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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
RETE LOGISTICA INTEGRATA REGIONE BASILICATA
REPORT
INFORMAZIONI GENERALI
Linea di intervento: Gestione Sistema Monitoraggio Ambientale
Linea progettuale: CULTURA E SVILUPPO SOCIALE
Sito internet: //
Budget: 45.000 euro
Periodo attività: settembre 2017 – febbraio 2018
Luogo: Basilicata
Soggetti proponenti: Regione Basilicata – Dipartimento Programmazione e Finanze; Osservatorio Regionale Banche - Imprese di
Economia e Finanza (OBI)
Adesioni: //
Da alcuni anni la logistica è diventata un tema di grande attualità che ha travalicato l’ambito ristretto degli
specialisti, per coinvolgere un pubblico sempre più ampio, forse diretta conseguenza dell’importanza che
essa ha assunto in un mondo globalizzato, attraversato da flussi di merci di ogni tipo che alimentano le
catene produttive e distributive delle aziende.
Nonostante vecchie e nuove criticità, legate
soprattutto a carenze di tipo infrastrutturale, nel
Mezzogiorno d’Italia, e in particolare in
Basilicata, sono da registrare importanti segnali
positivi. Nel corso degli ultimi anni, ad esempio,
diverse imprese lucane sono state acquistate
da imprenditori esteri, a dimostrazione della
vitalità del tessuto imprenditoriale locale e della
sua capacità di costruire imprese “appetibili” ad
acquirenti stranieri. Il Mezzogiorno ha nei paesi
europei sia il principale mercato di sbocco della
loro produzione, sia il loro principale fornitore.
L’arrivo di capitali esteri accelera il processo di
internazionalizzazione di cui beneficiano non
soltanto le singole imprese, ma anche tutto
l’insieme dell’indotto locale.
Il Mezzogiorno è interessato inoltre da uno dei 9
corridoi principali della rete Ten-T previsti dalla
Commissione Europea, denominato
Scandinavo-Mediterraneo, che per la parte
italiana unisce, sull’asse del Brennero, Nord e
Sud Italia, affidando alla Basilicata un ruolo
importantissimo di connessione.
Immagine: la rete Ten-T in Italia
La logistica può essere quindi un’opportunità. Ed è per questo che bisogna accompagnare e sostenere i
processi di crescita e le iniziative imprenditoriali con politiche economiche ben congegnate, partendo dalla
realtà del mercato e dai bisogni reali delle imprese.
In questo modo la logistica può rappresentare sia un fattore autonomo di crescita e di sviluppo per il
territorio, sia uno strumento attraverso il quale le aziende del Mezzogiorno accedono con successo ai propri
mercati di sbocco.
Ecco perché il progetto Rete Logistica Integrata Regione Basilicata, inserendosi in questo contesto,
rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo e l’implementazione di un settore che rappresenta
sicuramente una grande opportunità di crescita per il futuro.
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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
Il progetto
Il progetto Rete Logistica Integrata Regione Basilicata prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità
di una Rete Logistica Integrata (ferro – gomma) in Basilicata, dedicata al trasporto merci. In particolare,
l’attività di studio è concentrata sulla ricognizione (indagine desk) di tutta la documentazione esistente (studi,
rapporti, mappe, legislazione nazionale e regionale), per verificare la fattibilità del Centro Intermodale di
Ferrandina e dell’Autoparco di Galdo di Lauria, nodi centrali per il trasporto delle merci da e verso il
Mezzogiorno d’Italia.
Nel dettaglio, il progetto prevede una corposa attività di ricerca e implementazione del database sul
commercio estero (fonte Istat) e del database sulla struttura produttiva regionale (fonte Movimprese
Unioncamere), procedendo all’analisi economica degli stessi ed elaborando gli indicatori statistici ritenuti
significativi.
Si passa poi ad un inquadramento e ad uno studio dell’evoluzione storica del sistema produttivo della
regione Basilicata, con analisi dettagliata delle imprese più significative delle province di Potenza e Matera.
A tal fine è previsto l’utilizzo di microdati per meglio comprendere le realtà industriali presenti sul territorio e
la loro evoluzione nel corso del tempo. Particolare attenzione viene prestata ai settori dell’agroalimentare,
dell’automotive (soprattutto per quanto riguarda la produzione della FIAT di Malfi) ed estrattivo, per la
provincia di Potenza, ed agroalimentare, del legno-mobilio (salotti) e della chimica. per la provincia di
Matera.
Si procede poi con un’analisi del sistema dei trasporti del Mezzogiorno e, nello specifico, della Basilicata, nel
quadro più ampio dei trasporti europei ed extraeuropei, con particolare riferimento al Corridoio Scandinavo
Mediterraneo relativo alla politica europea per le reti trans europee (Ten-T) per i trasporti, l’energia e le
telecomunicazioni. Quest’analisi è propedeutica alla predisposizione di uno scenario di previsione di
sviluppo del Centro Intermodale di Ferrandina, con stima degli impatti ambientali, economici ed
occupazionali e di un’analisi di fattibilità/opportunità della realizzazione dell’Autoparco di Galdo di
Lauria lungo l’Autostrada del Mediterraneo, tenendo in considerazione le normative vigenti sull’autotrasporto
di merci e delle dotazioni infrastrutturali ad oggi presenti lungo la suddetta tratta, al fine di evitare la “rottura
di carico” per il trasporto merci lungo le direttrici Sud-Nord e Nord-Sud.
Ad integrazione di questo lavoro teorico, vengono realizzate una serie di interviste dirette sul campo
presso interlocutori locali privilegiati, con una particolare attenzione al tessuto imprenditoriale locale (singoli
imprenditori o imprenditori riuniti in associazioni produttive), per verificare il quadro attuale del sistema
logistico regionale e l’eventuale utilità della creazione dei due centri.
Obiettivi
L’obiettivo principale del progetto Rete Logistica Integrata Regione Basilicata è quello di verificare la
fattibilità tecnico-amministrativa ed economico-finanziaria della realizzazione di una Rete Logistica Integrata
in Basilicata, attraverso la realizzazione del Centro Intermodale di Ferrandina e dell’Autoparco di Galdo di
Lauria.
La realizzazione della Rete ha, tra gli obiettivi indiretti, il collegamento dei sistemi produttivi lucani al
corridoio tirrenico, con sbocco al Porto di Gioia Tauro, e a quello jonico, con sbocco al Porto di Taranto.
Questo porterebbe a sfruttare appieno le potenzialità geografiche di una regione come la Basilicata, che si
configura come possibile anello di collegamento tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord, per facilitare l’accesso
dei prodotti ai mercati di sbocco, sia quelli diretti (in Italia e all’estero), sia quelli indiretti (alle regioni del Nord
Italia collegate con i mercati esteri).
Altro obiettivo raggiungibile attraverso lo studio di fattibilità è la verifica della possibilità di accesso del
trasporto multimodale alla Rete Europea Ten-T (Helsinki-Valletta), con il conseguente rafforzamento dei nodi
logistici e di trasporto regionale, con un potenziale miglioramento della competitività delle imprese regionali e
la creazione di nuove imprese e occupazione.
Beneficiari
A beneficiare della realizzazione di una Rete Logistica Integrata in Basilicata sarebbero, in primis, la
Regione e i Comuni, che ne trarrebbero vantaggi a livello infrastrutturale e per una migliore organizzazione
dei trasporti.
L’intero settore produttivo, ossia tutte le imprese che si avvalgono dei trasporti regionali, nazionali ed
esteri, ricaverebbe grossi benefici dalla realizzazione della Rete. Il miglioramento della competitività sui
mercati nazionali ed esteri delle imprese lucane, porterebbe inevitabilmente ad un maggiore sviluppo
dell’intero comparto produttivo, con un aumento notevole dell’occupazione in regione, a beneficio di tutti i
cittadini.
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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
Opportunità e criticità
Il progetto Rete Logistica Integrata Regione Basilicata rappresenta un’opportunità di crescita sia per il
settore dei trasporti in regione, sia per tutte le industrie, grandi e piccole, ad esso collegate. La realizzazione
del Centro Intermodale di Ferrandina e dell’Autoparco di Galdo di Lauria può contribuire senza dubbio a
migliorare la posizione strategica della Basilicata nel Mezzogiorno, all’interno del corridoio Scadinavo –
Mediterraneo (nell’ambito della Rete Europea Ten-T) e sulle direttrici Sud-Nord e Nord-Sud, con importanti
ricadute infrastrutturali, economiche ed occupazionali, sia nel breve che nel medio-lungo periodo.
Il territorio lucano, inoltre, è ben predisposto alla creazione di imprese internazionali nel settore logistico.
La realizzazione pratica delle opere previste dallo studio di fattibilità è certamente legata al superamento di
alcune criticità, come alcune carenze infrastrutturali e la necessità di reperire le risorse economiche
necessarie alla realizzazione del progetto.
Benefici attesi
Tra i benefici attesi dalla realizzazione di una Rete Logistica Integrata in Basilicata c’è sicuramente una
diminuzione dei tempi di percorrenza delle merci e dei prodotti rispetto ai mercati potenziali; una diminuzione
dei costi di trasporto ed un aumento della competitività delle imprese utilizzatrici, con particolare riferimento a
quelle dei sistemi produttivi lucani interessati.
La realizzazione del progetto potrebbe portare inoltre alla creazione di nuove imprese e di nuove opportunità
lavorative nel settore della logistica integrata, oltre che offrire un sostegno ai processi di
internazionalizzazione delle imprese esistenti.
Stato dell’arte
Il progetto è iniziato, con l’affidamento all’Osservatorio Regionale Banche – Imprese di Economia e Finanza,
a Settembre 2017.
Nel corso del progetto, il team di ricerca ha effettuato anche una serie di interviste sul campo per verificare il
quadro attuale del sistema logistico regionale e raccogliere feedback sull’eventuale utilità della creazione del
Centro Intermodale di Ferrandina e dell’Autoparco di Galdo di Lauria.
Queste le interviste effettuate:
- Dott. Lunati – CEO Azienda Agricola “La Taverna”
- Dott. Serio – Consigliere Delegato “Apofruit”
- Sig. Carone – Responsabile Logistico dello Stabilimento “Apofruit”
- Avv. Carlo Chiaruzzi – Amministratore ASI Matera
- Dott. Zoccali – già Direttore Attività Produttive Regione Basilicata e già Direttore ASI Potenza
- Ing. Bitondo – Ingegnere Comune di Matera e azienda “Di Leo”
Il 20 Febbraio 2018, dopo aver svolto tutte le attività previste di analisi ed elaborazione dei dati raccolti, il
Report Finale, validato dall’OBI, è stato consegnato alla Regione Basilicata – Dipartimento
Programmazione e Finanze.
E’ prevista la realizzazione di un evento pubblico di divulgazione dei principali risultati ottenuti con il progetto.
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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
Goals SdGS individuati nell’ambito del progetto:
Da sempre nella storia dell’uomo il viaggio rappresenta un momento importante e caratterizzante delle
diverse epoche e modelli sociali. Ogni antica civiltà fondava il proprio potere e la propria forza sulla capacità
di avviare e mantenere rapporti con popoli diversi, attraverso gli scambi commerciali, scambi che
consentivano di far viaggiare non solo merci ma idee, conoscenze e cultura. Il progetto Rete Logistica
Integrata Regione Basilicata vuole verificare la fattibilità tecnico–amministrativa ed economico– finanziaria
di una Rete Logistica Integrata in Basilicata e collegare i sistemi produttivi lucani tramite una moderna rete
intermodale, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile legato all’energia, sfruttando le potenzialità geografiche
della Basilicata, quale anello di collegamento tra il Mezzogiorno, il Centro e il Nord e verificando così la
possibilità e l’opportunità di accesso del trasporto multimodale alla Rete Europea TEN-T (Helsinki – Valletta).
Il progetto vuole dunque promuovere una crescita economica, creando nuovi modelli di sviluppo, slegandoli
dal degrado ambientale, investendo in infrastrutture sostenibili, nella ricerca scientifica e tecnologica, pulita e
rispettosa dell’ambiente. L’urbanizzazione pone anche grandi sfide. Le città moderne hanno un enorme
impatto ambientale. Entro il 2030 fornire l'accesso ai sistemi di trasporto sicuri, accessibili, e sostenibili,
migliorando la sicurezza e creando modelli rappresentativi, avviando processi decisionali a tutti i livelli, è
obiettivo importante e il progetto si muove su queste linee guida, poiché promuove la cooperazione
regionale tra Nord e Sud del mondo, nell’ottica di un sistema commerciale basato su regole, aperto e
multilaterale.