelte tramite una speciale
interfaccia definita “cruscotto di navigazione”.
Nel sito di presentazione del progetto si possono vedere solo
immagini tratte dalla ricostruzione, ma non navigare nella città. Le
strutture e gli edifici sono realizzati in modo accurato benché
essenziale; la presenza nel paesaggio di personaggi, come
cantastorie e soldati, rende più accattivante la visita, forse a scapito
dell’aspetto scientifico del progetto
186. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Grafica Immersiva per il Virtual
Cultural Heritage
L'acquisizione da parte del CINECA del
Teatro Virtuale ha definitivamente
aperto la strada allo sviluppo di vere e
proprie applicazioni di Virtual Cultural
Heritage, grazie alle quali l'utente può
calarsi in una realtà simulata, con una
forte sensazione d’immersione.
Un supercalcolatore grafico traduce in
tempo reale scene grafiche in
L’ambiente del Teatro Virtuale CINECA
immagini. La proiezione su uno
schermo semicilindrico crea un’illusione
d’immersione nel mondo simulato.
L’immersività è amplificata dall’uso
d’occhiali stereografici.
187. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
Nu.M.E. Nuovo museo Elettronico della città di Bologna
La città in quattro dimensioni.
188. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione
MODELLAZIONE per la ricostruzione del modello 3D di Piazza di
Porta Ravegnana sulla base del rilevamento (Liber terminorum)
eseguito dai periti agrimensori nel 1294
La ricostruzione della struttura edilizia di Porta Ravegnana, dedotta
dalle informazioni del Liber terminorum può essere rappresentata
attraverso due fasi.
nella prima fase si sono identificati ed elaborati dei dati geometrici che
rappresentano il percorso compiuto dai periti agrimensori, la posizione
dei picchetti, la rete delle misure rilevate
nella seconda fase si sono studiate le informazioni riguardanti gli edifici
prospettanti sullo spazio pubblico così definito, allo scopo di poterli
rappresentare nel modello 3D, con particolare riferimento ai portici e
agli sporti.