Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione di Donato Francavilla (febbraio 2010).
Realizzata presso TangoLab, relatore: R.Polillo
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Analisi dei siti web delle ONG italiane
1. Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Psicologia Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della comunicazione Analisi dei siti web delle Ong Italiane Relatore: prof. Roberto Polillo Controrelatore: prof. Piero Schiavo Campo Tesi di : Donato G. Francavilla Matr. 048082 Anno Accademico 2008/2009
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5. Sito Analizzato http://www.wwf.it/ Ong WWF Archittettura Comunicazione Domande SI=1; NO=0 Esiste una mappa cliccabile del sito? 1 L’apparato di navigazione è di facile comprensione e utilizzo? 1 Ci sono ausili all'orientamento? 1 Il labelling è chiaro e coerente (menù e titoli uguali) 1 Domande Note SI=1;NO=0 La homepage comunica lo scopo del sito? 1 è facilmente comprensibile che si tratta di una Ong? 0 Esiste uno slogan o frase esplicativa? 1 I colori sono coerenti con il logo? 0 Quante lingue si possono utilizzare? NO<2 0 Si usano font ben leggibili sul video? 1 I font sono usati in modo coerente per tutto il sito? 1 La grafica è attraente? 1 Esistono scorrimenti orizzontali? NO=1 1 I link ipertestuali sono evidenziati in modo consistente e non ambiguo? 1 La grafica è coerente per tutto il sito? 1 Il sito è dichiarato come accessibile? 1
6. Funzionalità Contenuto Domande SI=1; NO=0 Esiste una sezione dedicata alle donazioni? 1 Esiste un motore di ricerca interno? 1 È possibile registrarsi al sito? 0 È possibile iscriversi alla newsletter o agli RSS Feed? 1 Esiste un blog, forum o un social network interno? 0 Esiste una sezione dedicata all'e-commerce? 1 Sono presenti sul sito pulsanti social (Facebook, Youtube, Flickr, Twitter ecc.)? 1 Domande SI=1; NO=0 Il testo è strutturato in paragrafi brevi, secondo i principi della “piramide rovesciata”? 1 L’informazione è aggiornata? 1 Il sito è ricco di contenuti? 1 Esiste una sezione di presentazione generale (es. Chi Siamo)? 1 Esiste una sezione con la descrizione dei singoli progetti sviluppati o in corso? 1 Esiste un organigramma strutturato (con i nomi dei membri)? 1 Esiste una sezione per la stampa? 1 Esistono informazioni sui bilanci? 1 Esiste una sezione di testimonials? 0 Esiste una galleria di foto? 1 Esiste una galleria di video? 1
10. Analisi per quartile 2 Analisi per Quartile – divisione dei siti in quattro quartili e distribuzione dei punteggi ottenuti dai siti del quarto quartile per ogni macro-caratteristica (Architettura, Comunicazione, Funzionalità, Contenuto)
12. Confronto con i migliori siti delle Ong Internazionali 3 Confronto con i siti web migliori delle Ong Internazionali – confronto tra le distribuzioni dei punteggi ottenuti dai siti web delle Ong italiane con quelli delle Ong internazionali presi come riferimento
19. Tesi in corso 1 Valutazione delle Best Practices dei siti delle Ong Americane 2 Identificazione degli strumenti Web 2.0 utili alle Ong 3 Realizzazione di Template Tipici per i siti delle Ong
Hinweis der Redaktion
Gli obiettivi della tesi sono stati: ottenere una visione globale sull’utilizzo del web da parte delle Ong Italiane. Sono al passo con i tempi? (((((il campione che abbiamo ritenuto essere rappresentativo per l’analisi)))Abbiamo ricercato un campione di siti web rappresentativo per le ong italiane. La scelta è ricaduta sulle Ong accreditate dal Ministero degli Esteri, organizzazioni ritenute idonee da parte del Ministero in base alla legge. La lista di queste Ong è presente sul sito web del Ministero. Il secondo obiettivo è stato quello di Individuare le best practices, ovvero esempi di buona progettazione delle caratteristiche di un sito web. Cioè particolari sezioni dei siti web che permettono un interazione semplice e veloce.
Tale termine non si presta però ad una definizione univoca, poiché comprende molteplici esperienze, differenziate in base alle modalità e agli ambiti di costituzione. Ong include “organizzazioni senza scopo di lucro che hanno in comune il fatto di operare, a livello nazionale e internazionale, nella realizzazione di progetti di sviluppo nel mondo e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza dell’aiuto allo sviluppo”. Le prime Ong in Italia sono nate all’inizio degli anni sessanta come movimenti associativi spontanei in risposta al bisogno di entrare in contatto diretto con le popolazioni del Sud del mondo e di rispondervi con la partecipazione e la solidarietà. Sono rappresentate sia da movimenti laici che svolgono opere di solidarietà verso le popolazioni in difficoltà, sia da movimenti legati al mondo cattolico. Tali organizzazioni operano nei paesi in via di sviluppo e usufruiscono del riconoscimento da parte del Ministero degli Esteri a condizione che soddisfino i seguenti vincoli: siano regolarmente e correttamente istituite; abbiano il fine di svolgere attività di cooperazione allo sviluppo in favore delle popolazioni del Terzo mondo; non perseguano scopi di lucro , prevedano l’obbligo di destinare ogni utile per i fini istituzionali; non dipendano da enti nati con scopo di lucro.
I siti web analizzati sono quelli delle Ong accreditate dal Ministero degli Esteri, e che hanno soddisfatto i vincoli imposti dalla legge. Tale insieme è presente all’interno di un elenco sul sito del Ministero. Per condurre l’analisi dei siti web delle Ong Italiane si è pensato inizialmente di utilizzare il modello di qualità descritto nel testo Il Check Up dei siti web . Tale modello, creato in realtà per valutare la qualità dei siti web 1.0, prevalentemente statici o con poche interazioni con l’utente, è stato individuato vista la mancanza di metodi alternativi per valutare la qualità dei siti web dinamici 2.0. Tale modello valuta le macrocaratteristiche di un sito web (Architettura, Comunicazione, Funzionalità, Contenuto, Gestione, Accessibilità ed usabilità). In questo lavoro si è scelto di semplificare in modo significativo il modello e di sottoporre a verifica alcune proprietà importanti concernenti l'Architettura, la Comunicazione, la Funzionalità e il Contenuto, considerando soprattutto le caratteristiche tipiche e ricorrenti dei siti web delle Ong. Questa semplificazione drastica del modello si giustifica con gli obbiettivi di questo lavoro, che vuole fornire rapidamente una prima indicazione complessiva – e quindi inevitabilmente approssimata – della situazione dei siti web delle Ong italiane. Peraltro, un’ analisi effettuata con il modello di qualità completo richiederebbe diversi mesi di lavoro e, dal momento che i siti possono cambiare ed essere aggiornati di frequente, si rischierebbe di completare l’analisi quando i siti sui quali è stata effettuata sono stati già modificati, invalidando l'attendibilità dei risultati. Da tale semplificazione si è giunti alla definizione di una scheda di valutazione per le caratteristiche sopra citate.
Le domande sono poste tutte sotto forma di risposta binaria (SI=1, NO=0), in modo da ottenere rapidamente un punteggio totale per ogni sezione, che verrà poi normalizzato rispetto al numero delle domande di ogni sezione. Per la macrocaratteristica Architettura sono state definite 4 domande, per la Comunicazione 12, per la Funzionalità 7, e per il Contenuto 11. Le domande sono state scelte in modo da trattare aspetti quantificabili, basati sull'esistenza o meno di qualche proprietà, in modo da escludere, per quanto possibile, giudizi di merito da parte del valutatore. Bisogna comunque tenere presente che, poiché questa valutazione è stata fatta da una sola persona (l’autore della presente tesi), eventuali “bias” soggettivi – ovviamente sempre presenti – influenzano tutte le valutazioni nello stesso modo, rendendo i punteggi ottenuti dai vari siti fra loro confrontabili. In questa slide osserviamo un esempio di valutazione del sito web del Fondo Nazionale per la natura, il WWF.
Una volta effettuata la compilazione delle schede, i dati di ogni sito web sono stati sintetizzati in una tabella di riepilogo, contenente per ogni macrocaratteristica il numero delle risposte positive e i rispettivi punteggi normalizzati, da 0 (punteggio minimo) a 1 (punteggio massimo). Infine, è stata calcolata la somma dei 4 valori conseguiti, per ottenere un voto “globale” (compreso fra 0 e 4) per ciascun sito. Dal momento che le caratteristiche sommate sono diverse ed eterogenee, e vista la difficoltà ad assegnare un peso oggettivo ad ognuna di tali sezioni macrocaratteristiche, si è assunto per questa analisi che tale peso fosse uguale per tutte (peso=1).
Analisi dei Punteggi Per ottenere una visione globale dei risultati ottenuti dai siti web in base ai punteggi, si è preso in considerazione i valori interi dei punteggi ottenuti, da 0 a quattro, ed aggiunto le Ong senza sito. Il punteggio normalizzato ottenibile per ciascuna delle quattro macrocaratteristiche può variare da 0 a 1; quindi il punteggio minimo ottenibile dalla somma dei punteggi normalizzati per ciascun sito è 0, mentre quello massimo è uguale a 4 (1 per l'Architettura, 1 per la Comunicazione, 1 per la Funzionalità e 1 per il Contenuto, ved. Tab. 1 colonna “Somma”). Si è scelto poi di assegnare -1 alle Ong senza sito. I punteggi di tutti i siti cadono pertanto nell’intervallo compreso tra -1 e 4 (sei valori: -1, 0, 1, 2, 3, 4). Ogni categoria contiene i siti che hanno ottenuto una votazione compresa nell’intervallo riportato nella slide, e cioè il valore arrotondato all’intero più prossimo. Il 15% dei siti delle Ong italiane non ha un proprio sito web. Nessuno dei siti web raggiunge il punteggio massimo! La maggior parte dei siti web si trovano nella categoria 2. Si perviene alla stessa conclusione se si considera l'analisi fatta per punteggi, in base alla suddivisione in sei categorie, da quella &quot;no sito&quot;, alla &quot;4&quot;. Si può notare che, tralasciando la categoria delle Ong prive di sito, la grande maggioranza dei siti si classifica tra le categorie &quot;0&quot;, &quot;1&quot; e &quot;2&quot;, caratterizzate da: un'architettura con una navigazione assente o carente o, al massimo, semplice ma strutturata; una comunicazione dotata di pagine dal design scadente o approssimativo; una funzionalità priva della possibilità di compiere le operazioni minime richieste per l'interazione con il sito o dotata solo di quelle più essenziali; un contenuto che si evidenzia come povero o appena sufficiente, solo per quanto riguarda le informazioni essenziali. Categoria 0 In questa categoria sono presenti siti molto elementari, che hanno ricevuto punteggi molto bassi in ogni sezione della scheda di analisi. Categoria 1 In questa categoria sono presenti i siti che mancano di una veste grafica delle pagine che possa suscitare un’impressione positiva sull'utente, e di un sistema navigazione interno chiaro e comprensibile. Le funzionalità interattive sono assenti. Inoltre la maggior parte dei siti appartenenti a questa categoria presenta le caratteristiche tipiche dei siti statici, detti siti vetrina. Alcuni siti fanno uso di splash screen (schermata di presentazione, con il logo e il nome dell’Ong) prima della homepage, caratteristica ormai caduta in disuso nel web odierno. Categoria 2 In questa categoria sono presenti i siti con una navigazione comprensibile e ben organizzata in sezioni. La grafica rimane approssimativa, in alcuni casi scadente, ma i contenuti sono migliori rispetto ai siti della categoria precedente, in quanto presentano informazioni di maggiore rilevanza. La quantità di informazioni presenti è sufficiente all'utente per avere una visione globale dell'organizzazione; Le funzionalità presenti in questi siti sono poche, in alcuni casi assenti o sono presenti ma non eseguono in modo efficiente ed efficace i compiti per le quali sono state progettate. Le funzionalità maggiormente presenti nei siti appartenenti a questa categoria sono il motore di ricerca interno e la newsletter. Categoria 3 In questa categoria sono presenti quei siti che sono in molti casi al passo con i tempi. I contenuti informativi di questi siti sono abbondanti e veicolati in maniera coerente tramite una navigazione ben strutturata. Le sezioni Chi siamo , I progetti sono definite in modo da dare all'utente la possibilità di approfondire la conoscenza dell’Ong. Chi visita il sito ha quindi tutte le informazioni necessarie per decidere di donare all’Ong, riservando quindi una discreta sicurezza su come verrà impiegato il suo denaro. Il design delle pagine dei siti presenti in questa sezione risulta gradevole e ben strutturato, anche se non sempre in modo professionale. I contenuti multimediali, di qualità nettamente superiore rispetto ai siti delle sezioni precedenti, sfruttano molti dei servizi web 2.0 e delle tecnologie presenti oggi sulla rete. Rileviamo l'uso di Youtube, Facebook, Twitter, Flickr, Ning, Blogger ed altri meno conosciuti. In molti casi è possibile sottoscrivere la propria candidatura per dare un contributo concreto, partecipando attivamente alle attività dell’organizzazione, inviando ad esempio il proprio curriculum vitae tramite un modulo online. Nel complesso le Ong di questa categoria mostrano un grande interesse per il web e per ciò che ha da offrire. Esse infatti utilizzano il web come uno strumento concreto per lo sviluppo di attività e di progetti, per operazioni di fund raising e di immagine. Il supporto all'accessibilità è presente anche se in minima parte. La componente rivelante di cui si nota la mancanza in questa come nelle altre categorie è la dimensione partecipativa degli utenti al sito, che in questo caso apporterebbe grandi vantaggi sia dal punto di vista della visibilità e dell'immagine, sia dal punto di vista della creazione di comunità online per gli operatori e volontari che lavorano e vivono quotidianamente nei paesi in via di sviluppo.
Analisi per quartile Si è effettuata innanzitutto la somma (ved. Tab. 1 colonna “Somma”) dei punteggi normalizzati ottenuti dal sito per ogni singola sezione (punteggio relativo all'Architettura, alla Comunicazione, alla Funzionalità e al Contenuto). La tabella di riepilogo è stata quindi ordinata in base a tale somma. L’insieme dei siti campione ordinato in tal modo, è stato quindi suddiviso in quattro parti (quartili), contenenti ciascuna un uguale numero di siti. È stata poi calcolata la distribuzione di frequenza per ogni caratteristica dell’ultimo quartile, cioè dei siti che hanno ottenuto i risultati migliori, in base al numero di risposte ottenute ad ogni domanda della scheda di valutazione.
I grafici riportati nella slide descrivono distribuzioni di frequenza dei punteggi ottenuti per ogni macrocaratteristica dei siti web del quarto quartile, cioè i siti che hanno ottenuto i risultati migliori. L’asse delle ordinate riporta la percentuale dei siti analizzati in base al punteggio assoluto, rappresentato lungo le ascisse. Tra tutte le Ong che hanno un sito web, l'80% (159 su 204) ha ottenuto un voto totale insufficiente (se si considera 4 come la valutazione massima che un sito può ottenere, 2,4 rappresenta la soglia di sufficienza), mentre solo il 22% di quelli che hanno un sito (45 su 204) - e quindi solo circa il 19% (45 su 241) del totale dei siti - ha ottenuto risultati sufficienti (voto da 2,4 a 4). Se si considerano nel dettaglio i risultati dell'ultimo quartile, in cui sono contenuti i siti che hanno ottenuto i risultati migliori, si può notare che, tra le quattro sezioni sotto esame, solo l'Architettura riesce a raggiungere livelli di eccellenza, mentre non si può dire la stessa cosa della Funzionalità. Il grafico riguardante la Funzionalità (ved. grafico di Figura 11) mostra un punteggio alto solo per pochi siti, al contrario di ciò che accade per i siti internazionali. Arch. Dal grafico in fig. 1 si osserva che il 90% dei siti che si posizionano nell’ultimo quartile mostrano di essere attenti all’architettura del proprio sito (più del 50% dei siti ha risposto positivamente ad ameno 3 domande su 4). La navigazione è ben strutturata e facilmente comprensibile, con la presenza, inoltre, di strumenti che aiutano l’utente ad orientarsi all’interno del sito, come ad esempio le briciole di pane (breadcrumbs). Com. questi siti rivolgono particolare attenzione all’aspetto grafico e comunicativo, quindi a presentare l’associazione nel migliore dei modi. Fun. La distribuzione di frequenza per la macrocaratteristica funzionalità in fig. 3 risulta centrata sul punteggio di 3,5. Il 52% dei siti dell’ultimo quartile si posiziona tra 1 e 3 punti, mentre il 48% si posiziona tra 4 e 6 punti. Anche se si nota un notevole miglioramento rispetto al totale dei siti web delle Ong italiane analizzati, il grafico mostra che meno della metà dei siti del quarto quartile pone particolare attenzione alle funzionalità del sito rispetto alle altre caratteristiche. Questa carenza vale soprattutto per gli strumenti web 2.0, come blog e social network (Facebook, Flickr, Twitter e così via). Con. In sintesi, come nel grafico che mostra i risultati per la comunicazione, questa distribuzione mostra che i siti web delle Ong nell’ultimo quartile tendono a prediligere l’aspetto comunicativo del sito. Molto spazio viene dedicato a presentare l’associazione e le sue attività. Il contenuto di tali siti è ricco di informazioni e in molti casi viene aggiornato frequentemente.
Confronto con i siti web delle Ong internazionali La terza analisi è partita dal rilevamento del punteggio raggiunto da alcuni siti di Ong di importanza internazionale, considerati ottimi per Architettura, Comunicazione, Funzionalità e Contenuto. I punteggi che gli otto siti migliori hanno conseguito nelle quattro sezioni è stato utilizzato come riferimento per i siti delle Ong italiane, oggetto dell’analisi. Infine è stata calcolata la distribuzione di frequenza di ogni macrocaratteristica, sia per i siti italiani, sia per i migliori siti internazionali, ed è stato effettuato un raffronto.
Le ragioni della loro superiorità vanno ricercate principalmente nel fatto che queste organizzazioni affidano a società specializzate la creazione e la gestione dei loro siti web, e quindi non presentano gli aspetti negativi dei piccoli siti gestiti in maniera artigianale da parte delle organizzazioni stesse.
Il raffronto con i migliori siti internazionali conferma le tendenze già viste in precedenza. In particolare si rileva - grafici da Figura 9 a Figura 12 - uno sparpagliamento dei risultati delle singole sezioni (architettura, comunicazione, funzionalità e contenuto) su tutte le votazioni possibili, per quanto riguarda i siti italiani, che contrasta con l'addensamento verso i risultati alti ottenuto dai siti internazionali. Nel caso della funzionalità vi è addirittura un'inversione di tendenza tra quelli italiani, che si posizionano in gran parte sui risultati negativi (0, 1, e 2 della Figura 11) e quelli internazionali che sono situati tutti sui risultati più elevati (5, 6 e 7 della Figura 11). Funzionalità Dal grafico in fig. 8 si osserva un andamento opposto delle due distribuzioni dei punteggi assoluti per la macrocaratteristica funzionalità per i siti web delle Ong italiane con sito (in blu) e quelle internazionali (in rosso). La distribuzione dei risultati dei siti delle Ong italiane è discendente verso i punteggi più alti, mentre quella delle Ong internazionali si distribuisce sui tre più alti (5, 6, 7). Il 34% dei siti delle Ong italiane non ha alcuna funzionalità interattiva. Più della metà dei siti delle Ong italiane analizzati, il 57%, ha al massimo una funzionalità interattiva. Una percentuale così elevata di siti statici dimostra che in Italia il web viene ancora considerato come un’immensa biblioteca di informazioni, e non come uno strumento utile che permetta anche l’interazione fra le persone. Se si effettua un confronto con i siti migliori delle Ong internazionali si nota che la differenza con quelli italiani è molto elevata, in quanto solo il 6% dei siti italiani si attesta sui punteggi più alti (5, 6, 7).
Questi risultati ci spingono a ritenere che la filosofia di fondo che caratterizza i siti italiani è quella di considerare internet come uno strumento secondario, che serve solo ad affermare la propria esistenza sul mercato. Gran parte delle Ong italiane hanno dei siti web statici, detti anche siti vetrina, in cui l’interazione con l’utente è assente. L’architettura, la parte comunicativa e i contenuti del sito diventano quindi preponderanti per la sua riuscita. Per questa ragione si cura maggiormente l'immagine, ma non si prende in considerazione in maniera altrettanto adeguata la possibilità di fornire funzionalità interattive (inserite nella macrocaratteristica Funzionalità), anche se queste possono offrire alla organizzazione importanti opportunità di raccolta fondi (es. donazioni online) e di creazione di community (bollettini, social buttons, blog, forum, ecc.).. Ciò determina inevitabilmente un forte gap rispetto ai siti professionali delle Ong internazionali. Le funzionalità web 2.0, valutate all’interno della scheda di analisi, non sono presenti nella maggior parte dei siti italiani considerati. I blog sono molto rari, come gli RSS Feed e le iscrizioni ai social network. Solo se si esegue un confronto con i siti migliori delle Ong italiane (ved. grafico in Figura 6), si nota che il gap diminuisce in modo sensibile. In questo caso si nota una cura maggiore per l’aspetto della Comunicazione, come si vede dal grafico in Figura 10. In conclusione, la maggior parte dei siti delle Ong ha un approccio al web obsoleto: essere presenti online è solo un modo per aumentare la visibilità dell’organizzazione, e non uno strumento capace di creare aggregazione, di permettere il libero scambio di idee e la condivisione di contenuti. Per le Ong il web rappresenta uno strumento economico, pratico e veloce per autofinanziarsi tramite le donazioni online, per contattare persone che vogliono collaborare, che sono interessate alle loro attività, che vogliono essere informate sui vari progetti nel mondo; per promuovere iniziative, per mettere in contatto nazioni e culture diverse. Il web offre un valore aggiunto difficilmente paragonabile ai mezzi tradizionali, che va sfruttato al suo massimo potenziale. Tutto ciò, per le Ong italiane, a parte un ristrettissimo gruppo di organizzazioni fortemente strutturate, è ancora da realizzare.
Per le Ong è importante dare risalto a quelle che riguardano da vicino il mondo del volontariato non-profit e della cooperazione internazionale, che sono: presentare i propri valori e la propria immagine; ottenere finanziamenti da donatori privati e aziende; far conoscere ad un vasto numero di persone le attività dell’Ong, con aggiornamenti dai luoghi intervento; reclutare volontari e professionisti da impiegare nei progetti. Successivamente all’analisi generale dei siti delle Ong italiane descritta nei due capitoli precedenti, i siti delle Ong italiane sono stati analizzati per individuare alcune best practices, che possono essere di riferimento e di spunto alle organizzazione che vogliono migliorare il proprio sito.
L’Ong “Engim Internazionale” sfrutta la mappa dinamica offerta da Google Maps per visualizzare i progetti di solidarietà nel mondo. I segnaposto distribuiti sulla mappa indicano gli Stati in cui l’Ong opera.
La sezione dedicata al 5xMille del sito web dell’Ong Soleterre mostra un banner al centro della pagina che invita l’utente a dare il proprio contributo all’organizzazione. In basso un breve paragrafo indica il numero di codice fiscale da inserire nella propria dichiarazione dei redditi. Tale numero viene indicato con un carattere di grandi dimensioni. Una buona pratica è spiegare in dettaglio e con immagini esplicative la procedura che deve adottare l’utente per versare il proprio 5xMille all’Ong.
Questo lavoro verrà approfondito attraverso l’analisi degli aspetti che possano concretamente aiutare le Ong a sfruttare al meglio il web e le sue potenzialità.