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“Propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un
   membro della propria specie quando si è vulnerabili ai
   pericoli ambientali per fatica, dolore, impotenza o
   malattia” (J. Bowlby, 1969)

L’ATTACCAMENTO può essere anche definito come un
   sistema dinamico di comportamenti che contribuiscono
   alla formazione di un legame specifico fra due
   persone, un vincolo le cui radici possono essere
   rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra
   bambino e adulto.
 COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO: ha la duplice
   funzione di assicurare la vicinanza a una figura di
   attaccamento e proteggere il piccolo dal pericolo. È di
   natura interazionale (non il soddisfacimento di una
   semplice pulsione ma la ricerca di una relazione) e viene
   innescato dalla SEPARAZIONE.
 LEGAME DI ATTACCAMENTO: Se il comportamento è
   manifesto, misurabile e rilevabile attraverso la sola
   osservazione, il legame è ciò che unisce profondamente
   e strettamente due persone, ed è dunque riservato solo
   a pochissimi individui.
Secondo Bowlby, l'attaccamento avviene in 5 FASI:
1.   0-3 mesi pre-attaccamento: il bambino riconosce la figura
     umana quando compare nel suo campo visivo ma non
     discrimina le persone;
2.   3-6 mesi attaccamento in formazione: inizia la formazione di
     un legame; il bambino discrimina le figure e ne riconosce
     una in particolare (quella che lo cura, lo coccola, lo nutre).
     Compare la paura dell'estraneo;
3.   7-8 mesi angoscia: non avendo sviluppato il concetto di
     “permanenza dell’oggetto”, la lontananza dalla figura di
     riferimento provoca angoscia nel bambino;
4.   8-24 mesi fase di attaccamento vero e proprio;
5.   3 anni in poi formazione di legami: la figura allevante viene
     riconosciuta dal bambino che, oltre ad identificarne le
     caratteristiche fisiche, diviene consapevole dei propri
     sentimenti, emozioni, sensazioni.
In base alle risposte fornite dalla la
  figura di riferimento, il bambino
  strutturerà una specifica tipologia
  di legame o “stile di
  attaccamento”, che potrà essere
  funzionale o meno.
In futuro crescendo, questo stile di
  attaccamento si concretizzerà in
  modelli operativi relazionali, che
  tenderanno a riprodurre lo stesso
  modello di attaccamento nelle
  relazioni future.
COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando
   lasciato solo protesta intensamente ma si tranquillizza
   quando la mamma torna. Il comportamento è volto sia
   verso la mamma che verso l’ambiente, che viene
   esplorato con libertà e serenità. Attenzione alla mamma
   e all’ambiente.
MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: figure di
   attaccamento stabilmente disponibili e pronte a
   rispondere positivamente alle richieste di
   accudimento, vicinanza e conforto.
MODELLO OPERATIVO INTERNO: modello di Sé
   amabile, meritevole di amore ed attenzioni, capace di
   suscitare nell’altro risposte positive di affetto e
   accudimento. L’altro viene vissuto come disponibile e
   degno di fiducia.
SVILUPPO: il bambino sviluppa una relazione basata su
   senso di stabilità, accudimento ed accettazione. Si sente
   sereno accettato e protetto ma anche libero di esplorare.
   Matura fiducia in sé e nelle proprie risorse.
COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando
   lasciato solo non protesta, non piange e non segue la
   mamma. Quando la mamma torna evita ogni contatto
   con lei e continua attivamente ad ignorarla.
MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: figure di
   attaccamento indisponibili, non affettuose e
   tendenzialmente propense ad ignorare ed allontanare
   rifiutandole, le richieste di contatto e vicinanza del
   bambino. Lo tengono a distanza.
MODELLO OPERATIVO INTERNO: il bambino sviluppa la
   convinzione di un Sé “poco amabile” non meritevole di
   amore ed attenzioni , incapace di suscitare nell’altro
   risposte positive di affetto e accudimento. L’altro viene
   vissuto come indisponibile.
SVILUPPO: alterna momenti di indipendenza a momenti di
   ricerca di accudimento. Crescendo, tende a scindere gli
   affetti negativi verso la madre non elaborati proiettandoli
   sulla società, con comportamenti ribelli o contestativi.
   Tende a non attaccarsi all’altro.
COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando
  lasciato solo protesta intensamente ma non appare
  rassicurato dal ritorno della mamma; preso in
  braccio continua a piangere e resiste alle
  rassicurazioni.
MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: le
  mamme mostrano comportamenti imprevedibili ed
  incostanti: a volte sono accoglienti a volte rifiutanti
  nei confronti delle richieste di accudimento e
  vicinanza. Possono mostrarsi intrusive ed
  ipercontrollanti.
MODELLO OPERATIVO INTERNO: si formano 2
  modelli operativi interni: 1) Sé amabile e FDA degna
  di fiducia; 2) Sé non amabile e FDA indisponibile.
SVILUPPO: il bimbo appare passivo, esplora poco ed
  ha costantemente bisogno di
  accudimento, mostrandosi inoltre costantemente
  preoccupato ed angosciato dal comportamenti
  imprevedibile della madre, aggrappandosi a lei e
  temendo l’abbandono.
COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: il bambino
   presenta comportamenti disorganizzati non direzionati: strilla
   piangendo quando la mamma si allontana e la cerca, ma
   quando torna non si avvicina o lo fa con la testa voltata
   dall’altra parte. Si comportano come se non riuscissero ad
   organizzare il comportamento in una direzione coerente di
   avvicinamento o evitamento.
MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: FDA sofferenti a
   causa di violenze subite o depressione o altri eventi
   traumatici gravi con le relative FDA. Sono immerse in una
   dimensione di dolore ed angoscia ed incutono timore.
MODELLO OPERATIVO INTERNO: varie possibilità: 1) Sé
   amabile ed altro disponibile; 2) Sé vittima impotente e altro
   minaccioso; 3) Sé pericoloso per le persone amate; 4) Sé e
   FDA deboli di fronte al mondo esterno
SVILUPPO: tale tipo di attaccamento descritto da Bowlby origina
   da FDA con gravi problemi legati ad abusi, violenza o malattie
   psichiatriche.
   Tale stile di attaccamento genera solitamente personalità
   BORDERLINE o PSICOTICHE.

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  • 1. “Propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore, impotenza o malattia” (J. Bowlby, 1969) L’ATTACCAMENTO può essere anche definito come un sistema dinamico di comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico fra due persone, un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto.  COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO: ha la duplice funzione di assicurare la vicinanza a una figura di attaccamento e proteggere il piccolo dal pericolo. È di natura interazionale (non il soddisfacimento di una semplice pulsione ma la ricerca di una relazione) e viene innescato dalla SEPARAZIONE.  LEGAME DI ATTACCAMENTO: Se il comportamento è manifesto, misurabile e rilevabile attraverso la sola osservazione, il legame è ciò che unisce profondamente e strettamente due persone, ed è dunque riservato solo a pochissimi individui.
  • 2. Secondo Bowlby, l'attaccamento avviene in 5 FASI: 1. 0-3 mesi pre-attaccamento: il bambino riconosce la figura umana quando compare nel suo campo visivo ma non discrimina le persone; 2. 3-6 mesi attaccamento in formazione: inizia la formazione di un legame; il bambino discrimina le figure e ne riconosce una in particolare (quella che lo cura, lo coccola, lo nutre). Compare la paura dell'estraneo; 3. 7-8 mesi angoscia: non avendo sviluppato il concetto di “permanenza dell’oggetto”, la lontananza dalla figura di riferimento provoca angoscia nel bambino; 4. 8-24 mesi fase di attaccamento vero e proprio; 5. 3 anni in poi formazione di legami: la figura allevante viene riconosciuta dal bambino che, oltre ad identificarne le caratteristiche fisiche, diviene consapevole dei propri sentimenti, emozioni, sensazioni.
  • 3. In base alle risposte fornite dalla la figura di riferimento, il bambino strutturerà una specifica tipologia di legame o “stile di attaccamento”, che potrà essere funzionale o meno. In futuro crescendo, questo stile di attaccamento si concretizzerà in modelli operativi relazionali, che tenderanno a riprodurre lo stesso modello di attaccamento nelle relazioni future.
  • 4. COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando lasciato solo protesta intensamente ma si tranquillizza quando la mamma torna. Il comportamento è volto sia verso la mamma che verso l’ambiente, che viene esplorato con libertà e serenità. Attenzione alla mamma e all’ambiente. MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: figure di attaccamento stabilmente disponibili e pronte a rispondere positivamente alle richieste di accudimento, vicinanza e conforto. MODELLO OPERATIVO INTERNO: modello di Sé amabile, meritevole di amore ed attenzioni, capace di suscitare nell’altro risposte positive di affetto e accudimento. L’altro viene vissuto come disponibile e degno di fiducia. SVILUPPO: il bambino sviluppa una relazione basata su senso di stabilità, accudimento ed accettazione. Si sente sereno accettato e protetto ma anche libero di esplorare. Matura fiducia in sé e nelle proprie risorse.
  • 5. COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando lasciato solo non protesta, non piange e non segue la mamma. Quando la mamma torna evita ogni contatto con lei e continua attivamente ad ignorarla. MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: figure di attaccamento indisponibili, non affettuose e tendenzialmente propense ad ignorare ed allontanare rifiutandole, le richieste di contatto e vicinanza del bambino. Lo tengono a distanza. MODELLO OPERATIVO INTERNO: il bambino sviluppa la convinzione di un Sé “poco amabile” non meritevole di amore ed attenzioni , incapace di suscitare nell’altro risposte positive di affetto e accudimento. L’altro viene vissuto come indisponibile. SVILUPPO: alterna momenti di indipendenza a momenti di ricerca di accudimento. Crescendo, tende a scindere gli affetti negativi verso la madre non elaborati proiettandoli sulla società, con comportamenti ribelli o contestativi. Tende a non attaccarsi all’altro.
  • 6. COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: quando lasciato solo protesta intensamente ma non appare rassicurato dal ritorno della mamma; preso in braccio continua a piangere e resiste alle rassicurazioni. MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: le mamme mostrano comportamenti imprevedibili ed incostanti: a volte sono accoglienti a volte rifiutanti nei confronti delle richieste di accudimento e vicinanza. Possono mostrarsi intrusive ed ipercontrollanti. MODELLO OPERATIVO INTERNO: si formano 2 modelli operativi interni: 1) Sé amabile e FDA degna di fiducia; 2) Sé non amabile e FDA indisponibile. SVILUPPO: il bimbo appare passivo, esplora poco ed ha costantemente bisogno di accudimento, mostrandosi inoltre costantemente preoccupato ed angosciato dal comportamenti imprevedibile della madre, aggrappandosi a lei e temendo l’abbandono.
  • 7. COMPORTAMENTO STRANGE SITUATION: il bambino presenta comportamenti disorganizzati non direzionati: strilla piangendo quando la mamma si allontana e la cerca, ma quando torna non si avvicina o lo fa con la testa voltata dall’altra parte. Si comportano come se non riuscissero ad organizzare il comportamento in una direzione coerente di avvicinamento o evitamento. MODELLO DI ACCUDIMENTO RISCONTRATO: FDA sofferenti a causa di violenze subite o depressione o altri eventi traumatici gravi con le relative FDA. Sono immerse in una dimensione di dolore ed angoscia ed incutono timore. MODELLO OPERATIVO INTERNO: varie possibilità: 1) Sé amabile ed altro disponibile; 2) Sé vittima impotente e altro minaccioso; 3) Sé pericoloso per le persone amate; 4) Sé e FDA deboli di fronte al mondo esterno SVILUPPO: tale tipo di attaccamento descritto da Bowlby origina da FDA con gravi problemi legati ad abusi, violenza o malattie psichiatriche. Tale stile di attaccamento genera solitamente personalità BORDERLINE o PSICOTICHE.