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Istituto comprensivo Statale
       “Giovanni Paolo II” di
  Sant’Angelo in L.- Montecchio
  Scuola Primaria “G: Rossini” di
 Monteciccardo e Scuola Primaria
“G. Perticari” di Sant’Angelo in L.
         Classe quinta
         A.S. 2010.2011

 PROGETTO LETTURA
 INTERDISCIPLINARE

      In occasione del 150°
  anniversario dell’Unità d’Italia
       SÌ VIAGGIARE…
  Insegnanti Palazzi Raffaella e
          Pedini Gigliola

      Documentazione a cura dell’insegnante Palazzi Raffaella
Sì viaggiare !!!
  Giovedì 11 Novembre 2010 abbiamo incominciato il nostro progetto
lettura. Il tema di quest’anno è il viaggio: nella geografia e nella storia
con l’aiuto di Valentina (di Angelo Petrosino) , nella grammatica e nella
   fantasia con l’aiuto di Gianni Rodari (con “Il libro degli errori”),…
                       per il resto ci pensiamo noi.

Ora ciascuno di noi pensa ad un sottotitolo per il nostro progetto, poi
   elenca dei tipi di viaggio che conosce e cosa portare in viaggio.

                      Il titolo che ho pensato è :
                 “Viaggio nel mondo delle meraviglie”
  Tipi di viaggio: viaggio nel mondo dei sogni, viaggio nella fantasia,
   viaggio nel mondo delle canzoni, viaggio reale, viaggio in Europa,
           viaggio nello spazio, la vacanza, viaggio in treno..
    Cosa portare in viaggio: valigia, ombrello, vestiti, cibo, amici,
   cellulare, macchina fotografica, scarpe di ricambio, fazzoleti e
 Nintendo per il viaggio reale; una buona dose di immaginazione per il
                       viaggio fantastico. (Lisa)
Scegli un titolo tra quelli proposti e scrivi un testo

1. Vi racconto un viaggio che ho vissuto.
2. Vi racconto un sogno che ho fatto.
3.Invento un viaggio fantastico.

                   Vi racconto un sogno che ho fatto
Ieri sera sono andata a letto alle ore 21,56 e mi sono addormentata dopo
mezzora. Io ho sognato che in un testo la maestra Raffaella mi dava di
voto Bravissima ++++ e ha detto che quel voto sarebbe un 9. Dopo che “me
l’ha detto” sono stata felicissima e non vedevo l’ora di dirlo alla mamma,
perché sapevo che avrebbe fatto i salti di gioia. Prima di dirglielo, dovevo
aspettare due ore di lezione prima di andare a casa e mi stavo annoiando,
perché non vedevo l’ora. Alla fine fortunatamente sono andata a casa e
gliel’ho detto. Per questo voto che è poi andato anche in pagella la mamma
come premio mi ha comprato il cellulare e sono stata molto felice, ma
sfortunatamente questo è solo un sogno. Speriamo che questo voto riesca
a prenderlo anche nella realtà. Stamattina però alla mamma ho
raccontato questo sogno e lei ha detto: -Magari lo prendessi “sto voto”,
sarei molto felice!-
Ciao, ciao. Lisa.
Visitiamo Londra con Valentina

    Sul libro di Angelo Petrosino “Viaggio in Europa di Valentina”
    leggiamo la parte che descrive la sua visita nella capitale del Regno
    Unito: Londra.
    Dopo aver fletto con attenzione questo diario di viaggio a Londra,
    rispondi alle domande.

    1 Con quale mezzo di trasporto Valentina raggiunge Londra
    attaraversando la Manica?
    2. Che cosa sono i “Black cabs”?
    3. Che cosa fa capire a Tazio di essere arrivato in Inghilterra?
    4. Che cosa sono i “single deckers e i double deckers”?
    5. Spiega che cos’è Hide Park.
    6. Scrivi i nomi di altri parchi di Londra.
    7. Che cos’è il Big Ben e perché si chiama così?
    8. Scrivi alcune notizie su Buckingham Palace, la Torre di Londra ed il
    Tower Bridge.
    9. Scrivi che cosa secondo te ha colpito di più Valentina della sua visita a
    Londra.
    10 Che cosa invece ha colpito di più te nella lettura?
Risposte
1. Valentina raggiunge Londra con la nave.
2. I black cabs sono i taxi tipici di Londra.
3. Tazio capisce di essere in Inghilterra perché vede tutte le persone in fila,
ordinatamente una dietro l’altra.
4. I single deckers sono autobus ad un piano solo, invece i double deckers sono
autobusa a due piani.
5. Hide Park è un parco pieno di alberi, acqua, uccelli e scoiattoli.
6. Altri parchi sono : Kensington Gardens che è contiguo ad Hide Park, Regents
Park che è a 2,5 km da Charing Cross ed all’interno ci sono i Queens Mary’s
gardens, con tanti bellissimi roseti e tante specie di uccelli acquatici; Saint
James Park è molto famoso perché ci sono anatre selvatiche e pellicani.
7. Il Big Ben è la campana di un grande orologio che si trova su una torre attigua
al palazzo del parlamento. Si chiama così perché è pesantissima, batte le ore da
cqntocinquanta anni ed è sempre precisa.
8. Buckingham Palace è il palazzo reale, la residenza ufficiale della Regina
Elisabetta II d’Inghilterra. La torre di Londra è una costruzione che veniva
usata come prigione, dove nei secoli addietro avevano tagliato molte teste.
Il Tower Bridge è un ponte che quando le navi sono troppo alte, lo alzano per
farle passare.
9. Secondo me ha colpito di più Valentina la torre dell’orologio, cioè il Big Ben.
10. A me hanno colpito Buckingham Palace, la Torre di Londra ed il Tower Bridge.
(Lisa)
La geografia con Valentina

Valentina è una bambina
frutto della fantasia di un
autore che si chiama Angelo
Petrosino. A Valentina piace
viaggiare: <<Ciao, sono
Valentina! Le mie avventure
sono spesso curiose e
sorprendenti. Ma a me una
vita monotona e sempre
uguale, non è mai
piaciuta.>>
Con Valentina abbiamo
visitato a gruppi le capitali
europee, poi siamo passati
         all’ Italia.
   Abbiamo cominciato a
  leggere, prima del libro
    “Viaggio in Italia con
 Valentina”, anche il libro
    “Viaggio nella storia
   d’Italia con Valentina,
     perché nel 2011 si
        festeggia il
  150° anniversario
  dell’Unità d’Italia
LE TAPPE FONDAMENTALI DEL RISORGIMENTO ALLA L.I.M.
                     (LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE)
                                          
                            Che cosa ci ha colpito di più

    Giovedì 20 Gennaio 2011 le maestre Raffaella e Gigliola ci hanno mostrato un progetto
    alla Lim. Questo progetto parla del Risorgimento d’Italia, che è nata nel 1861, però non
    come è oggi, ma come Regno: cosa vuole dire regno? Significa governato da un re.
    All’inizio, la capitale non era Roma come adesso, ma era Torino, perché in questa città
    risiedeva il re Vittorio Emanuele II. …     (Michele)
 
    La cosa che mi ha colpito di più è quando ho scoperto come era diviso lo il nostro
    territorio, prima noi eravamo nello stato pontificio, poi, dopo la spedizione dei mille ci
    siamo riuniti tutti in un unico stato. Gli ultimi ad entrare a far parte dell’Italia furono
    Roma ed infine il Veneto.      (Edoardo)
 
     Mi è rimasto impresso quando Garibaldi ha conquistato quasi tutta l’Italia. Garibaldi
    per far trionfare il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia è andato con i suoi mille
    “aiutanti” verso il Regno delle due Sicilie. Dopo averlo conquistato, grazie ai
    combattimenti, restituisce le terre al re, che aveva nel frattempo conquistato anche
    lo stato pontificio, tranne la città di Roma, così Vittorio Emanuele esulta e da quel
    momento l’Italia diventa unita.
     Qualche anno dopo i soldati del Regno d’Italia vanno verso Roma, distruggono la Porta
    Pia e con un pizzico di furbizia riescono a conquistare la città. Subito dopo la capitale
    diventa Roma.      (Giulia)
Mi ha colpito molto che Roma, pur essendo la capitale d’Italia, ma la prima era Torino, è stata
conquistata quasi per ultima.
Mi è piaciuta anche la canzone dei trecento, che la maestra Gigliola ci ha cantato.
Mi hanno sorpreso il coraggio e l’astuzia di Garibaldi, lui voleva che tutte le regioni fossero
riunite in un solo stato. Però mi sono anche stupita che più di mille ragazzi hanno avuto il
coraggio di andare a combattere fino in Sicilia. Questa spedizione l’hanno chiamata “La
spedizione dei mille”.    (Sara)

Quello che mi è rimasto impresso del Risorgimento visto alla Lim è quando i soldati con i
cannoni volevano rompere il muro di Roma per poi entrare, così il Papa se l’è svignata; poi
quando abbiamo visto la foto di Vittorio Emanuele II; quando ci furono le guerre
d’indipendenza e anche la scritta “VIVA VERDI”ed infine mi ha colpito che Garibaldi contribuì
ad unire tutti gli stati in cui era divisa l’Italia. (Martina F.)
 
L’Italia circa due secoli fa, era divisa in diversi stati. Poi con le numerose guerre come: la prima
guerra d’indipendenza, la seconda guerra d’indipendenza, la terza guerra d’indipendenza., lo
sbarco dei mille… un pezzetto alla volta l’Italia si unì.
Molto lo dobbiamo a Garibaldi, a Vittorio Emanuele II, ai Fratelli Bandiera, a Camillo Benso
conte di Cavour e a Giuseppe Mazzini.
Quest’anno si festeggia il 150° (centocinquantesimo!) anniversario dell’ Unità d’Italia.      (Viola)
 
A me è rimasto impresso del Risorgimento che Roma, pur essendo ora la capitale dell’Italia, è
stata conquistata quasi per ultima.
Poi mi ha fatto impressione quando non c’era ancora il Veneto, perché sembrava che l’Italia non
avesse un pezzo di gamba. Mi ha stupito che Garibaldi è stato molto coraggioso nelle sue
conquiste. (Lucia)
Quello che mi è rimasto impresso del Risorgimento visto alla Lim è quando i soldati con i cannoni
volevano rompere il muro di Roma per poi entrare, così il Papa se l’è svignata; poi quando abbiamo visto
la foto di Vittorio Emanuele II; quando ci furono le guerre d’indipendenza e anche la scritta “VIVA
VERDI” ed infine mi ha colpito che Garibaldi contribuì ad unire tutti gli stati in cui era divisa l’Italia.
(Martina F.)
 
L’Italia circa due secoli fa, era divisa in diversi stati. Poi con le numerose guerre come: la prima guerra
d’indipendenza, la seconda guerra d’indipendenza, la terza guerra d’indipendenza., lo sbarco dei mille…
un pezzetto alla volta l’Italia si unì.
Molto lo dobbiamo a Garibaldi, a Vittorio Emanuele II, ai Fratelli Bandiera, a Camillo Benso conte di
Cavour e a Giuseppe Mazzini.
Quest’anno si festeggia il 150° (centocinquantesimo!) anniversario dell’ Unità d’Italia.      (Viola)
 
A me è rimasto impresso del Risorgimento che Roma, pur essendo ora la capitale dell’Italia, è stata
conquistata quasi per ultima.
Poi mi ha fatto impressione quando non c’era ancora il Veneto, perché sembrava che l’Italia non avesse
un pezzo di gamba.
Mi ha stupito che Garibaldi è stato molto coraggioso nelle sue conquiste. (Lucia)
Anche
  altri
prima di
Garibaldi
   “ci
avevano
provato”
A SCUOLA NEL PASSATO
                              
Del racconto di tanti anni fa, mi ha colpito il
numero dei bambini che frequentavano la scuola,
erano cinquantaquattro in una classe. Poi mi ha
colpito l’inizio della scuola: il 17 ottobre. Ma la cosa
che mi ha colpito di più è che i bambini l’anno dopo
non ritrovavano gli stessi compagni, perché alcuni
erano stati bocciati ed altri inseriti in altre classi,
o andati in cielo.
Io credo che le differenze della scuola di oggi e di
ieri sono che da loro la scuola iniziava dopo, da noi
prima. Mi ha colpito anche che c’erano più maestri
maschi che femmine, adesso è il contrario; mi è
rimasto impresso anche che davano le bacchettate
sulle mani, mentre adesso al massimo una nota o un
sgridata.
Mi piacerebbe che la scuola di oggi avesse aule più
grandi e spaziose, vorrei che ci fosse il “ripulitore
d’armadi” e che le ricreazioni si facessero fuori.
Io lascerei i grembiuli, le maestre, le lezioni, quasi
tutto e cambierei la ricreazione, la vorrei più
lunga, aggiungerei la mensa obbligatoria, l’ora di
teatro, di canto e di ballo.         (Maria)
I bambini e le docenti delle
               scuole primarie
          di Sant’Angelo in Lizzola
              e Monteciccardo
        e della scuola dell’infanzia di
           Sant' Angelo in Lizzola




    alla festa di fine anno scolastico
                   Lunedì 30 Maggio
                    2011
              alle ore 20.30
             presso la piazza
             di Monteciccardo
     
LA RECITA DI FINE ANNO
                                            
   Lunedì 30 Maggio noi, alunni delle scuole di Monteciccardo e Sant’Angelo in
                    Lizzola, abbiamo fatto la recita di fine anno.
 La recita parlava di famiglie italiane che vivevano in regioni diverse e i loro figli
    portavano a casa delle pagelle orribili. A seconda della regione, i genitori si
                           comportavano in modo diverso.
 Giorgia, la maestra di teatro, aveva creato queste scenette molto divertenti e
spiritose, che sono state recitate dagli alunni di quarta e quinta; mentre tutti gli
     altri bambini hanno cantato, ballato, presentato e detto poesie regionali.
     La scenetta che avevo recitato rappresentava la Toscana, dove i genitori,
     vedendo la pagella così orrenda del proprio figlio, incolpavano la maestra.
Essi vennero a sapere da alcuni loro amici che la maestra non era fiorentina, che
          per loro era un dramma, allora caddero tutti per terra, svenuti.
Alla recita c’erano mia madre e mia sorella. A mia madre sono piaciute molto tre
   regioni: la Lombardia, la Campania e l’Emilia Romagna; mentre a mia sorella è
                          piaciuta tantissimo la Lombardia.
      Alla fine dello spettacolo tutti insieme abbiamo cantato l’Inno italiano.
            Mi sono divertita a recitare davanti a tutte quelle persone.
                                                                       (Angelica)
LA NOSTRA RECITA PER FESTEGGIARE
               IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA
                                           
Lunedì 30 Maggio 2011 tutta la scuola ha partecipato alla recita di fine anno.
       Io interpretavo la nonna, un ruolo un po’ difficile, ma divertente.
                   La regione che rappresentavo era la Sicilia.
Appena sono arrivata, mi sono sentita un po’ emozionata, ma non ci ho pensato.
              Mi sono vestita e ho aspettato giocando in silenzio.
    Le scene erano bellissime e in ogni pausa c’erano bellissime musiche:
                                 walzer, eccetera.
 Quando “è venuta la mia ora”, ero eccitatissima, ma sapevo tutte le battute
                    e, con questo pensiero, mi sono sollevata.
  In scena facevo finta di lavorare ai ferri, al mio fianco c’era mio “marito”.
    La frase che mi è piaciuto di più pronunciare è stata: “Cù po’ e un fa,
      mori scuntentu”, che significa “Chi può e non fa, muore scontento”.
 Ho fatto ridere centinaia di persone ed è grazie alla loro risata, che mi sono
       tranquillizzata. Appena finito, Giorgia, ci ha fatto i complimenti.
               Dopo abbiamo cantato l’Inno d’Italia tutti insieme.
                     Alla fine c’è stato un grande rinfresco.
 I miei genitori si sono divertiti come non mai e mi hanno detto che la recita
                                 è piaciuta molto.
                                 Questo è tutto.
                                           
             P.S. ANCHE IO MI SONO DIVERTITA UN SACCO!
                                                                       (Alice)
TOSCANA
LAZIO
Il nostro viaggio qui è giunto al
 termine… dobbiamo lasciare la Scuola
Primaria e proseguire il nostro percorso
  di crescita nella Scuola Secondaria…
altre persone incontreremo: insegnanti,
   nuovi compagni e sorprese sempre
               nuove…
Nicole       Alessandro
Luca         Lisa
Matteo       Viola
Luigi        Tiziano
Martina F.   Maria
Alice        Angelica
Anas         Edoardo
Giulia       Michele
Enrico       Lucia
Elias        Sara
Arianna      Martina S.

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Documentazione lettura 150°

  • 1. Istituto comprensivo Statale “Giovanni Paolo II” di Sant’Angelo in L.- Montecchio Scuola Primaria “G: Rossini” di Monteciccardo e Scuola Primaria “G. Perticari” di Sant’Angelo in L. Classe quinta A.S. 2010.2011 PROGETTO LETTURA INTERDISCIPLINARE In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia SÌ VIAGGIARE… Insegnanti Palazzi Raffaella e Pedini Gigliola Documentazione a cura dell’insegnante Palazzi Raffaella
  • 2. Sì viaggiare !!! Giovedì 11 Novembre 2010 abbiamo incominciato il nostro progetto lettura. Il tema di quest’anno è il viaggio: nella geografia e nella storia con l’aiuto di Valentina (di Angelo Petrosino) , nella grammatica e nella fantasia con l’aiuto di Gianni Rodari (con “Il libro degli errori”),… per il resto ci pensiamo noi. Ora ciascuno di noi pensa ad un sottotitolo per il nostro progetto, poi elenca dei tipi di viaggio che conosce e cosa portare in viaggio. Il titolo che ho pensato è : “Viaggio nel mondo delle meraviglie” Tipi di viaggio: viaggio nel mondo dei sogni, viaggio nella fantasia, viaggio nel mondo delle canzoni, viaggio reale, viaggio in Europa, viaggio nello spazio, la vacanza, viaggio in treno.. Cosa portare in viaggio: valigia, ombrello, vestiti, cibo, amici, cellulare, macchina fotografica, scarpe di ricambio, fazzoleti e Nintendo per il viaggio reale; una buona dose di immaginazione per il viaggio fantastico. (Lisa)
  • 3. Scegli un titolo tra quelli proposti e scrivi un testo 1. Vi racconto un viaggio che ho vissuto. 2. Vi racconto un sogno che ho fatto. 3.Invento un viaggio fantastico. Vi racconto un sogno che ho fatto Ieri sera sono andata a letto alle ore 21,56 e mi sono addormentata dopo mezzora. Io ho sognato che in un testo la maestra Raffaella mi dava di voto Bravissima ++++ e ha detto che quel voto sarebbe un 9. Dopo che “me l’ha detto” sono stata felicissima e non vedevo l’ora di dirlo alla mamma, perché sapevo che avrebbe fatto i salti di gioia. Prima di dirglielo, dovevo aspettare due ore di lezione prima di andare a casa e mi stavo annoiando, perché non vedevo l’ora. Alla fine fortunatamente sono andata a casa e gliel’ho detto. Per questo voto che è poi andato anche in pagella la mamma come premio mi ha comprato il cellulare e sono stata molto felice, ma sfortunatamente questo è solo un sogno. Speriamo che questo voto riesca a prenderlo anche nella realtà. Stamattina però alla mamma ho raccontato questo sogno e lei ha detto: -Magari lo prendessi “sto voto”, sarei molto felice!- Ciao, ciao. Lisa.
  • 4. Visitiamo Londra con Valentina Sul libro di Angelo Petrosino “Viaggio in Europa di Valentina” leggiamo la parte che descrive la sua visita nella capitale del Regno Unito: Londra. Dopo aver fletto con attenzione questo diario di viaggio a Londra, rispondi alle domande. 1 Con quale mezzo di trasporto Valentina raggiunge Londra attaraversando la Manica? 2. Che cosa sono i “Black cabs”? 3. Che cosa fa capire a Tazio di essere arrivato in Inghilterra? 4. Che cosa sono i “single deckers e i double deckers”? 5. Spiega che cos’è Hide Park. 6. Scrivi i nomi di altri parchi di Londra. 7. Che cos’è il Big Ben e perché si chiama così? 8. Scrivi alcune notizie su Buckingham Palace, la Torre di Londra ed il Tower Bridge. 9. Scrivi che cosa secondo te ha colpito di più Valentina della sua visita a Londra. 10 Che cosa invece ha colpito di più te nella lettura?
  • 5. Risposte 1. Valentina raggiunge Londra con la nave. 2. I black cabs sono i taxi tipici di Londra. 3. Tazio capisce di essere in Inghilterra perché vede tutte le persone in fila, ordinatamente una dietro l’altra. 4. I single deckers sono autobus ad un piano solo, invece i double deckers sono autobusa a due piani. 5. Hide Park è un parco pieno di alberi, acqua, uccelli e scoiattoli. 6. Altri parchi sono : Kensington Gardens che è contiguo ad Hide Park, Regents Park che è a 2,5 km da Charing Cross ed all’interno ci sono i Queens Mary’s gardens, con tanti bellissimi roseti e tante specie di uccelli acquatici; Saint James Park è molto famoso perché ci sono anatre selvatiche e pellicani. 7. Il Big Ben è la campana di un grande orologio che si trova su una torre attigua al palazzo del parlamento. Si chiama così perché è pesantissima, batte le ore da cqntocinquanta anni ed è sempre precisa. 8. Buckingham Palace è il palazzo reale, la residenza ufficiale della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. La torre di Londra è una costruzione che veniva usata come prigione, dove nei secoli addietro avevano tagliato molte teste. Il Tower Bridge è un ponte che quando le navi sono troppo alte, lo alzano per farle passare. 9. Secondo me ha colpito di più Valentina la torre dell’orologio, cioè il Big Ben. 10. A me hanno colpito Buckingham Palace, la Torre di Londra ed il Tower Bridge. (Lisa)
  • 6. La geografia con Valentina Valentina è una bambina frutto della fantasia di un autore che si chiama Angelo Petrosino. A Valentina piace viaggiare: <<Ciao, sono Valentina! Le mie avventure sono spesso curiose e sorprendenti. Ma a me una vita monotona e sempre uguale, non è mai piaciuta.>>
  • 7. Con Valentina abbiamo visitato a gruppi le capitali europee, poi siamo passati all’ Italia. Abbiamo cominciato a leggere, prima del libro “Viaggio in Italia con Valentina”, anche il libro “Viaggio nella storia d’Italia con Valentina, perché nel 2011 si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia
  • 8.
  • 9. LE TAPPE FONDAMENTALI DEL RISORGIMENTO ALLA L.I.M. (LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE)   Che cosa ci ha colpito di più Giovedì 20 Gennaio 2011 le maestre Raffaella e Gigliola ci hanno mostrato un progetto alla Lim. Questo progetto parla del Risorgimento d’Italia, che è nata nel 1861, però non come è oggi, ma come Regno: cosa vuole dire regno? Significa governato da un re. All’inizio, la capitale non era Roma come adesso, ma era Torino, perché in questa città risiedeva il re Vittorio Emanuele II. … (Michele)   La cosa che mi ha colpito di più è quando ho scoperto come era diviso lo il nostro territorio, prima noi eravamo nello stato pontificio, poi, dopo la spedizione dei mille ci siamo riuniti tutti in un unico stato. Gli ultimi ad entrare a far parte dell’Italia furono Roma ed infine il Veneto. (Edoardo)   Mi è rimasto impresso quando Garibaldi ha conquistato quasi tutta l’Italia. Garibaldi per far trionfare il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia è andato con i suoi mille “aiutanti” verso il Regno delle due Sicilie. Dopo averlo conquistato, grazie ai combattimenti, restituisce le terre al re, che aveva nel frattempo conquistato anche lo stato pontificio, tranne la città di Roma, così Vittorio Emanuele esulta e da quel momento l’Italia diventa unita. Qualche anno dopo i soldati del Regno d’Italia vanno verso Roma, distruggono la Porta Pia e con un pizzico di furbizia riescono a conquistare la città. Subito dopo la capitale diventa Roma. (Giulia)
  • 10. Mi ha colpito molto che Roma, pur essendo la capitale d’Italia, ma la prima era Torino, è stata conquistata quasi per ultima. Mi è piaciuta anche la canzone dei trecento, che la maestra Gigliola ci ha cantato. Mi hanno sorpreso il coraggio e l’astuzia di Garibaldi, lui voleva che tutte le regioni fossero riunite in un solo stato. Però mi sono anche stupita che più di mille ragazzi hanno avuto il coraggio di andare a combattere fino in Sicilia. Questa spedizione l’hanno chiamata “La spedizione dei mille”. (Sara) Quello che mi è rimasto impresso del Risorgimento visto alla Lim è quando i soldati con i cannoni volevano rompere il muro di Roma per poi entrare, così il Papa se l’è svignata; poi quando abbiamo visto la foto di Vittorio Emanuele II; quando ci furono le guerre d’indipendenza e anche la scritta “VIVA VERDI”ed infine mi ha colpito che Garibaldi contribuì ad unire tutti gli stati in cui era divisa l’Italia. (Martina F.)   L’Italia circa due secoli fa, era divisa in diversi stati. Poi con le numerose guerre come: la prima guerra d’indipendenza, la seconda guerra d’indipendenza, la terza guerra d’indipendenza., lo sbarco dei mille… un pezzetto alla volta l’Italia si unì. Molto lo dobbiamo a Garibaldi, a Vittorio Emanuele II, ai Fratelli Bandiera, a Camillo Benso conte di Cavour e a Giuseppe Mazzini. Quest’anno si festeggia il 150° (centocinquantesimo!) anniversario dell’ Unità d’Italia. (Viola)   A me è rimasto impresso del Risorgimento che Roma, pur essendo ora la capitale dell’Italia, è stata conquistata quasi per ultima. Poi mi ha fatto impressione quando non c’era ancora il Veneto, perché sembrava che l’Italia non avesse un pezzo di gamba. Mi ha stupito che Garibaldi è stato molto coraggioso nelle sue conquiste. (Lucia)
  • 11. Quello che mi è rimasto impresso del Risorgimento visto alla Lim è quando i soldati con i cannoni volevano rompere il muro di Roma per poi entrare, così il Papa se l’è svignata; poi quando abbiamo visto la foto di Vittorio Emanuele II; quando ci furono le guerre d’indipendenza e anche la scritta “VIVA VERDI” ed infine mi ha colpito che Garibaldi contribuì ad unire tutti gli stati in cui era divisa l’Italia. (Martina F.)   L’Italia circa due secoli fa, era divisa in diversi stati. Poi con le numerose guerre come: la prima guerra d’indipendenza, la seconda guerra d’indipendenza, la terza guerra d’indipendenza., lo sbarco dei mille… un pezzetto alla volta l’Italia si unì. Molto lo dobbiamo a Garibaldi, a Vittorio Emanuele II, ai Fratelli Bandiera, a Camillo Benso conte di Cavour e a Giuseppe Mazzini. Quest’anno si festeggia il 150° (centocinquantesimo!) anniversario dell’ Unità d’Italia. (Viola)   A me è rimasto impresso del Risorgimento che Roma, pur essendo ora la capitale dell’Italia, è stata conquistata quasi per ultima. Poi mi ha fatto impressione quando non c’era ancora il Veneto, perché sembrava che l’Italia non avesse un pezzo di gamba. Mi ha stupito che Garibaldi è stato molto coraggioso nelle sue conquiste. (Lucia)
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  • 15. Anche altri prima di Garibaldi “ci avevano provato”
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  • 25. A SCUOLA NEL PASSATO   Del racconto di tanti anni fa, mi ha colpito il numero dei bambini che frequentavano la scuola, erano cinquantaquattro in una classe. Poi mi ha colpito l’inizio della scuola: il 17 ottobre. Ma la cosa che mi ha colpito di più è che i bambini l’anno dopo non ritrovavano gli stessi compagni, perché alcuni erano stati bocciati ed altri inseriti in altre classi, o andati in cielo. Io credo che le differenze della scuola di oggi e di ieri sono che da loro la scuola iniziava dopo, da noi prima. Mi ha colpito anche che c’erano più maestri maschi che femmine, adesso è il contrario; mi è rimasto impresso anche che davano le bacchettate sulle mani, mentre adesso al massimo una nota o un sgridata. Mi piacerebbe che la scuola di oggi avesse aule più grandi e spaziose, vorrei che ci fosse il “ripulitore d’armadi” e che le ricreazioni si facessero fuori. Io lascerei i grembiuli, le maestre, le lezioni, quasi tutto e cambierei la ricreazione, la vorrei più lunga, aggiungerei la mensa obbligatoria, l’ora di teatro, di canto e di ballo. (Maria)
  • 26.
  • 27. I bambini e le docenti delle scuole primarie di Sant’Angelo in Lizzola   e Monteciccardo e della scuola dell’infanzia di Sant' Angelo in Lizzola alla festa di fine anno scolastico Lunedì 30 Maggio 2011 alle ore 20.30 presso la piazza di Monteciccardo  
  • 28. LA RECITA DI FINE ANNO   Lunedì 30 Maggio noi, alunni delle scuole di Monteciccardo e Sant’Angelo in Lizzola, abbiamo fatto la recita di fine anno. La recita parlava di famiglie italiane che vivevano in regioni diverse e i loro figli portavano a casa delle pagelle orribili. A seconda della regione, i genitori si comportavano in modo diverso. Giorgia, la maestra di teatro, aveva creato queste scenette molto divertenti e spiritose, che sono state recitate dagli alunni di quarta e quinta; mentre tutti gli altri bambini hanno cantato, ballato, presentato e detto poesie regionali. La scenetta che avevo recitato rappresentava la Toscana, dove i genitori, vedendo la pagella così orrenda del proprio figlio, incolpavano la maestra. Essi vennero a sapere da alcuni loro amici che la maestra non era fiorentina, che per loro era un dramma, allora caddero tutti per terra, svenuti. Alla recita c’erano mia madre e mia sorella. A mia madre sono piaciute molto tre regioni: la Lombardia, la Campania e l’Emilia Romagna; mentre a mia sorella è piaciuta tantissimo la Lombardia. Alla fine dello spettacolo tutti insieme abbiamo cantato l’Inno italiano. Mi sono divertita a recitare davanti a tutte quelle persone. (Angelica)
  • 29. LA NOSTRA RECITA PER FESTEGGIARE IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA   Lunedì 30 Maggio 2011 tutta la scuola ha partecipato alla recita di fine anno. Io interpretavo la nonna, un ruolo un po’ difficile, ma divertente. La regione che rappresentavo era la Sicilia. Appena sono arrivata, mi sono sentita un po’ emozionata, ma non ci ho pensato. Mi sono vestita e ho aspettato giocando in silenzio. Le scene erano bellissime e in ogni pausa c’erano bellissime musiche: walzer, eccetera. Quando “è venuta la mia ora”, ero eccitatissima, ma sapevo tutte le battute e, con questo pensiero, mi sono sollevata. In scena facevo finta di lavorare ai ferri, al mio fianco c’era mio “marito”. La frase che mi è piaciuto di più pronunciare è stata: “Cù po’ e un fa, mori scuntentu”, che significa “Chi può e non fa, muore scontento”. Ho fatto ridere centinaia di persone ed è grazie alla loro risata, che mi sono tranquillizzata. Appena finito, Giorgia, ci ha fatto i complimenti. Dopo abbiamo cantato l’Inno d’Italia tutti insieme. Alla fine c’è stato un grande rinfresco. I miei genitori si sono divertiti come non mai e mi hanno detto che la recita è piaciuta molto. Questo è tutto.   P.S. ANCHE IO MI SONO DIVERTITA UN SACCO! (Alice)
  • 31. LAZIO
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  • 36. Il nostro viaggio qui è giunto al termine… dobbiamo lasciare la Scuola Primaria e proseguire il nostro percorso di crescita nella Scuola Secondaria… altre persone incontreremo: insegnanti, nuovi compagni e sorprese sempre nuove…
  • 37. Nicole Alessandro Luca Lisa Matteo Viola Luigi Tiziano Martina F. Maria Alice Angelica Anas Edoardo Giulia Michele Enrico Lucia Elias Sara Arianna Martina S.