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CORSO PER DOCENTI ESPERTI/GARANTI UNICEF
                 DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
concertato tra Comitato UNICEF Genova, Di.R.E.- Dipartimento di ricerche europee e
M.I.P. –
Ufficio scolastico regionale della Liguria


 Rilevazioni di indicatori di disagio:
 semeiologia
                              16 febbraio 2012

Dott. Alberto Ferrando
•Pediatra di Famiglia
•Vice PresidenteSocietà Italiana di Pediatria (SIP)
•Vice Presidente Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri (APEL)
•Presidente Federazione Regionale degli Ordini dei
• Medici Chirurghi e Odontoiatri Liguri
•Vice Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Liguri
Gli atti e le carenze di cure che turbano
  gravemente il bambino, attentano alla sua
   integrità corporea, al suo sviluppo fisico,
        affettivo, intellettivo e morale,
        le cui manifestazioni sono di:
              - trascuratezza e/o
         - lesioni di ordine fisico e/o
                  - psichico e/o
                    - sessuale
     da parte di un familiare o di altri che
          hanno cura del bambino
Consiglio d'Europa, Strasburgo, 1987
”Ogni condizione che impedisce in termini
permanenti e gravi lo sviluppo
delle potenzialità innate di crescita di un
soggetto in età evolutiva”

I° Rapporto sulla Condizione dell’Infanzia e
della Preadolescenza, EURISPES e Telefono
Azzurro, 2000
http://www.acf.hhs.gov/programs/cb/pubs/cm10/cm10.pdf
7 gennaio 2005

Periferia di Bari

Bambina di 17 mesi MUORE DI FAME


•Peso: 5,7 Kg

•Altezza 76 cm

•Capelli radi, fragili e facilmente asportabili

•61 segni di lesioni violente o manifestazioni
morbose o simili
14 maggio 2009 - Imperia: muore bimbo di 17 mesi, sul
suo corpo numerosi lividi ed ecchimosi
E’ giallo ad Imperia circa la morte di un bambino di soli
17 mesi, deceduto ieri in circostante ancora da chiarire.
3 dicembre 2009
Uccide il figlio e si suicida nelle sale dell' Asl
Repubblica — 26 febbraio 2009 pagina 26 sezione: CRONACA

SAN DONATO MILANESE (MILANO) - «Andate via! Andate via o lo ammazzo!». La
scena a cui assiste uno dei primi testimoni che arrivano, poco dopo le 17, al primo piano
del Centro socio-sanitario di via Sergnano, a San Donato Milanese, già racconta la
tragedia che sta per compiersi. Un bambino di nove anni è a terra nel corridoio,
sanguina dalla bocca, forse è stato già colpito da un colpo di pistola, una
semiautomatica calibro 22 che resta sul pavimento, poco distante dal corpo. Il padre,
egiziano regolare, 52 anni, è lì con un coltello da cucina in mano, in forte stato di
agitazione. Muove l' arma in aria, poi la rivolge contro di sé e si ferisce ai polsi. Mentre
arrivano infermieri e personale del centro che cercano di immobilizzarlo, inizia a urlare,
si avvicina al figlio steso sul pavimento e lo colpisce per l' ultima volta, poi si ferisce al
torace e si uccide.
Tragedia a Venezia: madre uccide
il figlio di 6 anni e si impicca

Il dramma è avvenuto in una casa di Ceggia verso l'una
A scoprire i cadaveri il marito della donna al suo rientro
Dramma sfiorato in Val D'Aosta: padre
si getta nel fiume con il figlio di due anni

AOSTA (19 febbraio) - Mentre in Veneto si consumava
il dramma della madre che a Ceggia ha ucciso il suo
bambino e poi si è impiccata, in Val D'Aosta, quasi
nelle stesse ore, se ne sfiorava un altro. Un 35enne
torinese, R.F., si è lanciato con il figlioletto di due anni
e mezzo da un ponte, a Donnas, dentro la Dora
Baltea.
Ecc. ecc. vedi: http://pesanervi.diodati.org/pn/?a=126



  La/le possibili soluzioni??
  -Prendere coscienza dell’esistenza del problema
  -Prendere in considerazione che potrebbe capitare a
  persone a te vicine e a te stesso
  -Obbligo morale di considerarlo
  -Superare blocchi mentali e tendenze alle deleghe (ma
  io che c’entro? Spetta alla scuola, alla sanità ecc. ecc.)
  -Cercare alleanze con tutti: operatori della salute, del
  sociale, della scuola, delle forze pubbliche, del
  volontariato, delle conoscenze e delle amicizie
- Ogni 10 secondi una denuncia di abuso
- Ogni giorno muoiono più di 5 bambini per conseguenze
di abuso
-l’80% dei bambini morti hanno un’età inferiore ai 4 anni
- Oltre il 90% delle vittime di abuso sessuale conosceva
il molestatore
- L’abuso avviene ad ogni livello socioeconomico, sociale,
etico, culturale, religioso
- Il 30% dei bambini abusati e maltrattati commetterà
abuso sui propri figli
- Il 80% degli abusati a 21 anni avrà problemi psicologici
- Il costo dell’abuso e maltrattamento è stimato, negli
USA, essere di 124 miliardi

http://www.childhelp.org/pages/statistics#gen-stats
Injury Deaths Compared to Other Leading Causes of Death for Persons Ages 1-44, United States, 2007*
•Injury FactsMore than 180,000 deaths from injury each year — 1 person every 3 minutes
•Leading cause of death for people ages 1-44 in the US1
•More than 2.8 million people hospitalized with injury each year
•More than 29 million people treated in Emergency Department for injury each year
•More than $406 billion annually in medical costs and lost productivity
ANCHE NOI POSSIAMO ESSERE
RESPONSABILI DI
Maltrattamento per omissione di:
-Diagnosi (vedi quanto esposto)
-Informazione ed educazione
-Prevenzione
Superamento del concetto “paternalistico”
del Medico e sostituzione della “cultura della
malattia” con la “cultura della salute”



        To cure


        To care
Ruolo e uso del pediatra
•Pediatria “passiva”
(ovvero orientata per vari motivi , soprattutto di demagogia, alla customer
satisfaction e alla soddisfazione di tutte le richieste del singolo, della società
e della burocrazia)


•Pediatria “intercettiva”
(miglior organizzazione dell’attività e attivazione di filtri che permettono di
intervenire in modo più efficace quando una famiglia si reca in studio: es:
tosse e si verifica stato delle vaccinazioni, rendimento scolastico ecc.)


•Pediatria “attiva” (o “di iniziativa”)
(massima organizzazione dell’ambulatorio con cartella clinica informatizzata
e richiamo delle famiglie che non si recano in studio. L’ambulatorio è
integrato con i servizi del distretto sociosanitario e con la scuola)
I luoghi delle violenze
       (alcuni dati italiani- Fonte CISMAI )

                extradomestico
                         9%

                                      Il maltrattamento infantile è presente
                                           nella quasi totalità dei casi in

                                           “AMBIENTE DOMESTICO”



domestico              Fonte CISMAI
                           2001
  91%
Chi è l’abusante?

               Dalla letteratura emerge:

 Il padre (prevalentemente nelle situazioni di abuso sessuale);

 Entrambi i genitori (in situazioni di trascuratezza, di
  maltrattamento psicologico, di maltrattamento fisico ed infine
  nelle situazioni a rischio);

 La madre (prevalentemente nelle situazioni di trascuratezza, di
  abuso psicologico e di ipercuria);

 Altri, quali nonni, fratelli, altri parenti, conviventi del padre o
  della madre, persone sconosciute (scarsamente presenti in
  tutte le forme di violenza ad eccezione dell’abuso sessuale).
Cosa fare per interrompere il ciclo
      ripetitivo del maltrattamento?


      Promuovere azioni finalizzate alla prevenzione
                        primaria
> diffusione di una                                              Interventi di
cultura dell’infanzia                                           prevenzione in
                                                                    ambito
                                                                  scolastico
Informazione e          Formazione permanente
sensibilizzazione             operatori
                                       Campagne di sostegno alla genitorialità
Percorsi di intervento di prevenzione
      secondaria e terziaria nei casi di
                   “abuso all’infanzia”


 Rilevamento
 Diagnosi di accertamento, di esclusione o di rischio di
   maltrattamento attraverso una valutazione congiunta
                       interdisciplinare
 Analisi del bambino e dei suoi bisogni
 Presa in carico
 Formulazione di un progetto integrato in “équipe”
 Attivazione di un intervento integrato e strutturato di
 ampio respiro (coordinamento tra ambiti sanitario, sociale e giudiziario)
Attori di un lavoro integrato


• Forze dell’ordine e servizi di pubblico soccorso
  (polizia, carabinieri, vigili urbani, vigili del fuoco)
• Servizi sociali (psicologi, psichiatri, assistenti sociali, educatori)
• Scuola (insegnanti, dirigenti scolastici)
• Uffici giudiziari (polizia giudiziaria, avvocati, magistrati,
  giudici)
• Area sanitaria (medici, pediatri, infermieri, puericultori)
Cosa fare operativamente?



     Realizzare un collegamento istituzionale e
      formalmente riconosciuto con i Servizi
   Competenti ed eventualmente con le Strutture
                    Giudiziarie
Abuso e
Maltrattamento
infantile

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  • 2. CORSO PER DOCENTI ESPERTI/GARANTI UNICEF DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA concertato tra Comitato UNICEF Genova, Di.R.E.- Dipartimento di ricerche europee e M.I.P. – Ufficio scolastico regionale della Liguria Rilevazioni di indicatori di disagio: semeiologia 16 febbraio 2012 Dott. Alberto Ferrando •Pediatra di Famiglia •Vice PresidenteSocietà Italiana di Pediatria (SIP) •Vice Presidente Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri (APEL) •Presidente Federazione Regionale degli Ordini dei • Medici Chirurghi e Odontoiatri Liguri •Vice Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Liguri
  • 3. Gli atti e le carenze di cure che turbano gravemente il bambino, attentano alla sua integrità corporea, al suo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni sono di: - trascuratezza e/o - lesioni di ordine fisico e/o - psichico e/o - sessuale da parte di un familiare o di altri che hanno cura del bambino Consiglio d'Europa, Strasburgo, 1987
  • 4. ”Ogni condizione che impedisce in termini permanenti e gravi lo sviluppo delle potenzialità innate di crescita di un soggetto in età evolutiva” I° Rapporto sulla Condizione dell’Infanzia e della Preadolescenza, EURISPES e Telefono Azzurro, 2000
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 9. 7 gennaio 2005 Periferia di Bari Bambina di 17 mesi MUORE DI FAME •Peso: 5,7 Kg •Altezza 76 cm •Capelli radi, fragili e facilmente asportabili •61 segni di lesioni violente o manifestazioni morbose o simili
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21. 14 maggio 2009 - Imperia: muore bimbo di 17 mesi, sul suo corpo numerosi lividi ed ecchimosi E’ giallo ad Imperia circa la morte di un bambino di soli 17 mesi, deceduto ieri in circostante ancora da chiarire.
  • 22.
  • 24.
  • 25. Uccide il figlio e si suicida nelle sale dell' Asl Repubblica — 26 febbraio 2009 pagina 26 sezione: CRONACA SAN DONATO MILANESE (MILANO) - «Andate via! Andate via o lo ammazzo!». La scena a cui assiste uno dei primi testimoni che arrivano, poco dopo le 17, al primo piano del Centro socio-sanitario di via Sergnano, a San Donato Milanese, già racconta la tragedia che sta per compiersi. Un bambino di nove anni è a terra nel corridoio, sanguina dalla bocca, forse è stato già colpito da un colpo di pistola, una semiautomatica calibro 22 che resta sul pavimento, poco distante dal corpo. Il padre, egiziano regolare, 52 anni, è lì con un coltello da cucina in mano, in forte stato di agitazione. Muove l' arma in aria, poi la rivolge contro di sé e si ferisce ai polsi. Mentre arrivano infermieri e personale del centro che cercano di immobilizzarlo, inizia a urlare, si avvicina al figlio steso sul pavimento e lo colpisce per l' ultima volta, poi si ferisce al torace e si uccide.
  • 26. Tragedia a Venezia: madre uccide il figlio di 6 anni e si impicca Il dramma è avvenuto in una casa di Ceggia verso l'una A scoprire i cadaveri il marito della donna al suo rientro
  • 27. Dramma sfiorato in Val D'Aosta: padre si getta nel fiume con il figlio di due anni AOSTA (19 febbraio) - Mentre in Veneto si consumava il dramma della madre che a Ceggia ha ucciso il suo bambino e poi si è impiccata, in Val D'Aosta, quasi nelle stesse ore, se ne sfiorava un altro. Un 35enne torinese, R.F., si è lanciato con il figlioletto di due anni e mezzo da un ponte, a Donnas, dentro la Dora Baltea.
  • 28. Ecc. ecc. vedi: http://pesanervi.diodati.org/pn/?a=126 La/le possibili soluzioni?? -Prendere coscienza dell’esistenza del problema -Prendere in considerazione che potrebbe capitare a persone a te vicine e a te stesso -Obbligo morale di considerarlo -Superare blocchi mentali e tendenze alle deleghe (ma io che c’entro? Spetta alla scuola, alla sanità ecc. ecc.) -Cercare alleanze con tutti: operatori della salute, del sociale, della scuola, delle forze pubbliche, del volontariato, delle conoscenze e delle amicizie
  • 29.
  • 30.
  • 31. - Ogni 10 secondi una denuncia di abuso - Ogni giorno muoiono più di 5 bambini per conseguenze di abuso -l’80% dei bambini morti hanno un’età inferiore ai 4 anni - Oltre il 90% delle vittime di abuso sessuale conosceva il molestatore - L’abuso avviene ad ogni livello socioeconomico, sociale, etico, culturale, religioso - Il 30% dei bambini abusati e maltrattati commetterà abuso sui propri figli - Il 80% degli abusati a 21 anni avrà problemi psicologici - Il costo dell’abuso e maltrattamento è stimato, negli USA, essere di 124 miliardi http://www.childhelp.org/pages/statistics#gen-stats
  • 32.
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38. Injury Deaths Compared to Other Leading Causes of Death for Persons Ages 1-44, United States, 2007* •Injury FactsMore than 180,000 deaths from injury each year — 1 person every 3 minutes •Leading cause of death for people ages 1-44 in the US1 •More than 2.8 million people hospitalized with injury each year •More than 29 million people treated in Emergency Department for injury each year •More than $406 billion annually in medical costs and lost productivity
  • 39. ANCHE NOI POSSIAMO ESSERE RESPONSABILI DI Maltrattamento per omissione di: -Diagnosi (vedi quanto esposto) -Informazione ed educazione -Prevenzione
  • 40.
  • 41. Superamento del concetto “paternalistico” del Medico e sostituzione della “cultura della malattia” con la “cultura della salute” To cure To care
  • 42. Ruolo e uso del pediatra •Pediatria “passiva” (ovvero orientata per vari motivi , soprattutto di demagogia, alla customer satisfaction e alla soddisfazione di tutte le richieste del singolo, della società e della burocrazia) •Pediatria “intercettiva” (miglior organizzazione dell’attività e attivazione di filtri che permettono di intervenire in modo più efficace quando una famiglia si reca in studio: es: tosse e si verifica stato delle vaccinazioni, rendimento scolastico ecc.) •Pediatria “attiva” (o “di iniziativa”) (massima organizzazione dell’ambulatorio con cartella clinica informatizzata e richiamo delle famiglie che non si recano in studio. L’ambulatorio è integrato con i servizi del distretto sociosanitario e con la scuola)
  • 43. I luoghi delle violenze (alcuni dati italiani- Fonte CISMAI ) extradomestico 9% Il maltrattamento infantile è presente nella quasi totalità dei casi in “AMBIENTE DOMESTICO” domestico Fonte CISMAI 2001 91%
  • 44. Chi è l’abusante? Dalla letteratura emerge:  Il padre (prevalentemente nelle situazioni di abuso sessuale);  Entrambi i genitori (in situazioni di trascuratezza, di maltrattamento psicologico, di maltrattamento fisico ed infine nelle situazioni a rischio);  La madre (prevalentemente nelle situazioni di trascuratezza, di abuso psicologico e di ipercuria);  Altri, quali nonni, fratelli, altri parenti, conviventi del padre o della madre, persone sconosciute (scarsamente presenti in tutte le forme di violenza ad eccezione dell’abuso sessuale).
  • 45. Cosa fare per interrompere il ciclo ripetitivo del maltrattamento? Promuovere azioni finalizzate alla prevenzione primaria > diffusione di una Interventi di cultura dell’infanzia prevenzione in ambito scolastico Informazione e Formazione permanente sensibilizzazione operatori Campagne di sostegno alla genitorialità
  • 46. Percorsi di intervento di prevenzione secondaria e terziaria nei casi di “abuso all’infanzia”  Rilevamento  Diagnosi di accertamento, di esclusione o di rischio di maltrattamento attraverso una valutazione congiunta interdisciplinare  Analisi del bambino e dei suoi bisogni  Presa in carico  Formulazione di un progetto integrato in “équipe”  Attivazione di un intervento integrato e strutturato di ampio respiro (coordinamento tra ambiti sanitario, sociale e giudiziario)
  • 47. Attori di un lavoro integrato • Forze dell’ordine e servizi di pubblico soccorso (polizia, carabinieri, vigili urbani, vigili del fuoco) • Servizi sociali (psicologi, psichiatri, assistenti sociali, educatori) • Scuola (insegnanti, dirigenti scolastici) • Uffici giudiziari (polizia giudiziaria, avvocati, magistrati, giudici) • Area sanitaria (medici, pediatri, infermieri, puericultori)
  • 48. Cosa fare operativamente? Realizzare un collegamento istituzionale e formalmente riconosciuto con i Servizi Competenti ed eventualmente con le Strutture Giudiziarie
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