Saluti Dr. lamberto Bottini - Consigliere Regione Umbria
1. CONVEGNO: ECONOMIA – AMBIENTE – BENE COMUNE
FOLIGNO Sabato 12 Gennaio 2013 - Sala Conferenze di Palazzo Trinci - Piazza della Repubblica
Perugia, 12-01-13
Gentili ospiti, gentili relatori,
è con rammarico che devo declinare, per ragioni personali, l’invito a
partecipare alla vostra interessante iniziativa, che si propone di approfondire il
confronto e accendere una volta di più i riflettori sui temi ambientali e
dell’economia verde, temi cari al partito che rappresento, il Partito Democratico, e
al governo della nostra regione, il Cuore Verde d’Italia. Per noi l’ambiente, al pari
della sanità, dell’istruzione, della sicurezza, è un bene vitale al Paese, al suo profilo
culturale, alla sua economia e al suo sviluppo, indisponibile alla sola logica del
mercato e dei profitti. E’ un bene comune e l’impegno che si investe nella sua
tutela e valorizzazione contribuisce a definire il grado di civiltà e di democrazia del
Paese. In particolare, l’energia, l’acqua, il patrimonio culturale e il paesaggio, il
territorio, le infrastrutture dello sviluppo sostenibile, sono beni che devono vivere
in un quadro di indirizzo e controllo sulla qualità. Ecco perché sempre più avremo
bisogno di dotarci di un quadro normativo che definisca i parametri della gestione
pubblica o i compiti delle autorità di controllo sulle finalità pubbliche, perché i
governi nazionale e locali possano garantire universalità e sostenibilità.
1.2
2. Si è detto che “la difesa dei beni comuni è la risposta che la politica deve
a un bisogno di comunità che è tornato a manifestarsi anche tra noi”. Lo hanno
testimoniato i referendum della primavera 2011, coi quali è tramontata l’idea
che la privatizzazione e la deregolamentazione siano la ricetta giusta.
vatizzazione
Ora è il momento di compiere qualche passo in avanti in più, affermando
l’idea che la salvaguardia del bene comune riguarda il nostro futuro e in questo
puntare alla razionalità e alla valorizzazione del ruolo degli enti locali diventa
valorizzazione
una partita fondamentale. Ecco perché anche in Umbria il governo regionale si è
speso e si sta spendendo con sempre maggior convinzione per semplificare,
superare le duplicazioni, riqualificare la spesa, investire sul valore
dell’autogoverno locale affinché si possano offrire sempre maggiori spazi e
occasioni alla sussidiarietà, alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti
del privato sociale e del volontariato. C’è, poi, un altro punto su cui dobbiamo
rivolgere fortemente l’attenzione e riguarda l’economia verde, in particolare
gere
l’idea che lo sviluppo del Paese passa anche dalla capacità di investire in nuovi
settori, di riconvertire settori produttivi ormai maturi. La produzione industriale
continua ad accusare il colpo di una crisi gravissima, l’occupazione segna
are
performance allarmanti, i consumi sono al palo. E’ tempo di scegliere su cosa
puntare, su quali potenzialità far leva, quale vocazione industriale rafforzare. Il
Partito Democratico resta convinto che il Paese ha bisogno di definire una
he
politica industriale rinnovata nei contenuti e più aderente alla realtà che il
tessuto produttivo vive da tempo. Ci vuole un’azione di sistema che punti
azione
sull'innovazione, sull'efficienza energetica e nell'uso delle risorse, sulla qualità.
risorse,
Con vantaggi evidenti. Ogni settore può essere trasformato e competere meglio
.
con innovazione a carattere ambientale e la tutela del territorio può diventare
ovazione
un volano di sviluppo. Sono questi passaggi fondamentali per un Paese che vu vuol
ritrovare la propria vocazione produttiva e tornare a creare lavoro.
Lamberto Bottini
Partito Democratico - Unione regionale dell’Umbria
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