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Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau


         LA DECRESCITA FELICE
Viaggio alla ricerca del vivere a misura d’uomo.




     Con la compartecipazione della Provincia di Bologna,
               Tavolo Provinciale per la Pace.
AIFO, presentando questi pannelli, si pone l’obiettivo di far
prendere coscienza di alcuni problemi della realtà attuale che
determinano i meccanismi che generano ingiustizia, squilibri e
povertà. Viene così formulata una proposta per un nuovo stile
di vita basato sulla responsabilità e sulla solidarietà, sia come
  singoli che come cittadini, ponendo l’accento sulla crescita
della produzione e dei consumi e sui limiti della sostenibilità
                dell’attuale modello di sviluppo.



                              PACE


                  GIUSTIZIA           FINANZA


Il percorso proposto si inserisce nella rassegna «Segnali di Pace
          2012» promossa dalla Provincia di Bologna.
LO SCENARIO IN CUI VIVIAMO
IN EUROPA E NEGLI STATI
1.100.000.000 PERSONE VIVONO       UNITI SI SPENDONO 17
 CON UN DOLLARO AL GIORNO       MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO
           (FAO 2009)
                                PER IL CIBO DEGLI ANIMALI.




                               IN EUROPA VENGONO SPESI 11
  1.000.000.000 DI PERSONE
                                    MILIARDI DI DOLLARI
SOFFRONO DI DENUTRIZIONE E
                               ALL’ANNO PER IL CONSUMO DI
  MALNUTRIZIONE CRONICA
                                          GELATI




      PER DARE ACQUA E
                                IN EUROPA E NEGLI STATI
INFRASTRUTTURE IGIENICHE A
                               UNITI SI SPENDONO CIRCA 12
    TUTTI I PAESI IN VIA DI
                                MILIARDI DI DOLLARI OGNI
  SVILUPPO BASTEREBBERO
                                ANNO PER L’ACQUISTO DI
    9 MILIARDI DI DOLLARI
                                         PROFUMI.
          ALL’ANNO.
PER L’ISTRUZIONE DI BASE NEL       IN GIAPPONE PER EVENTI DI
   SUD DEL MONDO SONO                 INTRATTENIMENTO SI
  NECESSARI 6 MILIARDI DI           SPENDONO 45 MILIARDI DI
      DOLLARI ALL’ANNO.               DOLLARI OGNI ANNO.



 PER LA SALUTE DI BASE E LA
                                  IN EUROPA SI SPENDONO 50
  NUTRIZIONE DI TUTTI I PAESI
                                   MILIARDI DI DOLLARI OGNI
 IN VIA DI SVILUPPO BASTANO
                                    ANNO PER L’AQUISTO DI
  13/15 MILIARDI DI DOLLARI
                                         SIGARETTE.
            L’ANNO.




IN ITALIA 8 MILIONI DI PERSONE VIVONO CON 10 EURO AL GIORNO,
                   IN EUROPA SONO 23 MILIONI.

      SONO A RISCHIO DI POVERTA’ 79 MILIONI DI PERSONE.
OGNI GIORNO 30.000 BAMBINI MUOIONO DI FAME.

           Quasi 11 milioni muoiono prima di compiere 5 anni.

200 milioni di bambini sotto i 5 anni non ricevano le cure sanitarie di base.

Molti di quelli che sopravvivono oltre i 5 anni portano con sé le conseguenze
       delle privazioni sofferte: ritardi nello sviluppo fisico e psichico,
                malnutrizione, disabilità, vulnerabilità sociale…
DISTRIBUZIONE
DEI POVERI NEL
       MONDO




                 DISTRIBUZIONE
                 MONDIALE DELLE
                 MORTI DI BAMBINI AL DI
                 SOTTO DEI 5 ANNI
ESAURIMENTO DELLE RISORSE:



    1/3 DELLA POPOLAZIONE
   MONDIALE VIVE IN PAESI IN
   CONDIZIONI DI EMERGENZA
            IDRICA




                                 NON SOLO L’ACQUA E’
                                SCARSA, SPESSO NON E’
                                POTABILE ED E’ L’UNICA
                               RISORSA DISPONIBILE PER
                               BERE, LAVARSI, CUCINARE,
                                      GIOCARE…
PERCHE’ LA POVERTA’?

     CAUSE GEOGRAFICHE: TERRITORIO, CLIMA, POSIZIONE

 CAUSE STORICHE: COLONIALISMO, NEOCOLONIALISMO, GUERRE.

 CAUSE POLITICO-ECONOMICHE: GOVERNI, SISTEMI ECONOMICI




1998 : IL 20% DELLA
POLAZIONE MONDIALE
UTILIZZA L’ 80% DELLE
RISORSE. (UNDP)

2010: IL 20% DELLA
POPOLAZIONE MONDIALE
UTILIZZA L’ 86% DELLE
RISORSE.
IL RUOLO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEL
             PRODURRE POVERTA’


          GLOBALIZZAZIONE = GLOBALE, TOTALE
Ovvero l’inglobamento del mondo intero in un unico sistema economico.




         PRINCIPIO                  LIBERO SCAMBIO

                                     CONCORRENZA

                               MASSIMA PRODUTTIVITA’ A
                                    BASSO COSTO

         FINALITA’                MASSIMO PROFITTO
LA GLOBALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE

            Design: FRANCIA
            Tessuto: GUATEMALA
MADE IN..   Bottoni: HONG KONG
            Cuciture: HAITI
            Marketing: U.S.A.
            Vendita: CANADA




                                 MULTINAZIONALI
                                  600 multinazionali
                              controllano da sole il 50%
                             della produzione industriale
                                       mondiale
DELOCALIZZAZIONE
    Spostamento della produzione o di alcune fasi di essa in Paesi
                dove il costo del lavoro è più basso

   COSTO DI UN’ORA DI
LAVORO NEI DIVERSI PAESI
PAESE         COSTO
CINA          € 0,17
INDONESIA     € 0,39
COREA DEL SUD € 2,47
TAIWAN        € 2,40
BRASILE       € 0,61
ROMANIA       € 0,78
ITALIA        € 9,30


                                CONSEGUENZE NEL SUD DEL MONDO:
                                --
                                -
                                -
                                CONSEGUENZE NEL NORD DEL MONDO:
                                -
                                -
                                -
                                -
EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DEL CAFFE’:
1980: con una turbina si producono 13.150 sacchi di caffè africano
2010: con una turbina si producono 36.650 sacchi di caffè africano

   PERCENTUALE GUADAGNI
                               CONTADINI 3%


                               ALTRI PROTAGONISTI
                               DEL SUD 10%

                               PROTAGONISTI DEL
                               NORD 87%
IL RUOLO DELLA FINANZA GLOBALIZZATA
       NEL PRODURRE POVERTA’

      BREVE STORIA DEL DENARO


          DAL BARATTO ALLA MONETA




                                    DALLA MONETA
                                    ALLE BANCONOTE




             DALLE BANCONOTE
             ALLE CARTE DI
             CREDITO
GLOBALIZZAZIONE DELLA FINANZA
        FINANZA: attività che hanno per oggetto il denaro

   RACCOLTA DI DENARO                    MERCATO DEL DENARO
(RISPARMI) DA INVESTIRE IN                GUADAGNARE DENARO
   ATTIVITA’ PRODUTTIVE                 INVESTENDO IN ATTIVITA’
         (PRESTITI)                        SPECULATIVE (NON
                                              PRODUTTIVE)



                     INTERMEDIAZIONE


   TASSO DI INTERESSE                        TASSO DI CAMBIO
      PREZZO PAGATO                      PREZZO DI UNA MONETA
    ALL’INTERMEDIARIO                  ESPRESSO CON IL VALORE DI
    (BANCHE E SOCIETA’                         UN’ALTRA
        FINANZIARIE)
DA CHI OTTIENE UN PRESTITO
IL DEBITO DEI PAESI POVERI

 ANNI                                  1978                1980
 TASSO DI INTERESSE                    5%                  20%
 TOTALE DEBITO IN £                    630.000             2.640.000


                                      Si è obbligati a restituire più del
                                       quadruplo di quanto ricevuto


         …MA ANCHE I PAESI RICCHI HANNO DEBITI!
 DURANTE LA COLONIZZAZIONE SONO STATI«PRESTATI» AL NORD
 DEL MONDO 185.000 KG DI ORO E 16 MILIONI DI KG DI ARGENTO.


«Non ci abbasseremo a chiedere ai fratelli europei vili tassi di interesse anche
del 30% che i fratelli europei esigono dai popoli del terzo mondo. Ci limitiamo a
     esigere la restituzione dei metalli preziosi all’interesse fisso del 10%
                        accumulato negli ultimi 300 anni.»
                                           (Capo Indio Guaicaipuro Cuautemoc)
DEBITO ECOLOGICO

Il 20% della popolazione dei Paesi ricchi produce il 95% dei rifiuti tossici ed il
 65% dei gas che contribuisco all’effetto serra e al riscaldamento del pianeta.

       Ogni italiano produce annualmente (in media) 455 kg di rifiuti.
PROPOSTE DI CAMBIAMENTO

  Come affrontare la tendenza ad una crescita infinita? Sulla base della
situazione ambientale, sociale ed economica le soluzioni auspicabili sono:

                      • SVILUPPO SOSTENIBILE
                      • DECRESCITA
                      • NUOVI STILI DI VITA



          LO SVILUPPO È SOSTENIBILE SE SODDISFA I
            BISOGNI DELLE GENERAZIONI PRESENTI
           SENZA COMPROMETTERE LE POSSIBILITÀ
               DELLE GENERAZIONI FUTURE DI
                SODDISFARE I PROPRI BISOGNI,
           ASSICURANDO LA CRESCITA ATTRAVERSO
            UN MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA,
          PRODUCENDO UTILIZZANDO MENO RISORSE
                E RILASCIANDO MENO RIFIUTI.
LA FAME È UN PROBLEMA DI DISTRIBUZIONE E
            UTILIZZO DELLE RISORSE:

   L’AGRICOLTURA MONDIALE
    PRODUCE 2800 CALORIE
PROCAPITE AL GIORNO, A FRONTE
 DELLE 2500 SUFFICIENTI PER IL   PARTE DEI PRODOTTI AGRICOLI
      FABBISOGNO UMANO.          DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE
                                 VENGONO DIROTTATI VERSO LA
                                     PRODUZIONE DI ENERGIA
                                 (BIOCARBURANTI). AD ESEMPIO,
                                 IL FRUMENTO NECESSARIO PER
    LA PRODUZIONE DI CARNE        PRODURRE CARBURANTE PER
 ASSORBE RISORSE ALIMENTARI       RIEMPIRE IL SERBATOIO DI UN
  ED ENERGIA SPROPORZIONATI            SUV, E’ PARI A QUELLO
       RISPETTO AL VALORE        NECESSARIO PER NUTRIRE UNA
   NUTRITIVO: PER NUTRIRSI DI         PERSONA PER UN ANNO.
      CARNE SI IMPIEGA UNA
    SUPERFICIE DI TERRENO 5
  VOLTE SUPERIORE A QUANTO
 RICHIESTO DA UNA NUTRIZIONE
        A BASE DI CEREALI
SPRECHI




25 MILIONI DI TONNELLATE
    DI CIBO OGNI ANNO
  VENGONO GETTATE NEI
  RIFIUTI PER UNA SPESA
PARI A 585 € PER FAMIGLIA.

NELLA SPAZZATURA FINISCE
 IL 15% DEGLI ACQUISTI DI
   PANE E PASTA E IL 18%
DEGLI ACQUISTI DI CARNE.
DECRESCITA
       LA TEORIA DELLA DECRESCITA NASCE DALLA
        CONSAPEVOLEZZA DELLA CRISI ECOLOGICA
          DALLA INSOSTENIBILITÀ DELL’ATTUALE
           PROCESSO DI CRESCITA ECONOMICA.


    LIMITE DELL’ATTUALE
                                    DECRESCITA FELICE
    MODELLODI CRESCITA:

• UTILIZZO DI RISORSE NATURALI   • RIDUZIONE USO DELLE
  NON RINNOVABILI                  RISORSE

• PROGRESSIVO AUMENTO DELLE      • MINORE IMPATTO
  DISUGUAGLIANZE                   AMBIENTALE

• BENESSERE ILLUSORIO            • MIGLIORE QUALITÀ DELLA
                                   VITA
• PEGGIORAMENTO DELLA
  QUALITÀ DELLA VITA
ESEMPIO
              PRODUZIONE E CONSUMO DI YOGURT

                    YOGURT INDUSTRIALE




                                 YOGURT AUTOPRODOTTO
    Spesa latte          5%                             Spesa latte           1,5 €
    Spesa produzione                                    Spesa produzione      0,3 €
    Spesa plastica                                      Spesa plastica        -
    Spesa imballaggio    95%                            Spesa imballaggio     -
    Spesa trasporto                                     Spesa trasporto       -
    Spesa pubblicità                                    Spesa pubblicità      -
    COSTO per un litro   5€                             COSTO per un litro    1,8 €

•   Conservazione: non lascia sopravvivere   •   Ricchissimo di batteri utili all’uomo
    i batteri utili all’uomo                 •   Non inquina
•   Vengono prodotti rifiuti (imballaggi)    •   Non produce di rifiuti
•   Incide sulle risorse                     •   Non incide sulle risorse
•   Incide sulla salute                      •   Migliora la qualità della vita
•   Peggiora la qualità della vita
                                                         = DECRESCITA FELICE
DALL’AVERE ALL’ESSERE
 L’attuale stile di vita ci induce a consumare e comprare sempre di più. E’
necessario invece RIDURRE I CONSUMI, ovvero ridurre l’utilizzo di materie
 prime, energie non rinnovabili, la produzione di rifiuti e la produzione di
                  oggetti che non sono di prima di necessità.
 E’ dunque evidente che il nostro stile di vita non è sostenibile: dobbiamo
                                metterci a ‘dieta’.




Se non cambiamo stile di vita, non possiamo cambiare modello di sviluppo:
   quello che abbiamo ora, lo abbiamo visto, porta da un lato povertà e
 dall’altro un benessere solo apparente. Il ‘ben-essere’ passa attraverso la
  qualità della vita, e questa non è garantita dalla quantità di oggetti che
     possediamo, né – ad esempio – dalla quantità di strade o di centri
                         commerciali nelle nostre città.
IL NOSTRO COMPORTAMENTO È ASSOLUTAMENTE
              DETERMINANTE!

              COSA DOBBIAMO FARE?
 OGNI GIORNO POSSIAMO OPERARE SCELTE SOSTENIBILI:


• RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E USO LIMITATO DI
  IMBALLAGGI
• RICERCA DI PRODOTTI A KM ZERO, ALIMENTARI E NON
• RICICLAGGIO, RIUTILIZZO, E ACQUISTI ANCHE DI 2° MANO
• MOBILITÀ PULITA (BICI, MEZZI PUBBLICI)
• CONSUMARE FRUTTA/VERDURA DI STAGIONE
• PRIVILEGIARE I PRODOTTI LOCALI E QUELLI ARTIGIANALI,
  CHE RISPETTANO L’INDIVIDUO.
•
•
•
•
•
CAMBIAMENTO
     PERSONALE

• PARTECIPAZIONE SOCIALE E
  POLITICA (Consiglio Comunale
  dei ragazzi e delle ragazze CCRR)

• INFORMAZIONE E SCELTE
  CONSAPEVOLI




                                      • COMMERCIO ALTERNATIVO
                                        (Mercati con prodotti a km 0,
                                        Commercio Equo e Solidale)

                                      • BOICOTTAGGIO

                                      • CAMPAGNE DI PRESSIONE E
                                        DI DENUNCIA
LA SOLIDARIETÀ È SCOPRIRE NEL POVERO, L’UOMO...




   …PERCHE’ I DIRITTI UMANI SONO PATRIMONIO
           COMUNE DELL’UMANITÀ.
AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, è
  impegnata nel Sud del Mondo in numerosi progetti di
   cura e riabilitazione dei malati di lebbra, di sanità di
base, a favore dei bambini e delle donne e, soprattutto, in
progetti di autosviluppo volti alla promozione di iniziative
  economiche locali in cui gli stessi destinatari ne sono
                   ideatori e protagonisti.

 Allo stesso tempo in Italia l’ AIFO, tra le altre attività, si
   dedica alla realizzazione di progetti educativi volti alla
  formazione di una nuova mentalità, passando in primo
luogo attraverso un’informazione corretta, il rispetto delle
    diversità, dei diritti umani e l’assunzione di modelli
 comportamentali e di stili di vita improntati alla sobrietà
                    ed alla responsabilità.

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  • 1. Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau LA DECRESCITA FELICE Viaggio alla ricerca del vivere a misura d’uomo. Con la compartecipazione della Provincia di Bologna, Tavolo Provinciale per la Pace.
  • 2. AIFO, presentando questi pannelli, si pone l’obiettivo di far prendere coscienza di alcuni problemi della realtà attuale che determinano i meccanismi che generano ingiustizia, squilibri e povertà. Viene così formulata una proposta per un nuovo stile di vita basato sulla responsabilità e sulla solidarietà, sia come singoli che come cittadini, ponendo l’accento sulla crescita della produzione e dei consumi e sui limiti della sostenibilità dell’attuale modello di sviluppo. PACE GIUSTIZIA FINANZA Il percorso proposto si inserisce nella rassegna «Segnali di Pace 2012» promossa dalla Provincia di Bologna.
  • 3. LO SCENARIO IN CUI VIVIAMO
  • 4. IN EUROPA E NEGLI STATI 1.100.000.000 PERSONE VIVONO UNITI SI SPENDONO 17 CON UN DOLLARO AL GIORNO MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO (FAO 2009) PER IL CIBO DEGLI ANIMALI. IN EUROPA VENGONO SPESI 11 1.000.000.000 DI PERSONE MILIARDI DI DOLLARI SOFFRONO DI DENUTRIZIONE E ALL’ANNO PER IL CONSUMO DI MALNUTRIZIONE CRONICA GELATI PER DARE ACQUA E IN EUROPA E NEGLI STATI INFRASTRUTTURE IGIENICHE A UNITI SI SPENDONO CIRCA 12 TUTTI I PAESI IN VIA DI MILIARDI DI DOLLARI OGNI SVILUPPO BASTEREBBERO ANNO PER L’ACQUISTO DI 9 MILIARDI DI DOLLARI PROFUMI. ALL’ANNO.
  • 5. PER L’ISTRUZIONE DI BASE NEL IN GIAPPONE PER EVENTI DI SUD DEL MONDO SONO INTRATTENIMENTO SI NECESSARI 6 MILIARDI DI SPENDONO 45 MILIARDI DI DOLLARI ALL’ANNO. DOLLARI OGNI ANNO. PER LA SALUTE DI BASE E LA IN EUROPA SI SPENDONO 50 NUTRIZIONE DI TUTTI I PAESI MILIARDI DI DOLLARI OGNI IN VIA DI SVILUPPO BASTANO ANNO PER L’AQUISTO DI 13/15 MILIARDI DI DOLLARI SIGARETTE. L’ANNO. IN ITALIA 8 MILIONI DI PERSONE VIVONO CON 10 EURO AL GIORNO, IN EUROPA SONO 23 MILIONI. SONO A RISCHIO DI POVERTA’ 79 MILIONI DI PERSONE.
  • 6. OGNI GIORNO 30.000 BAMBINI MUOIONO DI FAME. Quasi 11 milioni muoiono prima di compiere 5 anni. 200 milioni di bambini sotto i 5 anni non ricevano le cure sanitarie di base. Molti di quelli che sopravvivono oltre i 5 anni portano con sé le conseguenze delle privazioni sofferte: ritardi nello sviluppo fisico e psichico, malnutrizione, disabilità, vulnerabilità sociale…
  • 7. DISTRIBUZIONE DEI POVERI NEL MONDO DISTRIBUZIONE MONDIALE DELLE MORTI DI BAMBINI AL DI SOTTO DEI 5 ANNI
  • 8. ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 1/3 DELLA POPOLAZIONE MONDIALE VIVE IN PAESI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA IDRICA NON SOLO L’ACQUA E’ SCARSA, SPESSO NON E’ POTABILE ED E’ L’UNICA RISORSA DISPONIBILE PER BERE, LAVARSI, CUCINARE, GIOCARE…
  • 9. PERCHE’ LA POVERTA’? CAUSE GEOGRAFICHE: TERRITORIO, CLIMA, POSIZIONE CAUSE STORICHE: COLONIALISMO, NEOCOLONIALISMO, GUERRE. CAUSE POLITICO-ECONOMICHE: GOVERNI, SISTEMI ECONOMICI 1998 : IL 20% DELLA POLAZIONE MONDIALE UTILIZZA L’ 80% DELLE RISORSE. (UNDP) 2010: IL 20% DELLA POPOLAZIONE MONDIALE UTILIZZA L’ 86% DELLE RISORSE.
  • 10. IL RUOLO DELLA GLOBALIZZAZIONE NEL PRODURRE POVERTA’ GLOBALIZZAZIONE = GLOBALE, TOTALE Ovvero l’inglobamento del mondo intero in un unico sistema economico. PRINCIPIO LIBERO SCAMBIO CONCORRENZA MASSIMA PRODUTTIVITA’ A BASSO COSTO FINALITA’ MASSIMO PROFITTO
  • 11. LA GLOBALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Design: FRANCIA Tessuto: GUATEMALA MADE IN.. Bottoni: HONG KONG Cuciture: HAITI Marketing: U.S.A. Vendita: CANADA MULTINAZIONALI 600 multinazionali controllano da sole il 50% della produzione industriale mondiale
  • 12. DELOCALIZZAZIONE Spostamento della produzione o di alcune fasi di essa in Paesi dove il costo del lavoro è più basso COSTO DI UN’ORA DI LAVORO NEI DIVERSI PAESI PAESE COSTO CINA € 0,17 INDONESIA € 0,39 COREA DEL SUD € 2,47 TAIWAN € 2,40 BRASILE € 0,61 ROMANIA € 0,78 ITALIA € 9,30 CONSEGUENZE NEL SUD DEL MONDO: -- - - CONSEGUENZE NEL NORD DEL MONDO: - - - -
  • 13. EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DEL CAFFE’: 1980: con una turbina si producono 13.150 sacchi di caffè africano 2010: con una turbina si producono 36.650 sacchi di caffè africano PERCENTUALE GUADAGNI CONTADINI 3% ALTRI PROTAGONISTI DEL SUD 10% PROTAGONISTI DEL NORD 87%
  • 14. IL RUOLO DELLA FINANZA GLOBALIZZATA NEL PRODURRE POVERTA’ BREVE STORIA DEL DENARO DAL BARATTO ALLA MONETA DALLA MONETA ALLE BANCONOTE DALLE BANCONOTE ALLE CARTE DI CREDITO
  • 15. GLOBALIZZAZIONE DELLA FINANZA FINANZA: attività che hanno per oggetto il denaro RACCOLTA DI DENARO MERCATO DEL DENARO (RISPARMI) DA INVESTIRE IN GUADAGNARE DENARO ATTIVITA’ PRODUTTIVE INVESTENDO IN ATTIVITA’ (PRESTITI) SPECULATIVE (NON PRODUTTIVE) INTERMEDIAZIONE TASSO DI INTERESSE TASSO DI CAMBIO PREZZO PAGATO PREZZO DI UNA MONETA ALL’INTERMEDIARIO ESPRESSO CON IL VALORE DI (BANCHE E SOCIETA’ UN’ALTRA FINANZIARIE) DA CHI OTTIENE UN PRESTITO
  • 16. IL DEBITO DEI PAESI POVERI ANNI 1978 1980 TASSO DI INTERESSE 5% 20% TOTALE DEBITO IN £ 630.000 2.640.000 Si è obbligati a restituire più del quadruplo di quanto ricevuto …MA ANCHE I PAESI RICCHI HANNO DEBITI! DURANTE LA COLONIZZAZIONE SONO STATI«PRESTATI» AL NORD DEL MONDO 185.000 KG DI ORO E 16 MILIONI DI KG DI ARGENTO. «Non ci abbasseremo a chiedere ai fratelli europei vili tassi di interesse anche del 30% che i fratelli europei esigono dai popoli del terzo mondo. Ci limitiamo a esigere la restituzione dei metalli preziosi all’interesse fisso del 10% accumulato negli ultimi 300 anni.» (Capo Indio Guaicaipuro Cuautemoc)
  • 17. DEBITO ECOLOGICO Il 20% della popolazione dei Paesi ricchi produce il 95% dei rifiuti tossici ed il 65% dei gas che contribuisco all’effetto serra e al riscaldamento del pianeta. Ogni italiano produce annualmente (in media) 455 kg di rifiuti.
  • 18. PROPOSTE DI CAMBIAMENTO Come affrontare la tendenza ad una crescita infinita? Sulla base della situazione ambientale, sociale ed economica le soluzioni auspicabili sono: • SVILUPPO SOSTENIBILE • DECRESCITA • NUOVI STILI DI VITA LO SVILUPPO È SOSTENIBILE SE SODDISFA I BISOGNI DELLE GENERAZIONI PRESENTI SENZA COMPROMETTERE LE POSSIBILITÀ DELLE GENERAZIONI FUTURE DI SODDISFARE I PROPRI BISOGNI, ASSICURANDO LA CRESCITA ATTRAVERSO UN MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA, PRODUCENDO UTILIZZANDO MENO RISORSE E RILASCIANDO MENO RIFIUTI.
  • 19. LA FAME È UN PROBLEMA DI DISTRIBUZIONE E UTILIZZO DELLE RISORSE: L’AGRICOLTURA MONDIALE PRODUCE 2800 CALORIE PROCAPITE AL GIORNO, A FRONTE DELLE 2500 SUFFICIENTI PER IL PARTE DEI PRODOTTI AGRICOLI FABBISOGNO UMANO. DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE VENGONO DIROTTATI VERSO LA PRODUZIONE DI ENERGIA (BIOCARBURANTI). AD ESEMPIO, IL FRUMENTO NECESSARIO PER LA PRODUZIONE DI CARNE PRODURRE CARBURANTE PER ASSORBE RISORSE ALIMENTARI RIEMPIRE IL SERBATOIO DI UN ED ENERGIA SPROPORZIONATI SUV, E’ PARI A QUELLO RISPETTO AL VALORE NECESSARIO PER NUTRIRE UNA NUTRITIVO: PER NUTRIRSI DI PERSONA PER UN ANNO. CARNE SI IMPIEGA UNA SUPERFICIE DI TERRENO 5 VOLTE SUPERIORE A QUANTO RICHIESTO DA UNA NUTRIZIONE A BASE DI CEREALI
  • 20. SPRECHI 25 MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO OGNI ANNO VENGONO GETTATE NEI RIFIUTI PER UNA SPESA PARI A 585 € PER FAMIGLIA. NELLA SPAZZATURA FINISCE IL 15% DEGLI ACQUISTI DI PANE E PASTA E IL 18% DEGLI ACQUISTI DI CARNE.
  • 21. DECRESCITA LA TEORIA DELLA DECRESCITA NASCE DALLA CONSAPEVOLEZZA DELLA CRISI ECOLOGICA DALLA INSOSTENIBILITÀ DELL’ATTUALE PROCESSO DI CRESCITA ECONOMICA. LIMITE DELL’ATTUALE DECRESCITA FELICE MODELLODI CRESCITA: • UTILIZZO DI RISORSE NATURALI • RIDUZIONE USO DELLE NON RINNOVABILI RISORSE • PROGRESSIVO AUMENTO DELLE • MINORE IMPATTO DISUGUAGLIANZE AMBIENTALE • BENESSERE ILLUSORIO • MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA • PEGGIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA
  • 22. ESEMPIO PRODUZIONE E CONSUMO DI YOGURT YOGURT INDUSTRIALE YOGURT AUTOPRODOTTO Spesa latte 5% Spesa latte 1,5 € Spesa produzione Spesa produzione 0,3 € Spesa plastica Spesa plastica - Spesa imballaggio 95% Spesa imballaggio - Spesa trasporto Spesa trasporto - Spesa pubblicità Spesa pubblicità - COSTO per un litro 5€ COSTO per un litro 1,8 € • Conservazione: non lascia sopravvivere • Ricchissimo di batteri utili all’uomo i batteri utili all’uomo • Non inquina • Vengono prodotti rifiuti (imballaggi) • Non produce di rifiuti • Incide sulle risorse • Non incide sulle risorse • Incide sulla salute • Migliora la qualità della vita • Peggiora la qualità della vita = DECRESCITA FELICE
  • 23. DALL’AVERE ALL’ESSERE L’attuale stile di vita ci induce a consumare e comprare sempre di più. E’ necessario invece RIDURRE I CONSUMI, ovvero ridurre l’utilizzo di materie prime, energie non rinnovabili, la produzione di rifiuti e la produzione di oggetti che non sono di prima di necessità. E’ dunque evidente che il nostro stile di vita non è sostenibile: dobbiamo metterci a ‘dieta’. Se non cambiamo stile di vita, non possiamo cambiare modello di sviluppo: quello che abbiamo ora, lo abbiamo visto, porta da un lato povertà e dall’altro un benessere solo apparente. Il ‘ben-essere’ passa attraverso la qualità della vita, e questa non è garantita dalla quantità di oggetti che possediamo, né – ad esempio – dalla quantità di strade o di centri commerciali nelle nostre città.
  • 24. IL NOSTRO COMPORTAMENTO È ASSOLUTAMENTE DETERMINANTE! COSA DOBBIAMO FARE? OGNI GIORNO POSSIAMO OPERARE SCELTE SOSTENIBILI: • RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E USO LIMITATO DI IMBALLAGGI • RICERCA DI PRODOTTI A KM ZERO, ALIMENTARI E NON • RICICLAGGIO, RIUTILIZZO, E ACQUISTI ANCHE DI 2° MANO • MOBILITÀ PULITA (BICI, MEZZI PUBBLICI) • CONSUMARE FRUTTA/VERDURA DI STAGIONE • PRIVILEGIARE I PRODOTTI LOCALI E QUELLI ARTIGIANALI, CHE RISPETTANO L’INDIVIDUO. • • • • •
  • 25. CAMBIAMENTO PERSONALE • PARTECIPAZIONE SOCIALE E POLITICA (Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze CCRR) • INFORMAZIONE E SCELTE CONSAPEVOLI • COMMERCIO ALTERNATIVO (Mercati con prodotti a km 0, Commercio Equo e Solidale) • BOICOTTAGGIO • CAMPAGNE DI PRESSIONE E DI DENUNCIA
  • 26. LA SOLIDARIETÀ È SCOPRIRE NEL POVERO, L’UOMO... …PERCHE’ I DIRITTI UMANI SONO PATRIMONIO COMUNE DELL’UMANITÀ.
  • 27. AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, è impegnata nel Sud del Mondo in numerosi progetti di cura e riabilitazione dei malati di lebbra, di sanità di base, a favore dei bambini e delle donne e, soprattutto, in progetti di autosviluppo volti alla promozione di iniziative economiche locali in cui gli stessi destinatari ne sono ideatori e protagonisti. Allo stesso tempo in Italia l’ AIFO, tra le altre attività, si dedica alla realizzazione di progetti educativi volti alla formazione di una nuova mentalità, passando in primo luogo attraverso un’informazione corretta, il rispetto delle diversità, dei diritti umani e l’assunzione di modelli comportamentali e di stili di vita improntati alla sobrietà ed alla responsabilità.