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DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE
 UNITA’ FUNZIONALE SALUTE MENTALE INFANZIA
            ADOLESCENZA FIRENZE


Organizzazione dell’Unità Funzionale di Salute
  Mentale Infanzia Adolescenza di Firenze e
  presentazione del Percorso Adolescenza
             nell’Area Fiorentina

                           1 giugno 2012
                  Sala D’Arme Palazzo Vecchio

                             Roberto Leonetti
  Resp. Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza Zona Firenze
                          Direttore S.C. UO NPI ,
                 Coord. Centri Consulenza Giovani ASL 10
PROCESSI DI CAMBIAMENTO CHE
        SONO STATI AVVIATI
• Rispetto per le persone e per la società.
• Migliorare l’assistenza dei pazienti, con le
  risorse esistenti.
• Utilizzo delle persone e delle risorse creando
  maggiore valore.
• Lo scopo di assicurare un servizio sanitario
  migliore
• maggiore qualità, minori errori e quindi una
  migliore assistenza del paziente,
• le attività sono svolte con migliori risultati,
• Creare le basi per un miglioramento costante.
Le criticità del vecchio modello
Disomogeneità di modalità di presa in carico e di
  interventi e di risposte nei 5 quartieri
  soprattutto riguardo a patologie emergenti gravi
  e complesse
• Maggiore difficoltà nel sopperire alla carenza di
  personale, maggiore rigidità
• Utenza che “gira”all’interno della città, maggiore
  drop out ed a volte duplicazione degli interventi
• Disomogeneità nei carichi di lavoro
• Numero eccessivo di sedi, non sempre adeguate,
  che favorisce la frammentazione
Nuova Organizzazione UFSMIA

                    UFSMIA

                   Front Office Unico
                       Cittadino
                     055/6964438



    SOS 1          PERCORSI ZONALI
                                           SOS 2
(Quartiere 1, 4)                        (Quartiere 2,
                                            3, 5)
FRONT OFFICE
• E’ attivo il nuovo front office cittadino
  dell’UFSMIA zona Firenze
• compito di raccogliere tutte le richieste di
  prime visite della città
• Assegnazione casi in base alla nuova
  organizzazione in SOS, Percorsi ed ai carichi di
  lavoro
• Si ricorda che il front office è attivo il lunedì,
  mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 11.30 al
  numero 055/6934438
FRONT OFFICE: SPERIMENTAZIONE
Rilevanza del front office:
• Unico punto di accettazione richieste
• Omogeneità a livello cittadino nell’accogliere
  le richieste
Punti di forza del nuovo modello
             organizzativo
• Migliore orientamento dell’utenza
• Omogeneità nelle risposte a livello zonale
• Migliore utilizzo delle competenze e
  dell’esperienza degli operatori
• Minore drop out
• Equità nei carichi di lavoro
• Possibilità di una migliore organizzazione
  nell’emergenza organizzativa
• Sedi adeguate
PRESENTAZIONE

   L’UFSMIA zona Firenze è una struttura
     organizzativa territoriale, afferente al
 Dipartimento Salute Mentale, che produce ed
eroga prestazioni sanitarie di Neuropsichiatria
Infantile, Psicologia e Riabilitazione Funzionale
   con lo scopo di prevenire, diagnosticare,
 curare e riabilitare la popolazione in età 0-17
                       anni.
L’UFSMIA di Firenze è costituita da èquipes
  multidisclinari integrate (SOS) che agisce in
    collegamento con i medici di medicina
    generale e i pediatri di libera scelta, gli
   operatori dei servizi sociali, il personale
 docente di asili nido, scuole materne, scuole
   elementari, medie inferiori e superiori,
Comune di Firenze (Direzione 18, U.O.Minori e
    Famiglia), Tribunale per i Minorenni e
              Tribunale Ordinario
MODELLO OPERATIVO

Il modello operativo è fondato sul lavoro di gruppo
multiprofessionale, sulla collaborazione e interazione
   interdisciplinare con gli operatori sanitari dell’età
     evolutiva, degli adulti e con i servizi sociali ed
educativi, ed ha come presupposto il coinvolgimento
 delle famiglie in tutti gli aspetti del percorso di presa
                         in carico.
PRINCIPI AI QUALI CI SI ATTIENE
– Flessibilità degli interventi
– Modello partecipativo
– Lavoro di gruppo multiprofessionale
– Radicamento nel territorio e
   lavoro di rete
– Universalismo ed equità
RISORSE IMPEGNATE
     Attualmente l’organico è costituito da 11
   Neuropsichiatri Infantili, 9 Psicologi. Per quanto
riguarda la riabilitazione i terapisti si suddividono in
  circa: 10 logopedisti,6 fisioterapisti, 10 educatori
           professionali e 3 psicomotricisti.
ATTIVITA’
• Le principali attività cliniche svolte all’interno
  dell’UFSMIA e per le quali vengono erogate
  giornalmente prestazioni sono:
• Diagnosi, cura e riabilitazione (attività ambulatoriale)
  con presa in carico di tutte le situazioni cliniche che
  lo richiedono.
• Controllo e trattamento di patologie già
  diagnosticate presso centri di 3° livello
• Interventi nelle scuole di ogni ordine e grado ai sensi
  della L. 104/90
PERCORSI E PROGETTI
APPRENDIMEN    RISCHIO CLINICO
NEUROMOTO            AUTISMO                        ACCREDITAMENTO
    RIO                                  TO




   TUTELA                           ADOZIONE E     PSICOTERAPIA
  MINORILE        ETNOPSICHIATRIA      POST         IND E PSICO
                                     ADOZIONE         EDUCAZ.

GENITORIALITà E
   RELAZIONI                        PSICOTERAPIA   NEUROPSICOL
PRECOCI MADRE-     ADOLESCENTI      ADOLESCENTI    OGIA NEL RM E
   BAMBINO                              E CBT        AUTISMO




ADHD E DIST.      EPIDEMIOLOGIA,
                   MONITORAGGI,                      EMERGENZA-
PERSONALITà           SISTEMA
                                        DCA          URGENZA IN
  IN Età EV.       INFORMATIVO                      ADOLESCENZA
ULTERIORI ATTIVITA’

• All’interno dell’UFSMIA di Firenze i vari operatori
      partecipano a numerose attività e progetti
 dedicandovi diverse ore settimanali e/o mensili. Tali
   prestazioni non vengono registrate nella cartella
 informatizzata. Vengono dunque effettuate attività
                         di:
• Preparazione alla nascita: vengono effettuati dei
  corsi di preparazione alla nascita rivolti a coppie in
  attesa.
• Salute mentale perinatale.
• Follow-up neonatale, svolte all’interno di due
  importanti ospedali della zona.
• Corsi di informazione-formazione all’adozione: sono
  corsi di preparazione rivolti alle coppie che hanno
  deciso di adottare un bambino. A Firenze vengono
  effettuati circa 10 corsi all’anno
• Sostegno post-adottivo, si svolgono gruppi di
  sostegno alle coppie che hanno adottato bambini.
• Attività all’interno dei Centri Consulenza Giovani:
  in città sono ubicati due centri di consulenza per
  adolescenti
• Commissioni , Comitati Pari Opportunità,
  Commissione per la trattazione delle molestie
  morali, Commissione tecnica per la Vigilanza
  Strutture per minori,
• Commissione handicap,
• Centro di Giustizia Minorile.
• Attività di prevenzione e promozione del
  benessere nei progetti con le scuole di ogni
  ordine e grado.
• Attività di formazione operatori asili nido e
  scuola materna del Comune di Firenze.
IL RISCHIO PSICHIATRICO…
     DALL’ ETA’ EVOLUTIVA ALL’ETA’ ADULTA

■ da 8 a 12 volte > media per pop. con dist. neuropsichici in età
  evol.

■ Prevalenza in età adulta di disturbi insorti in e.e. = 49% per
  un disturbo (Reinherz 1993)

■ 3 su 4 dei 21enni con disturbi mentali presentava già problemi
   in età evolutiva (Offord 2000)

■ Effetto protettivo dell’avvenuta presa in carico da parte dei
   Servizi per l’infanzia e l’adolescenza, rispetto a emergenza e
   gravità dei disturbi psichiatrici in età adulta (Levi 2002)
LE PREMESSE EPIDEMIOLOGICHE

• Prevalenza disturbi neuropsichici = 16-18%
  pop. gen. 0-17 anni (Fonagy 1997, OMS 1997,
  Nardocci 1998, Missiuna et al. 2001)
• Contatti con i Servizi di NPI in Italia: 3-8% pop.
  età evolutiva
• Disabilità a scuola (Ministero Istruzione
  2006/7)2,0 % in Toscana 2,3 % media
  nazionale
INDICATORI PER LA
     VALUTAZIONE DI EFFICACIA
          NEL TERRITORIO

                  Dati di popolazione
                            Attività generale
                                      Indicatori di processo

* elaborazione dati a cura di Elena Cabras, psicologa
DATI DI POPOLAZIONE
Dai dati ISTAT nazionali la popolazione
residente nel Comune di Firenze al
31/12/2011 è pari a 371.282 persone,
52.138 sono i minorenni.
Fascia d'età   ISTAT
   0-2         9495
    3-5        8871
    6-8        8867
   9-11        8723
   12-14       8246
   15-17       7936
   18-20       8684
   21-23       9138
   > 24        301322
ATTIVITA’ GENERALE 2011
      Fonte Caribel 2011
Si riferiscono a tutta la popolazione che
durante il 2011 si è rivolta ai Servizi di Salute
Mentale Infanzia Adolescenza di Firenze
UTENTI TRATTATI NELL’ANNO
• Nel 2011 gli utenti che hanno ricevuto
  almeno una prestazione sono stati
  2873. Di questi 1204 sono stati visti dagli
  operatori del SOS1, mentre 1669 dagli
  operatori del SOS2.
• Indice di prevalenza: 5.51%*
*n.utenti nell’anno*/ residente a Fix100 standard nazionale e standard
   regionale per UF : 4%
FASCE D’ETA’ UTENTI TRATTATI

            Utenti trattati         Ind. Prev. Per età*
0 - 2        94                              0.99 %
3 - 5       332                              3.74 %
6 - 8       541                              6.1 %
9 - 11 601                                   6.89 %
12-14        493                             5.98 %
15-17        424                             5.34 %
* n.utenti nell’anno per fascia d’età /pop. per fascia d’età
residente a Fix100
NUOVI UTENTI
• Nel 2011 i nuovi utenti (prime visite con apertura
  nuova cartella clinica) dell’UFSMIA zona Firenze sono
  stati 1037.
• 166 nuovi utenti sono maggiorenni (valutazione per
  idoneità all’adozione, adolescenti consultori giovani,

• Di questi 429 sono stati visti dagli operatori del SOS1,
  mentre 608 dagli operatori del SOS2.

• Incidenza: 1.99%*

• *Numero totale nuovi utenti/pop.rif.x100 standard nazionale: >1%
CASI NUOVI
                        FASCE D’ETA’
                  Utenti trattati         Ind. Incid. per età*
0 - 2              63                        0.66%
3 - 5             166                        1.87%
6 - 8             216                        2.43%
9 - 11            176                        2.02%
12-14             109                        1.32%
15- 17            141                        1.78%
•* n.nuovi utenti nell’anno per fascia d’età /pop. per fascia d’età residente
a Fix100
TOTALE ACCESSI NELL’ANNO

•Nel 2011 sono state erogate prestazioni per un totale
di 18.804 accessi (contatti avuti con l’utenza)

•ALTI UTILIZZATORI

•200 utenti hanno ricevuto più di 18 accessi e pertanto
vengono considerati Alti Utilizzatori. Il dato è
sottostimato in quanto, a causa di un diverso sistema di
registrazione delle prestazioni, non tiene conto degli
accessi effettuati dal personale della riabilitazione sullo
stesso progetto di intervento.
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
• Circa 840 minori residenti nel Comune di Firenze
  hanno un insegnante di sostegno scolastico.

• Per 490 di loro nel 2011, è stato assegnato anche
  un assistente scolastico

                   30% dell’utenza
Riflessioni sull’Adolescenza
• Aspetto culturale

• Convenzione dell’ONU e Diritti
  dell’adolescente
• L’accoglienza degli adolescenti, dei loro bisogni
  e delle loro famiglie presso i servizi pubblici
  costituisce un punto nodale di tutto il sistema
  sociale, sanitario ed educativo. L’area
  comprende circa il 20% della popolazione tra
  zero ed diciassette anni, includendo in essa il
  disagio psicosociale, le situazioni di rischio per
  la salute mentale e i minori affetti da una
  malattia grave o che convivono con genitori che
  ne sono affetti.
• L’ area del bisogno è molto vasta e di conseguenza sono
  molteplici le strutture che possono essere coinvolte
  nell’intervento: salute mentale, consultori, pediatria,
  ospedali, pronto soccorso per emergenza urgenza, scuola,
  giustizia.
• A tutte sono richieste competenze specifiche, ma anche un
  elevato livello di integrazione, un’articolazione dei servizi
  offerti e un modello organizzativo che permetta di coniugare
  l’unitarietà di programmazione e l’omogeneità delle
  prestazioni. Si tratta perciò di individuare modelli
  organizzativi dove tali prerogative si possano esprimere al
  meglio, nell’interesse prioritario degli utenti.
Diritti degli adolescenti da tutelare:
 -Diritto ad essere curato nel proprio ambiente
 -Diritto ad essere ricoverato in un ambiente idoneo
 -Diritto ad avere un genitore o una figura di riferimento stabile
     (madre,padre,educatore…)
 -Diritto ad avere operatori formati e competenti
 -Diritto alla salute:benessere psicofisico
 -Diritto alla sicurezza
 -Diritto all’intimità
 -Diritto al rapporto con i coetanei
 -Diritto al rapporto con l’ambiente di provenienza
 -Diritto alla studio
 -Diritto ad essere coinvolto nelle decisioni che lo riguardano
 -Diritto all’autodeterminazione
 -Diritto alla propria individualità
 -Diritto alla propria diversità
Contesto con il quale ci confrontiamo
   Adolescenti portatori di disagi multipli e spesso
    silenti, da individuare

   aumento di adolescenti immigrati portatori di altri
    modi di vivere il momento adolescenziale,

   multiproblematicità della famiglia: spesso presenza
    di adulti scarsamente significativi sul piano genitoriale
    nei confronti dei figli in fase adolescenziale.

   limite del nostro modello culturale
Famiglia/e
In adolescenza crinale molto fragile tra
         normale e patologico
E’ una crisi transitoria?


•     Fondamentale distinguere e
    differenziare, le situazioni patologiche
    dalle crisi transitorie “fisiologiche”
L’adolescente si trova ad affrontare alcune
  categorie universali di compiti a livello
  ambientale ed interiore:

 Cambiamento sociale e familiare
 Sviluppo psicofisicosessuale
 Sviluppo cognitivo e acquisizione del
  pensiero ipotetico-deduttivo
 Evoluzione identitaria e riorganizzazione
  del sé
Mente e Corpo


Secondo i Laufer (1986), la principale funzione
evolutiva dell’adolescenza risiede nell’instaurarsi
dell’organizzazione sessuale definitiva della
personalità, che deve includere, nella rappresentazione
del corpo, le modificazioni apportate dalla pubertà.
Tutti gli altri compiti evolutivi, come il cambiamento
delle relazioni con gli oggetti edipici, con i coetanei,
con il proprio corpo, andrebbero inquadrati in questa
funzione evolutiva fondamentale (Laufer M., Laufer
M.E., 1986).
• L’ambiente che si propone deve avere
  operatori che funzionino come adulti
  competenti, validi punti di riferimento, con cui
  poter fare esperienze utili e costruttive e che
  possono favorire l’integrazione del Sé
  dell’adolescente e
• Sostenere il processo di responsabilizzazione
  del minore
• Se l’ambiente riesce ad assicurare delle cure
  abbastanza buone ed a rimanere nel tempo
  “sufficientemente stabile ed indistruttibile”, funzione
  di holding, il bambino prima e l’adolescente poi,
  saranno capaci di assumersi la responsabilità del
  proprio potenziale distruttivo e di utilizzare queste
  forze, in piena libertà,come un patrimonio personale,
  nelle proprie esperienze della vita.
Fattori di rischio

• Sfavorevoli condizioni socio-ambientali e
  familiari
• carenza di adeguate competenze
  educative e di coping genitoriale
• monogenitorialità
• caratteristiche temperamentali
Fattori di rischio e fattori protettivi entrano in gioco
  nei contesti educativi e di accudimento e, di
  conseguenza, nei processi di crescita e di sviluppo:

•   Per quanto riguarda i fattori di rischio individuali e di contesto: famiglie
    multiproblematiche, carenza di adulti significativi di riferimento, società
    connotate da adulti “non sufficientemente adulti”, carenza di occasioni
    sociali/educative, istituzione scolastica a volte frammentante, selettiva,
    competitiva, forte condizionamento rispetto ai modelli ed ai messaggi
    veicolati dai mass media spesso confusivi e con pseudo-valori

•   Tra i fattori protettivi si possono comunque elencare componenti
    individuali, familiari, educative e sociali
Fattori protettivi          (Masten 2001):
•Presenza di genitori competenti e protettivi
•Buone abilità cognitive
•Senso di autoefficacia ed
elevata autostima
•Positiva visione del mondo
•Presenza di abilità
riconosciute a livello sociale
•Adattabilità e personalità pro-sociale
•Presenza di relazioni profonde con
coetanei pro-sociali e rispettosi delle regole
•Buone condizioni socio-economiche
•Presenza di un buon ambiente scolastico
•Legame con organizzazioni pro-sociali
•Buone relazioni di vicinato e presenza di risorse nella comunità
Resilienza




Su cosa si può ricostruire?
Dati sull’Adolescenza


•Dal sistema informatizzato Caribel è
possibile risalire anche alle diagnosi
dell’utenza afferente all’UFSMIA zona
Firenze.
•Per i 917 minori appartenenti alla fascia
adolescenziale 11-17 anni è stato
possibile evidenziare come 593 soffrano
di disturbi della sfera psicopatologica
Diagnosi adolescenti (12/17 anni)

Fasce        Disturbi    Disturbi    Sindromi       Disturbi della   Dist. di
d’età        psicotici   affettivi   nevrotiche     condotta         personalità
             F20-F29     F30-F39     legate a       alimentare       F60-F69
                                     stress. F40-   F50-F50.9
                                     F48


12-14        1           9           45             6                6


15-17        3           16          45             9                13

Tot utenza   4           38          180            20               34
UFSMIA
Diagnosi adolescenti (12/17 anni)


Fasce    Sindromi       Dist della   Dist. misti   Sindromi e    Sindromi e
d’età    ipercintiche   Condotta     condotta e    dist. della   dist. della
         F90-F90.9      F91-F91.9    sfera emoz.   sfera emoz    sfera sociale
                                     F92-F92.9     con esordio   F94-F94.9
                                                   inf.
                                                   F93-F93.9

12-14    15             14           7             15            8


15-17    3              28           21            17            3

Tot      55             99           56            77            30
utenza
UFSMIA
MINORI INSERITI IN COMUNITA’
• Nel 2011, 12 minori residenti nel Comune di Firenze
  erano inseriti presso comunità fuori comune (2 sono
  diventati maggiorenni nell’anno):
• 7 presso la Comunità educativa di Assisi “Piccolo
  Carro”
• 4 presso la Comunità educativa di Vinci “Paolo e
  Francesca”
• 1 presso la Comunità educativa di Chieti “Nostos”
• La previsione per la fine del 2012, è che i minori
  inseriti presso Comunità fuori comune saranno: 1
  presso il Piccolo Carro di Assisi ed 1 presso la
  Comunità di Vinci, questo grazie anche all’utilizzo
  del “modulo rinforzato”.
DATI MINORI RICOVERATI
• Per quanto riguarda i minori ricoverati con residenza
  sanitaria nell’ASL10:
• Nel 2011 sono stati ricoverati 108 minori (239 ricoveri) di età
  compresa dagli 11 ai 17 anni con DRG psichiatrici presso gli
  ospedali dell’azienda e di altre aziende.
• Rispetto al 2010 sono stati fatti 45 ricoveri in meno

• Per quanto riguarda i minori residenti a Firenze:
• Nel 2011 sono stati ricoverati 47 minori per un totale di 91
  ricoveri. Di questi 42 ragazzi sono italiani mentre 5 sono
  stranieri
Percorsi ospedalieri
• Per 5 minori residenti a Firenze il percorso ha
  previsto un passaggio tra Meyer e NPI
  Careggi,
• Per 1 Meyer e Ist. Stella Maris
• Per 1 NPI e Stella Maris
I DRG di ricovero per i minori
   ricoverati residenti a Firenze sono:
• COD 523:Abuso e dipendenza
• COD 432: Altre diagnosi relative a disturbi mentali
• COD 428 Dist. di personalità e del controllo degli
  impulsi
• COD 431:Dist. mentali dell’infanzia
• COD 426: Nevrosi depressive
• COD 427: Nevrosi eccetto nevrosi depressive
• COD 430: Psicosi
MINORI RICOVERATI IN ALTRE
         AZIENDE: NPI AO CAREGGI
• 2011: 33 minori ricoverati (65 ricoveri con una media di
  degenza di 13 giorni)
• I DRG di dimissione sono stati:
   – 28 ricoveri con DRG di Dist. di personalità e del controllo degli impulsi
     con una media di 15 giorni di degenza (anoressia nervosa, dist. di pers.
     Istrionico, dis. Pers. Ossessivo)
                 due ragazzi di 11 anni
                 tre ragazzi di 13 anni
                 tre ragazzi di 14 anni
                 un ragazzo di 15 anni
                 un ragazzo di 16 anni
                 quattro ragazzi di 17 anni
MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE:
          NPI AO CAREGGI
– 9 ricoveri con DRG di Dist. mentali dell’infanzia con una media di 5
  giorni di degenza (dist. della condotta e delle emozioni)
              un ragazzo di 11 anni
              due ragazzi di 12 anni
              due ragazzi di 14 anni
              due ragazzi di 15 anni
              un ragazzo di 16 anni
              un ragazzo di 17 anni

– 3 ricoveri con DRG di Nevrosi depressive con una media di 5 giorni di
  degenza
              Un ragazzo di 12 anni
              Un ragazzo di 16 anni
              Un ragazzo di 17 anni
MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: NPI
             AO CAREGGI


 – 25 ricoveri con DRG di Psicosi con una media di 18
   giorni di degenza (episodio schizofrenico, dist.
   bipolare tipo I, depressione maggiore, dist.
   dell’umore)
           due ragazzi di 14 anni
           quattro ragazzi i di 15 anni
           cinque ragazzi di 16 anni
           quattro ragazzi di 17 anni
MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE:
                AO MEYER
13 minori ricoverati (15 ricoveri con una media di 3 giorni di degenza). DRG di
   dimissione:
• Abuso e dipendenza: 1 ricovero per un ragazzo di 14 anni
• Altre diagnosi relative a disturbi mentali (dist alimentazione) 6 ricoveri:
         quattro ragazzi di 15 anni
• Dist. di personalità e del controllo degli impulsi (Borderline): 1 ricovero
         Un ragazzo di 16 anni
• Nevrosi eccetto nevrosi depressive: 2 ricoveri
         Due ragazzi di 17 anni
• Psicosi: 5 ricoveri
         Un ragazzo di 12 anni
         Un ragazzo di 13 anni
         Un ragazzo di 14 anni
         Due ragazzi di 15 anni

•   Rispetto al 2010 sono stati fatti 7 ricoveri in meno
MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE:
               ISTITUTO STELLA MARIS
•   4 minori ricoverati (5 ricoveri per una media di 19 giorni di degenza). I DRG di
    dimissione sono stati:

•   Dist. di personalità e del contr. degli impulsi: 1 ricovero
           Un ragazzo di 15 anni
•   Nevrosi depressive: 1 ricovero
           Un ragazzo di 16 anni
•   Psicosi: 3 ricovero
           Un ragazzo di 16 anni
           Due ragazzi di 12 anni




•   Rispetto al 2010 sono stati effettuati 5 ricoveri in meno
DATI MINORI RICOVERATI IN AZIENDA: SPDC


• Ospedale di Santa Maria Nuova: nel 2011 è stato
  ricoverato un minore di 17 anni. DRG di dimissione:
  dist. di personalità e del controllo degli impulsi (1
  giorno di degenza).
• Oblate: nel 2011 è stato ricoverato un minore di 17
  anni. DRG di dimissione: dist. di personalità e del
  controllo degli impulsi (2 giorni di degenza).

• Rispetto al 2010 ci sono stati 4 ricoveri in meno
Considerazioni
• Il ricovero ospedaliero: non sempre può risultare
  efficace, per cui risulta importante che ci siano
  indicazioni precise dettate dall’appropriatezza.
• Così , come va valutato caso per caso l’inserimento in
  comunità (educativa o terapeutica)
• Altrettanto utile risulta l’inserimento presso centri
  diurni con programmi appositamente costituiti.
I SERVIZI PER GLI ADOLESCENTI
     IL Percorso e La Rete
I SERVIZI PER GLI ADOLESCENTI
      Salute Mentale Infanzia Adolescenza Firenze
              Front Office tel.0556934438
Presso l’UFSMIA Firenze è attivo un ambulatorio per
  situazioni acute adolescenziali dove il lavoro
  integrato di neuropsichiatri infantili, educatori,
  psicologi ed infermieri ha permesso di seguire casi di
  grave scompenso lavorando in stretto raccordo con gli
  Ospedali,i DEU, il Pronto Soccorso del Meyer e
  l’Ospedale Meyer, la NPI Careggi, IPM e Centro di
  Giustizia Minorile, i Servizi Sociali del comune, i Centri
  Consulenza Giovani.
AMBULATORIO PER ADOLESCENTI
Da dicembre 2011 ad aprile 2012

   n° richieste: 88 (M 42 e F 46)
   n° prime visite: 86 (M 42 e F 44)
   età alla prima visita: min 11a 2m
    max 17 aa 10m
   n° pz presi in carico: 77 (M 41 e F
    36)
STRUTTURE PER MINORI

• Centri diurni

• Comunità educative

• Modulo rinforzato

• Comunità ad alta intensità assistenziale
Tavolo per il disagio psichico




Formazione degli operatori
• Modello Operativo di un servizio per
        adolescenti integrato: Centri Consulenza
         Giovani- Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia
                   Adolescenza-Servizio Sociale

     Approccio globale, dove non vi sia scissione tra corpo e mente.
     Impegno di tutte le professionalità coinvolte nell’equìpe a
      mantenere questa integrazione
     Integrazione tra servizi
                                NPI

                                   Pediatra
                                                                    OSPEDALE
                                                  Ass.
SCUOLA                                            sociale
                            Educatore
                            prof

                                      Terapisti       Psicologo/a
                  Ginecologo/a
                                      Riabilita
                                      zione.
                                                     Dietista
                       Ostetrica                     Ass.
                                                     San/Inf.
Terzo
        Pronto          settore       Strutture
       soccorso                       per minori




                       Percorso
 Ospedale:           Adolescente e
NPI ; Meyer ;                                Scuola
                       Famiglia
     SPDC




     Comune           PLS, MMG,          TM-IPM
   Servizi Sociali   SMIA…,SMA…,     Giustizia Minorile
                       Ser.t,CCG
SMIA



                  Ambulatorio Acuti


                                                Scuola in
Percorso Verde                                  ospedale




                                           Centro di
  Io Ausiliario
                        Centro          Terapia Familiare
                   Consulenza Giovani
Chi fa che cosa

Chiarire ruoli e competenze
E’ importante:

• Superare la confusione
• Interdisciplinarietà come risorsa e non
  come ostacolo
• Raccordo tra le varie istituzioni
• Reggere la complessità e le difficoltà
Criticità, strumenti e strategie

• Riguardo all’organizzazione in percorsi permangono alcune
  criticità che riguardano le aree problematiche di confine.
  Esse concernono soprattutto:
• il mantenere la continuità della presa in carico per gli
  adolescenti che raggiungono la maggiore età, attraverso il
  passaggio ai servizi per gli adulti (esiste una netta
  separazione tra servizi per età e per problematica);
• adolescenti seguiti dai servizi i cui genitori presentano
  problematiche psichiatriche; in questi casi si assiste spesso
  ad una sottovalutazione dei bisogni del minore da parte dei
  servizi che si occupano dei genitori, prevalendo lo stereotipo
  che “il figlio è utile ai genitori”,
• l’abuso di sostanze e la cosiddetta “doppia
  diagnosi”(coesistenza di tossicodipendenza e problemi
  psichiatrici nello stesso individuo) e la complessità di una
  presa in carico che prevede una forte integrazione tra i
  servizi per le tossicodipendenze ed i servizi di salute
  mentale.
• Un’ulteriore criticità è riferibile alle situazioni di scompenso
  adolescenziale psichiatrico che richiedono luoghi ad hoc per
  il ricovero e la fase post dimissione ospedaliera. Nell’area
  fiorentina è in corso un progetto che prevede l’utilizzo delle
  comunità educative esistenti, di comunità con “modulo
  rinforzato” (strutture che accolgono situazioni con disagio
  psichico conclamato e che usufruiscono di risorse educative
  e terapeutiche appropriate). E’ prevista inoltre la
  realizzazione di una comunità terapeutica ad alta intensità
  assistenziale.
E’ fondamentale tenere insieme gli aspetti
  socio-sanitari ed educativi, nelle attività di
  prevenzione, promozione della salute
  mentale, presa in carico e riabilitazione,
  tenendo conto anche dei provvedimenti della
  giustizia, nelle situazioni dove quest’ultima
  risulta coinvolta.
Finalità complessiva dell’organizzazione prospettata, è
   quella di evidenziare i servizi per l’adolescenza non
   solo in termini di risorse, ma anche all’interno di una
   cornice che salvaguardi una filosofia di interventi
   globali ed integrati, sociali-sanitari-educativi, in un
   percorso trasversale, dove il lavoro di promozione
   della salute, prevenzione e presa in carico permetta
   di costituire un sistema integrato di sostegno alle
   competenze degli adolescenti e degli adulti di
   riferimento (famiglie, insegnanti, educatori) e di
   individuare precocemente le situazioni di disagio,
   orientando ed accompagnando l’utenza verso i
   servizi preposti.
Integrare gli interventi socio-sanitari
          con quelli educativi
- Fare uno sforzo unitario individuando i punti vulnerabili e
  mettere in atto interventi specificamente utili, ma non
  frammentare la popolazione dei bambini e degli
  adolescenti in tante piccole casistiche,
- A livello di prevenzione primaria e di prevenzione attiva
  della salute è necessario lavorare prima di tutto con metodi
  educativi pertinenti ed efficaci,
- Gli interventi di prima diagnosi e di presa in carico debbono
  essere costruiti rispetto a popolazioni a rischio clinico
  piuttosto che rispetto a singoli casi tipo; questo criterio
  costituisce l’unica garanzia per non psichiatrizzare la salute
  mentale (Levi, 2010)
E’ fondamentale che :
- Gli Interventi siano integrati e
coordinati

- Ambiti: sociale,
sanitario,educativo,giudiziario, che
devono comunicare

- Integrazione: come realizzarla
•  RETE vera, concreta, operativa che
 includa tutti i soggetti pubblici e privati
 in stretto contatto e che si integrino
 costantemente sia a livello progettuale-
 operativo che formativo.
• Gli adolescenti e le loro famiglie sono
 parte integrante di tutto ciò.
Migliorare la comunicazione e
 superare gli steccati

Formazione congiunta…
“There’s still time to change the road
               you’re on”
       Led Zeppelin, Starway to heaven
IL C A M B IA M E N T O E ’   P O S S I B I L E …………

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Leonetti 1 giugno 2012

  • 1. DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE UNITA’ FUNZIONALE SALUTE MENTALE INFANZIA ADOLESCENZA FIRENZE Organizzazione dell’Unità Funzionale di Salute Mentale Infanzia Adolescenza di Firenze e presentazione del Percorso Adolescenza nell’Area Fiorentina 1 giugno 2012 Sala D’Arme Palazzo Vecchio Roberto Leonetti Resp. Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza Zona Firenze Direttore S.C. UO NPI , Coord. Centri Consulenza Giovani ASL 10
  • 2.
  • 3. PROCESSI DI CAMBIAMENTO CHE SONO STATI AVVIATI • Rispetto per le persone e per la società. • Migliorare l’assistenza dei pazienti, con le risorse esistenti. • Utilizzo delle persone e delle risorse creando maggiore valore. • Lo scopo di assicurare un servizio sanitario migliore
  • 4. • maggiore qualità, minori errori e quindi una migliore assistenza del paziente, • le attività sono svolte con migliori risultati, • Creare le basi per un miglioramento costante.
  • 5. Le criticità del vecchio modello Disomogeneità di modalità di presa in carico e di interventi e di risposte nei 5 quartieri soprattutto riguardo a patologie emergenti gravi e complesse • Maggiore difficoltà nel sopperire alla carenza di personale, maggiore rigidità • Utenza che “gira”all’interno della città, maggiore drop out ed a volte duplicazione degli interventi • Disomogeneità nei carichi di lavoro • Numero eccessivo di sedi, non sempre adeguate, che favorisce la frammentazione
  • 6.
  • 7. Nuova Organizzazione UFSMIA UFSMIA Front Office Unico Cittadino 055/6964438 SOS 1 PERCORSI ZONALI SOS 2 (Quartiere 1, 4) (Quartiere 2, 3, 5)
  • 8. FRONT OFFICE • E’ attivo il nuovo front office cittadino dell’UFSMIA zona Firenze • compito di raccogliere tutte le richieste di prime visite della città • Assegnazione casi in base alla nuova organizzazione in SOS, Percorsi ed ai carichi di lavoro • Si ricorda che il front office è attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 11.30 al numero 055/6934438
  • 9. FRONT OFFICE: SPERIMENTAZIONE Rilevanza del front office: • Unico punto di accettazione richieste • Omogeneità a livello cittadino nell’accogliere le richieste
  • 10. Punti di forza del nuovo modello organizzativo • Migliore orientamento dell’utenza • Omogeneità nelle risposte a livello zonale • Migliore utilizzo delle competenze e dell’esperienza degli operatori • Minore drop out • Equità nei carichi di lavoro • Possibilità di una migliore organizzazione nell’emergenza organizzativa • Sedi adeguate
  • 11. PRESENTAZIONE L’UFSMIA zona Firenze è una struttura organizzativa territoriale, afferente al Dipartimento Salute Mentale, che produce ed eroga prestazioni sanitarie di Neuropsichiatria Infantile, Psicologia e Riabilitazione Funzionale con lo scopo di prevenire, diagnosticare, curare e riabilitare la popolazione in età 0-17 anni.
  • 12. L’UFSMIA di Firenze è costituita da èquipes multidisclinari integrate (SOS) che agisce in collegamento con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, gli operatori dei servizi sociali, il personale docente di asili nido, scuole materne, scuole elementari, medie inferiori e superiori, Comune di Firenze (Direzione 18, U.O.Minori e Famiglia), Tribunale per i Minorenni e Tribunale Ordinario
  • 13. MODELLO OPERATIVO Il modello operativo è fondato sul lavoro di gruppo multiprofessionale, sulla collaborazione e interazione interdisciplinare con gli operatori sanitari dell’età evolutiva, degli adulti e con i servizi sociali ed educativi, ed ha come presupposto il coinvolgimento delle famiglie in tutti gli aspetti del percorso di presa in carico.
  • 14. PRINCIPI AI QUALI CI SI ATTIENE – Flessibilità degli interventi – Modello partecipativo – Lavoro di gruppo multiprofessionale – Radicamento nel territorio e lavoro di rete – Universalismo ed equità
  • 15. RISORSE IMPEGNATE Attualmente l’organico è costituito da 11 Neuropsichiatri Infantili, 9 Psicologi. Per quanto riguarda la riabilitazione i terapisti si suddividono in circa: 10 logopedisti,6 fisioterapisti, 10 educatori professionali e 3 psicomotricisti.
  • 16. ATTIVITA’ • Le principali attività cliniche svolte all’interno dell’UFSMIA e per le quali vengono erogate giornalmente prestazioni sono: • Diagnosi, cura e riabilitazione (attività ambulatoriale) con presa in carico di tutte le situazioni cliniche che lo richiedono. • Controllo e trattamento di patologie già diagnosticate presso centri di 3° livello • Interventi nelle scuole di ogni ordine e grado ai sensi della L. 104/90
  • 18. APPRENDIMEN RISCHIO CLINICO NEUROMOTO AUTISMO ACCREDITAMENTO RIO TO TUTELA ADOZIONE E PSICOTERAPIA MINORILE ETNOPSICHIATRIA POST IND E PSICO ADOZIONE EDUCAZ. GENITORIALITà E RELAZIONI PSICOTERAPIA NEUROPSICOL PRECOCI MADRE- ADOLESCENTI ADOLESCENTI OGIA NEL RM E BAMBINO E CBT AUTISMO ADHD E DIST. EPIDEMIOLOGIA, MONITORAGGI, EMERGENZA- PERSONALITà SISTEMA DCA URGENZA IN IN Età EV. INFORMATIVO ADOLESCENZA
  • 19. ULTERIORI ATTIVITA’ • All’interno dell’UFSMIA di Firenze i vari operatori partecipano a numerose attività e progetti dedicandovi diverse ore settimanali e/o mensili. Tali prestazioni non vengono registrate nella cartella informatizzata. Vengono dunque effettuate attività di:
  • 20. • Preparazione alla nascita: vengono effettuati dei corsi di preparazione alla nascita rivolti a coppie in attesa. • Salute mentale perinatale. • Follow-up neonatale, svolte all’interno di due importanti ospedali della zona. • Corsi di informazione-formazione all’adozione: sono corsi di preparazione rivolti alle coppie che hanno deciso di adottare un bambino. A Firenze vengono effettuati circa 10 corsi all’anno • Sostegno post-adottivo, si svolgono gruppi di sostegno alle coppie che hanno adottato bambini.
  • 21. • Attività all’interno dei Centri Consulenza Giovani: in città sono ubicati due centri di consulenza per adolescenti • Commissioni , Comitati Pari Opportunità, Commissione per la trattazione delle molestie morali, Commissione tecnica per la Vigilanza Strutture per minori, • Commissione handicap, • Centro di Giustizia Minorile. • Attività di prevenzione e promozione del benessere nei progetti con le scuole di ogni ordine e grado. • Attività di formazione operatori asili nido e scuola materna del Comune di Firenze.
  • 22. IL RISCHIO PSICHIATRICO… DALL’ ETA’ EVOLUTIVA ALL’ETA’ ADULTA ■ da 8 a 12 volte > media per pop. con dist. neuropsichici in età evol. ■ Prevalenza in età adulta di disturbi insorti in e.e. = 49% per un disturbo (Reinherz 1993) ■ 3 su 4 dei 21enni con disturbi mentali presentava già problemi in età evolutiva (Offord 2000) ■ Effetto protettivo dell’avvenuta presa in carico da parte dei Servizi per l’infanzia e l’adolescenza, rispetto a emergenza e gravità dei disturbi psichiatrici in età adulta (Levi 2002)
  • 23. LE PREMESSE EPIDEMIOLOGICHE • Prevalenza disturbi neuropsichici = 16-18% pop. gen. 0-17 anni (Fonagy 1997, OMS 1997, Nardocci 1998, Missiuna et al. 2001) • Contatti con i Servizi di NPI in Italia: 3-8% pop. età evolutiva • Disabilità a scuola (Ministero Istruzione 2006/7)2,0 % in Toscana 2,3 % media nazionale
  • 24. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DI EFFICACIA NEL TERRITORIO Dati di popolazione Attività generale Indicatori di processo * elaborazione dati a cura di Elena Cabras, psicologa
  • 26. Dai dati ISTAT nazionali la popolazione residente nel Comune di Firenze al 31/12/2011 è pari a 371.282 persone, 52.138 sono i minorenni.
  • 27. Fascia d'età ISTAT 0-2 9495 3-5 8871 6-8 8867 9-11 8723 12-14 8246 15-17 7936 18-20 8684 21-23 9138 > 24 301322
  • 28. ATTIVITA’ GENERALE 2011 Fonte Caribel 2011
  • 29. Si riferiscono a tutta la popolazione che durante il 2011 si è rivolta ai Servizi di Salute Mentale Infanzia Adolescenza di Firenze
  • 30. UTENTI TRATTATI NELL’ANNO • Nel 2011 gli utenti che hanno ricevuto almeno una prestazione sono stati 2873. Di questi 1204 sono stati visti dagli operatori del SOS1, mentre 1669 dagli operatori del SOS2. • Indice di prevalenza: 5.51%* *n.utenti nell’anno*/ residente a Fix100 standard nazionale e standard regionale per UF : 4%
  • 31. FASCE D’ETA’ UTENTI TRATTATI Utenti trattati Ind. Prev. Per età* 0 - 2 94 0.99 % 3 - 5 332 3.74 % 6 - 8 541 6.1 % 9 - 11 601 6.89 % 12-14 493 5.98 % 15-17 424 5.34 % * n.utenti nell’anno per fascia d’età /pop. per fascia d’età residente a Fix100
  • 32. NUOVI UTENTI • Nel 2011 i nuovi utenti (prime visite con apertura nuova cartella clinica) dell’UFSMIA zona Firenze sono stati 1037. • 166 nuovi utenti sono maggiorenni (valutazione per idoneità all’adozione, adolescenti consultori giovani, • Di questi 429 sono stati visti dagli operatori del SOS1, mentre 608 dagli operatori del SOS2. • Incidenza: 1.99%* • *Numero totale nuovi utenti/pop.rif.x100 standard nazionale: >1%
  • 33. CASI NUOVI FASCE D’ETA’ Utenti trattati Ind. Incid. per età* 0 - 2 63 0.66% 3 - 5 166 1.87% 6 - 8 216 2.43% 9 - 11 176 2.02% 12-14 109 1.32% 15- 17 141 1.78% •* n.nuovi utenti nell’anno per fascia d’età /pop. per fascia d’età residente a Fix100
  • 34. TOTALE ACCESSI NELL’ANNO •Nel 2011 sono state erogate prestazioni per un totale di 18.804 accessi (contatti avuti con l’utenza) •ALTI UTILIZZATORI •200 utenti hanno ricevuto più di 18 accessi e pertanto vengono considerati Alti Utilizzatori. Il dato è sottostimato in quanto, a causa di un diverso sistema di registrazione delle prestazioni, non tiene conto degli accessi effettuati dal personale della riabilitazione sullo stesso progetto di intervento.
  • 35. INSEGNANTE DI SOSTEGNO • Circa 840 minori residenti nel Comune di Firenze hanno un insegnante di sostegno scolastico. • Per 490 di loro nel 2011, è stato assegnato anche un assistente scolastico 30% dell’utenza
  • 36. Riflessioni sull’Adolescenza • Aspetto culturale • Convenzione dell’ONU e Diritti dell’adolescente
  • 37. • L’accoglienza degli adolescenti, dei loro bisogni e delle loro famiglie presso i servizi pubblici costituisce un punto nodale di tutto il sistema sociale, sanitario ed educativo. L’area comprende circa il 20% della popolazione tra zero ed diciassette anni, includendo in essa il disagio psicosociale, le situazioni di rischio per la salute mentale e i minori affetti da una malattia grave o che convivono con genitori che ne sono affetti.
  • 38. • L’ area del bisogno è molto vasta e di conseguenza sono molteplici le strutture che possono essere coinvolte nell’intervento: salute mentale, consultori, pediatria, ospedali, pronto soccorso per emergenza urgenza, scuola, giustizia. • A tutte sono richieste competenze specifiche, ma anche un elevato livello di integrazione, un’articolazione dei servizi offerti e un modello organizzativo che permetta di coniugare l’unitarietà di programmazione e l’omogeneità delle prestazioni. Si tratta perciò di individuare modelli organizzativi dove tali prerogative si possano esprimere al meglio, nell’interesse prioritario degli utenti.
  • 39. Diritti degli adolescenti da tutelare: -Diritto ad essere curato nel proprio ambiente -Diritto ad essere ricoverato in un ambiente idoneo -Diritto ad avere un genitore o una figura di riferimento stabile (madre,padre,educatore…) -Diritto ad avere operatori formati e competenti -Diritto alla salute:benessere psicofisico -Diritto alla sicurezza -Diritto all’intimità -Diritto al rapporto con i coetanei -Diritto al rapporto con l’ambiente di provenienza -Diritto alla studio -Diritto ad essere coinvolto nelle decisioni che lo riguardano -Diritto all’autodeterminazione -Diritto alla propria individualità -Diritto alla propria diversità
  • 40. Contesto con il quale ci confrontiamo  Adolescenti portatori di disagi multipli e spesso silenti, da individuare  aumento di adolescenti immigrati portatori di altri modi di vivere il momento adolescenziale,  multiproblematicità della famiglia: spesso presenza di adulti scarsamente significativi sul piano genitoriale nei confronti dei figli in fase adolescenziale.  limite del nostro modello culturale
  • 42. In adolescenza crinale molto fragile tra normale e patologico
  • 43. E’ una crisi transitoria? • Fondamentale distinguere e differenziare, le situazioni patologiche dalle crisi transitorie “fisiologiche”
  • 44. L’adolescente si trova ad affrontare alcune categorie universali di compiti a livello ambientale ed interiore:  Cambiamento sociale e familiare  Sviluppo psicofisicosessuale  Sviluppo cognitivo e acquisizione del pensiero ipotetico-deduttivo  Evoluzione identitaria e riorganizzazione del sé
  • 45.
  • 46. Mente e Corpo Secondo i Laufer (1986), la principale funzione evolutiva dell’adolescenza risiede nell’instaurarsi dell’organizzazione sessuale definitiva della personalità, che deve includere, nella rappresentazione del corpo, le modificazioni apportate dalla pubertà. Tutti gli altri compiti evolutivi, come il cambiamento delle relazioni con gli oggetti edipici, con i coetanei, con il proprio corpo, andrebbero inquadrati in questa funzione evolutiva fondamentale (Laufer M., Laufer M.E., 1986).
  • 47. • L’ambiente che si propone deve avere operatori che funzionino come adulti competenti, validi punti di riferimento, con cui poter fare esperienze utili e costruttive e che possono favorire l’integrazione del Sé dell’adolescente e • Sostenere il processo di responsabilizzazione del minore
  • 48. • Se l’ambiente riesce ad assicurare delle cure abbastanza buone ed a rimanere nel tempo “sufficientemente stabile ed indistruttibile”, funzione di holding, il bambino prima e l’adolescente poi, saranno capaci di assumersi la responsabilità del proprio potenziale distruttivo e di utilizzare queste forze, in piena libertà,come un patrimonio personale, nelle proprie esperienze della vita.
  • 49.
  • 50. Fattori di rischio • Sfavorevoli condizioni socio-ambientali e familiari • carenza di adeguate competenze educative e di coping genitoriale • monogenitorialità • caratteristiche temperamentali
  • 51. Fattori di rischio e fattori protettivi entrano in gioco nei contesti educativi e di accudimento e, di conseguenza, nei processi di crescita e di sviluppo: • Per quanto riguarda i fattori di rischio individuali e di contesto: famiglie multiproblematiche, carenza di adulti significativi di riferimento, società connotate da adulti “non sufficientemente adulti”, carenza di occasioni sociali/educative, istituzione scolastica a volte frammentante, selettiva, competitiva, forte condizionamento rispetto ai modelli ed ai messaggi veicolati dai mass media spesso confusivi e con pseudo-valori • Tra i fattori protettivi si possono comunque elencare componenti individuali, familiari, educative e sociali
  • 52. Fattori protettivi (Masten 2001): •Presenza di genitori competenti e protettivi •Buone abilità cognitive •Senso di autoefficacia ed elevata autostima •Positiva visione del mondo •Presenza di abilità riconosciute a livello sociale •Adattabilità e personalità pro-sociale •Presenza di relazioni profonde con coetanei pro-sociali e rispettosi delle regole •Buone condizioni socio-economiche •Presenza di un buon ambiente scolastico •Legame con organizzazioni pro-sociali •Buone relazioni di vicinato e presenza di risorse nella comunità
  • 53. Resilienza Su cosa si può ricostruire?
  • 54. Dati sull’Adolescenza •Dal sistema informatizzato Caribel è possibile risalire anche alle diagnosi dell’utenza afferente all’UFSMIA zona Firenze. •Per i 917 minori appartenenti alla fascia adolescenziale 11-17 anni è stato possibile evidenziare come 593 soffrano di disturbi della sfera psicopatologica
  • 55. Diagnosi adolescenti (12/17 anni) Fasce Disturbi Disturbi Sindromi Disturbi della Dist. di d’età psicotici affettivi nevrotiche condotta personalità F20-F29 F30-F39 legate a alimentare F60-F69 stress. F40- F50-F50.9 F48 12-14 1 9 45 6 6 15-17 3 16 45 9 13 Tot utenza 4 38 180 20 34 UFSMIA
  • 56. Diagnosi adolescenti (12/17 anni) Fasce Sindromi Dist della Dist. misti Sindromi e Sindromi e d’età ipercintiche Condotta condotta e dist. della dist. della F90-F90.9 F91-F91.9 sfera emoz. sfera emoz sfera sociale F92-F92.9 con esordio F94-F94.9 inf. F93-F93.9 12-14 15 14 7 15 8 15-17 3 28 21 17 3 Tot 55 99 56 77 30 utenza UFSMIA
  • 57. MINORI INSERITI IN COMUNITA’ • Nel 2011, 12 minori residenti nel Comune di Firenze erano inseriti presso comunità fuori comune (2 sono diventati maggiorenni nell’anno): • 7 presso la Comunità educativa di Assisi “Piccolo Carro” • 4 presso la Comunità educativa di Vinci “Paolo e Francesca” • 1 presso la Comunità educativa di Chieti “Nostos” • La previsione per la fine del 2012, è che i minori inseriti presso Comunità fuori comune saranno: 1 presso il Piccolo Carro di Assisi ed 1 presso la Comunità di Vinci, questo grazie anche all’utilizzo del “modulo rinforzato”.
  • 58. DATI MINORI RICOVERATI • Per quanto riguarda i minori ricoverati con residenza sanitaria nell’ASL10: • Nel 2011 sono stati ricoverati 108 minori (239 ricoveri) di età compresa dagli 11 ai 17 anni con DRG psichiatrici presso gli ospedali dell’azienda e di altre aziende. • Rispetto al 2010 sono stati fatti 45 ricoveri in meno • Per quanto riguarda i minori residenti a Firenze: • Nel 2011 sono stati ricoverati 47 minori per un totale di 91 ricoveri. Di questi 42 ragazzi sono italiani mentre 5 sono stranieri
  • 59. Percorsi ospedalieri • Per 5 minori residenti a Firenze il percorso ha previsto un passaggio tra Meyer e NPI Careggi, • Per 1 Meyer e Ist. Stella Maris • Per 1 NPI e Stella Maris
  • 60. I DRG di ricovero per i minori ricoverati residenti a Firenze sono: • COD 523:Abuso e dipendenza • COD 432: Altre diagnosi relative a disturbi mentali • COD 428 Dist. di personalità e del controllo degli impulsi • COD 431:Dist. mentali dell’infanzia • COD 426: Nevrosi depressive • COD 427: Nevrosi eccetto nevrosi depressive • COD 430: Psicosi
  • 61. MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: NPI AO CAREGGI • 2011: 33 minori ricoverati (65 ricoveri con una media di degenza di 13 giorni) • I DRG di dimissione sono stati: – 28 ricoveri con DRG di Dist. di personalità e del controllo degli impulsi con una media di 15 giorni di degenza (anoressia nervosa, dist. di pers. Istrionico, dis. Pers. Ossessivo) due ragazzi di 11 anni tre ragazzi di 13 anni tre ragazzi di 14 anni un ragazzo di 15 anni un ragazzo di 16 anni quattro ragazzi di 17 anni
  • 62. MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: NPI AO CAREGGI – 9 ricoveri con DRG di Dist. mentali dell’infanzia con una media di 5 giorni di degenza (dist. della condotta e delle emozioni) un ragazzo di 11 anni due ragazzi di 12 anni due ragazzi di 14 anni due ragazzi di 15 anni un ragazzo di 16 anni un ragazzo di 17 anni – 3 ricoveri con DRG di Nevrosi depressive con una media di 5 giorni di degenza Un ragazzo di 12 anni Un ragazzo di 16 anni Un ragazzo di 17 anni
  • 63. MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: NPI AO CAREGGI – 25 ricoveri con DRG di Psicosi con una media di 18 giorni di degenza (episodio schizofrenico, dist. bipolare tipo I, depressione maggiore, dist. dell’umore) due ragazzi di 14 anni quattro ragazzi i di 15 anni cinque ragazzi di 16 anni quattro ragazzi di 17 anni
  • 64. MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: AO MEYER 13 minori ricoverati (15 ricoveri con una media di 3 giorni di degenza). DRG di dimissione: • Abuso e dipendenza: 1 ricovero per un ragazzo di 14 anni • Altre diagnosi relative a disturbi mentali (dist alimentazione) 6 ricoveri: quattro ragazzi di 15 anni • Dist. di personalità e del controllo degli impulsi (Borderline): 1 ricovero Un ragazzo di 16 anni • Nevrosi eccetto nevrosi depressive: 2 ricoveri Due ragazzi di 17 anni • Psicosi: 5 ricoveri Un ragazzo di 12 anni Un ragazzo di 13 anni Un ragazzo di 14 anni Due ragazzi di 15 anni • Rispetto al 2010 sono stati fatti 7 ricoveri in meno
  • 65. MINORI RICOVERATI IN ALTRE AZIENDE: ISTITUTO STELLA MARIS • 4 minori ricoverati (5 ricoveri per una media di 19 giorni di degenza). I DRG di dimissione sono stati: • Dist. di personalità e del contr. degli impulsi: 1 ricovero Un ragazzo di 15 anni • Nevrosi depressive: 1 ricovero Un ragazzo di 16 anni • Psicosi: 3 ricovero Un ragazzo di 16 anni Due ragazzi di 12 anni • Rispetto al 2010 sono stati effettuati 5 ricoveri in meno
  • 66. DATI MINORI RICOVERATI IN AZIENDA: SPDC • Ospedale di Santa Maria Nuova: nel 2011 è stato ricoverato un minore di 17 anni. DRG di dimissione: dist. di personalità e del controllo degli impulsi (1 giorno di degenza). • Oblate: nel 2011 è stato ricoverato un minore di 17 anni. DRG di dimissione: dist. di personalità e del controllo degli impulsi (2 giorni di degenza). • Rispetto al 2010 ci sono stati 4 ricoveri in meno
  • 67. Considerazioni • Il ricovero ospedaliero: non sempre può risultare efficace, per cui risulta importante che ci siano indicazioni precise dettate dall’appropriatezza. • Così , come va valutato caso per caso l’inserimento in comunità (educativa o terapeutica) • Altrettanto utile risulta l’inserimento presso centri diurni con programmi appositamente costituiti.
  • 68. I SERVIZI PER GLI ADOLESCENTI IL Percorso e La Rete
  • 69. I SERVIZI PER GLI ADOLESCENTI Salute Mentale Infanzia Adolescenza Firenze Front Office tel.0556934438 Presso l’UFSMIA Firenze è attivo un ambulatorio per situazioni acute adolescenziali dove il lavoro integrato di neuropsichiatri infantili, educatori, psicologi ed infermieri ha permesso di seguire casi di grave scompenso lavorando in stretto raccordo con gli Ospedali,i DEU, il Pronto Soccorso del Meyer e l’Ospedale Meyer, la NPI Careggi, IPM e Centro di Giustizia Minorile, i Servizi Sociali del comune, i Centri Consulenza Giovani.
  • 70. AMBULATORIO PER ADOLESCENTI Da dicembre 2011 ad aprile 2012  n° richieste: 88 (M 42 e F 46)  n° prime visite: 86 (M 42 e F 44)  età alla prima visita: min 11a 2m max 17 aa 10m  n° pz presi in carico: 77 (M 41 e F 36)
  • 71. STRUTTURE PER MINORI • Centri diurni • Comunità educative • Modulo rinforzato • Comunità ad alta intensità assistenziale
  • 72. Tavolo per il disagio psichico Formazione degli operatori
  • 73. • Modello Operativo di un servizio per adolescenti integrato: Centri Consulenza Giovani- Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza-Servizio Sociale  Approccio globale, dove non vi sia scissione tra corpo e mente.  Impegno di tutte le professionalità coinvolte nell’equìpe a mantenere questa integrazione  Integrazione tra servizi NPI Pediatra OSPEDALE Ass. SCUOLA sociale Educatore prof Terapisti Psicologo/a Ginecologo/a Riabilita zione. Dietista Ostetrica Ass. San/Inf.
  • 74. Terzo Pronto settore Strutture soccorso per minori Percorso Ospedale: Adolescente e NPI ; Meyer ; Scuola Famiglia SPDC Comune PLS, MMG, TM-IPM Servizi Sociali SMIA…,SMA…, Giustizia Minorile Ser.t,CCG
  • 75. SMIA Ambulatorio Acuti Scuola in Percorso Verde ospedale Centro di Io Ausiliario Centro Terapia Familiare Consulenza Giovani
  • 76. Chi fa che cosa Chiarire ruoli e competenze
  • 77. E’ importante: • Superare la confusione • Interdisciplinarietà come risorsa e non come ostacolo • Raccordo tra le varie istituzioni • Reggere la complessità e le difficoltà
  • 78.
  • 79.
  • 80. Criticità, strumenti e strategie • Riguardo all’organizzazione in percorsi permangono alcune criticità che riguardano le aree problematiche di confine. Esse concernono soprattutto: • il mantenere la continuità della presa in carico per gli adolescenti che raggiungono la maggiore età, attraverso il passaggio ai servizi per gli adulti (esiste una netta separazione tra servizi per età e per problematica); • adolescenti seguiti dai servizi i cui genitori presentano problematiche psichiatriche; in questi casi si assiste spesso ad una sottovalutazione dei bisogni del minore da parte dei servizi che si occupano dei genitori, prevalendo lo stereotipo che “il figlio è utile ai genitori”,
  • 81. • l’abuso di sostanze e la cosiddetta “doppia diagnosi”(coesistenza di tossicodipendenza e problemi psichiatrici nello stesso individuo) e la complessità di una presa in carico che prevede una forte integrazione tra i servizi per le tossicodipendenze ed i servizi di salute mentale. • Un’ulteriore criticità è riferibile alle situazioni di scompenso adolescenziale psichiatrico che richiedono luoghi ad hoc per il ricovero e la fase post dimissione ospedaliera. Nell’area fiorentina è in corso un progetto che prevede l’utilizzo delle comunità educative esistenti, di comunità con “modulo rinforzato” (strutture che accolgono situazioni con disagio psichico conclamato e che usufruiscono di risorse educative e terapeutiche appropriate). E’ prevista inoltre la realizzazione di una comunità terapeutica ad alta intensità assistenziale.
  • 82. E’ fondamentale tenere insieme gli aspetti socio-sanitari ed educativi, nelle attività di prevenzione, promozione della salute mentale, presa in carico e riabilitazione, tenendo conto anche dei provvedimenti della giustizia, nelle situazioni dove quest’ultima risulta coinvolta.
  • 83. Finalità complessiva dell’organizzazione prospettata, è quella di evidenziare i servizi per l’adolescenza non solo in termini di risorse, ma anche all’interno di una cornice che salvaguardi una filosofia di interventi globali ed integrati, sociali-sanitari-educativi, in un percorso trasversale, dove il lavoro di promozione della salute, prevenzione e presa in carico permetta di costituire un sistema integrato di sostegno alle competenze degli adolescenti e degli adulti di riferimento (famiglie, insegnanti, educatori) e di individuare precocemente le situazioni di disagio, orientando ed accompagnando l’utenza verso i servizi preposti.
  • 84. Integrare gli interventi socio-sanitari con quelli educativi - Fare uno sforzo unitario individuando i punti vulnerabili e mettere in atto interventi specificamente utili, ma non frammentare la popolazione dei bambini e degli adolescenti in tante piccole casistiche, - A livello di prevenzione primaria e di prevenzione attiva della salute è necessario lavorare prima di tutto con metodi educativi pertinenti ed efficaci, - Gli interventi di prima diagnosi e di presa in carico debbono essere costruiti rispetto a popolazioni a rischio clinico piuttosto che rispetto a singoli casi tipo; questo criterio costituisce l’unica garanzia per non psichiatrizzare la salute mentale (Levi, 2010)
  • 85. E’ fondamentale che : - Gli Interventi siano integrati e coordinati - Ambiti: sociale, sanitario,educativo,giudiziario, che devono comunicare - Integrazione: come realizzarla
  • 86. • RETE vera, concreta, operativa che includa tutti i soggetti pubblici e privati in stretto contatto e che si integrino costantemente sia a livello progettuale- operativo che formativo. • Gli adolescenti e le loro famiglie sono parte integrante di tutto ciò.
  • 87. Migliorare la comunicazione e superare gli steccati Formazione congiunta…
  • 88. “There’s still time to change the road you’re on” Led Zeppelin, Starway to heaven
  • 89. IL C A M B IA M E N T O E ’ P O S S I B I L E …………