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MICROBIOLOGIA

   Le Colture




                Porta Amalia
CAPPA A FLUSSO
     LAMINARE
     VERTICALE



                                  QuickTime™ and a
                                   decompressor
-Proteggere sia il         are needed to see this picture.


campione che l’operatore
Sterilità e lavoro al bunsen



   30 cm                30 cm

area sterile       intorno alla fiamma



         fiamma ossidante            fiamma riducente
             (azzurra)                    (gialla)
Lavorare in condizioni sterili
1. Pipette cotonate e NON pipettare MAI a bocca.

3. Lavorare sotto cappa possibilmente con un bunsen da
   cappa a portata di mano.

5. Mettere tutto il necessario dentro la cappa prima di
   cominciare. Tutti i movimenti perturbano flusso
   laminare, rendendo inefficiente la cappa.

7. Tenere solo quanto necessario.
2.   Tenere le pipette in modo che puntino verso avanti e non
     verso l'operatore. Evitare che la punta superi il piano
     forellato dove si crea la barriera d'aria.

4.   Richiudere le cose il piu' presto possibile.

•    Non passare MAI sulle fiasche o sulle bottiglie aperte con
     le mani o con le braccia.

•    Apposito recipiente per materiale di scarto.

•    Passare alla fiamma del bunsen il materiale prima e
     dopo.

•    dopo passare etanolo al 70%.
CAPPE A FLUSSO LAMINARE
Flusso d’aria unidirezionale formato da filetti di aria sterili paralleli che
   si muovono alla stessa velocità in tutti i punti creando una corrente
   d’aria omogenea senza turbolenze

Si ottiene combinando un filtro assoluto (HEPA) con una massa d’aria
   che lo attraversa alla velocità costante di 0,45 m/sec.

  Filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air) :
• E’costituito da un sottile foglio a base di fibre di vetro
  submicroniche montato in un telaio di alluminio o di legno.
• Ha un efficienza del 99.999% su particelle di 0,3 micron
TERRENI DI COLTURA
         In campo microbiologico e’ di primaria importanza riuscire a
                  Coltivare e perpetuare i microrganismi




            Agar: polisaccaride complesso che
                 deriva dalle alghe rosse.
•non tossico per microbi, o altre forme di vita.
•si scioglie solo a 100ºC, ma solidifica a circa 45ºC
•è fisiologicamente inerte
Fanny Angelina
    Eilshemius

    Walther Hesse




1877 La Capsula Julius Richard
Petri, assistente di Robert Koch.
 diametro tra i 50 e 100 mm e
       un'altezza di 15 mm.
PIASTRAMENTO ?


  Spatolamento




   Striscio




 Per Inclusione
Figura 4.7 Tecnica della piastra per diffusione. Preparazione di una piastra per diffusione. (1) Deporre con una
pipetta una goccia di materiale al centro di una piastra contenente agar. (2) Immergere un’apposita bacchetta di
vetro in un beaker contenente etanolo. (3) Flambare per breve tempo la bacchetta bagnata di etanolo e lasciarla
raffreddare. (4) Distribuire uniformemente, strisciando, il campione sulla superficie dell’agar mediante la
bacchetta sterile. Incubare.
Spatolamento
Striscio




Koch inventò l’ansa di platino
Colonie isolate
Per Inclusione
Colonie

Forma:         Spessore:       Margine:
•Puntiforme    •Piatto         •Regolare
•Circolare     •Sopraelevato   •Ondulato
•Filamentosa   •Convesso       •Lobato
•Fusiforme     •Cupoliforme    •Eroso
•Irregolare    •Umbonato       •Filamentoso
                               •Increspato
POPOLAZIONE MISTA
                    COMUNITA’ MICROBICA
 condizione naturale di convivenza (es. nel suolo, nell’intestino..).

Le varie procedure di arricchimento forniscono una miscela di specie
                  Koch colonie tutte diverse
                           Da una colonia:

      Colture AXENICHE O PURE
        • Colture che contengono 1 sola specie
     • Normalmente non uniformi geneticamente
COLTURE PURE
• Colture Axeniche derivano da una cellula
             singola o da CFU


          – Colony-Forming-Unit
• Ogni colonia e’ Geneticamente uniforme
Procedure asettiche che portano a
       COLTURE PURE

• Sterilizzazione del terreno di coltura
• Diluzione Seriale
• Striscio su piastra
• Diffusione su piastra
• Inclusione in piastra
CONTA VITALE SU PIASTRA
                                 Modificato da ”Brock Biology of Microorganisms, 9th Ed.”, di Madigan, Martinko e Parker, Prentice Hall




                                                                                 Diluizioni seriali




Pro: molto sensibile;
titolazione selettiva in
popolazioni miste


                                                                                 grow o/n




                 calcolo del titolo in cfu (Colony Forming Units) / ml
Il campione originale è
sottoposto a diluizioni
seriali, in modo da ridurre
in misura sufficiente il
numero delle cellule
microbiche presenti.
Inclusione: diluizione più
alta in agar caldo, quindi in
piastre di petri. Le cellule
isolate crescono formando
colonie e possono essere
usate per costituire colonie
pure. Le colonie in
superficie sono circolari,
quelle al di sotto della
superficie in genere hanno
forma lenticolare.
COLTURE PURE

   Inconvenienti della Diluzione Seriale

• Costosa (mezzi di crescita e vetreria)
• Molti pipettamenti, e
• Non attendibile al 100%
COLTURE PURE

           Quadrant Streak Technique -
              Robert Koch in 1880

• Richiede mezzi solidi

• Diluisce la cultura iniziale in DUE DIMENSIONI
TERRENI Calssificati in base alla

         FUNZIONE ed alla COMPOSIZIONE:

•Terreni per uso generico

•Terreni arricchiti con particolari nutrienti

•Terreni selettivi

•Terreni differenziali (es. cromogeni).
Terreni cromogeni
Sostanze nutritive essenziali
Cromogeni (cromoforo+zucchero)




  C
        Z
QuickTime™ e un
                                                  Chromogenic E.coli O 157 agar:
                                                  E.coli non O 157 (colonie porpora)
          decompressore TIFF (LZW)
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                                                  Non E.coli (colonie blu)
                                                  E.coli O 157 (colonie bianche)
   18-24 ore/37°C



       Non fermenta il sorbitolo→ colonie bianche
       Test di agglutinazione al lattice
Metodi di conta
   microbica
Conta in piastra


Si basa sulla produzione di CFU su terreni
agarizzati

Le cellule devono essere vive e vitali

  Il terreno deve essere appropriato
Quantificazione
           spettrofotometrica
 Lo spettrofotometro è uno strumento che misura la
assorbanza di un fascio di luce che attraversa un
campione in soluzione
  Relazione lineare tra assorbanza e concentrazione
di un soluto
 Densità ottica (1 OD600nm ≈ 8,0 x 108 cellule di
E. coli)
Torbidità e misurazione della
massa microbica

Determinazione della massa
microbica tramite misurazione
dell’assorbimento della luce. Al
crescere della popolazione, e
quindi della torbidità, aumenta
la dispersione della luce per cui
aumentano i valori
dell’assorbanza forniti dallo
spettrofotometro.
MISURA DELLA TORBIDITA’
                                       http://www.prenhall.com/brock




La torbidità è dovuta alla
rifrazione della luce da parte delle
cellule presenti nella sospensione.


La densità ottica (OD) misurata a
600 nm con uno spettrofotometro
è proporzionale al numero totale
di cellule (vive e morte).
COMPARTIMENTO CELLE
• Le celle o cuvette sono di vario tipo a
  seconda dell’uso e del tipo di strumento.

• Le celle di quarzo e di vetro sono utilizzate
  nel UV/Vis.

• Sono utilizzate anche celle monouso di
  polistirene.
Miceli non spettrofotometro, peso secco
Conta delle cellule




Emocitometri (conteggio al microscopio):
piu’ lento e faticoso, ma ci permette di valutare lo
  stato di salute delle cellule.
Conta delle cellule

                                                              Camera di Bürker
                   QuickTime™ e un                        2 identici ruled glass con
                                                                2 quadrati di
                    decompressore
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                                                                 3 x 3 mm.


                                            QuickTime™ e un
                                             decompressore
                            sono necessari per visualizzare quest'immagine.
Camera di Burker
Emocitometro che porta incisa sulla camera di conteggio
                   questa griglia:



                                                    Ogni griglia ha
                                                    9 quadrati grandi di 1 mm2 o
                  QuickTime™ e un
                  decompressore                        16 quadrati piccoli.
  sono necessari per visualizzare quest'immagine.
•   wet the ridges of the hemocytometer.
                                                      place a cover slip and press until you see


                                                  •   load it by capillarity.


                                                  •   allow cells to settle.
                QuickTime™ e un
                decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.   •   to avoid evaporation, count within on
                                                      minute: the light of the microscope heats
                                                      the sample


                                                  •   count 4 squares located at the 4 corners.
Se consideriamo che lo
spessore verticale tra il
vetrino portaoggetto e il    1/10   1/250
coprioggetto e’ di 0,1 mm,
avremo che il quadratino
piccolo corrisponde ad un
volume di 1/250 di
microlitro, mentre il
quadrato piu’ grande
corrisponde ad un volume
di 1/10 di microlitro.
Se contiamo le cellule che troviamo nel quadrato
  piccolo moltiplicheremo il risultato per 250 per
  avere le cellule per microlitro o per 250.000 per
  avere le cellule per mL.

Se abbiamo diluito il campione dovremo moltiplicare
  per il fattore di diluizione: ad es. se abbiamo
  diluito 1:1 con Trypan blu per evidenziare le
  cellule morte, dovremo moltiplicare per 2.
Dobbiamo contare le cellule che troviamo nel quadrato
 grande e moltiplicare per 10 per avere le cellule per
 microlitro o per 10.000 (104) per avere le cellule per
 mL.

Se abbiamo diluito il campione dovremo moltiplicare per
  il fattore di diluizione: ad es. se abbiamo diluito 1:1
  con Trypan blu per evidenziare le cellule morte,
  dovremo moltiplicare per 2.
Ovviamente dovremo fare una statistica,
 contando piu’ quadrati
Attenzione alle cellule sui bordi, si devono
 contare solo quelle su due lati, per non correre
 il rischio di sovrastime o sottostime.
PROCEDURA PER LA CONTA CELLULARE
- Si effettua una diluizione 1:10
-Si carica la camera con 10 ul di sospensione cellulare
- Si procede alla conta delle cellule in ciascuno dei 4
  quadrati d’angolo


            C = n°x 10 x 104 x V

            C = cellule per mL
            n° = (n1+n2+n3+n4)/4
            10 = fattore di diluizione
            104 = fattore conversione
            V= volume sospensione cellulare
Altri tipi di camere hanno “griglie” che
 corrispondono a diversi volumi, ma sono
 ovviamente riportati dalle case venditrici.
QuickTime™ e un
                                                                   decompressore
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Osservare i Microbi

• Batteri non-colorati non sono facilmente
  osservabili.
• La colorzione é essenziale per un accurato
  studio morfologico.
• Sono disponibili molti coloranti.
Batteri
Non colorati
Osservare i Microbi
         Coloranti Acidi (anionici)
• Molecole coloranti hanno una carica negativa;
• Vengono a reagire con componenti cellulari
  carichi positivamente;
• Buoni coloranti per eucarioti - legano istoni
  (proteine cariche positivamente)
• Pessimi coloranti per batteri
• I2KI, Eosin, Congo Red, Fuchsin
Osservare i Microbi
          Coloranti Basici (cationici)
• Molecole coloranti hanno una carica positiva;
• Reagiscono con componenti cellulari carichi
  negativamente (DNA, proteine);
• Buoni coloranti per procarioti ed eucarioti
• Methylene blue, crystal violet, gentian violet,
  safranin.
Osservare i Microbi
             Coloranti neutri
• Molecole idrofobiche;
• Legano componenti cellulari non
  carichi (depositi di grasso, PHB*)
• Sudan IV, Sudan Black, etc.




  *Poly-b-Hydroxy Butyric Acid
Colorazione semplice
PROCEDURE di COLORAZIONE

          COLORAZIONE DIFFERENZIALE
• Lo scopo è di colorare cellule in maniera diversa da
  altre.

• Comprende l’uso di almeno 2 coloranti
   – Colorazione primaria
   – Colorazione secondaria

• Tra le 2 colorazione c’è uno step di decolorazione per
  rimuovere il colorante primario da alcune cellule
Con il colorante
 Secondario
Hans Gram
PROCEDURE di COLORAZIONE
                         GRAM


a Stendere; air dry; fissare al
  calore
b     Immergere in crystal      violet
      (“colorante primario”)

    c Lavare, aggiungere I2KI
       (Mordente)
d Decolorare con EtOH 95%
  (rimuove colorante
  primario dalle cellule G-)
e Immergere in safranina
  “colorante secondario”
f lavare, dry, osservare
SIGNIFICATO della COLORAZIONE
                  GRAM
• Representa una reale differenza tassonomica
  fra gruppi di batteri.
• Largamente dovuto alla natura della parete
  cellulare (peptidoglicano).
• Si pensa che il PG si “denaturi” nello step con
  EtOH, bloccando il CVI* all’interno delle cellule.




      *CVI = Crystal Violet Iodine Complex
RISULTATI GRAM STAIN


‚ Cellule Gram positive sono VIOLA
   – Staphylococcus aureus
ƒ Cellule Gram negative sono ROSA
   – Escherichia coli
„ Cellule Gram variabili sono miste VIOLA e ROSA
  - Bacillus subtilis
… Cellule che non reagiscono al Gram sono senza colore
   – Mycobacterium tuberculosis
Solo colorante
   primario
Dopo
Decolorizazione
Con il colorante
 Secondario
GRAM   VARIABILI

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  • 1. MICROBIOLOGIA Le Colture Porta Amalia
  • 2. CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE QuickTime™ and a decompressor -Proteggere sia il are needed to see this picture. campione che l’operatore
  • 3. Sterilità e lavoro al bunsen 30 cm 30 cm area sterile intorno alla fiamma fiamma ossidante fiamma riducente (azzurra) (gialla)
  • 4. Lavorare in condizioni sterili 1. Pipette cotonate e NON pipettare MAI a bocca. 3. Lavorare sotto cappa possibilmente con un bunsen da cappa a portata di mano. 5. Mettere tutto il necessario dentro la cappa prima di cominciare. Tutti i movimenti perturbano flusso laminare, rendendo inefficiente la cappa. 7. Tenere solo quanto necessario.
  • 5. 2. Tenere le pipette in modo che puntino verso avanti e non verso l'operatore. Evitare che la punta superi il piano forellato dove si crea la barriera d'aria. 4. Richiudere le cose il piu' presto possibile. • Non passare MAI sulle fiasche o sulle bottiglie aperte con le mani o con le braccia. • Apposito recipiente per materiale di scarto. • Passare alla fiamma del bunsen il materiale prima e dopo. • dopo passare etanolo al 70%.
  • 6. CAPPE A FLUSSO LAMINARE Flusso d’aria unidirezionale formato da filetti di aria sterili paralleli che si muovono alla stessa velocità in tutti i punti creando una corrente d’aria omogenea senza turbolenze Si ottiene combinando un filtro assoluto (HEPA) con una massa d’aria che lo attraversa alla velocità costante di 0,45 m/sec. Filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air) : • E’costituito da un sottile foglio a base di fibre di vetro submicroniche montato in un telaio di alluminio o di legno. • Ha un efficienza del 99.999% su particelle di 0,3 micron
  • 7. TERRENI DI COLTURA In campo microbiologico e’ di primaria importanza riuscire a Coltivare e perpetuare i microrganismi Agar: polisaccaride complesso che deriva dalle alghe rosse. •non tossico per microbi, o altre forme di vita. •si scioglie solo a 100ºC, ma solidifica a circa 45ºC •è fisiologicamente inerte
  • 8. Fanny Angelina Eilshemius Walther Hesse 1877 La Capsula Julius Richard Petri, assistente di Robert Koch. diametro tra i 50 e 100 mm e un'altezza di 15 mm.
  • 9. PIASTRAMENTO ? Spatolamento Striscio Per Inclusione
  • 10. Figura 4.7 Tecnica della piastra per diffusione. Preparazione di una piastra per diffusione. (1) Deporre con una pipetta una goccia di materiale al centro di una piastra contenente agar. (2) Immergere un’apposita bacchetta di vetro in un beaker contenente etanolo. (3) Flambare per breve tempo la bacchetta bagnata di etanolo e lasciarla raffreddare. (4) Distribuire uniformemente, strisciando, il campione sulla superficie dell’agar mediante la bacchetta sterile. Incubare.
  • 12.
  • 16.
  • 17. Colonie Forma: Spessore: Margine: •Puntiforme •Piatto •Regolare •Circolare •Sopraelevato •Ondulato •Filamentosa •Convesso •Lobato •Fusiforme •Cupoliforme •Eroso •Irregolare •Umbonato •Filamentoso •Increspato
  • 18. POPOLAZIONE MISTA COMUNITA’ MICROBICA condizione naturale di convivenza (es. nel suolo, nell’intestino..). Le varie procedure di arricchimento forniscono una miscela di specie Koch colonie tutte diverse Da una colonia: Colture AXENICHE O PURE • Colture che contengono 1 sola specie • Normalmente non uniformi geneticamente
  • 19. COLTURE PURE • Colture Axeniche derivano da una cellula singola o da CFU – Colony-Forming-Unit • Ogni colonia e’ Geneticamente uniforme
  • 20. Procedure asettiche che portano a COLTURE PURE • Sterilizzazione del terreno di coltura • Diluzione Seriale • Striscio su piastra • Diffusione su piastra • Inclusione in piastra
  • 21. CONTA VITALE SU PIASTRA Modificato da ”Brock Biology of Microorganisms, 9th Ed.”, di Madigan, Martinko e Parker, Prentice Hall Diluizioni seriali Pro: molto sensibile; titolazione selettiva in popolazioni miste grow o/n calcolo del titolo in cfu (Colony Forming Units) / ml
  • 22. Il campione originale è sottoposto a diluizioni seriali, in modo da ridurre in misura sufficiente il numero delle cellule microbiche presenti. Inclusione: diluizione più alta in agar caldo, quindi in piastre di petri. Le cellule isolate crescono formando colonie e possono essere usate per costituire colonie pure. Le colonie in superficie sono circolari, quelle al di sotto della superficie in genere hanno forma lenticolare.
  • 23.
  • 24. COLTURE PURE Inconvenienti della Diluzione Seriale • Costosa (mezzi di crescita e vetreria) • Molti pipettamenti, e • Non attendibile al 100%
  • 25. COLTURE PURE Quadrant Streak Technique - Robert Koch in 1880 • Richiede mezzi solidi • Diluisce la cultura iniziale in DUE DIMENSIONI
  • 26. TERRENI Calssificati in base alla FUNZIONE ed alla COMPOSIZIONE: •Terreni per uso generico •Terreni arricchiti con particolari nutrienti •Terreni selettivi •Terreni differenziali (es. cromogeni).
  • 27. Terreni cromogeni Sostanze nutritive essenziali Cromogeni (cromoforo+zucchero) C Z
  • 28. QuickTime™ e un Chromogenic E.coli O 157 agar: E.coli non O 157 (colonie porpora) decompressore TIFF (LZW) sono necessari per visualizzare quest'immagine. Non E.coli (colonie blu) E.coli O 157 (colonie bianche) 18-24 ore/37°C Non fermenta il sorbitolo→ colonie bianche Test di agglutinazione al lattice
  • 29. Metodi di conta microbica
  • 30. Conta in piastra Si basa sulla produzione di CFU su terreni agarizzati Le cellule devono essere vive e vitali Il terreno deve essere appropriato
  • 31. Quantificazione spettrofotometrica Lo spettrofotometro è uno strumento che misura la assorbanza di un fascio di luce che attraversa un campione in soluzione Relazione lineare tra assorbanza e concentrazione di un soluto Densità ottica (1 OD600nm ≈ 8,0 x 108 cellule di E. coli)
  • 32. Torbidità e misurazione della massa microbica Determinazione della massa microbica tramite misurazione dell’assorbimento della luce. Al crescere della popolazione, e quindi della torbidità, aumenta la dispersione della luce per cui aumentano i valori dell’assorbanza forniti dallo spettrofotometro.
  • 33. MISURA DELLA TORBIDITA’ http://www.prenhall.com/brock La torbidità è dovuta alla rifrazione della luce da parte delle cellule presenti nella sospensione. La densità ottica (OD) misurata a 600 nm con uno spettrofotometro è proporzionale al numero totale di cellule (vive e morte).
  • 34. COMPARTIMENTO CELLE • Le celle o cuvette sono di vario tipo a seconda dell’uso e del tipo di strumento. • Le celle di quarzo e di vetro sono utilizzate nel UV/Vis. • Sono utilizzate anche celle monouso di polistirene.
  • 36. Conta delle cellule Emocitometri (conteggio al microscopio): piu’ lento e faticoso, ma ci permette di valutare lo stato di salute delle cellule.
  • 37. Conta delle cellule Camera di Bürker QuickTime™ e un 2 identici ruled glass con 2 quadrati di decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. 3 x 3 mm. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine.
  • 38. Camera di Burker Emocitometro che porta incisa sulla camera di conteggio questa griglia: Ogni griglia ha 9 quadrati grandi di 1 mm2 o QuickTime™ e un decompressore 16 quadrati piccoli. sono necessari per visualizzare quest'immagine.
  • 39. wet the ridges of the hemocytometer. place a cover slip and press until you see • load it by capillarity. • allow cells to settle. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. • to avoid evaporation, count within on minute: the light of the microscope heats the sample • count 4 squares located at the 4 corners.
  • 40. Se consideriamo che lo spessore verticale tra il vetrino portaoggetto e il 1/10 1/250 coprioggetto e’ di 0,1 mm, avremo che il quadratino piccolo corrisponde ad un volume di 1/250 di microlitro, mentre il quadrato piu’ grande corrisponde ad un volume di 1/10 di microlitro.
  • 41. Se contiamo le cellule che troviamo nel quadrato piccolo moltiplicheremo il risultato per 250 per avere le cellule per microlitro o per 250.000 per avere le cellule per mL. Se abbiamo diluito il campione dovremo moltiplicare per il fattore di diluizione: ad es. se abbiamo diluito 1:1 con Trypan blu per evidenziare le cellule morte, dovremo moltiplicare per 2.
  • 42. Dobbiamo contare le cellule che troviamo nel quadrato grande e moltiplicare per 10 per avere le cellule per microlitro o per 10.000 (104) per avere le cellule per mL. Se abbiamo diluito il campione dovremo moltiplicare per il fattore di diluizione: ad es. se abbiamo diluito 1:1 con Trypan blu per evidenziare le cellule morte, dovremo moltiplicare per 2.
  • 43. Ovviamente dovremo fare una statistica, contando piu’ quadrati Attenzione alle cellule sui bordi, si devono contare solo quelle su due lati, per non correre il rischio di sovrastime o sottostime.
  • 44. PROCEDURA PER LA CONTA CELLULARE - Si effettua una diluizione 1:10 -Si carica la camera con 10 ul di sospensione cellulare - Si procede alla conta delle cellule in ciascuno dei 4 quadrati d’angolo C = n°x 10 x 104 x V C = cellule per mL n° = (n1+n2+n3+n4)/4 10 = fattore di diluizione 104 = fattore conversione V= volume sospensione cellulare
  • 45. Altri tipi di camere hanno “griglie” che corrispondono a diversi volumi, ma sono ovviamente riportati dalle case venditrici.
  • 46. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine.
  • 47. QuickTime™ e un QuickTime™ e un decompressore decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore QuickTime™ e un sono necessari per visualizzare quest'immagine. decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un QuickTime™ e un QuickTime™ e un decompressore decompressore decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. sono necessari per visualizzare quest'immagine. sono necessari per visualizzare quest'immagine.
  • 48. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine.
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  • 51. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine.
  • 52.
  • 53. Osservare i Microbi • Batteri non-colorati non sono facilmente osservabili. • La colorzione é essenziale per un accurato studio morfologico. • Sono disponibili molti coloranti.
  • 55. Osservare i Microbi Coloranti Acidi (anionici) • Molecole coloranti hanno una carica negativa; • Vengono a reagire con componenti cellulari carichi positivamente; • Buoni coloranti per eucarioti - legano istoni (proteine cariche positivamente) • Pessimi coloranti per batteri • I2KI, Eosin, Congo Red, Fuchsin
  • 56. Osservare i Microbi Coloranti Basici (cationici) • Molecole coloranti hanno una carica positiva; • Reagiscono con componenti cellulari carichi negativamente (DNA, proteine); • Buoni coloranti per procarioti ed eucarioti • Methylene blue, crystal violet, gentian violet, safranin.
  • 57. Osservare i Microbi Coloranti neutri • Molecole idrofobiche; • Legano componenti cellulari non carichi (depositi di grasso, PHB*) • Sudan IV, Sudan Black, etc. *Poly-b-Hydroxy Butyric Acid
  • 59.
  • 60. PROCEDURE di COLORAZIONE COLORAZIONE DIFFERENZIALE • Lo scopo è di colorare cellule in maniera diversa da altre. • Comprende l’uso di almeno 2 coloranti – Colorazione primaria – Colorazione secondaria • Tra le 2 colorazione c’è uno step di decolorazione per rimuovere il colorante primario da alcune cellule
  • 61. Con il colorante Secondario
  • 63. PROCEDURE di COLORAZIONE GRAM a Stendere; air dry; fissare al calore b Immergere in crystal violet (“colorante primario”) c Lavare, aggiungere I2KI (Mordente) d Decolorare con EtOH 95% (rimuove colorante primario dalle cellule G-) e Immergere in safranina “colorante secondario” f lavare, dry, osservare
  • 64. SIGNIFICATO della COLORAZIONE GRAM • Representa una reale differenza tassonomica fra gruppi di batteri. • Largamente dovuto alla natura della parete cellulare (peptidoglicano). • Si pensa che il PG si “denaturi” nello step con EtOH, bloccando il CVI* all’interno delle cellule. *CVI = Crystal Violet Iodine Complex
  • 65. RISULTATI GRAM STAIN ‚ Cellule Gram positive sono VIOLA – Staphylococcus aureus ƒ Cellule Gram negative sono ROSA – Escherichia coli „ Cellule Gram variabili sono miste VIOLA e ROSA - Bacillus subtilis … Cellule che non reagiscono al Gram sono senza colore – Mycobacterium tuberculosis
  • 66.
  • 67.
  • 68. Solo colorante primario
  • 70. Con il colorante Secondario
  • 71.
  • 72. GRAM VARIABILI

Hinweis der Redaktion

  1. Vedi cap 5 Perry per le figure