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L’Interpolazione
Nell’esame di fenomeni di qualsiasi natura si cerca di esprimere, sia mediante
relazioni matematiche, sia mediante specifici indici, i legami rilevati, o ipotizzati, fra
le grandezze che interagiscono nei fenomeni stessi. Nello studio dei legami fra due
variabili statistiche, partendo da un insieme di coppie         xi , yi  di   dati rilevati, si

determina, se possibile, una funzione y  f  x  che rappresenti il fenomeno.

Vari sono gli scopi della ricerca di tale funzione; fra essi ricordiamo:
- descrivere sinteticamente la relazione fra due variabili osservate;
- determinare la legge di distribuzione dei dati statistici;
- ricavare eventuali dati intermedi mancanti;
- correggere valori affetti da errori accidentali o perturbati da cause secondarie. Per
trovare una funzione che rappresenti il fenomeno si può procedere in due modi:
- determinare una funzione che assuma esattamente i valori  xi , yi  rilevati; questo

procedimento viene detto interpolazione per punti noti, o interpolazione
matematica;
- determinare una funzione il cui grafico “si accosti” il più possibile ai punti del
diagramma a dispersione; questo procedimento viene detto interpolazione (o
perequazione) fra punti noti, o interpolazione statistica.


In Statistica, al contrario di quanto accade in Matematica, scegliendo una funzione
polinomiale che sia soddisfatta da tutte le coppie assegnate di valori, essendo il
numero delle coppie di valori piuttosto elevato, risulterebbe tanto complessa da
determinare, quanto di scarsa utilità.
Per tale motivo nelle applicazioni statistiche si preferisce cercare una funzione il
cui grafico “si avvicini” al grafico rappresentativo delle coppie di valori rilevati. Il
procedimento che trattiamo utilizza il metodo dei minimi quadrati che illustriamo.




         INTERPOLAZIONE                                   INTERPOLAZIONE
           MATEMATICA                                        STATISTICA




                                                                                               1
Nell’interpolazione matematica la funzione interpolante cercata passa per i valori
 xi , yi    mentre nell’interpolazione statistica la funzione interpolante cercata

passa tra i valori  xi , yi  .




Per ora dedichiamoci all’interpolazione statistica e cerchiamo un metodo con cui
ricavare la funzione che passa tra i valori  xi , yi  noti.


Metodo dei minimi quadrati
Si considerino due variabili X ed Y sulle quali sono effettuate n rilevazioni
espresse dalle coppie:         x1 , y1  ,  x2 , y2  , …,  xn , yn  .

Si presentano due problemi:
- scegliere il tipo di funzione che si ritiene esprima meglio la relazione tra X ed Y ;
- determinare i parametri della funzione scelta.
Tale funzione è detta funzione interpolante.


Per quanto riguarda la scelta della funzione interpolante, non esistono criteri
generali validi per ogni caso e si possono solo dare delle indicazioni. La scelta
della funzione dipende da un’eventuale relazione tra le variabili riscontrata
dall’osservazione dei valori assunti dalle stesse. Ad esempio, se gli incrementi dei
valori di Y , per incrementi costanti di X , sono quasi costanti, la curva che meglio
rappresenta il fenomeno è la retta. Se invece il confronto tra i valori osservati
presenta caratteristiche diverse, allora la curva che meglio rappresenta il
fenomeno deve in generale avere le stesse caratteristiche. La scelta della funzione
dipende anche dallo scopo per cui si fa la ricerca. Ad esempio, se lo scopo è
puramente descrittivo del fenomeno, allora si cercherà una funzione semplice. Se
invece lo scopo è investigativo, ossia se si vuole ricavare la legge, o un modello
matematico del fenomeno, allora la funzione sarà più complessa.
Indichiamo con yi i valori teorici sulla curva corrispondenti ai valori xi rilevati.
               ˆ

Sostituendo ai valori yi rilevati i valori yi teorici, si commettono errori dati dalla
                                           ˆ

differenza: di  yi  yi che possono essere positivi, negativi o nulli.
                      ˆ

Occorre minimizzare questi errori, ma non è corretto minimizzare la somma delle
di , in quanto gli errori positivi potrebbero compensare quelli negativi.


Il criterio corretto per ottenere un buon accostamento è quello di minimizzare la
somma dei quadrati delle di , precisamente: la condizione di accostamento data
dal metodo dei minimi quadrati è: determinare la funzione interpolante in modo



                                                                                     2
che sia minima la somma dei quadrati delle differenze fra i valori osservati yi ed i
                             n
                              yi  yi 
                                            2
valori teorici yi , cioè
               ˆ                     ˆ          .
                            i 1



Ricavata la funzione che si ritiene più rappresentativa della distribuzione, bisogna
verificare che i valori teorici approssimino i valori empirici, ossia che il grado di
accostamento sia accettabile.
A questo scopo si calcolano, per prima cosa, le differenze di  yi  yi che
                                                                     ˆ

dovranno essere, il più possibile, di segni alternati; quindi si calcolano gli indici di
accostamento.
Gli indici di accostamento più usati sono l’indice lineare relativo I1 e l’indice

quadratico relativo I 2 aventi le seguenti espressioni:



                                                                             yi  yi 
                                                                                           2
                                                                                    ˆ

                     I1 
                             yi  yi
                                   ˆ
                                                                I2            n               .
                              yiˆ                                             yi
                                                                                ˆ
                                                                                n


Fra i due indici è preferibile il secondo poiché il metodo dei minimi quadrati opera
sui quadrati delle differenze. I valori ottenuti vanno considerati in relazione al
fenomeno; comunque, in linea di massima, per avere un buon accostamento
non devono superare il valore 0,1 (in certi casi non devono superare 0,01);
ovviamente, tanto più piccoli sono i valori di I1 e di I 2 , tanto migliore è
l’accostamento. Se lo scopo della ricerca della funzione è quello di avere un
modello matematico del fenomeno, attualmente è stato introdotto un indice detto
coefficiente di determinazione che tiene conto dello scarto quadratico medio dei
valori yi e indicata con

                                                    y
                                                          yi
                                                          n
la media aritmetica dei valori yi , il coefficiente di determinazione ha la seguente
espressione:

                                                 yi  yi 
                                                                   2
                                                        ˆ
                                          1                         .
                                                 yi  y 
                                                            2




Quanto più  è “vicino” ad 1, tanto più il modello rappresenta bene il fenomeno.




                                                                                                   3
Funzione interpolante: la retta


Applichiamo il metodo dei minimi quadrati nel caso in cui come funzione
interpolante venga scelta la retta.


La funzione scelta è una funzione di primo grado in x ed y , avente quindi

un’espressione del tipo:
                                           y  ax  b ,


con a e b parametri reali.
                                                             n
Imponendo che sia minima la funzione f  a, b     yi  a  bxi  .
                                                                            2

                                                            i 1

Sfruttando il calcolo delle derivate parziali per ottenere la condizione di minimo si
ottiene:

               a
                     xi  yi  n xi yi           b
                                                           xi  xi yi   yi  xi 2
                       xi   n xi 2                        xi   n xi 2
                             2                                       2




da cui la funzione interpolante è

                    y
                          xi  yi  n xi yi x   xi  xi yi   yi  xi 2 .
                            xi   n xi 2           xi   n xi 2
                                  2                          2




Osservazione: si può dimostrare che la retta interpolante passa per il baricentro
della distribuzione ossia per il punto  x , y  , dove x e y sono le medie aritmetiche

di xi e yi .


Un esempio guida:
Il consumo pro capite di pesce in chilogrammi è stato
    Anni         kg
    1971       10,34
    1972       10,56
    1973        9,9
    1974        9,68
    1975       10,01
    1976       10,56
    1977       10,12
    1978       10,78
    1979         11
    1980        12,1




                                                                                       4
Compilo la tabella
  n                             x           y              xy        x^2          f(x)       y-f(x)        (y-f(x)^2
  1                           1971        10,34      20380,14       3884841       9,82           0,52        0,27
  2                           1972        10,56      20824,32       3888784       9,97           0,59        0,35
  3                           1973         9,9           19532,7    3892729       10,12      -0,22           0,05
  4                           1974        9,68       19108,32       3896676       10,28      -0,60           0,36
  5                           1975        10,01      19769,75       3900625       10,43      -0,42           0,18
  6                           1976        10,56      20866,56       3904576       10,58      -0,02           0,00
  7                           1977        10,12      20007,24       3908529       10,73      -0,61           0,38
  8                           1978        10,78      21322,84       3912484       10,89      -0,11           0,01
  9                           1979         11            21769      3916441       11,04      -0,04           0,00
  10                          1980        12,1           23958      3920400       11,19          0,91        0,82


ottengo

     n                                   10
    Σx                                 19755
    Σy                                 105,05
   Σxy                               207538,87
  (Σx)^2                             390260025
   Σx^2                              39026085
 Σ(y-f(x))                              0,00
Σ(y-f(x))^2                             2,42
   Σf(x)                               105,05

da cui la retta di regressione è y  0,153 x  291, 088 .

L’indice quadratico relativo è I  0, 047 minore di 0,1 quindi la retta trovata fornisce
una buona interpolazione.


Rappresentando graficamente si ottiene:

                            12,5
                             12
                            11,5
      kg pesce pro capite




                             11
                            10,5
                             10
                             9,5
                              9
                             8,5
                              8
                                   1971   1972    1973     1974    1975    1976   1977    1978     1979   1980
                                                                      anni




NOTA: in molti casi è possibile sostituire i valori della X con 1,2,3,4,….ottenendo
una semplificazione.




                                                                                                                 5
L’interpolazione per punti noti
Lo scopo è quello di determinare una funzione che passa esattamente per tutti i
punti del diagramma a dispersione. In questo caso si parla di interpolazione
matematica.
Si può dimostrare che per determinare la funzione che passa per le n coppie

 xi , yi  si può usare il polinomio di interpolazione di Lagrange:


y
        x  x2   x  x3  .......  x  xn  y   x  x2   x  x3  .......  x  xn  y  ...   x  x1  x  x2  .......  x  xn 1  y
      x1  x2   x1  x3  .......  x1  xn  1  x2  x1   x2  x3  .......  x2  xn  2       xn  x1  xn  x2  .......  xn  xn 1  n




                                                                                                                                        6

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01 interpolazione e-minimi_quadrati

  • 1. L’Interpolazione Nell’esame di fenomeni di qualsiasi natura si cerca di esprimere, sia mediante relazioni matematiche, sia mediante specifici indici, i legami rilevati, o ipotizzati, fra le grandezze che interagiscono nei fenomeni stessi. Nello studio dei legami fra due variabili statistiche, partendo da un insieme di coppie  xi , yi  di dati rilevati, si determina, se possibile, una funzione y  f  x  che rappresenti il fenomeno. Vari sono gli scopi della ricerca di tale funzione; fra essi ricordiamo: - descrivere sinteticamente la relazione fra due variabili osservate; - determinare la legge di distribuzione dei dati statistici; - ricavare eventuali dati intermedi mancanti; - correggere valori affetti da errori accidentali o perturbati da cause secondarie. Per trovare una funzione che rappresenti il fenomeno si può procedere in due modi: - determinare una funzione che assuma esattamente i valori  xi , yi  rilevati; questo procedimento viene detto interpolazione per punti noti, o interpolazione matematica; - determinare una funzione il cui grafico “si accosti” il più possibile ai punti del diagramma a dispersione; questo procedimento viene detto interpolazione (o perequazione) fra punti noti, o interpolazione statistica. In Statistica, al contrario di quanto accade in Matematica, scegliendo una funzione polinomiale che sia soddisfatta da tutte le coppie assegnate di valori, essendo il numero delle coppie di valori piuttosto elevato, risulterebbe tanto complessa da determinare, quanto di scarsa utilità. Per tale motivo nelle applicazioni statistiche si preferisce cercare una funzione il cui grafico “si avvicini” al grafico rappresentativo delle coppie di valori rilevati. Il procedimento che trattiamo utilizza il metodo dei minimi quadrati che illustriamo. INTERPOLAZIONE INTERPOLAZIONE MATEMATICA STATISTICA 1
  • 2. Nell’interpolazione matematica la funzione interpolante cercata passa per i valori  xi , yi  mentre nell’interpolazione statistica la funzione interpolante cercata passa tra i valori  xi , yi  . Per ora dedichiamoci all’interpolazione statistica e cerchiamo un metodo con cui ricavare la funzione che passa tra i valori  xi , yi  noti. Metodo dei minimi quadrati Si considerino due variabili X ed Y sulle quali sono effettuate n rilevazioni espresse dalle coppie:  x1 , y1  ,  x2 , y2  , …,  xn , yn  . Si presentano due problemi: - scegliere il tipo di funzione che si ritiene esprima meglio la relazione tra X ed Y ; - determinare i parametri della funzione scelta. Tale funzione è detta funzione interpolante. Per quanto riguarda la scelta della funzione interpolante, non esistono criteri generali validi per ogni caso e si possono solo dare delle indicazioni. La scelta della funzione dipende da un’eventuale relazione tra le variabili riscontrata dall’osservazione dei valori assunti dalle stesse. Ad esempio, se gli incrementi dei valori di Y , per incrementi costanti di X , sono quasi costanti, la curva che meglio rappresenta il fenomeno è la retta. Se invece il confronto tra i valori osservati presenta caratteristiche diverse, allora la curva che meglio rappresenta il fenomeno deve in generale avere le stesse caratteristiche. La scelta della funzione dipende anche dallo scopo per cui si fa la ricerca. Ad esempio, se lo scopo è puramente descrittivo del fenomeno, allora si cercherà una funzione semplice. Se invece lo scopo è investigativo, ossia se si vuole ricavare la legge, o un modello matematico del fenomeno, allora la funzione sarà più complessa. Indichiamo con yi i valori teorici sulla curva corrispondenti ai valori xi rilevati. ˆ Sostituendo ai valori yi rilevati i valori yi teorici, si commettono errori dati dalla ˆ differenza: di  yi  yi che possono essere positivi, negativi o nulli. ˆ Occorre minimizzare questi errori, ma non è corretto minimizzare la somma delle di , in quanto gli errori positivi potrebbero compensare quelli negativi. Il criterio corretto per ottenere un buon accostamento è quello di minimizzare la somma dei quadrati delle di , precisamente: la condizione di accostamento data dal metodo dei minimi quadrati è: determinare la funzione interpolante in modo 2
  • 3. che sia minima la somma dei quadrati delle differenze fra i valori osservati yi ed i n   yi  yi  2 valori teorici yi , cioè ˆ ˆ . i 1 Ricavata la funzione che si ritiene più rappresentativa della distribuzione, bisogna verificare che i valori teorici approssimino i valori empirici, ossia che il grado di accostamento sia accettabile. A questo scopo si calcolano, per prima cosa, le differenze di  yi  yi che ˆ dovranno essere, il più possibile, di segni alternati; quindi si calcolano gli indici di accostamento. Gli indici di accostamento più usati sono l’indice lineare relativo I1 e l’indice quadratico relativo I 2 aventi le seguenti espressioni:   yi  yi  2 ˆ I1   yi  yi ˆ I2  n .  yiˆ  yi ˆ n Fra i due indici è preferibile il secondo poiché il metodo dei minimi quadrati opera sui quadrati delle differenze. I valori ottenuti vanno considerati in relazione al fenomeno; comunque, in linea di massima, per avere un buon accostamento non devono superare il valore 0,1 (in certi casi non devono superare 0,01); ovviamente, tanto più piccoli sono i valori di I1 e di I 2 , tanto migliore è l’accostamento. Se lo scopo della ricerca della funzione è quello di avere un modello matematico del fenomeno, attualmente è stato introdotto un indice detto coefficiente di determinazione che tiene conto dello scarto quadratico medio dei valori yi e indicata con y  yi n la media aritmetica dei valori yi , il coefficiente di determinazione ha la seguente espressione:   yi  yi  2 ˆ   1 .   yi  y  2 Quanto più  è “vicino” ad 1, tanto più il modello rappresenta bene il fenomeno. 3
  • 4. Funzione interpolante: la retta Applichiamo il metodo dei minimi quadrati nel caso in cui come funzione interpolante venga scelta la retta. La funzione scelta è una funzione di primo grado in x ed y , avente quindi un’espressione del tipo: y  ax  b , con a e b parametri reali. n Imponendo che sia minima la funzione f  a, b     yi  a  bxi  . 2 i 1 Sfruttando il calcolo delle derivate parziali per ottenere la condizione di minimo si ottiene: a  xi  yi  n xi yi b  xi  xi yi   yi  xi 2   xi   n xi 2   xi   n xi 2 2 2 da cui la funzione interpolante è y  xi  yi  n xi yi x   xi  xi yi   yi  xi 2 .   xi   n xi 2   xi   n xi 2 2 2 Osservazione: si può dimostrare che la retta interpolante passa per il baricentro della distribuzione ossia per il punto  x , y  , dove x e y sono le medie aritmetiche di xi e yi . Un esempio guida: Il consumo pro capite di pesce in chilogrammi è stato Anni kg 1971 10,34 1972 10,56 1973 9,9 1974 9,68 1975 10,01 1976 10,56 1977 10,12 1978 10,78 1979 11 1980 12,1 4
  • 5. Compilo la tabella n x y xy x^2 f(x) y-f(x) (y-f(x)^2 1 1971 10,34 20380,14 3884841 9,82 0,52 0,27 2 1972 10,56 20824,32 3888784 9,97 0,59 0,35 3 1973 9,9 19532,7 3892729 10,12 -0,22 0,05 4 1974 9,68 19108,32 3896676 10,28 -0,60 0,36 5 1975 10,01 19769,75 3900625 10,43 -0,42 0,18 6 1976 10,56 20866,56 3904576 10,58 -0,02 0,00 7 1977 10,12 20007,24 3908529 10,73 -0,61 0,38 8 1978 10,78 21322,84 3912484 10,89 -0,11 0,01 9 1979 11 21769 3916441 11,04 -0,04 0,00 10 1980 12,1 23958 3920400 11,19 0,91 0,82 ottengo n 10 Σx 19755 Σy 105,05 Σxy 207538,87 (Σx)^2 390260025 Σx^2 39026085 Σ(y-f(x)) 0,00 Σ(y-f(x))^2 2,42 Σf(x) 105,05 da cui la retta di regressione è y  0,153 x  291, 088 . L’indice quadratico relativo è I  0, 047 minore di 0,1 quindi la retta trovata fornisce una buona interpolazione. Rappresentando graficamente si ottiene: 12,5 12 11,5 kg pesce pro capite 11 10,5 10 9,5 9 8,5 8 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 anni NOTA: in molti casi è possibile sostituire i valori della X con 1,2,3,4,….ottenendo una semplificazione. 5
  • 6. L’interpolazione per punti noti Lo scopo è quello di determinare una funzione che passa esattamente per tutti i punti del diagramma a dispersione. In questo caso si parla di interpolazione matematica. Si può dimostrare che per determinare la funzione che passa per le n coppie  xi , yi  si può usare il polinomio di interpolazione di Lagrange: y  x  x2   x  x3  .......  x  xn  y   x  x2   x  x3  .......  x  xn  y  ...   x  x1  x  x2  .......  x  xn 1  y  x1  x2   x1  x3  .......  x1  xn  1  x2  x1   x2  x3  .......  x2  xn  2  xn  x1  xn  x2  .......  xn  xn 1  n 6