1. Linee guida dei bandi per l’affidamento della gestione
dei Centri per la Creatività di Visioni Urbane
2. Il Patto con i Giovani (ex DGR 860/2006) prevede la
creazione di Spazi per la creatività.
Tale azione è finanziata ai sensi della Delibera CIPE
35/2005 nell’ambito dell’APQ “Lavoro e Politiche Sociali”.
3. Regione Basilicata e DPS hanno realizzato un progetto
denominato Visioni Urbane, che ha portato a:
- definizione di requisiti tematici, funzionali e gestionali
degli spazi per la creatività
- alla scelta degli immobili destinati ad ospitare
laboratori creativi.
4. A seguito della corrispondenza tra Presidente della
Regione e sindaci dei Comuni proprietari degli immobili
selezionati per ospitare i centri creativi, è stata siglata l’
11.03.2009 una convenzione che impegna le
Amministrazioni Comunali a realizzare i lavori di
ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli immobili
prescelti e a dotarli delle necessarie attrezzature ed arredi.
5. Tale convenzione prevede, tra l’altro, che:
“1) Il soggetto gestore viene selezionato attraverso il ricorso a procedure di
evidenza pubblica da parte del Comune con il supporto della Regione,
sulla base di una procedura da sottoporre a parere vincolante della
Regione, che tenga conto dei risultati delle azioni di accompagnamento
poste in essere di cui all’art.1.3 con il supporto del Comitato Scientifico.
2) La Regione istituirà momenti di confronto e scambio/condivisione tra le
Amministrazioni firmatarie della presente convenzione, la comunità dei creativi
e il Comitato scientifico sui risultati delle attività di accompagnamento per
favorire la più aderente definizione delle modalità di fruizione e di gestione
degli spazi laboratorio.” (Art. 5 della convenzione)
6. Matera- Casa Cava – Matera, la “cava tecnologica
Il miscuglio tutto italiano di pietre antiche e
funzioni moderne che ha in Basilicata una sua
specificità. Fare reagire i luoghi antichissimi dei
Sassi con attività culturali moderne. Se alla cava
ipogea con ottima acustica ci aggiungiamo
tecnologia moderna si ha un oggetto di grande
fascino che può ispirare nuovi prodotti culturali e
magari attirare anche sponsors importanti.
7. Il patrimonio storico e artistico della
Basilicata - e dell’Italia, del resto - è una
meravigliosa risorsa, ma è anche un peso.
Molti creativi si ribellano all’idea di essere
condannati a proseguire nel solco tracciato
dai padri, per quanto grandi essi siano stati:
le nuove generazioni vogliono fare cose
nuove. Potenza, senza Sassi ma con molta
voglia di riscatto, sembra effettivamente un
buon luogo da cui partire per questa
missione.
Centro polifunzionale – Tito/Potenza, “reinventare il futuro”.
8. Fermenti interessanti vengono da quell’area
di confine dove le performing arts (teatro)
incontrano l’inclusione sociale, e addirittura
il welfare.
Laboratori teatrali coinvolgono bambini e
anziani, ma anche persone diverse (di altre
culture) o con disagio psichico: questi
soggetti diventano protagonisti e
sprigionano emozioni nuove. L’arte tocca il
disagio, e ne viene trasformata; e allo
stesso tempo produce inclusione e ruolo, in
una regione con molti centri sociali e centri
anziani che rimangono vuoti e inutili.
Ex Macello – Rionero “ arte inclusiva”
9. Tema forte e condiviso da artisti molto
diversi, dalla piccola ma combattiva scena
che fa musica popolare (soprattutto nel
Pollino) alle operazioni “ricombinanti”
tradizione e innovazione. Questa linea di
lavoro sembra si presti particolarmente
bene ad alimentare operazioni di marketing
territoriale: raccontare il territorio partendo
dalle sue tradizioni, che per i lucani sono
ovvie ma per un australiano sono nuove e
eccitanti.
Centro Polifunzionale della Val Sarmento -Radici
10. I lucani hanno emigrato, e ancora
emigrano: alcuni di loro sono diventati
famosi artisti. Come vedono il mondo?
Come vedono, se la vedono, la
Basilicata? La loro arte parla a chi oggi
in Basilicata ci vive? Contestualmente,
alcuni artisti non lucani vengono in
Basilicata - in questi anni soprattutto
cineasti - e anche loro raccontano il
territorio. Queste ragnatele di rapporti
tra la Basilicata e il mondo possono
essere messe a valore.
Area verde attrezzata - Marconia di Pisticci
Basilicata nel mondo, il mondo in Basilicata,
11. Responsabilità del soggetto gestore
• Il Soggetto Gestore sarà l’interlocutore del Comune per tutti
gli aspetti formali legati alla funzionalità del Centro ed alle
relative responsabilità, ma sarà anche l’interlocutore della
community locale e regionale dei creativi per ciò che attiene
alle attività specifiche che nel centro saranno realizzate
nell’ambito del processo più complessivo di Visioni Urbane
• A partire dall’avvio e per tutto il periodo di durata della
gestione, il Soggetto gestore/referente è altresì responsabile
della comunicazione del Centro verso l’esterno e della
collaborazione alla strategia di comunicazione
extraregionale che sarà sviluppata dalla rete regionale dei
Centri.
12. Riferimenti legislativi per la selezione
del soggetto gestore
Il soggetto gestore verrà selezionato dal Comune attraverso
il ricorso a procedure di evidenza pubblica come prescritto
dal D. Lgs 163/06 ed in ottemperanza con l’art. 113 e del D.
Lgs 18 agosto 2000, n. 267 - Testo Unico delle leggi
sull'Ordinamento degli Enti Locali e successive modifiche
La scelta del Soggetto Gestore deve avvenire nel rispetto dei
principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare,
dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non
discriminazione, parità di trattamento, mutuo
riconoscimento, proporzionalità e con predeterminazione
dei criteri selettivi come previsto dall’art. 30 del D.Lgs 163
del 12.04.2006
13. Tipologie di soggetti ammessi
• Potranno essere ammesse a partecipare alle gare per la
gestione del Centro per Creatività le associazioni, le imprese,
le società, anche in forma cooperativa, i consorzi, anche
temporaneamente associate in ATS ed ATI ai sensi del D.Lgs.
n. 163/06 e s.m. e i., di cui almeno uno avente finalità
culturali, artistiche, ricreative e socio-educative o – in ogni
caso – riconducibili alle finalità generali del progetto oggetto
della gara.
• I soggetti che partecipino in forma associata alle gare non
potranno concorrere singolarmente o far parte di altri
raggruppamenti, pena l’esclusione.
14. Oggetto del servizio, durata e tipologie di
attività ammesse
• Oggetto del servizio: affidamento in concessione della
gestione del Centro per la Creatività
• Tipologie di attività realizzabili nel Centro: libro bianco della
creatività + sociale + servizi accessori e connessi (vedi slides
successive)
• Durata della concessione: 5 anni, rinnovabili per altri 5
previa valutazione delle parti
15. Sono spazi multidisciplinari che possono prevedere varie
attività e servizi tra cui:
1)Attività di educazione e formazione professionale – tali attività sono
volte da un lato ad educare i bambini ed giovani in termini di “audience
development” e di elevazione dei consumi culturali “meritori” e dall’altro a
fare loro acquisire nuove competenze e nuovi profili professionali,
avviandoli anche a percorsi di auto impiego.
2)Attività di produzione e sperimentazione: di eventi o spettacoli,
3) attività di servizi riproducibili (supporti musicali, editoriali, prodotti
audiovisivi, contenuti per supporti digitali, giochi, prodotti di artigianato o di
merchandising turistico). Si prevedono a riguardo sale di registrazione, di
montaggio o laboratori artigianali;
Tipologia di attività ammesse
16. 3) Attività di supporto alla distribuzione e comunicazione - sfruttando soprattutto
le opportunità offerte dalla tecnologia digitale;
4) Attività di servizi per il turismo- si prevede ad es:la realizzazione di spettacoli ed
eventi di piccola e grande scala, atti ad ampliare la qualità e la varietà
dell’offerta culturale della Basilicata ed a fungere da fattori di attrazione
turistica. Ma anche servizi di convegnistica o di supporto alla convegnistica;
5) Attività di inclusione sociale;
6) Attività residenziali con esperti provenienti da altri luoghi italiani ed
internazionali- Tali attività sono uno strumento per garantire una maggiore
apertura internazionale, per acquisire nuovi rapporti e opportunità
professionali, ma anche per ampliare le fonti di entrata.
Tipologia di attività ammesse
17. Accettazione di condizioni da parte del
candidato soggetto gestore
Il candidato soggetto gestore deve sottoscrivere il Documento strategico di Visioni
Urbane ed il Formulario per la predisposizione del Piano di Gestione, allegati al
bando, con i quali si prende visione e dichiara di prendere i seguenti impegni:
• L’adesione alle finalità strategiche del programma regionale Visioni Urbane
(approccio e valori, concept del centro, l’uso del marchio VU, il percorso di
autovalutazione, ecc.), nonché l’adesione al modello di governance di VU;
• L’obbligo a far realizzare il piano di start-up delle attività sostenibili così come
derivanti dai laboratori di progettazione (vedi infra) per un periodo di due anni a
costo zero
• La garanzia di un numero minimo di giorni di apertura
• L’obbligo a riservare n giorni ad attività a titolarità regionale e comunale (laddove
previste)
• L’impegno a produrre un rapporto annuale di autovalutazione da presentare alla
conferenza programmatica regionale della creatività
• L’ utilizzo della piattaforma tecnologica di VU a fini comunicativi
18. Laboratorio di progettazione
• L’obiettivo del laboratorio di progettazione svolto in più incontri dal gruppo di lavoro
regionale e dal gruppo locale delle associazioni proponenti il Centro è stato quello di
individuare il nucleo delle attività e dei servizi da realizzare nel Centro nella fase di avvio
della gestione, al fine di garantirne l’operatività e la sostenibilità futura.
• Per conseguire tale obiettivo, nelle varie sessioni di incontro sono stati forniti stimoli e
realizzate attività tese a:
– sviluppare una visione condivisa del posizionamento del Centro a partire dall’analisi del concept
definito per lo spazio;
– stimolare, anche attraverso una competizione virtuosa di idee, l’innovazione dei prodotti da
sviluppare nello spazio e soprattutto grazie ad esso.
– far emergere i punti di convergenza delle varie associazioni rispetto al spazio per favorire
l’integrazione e lo sviluppo di sinergie;
– sviluppare proposte organiche e multidisciplinari di attività/servizi da realizzare nel Centro,
ponendo attenzione al giusto equilibrio tra le attività che caratterizzano il concept e la visione del
centro e le attività accessorie che producono reddito e possono supportare la sostenibilità delle
attività culturali.
– sviluppare un’ipotesi di programmazione temporale unitaria delle attività, al fine di valutare sia i
rischi di sovrapposizione che le possibili sinergie;
– valutare la sostenibilità delle attività proposte, mediante l’analisi economico-finanziarie delle
stesse;
– valutare gli aspetti organizzativo-gestionali.
19. Il programma minimo garantito di attività del
Centro
In base alle risultanze di un’analisi condotta dal gruppo tecnico regionale, le attività progettate
sono state classificate i tre gruppi:
– business as usual
– up-grade di attività
– attività nuove
Quelle appartenenti ai primi due gruppi (business as usual e up-grade) rappresentano le
attività usualmente svolte e quelle ripensate in virtù dello spazio dalle varie associazioni,
sulla base dell’esperienza ormai consolidata, e che si valuta possano avere una propria
sostenibilità, anche finanziaria. Al terzo gruppo appartengono progetti e attività nuove, la cui
sostenibilità va costruita.
• Le proposte che confluiscono nel “Programma minimo di attività del Centro” allegato al
bando e per il quale si riservano condizioni favorevoli di costo per la loro realizzazione sono
state selezionate tra quelle business as usual e up-grade.
20. La gara/1
• Le aggiudicazioni si effettueranno secondo il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa ai sensi del D. Lgs 163/2006 e s.m.i.
• Le offerte si comporranno di un’offerta economica ed una offerta
tecnica, che peseranno nella valutazione rispettivamente il 15% e l’85%.
• La Commissione valutatrice di gara sarà formata da tre persone: uno da
individuarsi da parte del Comune, uno da individuarsi da parte della
Regione ed uno da individuarsi come esperto esterno nelle materie
oggetto dell’affidamento
• A titolo di riconoscimento per lo start-up del Centro è riconosciuto un
contributo forfettario una tantum da parte della Regione, il cui piano di
utilizzo sarà oggetto specifico di valutazione dell’offerta tecnica
21. La gara/2: l’offerta economica
Offerta economica: fino a punti 15/100
• Offerta globale con prezzo più basso rispetto all’importo a base d’asta
(punteggio massimo 15 punti)
• Alle altre offerte verranno attribuiti punteggi inversamente proporzionali
secondo al seguente formula: 15 x prezzo più basso diviso ogni altra offerta
• L’importo a base d’asta è fissato pari al 100% dei costi energetici del Centro
stimati dalla Regione per un biennio su un periodo di apertura del Centro di 180
giorni, aumentato della eventuale quota comunale (anche per riservare attività a
propria titolarità nel Centro)
• Il valore economico relativo è da considerarsi come contributo economico per la
copertura parziale dei costi energetici del Centro, che verrà corrisposto in quote
annuali di uguale importo per tre anni.
• Per la prima annualità il corrispettivo è aumentato della quota una tantum non
soggetta a ribasso
• Le offerte anomale saranno valutate conformemente a quanto previsto dal D.
Lgs. 163/2006.
22. La gara/3: l’offerta tecnica
• Offerta tecnica: fino a punti 85/100
• L’offerta tecnica dovrà essere organizzata secondo un
modello di Piano esecutivo di gestione su base quinquennale.
• I criteri per la redazione del Piano esecutivo di gestione ed il
suo formato standard saranno forniti come documentazione
tecnica allegata al bando (Formulario), e comunque basandosi
sulle correnti tecniche di redazione di un business plan e
dovranno configurarsi come un documento di
programmazione operativa che possa consentire una
valutazione oggettiva della proposta.
23. La gara/4: la valutazione dell’offerta tecnica
Offerta tecnica fino a punti 85 /100 si compone di cinque criteri
principali ed è articolata come segue:
1. La coerenza complessiva del programma di attività con il programma e la vision
strategica di Visioni Urbane (40 punti)
- coerenza complessiva del piano di attività con il concept proposto del Centro (6
punti)
- multidisciplinarietà del programma di attività (12 punti)
– grado di interazione ed organicità con le attività dei piani di start up e identificazione
dei pubblici di riferimento, livello di offerta di nuove attività/servizi, e relative
tariffe/prezzi ove previste (12 punti)
– periodi e orari di apertura del Centro (minimo 180 giorni) (1 punto per ogni 30 giorni
di apertura in più fino ad un massimo di 6 punti)
– coerenza del Piano di Comunicazione e promozione del Centro con il concept e con le
attività proposte (4 punti)
2. Il grado di apertura del Centro alla comunità creativa locale, regionale ed extra-
regionale (15 punti)
- accordi di collaborazione su attività specifiche con altri centri della rete regionale (5
punti)
- accordi con altri soggetti regionali, nazionali ed internazionali (2 punti per ogni
accordo sottoscritto allegato fino ad un massimo di 10 punti)
24. La gara/5: la valutazione dell’offerta tecnica
3. Attestazione dell’esperienza specifica, nel settore culturale e creativo dei
soggetti proponenti (12 punti)
-Esperienza specifica nella organizzazione e gestione di attività culturali e creative
complesse (max 3 punti)
- dimostrazione del radicamento territoriale e della capacità di coinvolgimento ed
animazione pregressa del soggetto proponente (max 3 punti)
-Partecipazione a network regionali e sovra-regionali (max 3 punti)
–Partecipazione del soggetto proponente o, nel caso di raggruppamento di almeno
uno di essi, ai laboratori di progettazione di Visioni Urbane riferiti al Centro (1 punto
per ogni soggetto fino ad un massimo di 3 punti)
4. L’organizzazione dei candidati compatibile con le attività e servizi proposti
(8 punti)
–Modello organizzativo ed organigramma congruente con il piano di attività/servizi
proposto (5 punti)
–Curricula degli operatori coinvolti (3 punti)
5. Validità e sostenibilità del piano economico-finanziario (10 punti)
–Congruenza complessiva con l’offerta economica
–Grado di indipendenza da finanziamenti pubblici
–Capacità di generare ricavi
25. La rete regionale degli spazi
Si prevede che gli spazi laboratorio siano collegati in rete fra loro, con un
coordinamento regionale. La rete è composta cioè da 5 spazi
polifunzionali, ma con un’identità ben caratterizzata, che perseguono
linee di lavoro abbastanza diverse in modo coordinato e con un confronto
sull’eccellenza. Mettere gli spazi laboratorio in rete presuppone:
• un supporto per la programmazione di attività negli spazi di qualità ed
attrattività elevata (che diventa un pezzo importante delle politiche
regionali per la cultura), con il ricorso a un Consiglio di Saggi ed uno Staff
di Coordinamento regionale;
• una politica di comunicazione coordinata degli spazi;
• il coordinamento delle attività realizzate negli spazi e la possibilità di
lavorare sfruttando economie di scala;
• fornire servizi alla creatività (formazione / aiuto alla progettazione)