Progetto di Riqualificazione ambientale e morfologica del Medio Olona
Arsenico nel Lazio
1. Arsenico : aspetti critici nelArsenico : aspetti critici nel
territorio laziale,territorio laziale,
esperienze di vigilanza,esperienze di vigilanza,
soluzioni e rilievisoluzioni e rilievi
Agostino Messineo M.Letizia Curcio
Angela De Carolis
Dipartimento di Prevenzione- SIAN
ASL RM H
2. Caratterizzazione del problema
Assolutamente inadeguate le risorse per i controlli
Forti incertezze giuridiche nella valutazione dei tempi
di vigenza delle deroghe
Disuniformità sui provvedimenti attuati e
nella informazione alla popolazione
Come in passato scarsa tempestività nell’affrontare il
problema delle deroghe a livello nazionale
Adeguata la prontezza di risposta dell’ISS
da sola tuttavia inadeguata a risolvere le
questioni sollevate
Accertamenti chimici non sempre omogenei
Fondi disponibili per evidenziazione dei danni a livello
epidemiologico ma non per prevenzione
3. I rilievi nel Lazio Il Lazio è una delle regioni
maggiormente interessata dalla
presenza di Arsenico nelle acque
potabili ma alcuni distretti sono più
compromessi rispetto ad altri .
4. Le zone coinvolte
La provincia di Viterbo
nel 2010 ha destato maggiori
preoccupazioni per il numero di comuni
interessati e per i livelli di contaminazione
rilevati
5. In provincia di Latina
Sono stati coinvolti i Comuni di Aprilia , Cori, Cisterna
Sermoneta e Rocca Massima in particolare
7. Con ampia segnalazione anche di
disservizi rilevati nella predisposizione
delle misure cautelative
8. Nella Provincia di Roma
Il secondo territorio, più ampio, nella ASL RMH
corrispondeva al “ bacino vulcanico laziale” che comprende
almeno 11 dei 21 comuni della ASL RM H,
Nella provincia di Roma sono stati interessati
sostanzialmente due territori di cui il primo nel bacino della
ASL RM F con i Comuni di Civitavecchia , Tarquinia ed in
particolare Anguillara
9. Il Vulcano Laziale (Latium Volcano)
Un grande vulcano cominciò a formarsi accumulando
i prodotti delle sue prime attività su un basamento
antico di sedimenti marini di rocce carbonatiche che
formavano una pianura tra la costa e gli Appennini,
con manifestazioni vulcaniche fino a circa 5000 anni
fa .Ha eruttato 293km3 di materiale ma ancor oggi
mantiene una discreta attività, con emissioni gassose
(anche altamente tossiche), deformazioni nel terreno
e frequenti deboli scosse sismiche (raramente potenti
e distruttive), tanto da essere classificato come
vulcano attivo ma quiescente.
è la struttura geologica dei Colli Albani, l'attuale paesaggio del territorio dei Castelli Romani.
10. Il complesso vulcanico
potrebbe riprendere la propria attività eruttiva in un
futuro più o meno lontano e quindi è un potenziale
pericolo per tutti gli abitanti dei paesi dei Colli
Albani e per gli abitanti di Roma.
Il lasso di tempo intercorso dalle ultime effusioni
porta a ritenere il sistema in stato di quiescenza più
che di arresto (es continue e devastanti emissioni di
grosse bolle di anidride carbonica, nel 1999 e del
2001 a Cava dei Selci con strage di animali e qualche
vittima; la attività tellurica prosegue in sciami e nel
bradisismo (sollevamento di 30 cm in 50 anni dei
Colli Albani) che fa pensare alla esistenza di una
camera magmatica attiva sotto terra.
11. L'area del Vulcano Laziale, oggi
denominata “Colli Albani”
Vi si trovano ancor oggi rocce e materiali da
costruzione tipici di una zona vulcanica: tufo
(specie nella zona di Rocca di Papa), peperino
(soprattutto tra Marino ed Albano), pozzolana (in
particolare nella zona che discende verso Roma),
basalto. La zona è famosa per i suoi vini D.O.C.
(Frascati, il Marino, il Lanuvio, il Velletri) e la
bontà è dovuta al tipo di suolo, vulcanico e ricco
di sali minerali, che ha lasciato il Vulcano Laziale
ha una forma circolare (partendo da Albano, i bordi dell'antico cratere vulcanico formano
un enorme cerchio che passa per Castel Gandolfo, Marino, Grottaferrata, Rocca Priora,
Velletri e Genzano di Roma).
12. Concentrazioni significative di arsenicoConcentrazioni significative di arsenico
nell’acqua potabile sono state evidenziatenell’acqua potabile sono state evidenziate
nei comuni dinei comuni di
Lariano ,VelletriLariano ,Velletri,, Albano LazialeAlbano Laziale,,
LanuvioLanuvio (12-20,9(12-20,9μμ/l)/l),, GenzanoGenzano (2-16,4(2-16,4
μμ/l/l), AricciaAriccia (5,6-14,6 μ/l), ma anche in
alcuni comuni del litorale laziale sud in
provincia di Roma
13. velletri
Tra i comuni dei Castelli Romani, è la città
con i parametri di As più alti, anche se
molta strada è stata fatta dagli anni
2004-2005, periodo in cui si registravano
valori di As anche superiori a 100μ/l
Prima L’Ente acquedottistico comunale,
poi il Gestore unico d’ambito furono
costretti a:
• chiudere alcuni pozzi
• utilizzare, per la prima volta nel
14. A Velletri
• Tali interventi consentirono ante 2009 di
raggiungere in linea di massima il limite
per l’arsenico (50μ/l) consentito
all’epoca dalla deroga Con l’introduzione
di ulteriori sistemi di abbattimento è
stato raggiunto alla fine del 2010 il
rientro del parametro As entro il limite
di 20μ/l in quasi tutto i Comune ad
eccezione di una zona del centro storico
ove è stato previsto un sistema di
15. A Velletri
• Attualmente nelle zone critiche i
valori di Arsenico variano da 11,6 a
16,3 μ/l e per un periodo all’inizio
del 2011 in cui non era vigente
nessuna nuova deroga, è stato
disposto il divieto di uso dell’acqua
potabile
16. Nel Comune di
Albano
gli interventi di risanamento sono stati più precoci
Da livelli medi di Arsenico superiori a 50μ/l in alcune
zone (2005) per l’apporto di acqua prelevata
all’epoca da pozzi locali, nel tempo di è poi stato
registrato un elevato abbattimento del metallo dato
che gli interventi realizzati hsnno comportato
l’adduzione di acqua dall’acquedotto del Simbrivio
,lavori di potenziamento della rete idrica con
riduzione in media dei livelli di arsenico al di sotto
dei 20μ/l nonostante taluni isolati episodi di criticità
del sistema.
Attualmente nelle zone critiche i valori di Arsenico
variano tra 11,5 e 18,3 μ/l
17. In altri Comuni
• Nelle zone litoranee di Anzio e Nettuno,
servite da un diverso gestore rispetto a gli
altri comuni della ASL H, i valori di
Arsenico nell’acqua sono spesso
bordeline (8-11μ/l)
• Anche a Castel Gandolfo (6,1-
17,7μ/l),Ariccia,Lanuvio e Lariano (1,0-
18,7μ/l) abbiamo valori ondivaghi
• A Ciampino e Marino i valori di As sono
sempre stati inferiori ai limiti di legge
18. Nella zona nord
del bacino
• Nel comprensorio costituito
dai Comuni di Frascati, Rocca
di Papa, MonteCompatri, Rocca Priora, Monteporzio
Catone, Grottaferrata, serviti dalla rete idrica del
Consorzio ex Doganella non vi sono problemi
rilevanti di qualità delle acque distribuite dalla rete
acquedottistica e i valori di As sono variabili tra 1 e
3 μ/l
• Un aspetto particolare è costituito da una parte di
Grottaferrata , in quanto il pH dell’acqua è
leggermente difforme da quello ritenuto
accettabile .
19. La contaminazione da As nell’acqua
destinata al consumo umano è
associata a un aumentato rischio di
sviluppare diverse patologie (tumori
della pelle, del polmone, della vescica
altri tumori) diabete di tipo 2 malattie
cardiovascolari, effetti sullo sviluppo
e sulla riproduzione,neurologici e
cognitivi. Un aumento del rischio
per la salute può verificarsi a basse
dosi,corrispondenti 10-50 ug/l. ma
in animali di laboratorio e in colture
cellulari sono stati evidenziati effetti
biologici a livelli sensibilmente inferiori .
.
20. L’As può agire come un potente interferente
endocrino, alterando la
regolazione genica tramite interazione
con i recettori degli ormoni steroidei
[glucocorticoidi (GR), mineralcorticoidi
(MR), progesterone (PR) e androgeni (AR)]
(Bodwell, 2006).
Ora, è del tutto evidente che un’alterazione del
metabolismo dei glucocorticoidi può avere
conseguenze negative sullo sviluppo e in
ultima analisi produrre effetti avversi alla salute
Studi epidemiologici condotti in bambini esposti
a dosi elevate di As con l’acqua destinata al
consumo hanno evidenziato effetti sulle
funzioni cognitive (Wasserman, 2004)che si
riteneva fossero transienti e reversibili, ma
all’epoca non si conosceva la capacità dell’As
di agire sul DNA sia inducendo mutazioni che
cambiando lo stato epigenetico del genoma
21. Austria nella zona di Strassegg in Gasen As nei terreni da 700 a
4000 mg/kg
Gran Bretagna: nelle zone industriali di Devon e Cornwall As nelle
acque da 10 a 50 ug/l Francia: nella Auvergne As nell’acqua > 10
ug/l e nelle zone di Allier e Puy de Dome As nelle acque
rispettivamente fino a 190 ug/l e fino a 27 ug/l. Svizzera: critiche le
aree termali del Nord Est ,il Giura e le Alpi. Le zone di Baden ,
Zurzach,Bad Saeckingen As nelle acque >130 ug/l Germania: a nord
della Baviera le concentrazioni nei pozzi variano fino a 150 ug/l.
Bangladesh: esistono zone con As nelle acque fino a 2500 ug/l
India: nel Bengala fonti con contenuti assai variabili (da 10 a 3200
ug/l) Taiwan: fonti con concentrazioni fino a 1820 ug/l Mongolia: in
alcuni pozzi del centro del Paese
As puo’ raggiungere 2400 ug/l Vietnam: nel delta del Fiume Rosso As
nelle acque da 1 a 3050 ug/l Argentina: nel Chaco Pampean alcuni
pozzi che contengono fino a 5300 ug/l di As Cile nella regione
mineraria-vulcanica di
Antofagasta i pozzi hanno concentrazioni da 100 a 1000 ug/ nei terreni
e sedimenti fluviali sono state rilevate concentrazioni elevate di As e il
mais e la patata coltivati su questi terreni presentavano valori di As
sino a 2 mg/kg . Nuova Zelanda: alte concentrazioni di As nella zona
vulcanica di Taupo Giamaica : nella zona di St. Elizabeth le
concentrazioni di As nel terreno erano
prossime a 400 mg/kg USA: in Arizona nei bacini alluvionali fino a
1300 ug/l di As nelle acque, nella S. Joaquin Valley in California,
concentrazione di As III nell’acqua fino a 2600 ug/l, la zona del
deserto Carson nel Nevada valori fino a 2600 ug/l di As nell’acqua
con alta salinità, infine nella zona mineraria di Coeur
d’Alene i valori As nell’acqua giungono a 5000 ug/l Messico: nella
zona di Lagunera pozzi con concentrazioni di As da 8 a 620 ug/l
Thailandia: nella zona di Ron Phibun in prossimità di miniere di
stagno escursione dei valori di AS in alcuni pozzi tra 1 e 5000 ug/l
Acque a rischio inAcque a rischio in
altre zone del mondoaltre zone del mondo
23. Situazioni critiche emergono
allorché utenze private
(condomini, abitazioni isolate)
si servono di pozzi artesiani
spesso non autorizzati o
segnalati
nei pozzi privati spesso si
registrano serie contaminazioni
da Arsenico (fino a oltre 100μ/l
ed anche da Vanadio. )
I controlli su questo tipo di
utenze peraltro risultano
complessi, sono sporadici e
non vi è possibilità alcuna di
deroga per questo tipo di
approvvigionamento
24. Ardea , Pomezia, Frascati
pozzi privati: risultati di
un’indagine
Sono stati registrati seri problemi in zone
residenziali non fornite da acquedotto ed in zone
industriali
25. Le esperienze più difficili
Nel Comune di Pomezia ove
gli insediamenti industriali
erano avvenuti in assenza di
acquedotto comunale e
molte aziende alimentari
utilizzavano pozzi per
approvvigionamento idrico
avendo avuto nel tempo
solo dati batteriologici
dell’acqua utilizzata
26. provvedimentiprovvedimenti
Nei casi di valori di unoNei casi di valori di uno
o più parametri nono più parametri non
conformi nell’acquaconformi nell’acqua
destinata ad usodestinata ad uso
umano, la ASL :umano, la ASL :
ha richiesto al Sindacoha richiesto al Sindaco
di disporre il divieto didi disporre il divieto di
utilizzo per consumoutilizzo per consumo
umano dell’acquaumano dell’acqua
emunta fino a rientroemunta fino a rientro
dei parametri entro idei parametri entro i
valori di leggevalori di legge
27. Se si trattava di aziende alimentariSe si trattava di aziende alimentari
• È stato disposta ai sensi del Reg. CE 882/04
art 54 la sospensione dell’attività dell’azienda
fino al rientro dei parametri entro i valori di
legge e alla successiva revoca dell’Ordinanza
sindacale di divieto d’uso dell’acqua
• Sono state date disposizioni per il
miglioramento del sistema di autocontrollo
• E’ stato verificato il disposto di cui al Dlgs
81/2008 allegato IV punto 1.13.1.1 e 2 (nei
luoghi di lavoro vi deve essere acqua potabile
e per lavarsi)
28. Aziende alimentariAziende alimentari
in alcuni casi è stato consentito l’utilizzo
temporaneo di fonti di approvvigionamento
idrico alternative (serbatoi) con l’obbligo di
effettuare campionamenti periodici
dell’acqua utilizzata in regime di
autocontrollo
29. In seguito a richiesta della ASL
i Sindaci di molti
Comuni interessati
hanno disposto tramite
apposite Ordinanze che
l’utilizzo per consumo
umano dell’acqua
emunta da pozzi privati
da parte di cittadini
privati o pubblici
esercizi sia subordinato
al rilascio da parte della
ASL del giudizio di
idoneità per l’uso
umano dell’acqua
medesima
30. Le deroghe
il limite previsto per l’As (10
microgrammi litro) è superato in
particolari aree geografiche del
territorio nazionale in particolare,
c in 91 Comuni del Lazio.
Il D. Lgs 31/2011 prevede la
possibilità di derogare ai limiti
previsti per un periodo limitato di
tempo senza rischi per la salute
umana
31. Nella regione Lazio nel periodo
2003-2009
• sono state richieste e ottenute svariate
deroghe
• Nel periodo 2003-2009 con l’attuazione dei
Piani di rientro previsti dai decreti attuativi
delle deroghe sono stati stanziati fondi per
l’adeguamento dei sistemi di distribuzione,
ricerca ed adozione di nuove aree di
captazione e di sistemi di trattamento
generalizzati o locali
• Le azioni intraprese hanno consentito la
riduzione dei provvedimenti di deroga e della
popolazione interessata dagli stessi
32. Nel 2010
• al termine del secondo periodo di deroga
nazionale al fine di consentire il
completamento delle azioni correttive
intraprese, il Ministero della Salute ha
richiesto alla Commissione Europea il
parere necessario per concedere un
ulteriore rinnovo della deroga, ai sensi
della Direttiva 98/83/CE del Consiglio, per
il triennio 2010-2012
33. La richiesta ha fatto riferimento alle particolari condizioni
idrogelogiche di alcune zone
e alla impossibilità di
garantire la fornitura di
acqua con mezzi
alternativi.
Per l’arsenico la
richiesta di deroga ha
riguardato 4 Regioni
(Lombardia, Toscana,
Lazio e Umbria e le
Province Autonome di
Trento e Bolzano) per
una popolazione di
circa 1.000.000
abitanti, in un arco
temporale variabile da
alcuni mesi a un
massimo di tre anni e
con valori richiesti
per la deroga variabili
da 15 a 50 microg/L.
34. La CE
ha valutato a lungo la
richiesta di rinnovo della
deroga, alla luce degli
orientamenti dell’OMS e
di altre organizzazioni
internazionali in
particolare dello SCHER
(Scientific Commitee on
Health and Enviromental
Risks).
Lo SCHER ritiene che, in
seguito al superamento
dei valori imposti dalla
vigente normativa, il
rischio aggiuntivo per
tutte le categorie di
popolazione esposte, sia
generalmente tollerabile,
indipendentemente dalla
fascia d’età
35. Pertanto il parere
conclude che il
prolungamento
della deroga per
ulteriori tre anni
per l’acqua
destinata a
consumo umano in
presenza di livelli
di As fino a 50
μ/litro non
rappresenta un
rischio aggiuntivo o
presenta un ridotto
rischio aggiuntivo
per la salute della
popolazione adulta.
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La Decisione della CE è stata emanata il 28
ottobre 2010 e ha adottato una valutazione ancora
più conservativa e cautelativa rispetto al parere
dello SCHER
Sono state consentite, per il parametro arsenico,
esclusivamente le deroghe richieste fino a valori di
20 μ/litro (n. 6 Comuni della Lombardia e n. 2
Comuni della Toscana),
La decisione finale
37. Non sono state consentite
le deroghe richieste per
concentrazioni superiori a 20
μ/litro comprese quindi quelle
richieste per i territori dei
comuni di Albano Laziale,
Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo,
Genzano, Lanuvio, Lariano,
Velletri, Anzio e Nettuno
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38. Sulla base della Decisione CE,
il Ministero della Salute di concerto con il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, ha
emanato
39. il Decreto 24 novembre 2010 (G.U. Serie
Generale n. 12 del 17 gennaio 2011)
• autorizza il rinnovo delle deroghe per
l’Arsenico richieste fino a valori di 20 μ/litro
dalle regioni che ne avevano fatto
specifica istanza
• la Regione Lazio è stata autorizzata a
concedere esclusivamente il rinnovo delle
deroghe richieste per il parametro Fluoro
e non il rinnovo delle deroghe per il
parametro Arsenico (richieste per il valore
di 50 μ/litro).
41. Nel frattempo
l’ulteriore accelerazione delle azioni correttive
previste nei Piani di rientro ha consentito ai
Gestori di avanzare un’ulteriore richiesta di
rinnovo della deroga per l’Arsenico, nei comuni
interessati, per il valore di 20 microgr/L.
La richiesta è stata inviata dal Ministero della
Salute per l’invio alla Commissione Europea
che con Decisione del 22 marzo 2011 ha
concesso le deroghe richieste.
42. La concessione delle deroghe è
soggetta a condizioni tra cui:
fornitura di acqua che presenti
valore di As conforme al D. Lgs
n. 31/01 per i neonati e i
bambini fino all’età di 3 anni
informazione agli utenti sulle
modalità per ridurre i rischi
legati all’acqua per la quale è
stata concessa deroga in
particolare in riferimento al
consumo da parte di neonati e
bambini fino ai 3 anniCompany Logo
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Dal 24 novembre 2010 al 22 marzo 2011 per quattro mesi
i Sindaci hanno regolamentato la questione :
1)emettendo ordinanze di non potabilità per acque con
valori di As >10 microgrammi/litro
2)Emetendo ordinanze di non potabilità per acque con
valori di As >20 microgrammi tutelando pero’ I bambini
fino a 3 anni e le gestanti (<10 micr/l) sulla base di un
parere ad hoc dell’ISS che aveva postulato tale ipotesi
3)Le aziende alimentari avrebbero dovuto comunque
utilizzare acqua ad uso umano con valori di As <10
micr./litro
resta il fatto che
44. tuttavia
1)La Regione sembra essere l’unico
Ente di Riferimento che puo’
uniformare in tali situazioni i
comportamenti ma le direttive
devono essere chiare ed
univocamene interpretabili
2)Nonostante alcuni tentativi e
conferenze di servizio , non è
stato possibile sanare le
differenze tra i vari
comportamenti a livello locale
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