SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 28
Downloaden Sie, um offline zu lesen
Presentazione a cura dell’Assessorato alla Città
       metropolitana del Comune di Bari




Istituzione delle città metropolitane
      e riordino delle Province

                   Art. 18 D.L. 95/2012
                convertito con modificazioni
                     nella L. 135/2012


                                    Bari, 12 ottobre 2012

                                                            1
Ratio della disposizione normativa


L’ istituzione della Città metropolitana, così come il riordino
delle Province atteso da decenni, sono inseriti in una legge di
«revisione della spesa» (D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012),
che risponde alla ratio di contribuire, anche attraverso la
riforma dello Stato e dei suoi elementi costitutivi (art. 114
Cost), al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica
imposti dagli obblighi europei e necessari al raggiungimento
del pareggio di bilancio .




                                                                  2
Le Città metropolitane: il territorio

• Subentrano alle Province nelle aree che comprendono i
  comuni di Torino, Milano, Roma, Venezia, Genova, Firenze,
  Bologna, Napoli, Bari e Reggio Calabria.

• Dal 1.01.2014 (salvo cessazione anticipata del mandato del
  Presidente della Provincia) è istituita la Città metropolitana
  di Bari con contestuale soppressione della Provincia di Bari.

• Il territorio della Città metropolitana coinciderà con quello
  della Provincia soppressa fermo restando il potere per i
  Comuni della Provincia di Bari, di aderire alla Città
  metropolitana con atto di consiglio, o in alternativa ad una
  Provincia limitrofa ai sensi dell’art. 133 comma 1 Cost.


                                                                   3
Che cos’è la Città metropolitana
• La Città metropolitana nasce, nell’intenzione del
  legislatore, come ente a servizio dei Comuni dell’area, per
  la necessità di governare alcune specifiche parti del
  territorio nazionale a maggior concentrazione di
  popolazione e maggiore importanza economica e
  produttiva;

• E’ la «Città dei Comuni» che nulla a che vedere con
  l’attuale Provincia . Non dunque un CAMBIO DI ETICHETTA

• sarà il motore dello sviluppo di un territorio, quello che
  include le grandi concentrazioni urbane attorno alle città
  capoluogo, laddove si realizza lo sviluppo sinergico di
  attività economiche e produttive accanto a sistemi di
  servizi e di collegamenti per rendere competitiva l’area ed
  essere poli di attrazione per imprese e strutture.

                                                                4
L’istituzione delle città metropolitane nel
               panorama della U.E.
• L’istituzione della città metropolitana è il frutto di una
  nuova consapevolezza, già sperimentata ed acquisita a
  livello europeo (si pensi alle città metropolitane di Londra,
  Parigi, Lione, Barcellona….), per la quale, per superare i
  problemi dello sviluppo urbano, condizionato da
  problematiche complesse (dal mercato del lavoro alla
  mobilità, dalla sicurezza ai servizi, dall’ambiente al governo
  del territorio, dallo sviluppo eco-sostenibile delle aree
  urbane allo sviluppo economico e produttivo) bisogna
  innanzi tutto affrontare i problemi della “struttura urbana”;
• il Governo, d’intesa con le autorità europee, ha inteso
  allineare l’ordinamento dello Stato italiano a quello degli
  altri paesi Europei più evoluti per migliorare l’efficienza
  amministrativa;

                                                                   5
L’istituzione delle città metropolitane nel
            panorama della U.E. 2

• Il neo costituito «Comitato interministeriale per le
  politiche urbane» rappresenta la premessa per dotare
  anche l’Italia, come gli altri nostri partner dell’Unione
  europea, di un’Agenda urbana che collochi le aree in cui
  insistono le città al centro della strategia di sviluppo del
  Paese.

• L’orientamento del Governo, anche per le modifiche
  apportate agli organi ed all’organizzazione dello Stato,
  appare dunque quello di valorizzare nei prossimi anni le
  città metropolitane, affinchè, anche in Italia, al pari di
  quello che accade nei paesi europei, diventino il motore
  dello sviluppo del Paese.


                                                                 6
Attori del processo di costituzione della
città metropolitana: Sindaci e Presidente
della Provincia

• Saranno i Sindaci dei Comuni della Provincia di Bari
  insieme al Presidente della Provincia i veri artefici di questa
  importantissima riforma istituzionale attesa da 22 anni;

• Sarà loro responsabilità individuare «la visione» della
  futura città metropolitana e sulla base di questa scriverne
  la «carta costituente» prevedendo in essa i pesi ed i
  contrappesi funzionali a valorizzare la specificità delle
  diverse aree territoriali della città metropolitana,
  disciplinare i rapporti tra la città metropolitana ed i
  comuni, compreso il Comune capoluogo.


                                                                    7
Opportunità per i comuni che aderiscono
      alla Città metropolitana 1
• I comuni aderenti          alla Città metropolitana non
  perderanno autonomia e non cederanno sovranità né
  alla Città metropolitana né al Comune capoluogo. I
  comuni rimangono infatti l’unità territoriale di base
  prevista dalla Costituzione tra gli enti che compongono la
  Repubblica (art. 114 Cost.) ed al contrario vedranno
  valorizzate le specificità anche attraverso la creazione di
  forme associative . Lo vedremo attraverso l’esame delle
  «funzioni fondamentali» che sono assegnate dall’art. 19
  L. 135/2012 ai Comuni.
• Gli amministratori dei comuni aderenti alla Città
  metropolitana saranno i protagonisti dello sviluppo
  economico e sociale dell’area di riferimento in quanto
  parteciperanno come organi decisionali, alle decisioni del
  consiglio metropolitano (costituito da sindaci e consiglieri
  comunali dei comuni aderenti).
                                                                 8
Opportunità per i comuni che aderiscono
      alla Città metropolitana 2
• La Città metropolitana, in relazione alle funzioni
  assegnate dalla legge, sarà inevitabilmente destinataria
  di maggiori fonti di finanziamento rispetto alle restanti
  Province depotenziate nelle funzioni e nelle risorse dalle
  disposizioni del D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012;
• La      città    metropolitana    rappresenterà      nella
  Programmazione comunitaria 2014-2020 della U.E. il
  soggetto cardine attorno al quale ruoteranno i futuri
  programmi operativi e quindi le prossime risorse
  comunitarie;
• La Città metropolitana gestirà, quale funzione propria, gli
  interventi in materia di promozione e coordinamento
  dello sviluppo economico e sociale che avranno
  inevitabili ricadute sulle comunità dei comuni aderenti
  alla Città metropolitana.
                                                                9
Opportunità per i comuni che aderiscono
        alla Città metropolitana 3
Le funzioni assegnate alla Città metropolitana di
pianificazione generale delle reti, di coordinamento dei
servizi pubblici in ambito sovracomunale, di organizzazione
dei servizi di ambito metropolitano consentiranno ai cittadini
dei comuni della città metropolitana:
1. di ricevere servizi migliori e più efficienti (le economie di
     scala consentono di ridurre i costi) in un contesto storico
     in cui la carenza delle risorse economiche milita in
     termini di riduzione dei servizi;
2. di avere standard uguali nell’erogazione dei servizi in tutta
     la città metropolitana;
3. di sburocratizzare e semplificare i rapporti con la P.A.
4. di supportare i comuni nell’esercizio dell’ attività
     amministrativa di loro competenza

                                                                   10
Opportunità per i comuni che aderiscono
        alla Città metropolitana 4
I Comuni aderenti alla Città metropolitana potranno essere
destinatari di deleghe di funzioni importanti per i territori (es.
sviluppo turistico) da gestire anche in forma associata, ed in
relazione alla natura dei territori, tali deleghe potranno essere
differenziate, consentendo ai comuni di diventare protagonisti
dello sviluppo locale.




                                                                     11
Le funzioni fondamentali dei comuni
      ai sensi dell’art. 19 L. 135/2012 1
L’autonomia dei Comuni aderenti alla città metropolitana non
è messa in discussione dalla istituzione della nuova entità
territoriale in quanto, il riordino funzionale operato dal
legislatore assegna ai Comuni le c.d. funzioni di gestione
mentre assegna alla città metropolitana principalmente
funzioni di coordinamento.

Le funzioni fondamentali assegnate ai Comuni dall’art. 19
della L. 135/2012 sono infatti le seguenti:
a) organizzazione generale dell’amministrazione, gestione
     finanziaria e contabile e controllo;
b) l’ organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale
     di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto
     pubblico comunale;

                                                                  12
Le funzioni fondamentali dei comuni
        ai sensi dell’art. 19 L. 135/2012 2
        omissis
d)     la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito
        comunale nonché la partecipazione alla pianificazione
        territoriale di livello sovracomunale;
f)   l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta,
        avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la
        riscossione dei relativi tributi;
g)       la progettazione e gestione del sistema locale dei servizi
        sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai
        cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118
        quarto comma della Costituzione;
h)     edilizia scolastica per la parte non attribuita alla
        competenza delle province, organizzazione e gestione dei
        servizi scolastici;
i)       polizia municipale e polizia amministrativa locale;
        Omissis….
                                                                      13
Le funzioni fondamentali della Città
               metropolitana 1

Sono assegnate alla Città metropolitana :
Le funzioni fondamentali delle Province (da art. 17 comma 10 D.L.
95/2012) ovvero:
1) le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività dei Comuni
nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale, secondo
le rispettive competenze (da art. 17 comma 6 D.L. 95/2012)
2) pianificazione territoriale Provinciale di coordinamento nonché
tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza;
3) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito Provinciale;
4) autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in
coerenza con la programmazione regionale.
5) costruzione, classificazione e gestione delle strade Provinciali e
regolazione della circolazione stradale ad esse inerente
6) Programmazione della rete scolastica e gestione dell’edilizia
scolastica relativa alle scuole secondarie di II grado.

                                                                             14
Le funzioni fondamentali della Città
              metropolitana 2

Si aggiungono, le funzioni fondamentali proprie della Città
metropolitana:
1) pianificazione territoriale generale e delle reti
infrastrutturali;
2) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi
pubblici;
3) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di
ambito metropolitano;
4) mobilità e viabilità;
5) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e
sociale.
Le ulteriori funzioni delegate dallo Stato e dalla Regione in
attuazione dei principi di sussidiarietà differenziazione ed
adeguatezza ex art. 118 Cost
                                                                  15
Modalità di adesione dei Comuni alla Città
               metropolitana
I Comuni dell’attuale Provincia di Bari possono aderire alla
città metropolitana di Bari mediante due modalità:

• deliberando in Consiglio comunale la formale adesione
  alla città metropolitana entro il 24 ottobre data in cui la
  Regione Puglia dovrebbe approvare il piano di riordino
  delle provincie pugliesi.

• l’altra, rimanendo inerti ed omettendo qualsiasi
  adempimento. In tal caso, ai sensi dell’art. 114 Cost. con la
  soppressione della Provincia di Bari e l’istituzione dal
  1.01.2014 della Città metropolitana di Bari i Comuni silenti
  faranno parte della Città metropolitana di Bari.



                                                                  16
Modalità di adesione di Comuni della
    Provincia di Bari a Provincia limitrofa 1
I Comuni dell’attuale Provincia di Bari che si trovano a confine con
una Provincia limitrofa possono decidere di aderire o alla città
metropolitana o alla Provincia limitrofa, purchè garantiscano il
principio della continuità territoriale.

•   Modalità: Procedura prevista dall’art. 133 primo comma Cost. il
    Comune deve adottare apposita deliberazione di Consiglio
    comunale;

•   Procedura e termini : la delibera deve essere trasmessa alla
    Regione Puglia per il recepimento della stessa nel piano di
    riordino da adottarsi entro il 24 ottobre.

•   Avvertenza: i tempi indicati sono quelli in cui dovranno
    esprimersi per legge gli organi preposti .


                                                                       17
Modalità di adesione di Comune della Provincia
             di Bari a Provincia limitrofa 2
•    I Comuni dell’attuale Provincia di Bari che non si trovano invece
     a confine con una Provincia ovvero sono nel cuore della futura
     città metropolitana non possono aderire ad una diversa
     Provincia in quanto sarebbe creato un vulnus al principio della
     continuità territoriale che ai sensi dell’art.17 comma 3
     L.135/2012 deve essere garantita.

•    La possibilità di aderire ad una Provincia può realizzarsi solo
     mediante accordo tra i Sindaci che realizzi un’ effetto catena
     che determina volta per volta lo spostamento del confine della
     Provincia.

•    Anche in questo caso, l’adesione alla Provincia limitrofa deve
     essere fatta ai sensi dell’art. 133 Cost. con deliberazione di
     Consiglio comunale.

•    Le modalità la procedura ed i termini sono quelli già esposti
                                                                         18
Organi della città metropolitana

 Il Consiglio metropolitano;

 Il Sindaco metropolitano;

• In sede di prima applicazione è di diritto sindaco
  metropolitano il sindaco del comune capoluogo;

• Il Sindaco metropolitano può nominare un vicesindaco ed
  attribuire deleghe ai singoli consiglieri;

• Opera il limite del secondo mandato previsto dall’art. 51
  Tuel

• Le cariche di Sindaco e di Consigliere metropolitano sono
  a titolo onorifico
                                                              19
Il Sindaco metropolitano

• Può coincidere con il Sindaco del Comune capoluogo;

• Può essere eletto con elezione di II grado in seno al
  consiglio metropolitano secondo le modalità che
  saranno individuate con legge entro il 31.12.2012 per
  l’elezione del presidente della Provincia;

• Può essere eletto a suffragio universale diretto
  secondo le modalità previste dal TUEL per le elezioni
  del Presidente della Provincia (artt. 74), solo però nelle
  ipotesi in cui il Comune capoluogo si articoli in Comuni;



                                                               20
Il Consiglio metropolitano

E’ composto da 12 consiglieri (numero determinato dalla
legge in base alla popolazione della Provincia di Bari pari a
1.259.337 abitanti ).

Elettorato passivo: i sindaci ed i consiglieri comunali dei
comuni ricompresi nel territorio della Città metropolitana;
Elettorato attivo:
1. un collegio formato da sindaci e consiglieri comunali dei
     comuni ricompresi nel territorio della Città metropolitana
     secondo le modalità che saranno individuate per il
     consiglio Provinciale con legge entro il 31.12.2012 (se il
     Sindaco metropolitano è eletto con elezione di secondo
     grado)
2. Elezione diretta ai sensi dell’art. 75 TUEL (elezione
     consiglio provinciale) solo nelle ipotesi in cui lo Statuto
     metropolitano preveda che il Comune capoluogo si
     articoli in più comuni.                                       21
Lo Statuto metropolitano 1

Individua la «visione» della città metropolitana come delineata
dai Sindaci «costituenti» .
Deve prevedere quale contenuto obbligatorio:
• le modalità di elezione del Sindaco metropolitano;
• regola l’organizzazione interna, il funzionamento degli organi
    e l’assunzione delle decisioni;
• regola le forme di indirizzo e di coordinamento dell’azione
    complessiva di governo del territorio metropolitano;
• disciplina i rapporti tra i comuni e la Città metropolitana;
• disciplina le modalità di organizzazione e di esercizio delle
    funzioni metropolitane;
• può prevedere le modalità di conferimento di deleghe di
    funzioni ai comuni, anche in forma associata e differenziata
    per determinate aree territoriali, con il contestuale
    trasferimento di risorse umane e finanziarie
                                                                   22
Lo Statuto metropolitano 2

• può prevedere modalità di conferimento di funzioni da
  parte dei comuni aderenti e delle loro forme associative
  alla Citta metropolitana con trasferimento di risorse
  umane, strumentali e finanziarie necessarie al loro
  svolgimento.
• può prevedere le modalità attraverso le quali i comuni non
  ricompresi nel territorio metropolitano possano istituire
  accordi con la Città metropolitana.




                                                               23
La Finanza della Città metropolitana 1

•   L’art. 119 Cost prevede che le città metropolitane al pari dei
    comuni, delle Province e delle regioni abbiano autonomia
    finanziaria di entrata e di spesa.

•   L'articolo 15 della legge n. 42/2009 prevede un sistema di finanza
    rafforzata per le città metropolitane.

•   La Città metropolitana oltre alle funzioni dell’attuale Provincia è
    assegnataria di funzioni ulteriori. Esse non potranno che essere
    svolte attraverso un sistema finanziario particolare, al pari di ciò
    che è previsto per Roma capitale.

•   Il DPCM che assegna le fonti di entrata alla Città metropolitana
    armonizza tali fonti di entrata con il sistema perequativo e con il
    fondo di riequilibrio di cui all’art. 23 Dlgs. 68/2011.

                                                                           24
La Finanza della Città metropolitana 2

Nel decreto legislativo sulla fiscalità regionale e Provinciale (art.
23 e 24 Dlgs 68/2011) è previsto che la Città metropolitana
assumerà il sistema finanziario della Provincia, cui subentra.
Le sarà attribuita inoltre:
• una compartecipazione al gettito dell'IRPEF prodotto sul
    territorio della Città metropolitana , che potrà essere
    maggiore di quella delle Province, sulla base di quanto
    stabilito dalle leggi annuali di stabilità, in relazione alla
    complessità delle funzioni gestite.
• Una compartecipazione alla tassa automobilistica regionale ;
• L’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile;
• L’IPT + altri tributi Provinciali
• è attribuita la facoltà di istituire una imposta di scopo delle
    città metropolitane;

                                                                        25
Il patrimonio della Città metropolitana


• La Città metropolitana acquisisce il patrimonio e le
  risorse umane e strumentali della Provincia di Bari cui
  succede a titolo universale;

• Le risorse finanziarie prima descritte;

• IL DPCM che assegna il patrimonio e le fonti di entrata
  alla Città metropolitana è adottato entro 3 mesi
  dall’entrata in vigore del D.L. 95/2012.




                                                            26
Disciplina transitoria per l’istituzione della
            Città metropolitana 1
• Dalla data di conversione in legge del decreto 95/2012
   ovvero dal 15.08.2012 è istituita la Conferenza
   metropolitana costituita dai Sindaci dei Comuni della
   Provincia e dal Presidente della Provincia;
La Conferenza metropolitana ha il compito di:
1. Elaborare lo Statuto metropolitano temporaneo
2. Approvare lo Statuto metropolitano entro il 31.10.2013
    con parere favorevole del Sindaco comune capoluogo e
    Presidente della Provincia
3. La conferenza metropolitana delibera con la maggioranza
    dei due terzi dei componenti e comunque con il voto
    favorevole del Sindaco capoluogo e del Presidente della
    Provincia (linee guida del Governo)


                                                              27
Disciplina transitoria per l’istituzione della
            Città metropolitana 2
Se lo Statuto temporaneo non viene approvato dalla
Conferenza metropolitana entro il 31.10.2013:

• Il 1.11.2013 la Conferenza metropolitana cessa le proprie
  funzioni;

• Dal 1.01.2014 il Sindaco metropolitano coincide con il
  Sindaco del Comune capoluogo fino alla data di
  approvazione dello Statuto definitivo;

• Si da luogo all’elezione del Consiglio metropolitano con le
  modalità di elezione previste per il consiglio Provinciale (da
  determinarsi con legge entro il 31.12.2012)


                                                                   28

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

5. funzioni da associare
5. funzioni da associare5. funzioni da associare
5. funzioni da associareNemboWeb
 
5. funzioni da associare
5. funzioni da associare5. funzioni da associare
5. funzioni da associaremgk4d
 
Processo riordino friuli
Processo riordino friuliProcesso riordino friuli
Processo riordino friulimgk4d
 
Le province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma DelrioLe province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma DelrioFederico Gusmeroli
 
Attuazione fvg
Attuazione fvgAttuazione fvg
Attuazione fvgNemboWeb
 
Gasparin il piano di riordino della regione veneto
Gasparin   il piano di riordino della regione venetoGasparin   il piano di riordino della regione veneto
Gasparin il piano di riordino della regione venetoNemboWeb
 
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove province
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove provinceRuolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove province
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove provincecittametro
 
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vastaIl riassetto delle funzioni degli enti di area vasta
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vastacittametro
 
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlando
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlandoLe nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlando
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlandocittametro
 
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012BLOZ
 
Riforma regolamento decentramento
Riforma regolamento decentramentoRiforma regolamento decentramento
Riforma regolamento decentramentoGianguido Passoni
 
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...Parma Couture
 
Città metropolitane fi 1832015
Città metropolitane fi 1832015Città metropolitane fi 1832015
Città metropolitane fi 1832015Giovanni Vetritto
 

Was ist angesagt? (16)

5. funzioni da associare
5. funzioni da associare5. funzioni da associare
5. funzioni da associare
 
5. funzioni da associare
5. funzioni da associare5. funzioni da associare
5. funzioni da associare
 
Processo riordino friuli
Processo riordino friuliProcesso riordino friuli
Processo riordino friuli
 
Le province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma DelrioLe province montane e la riforma Delrio
Le province montane e la riforma Delrio
 
Attuazione fvg
Attuazione fvgAttuazione fvg
Attuazione fvg
 
Gasparin il piano di riordino della regione veneto
Gasparin   il piano di riordino della regione venetoGasparin   il piano di riordino della regione veneto
Gasparin il piano di riordino della regione veneto
 
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove province
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove provinceRuolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove province
Ruolo e missione istituzionale delle città metropolitane e delle nuove province
 
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vastaIl riassetto delle funzioni degli enti di area vasta
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta
 
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlando
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlandoLe nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlando
Le nuove funzoni delle province al servizio dei comuni orlando
 
17 pdl0019050
17 pdl001905017 pdl0019050
17 pdl0019050
 
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
Upi delega riordino areavasta - 7 febbraio2012
 
Slides convegno delrio
Slides convegno delrioSlides convegno delrio
Slides convegno delrio
 
Riforma regolamento decentramento
Riforma regolamento decentramentoRiforma regolamento decentramento
Riforma regolamento decentramento
 
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...
 
Città metropolitane fi 1832015
Città metropolitane fi 1832015Città metropolitane fi 1832015
Città metropolitane fi 1832015
 
Delibera 1442 2013
Delibera 1442 2013Delibera 1442 2013
Delibera 1442 2013
 

Ähnlich wie Presentazione citta metropolitana

Slide associazionismo comunale
Slide associazionismo comunaleSlide associazionismo comunale
Slide associazionismo comunaleBianca Clemente
 
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...cittametro
 
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...cittametro
 
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014Agi
 
Slide cityact newsletter
Slide cityact newsletterSlide cityact newsletter
Slide cityact newsletterChiara Meazza
 
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunità
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunitàL'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunità
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunitàIFEL Fondazione ANCI
 
Citta' metropolitana di roma capitale
Citta' metropolitana di roma capitaleCitta' metropolitana di roma capitale
Citta' metropolitana di roma capitaleFranco Brugnola
 
Presentazione piano di riassetto Upi
Presentazione piano di riassetto UpiPresentazione piano di riassetto Upi
Presentazione piano di riassetto Upicittametro
 
Città metropolitana l. 56-2014
Città metropolitana l. 56-2014Città metropolitana l. 56-2014
Città metropolitana l. 56-2014PD Venezia
 
La riforma in_10_punti
La riforma in_10_puntiLa riforma in_10_punti
La riforma in_10_puntiLorenzoPE
 
Legge delrio
Legge delrioLegge delrio
Legge delrioNemboWeb
 
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011Lucia Schirru
 
2. legge delrio
2. legge delrio2. legge delrio
2. legge delriomgk4d
 
Riorganizzare i comuni urbanistica
Riorganizzare i comuni urbanisticaRiorganizzare i comuni urbanistica
Riorganizzare i comuni urbanisticaGiuseppe Carpentieri
 
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
 
Programma Sindaco Chiara Appendino per Torino
Programma Sindaco Chiara Appendino per TorinoProgramma Sindaco Chiara Appendino per Torino
Programma Sindaco Chiara Appendino per TorinoQuotidiano Piemontese
 
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuniGalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comunimgk4d
 
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunaleIl processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunaleIFEL Fondazione ANCI
 

Ähnlich wie Presentazione citta metropolitana (20)

Slide associazionismo comunale
Slide associazionismo comunaleSlide associazionismo comunale
Slide associazionismo comunale
 
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
Il riassetto delle funzioni degli enti di area vasta: Principi e ipotesi di m...
 
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...
La riforma dei livelli di governo nella Regione Sicilian:temi di intervento, ...
 
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014
Statuto città metropolitana di Milano del 22-12-2014
 
Slide cityact newsletter
Slide cityact newsletterSlide cityact newsletter
Slide cityact newsletter
 
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunità
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunitàL'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunità
L'Associazionismo comunale: tra obbligo ed opportunità
 
Citta' metropolitana di roma capitale
Citta' metropolitana di roma capitaleCitta' metropolitana di roma capitale
Citta' metropolitana di roma capitale
 
Presentazione piano di riassetto Upi
Presentazione piano di riassetto UpiPresentazione piano di riassetto Upi
Presentazione piano di riassetto Upi
 
Città metropolitana l. 56-2014
Città metropolitana l. 56-2014Città metropolitana l. 56-2014
Città metropolitana l. 56-2014
 
La riforma in_10_punti
La riforma in_10_puntiLa riforma in_10_punti
La riforma in_10_punti
 
Legge delrio
Legge delrioLegge delrio
Legge delrio
 
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
Presentazione sul Federalismo municipale del 25/02/2011
 
Salerno sprawl urbano
Salerno sprawl urbanoSalerno sprawl urbano
Salerno sprawl urbano
 
2. legge delrio
2. legge delrio2. legge delrio
2. legge delrio
 
Riorganizzare i comuni urbanistica
Riorganizzare i comuni urbanisticaRiorganizzare i comuni urbanistica
Riorganizzare i comuni urbanistica
 
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...
 
Programma Sindaco Chiara Appendino per Torino
Programma Sindaco Chiara Appendino per TorinoProgramma Sindaco Chiara Appendino per Torino
Programma Sindaco Chiara Appendino per Torino
 
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuniGalloGallo   riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
GalloGallo riassetto del territorio, riordino e unioni di comuni
 
Damiano osservazioni pgt milano 2
Damiano osservazioni pgt milano 2Damiano osservazioni pgt milano 2
Damiano osservazioni pgt milano 2
 
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunaleIl processo organizzativo dell'associazionismo comunale
Il processo organizzativo dell'associazionismo comunale
 

Mehr von Valleditria News

Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia
Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia
Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia Valleditria News
 
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric Valleditria News
 
Consumo di suolo in valle d'itria valle d'itria
Consumo di suolo in valle d'itria   valle d'itriaConsumo di suolo in valle d'itria   valle d'itria
Consumo di suolo in valle d'itria valle d'itriaValleditria News
 
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019Valleditria News
 
Coronavirus: "Decreto cura italia"
Coronavirus: "Decreto cura italia"Coronavirus: "Decreto cura italia"
Coronavirus: "Decreto cura italia"Valleditria News
 
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)Valleditria News
 
Ordinanza pane amore e fantasia
Ordinanza pane amore e fantasiaOrdinanza pane amore e fantasia
Ordinanza pane amore e fantasiaValleditria News
 
Dati martina-franca-ok aggiornato
Dati martina-franca-ok aggiornatoDati martina-franca-ok aggiornato
Dati martina-franca-ok aggiornatoValleditria News
 
Calendario manifestazioni 2019 convertito
Calendario manifestazioni 2019 convertitoCalendario manifestazioni 2019 convertito
Calendario manifestazioni 2019 convertitoValleditria News
 
Questionario traffico PUMS
Questionario traffico PUMSQuestionario traffico PUMS
Questionario traffico PUMSValleditria News
 
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018Valleditria News
 
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina Franca
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina FrancaCapitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina Franca
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina FrancaValleditria News
 
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmato
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmatoValle d'Itria. Protocollo centri storici firmato
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmatoValleditria News
 
Sondaggio scuola San Paolo - Martina Franca
Sondaggio scuola San Paolo - Martina FrancaSondaggio scuola San Paolo - Martina Franca
Sondaggio scuola San Paolo - Martina FrancaValleditria News
 

Mehr von Valleditria News (20)

Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia
Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia
Coronavirus: chiusura scuole Regione Puglia
 
Dpcm 24 ottobre 2020
Dpcm 24 ottobre 2020Dpcm 24 ottobre 2020
Dpcm 24 ottobre 2020
 
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric
Ordinanza N. 00988 2020 reg.ric
 
Consumo di suolo in valle d'itria valle d'itria
Consumo di suolo in valle d'itria   valle d'itriaConsumo di suolo in valle d'itria   valle d'itria
Consumo di suolo in valle d'itria valle d'itria
 
Consumo suolo 2019
Consumo suolo 2019Consumo suolo 2019
Consumo suolo 2019
 
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019
Dati sul gioco d'azzardo in valle d'itria 2019
 
Coronavirus: "Decreto cura italia"
Coronavirus: "Decreto cura italia"Coronavirus: "Decreto cura italia"
Coronavirus: "Decreto cura italia"
 
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)
Presentazione coronavirus comunicazione_16marzo (1)
 
Ordinanza pane amore e fantasia
Ordinanza pane amore e fantasiaOrdinanza pane amore e fantasia
Ordinanza pane amore e fantasia
 
Ordinanza cellar
Ordinanza cellarOrdinanza cellar
Ordinanza cellar
 
Dati martina-franca-ok aggiornato
Dati martina-franca-ok aggiornatoDati martina-franca-ok aggiornato
Dati martina-franca-ok aggiornato
 
Calendario manifestazioni 2019 convertito
Calendario manifestazioni 2019 convertitoCalendario manifestazioni 2019 convertito
Calendario manifestazioni 2019 convertito
 
Questionario traffico PUMS
Questionario traffico PUMSQuestionario traffico PUMS
Questionario traffico PUMS
 
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018
Rigenerazione urbana Martina Franca. Presentazione delle proposte 2018
 
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina Franca
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina FrancaCapitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina Franca
Capitolato d'appalto raccolta rifiuti Martina Franca
 
Bando shortlist
Bando shortlistBando shortlist
Bando shortlist
 
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmato
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmatoValle d'Itria. Protocollo centri storici firmato
Valle d'Itria. Protocollo centri storici firmato
 
Sondaggio scuola San Paolo - Martina Franca
Sondaggio scuola San Paolo - Martina FrancaSondaggio scuola San Paolo - Martina Franca
Sondaggio scuola San Paolo - Martina Franca
 
Indagine centro storico
Indagine centro storicoIndagine centro storico
Indagine centro storico
 
Proroga tradeco 2014
Proroga tradeco 2014Proroga tradeco 2014
Proroga tradeco 2014
 

Presentazione citta metropolitana

  • 1. Presentazione a cura dell’Assessorato alla Città metropolitana del Comune di Bari Istituzione delle città metropolitane e riordino delle Province Art. 18 D.L. 95/2012 convertito con modificazioni nella L. 135/2012 Bari, 12 ottobre 2012 1
  • 2. Ratio della disposizione normativa L’ istituzione della Città metropolitana, così come il riordino delle Province atteso da decenni, sono inseriti in una legge di «revisione della spesa» (D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012), che risponde alla ratio di contribuire, anche attraverso la riforma dello Stato e dei suoi elementi costitutivi (art. 114 Cost), al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei e necessari al raggiungimento del pareggio di bilancio . 2
  • 3. Le Città metropolitane: il territorio • Subentrano alle Province nelle aree che comprendono i comuni di Torino, Milano, Roma, Venezia, Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari e Reggio Calabria. • Dal 1.01.2014 (salvo cessazione anticipata del mandato del Presidente della Provincia) è istituita la Città metropolitana di Bari con contestuale soppressione della Provincia di Bari. • Il territorio della Città metropolitana coinciderà con quello della Provincia soppressa fermo restando il potere per i Comuni della Provincia di Bari, di aderire alla Città metropolitana con atto di consiglio, o in alternativa ad una Provincia limitrofa ai sensi dell’art. 133 comma 1 Cost. 3
  • 4. Che cos’è la Città metropolitana • La Città metropolitana nasce, nell’intenzione del legislatore, come ente a servizio dei Comuni dell’area, per la necessità di governare alcune specifiche parti del territorio nazionale a maggior concentrazione di popolazione e maggiore importanza economica e produttiva; • E’ la «Città dei Comuni» che nulla a che vedere con l’attuale Provincia . Non dunque un CAMBIO DI ETICHETTA • sarà il motore dello sviluppo di un territorio, quello che include le grandi concentrazioni urbane attorno alle città capoluogo, laddove si realizza lo sviluppo sinergico di attività economiche e produttive accanto a sistemi di servizi e di collegamenti per rendere competitiva l’area ed essere poli di attrazione per imprese e strutture. 4
  • 5. L’istituzione delle città metropolitane nel panorama della U.E. • L’istituzione della città metropolitana è il frutto di una nuova consapevolezza, già sperimentata ed acquisita a livello europeo (si pensi alle città metropolitane di Londra, Parigi, Lione, Barcellona….), per la quale, per superare i problemi dello sviluppo urbano, condizionato da problematiche complesse (dal mercato del lavoro alla mobilità, dalla sicurezza ai servizi, dall’ambiente al governo del territorio, dallo sviluppo eco-sostenibile delle aree urbane allo sviluppo economico e produttivo) bisogna innanzi tutto affrontare i problemi della “struttura urbana”; • il Governo, d’intesa con le autorità europee, ha inteso allineare l’ordinamento dello Stato italiano a quello degli altri paesi Europei più evoluti per migliorare l’efficienza amministrativa; 5
  • 6. L’istituzione delle città metropolitane nel panorama della U.E. 2 • Il neo costituito «Comitato interministeriale per le politiche urbane» rappresenta la premessa per dotare anche l’Italia, come gli altri nostri partner dell’Unione europea, di un’Agenda urbana che collochi le aree in cui insistono le città al centro della strategia di sviluppo del Paese. • L’orientamento del Governo, anche per le modifiche apportate agli organi ed all’organizzazione dello Stato, appare dunque quello di valorizzare nei prossimi anni le città metropolitane, affinchè, anche in Italia, al pari di quello che accade nei paesi europei, diventino il motore dello sviluppo del Paese. 6
  • 7. Attori del processo di costituzione della città metropolitana: Sindaci e Presidente della Provincia • Saranno i Sindaci dei Comuni della Provincia di Bari insieme al Presidente della Provincia i veri artefici di questa importantissima riforma istituzionale attesa da 22 anni; • Sarà loro responsabilità individuare «la visione» della futura città metropolitana e sulla base di questa scriverne la «carta costituente» prevedendo in essa i pesi ed i contrappesi funzionali a valorizzare la specificità delle diverse aree territoriali della città metropolitana, disciplinare i rapporti tra la città metropolitana ed i comuni, compreso il Comune capoluogo. 7
  • 8. Opportunità per i comuni che aderiscono alla Città metropolitana 1 • I comuni aderenti alla Città metropolitana non perderanno autonomia e non cederanno sovranità né alla Città metropolitana né al Comune capoluogo. I comuni rimangono infatti l’unità territoriale di base prevista dalla Costituzione tra gli enti che compongono la Repubblica (art. 114 Cost.) ed al contrario vedranno valorizzate le specificità anche attraverso la creazione di forme associative . Lo vedremo attraverso l’esame delle «funzioni fondamentali» che sono assegnate dall’art. 19 L. 135/2012 ai Comuni. • Gli amministratori dei comuni aderenti alla Città metropolitana saranno i protagonisti dello sviluppo economico e sociale dell’area di riferimento in quanto parteciperanno come organi decisionali, alle decisioni del consiglio metropolitano (costituito da sindaci e consiglieri comunali dei comuni aderenti). 8
  • 9. Opportunità per i comuni che aderiscono alla Città metropolitana 2 • La Città metropolitana, in relazione alle funzioni assegnate dalla legge, sarà inevitabilmente destinataria di maggiori fonti di finanziamento rispetto alle restanti Province depotenziate nelle funzioni e nelle risorse dalle disposizioni del D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012; • La città metropolitana rappresenterà nella Programmazione comunitaria 2014-2020 della U.E. il soggetto cardine attorno al quale ruoteranno i futuri programmi operativi e quindi le prossime risorse comunitarie; • La Città metropolitana gestirà, quale funzione propria, gli interventi in materia di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale che avranno inevitabili ricadute sulle comunità dei comuni aderenti alla Città metropolitana. 9
  • 10. Opportunità per i comuni che aderiscono alla Città metropolitana 3 Le funzioni assegnate alla Città metropolitana di pianificazione generale delle reti, di coordinamento dei servizi pubblici in ambito sovracomunale, di organizzazione dei servizi di ambito metropolitano consentiranno ai cittadini dei comuni della città metropolitana: 1. di ricevere servizi migliori e più efficienti (le economie di scala consentono di ridurre i costi) in un contesto storico in cui la carenza delle risorse economiche milita in termini di riduzione dei servizi; 2. di avere standard uguali nell’erogazione dei servizi in tutta la città metropolitana; 3. di sburocratizzare e semplificare i rapporti con la P.A. 4. di supportare i comuni nell’esercizio dell’ attività amministrativa di loro competenza 10
  • 11. Opportunità per i comuni che aderiscono alla Città metropolitana 4 I Comuni aderenti alla Città metropolitana potranno essere destinatari di deleghe di funzioni importanti per i territori (es. sviluppo turistico) da gestire anche in forma associata, ed in relazione alla natura dei territori, tali deleghe potranno essere differenziate, consentendo ai comuni di diventare protagonisti dello sviluppo locale. 11
  • 12. Le funzioni fondamentali dei comuni ai sensi dell’art. 19 L. 135/2012 1 L’autonomia dei Comuni aderenti alla città metropolitana non è messa in discussione dalla istituzione della nuova entità territoriale in quanto, il riordino funzionale operato dal legislatore assegna ai Comuni le c.d. funzioni di gestione mentre assegna alla città metropolitana principalmente funzioni di coordinamento. Le funzioni fondamentali assegnate ai Comuni dall’art. 19 della L. 135/2012 sono infatti le seguenti: a) organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) l’ organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; 12
  • 13. Le funzioni fondamentali dei comuni ai sensi dell’art. 19 L. 135/2012 2 omissis d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; f) l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) la progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118 quarto comma della Costituzione; h) edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; Omissis…. 13
  • 14. Le funzioni fondamentali della Città metropolitana 1 Sono assegnate alla Città metropolitana : Le funzioni fondamentali delle Province (da art. 17 comma 10 D.L. 95/2012) ovvero: 1) le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze (da art. 17 comma 6 D.L. 95/2012) 2) pianificazione territoriale Provinciale di coordinamento nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza; 3) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito Provinciale; 4) autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale. 5) costruzione, classificazione e gestione delle strade Provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente 6) Programmazione della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di II grado. 14
  • 15. Le funzioni fondamentali della Città metropolitana 2 Si aggiungono, le funzioni fondamentali proprie della Città metropolitana: 1) pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali; 2) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici; 3) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; 4) mobilità e viabilità; 5) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale. Le ulteriori funzioni delegate dallo Stato e dalla Regione in attuazione dei principi di sussidiarietà differenziazione ed adeguatezza ex art. 118 Cost 15
  • 16. Modalità di adesione dei Comuni alla Città metropolitana I Comuni dell’attuale Provincia di Bari possono aderire alla città metropolitana di Bari mediante due modalità: • deliberando in Consiglio comunale la formale adesione alla città metropolitana entro il 24 ottobre data in cui la Regione Puglia dovrebbe approvare il piano di riordino delle provincie pugliesi. • l’altra, rimanendo inerti ed omettendo qualsiasi adempimento. In tal caso, ai sensi dell’art. 114 Cost. con la soppressione della Provincia di Bari e l’istituzione dal 1.01.2014 della Città metropolitana di Bari i Comuni silenti faranno parte della Città metropolitana di Bari. 16
  • 17. Modalità di adesione di Comuni della Provincia di Bari a Provincia limitrofa 1 I Comuni dell’attuale Provincia di Bari che si trovano a confine con una Provincia limitrofa possono decidere di aderire o alla città metropolitana o alla Provincia limitrofa, purchè garantiscano il principio della continuità territoriale. • Modalità: Procedura prevista dall’art. 133 primo comma Cost. il Comune deve adottare apposita deliberazione di Consiglio comunale; • Procedura e termini : la delibera deve essere trasmessa alla Regione Puglia per il recepimento della stessa nel piano di riordino da adottarsi entro il 24 ottobre. • Avvertenza: i tempi indicati sono quelli in cui dovranno esprimersi per legge gli organi preposti . 17
  • 18. Modalità di adesione di Comune della Provincia di Bari a Provincia limitrofa 2 • I Comuni dell’attuale Provincia di Bari che non si trovano invece a confine con una Provincia ovvero sono nel cuore della futura città metropolitana non possono aderire ad una diversa Provincia in quanto sarebbe creato un vulnus al principio della continuità territoriale che ai sensi dell’art.17 comma 3 L.135/2012 deve essere garantita. • La possibilità di aderire ad una Provincia può realizzarsi solo mediante accordo tra i Sindaci che realizzi un’ effetto catena che determina volta per volta lo spostamento del confine della Provincia. • Anche in questo caso, l’adesione alla Provincia limitrofa deve essere fatta ai sensi dell’art. 133 Cost. con deliberazione di Consiglio comunale. • Le modalità la procedura ed i termini sono quelli già esposti 18
  • 19. Organi della città metropolitana  Il Consiglio metropolitano;  Il Sindaco metropolitano; • In sede di prima applicazione è di diritto sindaco metropolitano il sindaco del comune capoluogo; • Il Sindaco metropolitano può nominare un vicesindaco ed attribuire deleghe ai singoli consiglieri; • Opera il limite del secondo mandato previsto dall’art. 51 Tuel • Le cariche di Sindaco e di Consigliere metropolitano sono a titolo onorifico 19
  • 20. Il Sindaco metropolitano • Può coincidere con il Sindaco del Comune capoluogo; • Può essere eletto con elezione di II grado in seno al consiglio metropolitano secondo le modalità che saranno individuate con legge entro il 31.12.2012 per l’elezione del presidente della Provincia; • Può essere eletto a suffragio universale diretto secondo le modalità previste dal TUEL per le elezioni del Presidente della Provincia (artt. 74), solo però nelle ipotesi in cui il Comune capoluogo si articoli in Comuni; 20
  • 21. Il Consiglio metropolitano E’ composto da 12 consiglieri (numero determinato dalla legge in base alla popolazione della Provincia di Bari pari a 1.259.337 abitanti ). Elettorato passivo: i sindaci ed i consiglieri comunali dei comuni ricompresi nel territorio della Città metropolitana; Elettorato attivo: 1. un collegio formato da sindaci e consiglieri comunali dei comuni ricompresi nel territorio della Città metropolitana secondo le modalità che saranno individuate per il consiglio Provinciale con legge entro il 31.12.2012 (se il Sindaco metropolitano è eletto con elezione di secondo grado) 2. Elezione diretta ai sensi dell’art. 75 TUEL (elezione consiglio provinciale) solo nelle ipotesi in cui lo Statuto metropolitano preveda che il Comune capoluogo si articoli in più comuni. 21
  • 22. Lo Statuto metropolitano 1 Individua la «visione» della città metropolitana come delineata dai Sindaci «costituenti» . Deve prevedere quale contenuto obbligatorio: • le modalità di elezione del Sindaco metropolitano; • regola l’organizzazione interna, il funzionamento degli organi e l’assunzione delle decisioni; • regola le forme di indirizzo e di coordinamento dell’azione complessiva di governo del territorio metropolitano; • disciplina i rapporti tra i comuni e la Città metropolitana; • disciplina le modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane; • può prevedere le modalità di conferimento di deleghe di funzioni ai comuni, anche in forma associata e differenziata per determinate aree territoriali, con il contestuale trasferimento di risorse umane e finanziarie 22
  • 23. Lo Statuto metropolitano 2 • può prevedere modalità di conferimento di funzioni da parte dei comuni aderenti e delle loro forme associative alla Citta metropolitana con trasferimento di risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie al loro svolgimento. • può prevedere le modalità attraverso le quali i comuni non ricompresi nel territorio metropolitano possano istituire accordi con la Città metropolitana. 23
  • 24. La Finanza della Città metropolitana 1 • L’art. 119 Cost prevede che le città metropolitane al pari dei comuni, delle Province e delle regioni abbiano autonomia finanziaria di entrata e di spesa. • L'articolo 15 della legge n. 42/2009 prevede un sistema di finanza rafforzata per le città metropolitane. • La Città metropolitana oltre alle funzioni dell’attuale Provincia è assegnataria di funzioni ulteriori. Esse non potranno che essere svolte attraverso un sistema finanziario particolare, al pari di ciò che è previsto per Roma capitale. • Il DPCM che assegna le fonti di entrata alla Città metropolitana armonizza tali fonti di entrata con il sistema perequativo e con il fondo di riequilibrio di cui all’art. 23 Dlgs. 68/2011. 24
  • 25. La Finanza della Città metropolitana 2 Nel decreto legislativo sulla fiscalità regionale e Provinciale (art. 23 e 24 Dlgs 68/2011) è previsto che la Città metropolitana assumerà il sistema finanziario della Provincia, cui subentra. Le sarà attribuita inoltre: • una compartecipazione al gettito dell'IRPEF prodotto sul territorio della Città metropolitana , che potrà essere maggiore di quella delle Province, sulla base di quanto stabilito dalle leggi annuali di stabilità, in relazione alla complessità delle funzioni gestite. • Una compartecipazione alla tassa automobilistica regionale ; • L’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile; • L’IPT + altri tributi Provinciali • è attribuita la facoltà di istituire una imposta di scopo delle città metropolitane; 25
  • 26. Il patrimonio della Città metropolitana • La Città metropolitana acquisisce il patrimonio e le risorse umane e strumentali della Provincia di Bari cui succede a titolo universale; • Le risorse finanziarie prima descritte; • IL DPCM che assegna il patrimonio e le fonti di entrata alla Città metropolitana è adottato entro 3 mesi dall’entrata in vigore del D.L. 95/2012. 26
  • 27. Disciplina transitoria per l’istituzione della Città metropolitana 1 • Dalla data di conversione in legge del decreto 95/2012 ovvero dal 15.08.2012 è istituita la Conferenza metropolitana costituita dai Sindaci dei Comuni della Provincia e dal Presidente della Provincia; La Conferenza metropolitana ha il compito di: 1. Elaborare lo Statuto metropolitano temporaneo 2. Approvare lo Statuto metropolitano entro il 31.10.2013 con parere favorevole del Sindaco comune capoluogo e Presidente della Provincia 3. La conferenza metropolitana delibera con la maggioranza dei due terzi dei componenti e comunque con il voto favorevole del Sindaco capoluogo e del Presidente della Provincia (linee guida del Governo) 27
  • 28. Disciplina transitoria per l’istituzione della Città metropolitana 2 Se lo Statuto temporaneo non viene approvato dalla Conferenza metropolitana entro il 31.10.2013: • Il 1.11.2013 la Conferenza metropolitana cessa le proprie funzioni; • Dal 1.01.2014 il Sindaco metropolitano coincide con il Sindaco del Comune capoluogo fino alla data di approvazione dello Statuto definitivo; • Si da luogo all’elezione del Consiglio metropolitano con le modalità di elezione previste per il consiglio Provinciale (da determinarsi con legge entro il 31.12.2012) 28