2. Lo scenario
In uno scenario dominato dalla Digital Economy, il Magazzino, intesou o sce a o do a o da a g a co o y, aga o, eso
come «trasformatore di flussi» sia nell’alimentazione del processo
produttivo che nella distribuzione del prodotto finito, diventa lo specchio
delle aspettative di maggiore efficienza dell’aziendadelle aspettative di maggiore efficienza dell azienda.
MAGAZZINO:
INDUSTRIA 4 0
aspettative
Flusso teso e continuo per una produzioneINDUSTRIA 4.0 Flusso teso e continuo per una produzione
on demand senza attese tra i cicli
eCOMMERCE Prodotto subito disponibile e senza aggravioeCOMMERCE Prodotto subito disponibile e senza aggravio
di costi
3. Industria 4.0 - Smart Factory
La fabbrica 4.0 si basa su un layout logistico in grado di connettere ea abb ca 0 s basa su u ayou og s co g ado d co e e e e
integrare flussi e processi su tutti i livelli aziendali: si parla di integrazione
di Cyber Phisical Systems (CPS).
5. eCommerce: quick logistic
Il commercio elettronico influenza profondamente l’organizzazione
Parcellizzazione degli ordini
co e c o e e o co ue a p o o da e e o ga a o e
logistica:
g
Aumento della velocità e precisione delle richieste
Incremento della gamma
Necessità di tracciare i prodotti lungo la filierap g
Richiesta di soluzioni per la movimentazione e lo stoccaggio
caratterizzate da intensa attività di picking (spesso di pezzi)
6. Magazzino = Servizio
Logistica produttiva e distributiva Complessa / Nervosa / Reattiva
Magazzino snodo centrale per produzione e distribuzione
- layoutModello organizzativo realizzato nel
- livello di automazione
- sistema informativo
- integrazione nel flusso produttivo/distributivo
organizzazione
Produzione
Distribuzione
Clienti
7. Smart Manufacturing
Obiettivi e modelli:
gestire l’alimentazione
a reparti/centri di lavoro
fl
reparti/centri di lavoro come
locazioni operative gestite con
con un flusso teso
coordinare le attività
un park in ed un park out
schedulazione e monitoraggio deicoordinare le attività
produttive
conoscere la posizione
schedulazione e monitoraggio dei
reparti/centri di lavoro
gestione operativa di magazzinoconoscere la posizione
di ciascun componente,
semilavorato e prodotto finito
gestione operativa di magazzino
con copertura da materie prime
a prodotto finito
supervisione del ciclo
complessivo
informazione integrata verso
MRP gestionale
9. MMS
MMS (Manufacturing-flow Management System) è la soluzione
I ti i il fl d ttiIncas per gestire e organizzare il flusso produttivo.
Tre moduli (standard) interagiscono tra loro come ingranaggi dello stesso
meccanismo, unitamente ad un modulo (custom) che funziona da regia:
REGIA
MONITORAGGIO
ENKA
MONITORING
SCHEDULER
REGIA
MONITORAGGIO
PRODUZIONE SCHEDULAZIONE
PRODUZIONE
EASYSTOR
LOGISTICA
PRODUZIONE
WMS
11. Mappatura risorse di produzione
Mapping risorse eMapping risorse e
calendario di fabbrica
Dashboard risorse di
fabbrica operative
12. Schedulazione a risorse finite
ORDINI DI LAVORO:
• Articolo da produrre
• Quantità
• Data consegna
• Etc.
GANTT ACCODAMENTO ODL:
• Accodamento automatico/manuale
• Aggiustamento in simulazione
• Conferma piano a breve termine
Il diagramma viene continuamenteIl diagramma viene continuamente
aggiornato dal monitoraggio /
avanzamento produzione.
RISORSE DI
PRODUZIONE
(MACCHINE,
LINEE,
TAVOLI )TAVOLI…)
T1
14. Monitoraggio e raccolta dati
ENKA è il modulo che garantisce il monitoraggio dello stato di avanzamento
della produzione e la raccolta dei dati attraverso terminali di reparto iDAT2:
Dimensioni: mm . 230 x 140 x 90 ( l x h x p )
Display : Touch screen resistivo 7” 800x480
Sistema operativo : Windows CE 6.0 R3
Interfacce : 2 Ethernet
1 WIFI b/g/n
2 porte USB di cui una accessibile dall’esterno
2 porte seriali optoisolate Rs232/422/485
Alimentazione : 12:48Vdc
T2
17. WMS: sistema organizzativo
Inserire il WMS in azienda non significa solo acquistare un software, ma definireg q ,
un sistema organizzativo che deve garantire:
ORDINE + VELOCITA’ + EFFICIENZA+ SICUREZZA + PRECISIONE
In sintesi…
il WMS in azienda interpreta ed integrail WMS in azienda interpreta ed integra
scelte di procedure e attrezzature.
18. Layout ideale del
magazzino distributivomagazzino distributivo
B= ½ A
Sviluppo verticale a gradino
A
BAree dedicate in pianta
refilling
stockpicking
C
D C
stockpicking
D
D= 1/3 C
consolidamento accettazione
D
spedizione ricezione
cross
docking
20. WMS: strumenti essenziali
La gestione operativa di un magazzino, comporta l’adozione di terminali WiFi,
id i i d i “di i i ” l i i
• TERMINALE RF «PALMARE» o «VEICOLARE»
considerati oggi una dotazione “di minima” per lavorare in magazzino:
• TERMINALE RF «INDOSSABILE»
• TERMINALE RF «VOICE»
21. KPI & statistiche
Il modulo PERFORMER rappresenta il cruscotto dinamico di tutte le attività di
magazzino: consente di monitorarne l’andamento su base oraria/giornaliera,
misurando le attività da fare e quelle già svolte.
22. In magazzino, camminare di meno
Nei magazzini tradizionali («uomo alla merce») l’attività di prelievo, più di qualsias
altra, ha un forte impatto sulla produttività e sui costi; è necessario intervenire
sulla mappatura dei vani, intesa come disposizione dei prodotti, e utilizzare
attrezzature e politiche di «routing» efficaci per aggredire i punti di prelievo.
Assorbimento % di risorse nelle varie attività di magazzino:g
• INGRESSI (ricevimento, carico, stoccaggio) = 24%
PRELIEVI (di i t i f i ti i i i) 48%• PRELIEVI (di interi, frazionati, per rimpiazzi) = 48%
• IMBALLAGGI (confezionamenti, etichettature) = 6%
• SPEDIZIONI (controllo gestioni in ribalta) = 16%• SPEDIZIONI (controllo, gestioni in ribalta) = 16%
• ALTRE ATTIVITA’ (resi, manutenzioni) = 6%
Fonte: SIMCO – Consulenza, Progettazione, Formazione
23. Ottimizzare i Prelievi
Rid l Rid i tiRidurre le percorrenze = Ridurre i costi
• Compattare il «display» di picking in funzione delle unità di vendita (p.e.
impiego di scaffali a gravità su misura dei cartoni da gestire);
• Utilizzo di adeguate attrezzature abbinate a logiche di prelievi multipli
(p.e. impiego di carrelli commissionatori con sistemi di ventilazione degli
ordini);
• Aggiornamento continuo della mappa di magazzino in funzione di alcuni
parametri qualificanti (pesi, volumi, indice di rotazione dei prodotti…);
• Applicazione intelligente e mirata di politiche di routing fra gli scaffali.
24. Modalità di prelievo
Le diverse modalità di prelievo:
• Ordine Singolo = no ventilazione
• Ordini Multipli = ventilazione in corsiaOrdini Multipli ventilazione in corsia
• Ordini Massivi = ventilazione fuori corsia
Nella modalità a ordine singolo si lavora su un unico ordine per volta, senza
ventilare; conviene per ordini grandi e/o voluminosi con pochi o nessun articoloventilare; conviene per ordini grandi e/o voluminosi con pochi o nessun articolo
richiesto contemporaneamente da più clienti.
25. Pick-Put to ligh device
Il device Incas “QP5” viene utilizzato per il sistema di prelievo velocede ce cas Q 5 e e u a o pe s s e a d p e e o e oce
guidato dalle luci (QUICK PICK) e impiegato per agevolare lo
smistamento di merce su più baie in ingresso o colli in uscita
(BOXTECH)(BOXTECH).
Su una canalina di alluminio, si «incastra» la scheda QP5, costituita da un
display, un tasto-luce (di 3 possibili colori) e due tasti di rettifica (+/-).p y, ( p ) ( )
26. Prelievo a Ordini Multipli
Ventilazione ordini in corsia
Carrello Roll Pick dotato di luci wi-fi con
display, pilotabili (anche) vocalmente
Campo di applicazione: quantità basse o
poco voluminose per ordine, sovrapposizione
di referenze fra gli ordini abbinati sul carrello
Scopo
Ottimizzare i percorsi di prelievo senza Ottimizzare i percorsi di prelievo senza
perdere i vantaggi del picking per ordine
Performance
Efficientamento dal 15 al 30 %
Performance
ROLLPICK
27. Prelievo massivo e ventilazione
A fronte dell’indicazione dell’articolo da smistare (via lettura del barcode), il sistema
accende le luci in corrispondenza delle locazioni in cui va depositato: l’addetto, a
smistamento avvenuto, spegne la luce relativa.
BOXTECH
28. Merce all’uomo:
i vantaggi dell’automazionei vantaggi dell automazione
I i i li t i d ll’ t iI principali vantaggi dell’automazione:
Rid i ti di i i ( l di tt d i di tt )• Riduzione costi di esercizio (personale diretto ed indiretto)
• Riduzione costi di housing (riduzione superfici e consumi)
• Maggiore velocità operativa (lead time più brevi)
• Maggiore accuratezza, minori danneggiamenti
• Maggiore ergonomia e sicurezza nel lavoroMaggiore ergonomia e sicurezza nel lavoro
29. Magazzini Verticali
Magazzini automatici - verticali: stock di
prodotti piccoli meglio se di bassa rotazioneprodotti piccoli, meglio se di bassa rotazione.
Vantaggi nell’utilizzo del magazzino verticale: Vantaggi nell’utilizzo del magazzino verticale:
Recupero spazi occupati fino all’80%
Riduzione tempi inefficienze del 70%
Riduzione delle risorse impiegate
Azzeramento costi per proteggere il materiale
Obiettivo:
Rapido ROI
VERTICALE
30. Magazzini Verticali & Luci
Vantaggi nell’abbinamento dell’automatico con luci di sortering: Vantaggi nell abbinamento dell automatico con luci di sortering:
Riduzione dei tempi di prelievo dal 20% al 50% (in base a sovrapposizione items)
Drastica riduzione degli errori nello sventagliamento dei prodotti nei contenitori Drastica riduzione degli errori nello sventagliamento dei prodotti nei contenitori
Riduzione movimentazione (usura) interna dell’automatico
Obiettivo:
Abbattimento dei costi Abbattimento dei costi
31. Multi Level Shuttle
Soluzione conveniente e modulare per
i i imovimentare in automatico cassette o
cartoni.
MULTI LEVEL SHUTTLES
Caratteristiche
Carrello autonomo su ruote
Organo di presa multi piano / profondità 1 o 2
Guida WiFi : 1 PLC ogni 2 carrelli
Struttura in alluminio (h. 1600 - 2500 mm)( )
Prestazioni
Velocità traslazione: 4 mt / sec Velocità traslazione: 4 mt / sec.
Accelerazione traslazione: 2 mt / sec.2
Velocità sollevamento: 1,5 mt / sec.
Portata: fino a 2 cassette da 50 kg cad Portata: fino a 2 cassette da 50 kg cad.
SHUTTLE
33. Shuttle VS Miniload
MINILOAD: magazzino contenente scatole o
i i i d l icartoni serviti da un traslatore automatizzato.
Optare per un impianto a shuttle o a miniload
bisogna considerare:
- Struttura magazzino (spazi, altezza...)
- Tipologia UdC da movimentare
P t i i (UdC i / t)- Prestazioni (UdCora in/out)
- Adattabilità / Continuità di servizio
- InvestimentoInvestimento
- .....
“Non esiste una formula semplice per
scegliere: è necessario un progetto ”scegliere: è necessario un progetto.”
MINILOAD
35. Sistemi e gerarchia operativa
I sistemi informatici coinvolti nel processo logistico-distributivo sono:
ERP / MRP Aziendale
TMS gestione trasporti
WMS gestione magazzini
36. Sistemi e gerarchia operativa
I flussi tesi dettati dal mercato impongono una diversa gerarchia sistemistica:
ERP / MRP AziendaleOrdini Viaggi
TMS gestione trasporti
InterazioneInterazione
WMS gestione magazzini
37. Soluzione INCAS
ERP AZIENDALE ERP CORRIERI
MODULO SCAMBIO DATI HOSTLINK
SCAMBIO
DATI
SCAMBIO
DATI DATI
Easy LinkGESTIONE
TRASPORTI E
DISTRIBUZIONE
DATI
Easy LinkGESTIONE
OPERATIVA
MAGAZZINI DISTRIBUZIONE
TMS DELSY
MAGAZZINI
WMS EASYSTOR
38. Interazione WMS - TMS
L’interazione tra WMS e TMS posti gerarchicamente sullo stesso pianoL interazione tra WMS e TMS, posti gerarchicamente sullo stesso piano,
prevede che:
Il WMS i i i di i i d ti i• Il WMS inizi a processare ordini non ancora inquadrati in un
viaggio, dirottando in uscita gli ingressi in «cross-docking»;
• Il TMS pianifichi viaggi «virtuali» prima ancora di ricevere gli
ordini effettivi;
• Il TMS consolidi i viaggi a ridosso del «cut-off», con ordini per
lo più già evasi e disponibili in banchina.
39. Cruscotto avanzamenti WMS
Il Cruscotto EasyStor permette di monitorare l’avanzamento dell’attivitàIl Cruscotto EasyStor permette di monitorare l avanzamento dell attività
di magazzino, connessa con il processo di consolidamento dei viaggi:
Gli i di i dGli indicatori danno
in real-time
immediata lettura
degli avanzamentidegli avanzamenti
nelle varie attività
/ processi.
WORK IN PROGRESS
PER TIPOLOGIA MISSIONIPER TIPOLOGIA MISSIONI
IN LAVORO / DA ESEGUIRE