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OPEN PISM
         Corso on-line in
Progetto Partecipato Sostenibile

   complementare al Master Internazionale di II Livello in

Progettazione Interattiva, Sostenibile e Multimedialità



                    OPEN PISM
       ASSOCIAZIONE CULTURALE
  “PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE”


     http://www.progettazionepartecipata.org

                                  Corso online in Progettazione Partecipata Sostenibile
INTRODUZIONE                      ALLO
  SVILUPPO SOSTENIBILE

Antonio Caperna, PhD antonio.caperna@biourbanism.org

        Laboratorio TIPUS, Università Roma Tre
                                    à
             http://www.pism.uniroma3.it

        International S i t of Bi b i
        I t    ti   l Society f Biourbanism
             http://www.biourbanism.org
GLI APPROCCI SCIENTIFICI ALLA SOSTENIBILITA’
Documenti politici              Approcci socio-economici           Aspetti scientifici
il percorso politico verso la    • economia classica               • approccio meccanicistico
sostenibilità
                                 • environmental economics         • teoria della complessità
                                 • teorie bio-economiche           • concetto di rete
                                 • territorialisti e sviluppo      • ambiente come eco-sistema
                                 autosostenibile




                                   • città come entità complessa
                                   • biofilic design
    IL MODELLO
  BIOURBANISTICO                   • P2P Urbanism
Contesto culturale pre-sistemico
Cartesio, Galileo, Bacone, Newton
Astronomia, fisica e cosmologa da un lato, metodo di ricerca filosofica dall'altro,
   furono solidali e costanti nel procedere secondo una direzione che avrebbe
   portato a concepire il Mondo come un'unica grande macchina, il cui
                                                         macchina,
   meccanismo poteva rivelarsi banale a un'indagine condotta more geometrico,
   usando cioè le costruzioni e le procedure tipiche delLa matematica.
► La filosofia - diceva Galileo - l'universo è scritto in lingua matematica e i
   caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche.

Nei Philosophiae naturalis Principia mathematica Newton mette subito in
   evidenza il proprio atteggiamento riduzionista:
► gli elementi che formano il Mondo si muovono in uno spazio e in un tempo
   assoluti, non condizionati cioè dagli eventi che si verificano dentro di essi,
   assoluti,
   quindi eterni e immutabili.
► Nella meccanica di Newton tutti i fenomeni fisici si riconducono al moto di
   particelle elementari e materiali ca sato dalla loro attrazione reciproca;
                                      causato              attra ione reciproca;
   un'unica grande legge, quindi, a spiegazione della molteplicità degli eventi del
   Cosmo. la visione meccanicistica della natura e il determinismo, cioè
                                                        determinismo,
   quell atteggiamento
   quell'atteggiamento che tende a interpretare ogni fenomeno come la
   manifestazione di una semplice catena di causa/effetto.
                                                causa/effetto.
Contesto culturale pre-sistemico
                                 Astronomia, fisica e metodo di ricerca filosofica, concepire il
                                          Mondo come un'unica grande macchina
                      TENIBILE




                                 Nei Philosophiae naturalis Principia mathematica Newton
                                 mette subito in evidenza il proprio atteggiamento riduzionista:
               PPO SOST




                                 ► gli elementi che formano il Mondo si muovono in uno
                                 spazio e in un tempo assoluti, non condizionati cioè dagli eventi
                                 che si verificano dentro di essi, quindi eterni e immutabili.
                                                                 ,q
SCIENZA E SVILUP




                                 ► spiegazione della molteplicità degli eventi del Cosmo secondo
                                 una visione meccanicistica

                                 ► determinismo, atteggiamento che tende a interpretare ogni
                                 fenomeno come la manifestazione di una semplice catena di
                                                                             p
                                 causa/effetto.
Contesto culturale pre-sistemico

                                  Edgar Morin ha proposto di indicare la proposta metodologica
                                  cartesiana sotto la denominazione di pensiero semplice,
                      TENIBILE




                                  se un problema è troppo complesso per poter
               PPO SOST




                                  essere risolto può sempre essere suddiviso in
                                  tanti sotto problemi per i quali è possibile una
SCIENZA E SVILUP




                                  spiegazione. La "sommatoria" delle micro-
                                  spiegazioni fornirà la soluzione al macro-
                                   p g
                                  problema di partenza; …
                                                                           Morin, Il metodo. Ordine, disordine, organizzazione, Feltrinelli, 1994
                                                                                                                organizzazione,




                                 Paradigma    insieme di valori, concetti, tecniche etc., condivise da una comunità scientifica ed usate per definire
                                 problemi e soluzioni
Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico

Nel periodo della Repubblica
   di Weimar comincia a
   crescere una cultura anti-
                        anti-
   meccanicistica

Spengler – Il tramonto
 p g
  dell’Occidente
Morfologia della vita attraverso
  un punto di vista dinamico-
     p               dinamico-
  evolutivo
Goethe
Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico




Fisica quantistica – particelle
   subatomiche per le quali non ha
   senso considerarle entità isolate
               id     l    tità i l t
   poiché vanno intese come
   interconnessioni o correlazioni.
Le
L particelle quantistiche non sono
       ti ll       ti ti h
   cose ma processi, insieme di
   relazioni che si protendono verso le
   altri processi    non possiamo
   scomporre il mondo in unità
   elementari.
Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico
                              all approccio

►   BIOLOGIA
►   Lawrence Henderson introduce il termine “sistema” per indicare tanto gli
                                               “sistema”
    organismi viventi che le strutture sociali

►   Quindi sistema come “un tutto integrato le cui proprietà derivano dalle
                            “un
    relazioni tra le parti”
                     parti”

►   Sistema da greco synestanai, ovvero porre insieme, quindi capire le cose
                     synestanai,
    ponendole in un contesto analizzandole attraverso la natura delle loro
    relazioni
Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico


►   PSICOLOGIA della FORMA
►   Gestaltproblem,
    Gestaltproblem, ovvero il problema della f
    G    l    bl                 bl    d ll forma organica
                                                       i

►   Ehrenfels definisce il Gestaltproblem come problema in
    cui il tutto NON è riconducibile alla somma delle parti
      i t tt            i   d ibil ll           d ll     ti

►   Esponenti della gestaltpsychologie ritenevano che gli
    organismi viventi non percepissero l f
          i i i      ti           i      le forme i t
                                                  in termini di
                                                         i i
    elementi isolati, ma come strutture – patterns –
    integrate, con qualità che sono proprie della
    componente relazionale
Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico


             ECOLOGIA ed ECOLOGIA PROFONDA
Ecologia come oikos (dimora), quindi lo studio della madre terra,
                      (dimora),                              terra
   delle relazioni che legano le componenti vitali del pianeta

Haeckel (biologo,1866) “la scienza delle relazioni fra l’organismo
                       “la                             l organismo
                e il mondo esterno circostante”
                                    circostante”

  Il biologo Uexküll conia il termine Umweit ambiente (1909)
             Uexkü
 Elton introduce i concetti di catene alimentari, cicli alimenatri

    Tamsley conia il termine “ecosistema” per descrivere le
                             “ecosistema”
                comunità di animali e vegetali
Complexity

COMPLESSITA’
Un terremoto, Internet, l’andamento della borsa, uno
stormo di uccelli, i tifosi allo stadio, la diffusione di un
virus informatico o Influenzale, la superconduttitività
e persino il pensiero hanno tutti un elemento in
comune:
                 sono sistemi complessi
Complexity

La Scienza normalmente considera aspetti semplificati della realtà. Un
insieme di proprietà (ad esempio il movimento dei pianeti) è riassunto in
formule matematiche che sono state realizzate e t t t per d t
f      l      t   ti h h            t t      li t      testate    determinare
                                                                          i
quanto bene la proprietà di interesse può essere modellata e predetta. Se
questo non può essere fatto facilmente viene fatta la media di un insieme
di risultati separati per generare modelli statisticamente validi (ad esempio
il tasso di natalità annuo di una nazione). Questo metodo è stato usato
con successo fin dal periodo di Newton, tuttavia ha delle limitazioni. Molte
                       p                   ,
delle cose che vorremmo studiare non sono semplificabili, ma nascono
come risultato di complesse interazioni tra molte differenti parti individuali.
In questa categoria rientrano molti aspetti della vita e dei comportamenti
intelligenti (umani). Il campo della Complexity Theory cerca di applicare
metodi scientifici a quei sistemi complessi, concentrandosi non sulle entità
(cioè sulle singole parti) ma sulle loro interazioni le dinamiche del sistema
                                         interazioni,                 sistema.
Complexity
A scientific approach structured around a new paradigm:


          complex Systems


Made of many non-identical elements
 connected b diverse i t
        t d by di    interactions
                              ti


                   NETWORK
nella visione sistemica gli oggetti
                                 Nella visione meccanicistica, il
                                                                          stessi divengono reti di relazioni,
                                 mondo è un insieme di
                                                                          inserite all’interno di reti più grandi. Per
                                 oggetti. Nella visione classica
                                                                          i sistemici le relazioni hanno una
                                 l attenzione
                                 l’attenzione è posta sugli
                                                                          importanza primaria, mentre i confini
                      TENIBILE




                                 oggetti e non sulle loro
                                                                          degli schemi diventano secondari
                                 interrelazioni.
               PPO SOST




                                                                                         Approccio
                                                                                         sistemico
                                       approccio
                                     “meccanicistico”
SCIENZA E SVILUP




                                                                    oggetti




                                 relazioni                             confini          relazioni
Un sistema è un insieme costituito di parti che si relazionano tra
                                 loro. Lo stato di ciascuna parte è vincolato, coordinato, o
                                 dipendente dallo stato delle altre unità.
                                 Tutte le parti hanno delle proprietà che si combinano fra loro
                                 per produrre un i i
                                         d         insieme ffunzionale più ampio con una nuova
                                                                 i   l  iù      i
                      TENIBILE




                                 proprietà. La proprietà emergente è una proprietà che si forma
                                 dal risultato dell’interazione funzionale fra le componenti del
               PPO SOST




                                 sistema
SCIENZA E SVILUP




                                                     La scoperta della complessità

                                                   imprevedibilità di alcuni fenomeni
                                              nella scienza non esistono oggetti semplici
                                                               relazione
Complexity
Esistono alcune caratteristiche comuni a tutti i sistemi complessi:

1) Tante componenti più o meno complesse: in generale, più numerosi e
   complessi sono i (sotto)sistemi che lo compongono, più complesso è il
   sistema nel suo insieme; nei sistemi più complessi, i sottosistemi (cioè le
   componenti) sono a loro volta ad alta complessità; le componenti possono
   essere “hardware” (molecole, processori fisici, cellule, individui) o
   “software” (unità di elaborazione virtuali);

2) I t
   Interazioni tra l componenti: l componenti interagiscono passandosi
            i i t le             ti le         ti i t    i              d i
informazioni (sotto forma di energia, materia o informazioni digitali); la
quantità di connessioni e la presenza di sottostrutture ricorsive e di circuiti di
retroazione (i cosiddetti “anelli”) aumentano la complessità del sistema ma le
                                                                  sistema,
informazioni che le componenti si scambiano non possono essere né troppo
numerose (altrimenti il sistema diviene caotico), né troppo poche (il sistema si
“cristallizza”);
 cristallizza );
Complexity
3) Assenza di gerarchia “piramidale”: se vi è un’unica componente che, da sola,
governa il comportamento del tutto, il sistema non può essere complesso; la
sua descrizione, infatti, può facilmente essere ridotta a quella del sottosistema-
leader; diverso è il caso dei sistemi complessi “ologrammatici”, in cui ciascuna
componente possiede informazioni relative al sistema nel suo insieme (per
esempio, ciascuna cellula contiene tutta l’informazione genetica dell’organismo
di cui fa parte).



4) Interazione adattiva con l’ambiente: il sistema è tanto più complesso, quanto
più numerosi sono i fattori che influiscono sul suo adattamento all’ambiente
(dei quali deve tener conto il modello): incidenza di fattori casuali
                                                              casuali,
apprendimento, interazione con l’osservatore del sistema, ecc.; mentre il
sistema evolve, i suoi sottosistemi co-evolvono sviluppando strategie di co-
adattamento (simbiosi cooperazione comunicazione ecc.).
              (simbiosi, cooperazione, comunicazione, ecc )
Complexity

   Scientific knowledge as web of patterns
   and concept (G ff
     d         t (Geoffrey Ch )
                           Chew)



World as web of
relationships


Approximately     boundary
knowledge

                             relationships
                               l ti   hi
Complexity


                     Nodes: chemicals (substrates)
Metabolic Network
                     Links: bio-chemical reactions



                           Neuronal Network
Complexity

Network Society (Castells)


                          Sarah

                 Ralph

      Jane
  Peter




  Small worlds
Complexity

WWW




Internet
Il linguaggio della complessità

            frattali
Il linguaggio della complessità




Arterie e vene coronariche sono un altro
t p co esempio di atta applicati e o studio
tipico ese p o d frattali app cat nello stud o
di strutture fisiologiche. Attraverso queste     I neuroni sono un esempio di struttura
rappresentazioni è possibile costruire un        frattale. Il corpo cellulare si ramifica in
modello ed attraverso elaborazioni               dendriti che si ramificano a loro volta e
computerizzate si possono studiare in
     p              p                            questa struttura può essere correlata al
dettaglio malattie e relative cure del cuore.    caos nel sistema nervoso
Il linguaggio della complessità

                                                 Calco di bronchi




esempio di nebulosa
Il linguaggio della complessità



                                                            Musica frattale




    esempio di nuvole "frattali"


le versioni più recenti della teoria inflazionaria, l’universo, anziché essere una palla di fuoco
in espansione, sarebbe un immenso frattale che cresce continuamente: esso sarebbe
costituito da molte sfere che si rigonfiano le quali producono nuove sfere, che a loro volta ne
                                  rigonfiano,                             sfere
generano altre, all’infinito.
CITTÁ E TERRITORIO COME ECOSISTEMI COMPLESSI
                 CITTÁ




Un ecosistema si
caratterizza per i flussi
di energia al fine di
combattere l’aumento
di entropia.
The Structure of Pattern Languages




                                       COLLECTION OF MATERIAL ELEMENTS LIKE:
                                    PEOPLE, CARS, MOLECULES, HOUSES, WATER, ETC.

                                  WHEN THIS ELEMENTS
                                 WORKING TOGETHER OR                      SYSTEM
                                     CO-OPERATE


Crystal Lattice Structures




            urban qualities include dynamic evolution and stability

  ALEXANDER’S MODEL = TOWN AS SEMI LATTICE
                              SEMI-LATTICE
  CHANGES IN A PART CAN CAUSE STRESS IN OTHER PARTS
The Structure of Pattern Languages




Pattern languages help us to tackle the complexity
of a wide variety of systems ranging from computer
  f   id     i t f      t          i   f          t
software, to buildings and cities. Each "pattern"
represents a rule governing one working piece of a
complex system, and the application of pattern
languages can be done systematically. Design that
                          systematically
wishes to connect to human beings needs the
information contained in a pattern language.
                             p           g g
The Structure of Pattern Languages


The idea that materialized in the published pattern
language was first of all, of course, intended just to get
a handle on some of the physical structures that make
the environment nurturing for human beings And
                                        beings. And,
secondly, it was done in a way that would allow this to
happen on a really large scale. And, what I mean by that
is that we wanted to generate the environment
indirectly, just as biological organisms are generated,
indirectly, by a genetic code
                                           (
                                           (C. Alexander)
                                                        )
The Structure of Pattern Languages


This decision to use a genetic approach was not only because of
the
th scale problem. It was i
        l      bl          important from th b i i
                                 t tf       the beginning, because
                                                             b
one of the characteristics of any good environment is that every
part of it is extremely highly adapted to its particularities. That local
adaptation can happen successfully only if people (who are locally
knowledgeable) do it for themselves. In traditional society where
lay p p either built or laid out their own houses, their own
  y people                                            ,
streets, and so on, the adaptation was natural. It occurred
successfully because it was in the hands of the people that were
directly using the buildings and streets. So, with the help of the
shared pattern languages which existed in traditional society,
people were able to generate a complete living structure.

                                                      (C. Alexander)
The Structure of Pattern Languages




  A city needs the same sort of resilience to changing
        conditions that a healthy ecosystem has.


We require a set of evolutionary laws, which are the
                                   laws
opposite of rigid design laws such as monofunctional
zoning. Furthermore, those laws have to allow the
reconnection of urban units so as to maintain or
increase the degree of life in the environment.
The Structure of Pattern Languages


                                     archetypal

                                   Introduction; relationship
                                   with above patterns


                               Main point of a problem


                               Full Description


                          Solution (heart of the problem)

                             Chart, components of the solution



                                relationship with lower patterns
The Structure of Pattern Languages
BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY
La Biourbanistica ha per oggetto lo studio dell’organismo
urbano, inteso come sistema ipercomplesso, l’analisi delle
dinamiche interne e quelle con il suo intorno (territorio),
di    i h i t            ll           i t     (t it i )
nonché le relazioni che sussistono tra dette componenti.

La Biourbanistica considera il corpo urbano come costituito da
una molteplicità di livelli interconnessi che si influenzano
           p
vicendevolmente in modo non-lineare. Tale caratteristica
induce l’emergere di proprietà complessive non prevedibili
attraverso l studio d ll singole parti, ma solo dall’analisi
  tt        lo t di delle i       l    ti        l d ll’   li i
dinamica dell’intero. Questo atteggiamento conoscitivo
accomuna la Biourbanistica alle scienze della vita e più in
                                                      e,
generale, a tutte quelle scienze che nel XXI secolo si occupano
di sistemi integrati, come la meccanica statistica, la
               g
termodinamica, la ricerca operativa e l’ecologia.
BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY
La similitudine non è solo metodologica ma anche nei
contenuti (da cui il prefisso Bio) essendo le città l’ambiente di
vita d ll specie umana. Da qui il riconoscimento di ‘forme
  it della       i           D     i i         i    t     ‘f
ottimali’ rilevabili a diverse scale di definizione (dalla fisiologia
fino al livello ecologico) che, attraverso processi morfogenetici
                            che                       morfogenetici,
garantiscono l’optimum in termini di efficienza sistemica e di
q
qualità di vita degli abitanti. Una progettazione che non
                    g                p g
obbedisca a queste leggi è destinata a creare ambienti
antinaturali, ostili all’evoluzione degli individui e al
rafforzamento d ll vita, nelle sue molteplici declinazioni.
   ff          t della it       ll         lt li i d li    i i
BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY
La Biourbanistica agisce sul mondo reale attraverso una metodologia
partecipativo-maieutica, con verifica intersoggettiva (ovvero il benessere
percepito e comunicato dagli abitanti) e oggettiva (ovvero le misurazioni
sperimentali di indici fisiologici, sociali, economici).

Obiettivo della Biourbanistica è quello di fornire un contributo scientifico
che concorra:
(i) allo sviluppo e all’attuazione delle premesse dell’Ecologia profonda
      (Bateson) sul piano socio-ambientale;
      (B t       ) l i          i      bi t l
(ii) alla rilevazione e attuazione delle potenzialità di miglioramento
      dell’ambiente rispetto ai bisogni di natura degli esseri umani che vi
      vivono e del loro ecosistema;
(iii) a gestire la transizione dall’economia dell’energia fossile a un nuovo
      modello organizzativo della civiltà;
                   g                       ;
(iv) ad approfondire in particolare l’organica interazione di fattori culturali e
      fisici nella realtà urbanistica (sociogeometria, studio dei flussi e delle
      reti, ecc.).
BIOURBANISM: A GENERAL OVERVIEW

                                             City form
    Policy
Democratic (Bottom-                          Green Buildings
  up) processes          ENERGETICAL
                             G   C           Renewable energies
                           SYSTEM
     Societal,                               Grid energy system
      glo-cal
      e-gov
         g
   e-democracy
   P2P urbanism

                           BIO             BIOPHILIC DESIGN
   NETWORK
                        URBANISM
                                            HUMAN ORIENTED DESIGN
                                           Reinforcement of life systems
                                              Biophilia Hypothesis
                                              Participatory Design
                                                     p    y     g
                                             Morphogenetic Design
  Change of Patterns                        Environmental Psychology
      Cultural         SHIFT PARADIGM           Neurophysiology
     Economical         Complex approach       Sensory Urbanism
     Educational
B I O
                                                                               URBANISM

                                                                     Unsustainable system
HOW?                     B I O                    WHY?                Cultural, economical, and
                       URBANISM                                        Architectural patterns
                                                                                     p




  Shift Paradigm                                             TOOLS




      BIOPHILIC                   MORPHOGENESIS                      NEUROSCIENCE
       DESIGN

    Biophilia Hypothesis       Morphogenetic process (Biophilic      Psychological Interaction brain
   Increasing life system     grown, fractal geometry, wholeness,        & urban environment
(Urban green, psychological             unfolding, etc.)
  and physical health, etc)

                                                                     Hyper complex system able to
                                                                     reinforce life system in its

                              BIOPHILIC CITY                         several component (physical,
                                                                     psychological, health, and
                                                                     sensorial wellbeing)
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THE BIOPHILIC CITY
          BIOPHILIA
          is the innately emotional affiliation of
          human beings to other living organisms
                       g              g g


           “Wilson and other Bi hili th i t
           “Wil        d th Biophilia theorists
          assert that human beings not only
          derive specific aesthetic benefits from
          interacting with nature, but that the
          human species has an instinctive,
                     p
          genetically determined need to
          deeply affiliate with natural setting
          and lif f
             d life-forms.” (B th & S l b
                           ” (Besthorn& Saleeby,
          2003)
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   BENEFIT FROM BIOPHILIC DESIGN
What role does G ee Space p ay in the U ba Environment?
  a oe         Green      play      e Urban     o e




•Environmental

•Psychological

•Physical Health

•Social
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Using Gardens to Improve Health Care
Psychological and Physical Health
        Healing Garden at Legacy Good Samaritan Hospital




 The 13,000-square-foot garden in Portland, Oregon, is
       13 000 square foot            Portland Oregon
 designed to meet the needs of people with a variety of
 abilities. Wide paths, raised beds, and lots of seating
 options make it user-friendly for people in wheelchairs or
  p                           y    p p
 those who are ill. The garden is used informally by
 patients, family members, and staff, and for patients’
 therapy.


                                                              Photos courtesy of Legacy Health System

The garden contains an assortment of plants designed to
provide interest throughout the year and attract birds
and butterflies. The pattern of the paths, seating
options, and spaces for horticulture, therapy, and
socializing encourage visitors to interact with each other
and the environment.
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Potential Neuroscience Application

 • Sensation and Perception
 (how do we see, hear, smell, taste, etc.?)

 •LLearning and M
        i      d Memory
 (how do we store and recall our sensory experiences?)

 • Decision making
 (how do we evaluate the potential consequences of our actions?)

 • Emotion and affect
 (how do we become fearful or excited? or what makes us feel happy or sad?)

 • Movement
 (how do we interact with our environment and navigate through it?)
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           RECENT STUDY

Stress (Ulrich, 1993)
heart rate blood pressure, relax muscle
      rate,       pressure
tension, increase alpha waves that
associated with relaxation. (Ulrich et al.,
1991)
immune system functioning (Parsons,
1991)
a ety, ea , anger, aggression and
anxiety, fear, a ge , agg ess o a d
increased feelings of well begin are
common responses to natural settings
(
(Ulrich, 1979, Hartig, Mang, & Evans,
       ,      ,     g,     g,        ,
1991)
Interaction in natural environments also
increase problem solving, creativity,
capacity to concentrate and focus
(Ulrich, 1993, Katcher& Wilkins, 1993)
Enhances feelings of awe, mystery,
spiritual transcendence (Besthorn&
Saleeby, 2003)
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        STREET FOR LIFE
           By Elizabeth Burton
           And Lynne Mitchell

TOPIC
designing environments to
suit people of all ages and abilities.
In particularly the relationships
between built environments and
mental h lth and cognitive
     t l health d         iti
impairment.


OUTPUT
how the environment
could be designed to give these
people as good a quality of life as
possible


                                         dementia project findings leaflet (Burton, Mitchell and Raman, 2004).
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Although negative feelings were less common, the participants did report feeling:

■ Anxious
■ Fearful
■ Bored
■ Intimidated (especially people with dementia, in formal spaces with imposing
              ( p       yp p                   ,           p            p    g
architecture)
■ Confused
■ Embarrassed (particularly when getting lost)
■ Lonely.
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              MORPHOGENETIC PROCESS
                                         fractals in typical
                                         Ethiopian ill
                                         Ethi i village
                                         architecture




… organisms computer
   organisms,
programs, buildings,
neighbourhoods, and cities
share th same general
 h    the             l
rules governing a complex
hierarchical system.
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Musei Vaticani, Rome
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             Vegetable Façade




COPENHAGEN (DK) - In central Copenhagen a living map of Europe has appeared on the facade of the
European Environment Agency (EEA) offices. Designed by architect Johanna Rossbach, with Mangor &
Nagel Arkitektirma, the vegetative, custom-fitted screen celebrates the old continent's biodiversity, with
plants arranged according to their respective regional origins. Reflecting a burgeoning trend toward living
facades in urban contexts, the forward-thinking project stresses the use of indigenous species when
choosing to 'green' the urban environment, an essential step toward the preservation of local ecologies.
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California Academy of Sciences / Renzo Piano
                                               A new link in an ecological corridor for
                                               wildlife, the new Academy’s living roof
                                               is planted with nine native California
                                                    l    d    h               lf
                                               species that will not require artificial
                                               irrigation. The planted area measures
                                               2.5 acres; it is now the largest swath
                                               of native vegetation in San Francisco.
                                                 f    i           i i S F          i
                                               Approximately 1.7 million plants
                                               blanket the living roof.




 The Living Roof
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By absorbing rainwater, the new Academy’s living roof will p
 y         g                              y      g         prevent up to 3.6 million g
                                                                    p                 gallons of
runoff from carrying pollutants into the ecosystem each year (about 98% of all storm water).
Reclaimed water from the City of San Francisco will be used to flush the toilets, reducing the use of
potable water for wastewater conveyance by 90%.
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Alexander, Christopher (2000) The Nature of Order (New York, Oxford University Press). (in
press)
Alexander, C., Ishikawa, S., Silverstein, M., Jacobson, M., Fiksdahl-King, I. and Angel, S. (1977) A
Pattern Language (New York, Oxford University Press).
             g g (             ,                 y      )
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[
[Earlier version ppublished electronically by Resource for Urban Design Information in 1997
                                         y y                          g
Salingaros, Nikos A. (1999) "Urban Space and its Information Field", Journal of Urban Design,
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   p              p          g


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Biourbanistica by Antonio Caperna

  • 1. OPEN PISM Corso on-line in Progetto Partecipato Sostenibile complementare al Master Internazionale di II Livello in Progettazione Interattiva, Sostenibile e Multimedialità OPEN PISM ASSOCIAZIONE CULTURALE “PROGETTO PARTECIPATO SOSTENIBILE” http://www.progettazionepartecipata.org Corso online in Progettazione Partecipata Sostenibile
  • 2. INTRODUZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE Antonio Caperna, PhD antonio.caperna@biourbanism.org Laboratorio TIPUS, Università Roma Tre à http://www.pism.uniroma3.it International S i t of Bi b i I t ti l Society f Biourbanism http://www.biourbanism.org
  • 3. GLI APPROCCI SCIENTIFICI ALLA SOSTENIBILITA’
  • 4. Documenti politici Approcci socio-economici Aspetti scientifici il percorso politico verso la • economia classica • approccio meccanicistico sostenibilità • environmental economics • teoria della complessità • teorie bio-economiche • concetto di rete • territorialisti e sviluppo • ambiente come eco-sistema autosostenibile • città come entità complessa • biofilic design IL MODELLO BIOURBANISTICO • P2P Urbanism
  • 5. Contesto culturale pre-sistemico Cartesio, Galileo, Bacone, Newton Astronomia, fisica e cosmologa da un lato, metodo di ricerca filosofica dall'altro, furono solidali e costanti nel procedere secondo una direzione che avrebbe portato a concepire il Mondo come un'unica grande macchina, il cui macchina, meccanismo poteva rivelarsi banale a un'indagine condotta more geometrico, usando cioè le costruzioni e le procedure tipiche delLa matematica. ► La filosofia - diceva Galileo - l'universo è scritto in lingua matematica e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche. Nei Philosophiae naturalis Principia mathematica Newton mette subito in evidenza il proprio atteggiamento riduzionista: ► gli elementi che formano il Mondo si muovono in uno spazio e in un tempo assoluti, non condizionati cioè dagli eventi che si verificano dentro di essi, assoluti, quindi eterni e immutabili. ► Nella meccanica di Newton tutti i fenomeni fisici si riconducono al moto di particelle elementari e materiali ca sato dalla loro attrazione reciproca; causato attra ione reciproca; un'unica grande legge, quindi, a spiegazione della molteplicità degli eventi del Cosmo. la visione meccanicistica della natura e il determinismo, cioè determinismo, quell atteggiamento quell'atteggiamento che tende a interpretare ogni fenomeno come la manifestazione di una semplice catena di causa/effetto. causa/effetto.
  • 6. Contesto culturale pre-sistemico Astronomia, fisica e metodo di ricerca filosofica, concepire il Mondo come un'unica grande macchina TENIBILE Nei Philosophiae naturalis Principia mathematica Newton mette subito in evidenza il proprio atteggiamento riduzionista: PPO SOST ► gli elementi che formano il Mondo si muovono in uno spazio e in un tempo assoluti, non condizionati cioè dagli eventi che si verificano dentro di essi, quindi eterni e immutabili. ,q SCIENZA E SVILUP ► spiegazione della molteplicità degli eventi del Cosmo secondo una visione meccanicistica ► determinismo, atteggiamento che tende a interpretare ogni fenomeno come la manifestazione di una semplice catena di p causa/effetto.
  • 7. Contesto culturale pre-sistemico Edgar Morin ha proposto di indicare la proposta metodologica cartesiana sotto la denominazione di pensiero semplice, TENIBILE se un problema è troppo complesso per poter PPO SOST essere risolto può sempre essere suddiviso in tanti sotto problemi per i quali è possibile una SCIENZA E SVILUP spiegazione. La "sommatoria" delle micro- spiegazioni fornirà la soluzione al macro- p g problema di partenza; … Morin, Il metodo. Ordine, disordine, organizzazione, Feltrinelli, 1994 organizzazione, Paradigma insieme di valori, concetti, tecniche etc., condivise da una comunità scientifica ed usate per definire problemi e soluzioni
  • 8. Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico Nel periodo della Repubblica di Weimar comincia a crescere una cultura anti- anti- meccanicistica Spengler – Il tramonto p g dell’Occidente Morfologia della vita attraverso un punto di vista dinamico- p dinamico- evolutivo Goethe
  • 9. Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico Fisica quantistica – particelle subatomiche per le quali non ha senso considerarle entità isolate id l tità i l t poiché vanno intese come interconnessioni o correlazioni. Le L particelle quantistiche non sono ti ll ti ti h cose ma processi, insieme di relazioni che si protendono verso le altri processi non possiamo scomporre il mondo in unità elementari.
  • 10. Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico all approccio ► BIOLOGIA ► Lawrence Henderson introduce il termine “sistema” per indicare tanto gli “sistema” organismi viventi che le strutture sociali ► Quindi sistema come “un tutto integrato le cui proprietà derivano dalle “un relazioni tra le parti” parti” ► Sistema da greco synestanai, ovvero porre insieme, quindi capire le cose synestanai, ponendole in un contesto analizzandole attraverso la natura delle loro relazioni
  • 11. Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico ► PSICOLOGIA della FORMA ► Gestaltproblem, Gestaltproblem, ovvero il problema della f G l bl bl d ll forma organica i ► Ehrenfels definisce il Gestaltproblem come problema in cui il tutto NON è riconducibile alla somma delle parti i t tt i d ibil ll d ll ti ► Esponenti della gestaltpsychologie ritenevano che gli organismi viventi non percepissero l f i i i ti i le forme i t in termini di i i elementi isolati, ma come strutture – patterns – integrate, con qualità che sono proprie della componente relazionale
  • 12. Dal razional-meccanicismo all’approccio sistemico ECOLOGIA ed ECOLOGIA PROFONDA Ecologia come oikos (dimora), quindi lo studio della madre terra, (dimora), terra delle relazioni che legano le componenti vitali del pianeta Haeckel (biologo,1866) “la scienza delle relazioni fra l’organismo “la l organismo e il mondo esterno circostante” circostante” Il biologo Uexküll conia il termine Umweit ambiente (1909) Uexkü Elton introduce i concetti di catene alimentari, cicli alimenatri Tamsley conia il termine “ecosistema” per descrivere le “ecosistema” comunità di animali e vegetali
  • 13. Complexity COMPLESSITA’ Un terremoto, Internet, l’andamento della borsa, uno stormo di uccelli, i tifosi allo stadio, la diffusione di un virus informatico o Influenzale, la superconduttitività e persino il pensiero hanno tutti un elemento in comune: sono sistemi complessi
  • 14. Complexity La Scienza normalmente considera aspetti semplificati della realtà. Un insieme di proprietà (ad esempio il movimento dei pianeti) è riassunto in formule matematiche che sono state realizzate e t t t per d t f l t ti h h t t li t testate determinare i quanto bene la proprietà di interesse può essere modellata e predetta. Se questo non può essere fatto facilmente viene fatta la media di un insieme di risultati separati per generare modelli statisticamente validi (ad esempio il tasso di natalità annuo di una nazione). Questo metodo è stato usato con successo fin dal periodo di Newton, tuttavia ha delle limitazioni. Molte p , delle cose che vorremmo studiare non sono semplificabili, ma nascono come risultato di complesse interazioni tra molte differenti parti individuali. In questa categoria rientrano molti aspetti della vita e dei comportamenti intelligenti (umani). Il campo della Complexity Theory cerca di applicare metodi scientifici a quei sistemi complessi, concentrandosi non sulle entità (cioè sulle singole parti) ma sulle loro interazioni le dinamiche del sistema interazioni, sistema.
  • 15. Complexity A scientific approach structured around a new paradigm: complex Systems Made of many non-identical elements connected b diverse i t t d by di interactions ti NETWORK
  • 16. nella visione sistemica gli oggetti Nella visione meccanicistica, il stessi divengono reti di relazioni, mondo è un insieme di inserite all’interno di reti più grandi. Per oggetti. Nella visione classica i sistemici le relazioni hanno una l attenzione l’attenzione è posta sugli importanza primaria, mentre i confini TENIBILE oggetti e non sulle loro degli schemi diventano secondari interrelazioni. PPO SOST Approccio sistemico approccio “meccanicistico” SCIENZA E SVILUP oggetti relazioni confini relazioni
  • 17. Un sistema è un insieme costituito di parti che si relazionano tra loro. Lo stato di ciascuna parte è vincolato, coordinato, o dipendente dallo stato delle altre unità. Tutte le parti hanno delle proprietà che si combinano fra loro per produrre un i i d insieme ffunzionale più ampio con una nuova i l iù i TENIBILE proprietà. La proprietà emergente è una proprietà che si forma dal risultato dell’interazione funzionale fra le componenti del PPO SOST sistema SCIENZA E SVILUP La scoperta della complessità imprevedibilità di alcuni fenomeni nella scienza non esistono oggetti semplici relazione
  • 18. Complexity Esistono alcune caratteristiche comuni a tutti i sistemi complessi: 1) Tante componenti più o meno complesse: in generale, più numerosi e complessi sono i (sotto)sistemi che lo compongono, più complesso è il sistema nel suo insieme; nei sistemi più complessi, i sottosistemi (cioè le componenti) sono a loro volta ad alta complessità; le componenti possono essere “hardware” (molecole, processori fisici, cellule, individui) o “software” (unità di elaborazione virtuali); 2) I t Interazioni tra l componenti: l componenti interagiscono passandosi i i t le ti le ti i t i d i informazioni (sotto forma di energia, materia o informazioni digitali); la quantità di connessioni e la presenza di sottostrutture ricorsive e di circuiti di retroazione (i cosiddetti “anelli”) aumentano la complessità del sistema ma le sistema, informazioni che le componenti si scambiano non possono essere né troppo numerose (altrimenti il sistema diviene caotico), né troppo poche (il sistema si “cristallizza”); cristallizza );
  • 19. Complexity 3) Assenza di gerarchia “piramidale”: se vi è un’unica componente che, da sola, governa il comportamento del tutto, il sistema non può essere complesso; la sua descrizione, infatti, può facilmente essere ridotta a quella del sottosistema- leader; diverso è il caso dei sistemi complessi “ologrammatici”, in cui ciascuna componente possiede informazioni relative al sistema nel suo insieme (per esempio, ciascuna cellula contiene tutta l’informazione genetica dell’organismo di cui fa parte). 4) Interazione adattiva con l’ambiente: il sistema è tanto più complesso, quanto più numerosi sono i fattori che influiscono sul suo adattamento all’ambiente (dei quali deve tener conto il modello): incidenza di fattori casuali casuali, apprendimento, interazione con l’osservatore del sistema, ecc.; mentre il sistema evolve, i suoi sottosistemi co-evolvono sviluppando strategie di co- adattamento (simbiosi cooperazione comunicazione ecc.). (simbiosi, cooperazione, comunicazione, ecc )
  • 20. Complexity Scientific knowledge as web of patterns and concept (G ff d t (Geoffrey Ch ) Chew) World as web of relationships Approximately boundary knowledge relationships l ti hi
  • 21. Complexity Nodes: chemicals (substrates) Metabolic Network Links: bio-chemical reactions Neuronal Network
  • 22. Complexity Network Society (Castells) Sarah Ralph Jane Peter Small worlds
  • 24. Il linguaggio della complessità frattali
  • 25. Il linguaggio della complessità Arterie e vene coronariche sono un altro t p co esempio di atta applicati e o studio tipico ese p o d frattali app cat nello stud o di strutture fisiologiche. Attraverso queste I neuroni sono un esempio di struttura rappresentazioni è possibile costruire un frattale. Il corpo cellulare si ramifica in modello ed attraverso elaborazioni dendriti che si ramificano a loro volta e computerizzate si possono studiare in p p questa struttura può essere correlata al dettaglio malattie e relative cure del cuore. caos nel sistema nervoso
  • 26. Il linguaggio della complessità Calco di bronchi esempio di nebulosa
  • 27. Il linguaggio della complessità Musica frattale esempio di nuvole "frattali" le versioni più recenti della teoria inflazionaria, l’universo, anziché essere una palla di fuoco in espansione, sarebbe un immenso frattale che cresce continuamente: esso sarebbe costituito da molte sfere che si rigonfiano le quali producono nuove sfere, che a loro volta ne rigonfiano, sfere generano altre, all’infinito.
  • 28. CITTÁ E TERRITORIO COME ECOSISTEMI COMPLESSI CITTÁ Un ecosistema si caratterizza per i flussi di energia al fine di combattere l’aumento di entropia.
  • 29. The Structure of Pattern Languages COLLECTION OF MATERIAL ELEMENTS LIKE: PEOPLE, CARS, MOLECULES, HOUSES, WATER, ETC. WHEN THIS ELEMENTS WORKING TOGETHER OR SYSTEM CO-OPERATE Crystal Lattice Structures urban qualities include dynamic evolution and stability ALEXANDER’S MODEL = TOWN AS SEMI LATTICE SEMI-LATTICE CHANGES IN A PART CAN CAUSE STRESS IN OTHER PARTS
  • 30. The Structure of Pattern Languages Pattern languages help us to tackle the complexity of a wide variety of systems ranging from computer f id i t f t i f t software, to buildings and cities. Each "pattern" represents a rule governing one working piece of a complex system, and the application of pattern languages can be done systematically. Design that systematically wishes to connect to human beings needs the information contained in a pattern language. p g g
  • 31. The Structure of Pattern Languages The idea that materialized in the published pattern language was first of all, of course, intended just to get a handle on some of the physical structures that make the environment nurturing for human beings And beings. And, secondly, it was done in a way that would allow this to happen on a really large scale. And, what I mean by that is that we wanted to generate the environment indirectly, just as biological organisms are generated, indirectly, by a genetic code ( (C. Alexander) )
  • 32. The Structure of Pattern Languages This decision to use a genetic approach was not only because of the th scale problem. It was i l bl important from th b i i t tf the beginning, because b one of the characteristics of any good environment is that every part of it is extremely highly adapted to its particularities. That local adaptation can happen successfully only if people (who are locally knowledgeable) do it for themselves. In traditional society where lay p p either built or laid out their own houses, their own y people , streets, and so on, the adaptation was natural. It occurred successfully because it was in the hands of the people that were directly using the buildings and streets. So, with the help of the shared pattern languages which existed in traditional society, people were able to generate a complete living structure. (C. Alexander)
  • 33. The Structure of Pattern Languages A city needs the same sort of resilience to changing conditions that a healthy ecosystem has. We require a set of evolutionary laws, which are the laws opposite of rigid design laws such as monofunctional zoning. Furthermore, those laws have to allow the reconnection of urban units so as to maintain or increase the degree of life in the environment.
  • 34. The Structure of Pattern Languages archetypal Introduction; relationship with above patterns Main point of a problem Full Description Solution (heart of the problem) Chart, components of the solution relationship with lower patterns
  • 35. The Structure of Pattern Languages
  • 36. BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY La Biourbanistica ha per oggetto lo studio dell’organismo urbano, inteso come sistema ipercomplesso, l’analisi delle dinamiche interne e quelle con il suo intorno (territorio), di i h i t ll i t (t it i ) nonché le relazioni che sussistono tra dette componenti. La Biourbanistica considera il corpo urbano come costituito da una molteplicità di livelli interconnessi che si influenzano p vicendevolmente in modo non-lineare. Tale caratteristica induce l’emergere di proprietà complessive non prevedibili attraverso l studio d ll singole parti, ma solo dall’analisi tt lo t di delle i l ti l d ll’ li i dinamica dell’intero. Questo atteggiamento conoscitivo accomuna la Biourbanistica alle scienze della vita e più in e, generale, a tutte quelle scienze che nel XXI secolo si occupano di sistemi integrati, come la meccanica statistica, la g termodinamica, la ricerca operativa e l’ecologia.
  • 37. BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY La similitudine non è solo metodologica ma anche nei contenuti (da cui il prefisso Bio) essendo le città l’ambiente di vita d ll specie umana. Da qui il riconoscimento di ‘forme it della i D i i i t ‘f ottimali’ rilevabili a diverse scale di definizione (dalla fisiologia fino al livello ecologico) che, attraverso processi morfogenetici che morfogenetici, garantiscono l’optimum in termini di efficienza sistemica e di q qualità di vita degli abitanti. Una progettazione che non g p g obbedisca a queste leggi è destinata a creare ambienti antinaturali, ostili all’evoluzione degli individui e al rafforzamento d ll vita, nelle sue molteplici declinazioni. ff t della it ll lt li i d li i i
  • 38. BIOURBANISM. BIOPHILIC CITY La Biourbanistica agisce sul mondo reale attraverso una metodologia partecipativo-maieutica, con verifica intersoggettiva (ovvero il benessere percepito e comunicato dagli abitanti) e oggettiva (ovvero le misurazioni sperimentali di indici fisiologici, sociali, economici). Obiettivo della Biourbanistica è quello di fornire un contributo scientifico che concorra: (i) allo sviluppo e all’attuazione delle premesse dell’Ecologia profonda (Bateson) sul piano socio-ambientale; (B t ) l i i bi t l (ii) alla rilevazione e attuazione delle potenzialità di miglioramento dell’ambiente rispetto ai bisogni di natura degli esseri umani che vi vivono e del loro ecosistema; (iii) a gestire la transizione dall’economia dell’energia fossile a un nuovo modello organizzativo della civiltà; g ; (iv) ad approfondire in particolare l’organica interazione di fattori culturali e fisici nella realtà urbanistica (sociogeometria, studio dei flussi e delle reti, ecc.).
  • 39. BIOURBANISM: A GENERAL OVERVIEW City form Policy Democratic (Bottom- Green Buildings up) processes ENERGETICAL G C Renewable energies SYSTEM Societal, Grid energy system glo-cal e-gov g e-democracy P2P urbanism BIO BIOPHILIC DESIGN NETWORK URBANISM HUMAN ORIENTED DESIGN Reinforcement of life systems Biophilia Hypothesis Participatory Design p y g Morphogenetic Design Change of Patterns Environmental Psychology Cultural SHIFT PARADIGM Neurophysiology Economical Complex approach Sensory Urbanism Educational
  • 40. B I O URBANISM Unsustainable system HOW? B I O WHY? Cultural, economical, and URBANISM Architectural patterns p Shift Paradigm TOOLS BIOPHILIC MORPHOGENESIS NEUROSCIENCE DESIGN Biophilia Hypothesis Morphogenetic process (Biophilic Psychological Interaction brain Increasing life system grown, fractal geometry, wholeness, & urban environment (Urban green, psychological unfolding, etc.) and physical health, etc) Hyper complex system able to reinforce life system in its BIOPHILIC CITY several component (physical, psychological, health, and sensorial wellbeing)
  • 41. WWW.BIOURBANISM.ORG THE BIOPHILIC CITY BIOPHILIA is the innately emotional affiliation of human beings to other living organisms g g g “Wilson and other Bi hili th i t “Wil d th Biophilia theorists assert that human beings not only derive specific aesthetic benefits from interacting with nature, but that the human species has an instinctive, p genetically determined need to deeply affiliate with natural setting and lif f d life-forms.” (B th & S l b ” (Besthorn& Saleeby, 2003)
  • 42. WWW.BIOURBANISM.ORG BENEFIT FROM BIOPHILIC DESIGN What role does G ee Space p ay in the U ba Environment? a oe Green play e Urban o e •Environmental •Psychological •Physical Health •Social
  • 43. WWW.BIOURBANISM.ORG Using Gardens to Improve Health Care Psychological and Physical Health Healing Garden at Legacy Good Samaritan Hospital The 13,000-square-foot garden in Portland, Oregon, is 13 000 square foot Portland Oregon designed to meet the needs of people with a variety of abilities. Wide paths, raised beds, and lots of seating options make it user-friendly for people in wheelchairs or p y p p those who are ill. The garden is used informally by patients, family members, and staff, and for patients’ therapy. Photos courtesy of Legacy Health System The garden contains an assortment of plants designed to provide interest throughout the year and attract birds and butterflies. The pattern of the paths, seating options, and spaces for horticulture, therapy, and socializing encourage visitors to interact with each other and the environment.
  • 44. WWW.BIOURBANISM.ORG Potential Neuroscience Application • Sensation and Perception (how do we see, hear, smell, taste, etc.?) •LLearning and M i d Memory (how do we store and recall our sensory experiences?) • Decision making (how do we evaluate the potential consequences of our actions?) • Emotion and affect (how do we become fearful or excited? or what makes us feel happy or sad?) • Movement (how do we interact with our environment and navigate through it?)
  • 45. WWW.BIOURBANISM.ORG RECENT STUDY Stress (Ulrich, 1993) heart rate blood pressure, relax muscle rate, pressure tension, increase alpha waves that associated with relaxation. (Ulrich et al., 1991) immune system functioning (Parsons, 1991) a ety, ea , anger, aggression and anxiety, fear, a ge , agg ess o a d increased feelings of well begin are common responses to natural settings ( (Ulrich, 1979, Hartig, Mang, & Evans, , , g, g, , 1991) Interaction in natural environments also increase problem solving, creativity, capacity to concentrate and focus (Ulrich, 1993, Katcher& Wilkins, 1993) Enhances feelings of awe, mystery, spiritual transcendence (Besthorn& Saleeby, 2003)
  • 46. WWW.BIOURBANISM.ORG STREET FOR LIFE By Elizabeth Burton And Lynne Mitchell TOPIC designing environments to suit people of all ages and abilities. In particularly the relationships between built environments and mental h lth and cognitive t l health d iti impairment. OUTPUT how the environment could be designed to give these people as good a quality of life as possible dementia project findings leaflet (Burton, Mitchell and Raman, 2004).
  • 47. WWW.BIOURBANISM.ORG Although negative feelings were less common, the participants did report feeling: ■ Anxious ■ Fearful ■ Bored ■ Intimidated (especially people with dementia, in formal spaces with imposing ( p yp p , p p g architecture) ■ Confused ■ Embarrassed (particularly when getting lost) ■ Lonely.
  • 48. WWW.BIOURBANISM.ORG MORPHOGENETIC PROCESS fractals in typical Ethiopian ill Ethi i village architecture … organisms computer organisms, programs, buildings, neighbourhoods, and cities share th same general h the l rules governing a complex hierarchical system.
  • 50. WWW.BIOURBANISM.ORG Vegetable Façade COPENHAGEN (DK) - In central Copenhagen a living map of Europe has appeared on the facade of the European Environment Agency (EEA) offices. Designed by architect Johanna Rossbach, with Mangor & Nagel Arkitektirma, the vegetative, custom-fitted screen celebrates the old continent's biodiversity, with plants arranged according to their respective regional origins. Reflecting a burgeoning trend toward living facades in urban contexts, the forward-thinking project stresses the use of indigenous species when choosing to 'green' the urban environment, an essential step toward the preservation of local ecologies.
  • 51. WWW.BIOURBANISM.ORG California Academy of Sciences / Renzo Piano A new link in an ecological corridor for wildlife, the new Academy’s living roof is planted with nine native California l d h lf species that will not require artificial irrigation. The planted area measures 2.5 acres; it is now the largest swath of native vegetation in San Francisco. f i i i S F i Approximately 1.7 million plants blanket the living roof. The Living Roof
  • 52. WWW.BIOURBANISM.ORG By absorbing rainwater, the new Academy’s living roof will p y g y g prevent up to 3.6 million g p gallons of runoff from carrying pollutants into the ecosystem each year (about 98% of all storm water). Reclaimed water from the City of San Francisco will be used to flush the toilets, reducing the use of potable water for wastewater conveyance by 90%.
  • 54. Alexander, Christopher (2000) The Nature of Order (New York, Oxford University Press). (in press) Alexander, C., Ishikawa, S., Silverstein, M., Jacobson, M., Fiksdahl-King, I. and Angel, S. (1977) A Pattern Language (New York, Oxford University Press). g g ( , y ) Alexander, C., Neis, H., Anninou, A. and King, I. (1987) A New Theory of Urban Design (New York, Oxford University Press). Batty, Michael and Longley, Paul (1994) Fractal Cities (London, Academic Press). Bovill, Carl (1996) Fractal Geometry in Architecture and Design (Boston, Birkhäuser). , ( ) y g ( , ) Salingaros, Nikos A. (1995) "The Laws of Architecture from a Physicist's Perspective", Physics Essays, Vol. 8 pp. 638-643. Salingaros, Nikos A. (1998) "Theory of the Urban Web", Journal of Urban Design, Vol. 3 pp. 53-71. [ [Earlier version ppublished electronically by Resource for Urban Design Information in 1997 y y g Salingaros, Nikos A. (1999) "Urban Space and its Information Field", Journal of Urban Design, Vol. 4 pp. 29-49. Salingaros, Nikos A. (2000) "Structure of Pattern Languages", Architectural Research Quarterly, Vol. 4 pp. 149-161. pp Salingaros, Nikos A. and West, Bruce J. (1999) "A Universal Rule for the Distribution of Sizes", Environment and Planning B: Planning and Design, Vol. 26 pp. 909-923. Caperna A., Introduction to The Pattern Language, www.archimagazine.com Caperna A., ICT per un Progetto Urbano Sostenibile, www.tesionline.it p p g http://www.tipus.uniroma3.it http://www.biourbanism.org