Progetto sulla Media Education nelle Scuole medie di Senigallia. Risultati del sondaggio Toc Toc? ci sei ? o sei connesso? e slides a sostegno degli incontri tenuti nelle scuole. Maggio 2015
6. 0
10
20
30
40
50
60
70
da 0 ad 1 ora da 1 ad 2 ore da 2 a 3 ore da 3 a 5 ore
65
17,75
8
2
28,5
31,5
21,75
7,75
Tempo di utilizzo
Genitori
Figli
7. 93
39,5
53,25
15,75
Attività sui Social Network
Chattano e inviano messaggi
Giocano ai videogames
Condividono contenuti
relativi allo studio (ricerche,
compiti)
Creano contenuti originali
(video, presentazioni,
tutorial)
8. 35
26,25
18
10 6
Condivisione esperienza su Social Network
Si, creando il gruppo
famiglia su Whatsapp
Si, ottenendo l'amicizia su
Facebook
Si, condividendo contenuti
di interesse comune
(scienza, sport)
No, non la ritengo utile o
necessaria
No, non riesco a renderla
compatibile
9. 32
23,25
29,5
1,75
Perdita della Privacy
Si, ne sono consapevole e
sono preoccupato
Si, ne sono consapevole ma
è il prezzo che pago per
essere iscritto
Si, ne sono consapevole ma
questo non mi disturba
No, non lo sapevo
10. 40,5
5
3,25
54,5
Uso dello Smatphone a tavola
Lo richiami
Non ci fai caso perchè fai lo
stesso
Lo osservi in silenzio
Glielo strappi dalle mani
A tavola non è permesso
11. 25,5
1,2520,7511,5
30,25
Iscriversi a Facebook a 13 anni
Gli dai il permesso
Neanche te lo chiede, lo fa e
basta
Glielo proibisci perchè non ha
l'età consentita
Gli dai il permesso ma con i
tuoi dati anagrafici
Non ne sente la necessità
12. 32
10
15,75
29,75
15,5
7
Whatsapp sul telefonino
Positiva, perchè è sempre in
contatto con i suoi amici
Positiva, perchè è gratis
Positiva, perchè posso
controllare meglio quello che
fa
Indifferente, perchè è un
modo nuovo di comunicare
Negativa, perchè è sempre
distratto dalle notifiche
13. 43
27
1,25
71
6
11,75
La Scuola può fare qualcosa?
Si,perchè ha i mezzi
tecnologici per farlo
(Laboratori, LIM)
Si, perché ci vuole la
professionalità necessaria
Si, perchè io non riesco a
coinvolgermi
Si, può dare una mano alle
famiglie
14. 27,75
28,75
39,5
27,25
6,25
I pericoli della connessione continua
Si, perchè la eccessiva
connessione è l'anticamera
della solitudine nella vita
reale
Si, perchè non sapranno mai
conversare bene nella vita
reale
Si, perchè la comunicazione
online non è autentica
15. 12,5
24,25
14,25
11,75
66,75
Quali Strategie ?
Creare una rete di sostegno delle
agenzie educative (scuola, famiglia,
associazioni) sulla Media Education
Formare le famiglie affinchè
esercitino una presenza vigile sul
fenomeno (Scuole dei Genitori)
Informare la scuola affinchè sia più
aggiornata sulla didattica dei Social
Network ed alla loro integrazione
nella vita in classe
Creare nuove figure (media tutors)
che siano in grado d'intervenire sui
casi problematici
Formare i ragazzi ad un uso
consapevole dei Social Network ed
alle dinamiche on-off line
16. Consigli e strategie educative per Genitori,
Insegnanti ed Educatori
I.C. Senigallia
Nord-Sud-Centro-Marchetti
“Scuole dei Genitori”
17. Le tracce della tua presenza sono
inconfondibili…qualche apparecchio
elettronico lasciato acceso, sempre.
Sulle pareti della casa buia, bagliori
soffusi di spie, led, video ronzanti,
come le braci morenti del camino di
case di campagna…oppure è il
computer che sta scaricando musica e
sobbolle abbandonato sul letto. Tutto
rimane acceso, niente spento. Tutto
aperto, niente chiuso. Tutto iniziato,
niente concluso
28. Mettete "mi piace" alla mia immagine del profilo (e se volete anche a questo
post), dopodichè inviatemi l'amicizia e accetto tutti quelli che commentano
positivamente, datemi anche un voto qua sotto ma niente insulti, se non vi
piaccio o vi sto antipatica non commentate, grazie (da Facebook Amicizie <3)
31. Il proprio corpo non è più espressione visibile della propria
identità ma uno strumento per conquistare consensi
Fenomeno del ‘pars pro toto’, ossia gli altri che mi vedono si
fanno un’idea di me da quello che IO O GLI ALTRI postano su di
me (immagini, post) e quindi non è reale
Il corpo virtuale tende a stabilizzarsi e si svincola dalla persona
reale
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=159319194096480&set=a.1391663034451034.1073741825.10
0008220524734&type=1&theater
Analfabetismo o disinteresse emotivo per come uno veramente si
sente, se attaccato, insultato o raggiunto da foto o frasi
provocatorie, violente ed imbarazzanti (PROTESIZZAZIONE DELLE
NOSTRE COMPETENZE SOCIALI GARANTITA DALLA
COMUNICAZIONE MEDIATA)
32.
33.
34. A cosa serve riflettere sulla dieta mediale
con i propri studenti? Perché costruire un
diario dei propri consumi mediali?
La risposta è semplice: serve a pensare al
consumo in termini di scelta consapevole
e non subita, come selezione che viene
incontro ai nostri desideri e non
riempitivo di spazi vuoti non più abituati
al silenzio.
35. Una buona pratica
L’idea potrebbe prendere le mosse
da una ricostruzione dei consumi
nell’arco di una settimana, per
raccogliere materiale utile all’analisi
e alla ricostruzione di trame,
ricorrenze e soprattutto alla
riflessione sulle motivazioni che
portano dato consumo.
41. Credo che questa storia infonda tristezza nell'animo di qualsiasi
persona con un minimo di cuore. Ma tutto ciò suscita soprattutto
rabbia, un dolore tremendo, nel vedere come la vita di tre stupende
bambine sia stata spezzata dalla furia omicida di una madre delusa da
tutto. Ora come piccole farfalle libratevi nel cielo e trovate il vostro
posto nel pensiero di ciascuno cosi che tutto questo non vanga mai
dimenticato...
Piccole libratevi come farfalle e trovate il vostro posto nel pensiero di
ciascuno e nessuno vi dimenticherà mai...
Il Fatto. Si tratta di
tre sorelline di
origine albanese di
4, 11 e 13 anni. La
loro mamma
trovata in stato di
shock fuori dalla
casa con mani e
collo sporchi di
sangue. Interrogata
dagli inquirenti, ha
ammesso il triplice
omicidio (marzo
2014)
42. Forse avrò molte persone contro dopo quello che sto per scrivere ma è
cio che penso: la mamma avrà di sicuro fatto una cosa ingiustificabile,
ma io le sono vicino...si!!! una donna che ha appena perso il lavoro,
lasciata sola dal marito......si è trovata in uno stato tale da non riuscire
più a ragionare e in quel momento la sua depressione, la sua
inquietudine ha preso il sopravvento. certo la famiglia è una "cosa
sacra", poichè la crei tu!!! però quella donna non era in grado di fare
altrimenti..forse ha pensato:"Non riuscirò mai a mantenere tre figlie da
sola, se mi uccido io però loro rimangono orfane..l'unica cosa è
ucciderle, così non soffriranno più". ecco quello che penso.. una donna
indifesa, con un grande peso al cuore. Adesso lei sarà pieni di sensi di
colpa..adesso si renderà conto davvero di ciò che ha fatto. adesso
secondo me dovremmo starle molto vicino. ORA E' SOLA.
43.
44.
45.
46. 1) comunicazione del messaggio con
apertura verso i “nuovi linguaggi”
2) creazione di ambienti più ricchi
di proposte metodologiche
3) almeno un pc, un collegamento
internet ed un televisore
“Le tonnellate di catechesi fatte e gli
etti di vita cristiana raccolti”
don Tonino Bello