1. Dott. Alberto Ferrando
Pediatra di Famiglia
Prof. a contratto in Pediatria amb.
www.ferrandoalberto.eu
aferrand@fastwebnet.it
ferrandoalberto.blogspot.com -
6 giugno 2012
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2. CAPO IV Informazione e consenso
Art. 33 - Informazione al cittadino –
Il medico deve fornire al paziente la più
idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi,
sulle prospettive e le eventuali alternative
diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili
conseguenze delle scelte operate.
Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo
conto delle sue capacità di comprensione, al fine di
promuoverne la massima partecipazione alle scelte
decisionali e l’adesione alle proposte diagnostico-
terapeutiche.
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3. Capo IV Informazione e consenso
1 - l’informazione (artt 33-35)
• Questo capo (art 33-35 ) attiene al problema
della COMUNICAZIONE
• E’ fondamentale “ capire se il paziente (o il
parente) capisce quello che gli si dice”.
• E’ fondamentale rispettare la volontà del
paziente in merito all’informazione a terzi,
fossero anche parenti stretti.
• E’ fondamentale la modalità espressa in parola
ma anche l’atteggiamento e la disponibilità con
cui si comunica
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4. La comunicazione è anche
2)Tra medici, operatori sanitari e “non”
3)“mediata” da:
- Media: giornali, TV, radio
- Internet: mail, siti, blog, social network
(captologia=
Computer As Persuasive Technology)
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5. Superamento delRuolo del
concetto “paternalistico”
del Medico e sostituzione della “cultura della
malattia” Pediatra di Famiglia
con la “cultura della salute”
integrare il tradizionale modello
To cure bio- medico SANITARIO
(processi di diagnosi e terapia)
con un più articolato modello di
To care
medicina centrata SULLA
SALUTE del bambino e della
famiglia (Patient -and Family-
Centered Care o PFCC).
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7. Consul
pdf
ESEMPIO DI STRUTTURE NON COMUNICANTI:
Consul
pdf pdf pdf pdf
pdf
Consul
pdf Consul
pdf ASLOspedale
Ospedale
pdf Ospedale
ASL ASL
ASL
Ospedale Ospedale
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8. Problemi principali?
negligenza, l'indifferenza, la mancanza di
cure e di interesse per una cosa. Designa
inoltre l'abbattimento, lo scoraggiamento,
la prostrazione, la stanchezza, la noia e la
depressione.
I cimiteri sono pieni di persone
insostituibili. George Clemenceau
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9. Rapporto sullo stato di salute
• Nel rapporto vengono segnalati, fra gli
altri, i seguenti problemi:
– la mortalità nella fascia di età 15-24 anni
– due problemi di salute emergenti:
• asma
• obesità
– una priorità assoluta:la salute mentale e in
generale la sofferenza psico-sociale
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10. 1. le disuguaglianze nella salute dei
bambini e degli adolescenti dipendenti da
condizioni territoriali economiche e
culturali;
2. la salute mentale dei bambini e negli
adolescenti;
3. le conseguenze dei problemi
dell'inquinamento dell'ambiente sulla
salute dei bambini;
4. l’aiuto alle famiglie perché cresca la
capacità di essere genitori.
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11. L’aumento del disagio relazionale e della patologia
psichiatrica nell’età evolutiva richiede interventi
precoci nel primo anno di vita, fondamentale per una
buona relazione precoce e lo sviluppo del bambino.
La rete territoriale va potenziata e messa in
condizione di integrarsi tra le varie competenze.
Per quanto riguarda l’emergere di nuove patologie,
quali il deficit di attenzione ed iperattività e i
disturbi specifici dell’apprendimento, va cercato un
maggior collegamento con la scuola e le
Associazioni di genitori E CON I MEDIA E I
PROFESSIONISTI DELLA
COMUNICAZIONE
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12. Gorgia da Lentini (400 a.C.)
“In medicina la parola può abolire il dolore,
instillare la gioia, esaltare la pietà”
Balint (1960)
“Il medico stesso è un farmaco
per il proprio paziente”
La comunicazione in medicina
Il medico
può
Guarire …….. Alleviare il
qualche volta dolore spesso Consolare sempre
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16. Fattoide
La parola fattoide, inventata dallo
scrittore Norman Mailer, indica
qualcosa che prima di comparire su un
giornale o in tv non esisteva.
Oxford English Dictionary “qualcosa che viene accettata
come un fatto anche se non vera”
Qualcosa che sembra un fatto, potrebbe essere un
fatto , ma, di fatto, non è un fatto
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17. Il fattoide ha una grande capacità persuasiva per
tre motivi:
2. difficilmente si fa qualcosa per constatare la
veridicità di fattoidi trasmessi dalla televisione o
dai mass media;
3. la gratificazione che deriva dall'accettazione di un
fattoide prevale sulla possibilità di metterlo in
discussione. Spesso discutere di un fattoide è
divertente e ci da la possibilità di dimostrare
quanto siamo informati;
4.i fattoidi creano la realtà. Vengono usati per
costruire la nostra immagine del mondo. Essi
vengono utilizzati per controllare la nostra
attenzione e per fornirci una chiave di lettura della
realtà.
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18. Un fattoide, anche quando si è dimostrato
falso, può continuare ad influenzare i
nostri comportamenti
"Una bugia può fare il giro del
mondo nel tempo che la verità
impiega a infilare un paio di
scarpe“ – Mark Twain
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19. Il caso McMartin è stato
un esempio di
isteria collettiva riguardante
l’abuso di minori.
Alcuni componenti della
famiglia McMartin,
proprietari ed insegnanti di
una scuola materna a
Manhattan Beach,
California, furono accusati
di abusi sessuali su alcuni
dei minori di cui si
prendevano cura.
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20. Dopo sei anni di
processo furono
pienamente assolti. Fu
il più lungo
processo penale della
storia statunitense (sei
anni, dal 1983 al 1989
), oltre che il più
costoso (15 milioni di
dollari spesi dallo stato
della California).
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21. SARS: un modello per le emergenze
Sanitarie e socio
sanitarie
Dott. Alberto Ferrando
Presidente Soc. Italiana di Pediatria
Sezione ligure (SIP)
Presidente Federazione Regionale ligure
Degli Ordini dei Medici (FROM)
Genova ottobre 2003
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22. Fattori da considerare INSIEME:
2.Informazione del personale sanitario
3.Integrazione tra i sanitari, le strutture ecc
4.Informazione e comunicazione con i pazienti
5.Comunicazione e collaborazione con i mass media
6. Pianificazione e Procedure diagnostiche
7.Problemi terapeutici e assistenziali
8.Informazione e comprensione
9.Incertezza
10.Discriminazione
11.Conflittualità dei rapporti della società
12.Dolore
13.Cordoglio e lutto
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23. La paura della SARS si è diffusa più velocemente del
virus, causando problemi sociali, discriminazione,
perdite economiche e alcuni cambiamenti politici.
In tali situazioni, autorità affidabili devono inviare
messaggi
chiari, basati sui fatti e rassicuranti.
Il panico aumenta quando l’informazione è parziale e
confusa.
In generale, man mano che l’epidemia è cresciuta, la
trasparenza dei report nazionali è stata esemplare –
anche quando le conseguenze economiche potevano
essere (e sono state) importanti.
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24. Il crescente numero di
persone colpite ha però
l’effetto immediato
del dilagare della paura.
(British Medical Journal),
“i danni provocati sulla psiche di
intere popolazioni dal timore
delle conseguenze di un attacco
biologico o chimico, possono essere
molto peggiori delle conseguenze
stesse della malattia”
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25. Negli USA e nel mondo, si stanno
già sviluppando patologie di massa
di origine sociale (mass sociogenic
illness) nate dal timore degli attentati”.
Si stanno così già verificando casi in cui
decine di persone, che per timore di essere
esposte ad un attentato chimico o biologico,
finiscono per svilupparne i sintomi:
nausea, mal di testa, difficoltà
alle vie respiratorie e così via.
LUI lo sa
Già!!!
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International Airport
26. 3 morti in Italia per l’influenza Aviaria
13 gennaio 2006
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27. Uccide moglie e figlia e si
suicida
Verona,aveva perso lavoro per l'aviaria
Ennesima strage familiare: un uomo di 48 anni ha ucciso a coltellate e
martellate la moglie di 44 anni e la figlia di 10, ferendo gravemente i figli di 14 e 16 anni.
Poi ha rivolto l'arma da taglio si è ucciso. La tragedia è avvenuta a Grezzana, nel Veronese.
All'origine del gesto, il fatto che l'uomo aveva perso
il lavoro a causa del calo di consumi di pollame per
via dell'influenza aviaria.
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28. Siamo più sani ma
ci sentiamo sempre più malati.
è il paradosso della nostra società
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29. La NON
Malattia
-Passiva : si segue la corrente
senza alcun vantaggio per sé e
per il pz.
-Attiva: si “vende una malattia”
per guadagno (DISEASE
MONGERING)
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30. DISEASE MONGERING
«I sani sono malati che non sanno di
esserlo». Jules Romain
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31. Ruolo e uso del pediatra
•Pediatria “passiva”
(ovvero orientata per vari motivi , soprattutto di demagogia, alla customer
satisfaction e alla soddisfazione di tutte le richieste del singolo, della società e della
burocrazia)
•Pediatria “intercettiva”
(miglior organizzazione dell’attività e attivazione di filtri che permettono di
intervenire in modo più efficace quando una famiglia si reca in studio: es: tosse e si
verifica stato delle vaccinazioni, rendimento scolastico ecc.)
•Pediatria “attiva” (o “di iniziativa”)
(massima organizzazione dell’ambulatorio con cartella clinica informatizzata e
richiamo delle famiglie che non si recano in studio. L’ambulatorio è integrato con i
servizi del distretto sociosanitario e con la scuola)
•Pediatria “COMUNICATIVA ” (o “MEDIATICA” E
POLITICA)
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32. Cambiare per contrastare l’epidemia delle
cronicità e per agire in modo preventivo
M e d ic in a “ o n M e d ic in a
de ma nd” P r o A t t iv a
M e d ic in a d e l M e d ic in a d i
s in g o lo P o p o la z io n e
M e d ic in a d i M e d ic in a d i
A tte s a In iz ia t iv a
Dal bisogno della medicina d’attesa alla domanda di Sanità di iniziativa
Creazione di percorsi specifici per le patologie croniche ad elevato
impatto
Modello assistenziale integrato con le altre strutture sanitarie del
territorio e l’ospedale per intensità di cure
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34. Injury Deaths Compared to Other Leading Causes of Death for Persons Ages 1-44, United States, 2007*
•Injury FactsMore than 180,000 deaths from injury each year — 1 person every 3 minutes
•Leading cause of death for people ages 1-44 in the US1
•More than 2.8 million people hospitalized with injury each year
•More than 29 million people treated in Emergency Department for injury each year
•More than $406 billion annually in medical costs and lost productivity
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36. L’ambiente mediatico
• Pervasività dei mezzi di comunicazione
• Convergenza mediatica delle conoscenze
e dei contenuti culturali
• Potere modellizzante dei mezzi di
comunicazione, da comprendere,
neutralizzare e volgere al proprio utile
Necessità di coltivare e sviluppare una
“NUOVA dimensione” dell’apprendimento
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37. “TO BUY OR NON TO BUY: THAT IS THE QUESTION….”
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38. Alimentazione: bambini e adolescenti
vittime del marketing
Lo studio dell'Institute of Medicine ha
evidenziato una responsabilità del marketing
nell'influenzare le scelte alimentari dei
ragazzi: le aziende studiano con
estrema attenzione i meccanismi
psicologici che governano le scelte
dei bambini e dei loro genitori.
NEJM 2006, 354, (24), 2527
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39. Alimentazione: bambini e adolescenti
vittime del marketing
Lo studio dell'Institute of Medicine ha
evidenziato una responsabilità del marketing
nell'influenzare le scelte alimentari dei.
I consueti canali di promozione pubblicitaria
sono stati di recente affiancati da altri
veicoli come i giocattoli, i videogiochi, le
canzoni, i film e gli SMS.
NEJM 2006, 354, (24), 2527
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40. Alimentazione: bambini e adolescenti
vittime del marketing
Tuttavia l'aspetto più inquietante è il
messaggio diretto ai bambini, teso a sminuire
l'autorevolezza delle scelte dei genitori.
Il messaggio insinuante del nuovo marketing è
che gli adulti non sappiano di cosa ha
veramente bisogno un bambino e che in fondo
sia il bambino stesso deputato a decidere, in
una sorta di rozza democrazia, che cosa
mangiare e come.
NEJM 2006, 354, (24), 2527
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43. Dove sta andando questa società?
Dall’homo sapiens all’homo videns
(G. Sartori)
• Dalla tradizione orale e scritta a quella visiva
– Presenza e ruolo dei genitori ieri ed oggi
– Dalle tradizionali agenzie di socializzazione (famiglia,
scuola, comunità parrocchiale e quant’altro) alla TV,
maestra di vita
• Isolati dentro e fuori tutti in casa ed ad ognuno la propria TV
• La realtà è veramente tale solo in TV
“Crediamo soltanto a ciò che vediamo, perciò, da quando c'è la
televisione, crediamo a tutto”. (D. Hildebrandt)
“La televisione dà l'illusione di rappresentare la realtà” e “facciamo
fatica a capirlo, che la televisione può mentire”. (J. Le Goff)
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48. Da Bianchi di Castelbianco)
FAMIGLIA
RAPPORTI
FIGLIO
• BAMBINO POCO AUTONOMO
• PROBLEMI EDUCATIVI
(bambino a cui è concesso tutto o quasi,
iperprotezione, scarsa presenza dei genitori)
• ECCESSIVE RICHIESTE E ASPETTATIVE
• CONFRONTO TRA FRATELLI PER
PRESTAZIONI E RENDIMENTO
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49. Da Bianchi di Castelbianco)
FAMIGLIA
RAPPORTI
FIGLIO - ALUNNO
• SQUALIFICA DEGLI INSEGNANTI E DEI METODI
EDUCATIVI E DIDATTICI
• DELEGA AGLI INSEGNANTI E ALLA SCUOLA
• ASPETTATIVE TROPPO ELEVATE RISPETTO
ALL’APPRENDIMENTO
• CONFRONTO COSTANTE CON GLI ALTRI ALUNNI E
GENITORI
• RICHIESTE ELEVATE ALLA SCUOLA MATERNA
(lettura e scrittura a 4/5 anni)
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50. FAMIGLIA
RAPPORTI
FIGLIO - PAZIENTE
• “MEDICALIZZAZIONE” DELLA FISIOLOGIA
• DELEGA AL PEDIATRA E ALLA SANITA’
• VISITE REITERATE PER “STARE TRANQUILLI”
• “DISORGANIZZAZIONE” EDUCATIVA
• RICHIESTE ELEVATE DI FARMACI
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51. L’ambiente mediatico
• Pervasività dei mezzi di comunicazione
• Convergenza mediatica delle conoscenze
e dei contenuti culturali
• Potere modellizzante dei mezzi di
comunicazione, da comprendere,
neutralizzare e volgere al proprio utile
Necessità di coltivare e sviluppare una
“NUOVA dimensione” dell’apprendimento
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52. “TO BUY OR NON TO BUY: THAT IS THE QUESTION….”
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53. “Non c’è democrazia senza partecipazione, non c’è
cittadinanza attiva senza formazione, non c’è formazione
senza informazione, cultura, consapevolezza critica. Se
vogliamo che i media servano la vita democratica di un
paese, dobbiamo partire da un approccio democratico ed
educativo ai media. La scuola è necessaria”
L. Jospin UNESCO a Toulouse ( luglio1990) sul futuro della Media Education
“Al giorno d’oggi l’educazione ai media è di importanza
vitale per poter esercitare una cittadinanza piena e attiva,
così come lo è stata l’alfabetizzazione all’inizio del XIX
secolo”
Viviane Reding, Commissaria responsabile della Società dell’informazione e dei
media.
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54. La Media Education
• Educazione CON i media, considerati come
strumenti da utilizzare nei processi educativi
• Educazione AI media, che fa riferimento
alla comprensione critica dei media,
non solo come strumenti, ma come
linguaggio e fonte di cultura
• Educazione PER i media, livello rivolto
alla formazione dei professionisti
Ruolo centrale della FAMIGLIA, ma non solo
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Come pediatra ho iniziato a lavorare da “infettivologo”. Tante visite per febbri e malattie. Quanti morbilli e infezioni diventate rare dopo le vaccinazioni. Quante domiciliari per febbri. In questo ultimo decennio meno malattie infettive ed epidemia di patologie psicosomatiche, di ansie, di depressioni (anche dei bambini). 1 bambino su due presenta episodi di questo tipo o difficoltà scolastiche o problemi correlati a stress familiari, scolastici o sociali. Su tutti prevale il diagio creato da separazioni ove il bambino diventa il capro espiatorio delle liti dei genitori
Determinanti della salute. Su tutto prevale la mortalità da incideti (circa metà causati da uso e abuso di alcol e droghe. Soprattutto uso, non è necessario l’abuso per aumentare gli incidenti. Altro problema la sofferenza psicosociale. Malattie? Due obesità e asma nel cui determinismo incidono gli stessi fattori: inquinamento, scarso movimento e eccesso di cibo
Il MMG non può più lavorare attraverso interventi “puntuali e tra loro scoordinati”, ma ha bisogno di chiedersi e di sapere, per esempio, quanti sono i pazienti con particolari patologie, le loro comorbilità, come essi sono trattati, se hanno raggiunto determinati obiettivi di salute, se hanno criticità gestionali (e quindi se corrono particolari rischi clinici) e tra essi quali sottogruppi generano costi elevati e/o comprimibili con una migliore strategia assistenziale