COBAT presenterà importanti aggiornamenti che riguardano la filiera delle batterie, sia in ambito nazionale che in un più ampio contesto europeo. Parleremo della revisione della Direttiva Europea 2006/66/CE sulle batterie ed accumulatori, attesa entro il 2020, che conterrà numerose novità, anche relativamente ai veicoli elettrici ed alle batterie al litio. Vederemo anche la EBA – European Battery Alliance, un importante progetto europeo volto a favorire la produzione di celle e batterie al litio in Europa al fine di rendere il mercato europeo dei veicoli elettrificati meno dipendente dal monopolio asiatico.
Un’altra importante novità di cui si discuterà è rappresentata dalla Piattaforma RENEOS, la prima piattaforma pan-europea a cui sarà presto possibile rivolgersi per una corretta gestione delle batterie al litio automotive a fine vita con un coordinamento del servizio a scala europea. Infine conosceremo il progetto Re-LIFE HUB (Call HUB Regione Lombardia), un progetto rivolto alla creazione della prima filiera nazionale per il riutilizzo delle batterie automotive a fine vita in nuove applicazioni Second Life.
Relatore: Luigi De Rocchi, Responsabile Divisione Studi e Ricerche di COBAT, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo
2. Temi dell’intervento
La revisione
della Direttiva
Europea
2006/66/CE
La European
Battery
Alliance
La piattaforma
europea
RENEOS La nascita della
prima filiera
nazionale per il
riutilizzo delle
batterie delle auto
elettriche
Bologna, 19 ottobre 2019
4. Situazione attuale
Attualmente, in Europa, la regolamentazione dell’intera filiera delle pile ed accumulatori
(dalla loro produzione alla gestione del loro fine vita) è regolamentato dalla Direttiva
2006/66/CE (recepita in Italia dal D.lgs. 188/08)
Tale legislazione è ormai obsoleta e soprattutto inappropriata per una corretta
regolamentazione della gestione di alcune categorie di batterie, tra cui quelle funzionanti
con chimica al litio in uso per la trazione dei veicoli elettrificati .
Le principali criticità rilevabili sono le seguenti:
a) mancanza di una regolamentazione per la progettazione e fabbricazione di batterie
al litio che adottino specifici standard di sicurezza e che agevolino il «second-life» ;
b) mancanza di specifici standard per il corretto trattamento e recupero;
c) mancanza di una regolamentazione per il trasferimento della responsabilità estesa del
produttore e per l’applicazione del principio dell’«end of waste» in caso di riuso e
«second life».
Bologna, 19 ottobre 2019
5. Regolamentazioni sull’ecodesign
Allo stato attuale non esistono specifici standard costruttivi per la realizzazione di batterie
al litio che prevedano:
- requisiti di assemblaggio per minimizzare i rischi di diffusione incendio da una cella in
«thermal runaway» a quelle limitrofe;
- requisiti di assemblaggio che favoriscano un facile smontaggio della batteria, sia per
scopi di riparabilità e trattamento/riciclo, che per scopi di riuso e riutilizzo in applicazioni
«second life».
La Commissione Europea include in una specifica regolamentazione sull’ «ecodesign»
questi specifici requisiti, che saranno incorporati nella revisione della Direttiva 2006/66/CE
Bologna, 19 ottobre 2019
6. Standard su trattamento e riciclo
delle batterie al litio
Allo stato attuale le batterie funzionanti con chimica al litio non sono esplicitamente
previste nella normativa vigente. Specifici standard sul riciclo e sui target di recupero
esistono soltanto per le batterie al piombo e nichel/cadmio.
Per le «altre» tipologie chimiche (quindi anche quelle al litio), il tasso di recupero in peso
da riciclo è stabilito solo al 50%, troppo basso per garantire il necessario recupero dei
materiali di una batteria (in particolare litio, cobalto, nichel, rame e alluminio) in ottica di
circular economy.
La Commissione Europea intende innalzare significativamente questi target nella revisione
della Direttiva 2006/66/CE, al fine di garantire l’ottimizzazione del recupero dei raw
materials da riutilizzare nella produzione di nuove batterie.
Bologna, 19 ottobre 2019
7. Regolamentazioni per il riutilizzo delle batterie
al litio in applicazioni «second life»
Allo stato attuale il de-manufacturing delle batterie al litio per riutilizzarne celle e
componenti in pacchi di accumulo «second life» non è possibile.
Ciò che manca, infatti, sono le seguenti due importanti regolamentazioni:
- requisiti standard che esplicitino come e quando applicare lo status di «end of waste»
alla batteria a fine vita per poterne riutilizzare celle e componenti per la realizzazione di
nuove batterie «second life»;
- il trasferimento della Responsabilità Estesa dal primo al secondo Produttore per la
gestione del fine vita.
La Commissione Europea intende chiarire ambedue gli aspetti nella revisione della
Direttiva 2006/66/CE, al fine di consentire il riutilizzo delle batterie al litio da trazione per
applicazioni «second life».
Bologna, 19 ottobre 2019
9. Come nasce
La Commissione Europea, attraverso il Vicepresidente Maros Sefcovic, ha inaugurato in
ottobre 2017 la nascita della European Battery Alliance.
Per l'Europa, la costituzione di una value chain completa per le batterie da trazione
diventa di importanza strategica per la transizione alla mobilità elettrica, specialmente per
i due seguenti motivi:
1) ridimensionare la dipendenza dal mercato asiatico per la fornitura di celle e batterie;
2) favorire il recupero dei «raw materials» da riciclo per la produzione di nuove batterie,
considerando la mancanza in Europa delle materie prime (soprattutto Litio e Cobalto)
necessarie alla produzione di batterie.
Bologna, 19 ottobre 2019
11. Coordinamento e partner
Oggi, EBA250 riunisce più di 250 attori
industriali e dell'innovazione, dall'estrazione
mineraria al riciclo, con l'obiettivo di
realizzare una filiera europea per la
produzione delle batterie che sappia
essere forte e competitiva.
Il programma di sviluppo industriale dell'European Battery Alliance, EBA250, è gestito da EIT
InnoEnergy (incaricato dalla Commissione Europea di portare avanti e promuovere le attività
dell‘EBA250).
Bologna, 19 ottobre 2019
12. Strumenti di finanziamento
Gli strumenti di finanziamento messi a disposizione dalla
Commissione Europea per lo sviluppo di EBA250 sono i
seguenti:
- Calls nel 2018/2019 per un totale di 110.000.000 € per
progetti di ricerca e innovazione e 270.000.000 € in
supporto di progetti di energy storage dedicate alle
smart grid;
- Budget di 2.700.000.000 € nel 2018/2020 per
supportare 1.000 potenziali progetti e 3.000 piani di
fattibilità;
- Calls Horizon 2020 per progetti sull’integrazione del
V2G e per progetti sulle smart city per un totale di
180.000.000 €.
Bologna, 19 ottobre 2019
13. Le nuove fabbriche di batterie al litio in Europa
Bologna, 19 ottobre 2019
14. Principali impianti di trattamento e recupero
attualmente esistenti in Europa
FP
PP
PP
FP
PP
PP
FP
FINAL PLANT
PREPARATION PLANT
PP
Impianti Nazione
SIAE IT
ACCUREC DE
REDUX DE
UMICORE BE
VEOLIA (EDI) FR
Recupyl (EG) FR
SNAM FR
Batteriretur NO
Envirobat ES
PP
PP
PP
Bologna, 19 ottobre 2019
16. Un unico interlocutore
Le grandi aziende multinazionali tendenzialmente approcciano il mercato europeo come
unica macro-area mondiale.
Per questo motivo ricercano interlocutori unici sovra-nazionali attraverso i quali avere
garantita in tutta Europa la «compliance» (sotto gli aspetti legislativo, tecnologico,
logistico, ambientale, ecc.) evitando di doversi misurare con le singole realtà nazionali
degli Stati Membri.
Tale tendenza sta iniziando ad interessare anche il mondo delle case automobilistiche,
motociclistiche e di chiunque utilizzi batterie al litio per la trazione del propri veicoli,
dovendo ottemperare all’obbligo della loro corretta gestione quando giunte a fine vita.
Bologna, 19 ottobre 2019
17. La forte accelerazione con la quale i produttori di veicoli elettrificati si stanno sempre più
orientando ad una soluzione pan-europea per il fine vita delle loro batterie, ha stimolato
l’idea della creazione di una «European Platform» tra i sistemi di raccolta nazionali al
momento presenti nei singoli stati.
L’obiettivo è quello di dar vita ad un sistema europeo sovra-nazionale capace di
organizzare e coordinare, mediante un’interlocuzione centralizzata, un servizio di gestione
sui diversi paesi europei, in grado di garantire al produttore il corretto rispetto della
«compliance» tecnica e legislativa, a costi competitivi, sui diversi paesi europei coinvolti.
Un unico interlocutore
Bologna, 19 ottobre 2019
20. La piattaforma RENEOS:
il mercato automotive nei paesi dei soci fondatori
Germania = 50% (VW Group, BMW Group, Daimler-Benz + Ford, Hyundai, Kia)
Francia = 30% (Renault Alliance, PSA Group incl. Opel)
Italia = 7% (Fiat Chrysler Automobiles)
Belgio = 6% (Toyota Motors Europe and Honda Motors Europe)
Olanda = Tesla
TOTALE > 93% del mercato
Norvegia: circa il 30% dei veicoli elettrici – mercato più avanzato in Europa
Bologna, 19 ottobre 2019
23. La nascita della prima
filiera nazionale per il
riutilizzo delle batterie
delle auto elettriche
Bologna, 19 ottobre 2019
24. L’opportunità del «second life»
La batteria di un veicolo elettrico, quando giunge a fine vita, può
avere una capacità di carica residua pari anche al 70-75%.
La batteria quindi, anche se non può più soddisfare l’esigenza di potenza del veicolo, può
ancora essere utilizzata per applicazioni secondarie, in particolare negli impianti di
storage elettrico.
Lo storage elettrico è un tema di importanza cruciale per lo sviluppo della produzione di
energia da fonte rinnovabile, e quindi un driver fondamentale per le politiche di
decarbonizzazione.
La prevista crescita della mobilità elettrica, quindi, può sostenere in
modo virtuoso l’esigenza in crescita di accumulo energetico legata
allo sviluppo delle fonti rinnovabili, rendendo disponibili batterie
riutilizzabili per applicazioni storage.
Bologna, 19 ottobre 2019
25. La filiera italiana per lo sviluppo del second life:
Il «Memorandum Of Understanding»
I partner della filiera hanno sottoscritto un MOU avente i seguenti principali obiettivi:
- realizzazione di una filiera nazionale, la quale, mediante il riutilizzo di accumulatori a fine
vita, produca nuovi moduli di accumulatori rigenerati destinati all’accumulo energetico;
- riutilizzo di accumulatori dismessi dal settore automotive elettrico e/o ibrido, fermo
restando l’interesse al riutilizzo di accumulatori provenienti anche da altri settori:
- progettazione e realizzazione di una filiera di processo che consenta:
il disassemblaggio in sicurezza degli accumulatori e la verifica dello stato delle
singole celle, onde pervenire all’individuazione delle celle ancora utilizzabili;
il ri-assemblaggio delle celle riutilizzabili e la produzione di nuovi moduli di
accumulo energetico;
il trattamento e riciclo delle celle e dei moduli risultate inutilizzabili.
Bologna, 19 ottobre 2019