presetnazione introduttiva su come attivare una didattica per progetti. Da combinare con altre presentazioni create da Alberto Garniga per promuovere il PBL presso propria scuola - www.centromoda.tn.it - come ad esempio http://www.slideshare.net/alberto.garniga/star-wars-pbl
14. Metafora chiave: scuola come esercito vecchio stampo
modello delle lezioni > esercito ottocentesco
modello del PBL > gruppo scelto con missione
mercoledì 20 marzo 13
15. Metafora chiave: dalla classe alla task-force
modello del PBL > gruppo scelto con missione
mercoledì 20 marzo 13
16. Fasi chiave: concetti fondanti
compiti
e
prodotti
(carefully
designed
products
and
tasks):
i
progetti
sono
tali
perché
hanno
un
termine,
una
meta,
un
6ine
osservabile
e
da
presentare;
i
risultati
del
processo
sono
prodotti/servizi
le
cui
caratteristiche
e
limiti
di
accettabilità
(standards)
devono
essere
programmati,
chiari
e
condivisi
6in
dall’inizio.
sistematicità
(systematic
teaching
method):
non
progettini
episodici
o
marginali,
ma
visioni
di
insieme
e
articolate
in
maniera
interdipendente,
organizzando
spazi
e
tempi
non
secondo
la
logica
oraria
della
lezione,
ma
secondo
le
fasi
vitali
di
un
lavoro
progettuale
vero
coinvolgimento
(engagement):
gli
studenti
devono
essere
impegnati
attivamente
come
protagonisti,
non
come
esecutori
o
elementi
passivi;
si
richiedono
pertanto
attività
riconducibili
non
alla
semplice
applicazione
di
procedure
ma
alla
negoziazione,
delega,
responsabilizzazione
degli
studenti
6in
dall’inizio,
nella
de6inizione
del
problema
e
dei
mezzi
competenze
(skills):
i progetti devono avere chiari gli obiettivi di apprendimento rispetto ai quali le
discipline sono mezzi, non fini, e devono essere rese attive calandole in situazioni concrete dove le
competenze vengano agite: non c'è competenza se non c'è performance osservabile della stessa
autenticità
(authentic
question):
i
problemi
devono
esser
connessi
a
questioni
reali,
non
virtuali,
e
prevedere
una
esplorazione
attiva,
una
investigazione
per
capire
come
elaborare
la
costruzione
dell’artefatto
o
servizio
che
risponda
al
problema/s6ida
di
partenza
mercoledì 20 marzo 13
17. Patto e Kick-off1
> documento Patto
+ evento-lancio
+ gruppi e compiti
> driving question
mercoledì 20 marzo 13
18. Idea e Ricerca2
> mappe concettuali
+ ricerche web
+ moodboard
> team building
+ acquisizione
pre-requisiti
mercoledì 20 marzo 13
22. Tappe attività4
in itinere> documentare (storyboard)
> fare verifiche (check-point)
+ valutare con Rubrics
mercoledì 20 marzo 13
23. Tappe attività4
in itinere> documentare (storyboard)
> fare verifiche (check-point)
+ valutare con Rubrics
> acquisire/perfezionare
conoscenze e abilità (pit-stop)
mercoledì 20 marzo 13
24. Tappe attività4
in itinere> documentare (storyboard)
> fare verifiche (check-point)
+ valutare con Rubrics
> acquisire/perfezionare
conoscenze e abilità (pit-stop)
> monitorare tempi (dead-lines)
mercoledì 20 marzo 13
28. a)
rapporto
con
il
reale:
il
progetto
viene
da
una
commessa
reale?
Oppure
è
prodotto
dalla
pura
invenzione
del
docente?
b)
senso
di
sfida
creativa:
gli
allievi
sono
sfidati
o
il
problema
in
verità
interessa
solo
i
formatori?
Il
prodotto
finale
previsto
ha
caratteristiche
di
innovazione
o
semplicemente
replica
l’esistente?
c)
forte
strutturazione:
il
progetto
segue
i
dettami
del
project
management,
in
cui
si
definiscono
con
chiarezza
attività+tempi+risorse,
tanto
da
poterli
schedulare
e
inserire
in
un
diagramma
di
Gantt?
d)
attività
auto-‐dirette
dagli
studenti:
ciò
che
si
fa
fare
agli
studenti
è
deciso
dall’alto
dal
docente
e
condotto
da
loro
esecutivamente
o
vi
è
spazio
reale
per
loro
scelte
e
decisioni
(self-‐driven
activities)?
e)
lavori
di
gruppo:
studenti
sono
organizzati
(o
meglio:
si
organizzano)
in
team
con
precisi
ruoli
e
compiti?
Domande chiave: check-list
mercoledì 20 marzo 13