1. Progetto di comunicazione integrata.
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Per scoprire il valore di un anno,
chiedi a uno studente che è stato bocciato
all’esame finale.
Per scoprire il valore di un mese, chiedi a una
madre che ha messo al mondo un bambino
troppo presto.
Per scoprire il valore di una settimana,
chiedi all’editore di una rivista settimanale.
Per scoprire il valore di un’ora, chiedi agli
innamorati che stanno aspettando di vedersi.
Per scoprire il valore di un minuto, chiedi
a qualcuno che ha appena perso il treno,
Per scoprire il valore di un secondo,
chiedi a qualcuno che è sopravvissuto a un
incidente.
Per scoprire il valore di un millisecondo,
chiedi ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto
la medaglia d’argento.
-Anonimo-
Chi sta in carcere conosce bene il significato della parola “tempo”, perché ha avuto modo
di comprenderne ogni aspetto e sfumatura. L’ha odiato, temuto, sprecato, capito, vissuto,
ma allo stesso tempo, anche tanto desiderato. Chi meglio di queste persone ne saprebbe
cogliere a pieno il profondo valore?
Sì, perché tempo è valore. Quando diciamo che un oggetto è di valore è perché ci è voluto
tempo per realizzarlo; quando diciamo che un qualcosa ha un valore è perché ha una
storia, una tradizione alle spalle. Tutto ciò che ha del “tempo” ha “valore”.
Anche queste persone hanno tempo. E quindi hanno valore. E il loro valore lo esprimono
attraverso la creatività, che dà loro la speranza di credere in un futuro migliore.
Questa è la Big Idea che ci ha condotto alla realizzazione della campagna per MADE IN CARCERE, che vede come protagonista il “tally chalk”
(tacchette di gesso). Un simbolo denso di significato, universalmente riconosciuto, che rappresenta in modo chiaro il concetto di “scorrere del
tempo”, e lo avvolge in un alone di malinconia e di (quasi) soddisfazione nel tracciare l’ultima tacchetta trasversale, come a voler cancellare le
altre verticali.
Esso è raffigurato nella prima campagna da aghi, che nell’immaginario comune richiamano l’attività del “taglio e cucito” e quindi la manifattura:
concetti che esprimono il valore aggiunto e il pregio del lavoro svolto dalle donne detenute.
Nella seconda campagna, invece, il tally chalk è ripetutamente disegnato con il gesso su una lavagna ed infine “rimpiazzato” da una borsa.
Qui è possibile leggere un significato: voler simboleggiare il “countdown” dei giorni che servono per la realizzazione di un prodotto e quindi
la ricchezza che questa attività rappresenta per loro. Infine, nell’ultima campagna esso è riprodotto su uno “scarto” di stoffa, per trasmettere
l’azione di “doppio recupero” (umano e materiale).
Digital
Quello che si cercherà di veicolare attraverso questa campagna è un viral content, sfruttando la semplicità e la facile riproducibilità del simbolo in questione (il tally chalk). Ciascuno di noi potrà condividere il proprio tempo sui social network
riproducendo il tally chart in modo creativo, in qualunque luogo e con qualunque oggetto, strumento, disegno… associandolo all’hashtag #tempodicreare.