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Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi
Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna
1
Università degli Studi di Milano Bicocca
Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
a.a. 2012/2013
Progetto di Psicofisica e Percezione
La memorizzazione tra immagine pubblicitaria
Conventional e Unconventional
Realizzato da: Anna Bollella, Simone Forte, Egle Loliva
1. Abstract......................................................................................................................................................2
2. Introduzione………………………………………………………………………………………………………………2
3. Materiali, metodi e Procedure...........................................................................................................4
3.1 Soggetti............................................................................................................................................................... 4
3.3 Materiali............................................................................................................................................................. 4
3.4 Metodo – Signal Detection Theory............................................................................................................ 5
4. Risultati.....................................................................................................................................................7
4.1 Dati....................................................................................................................................................................... 7
4.2 Probabilità ........................................................................................................................................................ 9
4.3 Matrice z - Probit...........................................................................................................................................11
4.4 «d’», «c» e «β»................................................................................................................................................13
5. Discussione............................................................................................................................................ 14
5.1 Analisi delle immagini ................................................................................................................................14
6. Conclusioni............................................................................................................................................ 15
Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi
Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna
2
1.Abstract
Non esistono immagini pubblicitarie “ingenue”. Tutte hanno insito nella loro stessa natura
lo scopo di imprimersi nella mente del proprio destinatario-consumatore e condurlo
all’“acquisto” (reale o metaforico che sia).
Ciononostante, la presenza di tattiche differenti in metodologie ed efficacia è indubbia, ed
è esattamente da tale eterogeneità che la nostra ipotesi iniziale prende forma.
Questo esperimento, infatti, pur considerando il dislivello cognitivo legato all’esposizione
indiretta dei soggetti al veicolo non convenzionale, vuole verificare che la
memorizzazione delle immagini delle pubblicità che sfruttano mezzi non
convenzionali è maggiore rispetto a quella delle classiche pubblicità diffuse
attraverso i media di comunicazione di massa.
Basandoci sugli studi di Lionel Standing che nel 1973 avevano dimostrato la grande
portata della memoria visiva, abbiamo impiegato il metodo statistico della detezione del
segnale per vagliare la veridicità della nostra ipotesi.
Sono stati presi in esame20soggetti, a ognuno dei quali è stata mostrata dapprima una
sequenza di 40 immagini di pubblicità convenzionali e successivamente una seconda
serie di 40 slide, con 20 spot già mostrati e 20 spot mai visti.Durante la visualizzazione era
loro richiesto di rispondere con un “si” nel caso in cui riconoscessero un’immagine già
vista, e con un “no” nel caso contrario. Medesimo procedimento è stato attuato per un
gruppo di immagini non convenzionaliugualmente strutturato.
Terminata la somministrazioneciascun soggetto è stato invitato a identificare quale, tra
tutte le immagini mostrate, lo avesse “colpito” maggiormente.
Considerando che la base di partenza,riscontrata da Standing, era pari al 73% di feedback
positivi da parte dei soggetti sottoposti a esperimenti di questo genere, la fusione tra
l’ampiezza della memoria visiva e l’elevata comunicabilità tipica delle immagini
pubblicitarie si è rivelata la miscela perfetta in grado di fruttare una percentuale di
memorizzazione media approssimata al 94%.
Meno significativa, invece, è risultata essere la differenza mnemonica tra pubblicità
convenzionali e pubblicità non convenzionali, il che ci ha condotti a smentire l’ipotesi
iniziale da noi formulata e a spostare la nostra lente di indagine alla ricerca di un fattore
diverso da quello “estetico” tale da giustificare l’enorme potenziale di coinvolgimento
fondamentodelle tecniche unconventional.
2.Introduzione
Gli occhi sono il “centro privilegiato” della nostra memoria. Come comprovato dagli studi di
Lionel Standingpressola Bishop’sUnivesity in Canada, infatti, la principale componente dei
meccanismi umani di memorizzazione è quella visiva; questo perché qui è presente il
maggior numero di ricettori sensoriali del nostro corpo.
Nel 1973Standing fece visualizzare a un campione di soggetti 10.000 diapositive
fotografiche, ognuna mostrata a intervalli di 5secondi per un periodo di tempo di 5 giorni.
Al termine del quinto giorno fu scelto un campione casuale di 160 immagini (tra quelle già
osservate) che i ricercatori accoppiarono con altrettante immagini inedite; compito del
soggetto era quello di individuare, per ogni coppia, l’immagine già vista.
La percentuale di immagini ricordate era molto alta e pari al 73%.
Il nostro obiettivo è quello di utilizzare la base di questi studi per verificare se, nel caso
specifico dell’immagine pubblicitaria, la memorizzazione vari a seconda dell’utilizzo di
tecniche convenzionali o non convenzionali, favorendo il ricordo delle pubblicità non
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convenzionali.
La pubblicità convenzionale è quella volta a promuovere un prodotto, servizio o messaggio
sociale, attraverso l’impiego di media tradizionali quali riviste, cartelloni, spot televisivi o
radiofonici, etc.Le pubblicità non convenzionali, invece, si riferiscono a tutta quella gamma
di strategie alternative messe in atto da enti e aziende per rompere la barriera di
indifferenza e assuefazione che le classiche metodologie di promozione hanno
inesorabilmente innalzato tra sé e il proprio consumatore. Le tecniche non convenzionali, il
più delle volte, sfruttano l’ambiente circostante (tecniche ambient) come se fosse un
grande set pubblicitario i cui attori ossia i destinatari del messaggio, sono inconsapevoli.
Img.1: Esempio di immagine pubblicitaria convenzionale
Img.2: Esempio di immagine
pubblicitaria non convenzionale
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3.Materiali, metodi e Procedure
3.1 Soggetti
L’esperimento è stato sottoposto a 20 soggetti di età compresa tra i 20 e i 50 anni (media
32 anni), suddivisi in egual misura tra maschi e femmine,conun’istruzione che va dalla
licenza media alla laurea magistrale. Ai soggetti è stata mostrata dapprima la serie delle
immagini pubblicitarie convenzionali e poi quella delle non convenzionali, ottenendo così
due gruppi sperimentali:
Gruppo A – Conventional
Gruppo B – Unconventional
3.2 Procedura
A ogni soggetto è stata presentata una sequenza di 40 immagini pubblicitariemostrate per
una durata di 5 secondi e intervallate da una schermata nera. Successivamente è stata
sottoposta al soggetto una seconda serie di 40 slide, di cui 20 con spot già mostrati e 20
con spot mai visti, chiedendogli contemporaneamente di rispondere con un “si” nel caso in
cui riconoscesse un’immagine già vista, e con un “no” nel caso contrario.
Al termine della somministrazione dei test è stata posta a ciascun soggetto un’ulteriore
domanda volta a identificarequale, tra tutte le immagini mostrate, lo avesse “colpito”
maggiormente.
3.3 Materiali
Le 120 immagini selezionate sono state scelte cercando di rispettare non solo i criteri più
rappresentativi delle tecniche convenzionali e non convenzionali, ma anche cercando di
equilibrare le une e le altre in base al prodotto o servizio pubblicizzato. Sono state
individuate, quindi, 6 categorie merceologiche rappresentate in egual misura in entrambi i
gruppi:
- abbigliamento;
- automobili;
- film e telefilm;
- prodotti;
- servizi;
- sociale.
Le immagini, infine, sono state portate tutte allo stesso formato: 600x800 pixel.
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Img. 3: Esempio di pubblicità non convenzionale, categoria “Film e Telefilm”
Img.4: Esempio di pubblicità
convenzionale, categoria “Film e Telefilm”
3.4Metodo – SignalDetectionTheory
Questo esperimento si basa sulla teoria della detezione del segnale
(SignalDetectionTheory) eassume, quindi, l’esistenza di un processo sensoriale e di un
processo di decisione. Il segnale quando presente è immerso in un rumore di fondo
continuo, l’osservatore deve quindi attuare un processo di decisione per distinguere il
segnale dal rumore.
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Quattro possibili risultati:
N: Solo rumore
SN: Segnale sovrapposto al rumore
Yes: Il soggetto risponde sì
No: Il soggetto risponde no
La distanza tra la distribuzione del rumore (N) e la distribuzione del segnale + rumore (SN)
rappresenta la sensibilità dell’osservatore a discriminare il segnale dal rumore di fondo.
Questa sensibilità del sistema viene espressa tramite un indice chiamato «d’».
La SDT assume che l’osservatore risponda “Sì, il segnale è presente” se la sensazione
(oppure lo stato di eccitazione del sistema sensoriale) è superiore a un certo valore «c», e
“No” negli altri casi.
Il valore «c» è il criterio di decisione stabilito dall’osservatore che può aggiustarlo per
massimizzare il numero di risposte corrette.
Il bias «β» (errore sistematico) è una misura strettamente correlata al criterio di decisione
che corrisponde al rapporto dei valori della PDF del rumore (N) e della PDF del segnale
più rumore (SN) nel punto «c».
STIMULUS
RESPONSE
“Yes” “No”
PRESENT (SN)
(SIGNAL + NOISE)
P{“Yes” | SN}
(H)
P{“No” | SN}
(M)
ABSENCE (N)
(NOISE)
P{“Yes” | N}
(FA)
P{“No” | N}
(CR)
Nel caso specifico del nostro esperimento:
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7
H = Hit--> Il soggetto identifica l’immagine come vista ed è vero
M = Miss --> Il soggetto risponde “no” quando c’è un’immagine vista
FA= False Alarm--> Il soggetto risponde “sì” quando non c’è un’immagine vista
CR= CorrectRejection--> Il soggetto identifica l’immagine come non vista ed è vero
4.Risultati
4.1 Dati
Gruppo A–Conventional
Soggetto 01 Yes No
SN 20 0
N 2 18
Soggetto 02 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 03 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 04 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 05 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 06 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 07 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 08 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 09 Yes No
Soggetto 11 Yes No
SN 15 5
N 7 13
Soggetto 12 Yes No
SN 13 7
N 5 15
Soggetto 13 Yes No
SN 15 5
N 6 14
Soggetto 14 Yes No
SN 13 7
N 5 15
Soggetto 15 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 16 Yes No
SN 19 1
N 1 19
Soggetto 17 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 18 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 19 Yes No
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8
SN 18 2
N 0 20
Soggetto 10 Yes No
SN 13 7
N 5 15
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 20 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Gruppo B–Unconventional
Soggetto 01 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 02 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 03 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 04 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 05 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 06 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 07 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 08 Yes No
SN 18 2
N 0 20
Soggetto 09 Yes No
SN 19 1
N 2 18
Soggetto 11 Yes No
SN 19 1
N 2 18
Soggetto 12 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 13 Yes No
SN 19 1
N 2 18
Soggetto 14 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 15 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 16 Yes No
SN 19 1
N 0 20
Soggetto 17 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 18 Yes No
SN 20 0
N 0 20
Soggetto 19 Yes No
SN 20 0
N 0 20
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Soggetto 10 Yes No
SN 19 1
N 1 19
Soggetto 20 Yes No
SN 20 0
N 0 20
4.2 Probabilità
Gruppo A – Conventional
Soggetto 01 Yes No
SN 0,99
N 0,1
Soggetto 02 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 03 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 04 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 05 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 06 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 07 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 08 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 09 Yes No
SN 0,9
N 0,01
Soggetto 10 Yes No
Soggetto 11 Yes No
SN 0,75
N 0,35
Soggetto 12 Yes No
SN 0,65
N 0,25
Soggetto 13 Yes No
SN 0,75
N 0,3
Soggetto 14 Yes No
SN 0,65
N 0,25
Soggetto 15 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 16 Yes No
SN 0,95
N 0,05
Soggetto 17 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 18 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 19 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 20 Yes No
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10
SN 0,65
N 0,25
SN 0,99
N 0,01
Gruppo B – Unconventional
Soggetto 01 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 02 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 03 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 04 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 05 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 06 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 07 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 08 Yes No
SN 0,9
N 0,01
Soggetto 09 Yes No
SN 0,95
N 0,1
Soggetto 10 Yes No
SN 0,95
N 0,05
Soggetto 11 Yes No
SN 0,95
N 0,1
Soggetto 12 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 13 Yes No
SN 0,95
N 0,1
Soggetto 14 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 15 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 16 Yes No
SN 0,95
N 0,01
Soggetto 17 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 18 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 19 Yes No
SN 0,99
N 0,01
Soggetto 20 Yes No
SN 0,99
N 0,01
N.B. I valori corrispondenti a 1 e 0, sono stati sostituiti rispettivamente con 0,99 e 0,01
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4.3 Matrice z - Probit
Gruppo A – Conventional
Soggetto 01 Yes No
SN 2,326
N -1,282
Soggetto 02 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 03 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 04 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 05 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 06 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 07 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 08 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 09 Yes No
SN 1,282
N -2,326
Soggetto 10 Yes No
SN 0,385
N -0,674
Soggetto 11 Yes No
SN 0,674
N -0,385
Soggetto 12 Yes No
SN 0,385
N -0,674
Soggetto 13 Yes No
SN 0,674
N -0,524
Soggetto 14 Yes No
SN 0,385
N -0,674
Soggetto 15 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 16 Yes No
SN 1,645
N -1,645
Soggetto 17 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 18 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 19 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 20 Yes No
SN 2,326
N -2,326
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Gruppo B – Unconventional
Soggetto 01 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 02 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 03 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 04 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 05 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 06 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 07 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 08 Yes No
SN 1,282
N -2,326
Soggetto 09 Yes No
SN 1,645
N -1,282
Soggetto 10 Yes No
SN 1,645
N -1,645
Soggetto 11 Yes No
SN 1,645
N -1,282
Soggetto 12 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 13 Yes No
SN 1,645
N -1,282
Soggetto 14 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 15 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 16 Yes No
SN 1,645
N -2,326
Soggetto 17 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 18 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 19 Yes No
SN 2,326
N -2,326
Soggetto 20 Yes No
SN 2,326
N -2,326
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4.4«d’», «c» e «β»
d’= zH − zFA
c = − zH + zFA/2
logβ = d’c →β =exp(d’c)
CONVENZIONALI
SOGG. d' c β
01 3,608 - ,522 0,152
02 3,971 0,341 3,870
03 3,971 0,341 3, 70
4 4,653 0,000 1,000
05 4,653 0,000 1,0 0
06 3,971 0,341 3,870
07 4,653 0,000 1, 00
08 3,971 0,341 3,870
09 3,608 0,522 6,585
10 1,060 0,145 1,166
11 1,060 -0,145 0,858
12 1,060 0,145 1,166
13 1,199 -0,075 0,914
14 1,060 0,145 1,166
15 3,971 0,341 3,870
16 3,290 0,000 1,000
17 4,653 0,000 1,000
18 4,653 0,000 1,000
19 4,653 0,000 1,000
20 4,653 1,000 1,000
MEDIA 3,418 0,146 1,968
NON CONVENZIONALI
SOGG. d' c β
01 4,653 0,000 1,000
02 4,653 0,000 1,000
03 4,653 0,000 1,000
04 3,971 0,341 3,870
05 3,971 0,341 3,870
06 4,653 0,000 1,000
07 4,653 0,000 1,000
08 3,608 0,522 6,585
09 2,926 -0,182 0,588
10 3,290 0,000 1,000
11 2,926 -0,182 0,588
12 3,971 0,341 3,870
13 2,926 -0,182 0,588
14 3,971 0,341 3,870
15 4,653 0,000 1,000
16 3,971 0,341 3,870
17 4,653 0,000 1,000
18 4,653 0,000 1,000
19 4,653 0,000 1,000
20 4,653 1,000 1,000
MEDIA 4,103 0,134 1,935
Considerando le variabili alla base del metodo della SignalDetectionTheoryi risultati
ottenuti dimostrano che i soggetti esaminati, in entrambi i gruppi sperimentali, non
adottano né una strategia di anticipazione né di perseverazione (il valore di cè prossimo
allo 0, quindi indica un comportamento neutrale)e allo stesso tempo ottengono un numero
elevatodi hit, come conferma il fatto che βsia > di 1. I soggetti inoltre sono particolarmente
sensibili a discriminare il segnale dal rumore, essendo il valore di d'molto alto. La
differenza riscontrata tra la memorizzazione delle immagini convenzionali e quella delle
non convenzionali è minima e corrisponde a 0,685 (In percentuale circa il 91% di risposte
corrette per le convenzionali e il 98% per le non convenzionali).
Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi
Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna
14
5. Discussione
L’ipotesi iniziale di questo esperimento prevedeva di dimostrare che la memorizzazione di
immagini di pubblicità non convenzionali fosse facilitata rispetto a quella di pubblicità
convenzionali.
Basandoci sugli studi di Standing che avevano dimostrato la grande portata della memoria
visiva, le aspettative di partenza di questo lavoro prevedevano un riscontro molto positivo
nelle percentuali di risposte corrette (almeno del 73%). Nello specifico dell’esperimento
svolto, invece, i feedback positivi sono stati anche superiori a quelli degli studi precedenti,
con una media del 94%. Questo perché sono state utilizzate immagini di natura
pubblicitaria, strutturateproprio al fine di restare quanto più possibile impresse nella mente
del destinatario.
Tuttavia, i dati raccolti non hanno confermato la nostra ipotesi primaria, manifestando
soltanto una differenza minima tra la memorizzazione delle immagini del primo e del
secondo gruppo sperimentale.
Nonostante ciò è necessario sottolineare che la maggior parte dei soggetti, alla domanda
postagli al termine dell’esperimento, che indagava su quale tra tutte le immagini mostrate
lo avesse “colpito” maggiormente, ha scelto un’immagine appartenente al gruppo delle
non convenzionali.
Possiamo ipotizzare, quindi, che nonostante i nostri dati sulla memorizzazione visiva non
evidenzino alcuna differenza, probabilmente esiste un dislivello emotivo che favorisce il
maggiore impatto delle pubblicità non convenzionali.
5.1 Analisi delle immagini
Analizzando nello specifico i risultati relativi a ogni immagine mostrata ai soggetti
sperimentali, si può notare che la maggior parte di esseha ottenuto il 100% di Hit o
CorrectRejection. È stato quindi più interessante soffermarci ad osservare quali, invece
avessero raggiunto il numero più alto di False Allarme o di Miss.
Di seguito riportiamo le due immagini, dei relativi gruppi, con il maggior numero di False
Allarme:
Img. 5:Pubblicità convenzionale 30% errore Img. 6:Pubblicità non convenzionale 15% errore
Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi
Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna
15
e quelle con il maggior numero di Miss:
Img. 8:Pubblicità convenzionale 35% MissImg. 7:Pubblicità non convenzionale 15% Miss
In entrambi i casi possiamo supporre che alla base della recidività degli errori ci sia un
processo di elaborazione inesatto dovuto alla scarsa riconoscibilità delle immagini, o
perché afferenti a standard troppo canonici o perché associate semplicemente a scene di
vita quotidiana.
6. Conclusioni
Al termine di questo esperimento sono d’obbligo alcune osservazioni.
Innanzitutto è necessario evidenziare la stretta correlazione esistente tra le vette
percentuali raggiunte nei meccanismi di memorizzazione visiva e l’impiego di immagini
pubblicitarie quali veicoli ottimali di imprinting mnemonico.
Se da un lato questi dati rappresentano un successo, dall’altro l’analisi puntuale
(attraverso la SDT) delle differenze intercorrenti tra il gruppo sperimentale A (immagini
pubblicitarie convenzionali) e il gruppo sperimentale B (immagini pubblicitarie non
convenzionali) falsifica inevitabilmente l’ipotesi di partenza di questo esperimento. Tra i
due, infatti, non c’è che un dislivello minimo.
Talvolta, tuttavia, una smentita può essere più interessante di una conferma: la
constatazione che la quasi totalitàdei soggetti interpellati abbia designato come
maggiormente incisiva una delle pubblicità facenti capo al gruppo delle non convenzionali,
rende percorribili nuovi sentieri di indagine sulla questione. Che sia il fattore emotivo
l’elemento di differenziazione fondamentale tra le canoniche tecniche convenzionali e le
accattivanti tecniche non convenzionali?

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Relazione progetto psicofisica: La memorizzazione tra immagine pubblicitaria Conventional e Unconventional

  • 1. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 1 Università degli Studi di Milano Bicocca Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione a.a. 2012/2013 Progetto di Psicofisica e Percezione La memorizzazione tra immagine pubblicitaria Conventional e Unconventional Realizzato da: Anna Bollella, Simone Forte, Egle Loliva 1. Abstract......................................................................................................................................................2 2. Introduzione………………………………………………………………………………………………………………2 3. Materiali, metodi e Procedure...........................................................................................................4 3.1 Soggetti............................................................................................................................................................... 4 3.3 Materiali............................................................................................................................................................. 4 3.4 Metodo – Signal Detection Theory............................................................................................................ 5 4. Risultati.....................................................................................................................................................7 4.1 Dati....................................................................................................................................................................... 7 4.2 Probabilità ........................................................................................................................................................ 9 4.3 Matrice z - Probit...........................................................................................................................................11 4.4 «d’», «c» e «β»................................................................................................................................................13 5. Discussione............................................................................................................................................ 14 5.1 Analisi delle immagini ................................................................................................................................14 6. Conclusioni............................................................................................................................................ 15
  • 2. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 2 1.Abstract Non esistono immagini pubblicitarie “ingenue”. Tutte hanno insito nella loro stessa natura lo scopo di imprimersi nella mente del proprio destinatario-consumatore e condurlo all’“acquisto” (reale o metaforico che sia). Ciononostante, la presenza di tattiche differenti in metodologie ed efficacia è indubbia, ed è esattamente da tale eterogeneità che la nostra ipotesi iniziale prende forma. Questo esperimento, infatti, pur considerando il dislivello cognitivo legato all’esposizione indiretta dei soggetti al veicolo non convenzionale, vuole verificare che la memorizzazione delle immagini delle pubblicità che sfruttano mezzi non convenzionali è maggiore rispetto a quella delle classiche pubblicità diffuse attraverso i media di comunicazione di massa. Basandoci sugli studi di Lionel Standing che nel 1973 avevano dimostrato la grande portata della memoria visiva, abbiamo impiegato il metodo statistico della detezione del segnale per vagliare la veridicità della nostra ipotesi. Sono stati presi in esame20soggetti, a ognuno dei quali è stata mostrata dapprima una sequenza di 40 immagini di pubblicità convenzionali e successivamente una seconda serie di 40 slide, con 20 spot già mostrati e 20 spot mai visti.Durante la visualizzazione era loro richiesto di rispondere con un “si” nel caso in cui riconoscessero un’immagine già vista, e con un “no” nel caso contrario. Medesimo procedimento è stato attuato per un gruppo di immagini non convenzionaliugualmente strutturato. Terminata la somministrazioneciascun soggetto è stato invitato a identificare quale, tra tutte le immagini mostrate, lo avesse “colpito” maggiormente. Considerando che la base di partenza,riscontrata da Standing, era pari al 73% di feedback positivi da parte dei soggetti sottoposti a esperimenti di questo genere, la fusione tra l’ampiezza della memoria visiva e l’elevata comunicabilità tipica delle immagini pubblicitarie si è rivelata la miscela perfetta in grado di fruttare una percentuale di memorizzazione media approssimata al 94%. Meno significativa, invece, è risultata essere la differenza mnemonica tra pubblicità convenzionali e pubblicità non convenzionali, il che ci ha condotti a smentire l’ipotesi iniziale da noi formulata e a spostare la nostra lente di indagine alla ricerca di un fattore diverso da quello “estetico” tale da giustificare l’enorme potenziale di coinvolgimento fondamentodelle tecniche unconventional. 2.Introduzione Gli occhi sono il “centro privilegiato” della nostra memoria. Come comprovato dagli studi di Lionel Standingpressola Bishop’sUnivesity in Canada, infatti, la principale componente dei meccanismi umani di memorizzazione è quella visiva; questo perché qui è presente il maggior numero di ricettori sensoriali del nostro corpo. Nel 1973Standing fece visualizzare a un campione di soggetti 10.000 diapositive fotografiche, ognuna mostrata a intervalli di 5secondi per un periodo di tempo di 5 giorni. Al termine del quinto giorno fu scelto un campione casuale di 160 immagini (tra quelle già osservate) che i ricercatori accoppiarono con altrettante immagini inedite; compito del soggetto era quello di individuare, per ogni coppia, l’immagine già vista. La percentuale di immagini ricordate era molto alta e pari al 73%. Il nostro obiettivo è quello di utilizzare la base di questi studi per verificare se, nel caso specifico dell’immagine pubblicitaria, la memorizzazione vari a seconda dell’utilizzo di tecniche convenzionali o non convenzionali, favorendo il ricordo delle pubblicità non
  • 3. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 3 convenzionali. La pubblicità convenzionale è quella volta a promuovere un prodotto, servizio o messaggio sociale, attraverso l’impiego di media tradizionali quali riviste, cartelloni, spot televisivi o radiofonici, etc.Le pubblicità non convenzionali, invece, si riferiscono a tutta quella gamma di strategie alternative messe in atto da enti e aziende per rompere la barriera di indifferenza e assuefazione che le classiche metodologie di promozione hanno inesorabilmente innalzato tra sé e il proprio consumatore. Le tecniche non convenzionali, il più delle volte, sfruttano l’ambiente circostante (tecniche ambient) come se fosse un grande set pubblicitario i cui attori ossia i destinatari del messaggio, sono inconsapevoli. Img.1: Esempio di immagine pubblicitaria convenzionale Img.2: Esempio di immagine pubblicitaria non convenzionale
  • 4. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 4 3.Materiali, metodi e Procedure 3.1 Soggetti L’esperimento è stato sottoposto a 20 soggetti di età compresa tra i 20 e i 50 anni (media 32 anni), suddivisi in egual misura tra maschi e femmine,conun’istruzione che va dalla licenza media alla laurea magistrale. Ai soggetti è stata mostrata dapprima la serie delle immagini pubblicitarie convenzionali e poi quella delle non convenzionali, ottenendo così due gruppi sperimentali: Gruppo A – Conventional Gruppo B – Unconventional 3.2 Procedura A ogni soggetto è stata presentata una sequenza di 40 immagini pubblicitariemostrate per una durata di 5 secondi e intervallate da una schermata nera. Successivamente è stata sottoposta al soggetto una seconda serie di 40 slide, di cui 20 con spot già mostrati e 20 con spot mai visti, chiedendogli contemporaneamente di rispondere con un “si” nel caso in cui riconoscesse un’immagine già vista, e con un “no” nel caso contrario. Al termine della somministrazione dei test è stata posta a ciascun soggetto un’ulteriore domanda volta a identificarequale, tra tutte le immagini mostrate, lo avesse “colpito” maggiormente. 3.3 Materiali Le 120 immagini selezionate sono state scelte cercando di rispettare non solo i criteri più rappresentativi delle tecniche convenzionali e non convenzionali, ma anche cercando di equilibrare le une e le altre in base al prodotto o servizio pubblicizzato. Sono state individuate, quindi, 6 categorie merceologiche rappresentate in egual misura in entrambi i gruppi: - abbigliamento; - automobili; - film e telefilm; - prodotti; - servizi; - sociale. Le immagini, infine, sono state portate tutte allo stesso formato: 600x800 pixel.
  • 5. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 5 Img. 3: Esempio di pubblicità non convenzionale, categoria “Film e Telefilm” Img.4: Esempio di pubblicità convenzionale, categoria “Film e Telefilm” 3.4Metodo – SignalDetectionTheory Questo esperimento si basa sulla teoria della detezione del segnale (SignalDetectionTheory) eassume, quindi, l’esistenza di un processo sensoriale e di un processo di decisione. Il segnale quando presente è immerso in un rumore di fondo continuo, l’osservatore deve quindi attuare un processo di decisione per distinguere il segnale dal rumore.
  • 6. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 6 Quattro possibili risultati: N: Solo rumore SN: Segnale sovrapposto al rumore Yes: Il soggetto risponde sì No: Il soggetto risponde no La distanza tra la distribuzione del rumore (N) e la distribuzione del segnale + rumore (SN) rappresenta la sensibilità dell’osservatore a discriminare il segnale dal rumore di fondo. Questa sensibilità del sistema viene espressa tramite un indice chiamato «d’». La SDT assume che l’osservatore risponda “Sì, il segnale è presente” se la sensazione (oppure lo stato di eccitazione del sistema sensoriale) è superiore a un certo valore «c», e “No” negli altri casi. Il valore «c» è il criterio di decisione stabilito dall’osservatore che può aggiustarlo per massimizzare il numero di risposte corrette. Il bias «β» (errore sistematico) è una misura strettamente correlata al criterio di decisione che corrisponde al rapporto dei valori della PDF del rumore (N) e della PDF del segnale più rumore (SN) nel punto «c». STIMULUS RESPONSE “Yes” “No” PRESENT (SN) (SIGNAL + NOISE) P{“Yes” | SN} (H) P{“No” | SN} (M) ABSENCE (N) (NOISE) P{“Yes” | N} (FA) P{“No” | N} (CR) Nel caso specifico del nostro esperimento:
  • 7. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 7 H = Hit--> Il soggetto identifica l’immagine come vista ed è vero M = Miss --> Il soggetto risponde “no” quando c’è un’immagine vista FA= False Alarm--> Il soggetto risponde “sì” quando non c’è un’immagine vista CR= CorrectRejection--> Il soggetto identifica l’immagine come non vista ed è vero 4.Risultati 4.1 Dati Gruppo A–Conventional Soggetto 01 Yes No SN 20 0 N 2 18 Soggetto 02 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 03 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 04 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 05 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 06 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 07 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 08 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 09 Yes No Soggetto 11 Yes No SN 15 5 N 7 13 Soggetto 12 Yes No SN 13 7 N 5 15 Soggetto 13 Yes No SN 15 5 N 6 14 Soggetto 14 Yes No SN 13 7 N 5 15 Soggetto 15 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 16 Yes No SN 19 1 N 1 19 Soggetto 17 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 18 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 19 Yes No
  • 8. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 8 SN 18 2 N 0 20 Soggetto 10 Yes No SN 13 7 N 5 15 SN 20 0 N 0 20 Soggetto 20 Yes No SN 20 0 N 0 20 Gruppo B–Unconventional Soggetto 01 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 02 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 03 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 04 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 05 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 06 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 07 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 08 Yes No SN 18 2 N 0 20 Soggetto 09 Yes No SN 19 1 N 2 18 Soggetto 11 Yes No SN 19 1 N 2 18 Soggetto 12 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 13 Yes No SN 19 1 N 2 18 Soggetto 14 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 15 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 16 Yes No SN 19 1 N 0 20 Soggetto 17 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 18 Yes No SN 20 0 N 0 20 Soggetto 19 Yes No SN 20 0 N 0 20
  • 9. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 9 Soggetto 10 Yes No SN 19 1 N 1 19 Soggetto 20 Yes No SN 20 0 N 0 20 4.2 Probabilità Gruppo A – Conventional Soggetto 01 Yes No SN 0,99 N 0,1 Soggetto 02 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 03 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 04 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 05 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 06 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 07 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 08 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 09 Yes No SN 0,9 N 0,01 Soggetto 10 Yes No Soggetto 11 Yes No SN 0,75 N 0,35 Soggetto 12 Yes No SN 0,65 N 0,25 Soggetto 13 Yes No SN 0,75 N 0,3 Soggetto 14 Yes No SN 0,65 N 0,25 Soggetto 15 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 16 Yes No SN 0,95 N 0,05 Soggetto 17 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 18 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 19 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 20 Yes No
  • 10. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 10 SN 0,65 N 0,25 SN 0,99 N 0,01 Gruppo B – Unconventional Soggetto 01 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 02 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 03 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 04 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 05 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 06 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 07 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 08 Yes No SN 0,9 N 0,01 Soggetto 09 Yes No SN 0,95 N 0,1 Soggetto 10 Yes No SN 0,95 N 0,05 Soggetto 11 Yes No SN 0,95 N 0,1 Soggetto 12 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 13 Yes No SN 0,95 N 0,1 Soggetto 14 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 15 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 16 Yes No SN 0,95 N 0,01 Soggetto 17 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 18 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 19 Yes No SN 0,99 N 0,01 Soggetto 20 Yes No SN 0,99 N 0,01 N.B. I valori corrispondenti a 1 e 0, sono stati sostituiti rispettivamente con 0,99 e 0,01
  • 11. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 11 4.3 Matrice z - Probit Gruppo A – Conventional Soggetto 01 Yes No SN 2,326 N -1,282 Soggetto 02 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 03 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 04 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 05 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 06 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 07 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 08 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 09 Yes No SN 1,282 N -2,326 Soggetto 10 Yes No SN 0,385 N -0,674 Soggetto 11 Yes No SN 0,674 N -0,385 Soggetto 12 Yes No SN 0,385 N -0,674 Soggetto 13 Yes No SN 0,674 N -0,524 Soggetto 14 Yes No SN 0,385 N -0,674 Soggetto 15 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 16 Yes No SN 1,645 N -1,645 Soggetto 17 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 18 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 19 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 20 Yes No SN 2,326 N -2,326
  • 12. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 12 Gruppo B – Unconventional Soggetto 01 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 02 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 03 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 04 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 05 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 06 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 07 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 08 Yes No SN 1,282 N -2,326 Soggetto 09 Yes No SN 1,645 N -1,282 Soggetto 10 Yes No SN 1,645 N -1,645 Soggetto 11 Yes No SN 1,645 N -1,282 Soggetto 12 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 13 Yes No SN 1,645 N -1,282 Soggetto 14 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 15 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 16 Yes No SN 1,645 N -2,326 Soggetto 17 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 18 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 19 Yes No SN 2,326 N -2,326 Soggetto 20 Yes No SN 2,326 N -2,326
  • 13. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 13 4.4«d’», «c» e «β» d’= zH − zFA c = − zH + zFA/2 logβ = d’c →β =exp(d’c) CONVENZIONALI SOGG. d' c β 01 3,608 - ,522 0,152 02 3,971 0,341 3,870 03 3,971 0,341 3, 70 4 4,653 0,000 1,000 05 4,653 0,000 1,0 0 06 3,971 0,341 3,870 07 4,653 0,000 1, 00 08 3,971 0,341 3,870 09 3,608 0,522 6,585 10 1,060 0,145 1,166 11 1,060 -0,145 0,858 12 1,060 0,145 1,166 13 1,199 -0,075 0,914 14 1,060 0,145 1,166 15 3,971 0,341 3,870 16 3,290 0,000 1,000 17 4,653 0,000 1,000 18 4,653 0,000 1,000 19 4,653 0,000 1,000 20 4,653 1,000 1,000 MEDIA 3,418 0,146 1,968 NON CONVENZIONALI SOGG. d' c β 01 4,653 0,000 1,000 02 4,653 0,000 1,000 03 4,653 0,000 1,000 04 3,971 0,341 3,870 05 3,971 0,341 3,870 06 4,653 0,000 1,000 07 4,653 0,000 1,000 08 3,608 0,522 6,585 09 2,926 -0,182 0,588 10 3,290 0,000 1,000 11 2,926 -0,182 0,588 12 3,971 0,341 3,870 13 2,926 -0,182 0,588 14 3,971 0,341 3,870 15 4,653 0,000 1,000 16 3,971 0,341 3,870 17 4,653 0,000 1,000 18 4,653 0,000 1,000 19 4,653 0,000 1,000 20 4,653 1,000 1,000 MEDIA 4,103 0,134 1,935 Considerando le variabili alla base del metodo della SignalDetectionTheoryi risultati ottenuti dimostrano che i soggetti esaminati, in entrambi i gruppi sperimentali, non adottano né una strategia di anticipazione né di perseverazione (il valore di cè prossimo allo 0, quindi indica un comportamento neutrale)e allo stesso tempo ottengono un numero elevatodi hit, come conferma il fatto che βsia > di 1. I soggetti inoltre sono particolarmente sensibili a discriminare il segnale dal rumore, essendo il valore di d'molto alto. La differenza riscontrata tra la memorizzazione delle immagini convenzionali e quella delle non convenzionali è minima e corrisponde a 0,685 (In percentuale circa il 91% di risposte corrette per le convenzionali e il 98% per le non convenzionali).
  • 14. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 14 5. Discussione L’ipotesi iniziale di questo esperimento prevedeva di dimostrare che la memorizzazione di immagini di pubblicità non convenzionali fosse facilitata rispetto a quella di pubblicità convenzionali. Basandoci sugli studi di Standing che avevano dimostrato la grande portata della memoria visiva, le aspettative di partenza di questo lavoro prevedevano un riscontro molto positivo nelle percentuali di risposte corrette (almeno del 73%). Nello specifico dell’esperimento svolto, invece, i feedback positivi sono stati anche superiori a quelli degli studi precedenti, con una media del 94%. Questo perché sono state utilizzate immagini di natura pubblicitaria, strutturateproprio al fine di restare quanto più possibile impresse nella mente del destinatario. Tuttavia, i dati raccolti non hanno confermato la nostra ipotesi primaria, manifestando soltanto una differenza minima tra la memorizzazione delle immagini del primo e del secondo gruppo sperimentale. Nonostante ciò è necessario sottolineare che la maggior parte dei soggetti, alla domanda postagli al termine dell’esperimento, che indagava su quale tra tutte le immagini mostrate lo avesse “colpito” maggiormente, ha scelto un’immagine appartenente al gruppo delle non convenzionali. Possiamo ipotizzare, quindi, che nonostante i nostri dati sulla memorizzazione visiva non evidenzino alcuna differenza, probabilmente esiste un dislivello emotivo che favorisce il maggiore impatto delle pubblicità non convenzionali. 5.1 Analisi delle immagini Analizzando nello specifico i risultati relativi a ogni immagine mostrata ai soggetti sperimentali, si può notare che la maggior parte di esseha ottenuto il 100% di Hit o CorrectRejection. È stato quindi più interessante soffermarci ad osservare quali, invece avessero raggiunto il numero più alto di False Allarme o di Miss. Di seguito riportiamo le due immagini, dei relativi gruppi, con il maggior numero di False Allarme: Img. 5:Pubblicità convenzionale 30% errore Img. 6:Pubblicità non convenzionale 15% errore
  • 15. Psicofisica e Percezione – TTC - a.a. 2012/2013 - Prof. Natale Stucchi Bollella Anna, Forte Simone, Loliva Egle Arianna 15 e quelle con il maggior numero di Miss: Img. 8:Pubblicità convenzionale 35% MissImg. 7:Pubblicità non convenzionale 15% Miss In entrambi i casi possiamo supporre che alla base della recidività degli errori ci sia un processo di elaborazione inesatto dovuto alla scarsa riconoscibilità delle immagini, o perché afferenti a standard troppo canonici o perché associate semplicemente a scene di vita quotidiana. 6. Conclusioni Al termine di questo esperimento sono d’obbligo alcune osservazioni. Innanzitutto è necessario evidenziare la stretta correlazione esistente tra le vette percentuali raggiunte nei meccanismi di memorizzazione visiva e l’impiego di immagini pubblicitarie quali veicoli ottimali di imprinting mnemonico. Se da un lato questi dati rappresentano un successo, dall’altro l’analisi puntuale (attraverso la SDT) delle differenze intercorrenti tra il gruppo sperimentale A (immagini pubblicitarie convenzionali) e il gruppo sperimentale B (immagini pubblicitarie non convenzionali) falsifica inevitabilmente l’ipotesi di partenza di questo esperimento. Tra i due, infatti, non c’è che un dislivello minimo. Talvolta, tuttavia, una smentita può essere più interessante di una conferma: la constatazione che la quasi totalitàdei soggetti interpellati abbia designato come maggiormente incisiva una delle pubblicità facenti capo al gruppo delle non convenzionali, rende percorribili nuovi sentieri di indagine sulla questione. Che sia il fattore emotivo l’elemento di differenziazione fondamentale tra le canoniche tecniche convenzionali e le accattivanti tecniche non convenzionali?