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Biglietti per la Pasqua
e per ogni occasione dell'anno...
Rallegrate i vostri amici ed i vostri parrocchiani, scrivendo loro un breve biglietto in occasione della Pasqua o di altri
momenti felici dell'anno. I biglietti possono essere scritti a mano, ma anche impressi da una stampante!
Cartondno di 2209. con una vernice sul frontespizio.
Formato : aperto AS 04,8 x 21 cm), piegato A6 00,5 x 14,8 cm).
1 confezione =10 pezzi
Richiederli
è facile: .
({) 0820 888 460
(numero diretto
Internazionale)
Fax:
038896 7096
e-mail: marguerite
@editions-
marguerite.fr
Format A6
aperto: cm 21 x 14,8
piegato: cm 10,5 x 14,8
la confezione di
10 biglietti, formato A6
95
• Ila confezione
Spese di spedizione: 7.50 euro. Spedizione gratuito o partire do un ordine di 100 euro.
IMMAGINI GenI/aio 09
10 gennaio 2009
MARIA,
MADRE DI DIO
le 2, 16-21
Tutti quelli che udivano sj
stupirono delle cose dette
loro dai pastori. Maria, da
parte sua, custodiva tutte
queste cose, meditandole
nel suo cuore.
Le 2, 18-19
Thtti quelli che udivano
si stupirono delle
cose dette dai pastori.
III
MARIA. MADRE DI DIO_
Con Maria
All'inizio del nuovo anno abbiamo l'abirudine di scambiard gli auguri con amici e
conoscenti. Augunamo salute, successo, amore...Come cristiani, ructa.via, dovremmo
andare oltre e cercare nel
mistero del Natale così vici-
no le ragioni profonde c1ella
nostra felicità: grazie al "sì"
di Maria, Dio è venulO ad
abitare in me-no agli uomi-
ni, si è srabllico rra loro, ha
sposaco l'umanità ferit.1 per
su-apparla alLt fatalirà de!
male e dellil morte ed offrir-
le un fururo di luce e di viLi.
Assieme a Maria lasciamoci
anche noi afferrare e nnno-
nre dallo Spirìto!
Assieme a Maria lasciamoci
abitare dalla Parola ed ope-
riamo perché porti frrlno
nella nostra vita!
Assieme a Maria corrìamo il
rischio della fiducia per nu-
scire a donare andlc noi Ge-
Sù al mondo!
mOlrs.. Cbrisllan Kratz
/42Jil02
(J1.e. ('{...'''1.d'''~.;C. v;vo t. f..rte... e(te: (c... 5i."ic.. .(ic.. c""H(jvi~c..
cf!..e. 0;0 r·o~~c.. (;be.rc.rc;( c.... o'"e J.e.(('llo"tO e. re.... J.er(.;' fe:eot1.«(~~!
nu))l.;i.. C Kr((/z
Un cuore ed uno spirito vigilanti
Per conformarci alla volontà di Dio e compierla in piena libertà, bisogna
essere capaci di meravigliarci di quel-
lo che Dio ha farto per noi
e rimanere vigilanti, co-
me Maria, conservan-
do ogni cosa nello
spirito e nel cuore.
Dio si dona a quelli
che sanno acco-
glierlo, ricono-
scendo i segni
della sua pre-
senza neUa bana-
lità del quOtidia-
no.
mOI/.$. CbrlslllJl1 !<ral:z
PII
IMMAGINI Gen1/aio 09 20 DOMENICA DOPO NATALE"
4 gennaio 2009
2a DOMENICA
DOPO NATALE
Gv 1,1-18
A quanti però ['hanno
accolto ha dato il potere
di diventare figli di Dio.
Gv 1,12
Accogliere te. Signore Gesù,
signwca furti spvJo nella nostra esistcnz:J.,
melleni al centro dei nOSlri pensieri,
donaro rulla il nostro cuore.
Da quel momenco nulla
può più essere come prima.
Perché la rua Luce scaccia
le tenebre che sono in noi:
quclJe che coprono i nostri occhi
e ci impediscono di genare
uno sguardo limpido e benevolo
su ogni fratello e su ogni evenro,
quelle che si addensano nel noStro cuore
e riescono ad awelenare
i nOStri sentimenti ed i nostri gesti.
Perché la rua Parola risana
le parole dlC escono dalJ'anima
ed offre loro la capacità
di sostenere, non di ferire,
di donare compassione, non di giudicare,
di generare bontà, non di produrre astio.
Perché la Vila che IU ci rrasmcni
comballe ogni tr:l.ccia di schiaviru e di mone
che ci portiamo dentro come una zavorra
e ci fa conoscere u!la nUOVd libenà,
la possibilità di respirare a pieni polmoni
il ruo amore che guarisce e II-a'sugura.
Accogliere 1C', Signore Gesù,
signilÌca h~ciarsi tr:1Sformare
in aUlentici figli di Dio,
destin:ui a diffondere
la rua gioi;} e la rua pace.
Roberto J.EJI/rita
Ne,(Ò....e.1ur,., J c( L:.. ~d~·b-(. .)t~> .-i.c.. i.t C,H i ic.e> ......0 11. e> (c...c.,-i ..... e. e S.C.·''LÒ'''C
OLO f"-' rtir-f.enlere ~ ~K"-, lKce e offre ~ ~~ Vrta..
lo sguardo di Giovanni, l'evangelista,
non ha i colori e i sapori del presepio.
Nel suo tesco non ci sono pascori e pecore
e neppure Maria e Giuseppe.
E la scena non è allietata
dall'annuncio e dal canto degli angeli.
Eppure, Gesù, per enu-are nel Mistero
della tua Incarnazione io devo meditare queste
parole che lui fanno leggere gli evemi con gli occhi
di Dio e mi svelano la grandezza. di un progeno d'amore.
Tu, la Parola eterna. da sempre presso Dio,
nel tempo s[abiliw hai assunto la carne di un uomo
per piantare la ma tenda in mezzo a noi
e far splendere la luce vera.
Tu, la Parola eterna, ponatrice di vita,
hai acceruuo rischi e pericoli per condividere fino
in fondo la nostra awentura u-avagliat.1:
hai messo in contO i capricci dei potcmi,
la condizione dei poveri, la fatica degli umili e anche
- dò che è ancora più duro-
il rilìuto, la cattiveria. la violenza e la mone.
M..j~4g,·r
Decisamente la tua non è stata
una passeggiata uionfale, ma un percorso d'amore.
Così tu, ill Parola. eterna, hai ponato in quesw mondo
tormentato la grazia e la verità, la misericordia e la pace
alIene senza misura a chi ti accoglie.
Rnbe,./i, ul/lrlla
• Rinascere alla speranza
Sì, ce lo dobbiamo dire con estrema franchezza: ci vuoi coraggio a parlare di spe-
ranza, mentre nuvole nere sembrano addensarsi sul nostro cielo e rendere
sempre più cupo l'orizzonte. Se guardiamo ai mesi che ci stanno alle spalle non ci
resta che registrare awenimenti che inducono più al timore che alla fiducia. Dalla
crisi finanziaria. partita dagli Stati Uniti, che ha intaccato come un virus letale
tutte le borse ed i mercati del mondo, alle difficoltà economiche, alla recessione,
che sembra ormai un tumore inarrestabile. Dalla cassa integrazione di molti
dipendenti alla chiusura di esercizi commerciali e di aziende. Dalla paura dell'im-
migrato ad episodi ricorrenti di razzismo, che impensieriscono e rattristano. Dalla
fatica a raggiungere la fine del mese all'impossibilità di pagare il mutuo della casa
e di far fronte alle spese correnti.
Sì, non possiamo nascondercelo: in Questo momento l'atteggiamento migliore
sembra essere Quello di chi abbassa la testa e stringe i denti, andando incontro
alla tempesta.
Eppure proprio per noi è l'annuncio della Pasqua. Per noi impauriti da ciò che sta
accadendo. Per noi smarriti di fronte all'impossibilità di continuare con stili di vita
che ormai ci erano abituali. Per noi è l'annuncio di un amore che è più forte della
morte, della cattiveria e della violenza.
Per quale strada metteremo i nostri passi? Ci condanneremo all'egoismo più bru-
tale? Penseremo ognuno a difendere la propria condizione ed i propri privilegi?
Oppure avremo il coraggio di inoltrarci per una via nuova, in cui non manca la
croce, ma si intravede anche la risurrezione, in cui la fraternità e la compassione
hanno il loro prezzo, ma recano con sé il sapore di un mondo nuovo?
lo.c , ~all~t;, sac. Roberto Laurita
La selezione del lIlese
Ceri
Cero battesima-
le "Croce e
--
Cero battesima- onda"
le "Croce e
acqua"
con!. o mano. alt.
270 mm. dm 50
motivi doran. alt. 260
mm, dm40mm
Cero battesima-
le "Croce e
Spirito"
motivi dorati, alt. 260
mm,dm40 mm
Cero "Alfa e
Omega"
AlI. 400 mm. dm 40
mm
Rit. 100 248 Rit. 100 247
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da 25 pz:4.20 ' do50 pr:
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Rit. 104 110
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AlI. 400 mm. dm 40
mm
€ 1,99 al pezzo
Spese di spedi~ione: 7,50 euro.
Spedizione gratuito o porlire do un ordine di 100 euro.
GLI AVVENIMENTI
DEL MESE
Dal 4 al 10 aprile 2009
a Godewaersvelde (FrancIa), un ritiro
originale, che procede dipingendo
un'icona. Il tema: "La via della
Croce, via di libertà", al ritmo della
SeHlmana Santa, costruendo l'icona
della Crocifissione.
l 2 aprile 2009
Pasqua di Risurrezione
Mese di Maggio,
mese di Maria
Il UO!ib-o s.:n 'b.lo c ~ulo Idc;lio c S'i1"J'I)Illo
....-r O!fJtI o:Ui"llù p.<"'iloralc U Ù.I.,.hU', . IImUnl'L
Per {~onl1lnjc.are ron
IMMAGINl PER LE
NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: Sac. Roberto Laurita.
Italia
Telefono: 00 3a820 888 <160
(numero diretto
internazionale)
Posta: Editions Marguerite.
B.r~ 8729
F·67850 Herrlisheim
(Francia)
Abbonam.: Te!': 00 33 82() 888 460
Fax: 00 333 88 96 70 9/3
email: marguerite
@edition -·marguerite.ir
Awiso agn Europei: Coloro che hanno conrabil~à
I.VA potranno inviare il loro numero individuale di
identi~cazione per le operazioni inlercomunilarie della
C.E.E.. al fine di avere la fatturazione senza iasse.
IMMAGINI ..tprìle 09
5 aprile 2009
DOMENICA
DELLE PALME
Mc 14.1 - 15.47
"Lasciatela stare! Ha compiuto
un 'azione buona verso di me.. .
Ha unto in anticipo il mio
corpo per la sepoltura"
Mc 14. 6...8
"Lasciatela stare; perché la
infastidite ?,.
I poveri infatti li avete
sempre con va;".
ma non sempre avete me"
(Mc 14. I - 15, 47)
Il
DOMENICA DELLE PALME •
Domenica delle Palme: i cuori svelati
Ecco innanzirurw i peUegrini. Hanno seguito Gesù dalla Galilea. Hanno inteso le sue
parole, banno vlSlO ì suoi gesti, COOSGlralO i cambiamenri prodoni in loro. È vero:
Gesù viene "nel nome del Signore".
Ecco quelli che sono attaccati
al Loro parere finanziario,
politico o religioso.
Chiamandoli alla conversio-
ne Gesù sconvolge il loro
modo di vedere, di 'ivere, di
governare...
Essi sveleranno il loro cuore
e sceglieranno di toglierlo di
mezzo, in modo arroce.
Colui che viene nel nome del
Signore lo inchioderanno ad
una croce appellandosi pro-
prio...al nome del Signore.
Ecco il cenrurione romano.
uno srraniero: quello che ha
visto lo ha impressionato. E il
suo cuore finaJmenre vede:
"Davvero quest'uomo era
Figlio di Dio!".
jeall·Marie Bedez
V~eJ'1..e L( »1.om.el'1..f:o .1~ ~ce6(Le1-e:
U Cki- ~ i( »t-LO re ?"
Oggi come ieri
Come il suo maestro, anche il discepolo di Gesù non è al riparo da falli-
menri e da persecuzioni.
Ma davanti all'infrangersi
dei suoi sogni, all'insucces-
so delle parole e dei pro-
geHi, all'ostilità dei falsi fra-
telli nella fede... ha il corag-
gio di resistere.
Non sfugge ai colpi perché
gli oltraggi non raggiungo-
no il suo cuore. li cuore:
questo luogo intimo in cui
ogni giorno Dio arriva. gli
parla, lo riscbiara, lo rende
incroliabile.
jeon-Marle Bedez
IMMAGINI :fJI'ile 09
9 aprile 2009
GIOVEDì SANTO
Gv 13,1-15
Pietro gli disse: "Signore, ru
lavi i piedi a me?". Rispose
Gesù; "Quello che io faccio,
ru ora non lo capisci;
lo capirai dopo".
Gv 13, 6-7
Pietro gli disse: "Signore, tu
lavi i piedi a me?".
'spose Gesù: "Quello che io
, ru ora non Lo capisci;
lo capirai dopo".
Gv 13,1-15
FI
GIOVEDì SANTO . .
Gesto quotidiano e mistero eterno!
Ogni anno la settimana santa ci immerge nell'am,alità di Gesù. Olienratll ~'erso il mistero della
mone e della vira, ess..1 apre il nostro sguardo alle realtà divine. Questi serte giorni, che evo-
cano La Creazione, ci mostrano il pc::rcorso di una grande passione. Gesù, il Figlio di Dio, si
abbassa fino a tCw.I. Viene accusalO, colpilO. Sul suo corpo oltraggiato si scarica la cm.iveria.
che produce ftrite profonde nella carne C:: neU'anima. Il ~uo grido, colmo di dolore, dà voce a
rurti i sofferenu. LJ suo appeUo è l1rgente perché generato dallo spasimo deU'agonia. Si può
leggere l'angoscia suJ suo volto provato. Ma prima di andare fino in fondo, fino all'estremo
deUe possibilità., Gesù compie un gesto semplice, colmo di UmaniL1. e dei venù.
Lavando i piedi agli
apostoL, egli esprime La
sua solidarietà ed
annuncia il contenuto
della sua nissione suUa
(erra. Sì, proprio in que·
stO modo egli dimosrra
di essere Dio e uomo.
Colui che risorgerà si
abbassa per innalzarsi di
più e portare con se nmi
gli uomini che si affidano
a lui!
l' u·C.Cf u.c.. p.o rtc... c.o H. ~ ~ e ·bAc~.H".e:H:e.
J.15J1202
Sc.J'1..Z..'h..c.cfkc... H.OJot. c.'t.. vi..tc... ~H.lL-... -terre..-.
CCl.e. Lp"-cero.."- JeL J}C...He..i;"»1..0 c.i. c..i.u.h "- lA~.~c....C.e.IAe. LI1.. DiA.
A. l)anlJts
Gioia e festa!
Al culmine della nostra vita cristiana si lfOYa l'Eucaristia, che ne cosùruisce anche la
sorgente. L'uomo che risponde alb chiamata del Signore e diventa prete COntri-
buisce, grazie al sacramento deU'Ordine, a rendere perenne quesca dimensione
srupenda deUa fede.
Giovedì samo: giorno
in cui fare memoria
dell'isciruzione
dell'Eucarisria e del
ministero ordinato,
giorno in cui il prete
condivide la sua gioia
con rurti j batte-aati,
che partecipano al
sacerdozio comune dei
fedeli.
IMMAGINI ,1fJrile 09
10 aprile 2009
VENEROìsANTO
Gv18,1-19,42
"Vi ho detto: Sono io. Se
dunque cercate me, lasciate
che questi se ne vadano".
Gv 18,8
145JI]04
Gesù, sapendo che ormai tutto
era compiuto, affinché si compis-
se la Scrittura disse: "Ho sete".
(G' 18, 1- J9.42)
VENERDì SANTO.
Affrontare il peggio, senza cedere
Mi guardava sicuro, fone della sua domanda: ·'Se illuo Dio esiste, che co.sa fa? Che
cosa fa per gli uomini e le donne sonoposti alla violenza, tOrturati, affamari, ridot·
ci in schiavirù' La nosrra liberrà di scegliere non conra granché: viviamo dentro si-
stemi che ci imprigionano. E poi che cosa fa il ruo Dio conrro i cicloni, 1<:: epide-
mie, le carestie: se siamo creari a sua immagine, com'è triste il tuo Dio!".
Non ho niente da ri"pondere al riguardo perché la quesljone non si pone in que-
StO modo. Vedo le cose diversamente perdlé credo che Gesù ha vissutO la nosrra
condizione umana, una condizione ordinaria. Ha vissuro la sua l'ila in modo retro,
fedele al rapporto con Dio, il Padre suo. Egli, il più giusro dei giusti, ha avuto fame,
ha provatO la fatica e La mal.;mia. La sua croce si leva come un immenso puma
interrogativo piantato nel pill
profondo di runo ciò che esi-
sre. LI Verbo di Dio non è una
risposra da imascare, ma un
ÌJuen-ogatÌ"Vo che cj colpisce
nel peno. U male non ha
ragione d'essere: ecco perché
la croce è insensata. L'amore
si beffa dei nostri calcoli: ecco
perché la croce va oltre qual-
siasi significaro. TI Verbo di
Dio è "inizio di ogni gioia: è la 1_
prima parola dì ogni mondo.
U Verbo di Dio non è venuto
--~J • ,
per ridipingere la vita di rosa: eglj è L'ullima parola del mondo perché la marre ed
il dolore non abbiano L'ultima parola. Tra i due emerge un immenso interrogativo:
perché il buono, il bello, l'amabile ci mancano sempre. non ne abbiamo a suffi-
cienza, raJlCO da U"ovarci dentro gorghi oscuri da cui non riusciamo a ven.i.r fuori?
La croce non risponde a raJe questione, ma ci assicura che Dio stesso ha preferito
affrontare il peggio piutrosto che cedere un solo bene.
jeall DClJrlendl
Dio ci salva
Bisogna farla finita con le idee
false. Nella Passione non è il
dolore che salva, ma il Cristo,
perd1é solo Dio può salvare. E
lo fa facendosi uomo, bambino,
mangiando e faticando, diven-
tando nostro amico, nostro
prossimo.
Dio d salva perd"lé è Dio. La sua
capadt.à umana di soffrire per
noi ci inruc.a una via, in cui runo
ciò che è divino e solo ciò che è
divino può salvare.
145J130J
IM.MAGINI Aprile 09
11 aprile 2009
VEGLIA
PASQUALE
Mc 16, 1-7
"Voi cercate Gesù Nazareno,
il crocifisso. È risorto, non è
qui. .. Egli vi precede in
Galilea. Là lo vedrete,
come vi ha detto".
Mc 16,6-7
145J)4()4
Esse ebbero paura.
Ma egli disse loro:
"Non abbiate paura! Voi cer-
cate Gesù Na7..areno
il Crocifisso.
È risorto, non è qui".
(Mc 16. 1-8)
VEGLIA PASQUALE_
Associati alla vittoria
Venendo fra noi, Gesù non ha né spiegatO, né eliminatO la sofferenza e la mOrte,
ma accogliendole nella sua esistenza dona loro un senso nuovo, le porta con sé,
le riempie deUa sua presenza. Anche se i fallimenti e le disgrazie continuano a
colpirci ed a ferirci profondamente, noi sappiamo di pOter fondare la nostra spe-
ranza sulla risurrezione di Gesù, che ci ha liberatO dalla faralicà del male che
pesava su di noi. Non dimemichiamo, però, che il CristO ci associa alla sua vil-
toria nella misura in cui condividiamo la sua lona. Dobbiamo dunque ralificare
la vi[(oria pasquale di Gesù e combattere in modo convinto COntro ruttO quello
che degrada ed asservisce l'uomo. U Signore non opererà senza di noi perché
ha voluto aver bisogno della nostra libertà., impegnata a continuare il duro com-
banimento a favore della speranza., dell'amore c della vira.
mon.'f. Chrlst/{1I1 Krl1/z
1,,- TAe.d::c. ve..(sy,c~r·c..~l...c..le.
e_J-..tr~c'-HLO H_C'-lfc4.- ''-l.-lOVC..... CrcC1..~LoH_€'.
Vieni eseguimi
L'l festa di Pasqua che celebriamo
non ricorda un avvenimento del pas-
sato, che riguarderebbe unicamente
Gesù. Essa è piunosto il fondamento
sempre attuale della nostra fede cri-
stiana. Oggi la Chiesa ci invita ancora
una volta a prendeme coscienza e a
conformare le nostre esistenze a
quella chiamata alla santità che il
Cristo Risono rivolge ad ognuno di
noi.
14jJ)4()]
nlOlls.. C. KrnQ
!45J140S
,
~ ,
~ ~ .
-"'- ..~, : ; ~'v, ff~"
IMMAGINI Aprih'09
12 aprile 2009
DOMENICA DI
PASQUA
Gv 20. 1-9
"Alcune donne delle nostre sono
venute a dirci di aver avuto
anche una visione di angeli, i
quali affem1ano che egli è vivo".
Le 24,23
Essi fecero ritorno a
Gerusalemme,
dove trovarono riUll.iti
gli Undici,
i quali dicevano: "Davvero il
Signore è risorto
ed è apparso a Sùllone!"
(Le 24. 13-35)
DOMENICA DI PASQUA"
Pellegrini nel mondo
Che cosa c'era da vedere nella tomba? Nulla perché era vuOta! Così i
due discepoli ripartono. E quesro proprio perché è domenica, il
primo giorno della settimana e il RiSOrto attende altrove, in mezzo al
gruppo dei discepoli per trasmettere a tutti il suo Spirito di vita, farli
risorgere ed inviarli in missione. Per queste ragioni il pellegrinaggio a
Gerusalemme non avrà mai
per un cristiano la stessa
importanza che ha per i fedeli
di altre religioni perché il
Cristo non si è lasciato impri-
gionare in nessun luogo. Al
contrario, egli ci precede sulle
strade della missione. A
Gerusalemme noi cominuia-
mo a chiamare la romba "Santo
Sepolcro", ma Gesù non è rin-
chiuso in quel luogo di morte.
Più saggiamente i cristiani di
Oriente la chiamano ''AnastaSi'',
cioè "Risurrezione".
/Ila rcd /'rIC:lzscr
1.J5J150 2
lc.. J11.0 rte c.o l'l-cL.-t.ce ver50 i..L r,"-,),)o:
("-- rtiu.:f"re:z.LOKe rL"--G.."-- e f"--
.~(ire. ver.o [e. co.e. ii (~.~.
n cuore della nostra fede
l discepoli ripetono sempre lo stesso messaggio: Gesù è srato messo a
mone, ma Dio l'ha risuscirato. Non stupìsce affatto che dicano ogni
voLta la stessa cosa: avevano appena vissuto l'esperienza più straordi-
naria, cioè stare
per quaranta
giorni con un
uomo che era
stato ucciso e
che si è presenta-
to loro vivo,
risorto. Tmr.a la
nostra fede è
contenuta in
queste poche
parole.
Marce! MI?/:zger
# --"
, c/"
l' ","' .
"'/.',/:':./
/
IMMAGINI
19 aprile 2009
2a DOMENICA
DI PASQUA
Gv20,19-31
Gesù disse a Tommaso: "Metti
qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la rua mano emettila
nel mio fianco; e non essere
incredulo, ma credente".
Gv 20,27
Gesù disse a Tommaso; "Meni
qui il tuo dito e guarda
le mie mani;
tendi la tua mano emettila
nel mio fianco; e non essere
incredulo, ma credente!"
(G.. 20, 19-31)
2a DOMENICA DI PASQUA_
Anch'io dubito, come Tommaso
So bene che tu sei qui, Signore. Abiti in me come un fedele compagno di vira.
Cammini per il mio sentiero e dunque gli ostacoli non mi impensiel;scono
perché tu sei sempre presente. Tu sei il sole che rischiara i miei passi e anche
nel buio delle mie notti tu non mi lasci solo. Tu dissem..ini lungo i miei giorn..i
i segni della tua presenza che mi invitano ad andare avanri con un cuore puri-
ficaro.
E tuttavia anche a me, come
a Tommaso, accade dì dubi-
rare. Le preoccupazion..i, la
farica e la paura mi invado-
no ed intendo già le voci
deUa disperazione e deUo
scoraggiamento che risuo-
nano dentro di me. Mentre
sprofondo nel dubbio, inunerso nelle brume de.U'esistenza, vengo verso di te,
Signore mio Dio. Ho tanto bisogno della tua presenza accanro a me. Tu cono-
sci le mie paure e le mie esirazioni. Talvolta. basta così poco perché il dubbio
evapori come la rugiada del mattino. Uno sguardo, una parola, un gesro fra-
remo porranno illuminare iI mio essere e far nascere di nuovo la gioia eli cre-
dere e di amare. Vieni accanto a me, Signore deUa vita!
OJI;sCinc Rdnboll
J45JJ602
Se. c.J,r.J L"-m.o iL c.o rC"lf)Lo J.i "-vvicLJ-1..l".-re. (c. tn.l".-J1..L
e. J~ tocc."-re. (e. r-i."-Òke. Je.ÒCi. ~lO"1.i.J-..;.,
~ ~o~t...~ occk~ veJ..."-.,...,..o iJ C....i..sto.
Risorgere con tutto il corpo
È con il suo corpo farto
di carne umana, con il
suo cuore che ha amaLO
e sofferto, con i piedi e
le mani segnati dai chio-
di ed il costato trafitto
dalla lancia che il Cristo
è risono dai mani.
(flr;Sline Re1nboll
C. Rdnboll
IMMAGINI
26 aprile 2009
3a DOMENICA
DI PASQUA
Le 24, 35-48
"Perché sie[e mrbati? ..Guardate
le fiÙe mani e i fiÙei piedi:
sono proprio io!"
Le 24,38·39
Gesù disse: "Bisogna che si com-
piano tu tte le cose scritte
su di me
oeUa legge di Mosé, nei Profeti c
nei Salmi...Di questo voi siete
testimoni".
(Le 24. 35-48)
Il3a DOMENICA DI PASQUA"
Non si muore mai
In ogni morte c'è delh vita che sgorga.
la lTlorte non è un vicolo cieco
ed ancor meno il termine di una ita.
Grazie al Cristo Risono la morte è morta.
Per alcuni quesro è follia e deUrio.
Ma d1i può affennare
che la Parola di un giusto
un giorno può spegnersi per sempre?
Colui d)e muore per difendere la libertà
può scomparire come se
000 avesse farro nulla?
Il grido disperato dell'uomo
sorroposto a (orrura
O di colui che viene assassinato non può
perdersi nel nulla.
Ogni parola umana viene daJ soffio di Dio;
nessuno può spegnere il soffio de! Vivente!
Allora, non aver paura! Cerro, sei solo di passaggio, ma...
le tue parole e le tue azioni si incidono per sempre nel libro della Vira.
In Gesù tutta la creazione è in attesa...
Robert Riber
Pe.I- (lA- ~Ol-te., t.. ve.ro, tufu JC.-VOI-1..0 -rC~.Hc...Ye..
M.~ 1-1..011.. ~CO"1.r-C"'I-L.c..."n.o r-e.I'C.('.~ ~i.c:o..»LO c..bad:;' L!".c...( Ji.VL>1...0.
La Parola vera
L'unica Parola vera d1e
un uomo possa di.re
è quella della sua morte.
In quel giorno nien[e
artifici, niente falsità.
Quando arriva l'ora nien-
te scherzi, nieme scene.
Quella parola ha il peso
dell'eternità
perché è tessuta con l'ar-
te di Dio.
Roberr Riber
R. RiuI'"T
J.J5JJì05
IMMAGINI
5 a rile 2009
Domenica delle Palme
"Lasciatela srare! Ha compiuto
un'azione buona verso di me.. .
Ha umo in anricipo il mio
corpo per la sepolmra"
Veglia pasqua.le
Voi cercate Gesù Nazareno, il
crocifisso. È risono, non è
qui ... Egli vi precede in Galilea.
Là lo vedrete, come vi ha detro.
3a Domenica di Pasqua
Gesù disse: "Bi...<,ogna
che si compiano cune
le cose scritte su di me
nella legge di Mosé, nei
Profeti e nei Salmi...
Di questo voi
siete testimoni".
9 a rile 2009
Giovedì Santo
Pietro gli disse: "Signore, tu lavi
i piedi a me?" . Rispose Gesù:
"Quello che io faccio, tu ora
non lo capisci; lo capirai dopo".
- -
12 a rile 2009
Domenica di Pasqua
Pietro allora uscì insieme all'altro
discepolo e si recarono al
sepolcro.
IMMAGINI DOMENICALI.
Venerdì Sanro
"Dunque ru sei re?"
"Tu lo dici: io sono re"
19 a rile 2009
2Cl Domenica di Pasqua
Gesù disse a Tonunaso: "Metti qui
il ruo diro e guarda le mie mani;
rendi la ma mano e mettila nel
mio fianco: e non essere
incredulo, ma credente" .
___ PER LE CELEBRAZIONI_
J45_(A'«À~
Processione del
Venerdì Santo
IMMAGINI Aprile (JC)
I.JJJJ901
Tu. """'zio. credi olia vii. dopo
la morie?
HUMOUR - SANTI"
I -I~ JJ<J/J2
Oe$ò, ellenlo alla
Zita (1211 circa - 1278)
Festeggiata il 27 aprile
Ragazza dolce e piena di :urenzioni,
accompagnava i genitori a vendere le
verdure al mercato di Lucca. A dodici
anni entra come domestica in una
f.lmigUa che servirà per nma la vira.
Piena di fede, si alzava prima degli
allli per parer assisrere alla Messa e
cominciare poi punmalmenre il suo
lavoro. Digiunava regolannenre per
parer donare ai poveri una pane del
suo cibo. È la patrona dei domestici.
145JJ905
Riccaroo di Chichester (1197 circa-
1253). Festeggiato il 3 aprile
Nato a Wìche (Inghilterra), questo
secondo figlio di una famiglia di casrel-
lani, viene in aiuto ai genitori caduti in
rovina, lavorando nella farroria familia-
re. Divenuto adu]ro, compie i suoi
studi in università rinomate Ca Parigi,
Oxford e Bologna). GiUrisL1. famoso,
diventa cancelliere dell'università di
Oxford. Difende la Chiesa davanti al
porere del re. Ordinato prere piurroslO
tardi, diventerà ruttavia vescovo di
Chjd)esrer, dove sarà perseguitatO da
Enrico m, ma godrà della stima dei
suoi fedeli. N5_0906
No, oono Un
1ax.i8te e mi t>anno
oppenn rubafo
l'eulo!
Giulia Billiart (1751-1816)
Festeggiata localmente 1'8 aprile
Nata a Cubvil!y (nella regione
dell'Oise, in Francia), aveva solo 7
anni quando com.inciò ad insegnare
il catechismo ai suoi coeranei. A 16
anni lavorava nei campi per aiutare i
suoi genitori . Nonostante la paralisi
che la colpì a 22 anni, fondò [a
congregazione delle Suore di Notre-
Dame, dedire all'insegnamentO e
aD'educazione delle ragazze povere.
La preghiera le onenne la guarigione.
Venne beatw.cata nel 1906.
IM.MAGINI
145_IOO~
I4j_IIJU4
Aprile 09 VARIAZIONI.
Credo in un solo Dio, Padre onnipOlemc,
creatOre del oelo e dcJl:J terra.
di lUne I~ cose visibili ed invisibili_
Credo in un solo Signore. Gesù CriSIO,
unigenito Figlio di Dio.
nalO dal P'ddre prima di runi i secoli:
Dio <u Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generala, non crealO. deU:l ste.'Sa sos= del Padre:
pd" mU--«l di lui [une le cose sono S!.1te create.
Per noi uomini e per bi nostra s.'Ùvezza discese dal cielo
e per Opt--ra dello Spirito S:lJlto
si è incarnalO nel seno deili! Vc.rgine Maria
e si è f:mo uomo.
Fu crodfl'iSO per noi SOl10 Ponzio Pilato, morì e fu scrollo-
1IIer/..Q giorno è risuscitalo, secondo le Scritture.
è Sa/ilO al cielo. siede alla deslr.l dd Padre.
E di nuovo vem, nella gloria, p"r giudicare i vivi e i moni,
e il suo regno non :lvrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore ~ dà b vi!.'l,
c procede dal P:ldre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adoralO c glorific:uo,
e ha parlato per meoo dei proftti.
Credo la Chiesa, una santa Cnolica e aposlolica..
Protesso un solo banC'Simo per il perdono dei peccati.
Aspeno la risurrt:zione tlei moni
e L'l vita del mondo che verrà. Amen
amicizia,
una sola cosa conta:
presentare il meglio
di me stesso,
offrire il mio volto
luminoso.
Charle...:; Singm;
7esoro
QualeespressionesitrovanellaBibbia?
A.Segnareconunapietrabianca.
C.Conunasolapietraottenereduecose.
B.Farrotolarelapietra
1.,'s.V'.1J~4=t.z~'1(;1{l7-
D.Pietracherotolanonammassanulla.
~
-,
:!
~
~
~
L-________~~L_~________________________~I~
Risposta;Luca24.2
Preghiera:Gesùèvivo!
Alzateviinpiedi.amicimiei!
Cantateedanzatedigioia!
Ascoltatelanovitaformidabile:
Gesùèvivo!
Lapietraèrotolataviaelatombaèvuota!
ComeIlchiccodigranodepostonellalerra
germogliapalientemenle.aldilàdellanoite.
cosiGesùhaattraversatolelenebre.havintolamorte.
l'hasconfittapersempre!
Alzateviinpiedi.amicimiei!
Cantaleedanzatedigioia!
Ascoltatelanovitàformidabile:
Gesùèvivo!
Niente.ormai.potràpiùfermarelavita!
Comeunalberovigoroso
volgeisuoiramiversoilcielo.
cosiGesùhaattraversatoletenebre.havintolamorte.
l'hasconfittapersempre!
Alzateviinpiedi.amicimiei!
Cantaleedanzaledigioia!
Ascoltatelanovitàformidabile:
Gesùèvivo!
Lavilahavinlolamorle:
nientepiùpauraelacrime.
ComeI·aurora.cheappareall'orizzonle
eriscaldalaterraconilsuocalore.
cosiGes':"haalIraversaloletenebre.haviniOlamorte.
l'hasconfittapersempre!
Alzateviinpiedi.amicimiei!
Cantateedanzaledigioia!
Ascolléltelanovitàformidabile:
Gesùèvivo!
RISOpata,LepftrolernBl)oo'fttWNoncarca(sCesu1mImorti:egliérIsono.Èv~vopersempre~~çQdIQfJroJe:Ilprimog~orno
dallooellim"naMariadiMaedolnsirecòalsepolcrodimOllino.Videehalapialraera.LB.awl••dalsepolcro.HMnoportatovi"
ilSignored.1sepolcro.EglidovevarisorgeredaimoriI.
~
-,
'":c
RivistamensileperIragazziN°106Aprile2009
Testi,C.lIelnbol!
Gesùèrisorto!

"primogiornodellaseffimana,MariadiMàgdalasi~alsepolcrodimaffino,quandoeraancorabuio,
evidechelapietraerastorotoltadolsepolcro.CorsealloraeandodaSimonPietroedall'altro
discepolo,quellocheGesùamavo.edisseloro:..HannoportatoviaIlSignoredalsepolcroe
nonsappiamodovel'hannopostoI".PietroallorausdInsiemeall'altrodiscepoloesirecaronoal
sepolcro.Correvanoinsiemetuffiedue,mal'altrodl$CepolocorsepiùvelocediPiefroegiunse
perprimoalsepolcro.SIchino,videItellposatila,manonentrò.GiunseintantoancheSimon
Pietro,cheloseguiva,edentrònelsepolcroeosservòItellposatila.eIlsudarlo-cheerastatosul
SlKlcapo-nonposatolàconl'elLmaawo"oInunluogoaparte.Alloraentròanchel'altrodisce-
polo,cheeragiuntoperprimoalsepolcro,evideecredette.Infattinonovevonoancoracompresola
ScrIttura.chedoèeglidOVEll/arisorgeredalmorti.IClI"",nn12O,1·91
Ciao,amici!
IlvangelodioggiannunciacheGesùè
risortodaimorti!Peraiutartiacomprende-
remeglioquestotestomeravigliosotispie-
gheròalcuneparoledifficili_..
1/sepolcro
IlcorpodiGesùèstatodepostoinuna
tombascavatanellaroccia.Visiaccedeva
attraversoalcunigradini,Spessoletombe
venivanochiusedaunagrossapietra,a
formarotonda,comelemoledamacina.
Naturalmentesitrovavanofuoridalla
città:aGerusalemmeeranoattornoalla
collinadelGolgota.Ilsepolcroincui
vennesepoltoGesùappartenevaa
GiuseppediArimatea.
Lapietra
PerchiudereIlsepolcrosifacevarotolare
davantialsuoingressounagrossapietra
piattaerotonda.IlmattìnodiPasquala
pietraèstatafattarotolareviaelatomba
èstataspalancata...
Iteli
Sitrattadilenzuolanellequaliveniva
awoltoilcorpodiunmorto.ATorinosi
~
PRIMOMARIASETTIMANADISIMATTINOSEPOLCROALMAGDALADI
GIORNORECÒDELLAIL
PIETRALACHETOLTAVIDESTATAERASEPOLCRODAL
SIGNOREILVIAPORTATOHANNOSEPOLCRODAL
EGLIMORTIDOVEVADAIRISORGERE
Cronologiadell'awenimento
Osservaqueste4immaginiriguardantiilraccontodioggi.Mettilein
ordineassegnandoadognunaunnumero.Oraanchetupuoiraccontare
ciòcheèaccaduto.
~
~
-,'<".
::::
Leparolemescolate
Inquestagrigliatrovialcuneparolechesonostatescritteorizzontal-
menteoverticalmente(dall'altoinbasso,maanchedalbassoinalto)
Conlelettererimastepotraicomporreunmessaggioimportante.
Parolenascoste:PASQUA.VIVO.GESÙ,RISORTO,MAnlNO,PIETRA,SEPOL-
CRO,TELI,SUDARIO.GIOIA,VITA,SIMONE,SCRITIURE,SOLE,CREDERE,
MORTE,BUIO,GIARDINO.MARIA.
NRERIGEVIOCMP
OCSESEPOLCROR
GGAECSEIESEAI
SIRURULVTRDIE
MATTINOOPEEOI
ORERTTSUDARIO
RDIOTSIMONEGL
TIPBUIOMARIAI
ENAERISORTOTI
TORIECNAVIVOG
PASQuATEMVORE
Giocodiparole
Untremendocolpodiventohamescolatoleparolediquestequattrofrasi.
Cercadirimettereunpo'd'ordine...
trovaunlenzuolocheicristianiritengono
abbiacopertoGesù.Nonostantele
ricerchescientificheediparerideglispe-
cialisti,laquestionedellasuaorigineè
ancoraalcentrodiunagrandecontrover-
sia.
"Idiscepolinonavevanocompreso"
Iprofeti,comeIsaia,avevanoannunciato
lamorteelarisurrezionedelMessia.Mai
discepolidiGesùl'hannocompresosolo
dopoquestiavvenimenti.cioèdopoche
Gesùeramortoederarisorto.
MariadiMagdala
ÈunadonnaoriginariadiMagdala,un
paesechesitrovasullerivedellagodi
Galilea.Diquiilnomedi"Maddalena".Ha
seguitoGesù,chel'haliberatadaisuoi
demoni(cf.Luca8.2).Talvoltavieneiden-
tificataconlapeccatricecheprofumòi
piediaGesù(Luca7,36-50).Secondoil
NuovoTestamentoappartienealgruppo
delledonnecheeranopresenti
allacrocifissioneeallasepoltu-
radiGesù(cf.Matteo27),
Iltestodioggiciriferiscecheè
laprimatestimonedellarisurre-
zionediGesùecheèleicheva
adannunciareagliapostolila
BuonaNovella.
"Cheeglidovevarisorgere
daimorti"
Quelmattinotuttilocredevano
morto!MaGesù.ilFigliodiDio.
potevascomparirepersempre?
Rimanerenellemanidellamorte
cometutticolorochel'avevano
preceduto?
No,ilCristoèrisortoedèvivo
persempre,accantoaDio,il
Padresuo.Questoavvenimento
sitrovaalcuoredellanostra
fede,comel'annunciodelRegno
diDio.Marcocitrasmetteuna
paroladiGesù:"Berròilvino
nuovonelRegnodiDio".Nonè
facilecredervi.Delrestoiltestodioggi
mostracomeglistessiapostoliabbiano
fattofaticaadaccoglierequestoannun-
cio.primadicomprenderecheGesùèvivo
persempreecheèstatopiùfortedella
morte.
Comeloroanchenoi,oggi,dobbiamopor·
taredovunquequestaBuonaNovella.
Unpo'diriflessione...
Cercadirispondereaquestedomande
(puoifarlodasolooppureassiemeaituoi
amiciepoiconfrontarelerispostecheha
datoognuno).
PerchéMariadiMagdalavaalsepolcro?
Cosapensaditroval'equandovedelapie-
trarotolatavia?
Perchénonentraperverificare?
Achiraccontaquestoavvenimento?
Chièl'altrodiscepolo?Conosciilsuo
nome?
Perchénonentra?
ChecosascoprePietroentrando?Che
cosalosorprende?
Questosegnocosaindica?
Unafrasemoltobreverisultaessenziale:
trovala!
Unaricetta:undolcepasquale
Tipropongodipreparareundolce.chepotraioffrireallatuafamigliao
agliamiciperfesteggiarelaPasqua.
Tiservono:
2009difarina
200gdiburrofuso
200gdizucchero
200gdiscorzecanditediarancia,limoneedangelica
4uova
degliovettidicioccolato
ReaIizz8zione:
Mescolatraloroilburrofuso,lozucchero,leuovaedinfinelafarina.
Versailtuttoinunategliadaciambelleimburrata.
Fa'cuocerealfornopercirca30minuti.
Tagliaapezzettinilafruttacandita.
~rLLl,-iL.~&~O~l4±l"---Jé__.tKY(Jfi)~
CB
Toglidallategliaildolceedecoraloin
modotaledafarlosomigliareadunnido.
Riempiilbucodellaciambellacongli
avettidicioccolato.
PotraiservirloilgiornodiPasquaefe·
steggiarelarisurrezionediGesùassieme
aituoifamiliari.
~~o
~O~C-~
00
(J)30min.
Bricolage
DopoaverpreparatoildolcepasqualepotrestiaggiungereagliovettidiPasqua.
nelbucodellaciambella,alcunibrevimessaggiarrotolati.
Tiservono:
alcunipezzettidicartacolorata,dicoloridiversi;
nastricolorati
unpennarellonero
iltestodelvangelodellarisurrezionediGesù
Realizz8zione:
Cercaneltestoevangelicoalcunefrasiimportantidacopiareneipezzettidicarta.
Tidoalcuniesempi:
MariadiMagdalasirecòalsepolcrodimattino.quandoeraancorabuio.
Disseloro:"HannoportatoviailSignoredalsepolcro!"
Evideecredette.
Eglidovevarisorgeredaimorti.
Toccaateoracercarealtrefrasi.
r:2:r~/(JlCJ
r]~~~
~
Ricopiaoralefrasisuipezzettidicartacolorata.
Deponiquestimessagginelcentrodellaciambella.
Adognipersonachericeveràunafettadidolcetoccheràancheunmessaggiopa·
squale!
IM.MAGINI
3 maggio 2009
4a DOMENICA
DI PASQUA
Gv 10, 11-18
"lo sono il buon pastore.
Il buon pastore dà la propria
vita per le pecore".
Gv 10,11
"lo sono il buon pastore.
n buon pastore dà la propria
vita per le pecore"
(Gv 10.11-18)
40 DOMENICA DI PASQUA"
Quel pastore
Quel pastore veglia sul gregge. Vede la pecora che si allontana nella notte de.I male e
si a1lrena a ricondurla in merlO alle alue. Awelle la sofferenza della pecora ferita oei
conflini della vira. È solidale con quella che avan:l.a più lencamente delle alue quan-
do si u.ma di affromare le salire che scandiscono i percorsi quotidiani.
Quel paswre cammina davanti al gregge, non per essere il primo e al di sopra degli
altri, ma piuttosto un esploratore, qualcuno che vuoi sapere dove sta conducendo le
sue pecore perché
ne è responsabile
e vuole La loro feli-
cirà.
Quel paswre dona
la sua vita. Va fino
in fondo perché
vive il mistero
dell:amore. sa che
l'amore vince
sempre, ha la
meglio anche SlÙL1
morte. Proprio
per questo egli ha
veramente il VOllO
di Dio...
LI/C Sleln
Se -tu "-~co(h (k- 'r"-ro("- li DLo,
,~e.i·5~~ 1.,1.. CkWUH.LJ1...0 c...Ccc...J1...to c...lu.eLL;- c(1..e c.e.rc.c...J1...O
eLi "-nJu..re Ci-v"-nh, JL. vive.re LJlULetae...
L SlciTl
Il buon pastore
Il buon Pastore non è colui che con la sua parola rinchiude in una prigio-
ne di leggi da prati~'re alla lenera, ma è colui che con la sua parola invila
alla Uberrà dell'amore. Egli è colui che con la sua parola apre le finestre del
cuore al soffio vivo deUo Spiriro.
Gesù non si accon-
centa di essere il
pastore di un picco-
lo gregge, Egli guar-
da più lomano: nes-
sun uomo è escluso
dal suo gregge. la
salvezza è per
(U[(i ...
Ltlc Sleln
-_o -:. :, ' :" :;::',
.--l2!:·'t(i,;g
IMMAGINI Maggio (J()
l Omaggio 2009
5a DOMENICA
DI PASQUA
Gv 15. 1·18
"lo sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
pona molto frutto" .
Gv 15,5
"lo sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto".
(Gv l5, 1·8)
Il
50 DOMENICA DI PASQUA"
Sono capace di rendere presente Dio
nella mia vita?
Le mie parole. i miei gesti, i miei
silenzi e la mia vira inceriore
sono impregnaù della mia rela·
zione con Dio?
Non basta che io segua alla lette-
ra rune le indicazioni per essere
"gentile", "caritacevole", "buon
cristiano": devo innanz.ituno las-
ciare che Dio abiti in me e che io
abiti in Lui. Solo così nascerà
una relazione unica ed originale.
Dio sarà presenre arcraverso dì
me con [urro quello che io sono.
Trasmerrerò la "vira in Dio" a
m.io modo. Se dunque si crea
un'intimirà tra Dio e ciascuno di
noi, questa linfa vitale potrà cir-
colare dalle radici fino ai tralci.
Ben
T · (S' I
LI .~C_ l Òr"'-~e. lSlore.
Tu. ci. VU.OL U.Cc..CU'1...tO u. te..
)))
r-erck,(. 0r-cr~co-""-o CO- f"-vorc .LeL~ VITA.
La potatura
Un luno, una separazione,
un'umiliazione, la depressione...
sono sofferenze che noi possia-
mo vivere come una "potaUlra".
Durame questi momenti della
nostra vita, Signore, donaci la rua
Speranza e la rua Fedeltà perché,
come ci hai promesso, le nostre
"potarure" possano un giorno
permetterd di porrare frutto.
/k/J
IMMAGINI
17 maggio 2009
6a DOMENICA
DI PASQUA
Gv 15.9-17
"Questo è il mio comanda-
mento: che vi amiate gli uni
gli altri come io ho amato
voi. Nessuno ha un amore
più grande di questo: dare la
sua vita per i propri amici"
Gv 15, 12-13
"'Questo è il mio comanda-
mento: che vi amiate gli uni
gli altri come io ho amato
voi. Nessuno ha un amore più
grande di questo: dare la sua
vita per i propri amici".
(Gv 15,9·17)
6a DOMENICA DI PASQUA"
Amare significa...
In seguito agli avvertimenti della psicanalisi noi oggj conosciamo meglio
i traneUi del verbo amare. L'amore possessivo che...divora colui che si
dice di amare. L'amore perverso che è sta[Q arrribuitO a Dio stesso: "io ti
amo, ma tu devi amarmi, altrimenti ti spedisco all'inferno". La Bibbia, da
parte sua, ci aveva fornito questo segno dell'amore autentico: "amerai il
prossimo tuo come te stesso". Agisci nei confromi degli altri come vor-
resti che si agisse nei ruoi confronti! Gesù ci ha dato il segno di un
"amore divino" : il dono della sua vita per coloro che egli ama. Già il sal-
mista. del resm, cantava: "il tuo amore vale più deJla vita, il tuO amore
per me, il mio amore per te conferisce un significato massimo alla mia
vita, mi dona gioia". Morire d'amore per diventare puro amore. Solo Dio
può educarci a questo amore. È il suo amore per noi!
)Nln.M{/r/~ flMCZ
AKI.~r.~~ b·e;.. Ji_ "1.0;.: fc~c.~.(e...
""--"- fi.-,,"--"-'"~i-Ò[i- "-....i- CO .... Ò[i- fi.-[.6·i-!!!
).-M. BNie:z
La libertà nello Spirito
Oggi la popolazione della terra corrisponde ad alcuni miliardi! In questo vasco
mondo i cristiani rappresentano una minoranza. Siamo rentati di lamentarci? Al
contrario! È il momento di ricordarci la coostarazione di san Pietro a Cesarea:
"anche i pagani avevano ricevuto con abbondanza il dono dello Spirico Sanro!".
Eccoci quindi spinti a leggere i segni dello Spirito neUa storia contemporanea
per la nostra gioia e la gioja di rutti quelli che cercano Dio. Scrutiamo dunque
ogru giorno la Bibbia e il giornale!...
}e:Jn-Mark Bcdcz
IMMAGINI Maggio 09
24 maggio 2009
ASCENSIONE
Mc 16, 15-20
li Signore Gesù, dopo aver parla-
[O con loro, fu elevato in cielo e
sedette alla destra di Dio.
~
I
J
Mc 16, 19
L l( c?l~
";: ;;'81
sV)' .'
<i>.:Y
"Andate in tu tto il mondo
e proclamate il Vangelo ad
ogni creanua"
(Mc 16, ] 5-20)
ASCENSIONE. .
Non cercare tra i morti colui che è la Vita
Quante volte ne avranno riso? '~lora il tuo Gesù si crede una naviceUa spa-
ziaIe?". No. non hanno voluto leggere il testo bibuco con intelligenza. Gli
uomini del primo secolo pensavano da uomini del primo secolo. Per loro la
{erra era al centro e serre cieli la circondavano. Il settimo, il più alto, era
quello di Dio. Noi abbiamo imparato che il mondo è fano diversamente:
l'essenziale, umavia, non sta. in un decollo! Se questo testo è staro conser-
vato è perché, con grande saggezza, esso ci dice che oonai, ritornato dalla
morte, anima e corpo, ma corpo nuovo per un uomo nuovo, i1 elisco dimo-
ra in Dio così come Gesù ha abitaro in mezzo a noi. Perché, allora, cerdlia-
.010 nella morte colui che è la Vìta'~ li
CriSto, il Figlio, non canun.i.na più nel
modo in cui noi camminiamo in ques(a
condizione mortale. E cunavia vengono
fuori le stesse beffe emerse al momenro 0M~~~if
della sua Passione! Ma egli onnai ha
varIo, raggiungerlo, dovunque brilla una (.,/ ~
superato la morte. E noi possiamo ri[rO- ~~fii
scintilla di Dio nella nonc. E poiché egli ~
mo trasfigurata, possIamo ramungerto ~ J~
ha fano ritorno con la.nosU'a c~e d'uo- ~
così come siamo. Il Verbo si fece carne: "1 
la carne salvat.1. dimora. in Dio. 'F'~:.'.:.L......Il~~.
Je:n DevrienUI
NoI'. cLJ~c...~,L·~.-t-c,"lot.i. ~Lt.... Jov'~ i.L »1.-i.o Oi.o,
Jo»t.~H..Lte..v1.. Lve .)i..ef:e.. -VO-L L( »Lom..eH..to
cke n..on.. a.vverf-Lte 'r-i~. (a. Sua. r-reseHJ..a..
Un inno alla vita
Dolcezza della primave-
ra, fine dell'inverno:
l'Ascensione è un inno
alla vita, simbolizzara da
tutto quello che rivive
sulla terra. E tuttO ciò
rivive sulla terra perché
la creazione intera è stara
pOrtata nel cuore di Dio,
da cui sgorga la vita.
Jean Devrle>T(/t
). D<:/ft'iC1/t11
c o
()
IMMAGINI
3l maggio 2009
PENTECOSTE
Gv 15, 26-27; 16, 12-15
"Quando verrà lui, lo Spirito
della verità, vi guiderà a tutta la
verità".
Gv 16.13
"Quando verrà il Paraclito,
che io vi manderò dal Padre,
lo Spirito della verità
che procede dal Padre,
egli darà testimo.n.ianza di me"
(Gv15. 26-2ì; 16.12-15)
Il
PENTECOSTE. .
Cerchiamo lo Spirito nella nostra vita
Non è un dotto discorso inaugurale e nenuneno un brillante trattato di
teologia che hanno radicato il messaggio di Cristo nella terra degli uomi-
ni, ma un .avvenimento concreto che ha sconvolto una dozzina di uomi-
ni ed alcuni testimoni. Evento srooco, indubbiamente, ma che vale per
runo quello che l'ha seguito: uomini paurosi e scoraggiati diventano
evangelizzatori ardenti, un gruppo
di poveri senza cultura e senza pote-
re radunano l'umanità nel nome di
Gesù Cristo. Se si può effettivamen-
te definire lo Spirito Santo come
l'energia di Dio, la forza vitale che il
Cristo dona agli uomini per conti-
nuare attraverso di essi la sua opera,
bisogna riconoscere che egli è
prima di tuno awenlmento, azione
sconvolgente che interpella, stimo-
la, invia.. _Non cerchiamo lo Spirito
di Dio nei libri. Cerchiamolo nella
vita degli uomini, cerchiamolo nella
nostra vita!
Mons. C J(r;1 CI.
~
-
Lo S·ri..ri.to ,L;_c,es;'" h-ovi (e.. .!of-rc.Jc• .le. ".,s*:...;. ClAo ...i..
C~ .-c'H(C~ «(i.~ I,.,,,,-ib~(i. r. i .u.n. "'r-r-cUi..
"-c-c-0Ò(i.eati- ver.)o i. l'.O.)-l:ri. fr"-te((i-!
La Chiesa nasce ancora
Oggi è nata la Chiesa: alcuni
uomini hanno credum con forza
alla rìsurrezione e, investiti
dall'azione dello Spirito, hanno
superam dubbi e persecuzioni,
per annunciare nel mondo la
Parola che avevano ricevum,
Oggi la Chiesa nasce ancora ,
ogni volta che degli uomini, nella
fede del Risono si lasciano
condurre dallo Spirito di Dio per
inventare il quotidiano della
Parola che salva. Ecco il giorno in
cui un fuoco è stam acceso sulla
terra. Dio attende che infiammi
tutto l'universo.
MoJJ.s. C Kratz
Mons. C )(ml:r
IMMAGINI •lfag,gio 09 IMMAGINI DOMENICALI •
....
4a Domenica di Pasqua 5a Domenica di Pasqua
lo sono il buon pastore.
li buon pastore dà la propria vita per le pecore.
lo sooo la vire, voi i tralci. Chi rimane in me, e io
in lui, orta molro frutto.
6a Domenica di Pasqua
Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri
come io ho amaro voi. Nessuno
ha un amore più grande dì
questo: dare la sua vita per i
propri amici.
Ascensione
li Signore Gesù, dopo aver parla-
to con loro, fu elevato in cielo e
sedette alla destra di Dio.
Quando verrà lui, lo Spirito deUa
verirà, vi guiderà a nma la verità.
__________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
I46jl>08
Cappella Suor Emmanuelle Maria
NelvangelodiLucanoici
imbattialnoinunincontro
emozionantetraGesùrisor-
toeduediscepoli.Mentre
Cleopaeilsuoconlpagno
stannoabbandonando
Gerusalemmeperfarritorno
adEmmaus,ilgiornodi
Pasqua,unestraneosiuni-
scealoro,sullavia.Conloro
grandesorpresaquell'uolno
sembranonsapernullasulla
crocifissionediGesù,che
tuttaviaavevalnessoinagita-
zionelacittàdi
Gerusalemme.Essiglirac-
contanoalloralamorteciel
LaciuàdiEmmaus
loromaestroelavisioneche
ledonnedicevanodiaver
avutoalsepolcro.
Davantiallamancanzadi
fededeiduedisce-
poli,quell'uomo
(chepoièGesù)non
puòfareamenodi
reagire,spiegando
lorotuttiipassidella
Scritturacheriguar-
danolavenutadel
Messiaeciòchel),~
dovevacompiere
sullaterra.Arrivatiad
Emmausidiscepolil'invita-
noarimanereconloroe
~~~
~-.~~.-<~
~....:i»
1-/(,_/901
soloquando,duranteil
pasto,eglispezzailpane,i
loroocchisiapronoefinal-
menteloriconoscono.
Ilsitoattualechecorrispon-
derebbeallacittàdiElnmaus
deltempodiGesùnonpuò
essereidentificatoconcer-
tezza.Benquattroluoghi
attiranol'attenzionedegli
specialisti.Ilpiùprobabileè
quellodiAmouaso
Nicopolis,nomecheportail
luogodopolaricostruzione
avvenutanelIlIOsec.d.C..
Findal.IVOsecoloipellegrini
chesirecavanoinTerra
santaadottaronoquesto
postocomeEnlmaus.Una
delleragionichedeponea
favoredellasceltaècheil
nomegreco"Emlnaus"
vienedaunaparolasemita
chesignifica"sorgenti
/46_190.1
calde".IneffettiAmouàs
possiededuesorgentidi
acquatiepida.
Undatosembratuttavia
slnentirequestaidentifica-
zione.IneffettiLucacidice
cheEmmaussitrovavaa60
stadi(circaIlchilometJ.i)da
Gerusalemme.MaAmouassi
trovaadunadistanzacheè
piùdeldoppiodiquella
indicatadalvangelo.Altri
testi,però,ancheselnessiin
dubbiodagliesegeti,men-
zionanounadistanzadi160
stadi.
T.Larcber
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IMMAGINI Maggio ()<J
Si, mi meraviglia molto questa mania di
guardarsi rombelico, invece di guardare gli
altri.
lo ho fatto rombelico senza troppo pensarei,
come un tessitore che è anivato all'ultimo filo
e che dunque fa un nodo, cosi, semplice-
mente perché tenga, in un posto dove non
appare troppo.. .Ero motto contento di aver
terminato. L'importonte per me era che
tenesse...Eabitualmente i miei ombelichi
tengono bene.
Ma non avevo previsto, e questo per me
rimane un mistero, I~mportanza che essi
accordano a questo ultimo piccolo nodo, in1i-
mo e ben nascosto.
HUMOUR - SANTI"
Sì, di tutto quello che avevo creato dò che mi stupisce maggiormente e che non a.JevO proprio immaginato è Mto il
tempo che perdono, appena le cose vanno un po' male, alla minima contrarietà, a guardarsi l'ombelico, invece di
guardare gli altri, di vedere i problemi degli altri...
Capitemi, forse ho commesso uno sbaglio. Se dovessi ricomindare da capo, se potessi fare una revisione generale-
come fanno le grandi industrie automobilistiche -, se non fosse 1roppo oneroso riprendere il Mto, io lo collocherei al
centro della fronte...In questo coso, almeno, sarebbero obbligati a guardare rombelico degli altri.
Pasquale Baylon (1540-1592)
Festeggiato il 17 maggio
Nacqlle in Spagna, da una famiglia di
agricolrori. Da rag;u:zo, mentre pasco-
lava il gregge, si dedicava spesso alla
preghiera. La mancanza di un'isrruzio-
ne gli chiuse più volte le porte di lIn
monastero. finché i francescani lo
accolsero come converso, con la man-
sione di porrinaiQ. La Slla bomà e la sua
dolce-aa attimrono molte persone. u-a
esse ancJle mohi predicarori che stima-
vano la sua "teologia del cuore".
Passava ore intere nell'adorazione
dell'Eucaristia.
Alcune riflessioni di Dio
Ursula Ledochowska (1865-
1939). Festeggiata il 29 maggio
Nara in Austria, compì i suoi studi
presso le Orsoline di Cracovia.
Conobbe un'Europa lacerata daUe
guerrt:. Fondò nei pressi di Poznan la
Congregazione deUe "Orsoline del
Cuore di Gesù", che ha lo scopo di
diffondere il Vangelo. A 42 anni parrì
ad evangelizzare San PieU"oburgo.
Raggiunse poi la Scandinavia e quin-
di venne a Roma, chiamata dal papa.
È stata canonizzata da Giovanni
Paolo Il il 18 maggio 2003.
Emilio (morto nel 205)
Festeggiato il 22 maggio
Visse neU'Africa del Nord dove eser-
cirò la professione medica. Fu arre-
sralO e torturaco una prima volta
assieme a Casto, cristiano come lui.
Le sofferenze li i.ndussero a rinnegare
la fede . Ma dopo questo essi conti·
nuarono a proclamare la loro adesio-
ne a CriSto. Arrestaci di nuovo.
all'epoca della persecuzione di
Decìo, vennero bruciati vivi.
IMMAGINI
Tu sei bella, Maria:
sei il riflesso del cuore di Dio.
li wo volto è quello di una madre
in cui si rinette la [enerezza di Dio.
E quel volto, che viene a toccare il tuo,
esprime lo slancio pieno di fiducia
che getra il bambino verso Jarnadre.
Quel volto è il volto di Gesù, il tuo figlio:
tu sei il suo trono nel cielo
come sei scata la sua oasi sulla terra.
Le vostre guance, una COl1rfO l'altra,
vibrano misteriosamen[e
al barrito di due cuori all'unisono.
Ma quel volto
che cerca poseo e rifugio nel tuo
è anche quello di ognuno dì noi.
VARIAZIONI . .
Maria, figlia d'Israele, tu hai proclamato la misericordia
offerta agIi uomini, di generazione in generazione, dalJ'amo-
re benevolo del Padre.
Marìa, vergine santa, serva del Signore, tu hai pon,uo nel
tuo grembo il fruno prezioso della misericordia divina.
Maria. tu che hai conservato nel mo cuore le Parole della
salvezza, hai testimoniato da'ami al mondo l'assolu~1 fedeltà
di Dio al suo amore.
Maria, ru che hai seguito
il tuO Figlio Gesù fino ai
piedi della croce, nel
"fta[" del tuo cuore di
madre hai aderiIO Senza
riserve al sacrificio reden-
tore.
M.'Uia, madre di miseri-
cordia, mosrra ai tuoi figli
il cuore di Gesù, che hai
visro squarciato per
diventare sorgente eterna
di vita.
Maria, presente in mezzo
ai discepoli. rendi vicìno
a noi l'amore vivificante
del tuo Figlio risorto.
Maria, madre attenta ai
pericoli e alle prove dei J:rareUi del tuo Figlio, conùnua a gui-
darci sulJa via della salvezza.
Maria. che hai indicato il cuore del IUO Figlio a Margberita
Maria in questo luogo, donaci di seguire il ma esempio di
umile fedeJtà al suo amore.
GìOv:1nni Paolo lr. ::IJJAnge1u.~ del 5 onobrc 1986.
durame /;1 visiw a: Paray-Ie-Monial
QualeespressionesitrovanellaBibbia?
A.Amiltevigliuniglialtri.B.D'amor'eed'accordo.
,~L3vC!)
C.Vjvered'amoreedibaci.
çJ
':2~,
'"",'
~
"-
s:c<
",'L-________________________________________~,~
Risposta:Giovanni15.12
Amatevigliuniglialtri
Grazie,Signore,diavertrattatoituoidiscepolicomedegliamici:aiutaciaportare
questaBuonaNovellaatutti,lungolestradedellavita!
Gesù,faccivivereiltuocomandamento:Amatevigliuniglialtricomeiovihoamati".
Ognigiornoioincontrodellepersone:familiari,amici.compagnidiscuola,maanche
sconosciutiestranieri.Talvoltadico"Buongiorno",altrevoltenonrivolgoneppureuna
parola...
Gesù,faccivivereiltuocomandamento:Amatevigliuniglialtricomeiovihoamati".
Spessosmarriscoilsentieroedavantialledifficoltàgettolaspugnaoppuremiarrab-
bioedimenticoicomandamentidiDio...cosìnonportonessunfrutto.
Gesù.faccivivereiltuocomandamento:Amalevigliuniglialtricomeiovihoamati".
Soluzioni:leparoleflf)scosle:Inorizzontale:COMANDAMENTO.FRUTTO.DARE.OSSERVARE.AMICI.Inverti·
cale:AMORE.AMARE.RIMANERE,GIOIA.PADRE.ScegliI~lelterandatlwAdiAmici-Amare-Amo""Odi
Comandamento-Osservflfe-Gioia.RdiRimanere-Padre-Dare.
2:;
~I
::
RivistamensileperiragazziN°107Maggio2009
lEutl;Emma
Gesùfadinoiisuoiamici!
Nell'oraincuipa$$CIvadoquestomondo01Padre,GeSIÌdissealsuoidiscepoli:«ComeIlPadre
haamatome,anchelohoamatovoi,Rimanetenelmioamore.SeosservereteImieicomanda-
menti,rimarretenelmioamore,comelohoosservatoIcomandamentidelPadremioerimango
nelsuoamore.Vihodettoquestecoseperchélomiagioiasiainvoielovos1ragioiasiapiena.
Ques10èilmiocomandamento;cheviamiategliuniglialtricomelohoamatovoi.Nessunohoun
amorepiùgrandediquasio:darelosuavitaperIpropriamld.Voisietemieiamid,sefateciòchelovi
comando,Nonvichiamopiùservi,perché"servonon$Oquellochefailsuopadrone;mavihochiomato
amici,perchétuttodòchehouditodalPadremiol'hofa1toconoscereavol.
Nonvoiavetesceltome,maloho500110voievihocostituitiperchéandiateeportiatetru1toe"vostro
frvt10rimanga;perchétuttoquellochechiederetealPadrenelmionome,veloconceda.Questovi
comando:cheviamiategliuni9"alfrl".(GIO'OnnlIS,?-17)
Cariamici,nelvangelodioggiGesùci
lanciauninvito:"Amatevigliuniglialtri,
comeiohoamatovoi".~Amoreèessen-
zialeeGesùcichiamasuoi"amici":
eccoquellocheciricordailracconto
checifaGiovanni.Consideriamoqueste
parolepiùdavicinopercomprendere
meglioilmessaggiodiCristosulposto
diDionellanostraesistenza.
Nell'oraincuipassavadaquestomondo
alPadre
QuestaprimaFraseconcuiGiovannidàinizioal
nostrotestocioffreunindiziodeltuttopartico·
laresull'importanzadel!'AnnunciodiGesù.In
tuttalaBibbialaparola"mondo"haduesigni·
ficatiabituali:"l'universo"o"!"insiemedegli
uomini"'!NelvangelosecondoGiovanni(18,
36),Gesùdichiara:"IImioRegnononèdiques-
tomondo":eccoperchéGiovanilispessomette
incontrasto"questomondo"(ilmondodiquag·
giù,lanostraterra)conl'''altromondo"(quello
delPadre-ilcielo),
Rimanetenelmioamore
LasecondaletteradiGiovanniinsisteanch'es·
sasullagrandezzadell'AmorediDioeciinvita
adamareconlostessoAmore:"Amiamocigli
uniglialtriperchél'amorevienedaDio,Tutti
quellicheamanosonoFiglidiDioeconoscono
Dio.ColuichenonamanonconosceDioper-
chéDioèamore",
IdiscepolisonounitiaGesùdaunlegamevita,
le,comemostral'immaginedellaviteedeitral-
ciocomequelladelcorpoedellesuemembra
chetroviamoinsanPaolo:sitrattadellarela,
zionecheognicristianohaconilCristo,Gesù
cidice:"Voisietemieiamici..,Rimanetenelmio
amore",IdiscepolisonodiventatiamicidiGesù
perchéhannoaderitoalsuoinvitoesonorima,
stiperamore,seguendoisuoicomandamenti!
EsserecristianosignificaessereamicodiDioe
segnodelsuoAmoretraifratelli:senoirima·
Saosservereteimieicomandamenti
LaBibbiaciparladiun"Diofedele"(Dt32.4).
chemanifestalasuafedeltàagliuomini,ilsuo
amoreindissolubileesmisurato,InGesù.ilsuo
Figlio,Diocirinviaaquestoimpegnoreciproco
traluiegliuomini!Ilcristianoèchiamatoad
esserefedeleaDionelqualepuòriporretutta
lasuafiducia!Gesùciinvitaanonallontanarci
dallaviachecihatracciato,cichiededirima·
nerefedeliaicomandamen-
tidiDio,diesseredegli
amicifedeli!
Comeiohoosservato
comandamentidel
Padremio
~,niamoinluieglicirendecapacidiamareano,
~,stravolla(1Cor1,9).
LaBuonaNovelladiGesù
hapotutoraggiungereinon
perchéidiscepolil'hanno
conservatogelosamentein
unmuseo,maperché
hannofalloquelloche
Gesùhadomandato161'0,
dopoaveroffertoluistesso
l'esempio:sonopartiti
lungolestradedelmondo,
amandogliuominicome
fratelli,ancheiloronemici,
offrendolalorovitaper
l'annunciodellaparo,
la...Toccaanoi,ora,diven-
tareaposlolidelVangelo
perannunciarel'Amoredi
Dioatuttii!lostriamici!
""'"::!;
Ipezzifedeliall'originale
Gesùdomandaaisuoidiscepolidirimanerefedeliaisuoicomandamen-
ti.Osservabeneidiversipezzidelpuzzleescopriiduechesonofedeli
all'originale!
LìC:;~
O
~~~bRitrovareGesùchecifaconoscereDio
Osservabenequestesagome,ritrovaquellachecorrispondeaGesù,
standoaquellocheluistessocidiceneltestoecerchialaconunpenna-
rellocolorato.
'.~
~
~',
'"::!;
~c)
:>:
leparolenascoste
Ritrovale10paroledelvangelodiogginascostedentroquestagriglia
nelsensodellalettura:orizzontalmente(dasinistraadestra)oppurever-
ticalmente(dall'altoinbasso).
Quandolehaitrovate.sottolinealeoppuremettileinevidenzaconunpennarello.
MSUFRUTTOSIOS
pVAMICIVMHZTG
ANMAMMNTACBAI
DCOMANDAMENTO
RIRONHOTADTFI
EGEAEZDAREOEA
OSSERVAREXTO[
XFMSETRVAZMUA
Sceglilaletteraadatta
Comedegliamicichehannodeipuntiincomune,cosìquesteparole-
peresserecompletate-hannobisognodellastessalettera(considera
igruppiinverticale).
MICIcMANDAMENTOIMANERE
MARESSERVAREPADE
MOREGIlADAE
Lavostragioiasiapiena
Gesùvuolelafelicitàdeisuoiamici.Perque·
slovuolecondividereconnoiquellocheviene
daDioecheluistessohapercepitoinmodo
abbondanle:~Lamiagioiasiainvoielavostra
gioiasiapiena".Egliciproponediaccoglierla
peraverneinabbondanza.pernoiepergli
altri...
Dacristianinoiviviamonellagioia.nellacero
teuadiesserefiglidiDio:ilchenoneliminale
provedellavita.macipermettedisuperarle
confiducia,nell'Amore.senzasentireimaisoli.
Fraqualchegiornonoifesteggeremo
l'Ascensione,QuesloawenimentoGesùl'at·
tendevael'annunciavaperpreparareisuoi
discepoli,accompagnandoliinquestanuova
tappa:ilsuoritornoalPadre!Harealizzatola
suamissione:servireilPadrefinoallafìne.sal-
vandogliuominiconlasuamortesullacroce.
Ora,risorto,ritrovaisuoiamiciperinviarlia
lorovoltainmissione...
Toccaanoi,oggi,mettereiincamminosui
passidiGesùedeisuoidiscepoli:anchenoi
siamochiamatiadesseredegliamicidiDio
nellanostravitadiognigiorno...Provaa
domandarti:Comepossoannunciarel'amore
diDioperluttigliuomini,osservandoisuoi
comandamentiperrestarenellasuagioia?
Unaghirlandadicuori
pertuttiquellicheamiamo
Eccoqualcosachetipermetteràditestimoniarequellochetichiedeil
vangelodioggi.inmodoconcreto,nellavitadituttijgiorni.comeci
domandaGesù.
Tipropongodidivertirtiapreparare,dasolooingruppo.idiversiele-
menti.Poipotraidonarliaituoifamiliarioaituoiamiciecondividerecon
loroilmessaggiodiGesù.InoccasionedellaFestadellaMamma.per
esempio,dalmomentocheèleilaprimachetihaamatoassiemeaDio
echetihainsegnatoadamare.
Perrealizzareicuoritiservono:
cartoncinodicolorrosso
-Ritagliaicontornie.senecessario,incollasuunfogliodicartoncinocolora-
to...Attenzione:perlaghirlandanondevitagliarecompletamenteibordi.sevuoi
cheicuorirestinoattaccatil'unoall'altro.
-Ledifferentirealizzazioniorasonopronte:latuaghirlandaècomeunacatena
d'Amore.chevuoletestimoniarel'AmorediDiopergliuomini,quell'Amoreche
dobbiamoavereanchegliuniperglialtri.Perché,comecihadettoGesù,noisiamo
tuttiamicidiDio,serestiamofedeliaisuoicomandamenti.Cosìpossiamodimo-
rarenellasuagioia!
Puoiappendere
latuaghirlandaal
murodellatuacamera
oppuremoltifoglibianchì
unamatita
forbici
collaenastroadesivo
pennarelliopaste!licolorati
Realizzazione
~-~-/7J-~@)?~at::~~sm~ta~Z:ncdh~
=:;:~"Os~1d.v.ntidell.~ov.gliachencopreIalta·
_~~re,inoccasionediuna
Eccoletappedellarealizzazione:
-Servendotidiunamatita,
riproducideimotiviaformadi
cuore-osultuofogliopiegatoin
due,perrealizzareunbelbigliet·
to,oppuresuunalungastriscia
piegataafisarmonicaperco-
struireunabellaghirlanda.
a.-------'Ocelebrazione...
~tJ~:2D
a~Regalaibigliettiche
haipreparatoaituoi
genitori.chetivoglio-
nobene(potraiperso·
nalizzarliinoccasione
dellaFestadella
MammaodelPapà
perdirelorotuttoil
benecheprovineiloro
confronti...).Oppure
donaliadellepersone
amicheoancheagli
straniericheincontrie
chehannobisognodi
ungestod'Amore!
Cosìpotraifarscopri-
.Puoiinventaretustessola
decorazione.alternandoicolo-
ri...Iapuoivestiredifoto,scri-
vendosoprailtuonomeedi
nomidellepersonecheami
(comesitrovascrittonella
BibbiainIsaia43,1-4:"lotiho
chiamatopernome...perchétu
seipreziosoaimieiocchiedioti
amo").
relarelazione
d'Amorecheunisce_
Dioagliuomini.
~
~'I
'"~
IMMAGINI Giugno 09
7 giugno 2009
SS.MA TRINITÀ
Mt 28, 16-20
"Andate dunque e fate disce-
poli tutti i popoli, banezzan-
dolì nel nome del Padre e
del Figlio e dello Spirito
Santo, insegnando loro a
osservare rutro ciò che vi ho
comandato".
Mt 28,19-20
"Andate dunque e fate discepo-
li tutti i popoli, battezzandoli
nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro a osservare
tutto ciò che vi ho comandato"
(MI 28, 16-20)
SS.MA TRINITÀ.
Nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo
Signore dell'universo, quali sono le parole adarre per confessare nello stes-
so tempo la tua grandezza e la rua bontà, la tua vicinanza e la rua eternità?
ili ci hai creati a tua immagine e somiglianza, e turravia ru sei anche cosÌ
diverso da noi! Anraverso il ruo Spirito ru ci inviti a chiamarri '~ba!", cioè
"Padre".
Th sei il creatore e il signore dell'universo, di cui non riusciamo a misura-
re gli spazi smisurati, ma sei anche il compagno che si fa vicino e che, un
gionlo, in un momento
preciso della storia. è
diventato nel Figlio uno
dei milioni di uomini
che popolano la superfi-
cie della Terra. Tu hai
assunto il volto di un
uomo. E tu ti avvicini ad
ognuno di noi, fino a sta-
biHre in noi la tua dimo-
ra, a vivificarci, a essere
Spirito Santo presente in
noi per farci entrare
nella tua stessa vit..1..
Per tutto questo noi ti
rendiamo grazie.
M. Melzger
~,(.Li ~o ....o ;. r0te.,.i cke L( C,-i._tù fU4-- .-Lcc.v,d:o l(J PC'll,-,,?
le... ('.u..r-~c.a~ ,(~. c.O»1...u..»-~cu.rci (u. Su..u.
l'''i.-su..rlA
ez..ione, u.t:tru.ve-rso i[ Bu.ttesiH1-o.
M. Mel:J:ger
Una relazione di fiducia
I genitori sanno cosa fare per suscirare una relazione di fiducia, fin dagli
inizi, quando il loro bambino
è ancora piccolo.
L'atteggiamento da adonare,
l'importanza dello sguardo, la
dolcezza, evitare di provocare
la paura: rutto fa parte della
comunicazione. Comunicare
vuoi dire trasmettere, suggeri-
re, ispirare, suscir.are la rispo-
sc.a. Dio fa lo stesso: comunica,
si dona, ci comunica il più
profondo di se stesso, il suo
Spirito.
M. Metzger
IMMAGINI Giugno 09
14 giugno 2009
CORPO E SANGUE
DI CRISTO
Mc 14, 12-16.22-26
Gesù prese il pane e recitò La
benedizione, Lo spezzò e (o
diede loro, dicendo: "Prendete,
questo è il mio corpo".
Mc 14,22
Gesù prese il pane e recitò la
benedizione, lo spezzò
e lo diede loro, dicendo:
"Prendete,
questo è il mio corpo"
(Mc 14,12·16.22·26)
CORPO E SANGUE DI CRISTO"
Prendete, questo è il mio Corpo...il mio Sangue
Signore delJa mia vita, nl sei un dono rotaie!
H tuo Corpo tu L'hai afferro per amore, per noi.
Come si spezza il pane per nutrire gli uomini affaticati
così ru hai voluto essere condiviso, [otalmente, da ognuno di noi.
Signore della mia viw, (u sei un dono [Qrale!
11 tUO Sangue tu l'hai afferro per amore, per noi.
Come si versa il vino per dissetare gli uom.ini bruciati dall'arsura,
così ru bai voluro essere condiviso. toralmente, da ognuno di noi.
Signore della mia vi(a, dammi il coraggio di donarmi
gratuitamente, senza calcoli e
ripensamenti. ~
Insegnami ad ascoltare la (ua voce e
a seguire la vira.
Donami di amarti abbaSlanza
da Lasciarmi sempre condurre da te
e desla in me il desiderio ardente
di credere nel giorno che sorge
come nello straordinario mattino di
Pasqua.
C. Reillboll
/47..2602
CC>l,"-UH.i.c.4-H.L c..( Corro e c..lS4-H.
Ò
e eLi. CIA~to
LO ru..rtecLfO c...((1A. t"-vo~ ,[et Re
6 0 ,(i. Di.o.
Ricevo il tuo atllore
Vengo) Signore Gesù, e
prendo posto
alla tavola della festa!
Nelle mie mani aperte
accolgo il tuo pane,
ricevo il tuo amore, la tua
speranza e la tua vita
per condividerle con tutti
i miei fratelli!
C. Reinbolt
C RciJlQt./1
IMMAGINI Giugno 09
21 giugno 2009
12a DOMENICA
ORDINARIO B
Mc 4,35-41
Gesù minacciò il vento e
disse al mare:
"Taci, calmati!"
Mc4,39
Allora lo svegliarono
e gli dissero:
"Maestro, non t'importa che
siamo perduti?"
(Mc 4. 35-41)
12a DOMENICA ORDINARIO B.
Alla fine del tunnel la luce!
La vita non è sempre un lungo fiume tranquillo.
Ci sono giorni di paura, burrasche ed uragani.
Allora, nel cuore della tempesra, la fiducia viene meno:
"Che cosa ho fatto perché tu mi punisca in quesco modo?".
Quesro Dio a cui addebitiamo ogni male ed ognj rusgrvia
viene a dirci: "Uomo di poca fede, perché hai paura?".
Spesso, nel più profondo della notte può sorgere una luce.
Bisogna avere, [U(1avia, la pazienza di auen·
derla.
No, l'orizzonte dell'umanità non è chiuso defi-
nirivamence.
No, a dispetto di quel che affermano
ceni investigarorl delJ'anima umana:
"Noi non abbandoniamo il cielo agli angeli e
ai passeri".
Tutta la vita ha un senso ed ognuno di noi ne
possiede la chiave.
Siamo esseri unici e la grande sinfonia del
mondo
si realizza attraverso di noi,
così come siamo, con quello che speriamo.
Un giorno ìI mistero del nostro desrino appa-
rià in piena luce
e noi comprenderemo il segreto di ogni cosa.
Ese il domani fosse alla nostra porta?
R. Ribl'r
/
/47j702
Ne..((c.. H...o.st"..c... va"- Jo~o 0ÒH...~ te.»1.,~e..stc...
~r-"-re "-}Il. u.l"'CO bu.(en.o J.;. ~r-el"'u.J.'U,"-!
Cristo con noi
Ci sono giorni in cui il cielo
è così scuro
che noi disperiamo di vede-
re il sole...
E tuttavia anche nel grigiore
della nostra vita quotidiana
noi non siamo soli: Cristo è
con noi!
E lo è sopram.mo in mezzo
alle tenebre e alla paura.
Certo, Cristo non ci abban-
donerà: ce l'ha promesso!
R.RìJxr
R. N/ber
/47.1705
IMMAGINI
28 giugno 2009
13a DOMENICA
ORDINARIO B
Mc 5, 21-43
Gesù prese la mano della bambina
e le disse: "lhlità kum", che signifi-
ca: "FanduLla, io ti dico: alzati!". E
subiro la fanciulla si alzò e cammi-
nava.
Mc s, 41-42
N l...J804
la donna, impaurita e tre-
mante, sapendo quello che le
era accaduto, venne, gli si
gettò davanti e gli disse tutta
la verità. Ed egli le disse:
"Figlia, la tua fede ti ha salva-
ta. Va' in pace e sii guarita dal
tuo male".
(Mc 5, 21-43).
130 DOMENICA ORDINARIO B"
Non temere, ma continua a credere...
Non aver paura quando si trana di abbandonare tutto ciò che ti impe-
disce eli metterti in cammino. Abbandona le [erre in cui l'egoismo
dliude le porte alla forza creatrice dell'amore. Abbandona le terre in
cui la brutalità dei gesti e la violenza delle parole provocano al loro
passaggio solo morte e desolazione. Non scegliere l'isolamento quan-
do ci sono esperienze comunicarie che ti awicinano alla luce eli Dio.
Continua a credere che
ogni mattino del mondo
può rappresentare una
nuova partenza e che la vira
si scrive attraverso le tue
mani, La tua intelligenza ed
il tuo cuore. Continua a
credere neU'amore di Dio e
nella fora del Vangelo che
possono trasformare il
cuore di questo mondo.
Continua a credere nell'importanza di nlITO ciò che fa fiorire il sorri-
so sulle labbra e porta una pace interiore. Allora tu coglierai qualche
tratto del Volro di Dio.
L. !,re;in
Se cl-"e.~Li. J-1.e.((".p"-l'"oL" di.0;"0,
t ...H~ ~ m..~r"-co(~ Ji.veRt"-Ro t0-'-'i.(,iL~.
n cuore di un padre
Dio conosce in anticipo le nostre
debolezze. E il suo Amore arriva a
dimenticare tutto queUo che può
oscurare le relazioni tra noi e lui.
Egli ci dona il suo Figlio.
Basta credere in lui per essere
salvi.
Questo Figlio non ha il volto di un
giudice, ma di un fratello. Ha il
cuore di un padre che si dona
totalmente e fino in fondo, per
ognuno di noi. Siamo veramente
coscienti di rutto questo?
L Slci1/
1_ Sre/H
Splendide copertine
per l'estate e per la ripresa
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IMMAGINI Luglio 09
5 luglio 2009
14a DOMENICA
ORDINARIO B
Mc 6,1-6
"Un profeta non è disprezzato
se non nella sua patria, tra i
suoi parenri e in casa sua".
Mc 6,4
E che sapienza è quella che
gli è stata data? E i prodigi
come quelli compiuti dalle
sue mani?
(Mc 6,2)
140 DOMENICA ORDINARIO B
Miracolo non appariscente
Nella vostra vita non avete mai incrociato un uomo o una donna di questo
genere? Un uomo o una donna che irraggiano pace, nonostante una malat[ia,
un handicap, un insuccesso, un lutto...Sono la prova che la vita ba preso il
sopravvento, che la vita può riprendere.
Portano in essi una forza che li tiene in piedi.
Un miracolo così non consiste nella scomparsa dei sinromi, ma nel lavoro
interiore che li abita e che li apre alla Grazia di Dio.
Ben
SL(S",-ore, LJ-'L)eÒCL
k. lne;tte.rcL Ll-'L u-~CO ({O liTe.
Un testitnone in mezzo a noi
Ma questo Gesù sor-
prende veramente! Lo
abbiamo visco bambino,
giocare con ì nostri figli,
ha lavorato neUe nostre
case... Per questo essi,
proprìo come noi, sono
accecati.
È possibile, allora, che
nella nostra vita quoti-
diana ci sia qualcuno
che ci parla di Dio? Lo
vediamo? Lo accoglia-
mo?
Ben
IMMAGINI Luglio O')
12 luglio 2009
15a DOMENICA
ORDINARIO B
Mc6,7-13
Gesù chiamò a sé i Dodici
e prese a mandarli
a due a due.
Mc 6, 7
148Jl 2IJ!
Dovunque entriate in una
casa, rjmanetevi finché non
sarete partiti di lì. Se in
qualche luogo non vi acco-
gliessero e non vi ascoltasse-
ro, andatevene e scuorete la
polvere SOrto i vostri piedi
come testimonianza per loro.
Mc 6,10-11
150 DOMENICA ORDINARIO B
Gioiosa povertà
In questo rempo in cui il nostro modo di mere
viene seriamenre rimesso in questione...
J.n quesre settimane in cui vacanzieri
e ospitanti si incontrano,
il vangelo ci offre la sua luce
e il suo inviro. Due segni cararrerizzano
i discepoli che Gesù
invia suUe strade della
Palestina: la povertà. e
iJl. bontà.
L'l povenà che spoglia
il dalle
del
cuore, atrinra dal
cuore stesso di Dio,
che semina la gua.Ii-
gione del corpo e deUo spinto.
La gioiosa povellà cU Gesù e dei suoi discepoli ci dliama, oggi come ieri, aJla conver-
sione.
.I,-:w.M,rl,· RI:do.
Qu.e.d::o ~c.o 1'.0.~C.LU.t., L.,.c.oJ'.:l:w.Lto ~«..[[c. l'l.o~i:re ~i:rc..Je..,
",,S,co (t~h1..0(o. fa IA~e kC.L L.f'. ~er(, a rer 1'.0 i.
"'->Ho_ rc.-roC._ .~rofeRcc.-.
Il profeta inatteso
Amos! Il profera che disrurba e scon-
volge! Pensace: un mandsiano e un
coltivatore di sicomori che si mette a
profetizzare!
E poi quello che dke non è né reli-
giosamente, né politicamente correr-
[o. Se la prende con i grandi di que·
stO mondo: re, cortigiane e conigia-
ni che disprezzano e sfruttano i
poveri del paese. Termini da bova-
ro ...un linguaggio crudo, scioccante,
così lontano dal parlare forbi[O. Ma
Amos lo sa: è Dio che l'ha chiamaco e
inviatO. Dio, amico e difensore
ardenre dei poveri e dei piccoli. Nel
nome di questo Dio, Amos parla in
modo coraggioso. Nel nome di que·
sto Dio anche noi dobbiamo parlare.
j.·M. Bedez
IMMAGINI l1lglio (}I)
19 luglio 2009
16a DOMENICA
ORDINARIO B
Mc 6, 30-34
Gesù ebbe compassione di
loro, perché erano come
pecore che non hanno
pastore, e si mise a insegnare
loro molte cose.
Mc 6,34
Sceso dalla barca, egli vide una
grande folla, ebbe compassione
di loro, perché erano come peco-
re che non hanno pastore, e si
mise a insegnare loro molte cose.
(Mc 6,34)
160 DOMENICA ORDINARIO B
nbuon pastore
Che contrasto lra quesro "buon pastore" ideale, che vede una foUa smarrita e si
commuove, e la realtà, cioè quello che facciamo noi. Siamo anche noi inquieti,
commossi nel vedere la gente della nOSlra epoca. cercare senza avere pumi di rife-
rimemo? Oppure siamo ranriSGlti solo dal fatto di non ;IVere il primo posto, il
pOSto del "piccolo capo"? Ma è proprio La foUa di quelli che sono disorientati che
è commossa e dle arrende qualcosa dai cristiani. n linguaggio dotto non serve a
nulla: fin dall'origine la Chiesa è, in modo invisibile, un popolo santo, ma è anche,
in modo del rutto visibile, un catalogo di qualità e di difeni umani. Tutto questo è
tanro evidente da essere banale. Ad ogni sbaglio, che trova eco nei media, anche i
più atei balCono sempre sullo stesso
chiodo, aggiungendo: "E per di più
era un prete!". Così come i Laici si
arrendono di ricevere il buon esempio
dai loro preti, allo stesso modo molte
persone, più o meno lontane da.lla
Chiesa, si attendono la stessa cosa dai
cristiani: si aspenano che siano dei
Iiferimenti solidi, degni di fiducia, che
vivano quello che proclamano. Grazie
al Battesimo rurti noi siamo sacerdoti,
re e profeti. Thtti, dunque, dobbiamo
essere dei "buoni pascori". Come
Crisco, bisogna lasciarsi commuovere
dunque dalla folla di quelli che non hanno ancora trovaco chi scegUere come
guida, come pastore. Non c'è nessuna predicazione migliore dell'esempio: L'esem-
pio di coLoro che si .rifiutano di essere delle h>uide, dci piccoli capi e hanno solo
l'ambizione di essere sinceramenre commossi dalle difficoltà e dalle arrese deL
mondo in cui vivono. Il buon paslore è innanzituno colui che si merre al servizio
degli altri, acrenco sia alle domande dello spirico che alle necessità del corpo, senza
voglia di esercitare il porere, ma mosso piuttoSto dalla sollecitudine verso I"altro.
Jeall Devri€"7ull
I4ILDJ02
( ( ( / . 1 . ' I)W3
Le.. re..cc F'-o ro.d::", Gl.u.L C,·;..)to '1..<)'... co; >".c~d{'"_
C.'.HL LC". h'l~IL1....~t[i.tì.. cL~ 05.......>1.0 c~c..sc l'H:.. Jtc". t ... c.cd'" .s M l ....
11t.e.. r~.LL-to.)t.~ c.o'" (e.. c-oH.Ve"òc.II;'CL le; .1..o.st,-; ...fO,.:z.i.
Vt:,-.~o i1 (,c.J"t.e Je..((l H.'ff.."-YLiJ~.
Vicino e lontano
Noi siamo lontani da Dio, ma Dio è vicino a noi. Dio è più vicino a
noi di quanto noi siamo lontani da lui. Amando li nostro prossimo,
cioè chi è vicino a noi, noi amiamo [Oralmente il nostro prossimo: noi
amiamo il nostro
vicino che è
accanto a noi e
Dio che si fa
sempre vicino a
noi, anche quan~
do noi siamo
lontani da lui
(da Maestro
Eckhart).
It'Wl Devrieudl
IMMAGINI Luglio D<J
26 luglio 2009
17a DOMENICA
ORDINARIO B
GV6,1-15
Gesù prese i pani e, dopo
aver reso grazie, li diede a
quelli che erano seduti, e lo
stesso fece dei pesci, quanto
ne volevano.
Gv 6,11
Gesù prese i pani e, dopo
aver reso grazie, li diede a
quelli che erano seduti, e lo
stesso fece dei pesci, quanto
ne volevano.
(Gv 6. Il)
170 DOMENICA ORDINARIO B
A partire da quasi nulla...
Ciò che mì blocca spesso, quando devo decidere, è la povertà dei miei mezzi.
Ciò che spesso mi impedisce di fare, è la paura di non riuscire.
Ciò che ostacola i miei slanci ed ì miei desideri, è la mancanza di ambizione
umana e religiosa.
Gesù, al contrario, non si lascia mai frenare da questi scali d'animo.
Si slancia in avanti con nulla o
quasi nulla, ma lo fa con fiducia e
coraggio.
Gesù, partendo da realtà mode-
ste, riesce a rendere felici.
La moltiplicazione dei pani e dei
pesci, questo gesto pieno di sem-
plicità, rappresenta una beUa
dimostrazione di humour e di
saggezza.
Perché contiene allo stesso
tempo l'menzione verso gli altri
e il desiderio di confortarli.
Sorprendendo i suoi discepoli e
stupendo la folla affamafa, Gesù
compie un atto di fede e di bene-
volenza.
Con tre volte nulla, ma con la
grazia del Figlio di Dio, anche noi possiamo rendere felici. Bast.1 volerlo e conta-
re su Dio!
Alaln Dallll"
I (.b~·»1.-fO Je((e V"-C"-l1...Z,e. ...
U. J-t. ""-o ,,"-e»:to JL Ji.ste.l1...) LOM..e Ll1... D LO.
le.. feJLCLti.. t-erfe-l±e..!
Prender posto alla Tavola
La moltiplicazione dei
pani annuncia l'Eucaristia,
che procura conforto
all'anima e nutre la nosrra
fede. Ad ognì Messa, cele-
braca la domenica o
durame la settimana, noi
prendiamo posto aIla
Tavola della Parola di Dio
e alla Tavola del suo Pane.
L'Eucaristia raduna, nutre
e conforta il fedele nel suo cammino verso il regno di Dio.
AlatrI DOHiu.(
A. Donill'
IMMAGINI Luglio O')
51u lio 2009
14a Domenica Ordinario B
Un profeta non è disprezzato se non nella sua
patria, tra i suoi parenti e in casa sua.
i-'l8Jl503
19 lu lio 2009
16a Dome1f-ica Ordinario B
Gesù ebbe compassione di loro, percbé erano
come pecore che non hanno pasrore, e si mise a
insegnare loro molte cose.
IMMAGINI DOMENICALI
12 lu lio 2009
15a Domenica Ordinario B
Gesù chiamò a sé j Dodici e prese a mandarli a
due a due.
26 lu lio 2009
.17a D omenica O"dillario B
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a
quelli che erano seduti, e 10 sresso fece dei pesd,
quanto ne volevano.
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
148_o507
Processione Convento Vetrata
Duranteildominioromano,
laprovinciadiPalestina
vennedivisaintreregioni:la
Giudea,laSamariaela
Galilea,cheèlaregionepiù
larga,situataanord.
LaGalileaèunaregionepre-
valentementemontuosa.È
divisainduezone:l'alta
Galileaanordelabassa
Galileaasud.Nell'alta
Galileatrovialnoilmonte
Hermon,1208rot.Asudi
rilievisonomenoalti.
L'interaregioneèbenirriga-
ta:iversantidelleIuontagne
sonocopertidiarbustiele
LaGalilea
vastepianureservonoalla
coltivazionedeicereali.
L'altaGalileafulungamente
celebreperisuoiulivetiele
suevigne.
AltempodiGesù,la
Galilea)regionedel
nordd'Israele,èspes-
sodisprezzatadagli
abitantidiGerusalem-
me.
Bisognatuttaviaricor-
darechelacittàdi
Safedèilluogoincui
l'iedonoirabbidel
nord,einparticolare
quellichevengonoda
rJ~~
Z
""-
'·/6_0601
BabiloniacomeHillele
Gatnaliele.Laprimaregione
ebraicachesiincontrava,
provenendodaDamascoe
dallaMesopotamiaaveva
ricevutoilnomedi"Galilea
dellenazioni"acausadel
suolegameconlaDiaspora
(cioèladispersionedegli
ebrei).Inquestaprovinciadi
frontieracisidedicavaspes-
soalcOlumerciointernazio-
nale.Diquiinomiedi
soprannomigrecidatiai
ragazziebrei:Giovanni-
Marco,Filippo,Andrea...
Permoltiebrei,fieridivivere
inGiudea,laGalileaèai
bordidellaterrapromessa,
alnord,inquellaregione
cheIsaiadescrivevacome
1-48_Ò(jfl2
"croceviadellenazioni"
(Isaia8,23b).Èproprio
questocroceviachediven-
teràlaculladiGesù.Eglivi
passeràlamaggiorparte
dellasuavita,vitroverài
suoidiscepolieviannun-
ceràlaBuonaNovella.
Graziealuieaglievangelisti
molteborgatedellaGalilea
sonodivenutecelebrinel
mondointero:Cana,
Cafarnao)Magdala)Nain,
Nazaret...
TLarcheT'
Palestlneautempsd.eJésus
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IMMAGINI Luglio 09 TEMA: LA PREGHIERA (1)
La preghiera, un atto di fede
La preghiera è un atto di fede e talvolta un atteggiamento, che tende a mantenere l'unione con
Dio o con una persona scelta come mediatore di Dio. Può essere codificata o no, collettiva o
individuale. Può essere isolata ed unica in una storia personale e spontanea oppure rituale e
addirittura permanente. Si trovano principalmente tre tipi di preghiera: la preghiera d'interces-
sione (con lo scopo di domandare un beneficio per qualcuno o per sé), la preghiera di confes-
sione e la preghiera di ringraziamento.
Per il cristiano il "Padre Nostro" è la preghiera fondamentale, quella che ha insegnato Gesù. Per
Tertulliano "la preghiera è il sacrificio spirituale che ha sostituito i sacrifici anrichi".
La preghiera è un atto fondamentale della fede cristiana, vissuta come un'azione di grazie e di
comunione con Dio, una comunione di spirito tra Dio e i suoi. È Dio, il Padre, che il credente
prega nel nome di Cristo. Nel vangelo di Giovanni, Gesù indica ai suoi discepoli come pregare:
"Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se
mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (...) In verità, in verità vi dico: se chiede-
rete qualcosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio
nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena" (Gv capp. 14 e 16).
Alcune pratiche di meditazione, di digiuno e di veglia possono essere associate alla preghiera,
così come le letture di testi,
biblici o no. Per il credente Dio
è dovunque e la preghiera per-
ciò può avvenire in qualsiasi
luogo.
Per il cristiano Dio è sensibile
alla preghiera e per questo egli
è certo di avere una risposta
(talvolta secondo il desiderio
espresso, talora in modo diver-
so, talvolta immediatamente,
talora dopo qualche tempo).
Alcuni cristiani hanno una rela-
zione molto ardente con Dio,
qualche volta addirittura movi-
mentata e agitata, poiché gli parlano come ad un amico, come ad un padre, facendogli addirit-
rura dei rimproveri ed esprimendo la loro collera. Nella religione cristiana 10 Spirito Santo,
attraverso la fede, le Scritture, gli altri cristiani ed anche dei non credenti aiuta i discepoli a tro-
vare la risposta da parte di Dio. In alcuni casi questa appare evidente e chiara, qualche volta
addirittura pronunciata da Dio stesso, ma spesso risulta difficile o impossibile decifrarla imme-
diatamente.
IMMAGINI Luglio 09
La preghiera del ~atti~o
~uongior"o, Signore.
~razie per questa notte.
noffro questa giornata che co~it1cla
con tutto quello che reca con sé:
gioie, pene, fatica.
Voglio vlverla sotto Il tuo sguardo,
nella pace enell' a~ore.
Insegnat1i ad a..,are cot1e te.
Itesta con noi, Signore!
Cot'lservaci "el tuo cuore!
Prendi iItuo sorrìso
e C(irru;Lw a ciii non ne ha mai avuti.
'Frenai un raBBio ca so[e
e -mandaw adinfrangere re tenebre.
Scoyri una sorBe·nte
epLL1'ifica chi è ne{fal1fjo.
'Prendi una {a.cri11U1.
e aeyonifa sulvo[to dì dit non sayianaeYe.
'Premu i{ coraegio
e m.ettuo ne[cuore di chi nonpuò.più wttare.
Scopri un senso a[[a vita
e condividilo con chi non sayiù
tiove sta andàndò.
'Prendi netk tue mani {a Speranza
e vivi nella Cuce crei suoi raggi.
'Prendi fa vontà
a cfonafa a chi non sayiù donare.
Scc;pyi r.amore
eJafIo conoscere a tutti.
:/11. ~aJ1dlii
Beati quelli che sanno ridere di se stessi: non finiranno mai
di divertirsi.
Beati quelli che sanno distinguere una montagna dal terric-
cio accumulato da una talpa: si vedranno risparmiati tanti
guai.
Beati quelli che sono capaci di
riposarsi e di dormire senza cer-
care scuse: diventeranno saggi.
Beati quelli che sanno tacere ed
ascoltare: impareranno cose
nuove!
Beati quelli che sono tanto intelli·
genti da non prendersi sul serio: _llIb::::::;:~~,
verranno apprezzati da chi li dr- .~
conda.
TEMA: LA PREGHIERA (2)"
Ave, o Maria,
tu sei la serva del Signore.
La tua fede ci ha donato
il Figlio della promessa,
la sorgente della vita.
O Santa Madre di Dio,
mostracì il Salvatore,
Gesù Cristo,
nostro fratello.
Apri!
Se vuoi cne trastMetta la tua Parola, Sigt'lore...
Apri ItMiei occni
!48JJ8(J/
perché HOtl vedaHo più ragazzi Heri, gialli o biaHcni. 'Ma
ragazzi del 'Motldo.
Apri i"dei orecchi
perché HOt'llHtet'ldaHO più l' It'lglese, Il ciHese ol' ltallat'lo, iMa
la Iitlgua del!' a'Micizla,
Apri la iMia bocca
perché le parole tlOH siatlo più violeHte, tristi ocattive, IMa
parole d' a'More,
Apri le 'Mie !MaHi
perché HOH si aprano più
solaiMetlte verso la !Mia
fa'Miglia ei !Miei a!Mici,
iMa anche verso quelli cne, al
di là delle frotltlere, ~i par-
lano di re,
Apri il tMio cuore
percné ti ascolti, fratello tMio, sorella !Mia, di qui edi là,
perché sei tu, Sigt1ore, cne tMi attendi attraverso loro,
Apri la IMia intelligeHza
alla tua Parola perché tutta la iMia vita sia trastMessa a
tuttI.
Beati siete voi se sapete guardare seriamente le piccole
cose, e pacificamente le cose serie: andrete lontano nella
vita.
Beati siete voi se sapete ammirare un sorriso e dimentica-
re una smorfia: la vostra strada sarà soleggiata
Beati siete voi se siete capaci di interpretare sempre con
benevolenza gli atteggiamenti degli altri, anche se le appa-
renze sono contrarie: passerete per degli ingenui, ma la
carità ha questo prezzo.
Beati quelli che pensano prima di agire, e pregano prima di
pensare: eviteranno tante stupidaggini.
Beati voi che sapete riconoscere il Signore in tUtti quelli
che incontrate: avete trovato la vera luce, avete trovato
l'autentica saggezza.
josePh Folliet, prete del Prodo
IMMAGINI Luglio O'J
~ hc 3wto la pat0lfe,
polIO pretdcre la tva auto?
Mio Vm, ~ ~ wtt111lW. che $(1110 bt
Paradiso eIlOtI Ile posso plò:
V01110 a"dare a trnvart qlel povll'"EIto
ohe ho IMtlato attdart all'll1fenlO.
HJrSi.wol far r1torM I" Pan.dl!o...qui D. troppo "'edda.
TItibauld de Marly (morto ne11247)
Festeggiato localmente 1'8 luglio
Dal 1235 fmo alla sua morte fu abate
del monasrero di Vaux de Cernay,
nella regione delle Yvelines, in
Francia, dove si trovavano ben 200
monaci. Sempre il primo a Iev'arsi e
l'ultimo ad andare a dormire, spazza-
va i corridoi, puliva i gabinetti, pon.a-
va le pierre ai muratori. Il re san Luigi
anribuiva alle sue preghiere la gioia di
aver po[U[O avere una famigUa nume-
rosa.
~
Beata Carlotta e compagne (1715-
1794). Festeggiata il 17 luglio
Nara nel 1715 a Mou}', è carmelitana.
Un decreto del 1790 sopprime gli
Ordini religiosi conremplativi. Le 21
religiose continuano a testimoniare la
loro fede, ma nel 1792 vengono espul-
se dal loro convento. ]l 23 giugno
1794, durante il periodo del Terrore,
18 di loro vengono arres(arc.
Giudicate e condannate a. morte il 17
luglio, vengono ghigliottinate la sera
stessa, in pialZa deUa Nazione, a Parigi.
110m corpi vermero sepolti nel cimite-
ro di Picpus, in UIl.'1 fosse comune,
dove si trovano ancora.
HUMOUR - SANTI
Giulietta (morta nel 303)
Festeggiata localmente il 30 luglio
Visse in Cappadocia. La sua sroria ci è
giunta gr-J.Zie al sermone di san Basilio
di Cesarea. Era di famiglia ricca, ma
colui che gestjva i suoi beni la spogliò
di ogni cosa. Durame lo svolgimento
del processo che si ebbe in tribunale,
quando il dibattito stava per volgere a
suo favore, qualcuno gridò che una
cristiana non poteva andare in uibu-
naie e chiedere giustizia. il presidente
le colse allora la parola e le inùmò di
offrire l'incenso agli idoli. Essa si
rifiutò e fu quindi condannata inune-
diatamenre ad essere arsa viva. /40_0905
IMMAGINI Luglio ()')
J.lS-'OOJ
VARIAZIONI
Il Signore delle vacanze
Tu sei il Signore delle vacanze,
ma non solo delle vacanze scolastiche o delle ferie pagate!
No, tu sei il Signore delle vacanze...
perché la vita quotidiana ci sflnisce
e le vacanze sono l'occasione per fare il pieno
di energia, di salute e di gioia.
Il nOStro cuore non eabbastanza vuoto per ascoltarti.
Il lavoro, le preoccupazioni, i disagi sono ospiti ingombranti.
Per abitare il nostro cuore. Signore.
tu vorresti che ci fosse un po' di spazio. un po' di vacanza.
Se noi vogliamo fare il pieno del tuo amore
bisogna che ci liberiamo di ciò che ostacola l'amore
e dell'egoismo che ci fa ripiegare su noi stessi.
Tu. Signore, che vieni ad abitare nei nostri cuori,
aiutaci a rientrare in vacanza per ritrovarti,
anche quando il vento delle vacanze sarà passato.
Sìi il Signore dell'estate, donaci tutta la tua tenerezza
perché non ti perdiamo
quando le vacanze sono finite.
/4. 'U()ti
Quando mi alfen~a l'amore o l'amicizia,
una sola cosa conta:
aprire la mia casa perché vi si possa ent1'are
agevolmente e strine..ersi a frotte.
Charles Singer; Tesoro
QualeespressionesitrovanellaBibbia?
A.Dal/antiallasapian%i1tuttol'Drodelmondo
ècomeunpo'disabbia.
B.CiSOnOcinquescalinichepermettonodidiventare
sapiente'taoere,ascoltllrn.ricordarsi,agire.&tudiare.
o~
C.Ilfollesìcredesapienteeilsapientesi
riconoscefolle.
D.Quandoilsapientecolditomostralaluna,
loscioccoguardaildito..
.....
3'
2
~l
L-____~~__________~~------~-=~------~,~
RispostaiSapienza7,9
Preghiera
Echesapienzaéquellachegliestatadata?
Eiprodigicomequellicompiutidallesuemani?
Signore.insegnamisempreaseguirtifedelmente.
nonostantegliawenimentichemisorprendono
egliinterrogativiacuinontrovorisposta!
Echesapienzaèquellacheglièstaladata?
Eiprodigicomequellicompiutidallesuemani?
Comelageniepresentenellasinagoga.
capitaancheamedimeravigliarmiedimancaredifedel
Signore.insegnamiariconoscerecoluicheparlailnomediDiol
Echesapienzaèquellacheglièstaladata?
Eiprodigicomequellicompiutidallesuemani?
MIaccadedidimenticarechelasapienzadiDiosirivelanellavitadiognigiorno:
attraversoquellichecivivonoaccanlo..,eattraversonoistessi.
Signore.insegnamiadessereunlestimonecheascoltalatuaparola
perannunciarel'amorediDioatuttigliuomini!
Rlapoua,Le---1!8roI8~9lù.8";Inlegnoroelupll)uplen2aprodlBIfelegnameperoorrev8~~J'-ÌI..ll1!
d.II.UQ.•3."C·comecarpentiere-"M"comeMarla:capoili.capru.oarpentlere.catena.cammello,chiave.
cielo.clnturB.corona"..mano.mantello.Marco.mare.martello.Malteo.massla...
'2
;;;1
C!
RivistamensileperIragazziN°109Luglio2009
fOEtl:Emma
Nonèilfalegname?
Inqueltempo,GesùvennenellosuopatriaeIsuoidiscepoliloseguirono.
GiuntoIlsaboto,simiseoInsegnorenellosinagoga.Emolti,ascolttmdo,rimanevanostupitie
dlteVano:..Dadoveglivengonoquesteco$81Echesaplenzoèquellacheglièstatadaftl?EI
prodigicomequellicomplufidallesuemonl?NonècostuiIlfalegname,IlfigliodiMoria,Ilfra-
tellodiGiacomo,dlloses,diGiudaediSimone?Elesuesorelle,nonstannoquidonoi?....Edera
P'lrloromotivodiscandalo.
MaGesùdlss:eloro:"Unprofetanonèdisprezzatosenonnellosuopo1rla,trolsuoiparentieIn
C05Qsuo».Ennonpotevocompierenessunprodigio,masoloImposelemaniopochimalatieIl
guartEsimeravigliavadelloloroIncredulità.GesùpercorrevaIvillaggid1ntomo,Insegnando.
'Mol'tlO",l~1
2
~I
~
Buongiorno.amici!
Inquestoperiododivacanzecambiamoritmiedatti-
vità.nonandiamoascuola.nonabbiamointerrogazioni
ecompiti...Ilvangelodioggiciriferiscelostuporedi
colorochecredevanodiconoscereGesù...(lesueatti·
vità.isuoigesti.lesueabitudini).Marcociracconta
anchelareazionediGesùcheconsideraconluciditài
lorointerrogativierimetteincausalaloromancanzadi
fede.Eccoalcunespiegazionichevirisulterannoutili
percapirechièGesùeilmodoincuiciinvitaavivere
lanostravitaconDio.suoPadre,seguendoilsuoinse-
gnamento.
Vennenellasuapatria
GesùèvissutoaNazaretperlunghianni.
liècresciutoedhaimparatoilmestieredi
Giuseppe.immersonellavitatranquillae
nelletradizionidiquelpiccolovillaggio
dellaGalilea.
AImomentostabilito,però.lasciailsuo
villaggio,isuoiamici,lasuafamigliae
percorrelaPalestinaperannunciarela
BuonaNovella.Iltestodioggiciracconta
ilritornonellasuapatriael'accoglienza
chegliriservanoisuoicompaesani.Essi
hannointesomoltecosesudilui:lo
straordinariomessaggiocheporta,idi·
scepolielefollecheloseguono,imalati
chevengonoguariti...
MaquandoGesùarriva,nonsannopiù
cosapensare:alcunirestanoammirati,
altrilocriticanoovoglionoaddirittura
sbarazzarsidilui...
Rimanevanostupitiedicevano:"Da
doveglivengonoquestecose?"
Gesùvanellasinagoga,ingiornodisaba·
toesimetteadinsegnare:fanelsuo
paesequellochehacontinuatoafareda
quandoèpartito.
Quellicheloconoscevanodaprima,
dall'infanzia,nell'ascoltarlorimangono
sorpresi!Esidomandano:"Dadovegli
Gesùhadetto
RitrovalefrasicheGesùhaveramentepronunciatoebarralacasellacon
unX.
Sehaiqualchedifficoltà,rileggiilvangelodelgiorno.
1."Unprofetaèamatosolonellasuapatria.traisuoiparentieincasasua".
2."Unprofetanonèapprezzatochenellasuapatria,traisuoiparentieincasa
sua".
3."Unprofetanonèdisprezzatosenonnellasuapatria,traisuoiparentieincasa
sua".
4."Unprofetanonècompresochenellasuapatria,traisuoiparentieincasa
sua",
"C"comecarpentiere-"M"comeMaria
Osservabenequestaillustrazionedelvangeloeritrovailmassimodiparo-
lechecomincianoconlalettera"e"o"M".
"-
~I
Co
~
Leparoleincomplete
Riempilecasellebiancheconleletterechemancano,perricostruirele
parolechefiguranonelvangelo.
INsDGNDRD
sTDpDTD
sDpDENDA
PRDDDGD
FDLDGDAMD
pDRCDRRDvD
SeguireGesù
Osservabenequestolabirintoetrovailpercorsochepermetteaidisce·
polidiseguireGesù,senzapassareattraversoilgruppodiquellichedubi·
tanodiluiesenzapercorrerealtrestradecattive!
[0;
~
;,
~
vengonoquestecose?",comesenonlo
conoscesseropiù...Assiemeadessinoi
scopriamocneGesùèilFigliodiDioedè
daluicheharicevutotuttiidoniche
fannodiluiquellocheèecheeglicondi·
videcontuttiquellicheincontra!
ilEchesapienzaèquellachegliè
statadata?Eiprodigicomequelli
compiutidallesuemani?"
Neltestol'uditoriodiGesùsiinterroga;
riconosconolasapienzadellesueparolee
l'efficaciamiracolosadeisuoigesti.
Hannobenconosciutoilragazzocheera,
cheècresciutoinmezzoaloro,mafanno
faticaariconoscereildivinopresentein
quell'uomocheritornatraloro...
Etuttavia,all'epocadiGesù,lafedenei
miracoli,neiqualisiriconosceval'inter·
ventodiDio.eramoltopiùfortecheal
nostrotempo.Bisognaperòammettere
cheladistanzacipermettediriconoscere
piùfacilmenteinGesùilFigliodiDio,
soprattuttoallalucedellasuarisurrezio-
ne,equindidicomprenderemeglioisuoi
gestielesueparole,lasuastessaesi·
stenza!
Ilfalegname.ilfigliodiMaria,ilfra-
tellodi...
Daquandoavevadodicianifinoall'etàdi
trentaGesùviveaNazaret.doveaiuta
Giuseppe,ilfalegnamedelpaese,chegli
fadapadre;moltitestimonil'hannovisto
lavorareduramenteconlesuemani!
Suamadre,Maria.èstatapresentein
tutteletappedellasuavita:l'haaiutatoa
crescereel'haaccompagnatonell'esi·
stenzadiognigiorno,finoaipiedidella
croce.MoltidegliabitantidìNazaret
l'hannovistacircondareilsuofigliodi
AmoreetrasmetterglilasuafedeinDio!
Laparola"fratello"nellaBibbiaviene
usatainunsensopiùlargo:puòdesigna-
reunfratello,maancheuncugino,un
parenteacquisitooaddiritturaunamico
moltocaro...AII'epoca.comeoggidel
resto.potevaindicareancheunlegamedi
fraternitàchenonèfondatosulsangue,
masullacomunanzadispirito.Inaltriler·
mini.allostessomodoincuinoiconside-
riamotuttifratelligraziealBattesimo.
Gesùavevaanch'eglideifratelliedelle
sorellealsuotempo,equellichelocono·
scevanolichiamavanopropriocosì!
Esprimendoquestiinterrogativisull'origi-
neel'identitàdiGesù,lagentediNazaret
ricordaquellochesadilui.masìcopregli
occhisullasuaautenticaidentità!
Unprofetanonèdisprezzato.••
IlnostroraccontopresentaGesùcomeun
profetaedeglistessoapplicaasestesso
ilproverbio:"nessunprofetaèbene
accettoinpatria"(Lc4.24).Inaltreparo-
le.Gesùèdisprezzato,mentreproprio
perchélosiconosce.losidovrebbe
apprezzareedaccogliere.Cisiinterroga,
losigiudica.sirimetteindiscussione
quellochefa,losicondanna,nonsitiene
contodeisuoigestiedellesueparole.non
losicomprende,losiignora...Masireagi.
rebbediversamenteoggisequalcunodi
noisialzasseperdirecheèl'Inviatodi
Dio?Oppureanchenoidiremmo:"Perchi
siprende?".
Laloroincredulità
Idiscorsideipresentirivelanolaloromano
canzadifedeinGesù,einDio.Illoro
atteggiamentostupisceGesù,perchési
trattadiamici.digentecheloconoscee
checredevadiconoscere...Inognicaso
eglinonvienemenoalsuocompito,anche
serinunciaadimporsi;"EIlnonpoteva
compierenessunprodigio,masoloimpose
lemaniapochimalatieliguarì".Iltesto
cimostradunquecheGesùcontinuòilsuo
percorsoelasuamissione.
Dopoaverscopertoilbranoevangelicodi
oggi,riflettiunpocoepoiscriviquisotto
comepuoiancheturiconoscerechiè
veramenteGesùecomeeglicidonadi
accogliereDionellanostravita,seguendo
ilsuoinsegnamento.
Unrompicapo
Questorompicapopuòessererealizzatoinlegno(setuopapàounaltroadultoha
degliattrezziedelmaterialedafalegnameria)oppureincartone.
Tipermetteràdidivertirticercandolasoluzionegiusta...Toccheràancheatemet-
tereituoitalentiallaprova,discoprire"ilmiracolodeituoidoni"graziealletue
mani.allatuaintelligenza,allapazienzaedallafede.Riusciraiafarecoseprodi-
giose!
Tiservono:
unpezzodilegno(seunadulto
puòaiutarli,contuttiglistrumenti
necessariatagliarloeprepararlo)
oppureunfogliodicartoncino
QE~~
GGP~~~
unariga
unamatita
unfogliodicartacarbone
deipennarelliodeipastellicoloratioanchedeJlavernice
forbiciocutter
r=r=r1~.tcd)~
Realizzazione:
1.Conl'aiutodellacartacarboneriproducisulcartoncinoosullegnoilmodellodi
rompicapochetroviqui
accanto.
2.Ritagliaognipezzot,1.5",
seguendoicontorniper
ottenereilquadroele
setteformediverse.
3.Selodesideripuoi
decorareconcoloridiffe-
rentiognipezzo,asecon-
dadellatuaispirazione.
7,5~PflI
4.Unavoltaterminato,puoimettertia
giocare(dopoavermescolatoipezzi)
percercarediricostituireilrompicapo:
siacollocandotuttijpezzinelquadro,
siaformandouncuboinrilievo.
_._._._._._._._._.....!~I2..:~_._~_._._.___._._
l'--'tl._._...
v~~,
-~~~
Eccoiltuorompicapo.prontoafartivivereeacondivideredeibeimomenti,soloo
assiemeaituoiamici!Ecomeneltestodioggi,potraiinterrogartisulsignificatodi
quellochefaiedeirisultaticheottieni.comehannofattoriguardoaGesùmoltidi
quellichel'ascoltavanonellasinagogaeche,colmidistuporesidomandavano:"Da
doveglivengonoquestecose?~
Unaricettaperl'estate
Eccounaricettaoriginale,chetifaràconoscereuninsiemedicoloriediodori,di
saporidiversiconcuipotraisorprendereituoifamiliarioituoiamici!
Ingredienti:
fruttidiversi(mele,pesche,pere.uva.mirtilli,lamponi...)
un'insalatiera
ungrandecucchiaio
uncoltelloapuntaarrotondata
unpelapatate
dellozucchero
alcunibicchieridiplastica
deicucchiaini
Proposta:
Perunamerendatraamicisipotràproporreadogniragazzodiportareunfrutto
diverso.
oQC7~Js~d~~
~gOQ~Jt!J0I
UPreparazione:
Tagliare(dopoaversbucciato,senecessario)ifruttiapezzetti:adadinioafetti-
ne...Mettereiltuttoinun'insalatiera.
Zuccherareemescolare.
Dopoqualcheminuto.servireneibicchieridiplastica.
Buonappetitoebuonpomeriggio!
IMMAGINI .-lgosto 09
2 agosto 2009
18a DOMENICA
ORDINARIO B
Gv 6,24-35
"Datevi da fare non per il
cibo che non dura, ma per il
cibo che rimane per la vita
eterna e che il Figlio dell 'uo-
mo vi darà".
Gv 6,27
Datevi da fare non per il cibo
che non dura, ma per il cibo
che rimane per la vita eterna
e che il Figlio dell'uomo vi
darà.
(Gv 6.27)
IlI
18a DOMENICA ORDINARIO B_
n dono del Padre
Il nutrimento, il pane...gli inre.rlocutori di Gesù non possono fare a meno di
pensare all'epopea eroica dell'esodo in cui Dio aveva [ano pio'ere la manna
per manifestare al popolo ebreo la sua provvidenza e la sua fedeltà. Ed ecco
che Gesù parla di un pane di vira che non è il prodono di questa terra e non
è destinatO a saziare il corpo, di un pane che non somiglia a quello che Mosé
ed j suoi avevano raccolto nel deserto, di un pane che sorpassa infinitamente
quello che è statO disrribuito alle folle qualche tempo prima. {[ vero pane,
quello che Gesù evoca, è lui stesso, dono definitivo del Padre aglì uomini che
ama!
mb/ls. Cbrislioll J6'alZ
c,e.s~ ~~ m..et±e J'Le((e l't..ojtre »L"-J'LI-
r-en~k~ J1..oi. c.i. "-ffi.cli."-11"LO Ci,((e ~u-e..
Si. JOJ1..fi.. "- n..oi r·ercké J1..oi.. to i{OJ1..~"-m..o fi..6L~ "-Lb,.~.
/49_/303 mrm.s.. C. Kral:;:
Jd9_1305
Che cosa desideriamo?
Dj che cosa abbiamo fame e sere? Molto spesso noi somigliamo ai nostri
comemporanei e so-
gniamo denaro, pote-
re, considerazione,
sicurezza, comodità,
rumore, velocità, eva-
sione...Crediamo che
saremo più felici pos-
sedendo di più,
mentre il cuore
dell'uomo è così gran-
de che solo un amore
divino, infinito, eter-
no riesce a colmarlo!
mons. C. Kralz
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2009