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WORKSHOP “IL DIRITTO D’AUTORE ONLINE” – 24.05.2013
SALUTO DI APERTURA DEL PRESIDENTE A.M. CARDANI
Saluto le Autorità presenti, ringrazio i relatori e gli esponenti degli stakeholders
presenti in sala.
La pirateria digitale è un fenomeno complesso, che richiede anzitutto un approccio
di educazione alla cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo
senso, l’approccio dell’Agcom è volto in primo luogo ad educare i cittadini-utenti.
D’altronde, accanto all’educazione degli utenti, occorre la promozione di una
offerta legale in rete che sia effettivamente appetibile e concorrenziale – anche
rispetto alle tempistiche di fruizione – rispetto all’offerta tradizionale.
Infine, vi è il profilo dell’enforcement, che tanta attenzione ha trovato nel dibattito
pubblico in materia. Rispetto a questo profilo, è evidente che ogni intervento
debba avvenire entro le competenze ed i limiti che emergono dalla legislazione
vigente.
L’ottica dell’Agcom nell’analisi del delicato e complesso dossier oggetto
dell’incontro di riflessione e confronto odierno è quella di favorire lo sviluppo di un
mercato dei contenuti digitali aperto, legale e nel quale tutti possano operare a
parità di condizioni con la prospettiva di trarne vantaggio, siano essi titolari dei
diritti di proprietà intellettuale, prestatori di servizi della società dell’informazione,
o - last but not least - consumatori-utenti finali.
A questo scopo, l’Autorità sta riflettendo approfonditamente sulle questioni aperte
e sulle potenziali criticità di un eventuale intervento: dalle relazioni tra il diritto
d’autore ed altri diritti fondamentali dell’individuo, ai profili economici dei rapporti
tra gli operatori e della realizzazione delle possibili soluzioni tecniche alternative.
Riguardo alla questione dell’inquadramento della tutela della proprietà intellettuale
nell’ambito dei diritti fondamentali, in particolare, vorrei evidenziare come, mentre
secondo alcuni sussisterebbe un contrasto tra libertà di espressione e proprietà
intellettuale, a parere dell’Autorità essi costituiscono entrambi diritti fondamentali
– rispettivamente in base agli artt. 11 e 17 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea – la cui tutela deve essere assicurata quindi nel rispetto dei
principi di legalità, ragionevolezza e proporzionalità.
Ovviamente, ça va sans dire che qualora il Parlamento intervenisse ad adottare
una riforma della legge che tutela il diritto d’autore per adeguarla alla nuova realtà
tecnologica e di mercato, l’Autorità sarebbe lieta di cedere il passo, ed
eventualmente conformare la propria azione alle previsioni del legislatore.
Nel quadro normativo attuale, d’altronde, l’Agcom ritiene opportuno procedere
nell’analisi del dossier, in quanto appare legittimata dalle disposizioni esistenti.
I maggiori profili di criticità rispetto allo schema di regolamento sottoposto a
consultazione pubblica dalla precedente consiliatura dell’Agcom, com’è noto, hanno
riguardato:
a) l’eventuale carenza di una base normativa primaria che prevedesse il potere di
adottare il regolamento;
b) gli effetti delle regole di enforcement adottate in altri ordinamenti (specialmente
riguardo alla criticata legge Hadopi francese);
c) la varietà di dati relativi all’impatto economico della pirateria, essenzialmente
basati sugli approcci contrastanti della sostituibilità o della complementarietà tra
contenuti legali e piratati (profilo quest’ultimo oggetto anche dei recenti studi
pubblicati dalla Commissione europea e dall’Ofcom).
Su questi aspetti l’Autorità, da un lato, ha consultato alcuni autorevoli giuristi di
diversa estrazione e orientamento chiedendo loro di esprimersi riguardo alla
sussistenza dei presupposti giuridici per un suo intervento e alle eventuali soluzioni
operative da adottare. Dall’altro, sta procedendo ad approfondimenti interni, oltre
che sugli aspetti economici del fenomeno, in merito ai profili sia della competenza
e del suo perimetro, sia delle relative modalità d’intervento.
In questo quadro, riteniamo il Workshop odierno – che vede la partecipazione di
numerosi esponenti di autorità straniere, accademici e stakeholders italiani – uno
strumento utile al fine di raccogliere ulteriori elementi di analisi dei diversi modelli
e prospettive di approccio regolamentare esistenti a livello internazionale.
L’intenzione è, insomma, quella di seguire un approccio “doing-by-learning”,
basato su un’accurata analisi di tutti i dati economici e gli aggiornamenti giuridici
rilevanti in materia, e quindi sulla conseguente valutazione delle opzioni che
risultino proporzionate ed effettive nell’ottica dell’obiettivo di una regolazione in
linea con il quadro della disciplina e degli orientamenti comunitari e con le più
recenti evoluzioni internazionali in materia.
In tal senso, naturalmente, siamo aperti a ogni forma di confronto, purchè
costruttivo e scevro da pregiudizi.
E’ con questo spirito, dunque, che rivolgo a tutti i presenti i miei migliori di buon
lavoro, con l’auspicio – anzi la convinzione - che sia una giornata fruttuosa di
approfondimento e dialogo per tutti noi.

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  • 1. WORKSHOP “IL DIRITTO D’AUTORE ONLINE” – 24.05.2013 SALUTO DI APERTURA DEL PRESIDENTE A.M. CARDANI Saluto le Autorità presenti, ringrazio i relatori e gli esponenti degli stakeholders presenti in sala. La pirateria digitale è un fenomeno complesso, che richiede anzitutto un approccio di educazione alla cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo senso, l’approccio dell’Agcom è volto in primo luogo ad educare i cittadini-utenti. D’altronde, accanto all’educazione degli utenti, occorre la promozione di una offerta legale in rete che sia effettivamente appetibile e concorrenziale – anche rispetto alle tempistiche di fruizione – rispetto all’offerta tradizionale. Infine, vi è il profilo dell’enforcement, che tanta attenzione ha trovato nel dibattito pubblico in materia. Rispetto a questo profilo, è evidente che ogni intervento debba avvenire entro le competenze ed i limiti che emergono dalla legislazione vigente. L’ottica dell’Agcom nell’analisi del delicato e complesso dossier oggetto dell’incontro di riflessione e confronto odierno è quella di favorire lo sviluppo di un mercato dei contenuti digitali aperto, legale e nel quale tutti possano operare a parità di condizioni con la prospettiva di trarne vantaggio, siano essi titolari dei diritti di proprietà intellettuale, prestatori di servizi della società dell’informazione, o - last but not least - consumatori-utenti finali. A questo scopo, l’Autorità sta riflettendo approfonditamente sulle questioni aperte e sulle potenziali criticità di un eventuale intervento: dalle relazioni tra il diritto d’autore ed altri diritti fondamentali dell’individuo, ai profili economici dei rapporti tra gli operatori e della realizzazione delle possibili soluzioni tecniche alternative. Riguardo alla questione dell’inquadramento della tutela della proprietà intellettuale nell’ambito dei diritti fondamentali, in particolare, vorrei evidenziare come, mentre secondo alcuni sussisterebbe un contrasto tra libertà di espressione e proprietà intellettuale, a parere dell’Autorità essi costituiscono entrambi diritti fondamentali – rispettivamente in base agli artt. 11 e 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – la cui tutela deve essere assicurata quindi nel rispetto dei principi di legalità, ragionevolezza e proporzionalità. Ovviamente, ça va sans dire che qualora il Parlamento intervenisse ad adottare una riforma della legge che tutela il diritto d’autore per adeguarla alla nuova realtà tecnologica e di mercato, l’Autorità sarebbe lieta di cedere il passo, ed eventualmente conformare la propria azione alle previsioni del legislatore.
  • 2. Nel quadro normativo attuale, d’altronde, l’Agcom ritiene opportuno procedere nell’analisi del dossier, in quanto appare legittimata dalle disposizioni esistenti. I maggiori profili di criticità rispetto allo schema di regolamento sottoposto a consultazione pubblica dalla precedente consiliatura dell’Agcom, com’è noto, hanno riguardato: a) l’eventuale carenza di una base normativa primaria che prevedesse il potere di adottare il regolamento; b) gli effetti delle regole di enforcement adottate in altri ordinamenti (specialmente riguardo alla criticata legge Hadopi francese); c) la varietà di dati relativi all’impatto economico della pirateria, essenzialmente basati sugli approcci contrastanti della sostituibilità o della complementarietà tra contenuti legali e piratati (profilo quest’ultimo oggetto anche dei recenti studi pubblicati dalla Commissione europea e dall’Ofcom). Su questi aspetti l’Autorità, da un lato, ha consultato alcuni autorevoli giuristi di diversa estrazione e orientamento chiedendo loro di esprimersi riguardo alla sussistenza dei presupposti giuridici per un suo intervento e alle eventuali soluzioni operative da adottare. Dall’altro, sta procedendo ad approfondimenti interni, oltre che sugli aspetti economici del fenomeno, in merito ai profili sia della competenza e del suo perimetro, sia delle relative modalità d’intervento. In questo quadro, riteniamo il Workshop odierno – che vede la partecipazione di numerosi esponenti di autorità straniere, accademici e stakeholders italiani – uno strumento utile al fine di raccogliere ulteriori elementi di analisi dei diversi modelli e prospettive di approccio regolamentare esistenti a livello internazionale. L’intenzione è, insomma, quella di seguire un approccio “doing-by-learning”, basato su un’accurata analisi di tutti i dati economici e gli aggiornamenti giuridici rilevanti in materia, e quindi sulla conseguente valutazione delle opzioni che risultino proporzionate ed effettive nell’ottica dell’obiettivo di una regolazione in linea con il quadro della disciplina e degli orientamenti comunitari e con le più recenti evoluzioni internazionali in materia. In tal senso, naturalmente, siamo aperti a ogni forma di confronto, purchè costruttivo e scevro da pregiudizi. E’ con questo spirito, dunque, che rivolgo a tutti i presenti i miei migliori di buon lavoro, con l’auspicio – anzi la convinzione - che sia una giornata fruttuosa di approfondimento e dialogo per tutti noi.