Deontologia e neuropediatria.L’imprinting deontologico come indispensabile premessa quando ci sono di mezzo bambini, handicap, comunicazione difficile fra medici e fra medici e famiglia
Ähnlich wie Deontologia e neuropediatria.L’imprinting deontologico come indispensabile premessa quando ci sono di mezzo bambini, handicap, comunicazione difficile fra medici e fra medici e famiglia
Ähnlich wie Deontologia e neuropediatria.L’imprinting deontologico come indispensabile premessa quando ci sono di mezzo bambini, handicap, comunicazione difficile fra medici e fra medici e famiglia (20)
Deontologia e neuropediatria.L’imprinting deontologico come indispensabile premessa quando ci sono di mezzo bambini, handicap, comunicazione difficile fra medici e fra medici e famiglia
1. Codice di DEONTOLOGIA
MEDICA
L’imprinting deontologico
come indispensabile premessa
quando ci sono di mezzo
bambini, handicap,
comunicazione difficile fra medici e fra medici e
famiglia
Alberto Ferrando www.apel-pediatri.it
2. FRAMMENTAZIONE E MANCANZA DI COMUNICAZIONE
Consul
pdf
ESEMPIO DI STRUTTURE NON COMUNICANTI:
Consul
pdf pdf pdf pdf
pdf
Consul
pdf Consul
pdf ASLOspedale
Ospedale
pdf Ospedale
ASL ASL
ASL
Ospedale Ospedale
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6. DAMI: dipartimento aperto
materno-infantile
La prossima riunione dell'APEG avverrà giovedi 27 novembre
1997 alle ore 21 al Gaslini in Aula Magna e conciderà con la
riunione del Dipartimento materno infantile
(DAMI: dipartimento aperto materno-infantile).
L'argomento principale della serata sarà:
"Scelta di una attività sportiva in base alle caratteristiche
morfo-strutturali del bambino".
Relatore dott. S. Becchetti
Al termine verrà presentato quanto fatto e cosa potrà offrire
il DAMI ai pediatri extra e intraospedalieri.
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11. OBIETTIVI SEMPRE PERSEGUITI: LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
sempi di continuità assistenziale
) con passaggio diretto di responsabilità da una
gura professionale ad un’altra:
alla gravidanza alla nascita (dall’ostetrico al neonatologo)
alla nascita all’arrivo a casa (dal neonatologo al pediatra curante)
al pediatra al medico di medicina generale
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12. Esempi di continuità assistenziale
B) Comunicazione ciclica o bidirezionale
- dalla vita in comunità alla vita casalinga
(dal pediatra di comunità o dal medico
scolastico al pediatra curante)
- dal pediatra del consultorio al pediatra
curante
- dallo specialista al pediatra curante
- dall’ospedale al pediatra curante
- dal medico della guardia medica al pediatra
curante
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13. In situazioni di emergenza/urgenza o
di patologie gravi si evidenziano
o si accentuano problemi di
(dis)organizzazione, di comunicazione,
E di integrazione
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14. Operiamo in un SSR ma, per
vari problemi in varie situazioni e
soprattutto in caso di patologue
“gravi” andiamo avanti tramite
la buona volontà del singolo
-
o il volontariato
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15. Dal 2002 ci siamo dotati, in
autonomia anche economica di
strumenti di comunicazione:
Siti e Mailing list
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18. 9 ottobre 2008
Cari Colleghi
……………….
Ad un mio bambino di 10 anni affetto da microcefalia,tetraparesi
spastica severa,epilessia, gravo ritardo psicomotorio,alimentazione
enterale (PEG) esclusiva........ .
Il Centro di riferimento ha richiesto :
1) monitoraggio terapia domiciliare
2) assistenza infermieristica domiciliare da parte dell'ASL.
La mamma (extracomunitaria sola ! ) mi ha chiesto aiuto.
Alla mia domanda per assistenza infermieristica domiciliare il distretto
ha risposto che NON ESISTE assistenza domiciliare per i bambini c'è
solo per gli adulti.
Io provvedo come assistenza domiciliare programmata e per il resto ?
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21. Rete di Presa in carico Pazienti
Malattie Rare
Servizio
Operatori Accoglienza
MMG / PLS
ospedalieri Socio - Sanitaria
Patient Manager
pres.m.r . : sul Territorio
Patient Manager
Operatori C. Assistente
Riabilitazione ASL Paziente Sociale ASL
famiglia
Paziente Psicologi e
Ser. Pediatri
Farmaceutici e famiglia
Consultori ASL
ASL
Volontariato
Assistente Associazioni
Sanitaria ASL
Personale
Infermieristico
ASL
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22. OMS: FARE SISTEMA PER
UN’ALLEANZA PER LA SALUTE
Istituzioni Medici,
Infermieri
Altri
operatori
Rappresentanze Mondo
Cittadini
sociali produttivo
Terzo settore Mondo della
Volontariato comunicazione
Cooperative sociali
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23. CAPO III - Doveri di assistenza
Art. 32 - Doveri del medico nei confronti dei
soggetti fragili -
Il medico deve impegnarsi a tutelare il minore,
l’anziano e il disabile, in particolare quando
ritenga che l’ambiente, familiare o extrafamiliare,
nel quale vivono, non sia sufficientemente sollecito
alla cura della loro salute,
ovvero sia sede di maltrattamenti fisici o
psichici, violenze o abusi sessuali, fatti salvi
gli obblighi di segnalazione previsti dalla legge.
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24. Il medico deve adoperarsi, in qualsiasi
circostanza, perché il minore possa fruire di quanto
necessario a un armonico sviluppo psico-fisico e
affinché allo stesso, all’anziano e al disabile siano
garantite qualità e dignità di vita, ponendo
particolare attenzione alla tutela dei diritti degli
assistiti non autosufficienti sul piano psico - fisico
o sociale, qualora vi sia incapacità manifesta di
intendere e di volere, ancorché non legalmente
dichiarata.
Il medico, in caso di opposizione dei legali
rappresentanti alla necessaria cura dei minori e degli
incapaci, deve ricorrere alla competente autorità
giudiziaria.
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25. INTANTO LA MEDICINA E’ CAMBIATA:
INTANTO LA MEDICINA E’ CAMBIATA:
DA SANITA’ A SALUTE
DA SANITA’ A SALUTE
OVVERO
OVVERO
DALLA CULTURA DELLA MALATTIA
DALLA CULTURA DELLA MALATTIA
ALLA CULTURA DELLA SALUTE
ALLA CULTURA DELLA SALUTE
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26. Superamento del concetto “paternalistico”
del Medico e sostituzione della “cultura della
malattia” con la “cultura della salute”
integrare il tradizionale
modello bio- medico
To cure (processi di diagnosi e
terapia)
To care con un più articolato
modello di medicina
centrata sul bambino e la
famiglia (Patient -and
Family- Centered Care o
PFCC).
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27. Il Pediatra che avrà realizzato un'adeguata
formazione al counselling e alla PFCC avrà
inoltre nuovi strumenti per cogliere
comportamenti disfunzionali all'interno della
famiglia e potrà con maggiore competenza
svolgere il fondamentale ruolo di facilitatore
del ben-essere globale del bambino, cui sempre
più la moderna Società lo richiama
SOPRATTUTO IN SITUAZIONI DI
PATOLOGIA
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28. L'essenza del PFCC è la certezza che ogni
persona ha il diritto di essere integralmente
rispettata e considerata, avendo al contempo
la consapevolezza che la relazione di cura
efficace si fonda sull’alleanza tra il
medico, il bambino e la famiglia
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30. Per una buona (…non dico ottima) “continuità di cura”
- Aspetti etici della professione
- Formazione
- Comunicazione
- Chiara ripartizione dei ruoli
- Evitare duplicazioni di servizi
- Evitare servizi che inducano bisogni
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31. Il pediatra di famiglia (e non solo) si
occupa di
• TANTI bambini poco malati (o falsi
bisogni o induzione di bisogni: Mongering
Disease”)
• POCHI bambini molto malati
• TUTTI i bambini da non far ammalare
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32. Il “problema” va affrontato a 360 °
NON è solo del territorio o dell’ospedale
ma richiede una comunicazione e
collaborazione tra strutture Sanitarie e
sociali e tra Enti ed Istituzioni… cioè
continuità dell’assistenza al bambino -
cittadino
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33. Il “paradosso della salute”
( Barsky)
Offerte
disorganizzate
di prestazioni e
Aspettative ECCESSO E DUPLICAZIONE
miracolistiche DI PRESTAZIONI
Nevrosi
Minori Maggiore
da
malattie disillusione
prevenzione
onnipotenza
della
medicina
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34. Rete di Presa in carico Pazienti
Malattie Rare
Servizio
Operatori Accoglienza
MMG / PLS
ospedalieri Socio - Sanitaria
Patient Manager
pres.m.r . : sul Territorio
Patient Manager
Operatori C. Assistente
Riabilitazione ASL Paziente Sociale ASL
famiglia
Paziente Psicologi e
Ser. Pediatri
Farmaceutici e famiglia
Consultori ASL
ASL
Volontariato
Assistente Associazioni
Sanitaria ASL
Personale
Infermieristico
ASL
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36. Dobbiamo cercare di prevenire agendo a vari livelli: media, Ordini
dei Medici e altri Ordini professionali, Formazione del Medico
cercando di aumentare la formazione deontologica del medico e
creando alleanze con i cittadini
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39. STIAMO CERCANDO DI FARE IN MODO CHE LA DEONTOLOGIA
VENGA INTRODOTTA IN MODO SISTEMATICO NELLA
FORMAZIONE DEL MEDICO PRIMA DELLA LAUREA
STUDENTI DI MEDICINA CHIAMATI A COLLABORARE CON
L’ORDINE DEI MEDICI
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43. Uno dei principali valori del
Giuramento professionale e
del Codice Deontologico è
rappresentato dalla
attenzione verso la persona
che è al centro della nostra
attività professionale
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44. In conclusione riteniamo sia un preciso
obbligo da parte di coloro che hanno il
compito di orientare la formazione dei
Pediatri e più in generale dei Medici e dei
Sanitari, di attivare tale formazione sia nel
corso dell' iter studiorum che nelle attività
di formazione medica continua (ECM)
In specialità……?????
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45. Che cosa è un codice di
deontologia?
Quali rapporti con le norme
di legge?
Quale responsabilità?
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46. Che cosa è un codice
di deontologia?
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Istituto di Medicina Legale - Università degli Studi di Macerata
47. Il termine di deontologia deriva dai
termini greci
"to deon" : "ciò che deve essere e che
si deve fare" e
"logos" : "discorso, parola, scienza ".
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48. Che cosa è un codice di deontologia?
Il codice deontologico rappresenta un
atto di autodisciplina, di norme quindi
emanate dagli organi rappresentativi di
una professione a cui viene generalmente
riconosciuto “il duplice ruolo di fonte di
orientamento professionale e di
paradigma per la valutazione di condotte
articolato su regole fondamentali di
comportamento”
[Barni 1997]
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49. PAROLA CHIAVE
“COMPORTAMENTO”
FONTI DI ISPIRAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Conoscenze scientifiche
e competenza professionale
Leggi dello Stato
Codice deontologico
Norme etiche
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50. ETICA
DEONTOLOGIA
DIRITTO
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51. LE DUE ANIME
DEL
CODICE di DEONTOLOGIA
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54. OTTICA NEGATIVA
Centralità del medico
Prevenzione di sanzioni
Sentenze della Magistratura come guida ed
appiattimento della cultura scientifica
Medicina difensiva e danni al paziente da
omesso intervento qualificato
Esasperazione degli aspetti formali
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55. OTTICA POSITIVA
Centralità del paziente
Obiettivo: tutela della salute
Conoscenze scientifiche aggiornate
come guida
Medicina ispirata alla solidarietà
con il paziente
Valorizzazione degli aspetti sostanziali
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59. La garanzia migliore che offriamo è il fatto che la tua
pratica va avanti a nostre spese e non chiediamo
alcuna ricompensa fino al momento in cui tu verrai
risarcito.
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63. Rispondiamo in attivo con:
-Competenza
-Professionalità
-Aggiornamento
-Comunicazione
-Risk Management
-E non solo con la difesa che deve comunque
essere messa in atto, organizzata e coordinata
Lavorando in equipe (E NON PER L’EQUIPE)
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64. ACOG Recommends Partnering With
Patients to Improve Safety Obstet
Gynecol. 2011
Raccomanda di coinvolgere attivamente i
pazienti nella pianificazione dei servizi
sanitari per ridurre i rischi e migliorare i
risultati.
Per una interazione positiva tra medico e
paziente si deve creare una “ALLEANZA”
basata sulla comunicazione con i
pazienti, ascoltando le loro
preoccupazioni, e facilitando una loro
partecipazione attiva www.apel-pediatri.it
65. ACOG Recommends Partnering With
Patients to Improve Safety Obstet Gynecol. 2011
….per facilitare la comunicazione con i
pazienti si consiglia anche di parlare
lentamente in un linguaggio semplice e
comprensibile, limitando la quantità di
informazioni fornite, ripetendo i concetti ,
utilizzando tecniche di teach back,
incoraggiando a fare domande e fornendo
materiale scritto
”L’alleanza con i pazienti attraverso il
miglioramento della comunicazione si
traduce in soddisfazione del paziente,
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66. Sapere comunicare
COMPRESO SAPER ASCOLTARE
Perche’ ?
• Per raccogliere l’anamnesi
• Per comunicare con il paziente
• Per comunicare la diagnosi
• Per ottenere consenso informato
• Per migliorare la compliance terapeutica
• Per instaurare un rapporto Medico-Paziente
MALASANITA’ - COMUNICAZIONE
La maggior parte dei rinvii a giudizio sono in rapporto a “mala
comunicazione”
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68. LOGICA REPRESSIVA
CODICE di DEONTOLOGIA
come insieme di norme
•vincolanti
•il cui mancato rispetto è
sanzionabile
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69. mancato rispetto sanzionabile
D. P. R. 5 aprile 1950, n. 221.
Capo IV - Delle sanzioni disciplinari e del relativo
procedimento
Art. 40.
Le sanzioni disciplinari sono:
1) l'avvertimento, che consiste nel diffidare il
colpevole a non ricadere nella mancanza commessa;
2) la censura, che è una dichiarazione di biasimo per
la mancanza commessa;
3) la sospensione dall'esercizio della professione per
la durata da uno a sei mesi, salvo quanto è stabilito
dal successivo art. 43;
4) la radiazione dall'Albo.
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70. Art. 1 - Definizione
Il Codice di Deontologia Medica
contiene principi e regole che il medico-
chirurgo e l'odontoiatra, iscritti agli
albi professionali dell'Ordine dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri, di seguito
indicati con il termine di medico,
devono osservare nell'esercizio della
professione.
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71. Art. 2 - Potestà disciplinare. Sanzioni
L'inosservanza dei precetti, degli obblighi e dei
divieti fissati dal presente Codice di Deontologia
Medica e ogni azione od omissione, comunque
disdicevoli al decoro o al corretto esercizio della
professione, sono punibili dalle Commissioni
disciplinari con le sanzioni previste dalla legge.
Le sanzioni, nell’ambito della giurisdizione
disciplinare, devono essere adeguate alla gravità
degli atti.
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72. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la
salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con l’autorità
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73. COSTITUZIONE ITALIANA
TITOLOArt. 3.
II
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
DOVERI GENERALI
DEL MEDICO - CAP. I
eguali davanti alla legge, esenza distinzione di sesso,
Libertà, indipendenza dignità della professione
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
Art. 3
di condizioni personali e sociali.
- Doveri del medico -
Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica
Art. 32.
dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della
dignità Repubblica tutela la distinzionicome di sesso, di etnia, di
La della persona umana, senza salute di età, fondamentale
religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace
diritto dell'individuo e interesse della collettività,
e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle
quali opera. garantisce cure gratuite agli indigenti.
e
La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione
"stato di completo benessere
cioè di benessere fisico e psichico della persona.
fisico, psichico e sociale
e non semplice assenza di malattia"
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74. Codice deontologico del medico
Articolo 4
- Libertà e indipendenza della professione -
Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle
conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della
professione, assumendo come principio il rispetto della vita,
della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della
persona;
Articolo 5
- Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente -
Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di
tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della
salute individuale e collettiva.
collettiva
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75. Codice deontologico del medico
Articolo 16
- Accanimento diagnostico-terapeutico -
Il medico, anche tenendo conto delle volontà del paziente
laddove espresse, deve astenersi dall’ostinazione in
trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa
fondatamente attendere un beneficio per la salute del
malato e/o un miglioramento della qualità della vita.
Articolo 30
- Conflitto di interesse -
Il medico deve evitare ogni condizione nella quale il giudizio
professionale riguardante l’interesse primario, qual è la
salute dei cittadini, possa essere indebitamente
influenzato da un interesse secondario.
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76. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con l’autorità
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77. Codice deontologico del medico
Articolo 21
- Competenza professionale -
Il medico deve garantire impegno e competenza professionale ...
Egli deve affrontare nell’ambito delle specifiche responsabilità e
competenze ogni problematica con il massimo scrupolo e
disponibilità
Articolo 19
- Aggiornamento e formazione professionale permanente -
Il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-
scientifica etico-deontologica e gestionale-organizzativa, onde
garantire lo sviluppo continuo delle sue conoscenze e competenze
in ragione dell’ evoluzione dei progressi della scienza, e di
confrontare la sua pratica professionale con i mutamenti
dell'organizzazione sanitaria e della domanda di salute dei
cittadini.
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78. Codice deontologico del medico
Articolo 6 - Qualità professionale e gestionale -
Il medico agisce secondo il principio di efficacia delle cure nel
rispetto dell’autonomia della persona tenendo conto dell’uso
appropriato delle risorse.
Il medico è tenuto a collaborare alla eliminazione di ogni forma
di discriminazione in campo sanitario, al fine di garantire a
tutti i cittadini stesse opportunità di accesso, disponibilita,
̀
utilizzazione e qualità delle cure.
Articolo 13
- Prescrizione e trattamento terapeutico -
Le prescrizioni e i trattamenti devono essere ispirati ad
aggiornate e sperimentate acquisizioni scientifiche tenuto conto
dell’uso appropriato delle risorse, sempre perseguendo il
beneficio del paziente con criteri di equità.
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79. Codice deontologico del medico
Articolo 13
- Prescrizione e trattamento terapeutico -
…
Il medico è tenuto a una adeguata conoscenza della natura e degli
effetti dei farmaci, delle loro indicazioni, controindicazioni,
interazioni e delle reazioni individuali prevedibili, nonché delle
caratteristiche di impiego dei mezzi diagnostici e terapeutici e
deve adeguare, nell’interesse del paziente, le sue decisioni ai
dati scientifici accreditati o alle evidenze metodologicamente
fondate.
Sono vietate l’adozione e la diffusione di terapie e di presidi
diagnostici non provati scientificamente o non supportati da
adeguata sperimentazione e documentazione clinico-scientifica,
nonché di terapie segrete.
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80. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con l’autorità
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81. Codice deontologico del medico
Articolo 8
- Obbligo di intervento -
Il medico, indipendentemente dalla sua abituale attività, non
può mai rifiutarsi di prestare soccorso o cure d'urgenza e
deve tempestivamente attivarsi per assicurare assistenza.
Articolo 9
- Calamità -
Il medico, in caso di catastrofe, di calamità o di epidemia,
deve mettersi a disposizione dell'Autorità competente.
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82. Codice deontologico del medico
Articolo 23
- Continuità delle cure -
Il medico deve garantire al cittadino la continuità delle cure.
In caso di indisponibilità, di impedimento o del venir
meno del rapporto di fiducia deve assicurare la
propria sostituzione, informandone il cittadino.
Il medico che si trovi di fronte a situazioni cliniche alle
quali non sia in grado di provvedere efficacemente,
deve indicare al paziente le specifiche competenze
necessarie al caso in esame.
Il medico non può abbandonare il malato ritenuto inguaribile, ma
deve continuare ad assisterlo anche al solo fine di lenirne la
sofferenza fisica e psichica.
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83. Quel complesso di interventi che, senza mai andare
ncontro ad interruzioni di flusso e quindi
di omissioni o, viceversa, a ridondanze di cure,
ealizza un percorso assistenziale articolato in più
servizi e in più figure, in risposta ai bisogni
di salute del bambino"
Clemente A. La continuità dell'assistenza al bambino. Riv.Ital.Pediatr. 2001; 27; 584-585
Soc. Italiana di
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84. empi di continuità assistenziale
con passaggio diretto di responsabilità da una
ura professionale ad un’altra:
lla gravidanza alla nascita (dall’ostetrico al neonatologo)
lla nascita all’arrivo a casa (dal neonatologo al pediatra curante)
l pediatra al medico di medicina generale
Soc. Italiana di
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85. Esempi di continuità assistenziale
B) Comunicazione ciclica o bidirezionale
- dalla vita in comunità alla vita casalinga
(dal pediatra di comunità o dal medico
scolastico al pediatra curante)
- dal pediatra del consultorio al pediatra
curante
- dallo specialista al pediatra curante
- dall’ospedale al pediatra curante
- dal medico della guardia medica al pediatra
curante
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86. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con l’autorità
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87. Codice deontologico del medico
Articolo 10
- Segreto professionale -
Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è
confidato o di cui venga a conoscenza nell’esercizio della
professione.
Il medico deve informare i suoi collaboratori dell ’obbligo del
segreto professionale. L’inosservanza del segreto medico
costituisce mancanza grave quando possa derivarne profitto
proprio o altrui ovvero nocumento della persona assistita o di
altri.
La rivelazione è ammessa ove motivata da una giusta causa, ....
Il medico non deve rendere al Giudice testimonianza su fatti e
circostanze inerenti il segreto professionale.
La cancellazione dall'albo non esime moralmente il medico dagli
obblighi del presente articolo.
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88. Codice deontologico del medico
Articolo 11
- Riservatezza dei dati personali -
Il medico è tenuto al rispetto della riservatezza nel trattamento
dei dati personali del paziente e particolarmente dei dati
sensibili inerenti la salute e la vita sessuale. Il medico
acquisisce la titolarità del trattamento dei dati sensibili nei
casi previsti dalla legge, previo consenso del paziente o di chi
ne esercita la tutela.
Articolo 12
- Trattamento dei dati sensibili -
Al medico, è consentito il trattamento dei dati personali idonei a
rivelare lo stato di salute del paziente previa richiesta o
autorizzazione da parte di quest’ultimo, subordinatamente ad
una preventiva informazione sulle conseguenze e sull’opportunità
della rivelazione stessa.
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89. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con l’autorità
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90. Codice deontologico del medico
Articolo 24
- Certificazione -
Il medico è tenuto a rilasciare al cittadino certificazioni relative
al suo stato di salute che attestino dati clinici direttamente
constatati e/o oggettivamente documentati. Egli è tenuto alla
massima diligenza, alla più attenta e corretta registrazione dei
dati e alla formulazione di giudizi obiettivi e scientificamente
corretti.
Articolo 25
- Documentazione clinica -
Il medico deve, nell’interesse esclusivo della persona assistita,
mettere la documentazione clinica in suo possesso a
disposizione della stessa o dei suoi legali rappresentanti o di
medici e istituzioni da essa indicati per iscritto.
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91. Codice deontologico del medico
Articolo 26
- Cartella clinica -
La cartella clinica delle strutture pubbliche e private deve essere
redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto
delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad
ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica e al suo
decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate.
La cartella clinica deve registrare i modi e i tempi delle
informazioni nonché i termini del consenso del paziente, o di
chi ne esercita la tutela, alle proposte diagnostiche e
terapeutiche; deve inoltre registrare il consenso del paziente
al trattamento dei dati sensibili, con particolare riguardo ai
casi di arruolamento in un protocollo sperimentale.
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92. Codice deontologico del medico
Le parole
“documentazione”
“documentare”
“documentato”
ricorrono inoltre nei seguenti articoli:
Art. 13 (prescrizione e trattamento terepeutico)
Art 28 (fiducia del cittadino)
Art. 35 (acquisizione del consenso)
Art. 38 (autonomia e direttive anticipate)
Art. 60 (consulenza e consulto)
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93. DOVERI DEONTOLOGICI
FONDAMENTALI
dovere di operare per la salute
dovere di competenza
dovere di assistere
dovere di riservatezza
dovere di documentare
dovere di collaborare con
l’autorità
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94. Codice deontologico del medico
Articolo 1
- Definizione -
Il medico è tenuto a prestare la massima collaborazione e
disponibilità nei rapporti con il proprio Ordine professionale.
Articolo 2
- Potestà e sanzioni disciplinari -
Il medico deve denunciare all’Ordine ogni iniziativa tendente ad
imporgli comportamenti non conformi alla deontologia
professionale, da qualunque parte essa provenga.
Articolo 4
- Libertà e indipendenza della professione -
Il medico deve operare al fine di salvaguardare l’autonomia
professionale e segnalare all’Ordine ogni iniziativa tendente a
imporgli comportamenti non conformi alla deontologia
professionale.
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95. Codice deontologico del medico
Articolo 13
- Prescrizione e trattamento terapeutico -
È obbligo del medico segnalare tempestivamente alle autorità
competenti, le reazioni avverse eventualmente comparse
durante un trattamento terapeutico.
Articolo 14
- Sicurezza del paziente e prevenzione del rischio clinico -
Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di
sicurezza del paziente e contribuire all'adeguamento
dell'organizzazione sanitaria, alla prevenzione e gestione
del rischio clinico anche attraverso la rilevazione,
segnalazione e valutazione degli errori al fine del
miglioramento della qualità delle cure.
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96. Codice deontologico del medico
Articolo 32
- Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili -
Il medico deve impegnarsi a tutelare il minore, l'anziano e il
disabile, … fatti salvi gli obblighi di segnalazione previsti dalla
legge. … Il medico, in caso di opposizione dei legali
rappresentanti alla necessaria cura dei minori e degli incapaci,
deve ricorrere alla competente autorità giudiziaria.
Articolo 37
- Consenso del legale rappresentante -
Il medico, nel caso in cui sia stato nominato dal giudice tutelare
un amministratore di sostegno deve debitamente informarlo e
tenere nel massimo conto le sue istanze. In caso di opposizione
da parte del rappresentante legale al trattamento necessario e
indifferibile a favore di minori o di incapaci, il medico è tenuto
a informare l'autorità giudiziaria.
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97. Codice deontologico del medico
Articolo 55
- Informazione sanitaria -
Il medico collabora con le istituzioni pubbliche al fine di una
corretta informazione sanitaria ed una corretta educazione alla
salute.
Articolo 64
- Doveri di collaborazione -
Il medico è tenuto a comunicare al Presidente dell’Ordine eventuali
infrazioni alle regole, al reciproco rispetto e alla corretta
collaborazione tra colleghi e alla salvaguardia delle specifiche
competenze che devono informare i rapporti della professione
medica con le altre professioni sanitarie.
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98. Codice deontologico del medico
Articolo 67
- Esercizio abusivo della professione e prestanomismo -
Il medico che nell'esercizio professionale venga a conoscenza di
prestazioni mediche o odontoiatriche effettuate da non
abilitati alla professione o di casi di favoreggiamento
dell’abusivismo, è obbligato a farne denuncia all’Ordine
territorialmente competente.
Articolo 68
- Medico dipendente o convenzionato -
Il medico qualora si verifichi contrasto tra le norme deontologiche
e quelle proprie dell'ente, pubblico o privato, per cui presta la
propria attività professionale, deve chiedere l'intervento
dell'Ordine, onde siano salvaguardati i diritti propri e dei
cittadini.
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99. Codice deontologico del medico
Articolo 69
- Direzione sanitaria -
Egli comunica all’Ordine il proprio incarico e collabora con l’Ordine
professionale, competente per territorio, nei compiti di
vigilanza sulla collegialità nei rapporti con e tra medici per la
correttezza delle prestazioni professionali nell’interesse dei
cittadini.
Articolo 70
- Idoneità – Valutazione medica -
Il medico è tenuto a far valere, in qualsiasi circostanza, la sua
potestà di tutelare l’idoneità psicofisica dell’atleta valutando se
un atleta possa intraprendere o proseguire la preparazione
atletica e l’attività sportiva. Il medico deve esigere che la sua
valutazione sia accolta, denunciandone il mancato accoglimento
alle autorità competenti e all'Ordine professionale.
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