SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 46
Ipertrofia/iperplasia
                  35                                          Neoplasia
                  30
                                                                    ?
                  25
Massa cellulare




                  20

                                        Ipotrofia
                  15



                  10



                  5                  Agenesia
                  0
                  0 anni   10 anni   22 anni    50 anni   80 anni


                                     Età
Powel White:
    Powel White:
   “Un tumore èè
    “Un tumore
   una massa di cellule oo             Struttura ben organizzata
    una massa di cellule
                                       Atipia
   tessuti somiglianti aa quelli
    tessuti somiglianti    quelli      Somiglianza a tessuti embrionali
   normali, ma organizzati in
    normali, ma organizzati in         Crescita autonoma, ma no totale autogoverno:
                                                              - sangue
   modo atipico
    modo atipico                                              - ormoni
                                                              + autocrinia, paracrinia

Willis:
 Willis:
“Una neoplasia èè
 “Una neoplasia
una massa abnorme di tessuto
 una massa abnorme di tessuto          Struttura ben organizzata, aumentata cellularità

la cui crescita eccede ed èè
 la cui crescita eccede ed             Parziale autonomia e “predazione”
incoordinata rispetto ai tessuti
 incoordinata rispetto ai tessuti
normali
 normali
                                       Processo che sottostà a proprie regole
eepersiste dopo la cessazione dello
   persiste dopo la cessazione dello
stimolo che ha determinato il
 stimolo che ha determinato il
cambiamento
 cambiamento
Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che
               Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che
              possono eludere almeno in parte i imeccanismi di
               possono eludere almeno in parte meccanismi di
              controllo su:
               controllo su:
              1) Crescita
               1) Crescita
              2) Maturazione
               2) Maturazione
              3) Organizzazione anatomica eefunzionale
               3) Organizzazione anatomica funzionale
              4) Localizzazione
               4) Localizzazione

                            Massa tumorale
Iperproliferazione
                            Estensione infiltrativa                Forme diffuse ad
                                                                   estensione locale
                                                                     (v. linite plastica)
NEOPLASIA                                IPERPLASIA


-Insorgenza apparentemente spontanea               - Risposta ad uno stimolo

 -Indotta da stimoli abnormi genotossici           -Indotta da stimoli fisiologici e
                                                   patologici (irritanti chimici, ormoni,
                                                   richieste funzionali)
-Procede indipendentemente dallo stimolo          -Proporzionale allo stimolo


- Prosegue il suo iter biologico                  - Può regredire


    - Forme benigne     Crescita
                        Arresto

-Forme maligne      Crescita       - Locale
                    Invasione      - A distanza
CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA


              - Parenchima (Cellule neoplastiche proliferanti)
Neoplasia:                      (su questa componente si basa la nomenclatura)

              - Stroma di supporto (fornisce il supporto
                                  nutritivo e meccanico)


                                  - scarso ⇒ forme mucoidi, carnose, etc…
                                  - abbondante: “desmoplasie”
                                  - molto abbondante: forme scirrose


 N.B. Nei tumori connettivali stroma e parenchima spesso coincidono
NEOPLASIE BENIGNE (Classificazione istogenetica)
In generale vengono definite tramite l’apposizione del suffisso -oma al nome delle
cellule d’origine.


Cellule mesenchimali
         Origine                                  Nome
         Fibroblasti                              Fibroma
         Cartilagine                              Condroma
         Osso                                     Osteoma
Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa)
          Origine o aspetto                       Nome
          Ghiandolare                             Adenoma (sia aspetto che solo derivazione)
          Micro- o macro- digitazioni             Papilloma
                                                                     Cistoadenoma
          o aspetto verrucoide                                        papillare
          Grossa massa cistica                    Cistoadenoma
          Masse estruse dalla mucosa              Polipo (sessile o peduncolato)
NEOPLASIE MALIGNE (Classificazione istogenetica)

In generale vengono definite secondo uno schema simile a quello usato per le forme
benigne, ma con alcune eccezioni:

Cellule mesenchimali
         Origine                                 Nome
         Fibroblasti                             Fibrosarcoma
         Cartilagine                             Condrosarcoma
         Osso                                    Osteosarcoma
         Muscolo liscio                          Leiomiosarcoma
         Muscolo striato                         Rabdomiosarcoma
Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa   spesso con la precisazione
                     dell’organo d’origine)
         Origine o aspetto                       Nome
         Qualunque delle 3 linee germinali       Carcinoma
         Ghiandolare                             Adenocarcinoma (aspetto o derivazione)
         Con produzione di squame                Carcinoma a cellule squamose
         Masse estruse dalla mucosa              Carcinoma polipoide (sessile o
                                                                        peduncolato)

 Cellule ? ⇒ Neoplasia maligna indifferenziata o poco differenziata
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITI           1 (1-6)
 NATURA DI EPITELI, ENDOTELI, MEMBRANE SINOVIALI
 epiteli
                    connettivo          Tumori simili a quelli epiteliali
 mesoteli

 Mesoteliomi                          Adenocarcinomi
 (i mesoteliomi veri sono
 costituiti solo da cellule fusate,
 quelli ambigui presentano
 anche la componente simil-
 epiteliale)

 Epiteliomi                           Carcinomi
 (per es. le cellule che rivestono
 l’ovaio)

 Neopl. membrane                      Adenocarcinomi
 sinoviali
 È possibile la trasformazione da un tipo cellulare ad un altro?
 La neoplasia deriva da elementi staminali pluripotenti?
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
   LIMITE       2

TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI                    ORIGINE INDETERMINABILE
Tecniche di riconoscimento:
M.E.     - GIUNZIONI SERRATE⇒EPITELIO
         - DESMOSOMI ⇒ CR. SQUAMOCELLULARI
                          TIMOMI
                          SARCOMI DELLE SINOVIE
         - MELANOSOMI ⇒ MELANOMI MOLTO INDIFFERENZIATI
                          (≠neopl. pigmentate per fagocitosi di granuli di melanina)
         - PICCOLI LUMI
           INTERCELL. E
           MICROVILLI ⇒ CR. GHIANDOLARE
         - GRANULI
           NEUROSECR. ⇒ CR. DA CELLULE A.P.U.D.
         - GRANULI DI
           LANGHERANS
           (Birbek)     ⇒ ISTIOCITOSI X
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
    LIMITE       2

TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI            ORIGINE INDETERMINABILE
Tecniche di riconoscimento:
IMMUNOISTOCHIMICA-Riconoscimento di specifici Ag con Ab marcati
Antigeni:
- Citocheratina          ⇒ cellule epiteliali
- Vimentina              ⇒ cellule mesenchimali
- Desmina                ⇒ muscolo ed alcuni endoteli
- Proteina S100          ⇒ melanomi
- Fosfatasi Acida        ⇒ Cr. Prostatico
- Ag. corr. fatt. VIII   ⇒ muscolo ed alcuni endoteli
- α-fetoproteina         ⇒ Cr. epatico, tumori del sacco vitellino, etc.
- Ormoni                 ⇒ nelle ghiandole con più componenti (ipofisi)
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
    LIMITE      3

Metaplasia tumorale   aree di differenziamento che possono condizionare
la diagnosi

INDIPENDENTEMENTE DALLA REALE ORIGINE DEL TUMORE
L’ISTOPATOLOGO DEVE FORNIRE UNA INTERPRETAZIONE

                              Cr. a cellule di transizione
                              Cr. anaplastico
    Cr. squamocellulare
                              Linfoma istiocitico
                              Tumore maligno indifferenziato
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
   LIMITI    4+5
Origine incerta di un tessuto ( il melanocita come derivato
neurale origina un sarcoma melanotico, come derivato
epiteliale origina un nevocarcinoma (definizione superato)
Origine da tessuti altamente specializzati (S.N., ependima,
terssuti emopoietici sono connettivali, ma peculiari e oggetto di
definizioni specifiche che qualificano:
linfomi
leucemie
gliomi
feocromocitomi
...
QUANTI SONO I TESSUTI FONDAMENTALI?
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
    LIMITE         6
Origine da tessuti embrionali
infantili (su base embriologica e di sviluppo)
                       - polo di un rene
                       - retina
                       - area limitrofa al IV ventricolo
          - a) cellule proprie dell’organo
          - b) misti ( da una cellula pluripotente)
dell’adulto (residui cellulari embrionali)
                                                                         epitelio
La classificazione embriologica è insoddisfacente:MESODERMA
                                                                         tess. mesenchimali
Aspetti istologici simili (Cr. squamocellulari) sia da ectoderma (epitelio grandi
labbra), endodermica (epitelio vaginale, esofago, etc.) o mesodermica (endometrio)
Origine da cellule germinali (totipotenti)⇒teratomi (possono essere
                                       benigni (ovaio) o maligni (seminoma del testicolo)
                                                                     Mola idatiforme
Origine da tessuto placentare (tessuti fetali)                       coriocarcinoma
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA




 Quando l’anaplasia è tanto spiccata da non consentire la classificazione si
 considera l’aspetto morfologico.

1) Origine indeterminabile ⇒        Cr. anaplastico a cellule rotonde
                                    Cr. anaplastico a cellule poligonali
                                    Cr. a piccole cellule (microcitoma)
                                    Cr. a cellule giganti
                                    etc.
COMPOSIZIONE CELLULARE DEL PARENCHIMA



Maggior parte delle forme benigne e dei carcinomi: cellule clonotipiche (tutte
uguali)

Tumori misti: differenziazione divergente a partire dalla stessa origine
(Tumore misto della parotide = cellule epiteliali distribuite in uno stroma
mixoide con isolotti similcartilaginei tutte          derivanti dalle cellule
epiteliali e mioepiteliali ⇒ adenoma pleomorfo)

Teratomi: cellule derivanti da elementi totipotenti di derivazione embrionale
⇒ rappresentazione di più di una linea germinale (di solito tutte e tre) ⇒
abbozzi di pelle, muscolo, osso, dente, etc.
ESEMPI DI NOMENCLATURA INAPPROPRIATA



Melanoma maligno (Carcinoma dei melanociti)
Seminoma (carcinoma del testicolo molto radiosensibile)
Choristoma (residuo ectopico di tessuto normale)
Amartoma (differenziazione aberrante che genera un
          ammasso disorganizzato di tessuti differenziati,
                  sempre benigno)
ALTRE CLASSIFICAZIONI



In base al comportamento
Tumori intermedi:
-localmente invasivo
  Adamatinoma, basalioma
-a comportamento variabile (rare metastasi ad accrescimento lento)
(tumori polimorfi delle salivari, cancroidi, etc.)
Cancro latente:
-infiltrante, senza metstasi (prostata anziani) (displasie gravi?)
Cancro in situ
Cancro dormiente
-metastasi molto tardive (mrd)
In base all’eziologia
Funzionale(gastrinomi, insulinomi, glucagonoma)
Regressione spontanea (rara, a seguito di minima terapia, di asportazione parziale,
spontanea, con differenziazione )
CARATTERISTICHE DELLE NEOPLASIE
   BENIGNE E MALIGNE (classificazione in base al comportamento)



                                Neoplasia benigna                  Neoplasia maligna

Differenziazione/anaplasia Ben diff., la struttura può essere   Vari gradi di indiff., la struttura
                           tipica del tessuto d’origine         è spesso atipica
Tasso di crescita           General. lento, progressivo, con    Variabile, rapido o veloce,
                            fasi di regressione, rare mitosi    frequenti mitosi anormali
Invasività locale           Struttura coesiva, espansa, ben     Localmente invasivo, infiltrante,
                            demarcata, non infiltrante          raramente apparenza coesiva

Metastasi                   Assenti                             Frequenti,    più    la   massa
                                                                primitiva     è   grande     ed
                                                                indifferenziata,            più
                                                                probabilmente     ci    saranno
                                                                metastasi
DIFFERENZIAZIONE ED ANAPLASIA
  (del parenchima della neoplasia)

DIFFERENZIAZIONE: grado di omologia morfologica e
funzionale con le cellule normali
In generale le neoplasie benigne sono ben differenziate
-Un leiomioma talvolta è riconoscibile solo per la struttura nodulare che
identifica il tumore, altrimenti le cellule possono essere indistinguibili


Le neoplasie maligne spaziano tra tutti i gradi di differenziazione
Una forte indifferenziazione (anaplasia) è patognomonica di malignità. Si
tratta di una derivazione da cellule staminali indifferenziate che possono
giungere a vari gradi di maturazione durante la proliferazione e non di un
processo di regressione della differenziazione
VARIAZIONI MORFOLOGICHE                                     E
       FUNZIONALI DELL’ANAPLASIA


1)  Pleomorfismo (grande variabilità di dimensione e di forma)
2)  Nuclei ricchi di DNA ed ipercromatici
3)  Rapporto nucleo/citoplasma ≅ 1/1 (norm. 1/4-1/6)
4)  Forma variabile del nucleo
5)  Cromatina con irregolari addensamenti e disposta vicino alla membrana
6)  Nucleoli ampi
7)  Numerose figure mitotiche bizzarre (multipolari)
8)  Cellule giganti tumorali (≠ dalle cellule di Langhans e con nuclei in
    proporzione)
9) Perdita della fisiologica polarità
10) Crescita caotica con struttura scompaginata
11) Nelle forme più anaplastiche anche lo stroma è scarso con deficit di
    vascolarizzazione e frequenti vaste aree di necrosi centrale
12) Nelle forme ben differenziate si possono evidenziare strutture proprie del
    tessuto d’origine (follicoli tiroidei, etc.)
SIGNIFICATO DI DISPLASIA




“Crescita disordinata”
1) eminentemente negli epiteli con alterazioni dell’uniformità e
dell’orientamento dei singoli individui cellulari
2) Pleomorfismo
3) Nuclei grandi ed ipercromatici
4) Figure mitotiche più frequenti ed in sedi inappropriate, ma normali
5) Anarchia architetturale considerevole
6) Quando interessa tutto lo spessore della mucosa si parla di “carcinoma in
situ” (solo se è integra la membrana basale)
7) Pur trattandosi di lesioni potenzialmente pre-cancerose, tale evoluzione
non è invariabilmente certa ⇒ può esserci regressione per forme non troppo
avanzate.
ORGANIZZAZIONI TIPICHE   DEL
TESSUTO TUMORALE
DIFFERENZIAZIONE
                       DELLE CELLULE
                        NEOPLASTICHE
       > DIFFERENZIAZIONE                             < DIFFERENZIAZIONE

        MENTENIMENTO DELLA                     EMERGENZA DI FUNZIONALITA’ NON
 FUNZIONALITA’ ORIGINALE DELLE                         PREVEDIBILI
                 CELLULE
- Carcinomi ben differenziati di ghiandole     - Molte neoplasie producono proteine fetali
endocrine spesso producono ormoni e            (antigeni) (CEA, OFP)
mostrano architetture simili al tessuto        - Alcune neoplasie di derivazione non
d’origine                                      endocrina     possono    secernere   ormoni
- Epatocarcinomi ben differenziati secernono   (“ormoni      ectopici”)    (⇒     sindromi
bile                                           paraneoplastiche)
- Carcinomi a cellule squamose possono         - Carcinomi broncogeni possono produrre
produrre cheratina, etc.                       ACTH, PTH-like, insulina, glucagone, etc.

Tranne rare eccezioni, maggiore è la rapidità di crescita, maggiore è
l’anaplasia, più difficilmente ci saranno funzioni specializzate
VELOCITA’ DI CRESCITA


-Generalizzazione: i tumori benigni crescono più lentamente
rispetto a quelli maligni. In realtà molte neoplasie benigne
hanno indici di replicazione maggiori di forme maligne
              ormoni       apporto di sangue altro

                           ±        +           ±
                           Velocità di crescita
                            +
    >Anaplasia
Forme maligne: crescita incostante nel tempo, frequente improvvisa
accelerazione (emergenza di un clone di cellule più aggressivo), rarissimi casi
di regressione spontanea
ASPETTO ED INVASIVITA’
                       LOCALE


Neoplasie benigne:
- masse coesive
- espansive
- localizzate
- talvolta capsulate (dal tessuto connettivo compresso dall’espansione con reazione fibrosa )
- no infiltrazione⇒esistenza di piano di clivaggio chirurgico (∼ sempre)
Neoplasie maligne:
- Scarsa demarcazione dai tessuti circostanti
- Progressiva infiltrazione/distruzione dei tessuti circostanti
- Mancanza di piano di clivaggio chirurgico
- Talvolta capsula fibrosa (anch’essa con microscopiche infiltrazioni)
- Anche se apparentemente circoscritto, rimozione chirurgica di ampio
tessuto sano circostante
METASTASI



- Ripetizioni a distanza della neoplasia con soluzione di continuità
- Esclusivamente da forme maligne (30% alla prima diagnosi)
- L’invasività consente la penetrazione nelle cavità sierose e nei vasi
  (linfatici ed ematici)
- Pochissime eccezioni (gliomi, basaliomi, etc.)



     Rapida crescita       Anaplasia      Altri specifici fattori
                       +        +      ±  del tumore
                Probabilità di metastatizzazione
                              ±
                  Altri specifici fattori
                  del’ospite
METASTASI
                            VIE DI DIFFUSIONE

1) Penetrazione in cavità naturali (frequentemente sierose) con diffusione delle cellule
neoplastiche che costituiscono numerose “colonie” (“carcinosi”).
- Peritoneo, pleura, pericardio, spazio subaracnoideo, sinovie, etc.
- Tumori secernenti sostanze mucoidi possono riempire con colate neoplastiche (pseudomyxoma
peritonei)
2) Trasporto tramite la via linfatica E’ la via più comune per carcinomi (ma anche sarcomi)
- L’interessamento segue le vie di drenaggio fisiologiche (mamm. quadrante supero est.⇒
linfonodi ascella, quadranti inferiori ⇒ anche zona succlavia, etc.). Talvolta alcune stazioni
restano indenni per situazioni locali particolari (vascolari, flogosi, etc.)
- Nella sede linfonodale le cellule tumorali vengono arrestate (per un po’ di tempo, talvolta
uccise, e i loro antigeni processati ⇒ risposta specifica ⇒ iperplasia reattiva)
3) Diffusione per via ematica Via più comune per sarcomi (ma anche carcinomi)
- Più facile la penetrazione nei vasi venosi (parete più sottile) tranne che negli shunt
arterioivenosi, nel letto polmonare daq tumori primitivi o metastasi polmonari
- Via venosa: porta ⇒fegato; cava ⇒polmone; plessi paravertebrali ⇒vertebre
- Talvolta “zaffi” neoplastici nei grandi vasi
-Evidenza istologica di invasione venosa ⇒ non implica necessariamente le metastasi
4) Via canalicolare Tramite il dotto escretore o secretore
Epitelio norm. del colon    Adenoma del colon        Cr. ben diff. del colon




Cr. poco diff. del colon Cr. anaplastico del colon         Leiomioma
Cr. ben diff. tiroide




                                          Papilloma

Rabdomiosarcoma




                        Leiomioma utero
Melanoma




              Cr. mammella




Microcitoma
EPIDIEMIOLOGIA



Cancro = complesso di disordini della crescita e della regolazione
cellulare ad eziologia multifattoriale



Gli studi epidemiologici possono fornire indicazioni circa i fattori
ambientali, razziali (anche genetici) e culturali correlabili con
l’insorgenza delle neoplasie stabilendo rapporti di causa/effetto e
di fattori di rischio.
EPIDIEMIOLOGIA


A. 1998 Incidenza stimata di cancro per sede e sesso    B. 1998 Morti stimate per cancro per sede e sesso
               (Casi totali 1.228.600)                                 (Casi totali 1.228.600)
Melanoma 3.8%                                           Melanoma 1.5%
della pelle                         2.8% Melanoma       della pelle                        1%     Melanoma
Orofaringe 3.2%                          della pelle                                              della pelle
                                                        Orofaringe 1.8%
                                    1.6% Orofaringe                                        1%     Orofaringe
Polmone 14.5%                                           Polmone 31.6%
Pancreas 2.2%                       13.3%   Polmone     Pancreas 4.7%                      24.7%   Polmone
                                    29.7%   Mammella                                       16%     Mammella
Stomaco      2.2%                                       Stomaco      2.7%
                                    2.4%    Pancreas                                       5.5 %   Pancreas
Colon e     10.2%                   11.1%   Colon e     Colon e      9.5%                  10.5%   Colon e
retto                                       retto       retto                                      retto
Tratto    9.3%                      4.2%    Ovaio       Tratto    5.3%                     5.3%    Ovaio
urinario                            8.2%    Utero       urinario                           4.1%    Utero
Prostata 29.3%                                          Prostata 13.3%
                                    4.6%    Tratto                                         3.2%    Tratto
                                            urinario                                               urinario
Leucemie 8.1%                       8.1%    Leucemie    Leucemie 8.7%                      8.2%    Leucemie
e linfomi                                   e linfomi   e linfomi                                  e linfomi

Tutti gli   17.2%                   17.2% Tutti gli     Tutti gli   20.9%                  20.5% Tutti gli
altri                                     altri         altri                                    altri
EPIDIEMIOLOGIA
                            Utero                                             Pancreas
                            Mammella                                          Prostata




                                                 Rapporto su 100.000 uomini
                                                                              Fegato
Rapporto su 100.000 donne
                            Pancreas
                            Ovaio                                             Polmone
                            Polmone                                           Stomaco
                            Stomaco                                           Colon-retto
                            Colon-retto
EPIDIEMIOLOGIA
             “Fattori geografici ed ambientali”

Oltre agli aspetti razziali, esistono elementi ambientali e
comportamentali che giustificano una diversa incidenza di
alcuni specifici tipi di cancro nelle diverse popolazioni del
mondo           0     1   2    3    4    5    6   7

          -Giapponesi


-Giapponesi immigrati
         in California
    -I generazione da
Giapponesi immigrati
         in California                      Stomaco
                                            Fegato
  -Bianchi californiani                     Colon
                                            Prostata
Neoplasie su base occupazionale

Agenti                    Siti e neoplasie                 Occupazione tipica
Arsenico e composti       Polmone, pelle,                Fusione del metallo, leghe,
                          emangiosarcoma                 conduttori, farmaci ed erbicidi,
                                                         fungicidi,
Asbesto                   Polmone, mesotelioma pleurico, Molteplici (resistenza al fuoco
                          tratto gastrointestinale       ed al calore), ancora in
                                                         abitazioni (tetti, isolanti, etc.)
Benzene                   Leucemie, Linf. di Hodgkin     Oli leggeri, solvente in
                                                         tipografia, pittura, pulizia a
                                                         secco, colle, detergenti
Berillio e composti       Polmone                        Propellenti per reattori,
                                                         indurente per leghe
Cadmio e composti         Prostata                       Pigmenti gialli e fosfori,
                                                         saldature, leghe, placcatura
                                                         metalli
Cromo e composti          Polmone                        Leghe, placcatura metalli,
                                                         vernici, pigmenti, preservanti
Ossido di etilene         Leucemie                       Maturanti frutta, Propellente per
                                                         razzi, disinfettante per generi
                                                         alimentari, sterilizzante per
                                                         ambienti (ospedale)
Composti del nickel       Naso, polmone                  Placcatura metali, leghe di ferro,
                                                         ceramiche, batterie, saldature ad
                                                         arco
Radon e prodotti di       Polmone                        Dal decadimento di minerali
decadimento                                              contenenti uranio. Cave e
                                                         miniere
Cloruro di vinile         Angiosarcoma, fegato           Refrigerante, polimeri di vinile,
                                                         collanti per plastiche,
                                                         contenitori pressurizzati
EPIDIEMIOLOGIA
                          Età



-La maggior parte delle neoplasie insorge tra i 55 e i 74 anni.

-Ogni età ha delle neoplasie “preferenziali”

-Il declino dopo i 75 anni è connesso al numero di individui viventi
Principali cause di morte tra i maschi, USA, 1994
Tutte le età <15 anni         15-34 anni     35-54 anni     55-74 anni    >75 anni
Ovunque        Ovunque        Ovunque        Ovunque        Ovunque       Ovunque
280.465        919            3570           29.296         140.843       105.826
Polmone e      Leucemia       Leucemia       Polmone e      Polmone e     Polmone e
bronco                                       bronco         bronco        bronco
91.825         299            728            8.684          54.381        28.597
Prostata       Sistema        Linfomi Non- Colon-retto      Colon-retto   Prostata
               nervoso        Hodgkin
34.902         254            1.471          2.703          13.574        22.712
Colon-retto Sistema           Sistema        Linfomi Non-   Prostata      Colon-retto
               endocrino      nervoso        Hodgkin
28.471         111            452            1.828          11.789        11.972
Pancreas       Linfomi Non- Colon-retto Sistema             Pancreas      Pancreas
               Hodgkin                       nervoso
12.920         61             221            1.655          6.896        4.557
Linfomi Non- Tessuti molli Tessuti molli Pancreas           Linfomi Non- Leucemia
Hodgkin                                                     Hodgkin
11.280         49             204            1.431          5.002        4.207
*Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi

Principali cause di morte tra le femmine, USA, 1994
Tutte le età <15 anni         15-34 anni     35-54 anni     55-74 anni    >75 anni
Ovunque        Ovunque        Ovunque        Ovunque        Ovunque       Ovunque
253.845        711            3.226          31.135         112.203       106.565
Polmone e      Leucemia       Mammella       Mammella       Polmone e     Polmone e
bronco                                                      bronco        bronco
57.535         251            564            9.548          32.098        19.793
Mammella       Sistema        Leucemia       Polmone e      Mammella      Colon-retto
               nervoso                       bronco
43.644         195            394            5.516          18.705        16.074
Colon-retto Sistema           Cervice        Colon-retto    Colon-retto   Mammella
               endocrino      (utero)
28.936         87             322            2.115          10.596        14.827
Pancreas       Osso ed        Sistema        Ovaio          Ovaio         Pancreas
               articolazioni nervoso
13.914         39             195            1.892          6.457         7.150
Ovaio          Tessuti molli Linfomi Non- Cervice           Pancreas      Linfomi Non-
                              Hodgkin        (utero)                      Hodgkin
13.500         36             231            1.676          5.863         5.086
*Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi
EPIDIEMIOLOGIA
                          Ereditarietà

Predisposizione ereditaria
(p. es. mortalità da Cr. polmone negli eredi significativamente + alta rispetto alla
media)
-Sindromi cancerose ereditarie (retinoblastoma, poliposi adenomatose familiari)
connesse alla trasmissione di geni alterati:
1) neoplasie specifiche di distretti specifici
2) Fenotipo caratteristico (sia caratteristiche neoplasie che altro
3) Come in tutte le trasmissioni autosomiche dominanti c’è penetranza incompleta ed
espressività variabile)
- Cancro familiare
1) virtualmente tutti
2) età precoce e abbastanza simile tra i parenti
3) alcuni geni coinvolti, ma ereditarietà multifattoriale (BCRA-1 e 2)
- Sindromi autosomiche recessive da deficit di riparazione del DNA
-Instabilità cromosomica predisponente

In tutto non più del 5-10% di tutti i tumori rientrano in queste categorie
EPIDIEMIOLOGIA
                           Ereditarietà


Sindromi cancerose ereditarie (autosomiche dominanti)
Predisposizione ereditaria indicata da forte storia familiare di neoplasie ricorrenti e/o
associazione a fenotipo marker
           -Retinoblastoma familiare
           -Poliposi adenomatosa ereditaria del colon
           -Sindrome delle Neoplasie Endocrine Multiple (MEN)
           -Neurofibromatosi tipo 1 e 2
           -Sindrome di Von Hippel-Lindau
Cancri familiari
Cluster familiari evidenti di cancri, senza evidenza di componente ereditaria nel singolo caso
           -Cr. della mammella
           -Cr. dell’ovaio
           -Cr. del colon (senza poliposi adenomatosa)
Sindromi da deficit di riparazione del DNA (Autosomiche recessive)
           -Xeroderma pigmentosum
           -Atassia-teleangectasia
           -Sindrome di Bloom
           -Anemia di Fanconi)
EPIDIEMIOLOGIA
       Disordini acquisiti preneoplastici


          Iperplasia, rigenerazione e displasia


      Aumento della proliferazione cellulare e del rischio
      (cirrosi, iperplasia endometrio, etc.)


Disordini non neoplastici (gastrite cronica atrofica, cheratosi attinica,
rettocolite ulcerosa, leucoplachia delle mucose


     Sindromi precancerose (in una minoranza dei casi)
 Polipi e leiomiomi? Nascono già cancro o possono diventarlo?
TUMORI:
           Letture consigliate
Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A.



Robbins “Le basi patologiche delle malattie” 7.a Ed.
Elsevier Italia


Rubin “Patologia” Casa Editrice Ambrosiana



    www.pubmed.org

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

6)cuore e cardiocircolatorio
6)cuore e cardiocircolatorio6)cuore e cardiocircolatorio
6)cuore e cardiocircolatorio
angelobellinvia
 
7)elementi di immunopatologia
7)elementi di immunopatologia7)elementi di immunopatologia
7)elementi di immunopatologia
angelobellinvia
 
Comunicazione cellulare
Comunicazione cellulareComunicazione cellulare
Comunicazione cellulare
Nicola Toma
 
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
claudiaterzi
 

Was ist angesagt? (20)

6)cuore e cardiocircolatorio
6)cuore e cardiocircolatorio6)cuore e cardiocircolatorio
6)cuore e cardiocircolatorio
 
Sifilide
SifilideSifilide
Sifilide
 
Sepsi
SepsiSepsi
Sepsi
 
7)elementi di immunopatologia
7)elementi di immunopatologia7)elementi di immunopatologia
7)elementi di immunopatologia
 
Dr. Carlo Ventura - DNA and Cell reprogramming
Dr. Carlo Ventura - DNA and Cell reprogramming Dr. Carlo Ventura - DNA and Cell reprogramming
Dr. Carlo Ventura - DNA and Cell reprogramming
 
Tumor Immunity
Tumor ImmunityTumor Immunity
Tumor Immunity
 
I diritti dei bambini
I diritti dei bambiniI diritti dei bambini
I diritti dei bambini
 
Comunicazione cellulare
Comunicazione cellulareComunicazione cellulare
Comunicazione cellulare
 
Guillain barre f-rfrpub834
Guillain barre f-rfrpub834Guillain barre f-rfrpub834
Guillain barre f-rfrpub834
 
Tolerance and autoimmunity
Tolerance and autoimmunityTolerance and autoimmunity
Tolerance and autoimmunity
 
Transplant pathology
Transplant pathologyTransplant pathology
Transplant pathology
 
8.staphy
8.staphy8.staphy
8.staphy
 
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie geneticheLeggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
 
Jimmy
JimmyJimmy
Jimmy
 
Alpha antitrypsin
Alpha antitrypsinAlpha antitrypsin
Alpha antitrypsin
 
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
Atmosfera Francesco Gaddoni.ppt 1
 
Med lez 38 mec collagene ect
Med lez 38  mec collagene ectMed lez 38  mec collagene ect
Med lez 38 mec collagene ect
 
Auto immunity and immunodeficiencies
Auto immunity and immunodeficienciesAuto immunity and immunodeficiencies
Auto immunity and immunodeficiencies
 
Immunodeficiency - SCID & LAD
Immunodeficiency - SCID & LADImmunodeficiency - SCID & LAD
Immunodeficiency - SCID & LAD
 
How to Identify and Prevent ESD Failures using PathFinder
How to Identify and Prevent ESD Failures using PathFinderHow to Identify and Prevent ESD Failures using PathFinder
How to Identify and Prevent ESD Failures using PathFinder
 

Andere mochten auch

Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatoriBioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
Merqurio
 
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
Domenico Russo
 

Andere mochten auch (10)

Marcella Marletta - Biosimilari: una scelta informata - 15 ottobre 2015
Marcella Marletta - Biosimilari: una scelta informata - 15 ottobre 2015Marcella Marletta - Biosimilari: una scelta informata - 15 ottobre 2015
Marcella Marletta - Biosimilari: una scelta informata - 15 ottobre 2015
 
Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatoriBioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
Bioequivalenza.concetti ed aspetti regolatori
 
Prospettiv e criticità nello sviluppo clin. di un vaccino terapeutico per il ...
Prospettiv e criticità nello sviluppo clin. di un vaccino terapeutico per il ...Prospettiv e criticità nello sviluppo clin. di un vaccino terapeutico per il ...
Prospettiv e criticità nello sviluppo clin. di un vaccino terapeutico per il ...
 
Terapia del cancro colorettale: gestione chirurgica - Gastrolearning®
Terapia del cancro colorettale: gestione chirurgica - Gastrolearning®Terapia del cancro colorettale: gestione chirurgica - Gastrolearning®
Terapia del cancro colorettale: gestione chirurgica - Gastrolearning®
 
17 dra.neubauer
17 dra.neubauer17 dra.neubauer
17 dra.neubauer
 
Seminario anatomia
Seminario anatomiaSeminario anatomia
Seminario anatomia
 
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colonDiagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
 
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
Carcinoma della tiroide - Carcinoma del colon retto nel Distretto sanitario d...
 
Atzei linfonodo sentinella
Atzei linfonodo sentinellaAtzei linfonodo sentinella
Atzei linfonodo sentinella
 
Atlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organiAtlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organi
 

Ähnlich wie 2)tumori 1

Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
Marcello Dessolis
 
Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02
pellesandro
 
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
cmid
 
Brochure FamiCord
Brochure FamiCordBrochure FamiCord
Brochure FamiCord
famicord
 
Parte i anatomia umana normale
Parte i    anatomia umana normaleParte i    anatomia umana normale
Parte i anatomia umana normale
Elena Spiridon
 
Anatomia cutanea
Anatomia cutaneaAnatomia cutanea
Anatomia cutanea
greta3384
 

Ähnlich wie 2)tumori 1 (20)

Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
Casi di Patologie più frequenti nei ratti Sprague-Dawley
 
In scientiafides e la scienza
In scientiafides e la scienzaIn scientiafides e la scienza
In scientiafides e la scienza
 
Cellule Staminali Emopoietiche: attualità e prospettive
Cellule Staminali Emopoietiche: attualità e prospettiveCellule Staminali Emopoietiche: attualità e prospettive
Cellule Staminali Emopoietiche: attualità e prospettive
 
presentazione divulgativa .pptx
presentazione divulgativa .pptxpresentazione divulgativa .pptx
presentazione divulgativa .pptx
 
presentazione divulgativa .pdf
presentazione divulgativa .pdfpresentazione divulgativa .pdf
presentazione divulgativa .pdf
 
Dossier per Ostetriche
Dossier per OstetricheDossier per Ostetriche
Dossier per Ostetriche
 
Le cellule staminali contenute nel sangue cordonale
Le cellule staminali contenute nel sangue cordonale Le cellule staminali contenute nel sangue cordonale
Le cellule staminali contenute nel sangue cordonale
 
Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02Microrganismi 090719095552-phpapp02
Microrganismi 090719095552-phpapp02
 
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
Einaudi silvia endocrinopatie periferiche puberta precoce femminile-torino ge...
 
Cellule Staminali Del Cordone Ombelicale Biotech Sol
Cellule Staminali Del Cordone Ombelicale   Biotech SolCellule Staminali Del Cordone Ombelicale   Biotech Sol
Cellule Staminali Del Cordone Ombelicale Biotech Sol
 
Snc
SncSnc
Snc
 
Microrganismi
MicrorganismiMicrorganismi
Microrganismi
 
Iannucci cellulestaminali
Iannucci cellulestaminaliIannucci cellulestaminali
Iannucci cellulestaminali
 
Brochure FamiCord
Brochure FamiCordBrochure FamiCord
Brochure FamiCord
 
Parte i anatomia umana normale
Parte i    anatomia umana normaleParte i    anatomia umana normale
Parte i anatomia umana normale
 
Pluricellularità
PluricellularitàPluricellularità
Pluricellularità
 
Epica 2014 (casolaro) copia
Epica 2014 (casolaro)   copiaEpica 2014 (casolaro)   copia
Epica 2014 (casolaro) copia
 
la Riproduzione
la Riproduzionela Riproduzione
la Riproduzione
 
La cellula
La cellulaLa cellula
La cellula
 
Anatomia cutanea
Anatomia cutaneaAnatomia cutanea
Anatomia cutanea
 

Mehr von angelobellinvia (12)

10)endocrinologia
10)endocrinologia10)endocrinologia
10)endocrinologia
 
11)febbre
11)febbre11)febbre
11)febbre
 
9)respiratorio
9)respiratorio9)respiratorio
9)respiratorio
 
8)shock
8)shock8)shock
8)shock
 
7)sangue
7)sangue7)sangue
7)sangue
 
5)fegato
5)fegato5)fegato
5)fegato
 
4)digerente
4)digerente4)digerente
4)digerente
 
. 8)shock
. 8)shock. 8)shock
. 8)shock
 
6)riparazione
6)riparazione6)riparazione
6)riparazione
 
3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenita3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenita
 
. 4)cause estrinseche di malattia
. 4)cause estrinseche di malattia. 4)cause estrinseche di malattia
. 4)cause estrinseche di malattia
 
. 3)patologia ereditaria e congenita
. 3)patologia ereditaria e congenita. 3)patologia ereditaria e congenita
. 3)patologia ereditaria e congenita
 

2)tumori 1

  • 1. Ipertrofia/iperplasia 35 Neoplasia 30 ? 25 Massa cellulare 20 Ipotrofia 15 10 5 Agenesia 0 0 anni 10 anni 22 anni 50 anni 80 anni Età
  • 2. Powel White: Powel White: “Un tumore èè “Un tumore una massa di cellule oo Struttura ben organizzata una massa di cellule Atipia tessuti somiglianti aa quelli tessuti somiglianti quelli Somiglianza a tessuti embrionali normali, ma organizzati in normali, ma organizzati in Crescita autonoma, ma no totale autogoverno: - sangue modo atipico modo atipico - ormoni + autocrinia, paracrinia Willis: Willis: “Una neoplasia èè “Una neoplasia una massa abnorme di tessuto una massa abnorme di tessuto Struttura ben organizzata, aumentata cellularità la cui crescita eccede ed èè la cui crescita eccede ed Parziale autonomia e “predazione” incoordinata rispetto ai tessuti incoordinata rispetto ai tessuti normali normali Processo che sottostà a proprie regole eepersiste dopo la cessazione dello persiste dopo la cessazione dello stimolo che ha determinato il stimolo che ha determinato il cambiamento cambiamento
  • 3. Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che possono eludere almeno in parte i imeccanismi di possono eludere almeno in parte meccanismi di controllo su: controllo su: 1) Crescita 1) Crescita 2) Maturazione 2) Maturazione 3) Organizzazione anatomica eefunzionale 3) Organizzazione anatomica funzionale 4) Localizzazione 4) Localizzazione Massa tumorale Iperproliferazione Estensione infiltrativa Forme diffuse ad estensione locale (v. linite plastica)
  • 4. NEOPLASIA IPERPLASIA -Insorgenza apparentemente spontanea - Risposta ad uno stimolo -Indotta da stimoli abnormi genotossici -Indotta da stimoli fisiologici e patologici (irritanti chimici, ormoni, richieste funzionali) -Procede indipendentemente dallo stimolo -Proporzionale allo stimolo - Prosegue il suo iter biologico - Può regredire - Forme benigne Crescita Arresto -Forme maligne Crescita - Locale Invasione - A distanza
  • 5. CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA - Parenchima (Cellule neoplastiche proliferanti) Neoplasia: (su questa componente si basa la nomenclatura) - Stroma di supporto (fornisce il supporto nutritivo e meccanico) - scarso ⇒ forme mucoidi, carnose, etc… - abbondante: “desmoplasie” - molto abbondante: forme scirrose N.B. Nei tumori connettivali stroma e parenchima spesso coincidono
  • 6. NEOPLASIE BENIGNE (Classificazione istogenetica) In generale vengono definite tramite l’apposizione del suffisso -oma al nome delle cellule d’origine. Cellule mesenchimali Origine Nome Fibroblasti Fibroma Cartilagine Condroma Osso Osteoma Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa) Origine o aspetto Nome Ghiandolare Adenoma (sia aspetto che solo derivazione) Micro- o macro- digitazioni Papilloma Cistoadenoma o aspetto verrucoide papillare Grossa massa cistica Cistoadenoma Masse estruse dalla mucosa Polipo (sessile o peduncolato)
  • 7. NEOPLASIE MALIGNE (Classificazione istogenetica) In generale vengono definite secondo uno schema simile a quello usato per le forme benigne, ma con alcune eccezioni: Cellule mesenchimali Origine Nome Fibroblasti Fibrosarcoma Cartilagine Condrosarcoma Osso Osteosarcoma Muscolo liscio Leiomiosarcoma Muscolo striato Rabdomiosarcoma Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa spesso con la precisazione dell’organo d’origine) Origine o aspetto Nome Qualunque delle 3 linee germinali Carcinoma Ghiandolare Adenocarcinoma (aspetto o derivazione) Con produzione di squame Carcinoma a cellule squamose Masse estruse dalla mucosa Carcinoma polipoide (sessile o peduncolato) Cellule ? ⇒ Neoplasia maligna indifferenziata o poco differenziata
  • 8. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITI 1 (1-6) NATURA DI EPITELI, ENDOTELI, MEMBRANE SINOVIALI epiteli connettivo Tumori simili a quelli epiteliali mesoteli Mesoteliomi Adenocarcinomi (i mesoteliomi veri sono costituiti solo da cellule fusate, quelli ambigui presentano anche la componente simil- epiteliale) Epiteliomi Carcinomi (per es. le cellule che rivestono l’ovaio) Neopl. membrane Adenocarcinomi sinoviali È possibile la trasformazione da un tipo cellulare ad un altro? La neoplasia deriva da elementi staminali pluripotenti?
  • 9. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITE 2 TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI ORIGINE INDETERMINABILE Tecniche di riconoscimento: M.E. - GIUNZIONI SERRATE⇒EPITELIO - DESMOSOMI ⇒ CR. SQUAMOCELLULARI TIMOMI SARCOMI DELLE SINOVIE - MELANOSOMI ⇒ MELANOMI MOLTO INDIFFERENZIATI (≠neopl. pigmentate per fagocitosi di granuli di melanina) - PICCOLI LUMI INTERCELL. E MICROVILLI ⇒ CR. GHIANDOLARE - GRANULI NEUROSECR. ⇒ CR. DA CELLULE A.P.U.D. - GRANULI DI LANGHERANS (Birbek) ⇒ ISTIOCITOSI X
  • 10. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITE 2 TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI ORIGINE INDETERMINABILE Tecniche di riconoscimento: IMMUNOISTOCHIMICA-Riconoscimento di specifici Ag con Ab marcati Antigeni: - Citocheratina ⇒ cellule epiteliali - Vimentina ⇒ cellule mesenchimali - Desmina ⇒ muscolo ed alcuni endoteli - Proteina S100 ⇒ melanomi - Fosfatasi Acida ⇒ Cr. Prostatico - Ag. corr. fatt. VIII ⇒ muscolo ed alcuni endoteli - α-fetoproteina ⇒ Cr. epatico, tumori del sacco vitellino, etc. - Ormoni ⇒ nelle ghiandole con più componenti (ipofisi)
  • 11. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITE 3 Metaplasia tumorale aree di differenziamento che possono condizionare la diagnosi INDIPENDENTEMENTE DALLA REALE ORIGINE DEL TUMORE L’ISTOPATOLOGO DEVE FORNIRE UNA INTERPRETAZIONE Cr. a cellule di transizione Cr. anaplastico Cr. squamocellulare Linfoma istiocitico Tumore maligno indifferenziato
  • 12. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITI 4+5 Origine incerta di un tessuto ( il melanocita come derivato neurale origina un sarcoma melanotico, come derivato epiteliale origina un nevocarcinoma (definizione superato) Origine da tessuti altamente specializzati (S.N., ependima, terssuti emopoietici sono connettivali, ma peculiari e oggetto di definizioni specifiche che qualificano: linfomi leucemie gliomi feocromocitomi ... QUANTI SONO I TESSUTI FONDAMENTALI?
  • 13. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA: LIMITE 6 Origine da tessuti embrionali infantili (su base embriologica e di sviluppo) - polo di un rene - retina - area limitrofa al IV ventricolo - a) cellule proprie dell’organo - b) misti ( da una cellula pluripotente) dell’adulto (residui cellulari embrionali) epitelio La classificazione embriologica è insoddisfacente:MESODERMA tess. mesenchimali Aspetti istologici simili (Cr. squamocellulari) sia da ectoderma (epitelio grandi labbra), endodermica (epitelio vaginale, esofago, etc.) o mesodermica (endometrio) Origine da cellule germinali (totipotenti)⇒teratomi (possono essere benigni (ovaio) o maligni (seminoma del testicolo) Mola idatiforme Origine da tessuto placentare (tessuti fetali) coriocarcinoma
  • 14. CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA Quando l’anaplasia è tanto spiccata da non consentire la classificazione si considera l’aspetto morfologico. 1) Origine indeterminabile ⇒ Cr. anaplastico a cellule rotonde Cr. anaplastico a cellule poligonali Cr. a piccole cellule (microcitoma) Cr. a cellule giganti etc.
  • 15. COMPOSIZIONE CELLULARE DEL PARENCHIMA Maggior parte delle forme benigne e dei carcinomi: cellule clonotipiche (tutte uguali) Tumori misti: differenziazione divergente a partire dalla stessa origine (Tumore misto della parotide = cellule epiteliali distribuite in uno stroma mixoide con isolotti similcartilaginei tutte derivanti dalle cellule epiteliali e mioepiteliali ⇒ adenoma pleomorfo) Teratomi: cellule derivanti da elementi totipotenti di derivazione embrionale ⇒ rappresentazione di più di una linea germinale (di solito tutte e tre) ⇒ abbozzi di pelle, muscolo, osso, dente, etc.
  • 16.
  • 17.
  • 18. ESEMPI DI NOMENCLATURA INAPPROPRIATA Melanoma maligno (Carcinoma dei melanociti) Seminoma (carcinoma del testicolo molto radiosensibile) Choristoma (residuo ectopico di tessuto normale) Amartoma (differenziazione aberrante che genera un ammasso disorganizzato di tessuti differenziati, sempre benigno)
  • 19. ALTRE CLASSIFICAZIONI In base al comportamento Tumori intermedi: -localmente invasivo Adamatinoma, basalioma -a comportamento variabile (rare metastasi ad accrescimento lento) (tumori polimorfi delle salivari, cancroidi, etc.) Cancro latente: -infiltrante, senza metstasi (prostata anziani) (displasie gravi?) Cancro in situ Cancro dormiente -metastasi molto tardive (mrd) In base all’eziologia Funzionale(gastrinomi, insulinomi, glucagonoma) Regressione spontanea (rara, a seguito di minima terapia, di asportazione parziale, spontanea, con differenziazione )
  • 20. CARATTERISTICHE DELLE NEOPLASIE BENIGNE E MALIGNE (classificazione in base al comportamento) Neoplasia benigna Neoplasia maligna Differenziazione/anaplasia Ben diff., la struttura può essere Vari gradi di indiff., la struttura tipica del tessuto d’origine è spesso atipica Tasso di crescita General. lento, progressivo, con Variabile, rapido o veloce, fasi di regressione, rare mitosi frequenti mitosi anormali Invasività locale Struttura coesiva, espansa, ben Localmente invasivo, infiltrante, demarcata, non infiltrante raramente apparenza coesiva Metastasi Assenti Frequenti, più la massa primitiva è grande ed indifferenziata, più probabilmente ci saranno metastasi
  • 21. DIFFERENZIAZIONE ED ANAPLASIA (del parenchima della neoplasia) DIFFERENZIAZIONE: grado di omologia morfologica e funzionale con le cellule normali In generale le neoplasie benigne sono ben differenziate -Un leiomioma talvolta è riconoscibile solo per la struttura nodulare che identifica il tumore, altrimenti le cellule possono essere indistinguibili Le neoplasie maligne spaziano tra tutti i gradi di differenziazione Una forte indifferenziazione (anaplasia) è patognomonica di malignità. Si tratta di una derivazione da cellule staminali indifferenziate che possono giungere a vari gradi di maturazione durante la proliferazione e non di un processo di regressione della differenziazione
  • 22. VARIAZIONI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI DELL’ANAPLASIA 1) Pleomorfismo (grande variabilità di dimensione e di forma) 2) Nuclei ricchi di DNA ed ipercromatici 3) Rapporto nucleo/citoplasma ≅ 1/1 (norm. 1/4-1/6) 4) Forma variabile del nucleo 5) Cromatina con irregolari addensamenti e disposta vicino alla membrana 6) Nucleoli ampi 7) Numerose figure mitotiche bizzarre (multipolari) 8) Cellule giganti tumorali (≠ dalle cellule di Langhans e con nuclei in proporzione) 9) Perdita della fisiologica polarità 10) Crescita caotica con struttura scompaginata 11) Nelle forme più anaplastiche anche lo stroma è scarso con deficit di vascolarizzazione e frequenti vaste aree di necrosi centrale 12) Nelle forme ben differenziate si possono evidenziare strutture proprie del tessuto d’origine (follicoli tiroidei, etc.)
  • 23. SIGNIFICATO DI DISPLASIA “Crescita disordinata” 1) eminentemente negli epiteli con alterazioni dell’uniformità e dell’orientamento dei singoli individui cellulari 2) Pleomorfismo 3) Nuclei grandi ed ipercromatici 4) Figure mitotiche più frequenti ed in sedi inappropriate, ma normali 5) Anarchia architetturale considerevole 6) Quando interessa tutto lo spessore della mucosa si parla di “carcinoma in situ” (solo se è integra la membrana basale) 7) Pur trattandosi di lesioni potenzialmente pre-cancerose, tale evoluzione non è invariabilmente certa ⇒ può esserci regressione per forme non troppo avanzate.
  • 24. ORGANIZZAZIONI TIPICHE DEL TESSUTO TUMORALE
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28. DIFFERENZIAZIONE DELLE CELLULE NEOPLASTICHE > DIFFERENZIAZIONE < DIFFERENZIAZIONE MENTENIMENTO DELLA EMERGENZA DI FUNZIONALITA’ NON FUNZIONALITA’ ORIGINALE DELLE PREVEDIBILI CELLULE - Carcinomi ben differenziati di ghiandole - Molte neoplasie producono proteine fetali endocrine spesso producono ormoni e (antigeni) (CEA, OFP) mostrano architetture simili al tessuto - Alcune neoplasie di derivazione non d’origine endocrina possono secernere ormoni - Epatocarcinomi ben differenziati secernono (“ormoni ectopici”) (⇒ sindromi bile paraneoplastiche) - Carcinomi a cellule squamose possono - Carcinomi broncogeni possono produrre produrre cheratina, etc. ACTH, PTH-like, insulina, glucagone, etc. Tranne rare eccezioni, maggiore è la rapidità di crescita, maggiore è l’anaplasia, più difficilmente ci saranno funzioni specializzate
  • 29. VELOCITA’ DI CRESCITA -Generalizzazione: i tumori benigni crescono più lentamente rispetto a quelli maligni. In realtà molte neoplasie benigne hanno indici di replicazione maggiori di forme maligne ormoni apporto di sangue altro ± + ± Velocità di crescita + >Anaplasia Forme maligne: crescita incostante nel tempo, frequente improvvisa accelerazione (emergenza di un clone di cellule più aggressivo), rarissimi casi di regressione spontanea
  • 30. ASPETTO ED INVASIVITA’ LOCALE Neoplasie benigne: - masse coesive - espansive - localizzate - talvolta capsulate (dal tessuto connettivo compresso dall’espansione con reazione fibrosa ) - no infiltrazione⇒esistenza di piano di clivaggio chirurgico (∼ sempre) Neoplasie maligne: - Scarsa demarcazione dai tessuti circostanti - Progressiva infiltrazione/distruzione dei tessuti circostanti - Mancanza di piano di clivaggio chirurgico - Talvolta capsula fibrosa (anch’essa con microscopiche infiltrazioni) - Anche se apparentemente circoscritto, rimozione chirurgica di ampio tessuto sano circostante
  • 31. METASTASI - Ripetizioni a distanza della neoplasia con soluzione di continuità - Esclusivamente da forme maligne (30% alla prima diagnosi) - L’invasività consente la penetrazione nelle cavità sierose e nei vasi (linfatici ed ematici) - Pochissime eccezioni (gliomi, basaliomi, etc.) Rapida crescita Anaplasia Altri specifici fattori + + ± del tumore Probabilità di metastatizzazione ± Altri specifici fattori del’ospite
  • 32. METASTASI VIE DI DIFFUSIONE 1) Penetrazione in cavità naturali (frequentemente sierose) con diffusione delle cellule neoplastiche che costituiscono numerose “colonie” (“carcinosi”). - Peritoneo, pleura, pericardio, spazio subaracnoideo, sinovie, etc. - Tumori secernenti sostanze mucoidi possono riempire con colate neoplastiche (pseudomyxoma peritonei) 2) Trasporto tramite la via linfatica E’ la via più comune per carcinomi (ma anche sarcomi) - L’interessamento segue le vie di drenaggio fisiologiche (mamm. quadrante supero est.⇒ linfonodi ascella, quadranti inferiori ⇒ anche zona succlavia, etc.). Talvolta alcune stazioni restano indenni per situazioni locali particolari (vascolari, flogosi, etc.) - Nella sede linfonodale le cellule tumorali vengono arrestate (per un po’ di tempo, talvolta uccise, e i loro antigeni processati ⇒ risposta specifica ⇒ iperplasia reattiva) 3) Diffusione per via ematica Via più comune per sarcomi (ma anche carcinomi) - Più facile la penetrazione nei vasi venosi (parete più sottile) tranne che negli shunt arterioivenosi, nel letto polmonare daq tumori primitivi o metastasi polmonari - Via venosa: porta ⇒fegato; cava ⇒polmone; plessi paravertebrali ⇒vertebre - Talvolta “zaffi” neoplastici nei grandi vasi -Evidenza istologica di invasione venosa ⇒ non implica necessariamente le metastasi 4) Via canalicolare Tramite il dotto escretore o secretore
  • 33. Epitelio norm. del colon Adenoma del colon Cr. ben diff. del colon Cr. poco diff. del colon Cr. anaplastico del colon Leiomioma
  • 34. Cr. ben diff. tiroide Papilloma Rabdomiosarcoma Leiomioma utero
  • 35. Melanoma Cr. mammella Microcitoma
  • 36. EPIDIEMIOLOGIA Cancro = complesso di disordini della crescita e della regolazione cellulare ad eziologia multifattoriale Gli studi epidemiologici possono fornire indicazioni circa i fattori ambientali, razziali (anche genetici) e culturali correlabili con l’insorgenza delle neoplasie stabilendo rapporti di causa/effetto e di fattori di rischio.
  • 37. EPIDIEMIOLOGIA A. 1998 Incidenza stimata di cancro per sede e sesso B. 1998 Morti stimate per cancro per sede e sesso (Casi totali 1.228.600) (Casi totali 1.228.600) Melanoma 3.8% Melanoma 1.5% della pelle 2.8% Melanoma della pelle 1% Melanoma Orofaringe 3.2% della pelle della pelle Orofaringe 1.8% 1.6% Orofaringe 1% Orofaringe Polmone 14.5% Polmone 31.6% Pancreas 2.2% 13.3% Polmone Pancreas 4.7% 24.7% Polmone 29.7% Mammella 16% Mammella Stomaco 2.2% Stomaco 2.7% 2.4% Pancreas 5.5 % Pancreas Colon e 10.2% 11.1% Colon e Colon e 9.5% 10.5% Colon e retto retto retto retto Tratto 9.3% 4.2% Ovaio Tratto 5.3% 5.3% Ovaio urinario 8.2% Utero urinario 4.1% Utero Prostata 29.3% Prostata 13.3% 4.6% Tratto 3.2% Tratto urinario urinario Leucemie 8.1% 8.1% Leucemie Leucemie 8.7% 8.2% Leucemie e linfomi e linfomi e linfomi e linfomi Tutti gli 17.2% 17.2% Tutti gli Tutti gli 20.9% 20.5% Tutti gli altri altri altri altri
  • 38. EPIDIEMIOLOGIA Utero Pancreas Mammella Prostata Rapporto su 100.000 uomini Fegato Rapporto su 100.000 donne Pancreas Ovaio Polmone Polmone Stomaco Stomaco Colon-retto Colon-retto
  • 39. EPIDIEMIOLOGIA “Fattori geografici ed ambientali” Oltre agli aspetti razziali, esistono elementi ambientali e comportamentali che giustificano una diversa incidenza di alcuni specifici tipi di cancro nelle diverse popolazioni del mondo 0 1 2 3 4 5 6 7 -Giapponesi -Giapponesi immigrati in California -I generazione da Giapponesi immigrati in California Stomaco Fegato -Bianchi californiani Colon Prostata
  • 40. Neoplasie su base occupazionale Agenti Siti e neoplasie Occupazione tipica Arsenico e composti Polmone, pelle, Fusione del metallo, leghe, emangiosarcoma conduttori, farmaci ed erbicidi, fungicidi, Asbesto Polmone, mesotelioma pleurico, Molteplici (resistenza al fuoco tratto gastrointestinale ed al calore), ancora in abitazioni (tetti, isolanti, etc.) Benzene Leucemie, Linf. di Hodgkin Oli leggeri, solvente in tipografia, pittura, pulizia a secco, colle, detergenti Berillio e composti Polmone Propellenti per reattori, indurente per leghe Cadmio e composti Prostata Pigmenti gialli e fosfori, saldature, leghe, placcatura metalli Cromo e composti Polmone Leghe, placcatura metalli, vernici, pigmenti, preservanti Ossido di etilene Leucemie Maturanti frutta, Propellente per razzi, disinfettante per generi alimentari, sterilizzante per ambienti (ospedale) Composti del nickel Naso, polmone Placcatura metali, leghe di ferro, ceramiche, batterie, saldature ad arco Radon e prodotti di Polmone Dal decadimento di minerali decadimento contenenti uranio. Cave e miniere Cloruro di vinile Angiosarcoma, fegato Refrigerante, polimeri di vinile, collanti per plastiche, contenitori pressurizzati
  • 41. EPIDIEMIOLOGIA Età -La maggior parte delle neoplasie insorge tra i 55 e i 74 anni. -Ogni età ha delle neoplasie “preferenziali” -Il declino dopo i 75 anni è connesso al numero di individui viventi
  • 42. Principali cause di morte tra i maschi, USA, 1994 Tutte le età <15 anni 15-34 anni 35-54 anni 55-74 anni >75 anni Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque 280.465 919 3570 29.296 140.843 105.826 Polmone e Leucemia Leucemia Polmone e Polmone e Polmone e bronco bronco bronco bronco 91.825 299 728 8.684 54.381 28.597 Prostata Sistema Linfomi Non- Colon-retto Colon-retto Prostata nervoso Hodgkin 34.902 254 1.471 2.703 13.574 22.712 Colon-retto Sistema Sistema Linfomi Non- Prostata Colon-retto endocrino nervoso Hodgkin 28.471 111 452 1.828 11.789 11.972 Pancreas Linfomi Non- Colon-retto Sistema Pancreas Pancreas Hodgkin nervoso 12.920 61 221 1.655 6.896 4.557 Linfomi Non- Tessuti molli Tessuti molli Pancreas Linfomi Non- Leucemia Hodgkin Hodgkin 11.280 49 204 1.431 5.002 4.207 *Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi Principali cause di morte tra le femmine, USA, 1994 Tutte le età <15 anni 15-34 anni 35-54 anni 55-74 anni >75 anni Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque Ovunque 253.845 711 3.226 31.135 112.203 106.565 Polmone e Leucemia Mammella Mammella Polmone e Polmone e bronco bronco bronco 57.535 251 564 9.548 32.098 19.793 Mammella Sistema Leucemia Polmone e Mammella Colon-retto nervoso bronco 43.644 195 394 5.516 18.705 16.074 Colon-retto Sistema Cervice Colon-retto Colon-retto Mammella endocrino (utero) 28.936 87 322 2.115 10.596 14.827 Pancreas Osso ed Sistema Ovaio Ovaio Pancreas articolazioni nervoso 13.914 39 195 1.892 6.457 7.150 Ovaio Tessuti molli Linfomi Non- Cervice Pancreas Linfomi Non- Hodgkin (utero) Hodgkin 13.500 36 231 1.676 5.863 5.086 *Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi
  • 43. EPIDIEMIOLOGIA Ereditarietà Predisposizione ereditaria (p. es. mortalità da Cr. polmone negli eredi significativamente + alta rispetto alla media) -Sindromi cancerose ereditarie (retinoblastoma, poliposi adenomatose familiari) connesse alla trasmissione di geni alterati: 1) neoplasie specifiche di distretti specifici 2) Fenotipo caratteristico (sia caratteristiche neoplasie che altro 3) Come in tutte le trasmissioni autosomiche dominanti c’è penetranza incompleta ed espressività variabile) - Cancro familiare 1) virtualmente tutti 2) età precoce e abbastanza simile tra i parenti 3) alcuni geni coinvolti, ma ereditarietà multifattoriale (BCRA-1 e 2) - Sindromi autosomiche recessive da deficit di riparazione del DNA -Instabilità cromosomica predisponente In tutto non più del 5-10% di tutti i tumori rientrano in queste categorie
  • 44. EPIDIEMIOLOGIA Ereditarietà Sindromi cancerose ereditarie (autosomiche dominanti) Predisposizione ereditaria indicata da forte storia familiare di neoplasie ricorrenti e/o associazione a fenotipo marker -Retinoblastoma familiare -Poliposi adenomatosa ereditaria del colon -Sindrome delle Neoplasie Endocrine Multiple (MEN) -Neurofibromatosi tipo 1 e 2 -Sindrome di Von Hippel-Lindau Cancri familiari Cluster familiari evidenti di cancri, senza evidenza di componente ereditaria nel singolo caso -Cr. della mammella -Cr. dell’ovaio -Cr. del colon (senza poliposi adenomatosa) Sindromi da deficit di riparazione del DNA (Autosomiche recessive) -Xeroderma pigmentosum -Atassia-teleangectasia -Sindrome di Bloom -Anemia di Fanconi)
  • 45. EPIDIEMIOLOGIA Disordini acquisiti preneoplastici Iperplasia, rigenerazione e displasia Aumento della proliferazione cellulare e del rischio (cirrosi, iperplasia endometrio, etc.) Disordini non neoplastici (gastrite cronica atrofica, cheratosi attinica, rettocolite ulcerosa, leucoplachia delle mucose Sindromi precancerose (in una minoranza dei casi) Polipi e leiomiomi? Nascono già cancro o possono diventarlo?
  • 46. TUMORI: Letture consigliate Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A. Robbins “Le basi patologiche delle malattie” 7.a Ed. Elsevier Italia Rubin “Patologia” Casa Editrice Ambrosiana www.pubmed.org