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Documento di approfondimento della soluzione:
PLANNER - “Piattaforma per LA GestioNe dei rischi Naturali in ambiEnti
uRbanizzati
2
INDICE
1 Descrizione della soluzione ............................................................................................3
2 Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze .......................................6
3 Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare ......................................................7
4 Descrizione dei destinatari della misura .......................................................................9
5 Descrizione della tecnologia adottata............................................................................9
6 Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari) ...............................................................................................................................12
7 Tempi di progetto...........................................................................................................12
3
1 Descrizione della soluzione
Mappare il livello di vulnerabilità dei sistemi urbani sviluppando una piattaforma per il supporto alle
decisioni e fornire, al contempo, un kit completo di strumenti interoperabili utili a supportare la P.A. in
quelle azioni atte a migliorare la resilienza delle città, è l’obiettivo del Progetto PLANNER-
“Piattaforma per LA GestioNe dei rischi Naturali in ambiEnti uRbanizzati“- finanziato dalla
Regione Campania nell’ambito della programmazione POR FESR 2014 – 2020 Asse Prioritario 1
“Ricerca e Innovazione”, Avviso pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di
studi di progetti di trasferimento tecnologico coerenti con la RIS3.
La soluzione prevede lo sviluppo di un SDSS ( Spatial Decison Support Sistem), una piattaforma per
il supporto alle decisioni basato su tecnologia web-gis, che potrà essere fruita dai pianificatori urbani e
gestori pubblici per valutare e mitigare tempestivamente i rischi di tipo ambientale ( hazard sismico,
idrogeologico, cambiamenti climatici).
La piattaforma mutuerà, rappresentandone un upgrade, l’esperienza maturata nel corso delle attività
del Distretto ad Alta Tecnologia per l’Edilizia Sostenibile STRESS, durante le quali ne è stato
sviluppato un primo prototipo.
Le immagini che seguono sono un esempio del prototipo dal quale si sta partendo e che si intende
potenziare sia dal punto di vista delle tecnologie utilizzate che delle funzionalità da integrare
nell’algoritmo, anche popolandolo di data base strutturati contenenti informazioni, su:
o le caratteristiche ambientali dell’area studiata ( morfologia, geologia,…)
o le caratteristiche del patrimonio costruito ( tipologie costruttive, epoche di costruzione, stato di
manutenzione).
o le caratteristiche del contesto socio economico.
Scenario di vulnerabilità sismica
4
Visualizzazione delle temperature superficiali giornaliere
Nel corso del progetto, a partire dal prodotto si descritto, sarà implementato un approccio multi livello,
sia a scala spaziale che temporale. In merito alla scala spaziale, l'analisi si concentrerà su: i) livello di
singolo edificio ( edifici strategici, scuole, ospedali) ; ii) livello di distretto urbano (quartiere). In
riferimento, invece, alla scala temporale, l'analisi sarà effettuata e tarata su due finestre temporali: i)
a medio e lungo termine utili per pianificazione strategica e misure di prevenzione/adattamento
correlate); ii) a breve termine per azioni di early warning e gestione dell'emergenza post evento.
Il sistema, il cui “cervello” è costituito da un algoritmo che consentirà la realizzazione e
visualizzazione di scenari di rischio e resilienza, sarà dunque basato su un processo dinamico, basato
sulle caratteristiche geo-spaziali dell’ambiente urbano oggetto dell’analisi. Si implementeranno i
seguenti moduli:
o Azioni a lungo termine (livello di preparazione strategica) in grado di identificare,
valutare e stabilire le priorità, per ogni specifico rischio e contesto;
o Azioni a breve termine, in grado di assistere nelle decisioni relative alle azioni da
attuare in tempi brevi (livello di allerta precoce e gestione delle emergenze).
La tabella mostra le funzionalità che il DSS intende sviluppare in funzione delle azioni di
pianificazione da implementare (Tab 1.)
5
Funzionalità del DSS Breve termine Medio - Lungo Termine
Valutazione della resilienza del Sistema
urbano
Previsione a livello locale gli impatti
diretti ed indiretti dei rischi naturali,
quantificando il livello di rischio e le
prestazioni di resilienza del bene in
scenari a rischio singolo e multiplo a
breve termine
Definizione degli indicatori di
prestazione (Key performance
Indicator-KPI) che arricchiranno la
valutazione della resilienza con
informazioni di basso livello, generando
così un quadro di analisi della
resilienza.
Implementazione di uno strumento di
analisi della resilienza, per la
valutazione quantitativa della resilienza
dei centri urbanizzati, catturando il
comportamento complesso dovuto
all'interdipendenza dei diversi elementi
che compongono la città.
Una base di conoscenza dinamica (cioè
adattabile e in evoluzione) e semantica
contenente un inventario completo delle
soluzioni più adatte (strategie,
tecnologie, metodologie) che si sono
dimostrate efficaci nel migliorare la
resilienza del sistema urbano
Implementazione di scenaridirischio
multiplo
Implementazione di modelli di rischio e
raccolta dati, per una valutazione a
breve termine (es. giornalmente alla
sub-giornaliera) valutazione della
probabilità di insorgenza di pericoli
naturali (basati su sistemi di
monitoraggio / allarme rapido e
previsioni esterne)
Implementazione di modelli di rischio e
raccolta dati, per una valutazione a
medio-lungo termine (es. Annuale-
decennale) della probabilità di
verificarsi di rischi naturali
Geo Data base e catalogo di eventi
relativi ai rischinaturali
GEO data base strutturati che
consentano di ospitare dati sugli effetti
del cambiamento climatico, e che
forniscano un'analisi esauriente e
previsioni a lungo termine del
cambiamento climatico e degli eventi
meteorologici estremi correlati
Catalogo degli scenari di impatto e
libreria di dati di pericolosità,
contenente modelli e dati che
consentono la valutazione degli impatti
derivantida ciascun pericolo sui diversi
tipi di beni
Catalogare scenari di rischio e
biblioteca di dati a rischio multiplo ,
contenente modelli e procedure per
l'analisi dei rischi degli elementi soggetti
a rischi multipli
Valutazione della vulnerabilità socio -
economica
Implementazione di modelli di
vulnerabilità e raccolta dati, contenente
metodi ingegneristici, dati e
informazioni socioeconomiche che
consentono la valutazione della
vulnerabilità del sotto diversi pericoli.
Implementazione di un w ork flow di
elaborazione e dati economici e sociali
per la valutazione del parametro
dell’esposizione per la valutazione a
medio e lungo termine e la sostenibilità
degli interventi di mitigazione
Tabella 1-funzionalità della piattaforma
6
2 Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Il progetto è presentato in forma associata tra:
 STRESS S.c.a r.l.
 ETT S.p.A.
 GENEGIS GI SRL
STRESS s.c.a r.l. ,Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia Sismicamente Sicura ed
ecoSostenibile, è una società consortile senza fini di lucro, nata a Napoli nel 2010,con
l’obiettivo di promuovere l’innovazione quale elemento qualificante di una filiera complessa
come quella delle costruzioni, attraverso un network eterogeneo di primari istituti di ricerca
ed importanti realtà imprenditoriali operanti sul territorio nazionale ed internazionale. Dalla
sua fondazione ad oggi, la società ha ampliato di anno in anno la sua compagine societaria
sia come numero di soggetti ma e soprattutto per dimensione e importanza la struttura
consortile è attualmente composta da 4 Enti pubblici, 1 consorzio di ricerca, e 13 imprese
(produttori di materiali, imprese di costruzioni, società di ingegneria e di servizi per
l’ingegneria, società informatiche e di gestione di servizi energetici). Tra le principali
milestone di crescita e trasformazione della società si vuole in questa sede ricordare:
Nel 2012, STRESS, è stata designata dal MIUR soggetto attuatore del Distretto ad alta
tecnologia sulle costruzioni sostenibili, ed è oggi tra i più accreditati riferimenti nel settore
dell’innovazione per le costruzioni nel Mezzogiorno. STRESS opera sulle tematiche della
sostenibilità, della sicurezza e della resilienza del costruito storico, delle città del futuro e
delle reti infrastrutturali, dando centralità alle ricadute sui sistemi urbani e sociali, utilizzando
un approccio che individua nella qualità della vita e nel benessere dei cittadini, gli indicatori
di una gestione positiva delle trasformazioni urbane e dell’utilizzo di risorse naturali. La sfida
di Industria 4.0 ha introdotto la rivoluzione digitale nei processi di sviluppo di soluzioni
innovative per il settore delle costruzioni: l’Internet of Things (IoT) consente di integrare
materiali innovativi, sistemi di rinforzo, sistemi di monitoraggio e sistemi di supporto alle
decisioni (DSS) in un network digitale capace di scambiarsi dati e informazioni consentendo
un efficace ed efficiente gestione da parte degli utenti e dei decisori. Stress abbraccia questa
strategia, condivisa e partecipata, in grado di trasformare il territorio da semplice
agglomerato di cose e persone a smart community, efficiente e socialmente innovativa, in
cui l’innesto di moderne tecnologie nell’agire quotidiano inciderà direttamente sulla qualità
della vita e sulla sicurezza dei cittadini.
ETT S.p.A. (www.ettsolutions.com) è una Industria Digitale e Creativa internazionale
specializzata in innovazione tecnologica ed Experience Design. Nata nel 2000, impiega oggi
circa 100 persone distribuite tra la sede principale di Genova e le diverse sedi in Italia
(Roma, Milano, Napoli, Ancona, Pescara, Palermo) e in Europa (Londra e Lugano). ETT
unisce design innovativo, storytelling e tecnologie all’avanguardia per creare esperienze
coinvolgenti per i musei, spazi aziendali e pubblici. Nell’ambito dei New Media ha realizzato
oltre 700 installazioni multimediali in circa 90 musei e clienti privati, per un totale di oltre 3
milioni di visitatori/anno. ETT realizza applicazioni innovative (sistemi multitouch e touchless,
realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista, gaming, app mobile per smartphone e tablet,
interfacce gestuali, etc.) in grado di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie in contesti
applicativi legati all’edutainment, alla cultura, al turismo, alla comunicazione e al marketing.
ETT è una delle cinque aziende a livello mondiale a essere stata inserita dagli analisti
Gartner nel report: “Cool Vendors in Enterprise Wearable and Immersive Technologies,
2017” pubblicato nel mese di giugno 2017. A giugno 2017 ETT ha ottenuto la certificazione
7
di B-Corp (Benefit Corporation). Tra le prime aziende a certificarsi in Italia e la prima a
Genova, la certificazione attesta l’impegno di ETT nell’innovazione e l’attenzione al contesto
in cui opera, ovvero rispettare stringenti criteri di responsabilità sociale e ambientale, di
trasparenza e valutazione d’impatto, di cura nella gestione e nel coinvolgimento dei
dipendenti, clienti, fornitori e delle comunità locale.
GeneGIS GI SRL è una società di ICT specializzata nel settore Geo-Spatial nata dalla
fusione di quattro aziende, la più vecchia delle quali (GESP S.r.l.) è stata fondata nel 1977.
Dopo un breve periodo dedicato alla realizzazione di Progetti di Ingegneria (Studi di
Fattibilità, Valutazioni di Impatto Ambientale, ecc.) e quindi dai primi anni 80, la missione
dell’Azienda si orienta – primo operatore privato in Italia – all’impiego, allo sviluppo e
all’applicazione dei Sistemi Informativi Geografici. Dopo una rapida crescita, legata
soprattutto al mondo della Pubblica Amministrazione, l’Azienda, a partire dalla metà degli
anni 90, si rivolge anche al mercato privato, dove l’esigenza di disporre di tecnologie Geo-
Spatial comincia a diventare marcata e ben definita. Nei primi anni 2000, rinunciando
consapevolmente ad estendere il proprio campo d’azione verso settori più tradizionali
dell’ICT e volendo mantenere la propria caratterizzazione nell’ambito “geografico”, GeneGIS
GI decide di proporre le proprie competenze anche ai mercati esteri, soprattutto a grandi
Istituzioni Internazionali (Unione Europea, World Bank, Nazioni Unite, ecc.), per le quali
comincia ad operare a partire dal 2003. Questa fase porta GeneGIS GI a lavorare in oltre 20
Paesi (Russia, Siria, Antille Olandesi, Kenya, Malawi, Mauritania, Emirati Arabi Uniti, Austria,
Romania, Cina, ecc.) realizzando progetti in ogni ambito applicativo: Logistica, Beni
Culturali, Utilities, Ambiente e Risorse Naturali.
3 Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane e queste ultime, pur
occupando solamente il 3% della superficie terrestre, sono responsabili del 60-80% del consumo
energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. Partendo da questa considerazione l’Agenda 2030
per lo Sviluppo Sostenibile – Agenda 2030 – nel suo programma d’azione per le persone, il pianeta e
la prosperità, propone una serie di obiettivi e di traguardi intermedi che evidenziano la centralità del
ruolo delle città per lo sviluppo sostenibile. In particolare, uno degli obiettivi individuati prevede di
“rendere le città inclusive, sicure, durature ed ecosostenibili”, a tale obiettivo fa riferimento uno dei
traguardi intermedi, previsto per il 2020, che è quello di “aumentare considerevolmente il numero di
città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all’inclusione,
all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza
ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio in linea con il Quadro di
Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”.
In tale contesto si colloca l’idea, attraverso la proposta presentata, di fornire un supporto alle
Pubbliche Amministrazioni che intendono colmare i gap relativi alla conoscenza, alla gestione del
territorio ed alla mitigazione dei rischi naturali.
L’idea progettuale si colloca, inoltre, nell’ambito del processo di digitalizzazione delle pubbliche
amministrazioni rispetto alle tematiche relative alla pianificazione e mitigazione dei rischi naturali che
incombono sul territorio.
Per rispondere a tali necessità e per raggiungere questi obiettivi il modello di piattaforma sfrutterà le
potenzialità dello scambio di idee nella piattaforma, di Open Innovation, che consente di arricchire le
8
conoscenze creando sinergia tra i diversi attori e rispondendo alle necessità di individuazione di
strumenti omogeni capaci di permettere le analisi congiunte dei dati, finalizzati alla redazione di
scenari di rischio, relativi alle diverse variabili ambientali e socio-economiche.
La risposta, in termini di bisogno di innovazione, si articolerà secondo due forme:
- Innovazione di prodotto:
Il sistema DSS che si intende implementare rappresenta uno strumento innovativo integrato di ausilio
ai fini della valutazione sia a breve che a medio e a lungo termine dei rischi naturali su un sistema
urbano. Oltre a garantire una elevata usabilità e a poggiare su sistemi e strumenti open source, il
sistema consente di valutare le categorie di intervento ottimali attuabili a differenti scale e i benefici
apportati in termini di resilienza del sistema urbano.
- Innovazione di processo:
Il sistema prototipale di supporto alle decisioni contempla funzionalità che integrano database
conoscitivi del sistema urbano alle diverse scale e implementano modelli integrati ingegneristici e di
analisi spaziale di valutazione delle vulnerabilità e degli impatti/rischi basati su processi misurabili.La
soluzione proposta risponde alla necessità di modularità, flessibilità e replicabilità che consentiranno
di adattarla a differenti settori relativi al monitoraggio ambientale e dell’edificato. Com’è noto,
oggigiorno il monitoraggio in tempo reale riveste un ruolo strategico per una corretta gestione del
territorio, sia urbano che extraurbano, e per il supporto decisionale alle amministrazioni pubbliche. La
soluzione proposta consente di interfacciarsi, con modifiche e/o personalizzazioni, a diversi contesti
operativi siano essi di monitoraggio, early warning o analisi post-evento.
9
4 Descrizione dei destinatari della misura
Le Pubbliche Amministrazioni beneficerebbero di un positivo impatto funzionale ed organizzativo
nell’adozione dello stesso sistema per il monitoraggio e gestione decisionale. Un sistema
“Multirischio”, quale sarà la piattaforma PLANNER, potrà contribuire ad un risparmio economico
unitario sostanziale, e consentirebbe allo stesso tempo una più ampia visione d’insieme del territorio
e delle sue potenzialità.
Lo strumento si propone, a partire da dati di base della conoscenza del territorio disponibili presso
gli uffici delle PA, di fornire scenari di danno di rischio sismico, idrogeologico e da ondate di calore.
Ciò è consentito attraverso la visualizzazione e l’integrazione dei livelli informativi che caratterizzano
i livelli di pericolosità, di vulnerabilità e di valore economico esposto ( valutazione delle perdite
attese).
La versatilità della soluzione proposta prevedrà la possibilità di poter essere utilizzata in un quals iasi
comune del territorio Nazionale.
La piattaforma sarà arricchita anche di scenari di resilienza del sistema urbano tale da consentire
una rapida visualizzazione delle aree che sarebbero maggiormente oggetto di intervento di
pianificazione. Lo strumento è strutturato inoltre per consentire approfondimenti relativi ai vari ambiti
di studio e quindi di poter fare un focus su edifici ritenuti strategici o aree ritenute particolarmente
vulnerabili, raffinando le metodologie di conoscenza e di modellazione del rischio, consentendo
all’utente di usare un approccio multilivello di gestione delle informazioni e delle elaborazioni che la
piattaforma offre.
Oltre alle pubbliche amministrazioni (regioni, province, enti pubblici di gestione del territorio) il
sistema, grazie alla sua modularità, potrà essere proposto anche ad operatori privati che si
occupano di analisi del rischio, oppure rappresentare lo strumento alla base di servizi di advisory
per analisi di dati territoriali utili agli stakeholders interessati.
5 Descrizione della tecnologia adottata
La piattaforma che verrà sviluppata integrerà i modelli di valutazione della vulnerabilità e di rischio dei
rischi naturali.
Tali modelli, a partire da un set di dati di conoscenza del territorio “poveri”, consentiranno la
mappatura dei livelli di vulnerabilità, rischio e resilienza dell’ambito urbano considerato.
Per ciascuno dei rischi analizzati è stato studiato un approccio di analisi diverso per l’elaborazione
delle mappe di rischio.
10
Per quanto riguarda il rischio da cambiamenti climatici, con un focus sui fenomeni di ondate di calore,
si sta ottimizzando e implementando un modello decisionale basato su un sistema geo-
computazionale di supporto alle decisioni finalizzato alla valutazione della vulnerabilità e degli impatti
climatici sul sistema urbano. Il modello contemplerà un approccio iterativo che permette di valutare il
contributo all’adattamento di alternative tecniche applicate al sistema urbano con la finalità della
riduzione degli impatti climatici.
Il modello, seguendo un approccio di tipo gerarchico, produrrà una stima della vulnerabilità climatica
dei sottosistemi fisico e socioeconomico in cui è scomposto il sistema urbano e, in relazione al bene
esposto e al fenomeno indagato, valuterà gli impatti generati da uno scenario di hazard. Lo scenario
di impatto è infatti elaborato prendendo in considerazione uno scenario di hazard del fenomeno e il
valore di vulnerabilità integrata che esprime la combinazione del valore esposto al rischio climatico
(esposizione) e della vulnerabilità intrinseca dei sottosistemi urbani. Tale modello consentirà al
decision maker di valutare quali sono gli elementi del sistema urbano più a rischio per i quali l’impatto
stimato supera una soglia predefinita e, a partire dalla conoscenza del contesto locale - vincoli
normativi, sismici, idrogeologici, ecc. - di individuare le alternative tecniche più efficaci in base alle
caratteristiche tipo-morfologiche e costruttive degli elementi fisici.
Nell’ambito del rischio sismico in particolare per quanto concerne il patrimonio costruito , per il
modello di costruzione degli scenari di danno e per poter valutare la vulnerabilità degli edifici, è
necessario ricorrere a metodi statistici che utilizzino dati omogenei sulle caratteristiche degli edifici
stessi. Per il territorio italiano sono disponibili i dati rilevati dai censimenti ISTAT sulle abitazioni: essi
verranno utilizzati nell’applicazione di un metodo statistico, che mette in relazione il livello di danno
rilevato in precedenti terremoti con diverse tipologie costruttive. Ad ogni modo il modello di
valutazione della vulnerabilità consentirà di costruire una curva di fragilità che mette in relazione la
probabilità di attingere o superare uno stato di danno per un singolo edificio o di una classe di edifici
con l’intensità dell’azione sismica. Il valore dell’intensità sismica può essere espresso in funzione
della PGA (Peak Ground Acceleratio- Accelerazione di picco al suolo),o PGV (Peak Ground Velocity,
velocità di picco al suolo), dello spostamento spettrale, ecc. a seconda degli scopi e del caso. Per
ogni edificio, o per ogni classe di edifici, naturalmente, sarà possibile costruire più curve di fragilità,
ognuna corrispondente ad un prefissato livello di danno. I modelli di stima della vulnerabilità di un
singolo edificio o di un aggregato sono di vario tipo e possono essere divisi in quattro categorie:
metodi empirici, che classificano gli edifici in funzione dei materiali e delle tecniche con cui sono
costruiti e si basano sui danni osservati in precedenti terremoti su edifici appartenenti alla tipologia in
esame; metodi analitici, che utilizzano, invece, modelli teorici che riproducono le principali
caratteristiche degli edifici da valutare, su cui vengono studiati i danni causati da terremoti simulati;
metodi ibridi, che permettono di effettuare una stima della vulnerabilità come combinazione di dati
analitici derivanti da modelli meccanici e dati empirici risultanti da danni osservati; infine, alcuni
metodi utilizzano dei giudizi esperti per valutare il comportamento sismico e quindi la vulnerabilità di
predefinite tipologie strutturale.
La valutazione del Rischio Idrogeologico applicherà modelli di calcolo a partire dalla costruzione di
modelli geologici, geotecnici e idrologici del sito in esame.
La rappresentazione di scenari di rischio non può prescindere dall’utilizzo di tecniche avanzate e
speditive di rilievo dei dati di base della conoscenza del territorio. La conoscenza del territorio è un
altro dei punti cardine dello sviluppo della piattaforma.
I fattori di conoscenza costituiscono una priorità indispensabile per prefigurare credibili aspetti
previsionali riferiti al sistema urbano e per poter applicare i modelli di calcolo sopra descritti. Una delle
peculiarità del progetto e, della soluzione proposta, risiede nella transdisciplinarità delle tematiche
ambientali che chiamano, necessariamente, in causa numerose competenze e le capacità di
11
interagire attraverso linguaggi, conoscenze e strumenti che siano confrontabili e finalizzabili a risultati
condivisi, soprattutto per quello che concerne la lettura e la conoscenza del territorio. Gestire,
acquisire e governare un’ampia varietà di dati sono i principali temi con i quali si deve misurare la
struttura e la funzionalità dei processi di conoscenza. Come viene evidenziato anche nel campo dei
big data analytics, i livelli di complessità richiedono di collegare i dati tra diversi sistemi per poi
normalizzarli e trasformarli, avendo la capacità di sviluppare relazioni, gerarchie e collegamenti tra
una molteplicità di dati, caratterizzati da volumi e flussi significativi nonché da dati strutturati in
database tradizionali, in informazioni ricostruite attraverso applicativi dedicati (Mora e Bolici, 2016).
Tale multidisciplinarietà e transdisciplinarietà, e gestione della complessità, si estrinseca attraverso
l’integrazione di strumenti di conoscenza provenienti dal telerilevamento satellitare. Il prototipo che si
intende sviluppare, infatti, consentirà la visualizzazione, l’archiviazione e l’elaborazione di immagini
telerilevate e la loro correlazione a data base istituzionali.
Le immagini satellitari costituiranno, non solo una base dati fondamentale per la restituzione degli
scenari, ma anche una valida soluzione ai problemi legati principalmente al monitoraggio e controllo
del territorio data la periodicità e la frequenza di acquisizione di immagini al suolo .
Le immagini del territorio, telerilevate da satellite, potranno essere utilizzate, in tal senso, come input
per la generazione tempestiva di prodotti aggiornati e coerenti al contesto, in grado, cioè, di colmare il
gap temporale fra la necessità di informazioni urgenti e la possibilità di disporre di informazioni ufficiali
di riferimento. Le applicazioni potranno essere svariate e tutte di grande importanza, come il
monitoraggio e la gestione del territorio, la valutazione di impatto ambientale, le previsioni e il
controllo delle catastrofi grazie alla valutazione di rischi; il controllo di faglie e anomalie, dei movimenti
tettonici, instabilità pendii; lo studio dell’idrologia e delle risorse idriche; l’aggiornamento della
cartografia e della topografia. Interessanti sono le applicazioni relative alla valutazione dei fenomeni
di ondate di calore a cui i territori sono sottoposti.
L’integrazione delle diverse fonti di conoscenza, la costruzione di data base che permettano di
relazionare e collegare le informazioni, rappresenta uno dei tentativi di gestione della complessità
urbana, finalizzata al miglioramento delle strumentazioni a supporto del decisore urbano.
12
6 Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Il progetto ha ottenuto cofinanziamento dalla Regione Campania, richiedendo un investimento così
come indicato in:
Totale
Totalespese € 964.863,80
Totalecontributo richiesto € 693.918,28
Investimento richiesto € 270.945,52
Nell’ambito del progetto è stato inoltre sviluppato un Business Plan associato alle attività di
industrializzazione del prodotto e dei servizi che potranno essere condotte dopo la conlusione del
progetto.
In particolare i potenziali servizi, dei quali andrà verificata l’implementabilità, per lo sfruttamento della
piattaforma PLANNER potranno essere:
 Licenza e assistenza (annuale) sistema DSS: canone annuale per installazione e assistenza
del modulo base di PLANNER
 Configurazione e personalizzazione moduli: configurazione/personalizzazione dei moduli di
ingestion dei dati
 Consulenza/studio analisi pericolosità rischi naturali;
 Consulenza/studio analisi vulnerabilità rischi naturali:
 Formazione tematiche (sismico, idro-geologico, climatico): formazione scientifica sulle
tematiche della piattaforma
 Formazione piattaforma: formazione tecnico operativa del personale all’uso della piattaforma
(docenze online e onsite)
 Modifiche evolutive: eventuali modifiche richieste dal cliente non previste dalla piattaforma
7 Tempi di progetto
Il progetto ha avuto inizio il 5 novembre 2018 e durerà 18 mesi

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Premio pa sostenibile_2019_planner

  • 1. 1 Documento di approfondimento della soluzione: PLANNER - “Piattaforma per LA GestioNe dei rischi Naturali in ambiEnti uRbanizzati
  • 2. 2 INDICE 1 Descrizione della soluzione ............................................................................................3 2 Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze .......................................6 3 Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare ......................................................7 4 Descrizione dei destinatari della misura .......................................................................9 5 Descrizione della tecnologia adottata............................................................................9 6 Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) ...............................................................................................................................12 7 Tempi di progetto...........................................................................................................12
  • 3. 3 1 Descrizione della soluzione Mappare il livello di vulnerabilità dei sistemi urbani sviluppando una piattaforma per il supporto alle decisioni e fornire, al contempo, un kit completo di strumenti interoperabili utili a supportare la P.A. in quelle azioni atte a migliorare la resilienza delle città, è l’obiettivo del Progetto PLANNER- “Piattaforma per LA GestioNe dei rischi Naturali in ambiEnti uRbanizzati“- finanziato dalla Regione Campania nell’ambito della programmazione POR FESR 2014 – 2020 Asse Prioritario 1 “Ricerca e Innovazione”, Avviso pubblico per il sostegno alle imprese campane nella realizzazione di studi di progetti di trasferimento tecnologico coerenti con la RIS3. La soluzione prevede lo sviluppo di un SDSS ( Spatial Decison Support Sistem), una piattaforma per il supporto alle decisioni basato su tecnologia web-gis, che potrà essere fruita dai pianificatori urbani e gestori pubblici per valutare e mitigare tempestivamente i rischi di tipo ambientale ( hazard sismico, idrogeologico, cambiamenti climatici). La piattaforma mutuerà, rappresentandone un upgrade, l’esperienza maturata nel corso delle attività del Distretto ad Alta Tecnologia per l’Edilizia Sostenibile STRESS, durante le quali ne è stato sviluppato un primo prototipo. Le immagini che seguono sono un esempio del prototipo dal quale si sta partendo e che si intende potenziare sia dal punto di vista delle tecnologie utilizzate che delle funzionalità da integrare nell’algoritmo, anche popolandolo di data base strutturati contenenti informazioni, su: o le caratteristiche ambientali dell’area studiata ( morfologia, geologia,…) o le caratteristiche del patrimonio costruito ( tipologie costruttive, epoche di costruzione, stato di manutenzione). o le caratteristiche del contesto socio economico. Scenario di vulnerabilità sismica
  • 4. 4 Visualizzazione delle temperature superficiali giornaliere Nel corso del progetto, a partire dal prodotto si descritto, sarà implementato un approccio multi livello, sia a scala spaziale che temporale. In merito alla scala spaziale, l'analisi si concentrerà su: i) livello di singolo edificio ( edifici strategici, scuole, ospedali) ; ii) livello di distretto urbano (quartiere). In riferimento, invece, alla scala temporale, l'analisi sarà effettuata e tarata su due finestre temporali: i) a medio e lungo termine utili per pianificazione strategica e misure di prevenzione/adattamento correlate); ii) a breve termine per azioni di early warning e gestione dell'emergenza post evento. Il sistema, il cui “cervello” è costituito da un algoritmo che consentirà la realizzazione e visualizzazione di scenari di rischio e resilienza, sarà dunque basato su un processo dinamico, basato sulle caratteristiche geo-spaziali dell’ambiente urbano oggetto dell’analisi. Si implementeranno i seguenti moduli: o Azioni a lungo termine (livello di preparazione strategica) in grado di identificare, valutare e stabilire le priorità, per ogni specifico rischio e contesto; o Azioni a breve termine, in grado di assistere nelle decisioni relative alle azioni da attuare in tempi brevi (livello di allerta precoce e gestione delle emergenze). La tabella mostra le funzionalità che il DSS intende sviluppare in funzione delle azioni di pianificazione da implementare (Tab 1.)
  • 5. 5 Funzionalità del DSS Breve termine Medio - Lungo Termine Valutazione della resilienza del Sistema urbano Previsione a livello locale gli impatti diretti ed indiretti dei rischi naturali, quantificando il livello di rischio e le prestazioni di resilienza del bene in scenari a rischio singolo e multiplo a breve termine Definizione degli indicatori di prestazione (Key performance Indicator-KPI) che arricchiranno la valutazione della resilienza con informazioni di basso livello, generando così un quadro di analisi della resilienza. Implementazione di uno strumento di analisi della resilienza, per la valutazione quantitativa della resilienza dei centri urbanizzati, catturando il comportamento complesso dovuto all'interdipendenza dei diversi elementi che compongono la città. Una base di conoscenza dinamica (cioè adattabile e in evoluzione) e semantica contenente un inventario completo delle soluzioni più adatte (strategie, tecnologie, metodologie) che si sono dimostrate efficaci nel migliorare la resilienza del sistema urbano Implementazione di scenaridirischio multiplo Implementazione di modelli di rischio e raccolta dati, per una valutazione a breve termine (es. giornalmente alla sub-giornaliera) valutazione della probabilità di insorgenza di pericoli naturali (basati su sistemi di monitoraggio / allarme rapido e previsioni esterne) Implementazione di modelli di rischio e raccolta dati, per una valutazione a medio-lungo termine (es. Annuale- decennale) della probabilità di verificarsi di rischi naturali Geo Data base e catalogo di eventi relativi ai rischinaturali GEO data base strutturati che consentano di ospitare dati sugli effetti del cambiamento climatico, e che forniscano un'analisi esauriente e previsioni a lungo termine del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi correlati Catalogo degli scenari di impatto e libreria di dati di pericolosità, contenente modelli e dati che consentono la valutazione degli impatti derivantida ciascun pericolo sui diversi tipi di beni Catalogare scenari di rischio e biblioteca di dati a rischio multiplo , contenente modelli e procedure per l'analisi dei rischi degli elementi soggetti a rischi multipli Valutazione della vulnerabilità socio - economica Implementazione di modelli di vulnerabilità e raccolta dati, contenente metodi ingegneristici, dati e informazioni socioeconomiche che consentono la valutazione della vulnerabilità del sotto diversi pericoli. Implementazione di un w ork flow di elaborazione e dati economici e sociali per la valutazione del parametro dell’esposizione per la valutazione a medio e lungo termine e la sostenibilità degli interventi di mitigazione Tabella 1-funzionalità della piattaforma
  • 6. 6 2 Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il progetto è presentato in forma associata tra:  STRESS S.c.a r.l.  ETT S.p.A.  GENEGIS GI SRL STRESS s.c.a r.l. ,Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia Sismicamente Sicura ed ecoSostenibile, è una società consortile senza fini di lucro, nata a Napoli nel 2010,con l’obiettivo di promuovere l’innovazione quale elemento qualificante di una filiera complessa come quella delle costruzioni, attraverso un network eterogeneo di primari istituti di ricerca ed importanti realtà imprenditoriali operanti sul territorio nazionale ed internazionale. Dalla sua fondazione ad oggi, la società ha ampliato di anno in anno la sua compagine societaria sia come numero di soggetti ma e soprattutto per dimensione e importanza la struttura consortile è attualmente composta da 4 Enti pubblici, 1 consorzio di ricerca, e 13 imprese (produttori di materiali, imprese di costruzioni, società di ingegneria e di servizi per l’ingegneria, società informatiche e di gestione di servizi energetici). Tra le principali milestone di crescita e trasformazione della società si vuole in questa sede ricordare: Nel 2012, STRESS, è stata designata dal MIUR soggetto attuatore del Distretto ad alta tecnologia sulle costruzioni sostenibili, ed è oggi tra i più accreditati riferimenti nel settore dell’innovazione per le costruzioni nel Mezzogiorno. STRESS opera sulle tematiche della sostenibilità, della sicurezza e della resilienza del costruito storico, delle città del futuro e delle reti infrastrutturali, dando centralità alle ricadute sui sistemi urbani e sociali, utilizzando un approccio che individua nella qualità della vita e nel benessere dei cittadini, gli indicatori di una gestione positiva delle trasformazioni urbane e dell’utilizzo di risorse naturali. La sfida di Industria 4.0 ha introdotto la rivoluzione digitale nei processi di sviluppo di soluzioni innovative per il settore delle costruzioni: l’Internet of Things (IoT) consente di integrare materiali innovativi, sistemi di rinforzo, sistemi di monitoraggio e sistemi di supporto alle decisioni (DSS) in un network digitale capace di scambiarsi dati e informazioni consentendo un efficace ed efficiente gestione da parte degli utenti e dei decisori. Stress abbraccia questa strategia, condivisa e partecipata, in grado di trasformare il territorio da semplice agglomerato di cose e persone a smart community, efficiente e socialmente innovativa, in cui l’innesto di moderne tecnologie nell’agire quotidiano inciderà direttamente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini. ETT S.p.A. (www.ettsolutions.com) è una Industria Digitale e Creativa internazionale specializzata in innovazione tecnologica ed Experience Design. Nata nel 2000, impiega oggi circa 100 persone distribuite tra la sede principale di Genova e le diverse sedi in Italia (Roma, Milano, Napoli, Ancona, Pescara, Palermo) e in Europa (Londra e Lugano). ETT unisce design innovativo, storytelling e tecnologie all’avanguardia per creare esperienze coinvolgenti per i musei, spazi aziendali e pubblici. Nell’ambito dei New Media ha realizzato oltre 700 installazioni multimediali in circa 90 musei e clienti privati, per un totale di oltre 3 milioni di visitatori/anno. ETT realizza applicazioni innovative (sistemi multitouch e touchless, realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista, gaming, app mobile per smartphone e tablet, interfacce gestuali, etc.) in grado di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie in contesti applicativi legati all’edutainment, alla cultura, al turismo, alla comunicazione e al marketing. ETT è una delle cinque aziende a livello mondiale a essere stata inserita dagli analisti Gartner nel report: “Cool Vendors in Enterprise Wearable and Immersive Technologies, 2017” pubblicato nel mese di giugno 2017. A giugno 2017 ETT ha ottenuto la certificazione
  • 7. 7 di B-Corp (Benefit Corporation). Tra le prime aziende a certificarsi in Italia e la prima a Genova, la certificazione attesta l’impegno di ETT nell’innovazione e l’attenzione al contesto in cui opera, ovvero rispettare stringenti criteri di responsabilità sociale e ambientale, di trasparenza e valutazione d’impatto, di cura nella gestione e nel coinvolgimento dei dipendenti, clienti, fornitori e delle comunità locale. GeneGIS GI SRL è una società di ICT specializzata nel settore Geo-Spatial nata dalla fusione di quattro aziende, la più vecchia delle quali (GESP S.r.l.) è stata fondata nel 1977. Dopo un breve periodo dedicato alla realizzazione di Progetti di Ingegneria (Studi di Fattibilità, Valutazioni di Impatto Ambientale, ecc.) e quindi dai primi anni 80, la missione dell’Azienda si orienta – primo operatore privato in Italia – all’impiego, allo sviluppo e all’applicazione dei Sistemi Informativi Geografici. Dopo una rapida crescita, legata soprattutto al mondo della Pubblica Amministrazione, l’Azienda, a partire dalla metà degli anni 90, si rivolge anche al mercato privato, dove l’esigenza di disporre di tecnologie Geo- Spatial comincia a diventare marcata e ben definita. Nei primi anni 2000, rinunciando consapevolmente ad estendere il proprio campo d’azione verso settori più tradizionali dell’ICT e volendo mantenere la propria caratterizzazione nell’ambito “geografico”, GeneGIS GI decide di proporre le proprie competenze anche ai mercati esteri, soprattutto a grandi Istituzioni Internazionali (Unione Europea, World Bank, Nazioni Unite, ecc.), per le quali comincia ad operare a partire dal 2003. Questa fase porta GeneGIS GI a lavorare in oltre 20 Paesi (Russia, Siria, Antille Olandesi, Kenya, Malawi, Mauritania, Emirati Arabi Uniti, Austria, Romania, Cina, ecc.) realizzando progetti in ogni ambito applicativo: Logistica, Beni Culturali, Utilities, Ambiente e Risorse Naturali. 3 Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane e queste ultime, pur occupando solamente il 3% della superficie terrestre, sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. Partendo da questa considerazione l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – Agenda 2030 – nel suo programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, propone una serie di obiettivi e di traguardi intermedi che evidenziano la centralità del ruolo delle città per lo sviluppo sostenibile. In particolare, uno degli obiettivi individuati prevede di “rendere le città inclusive, sicure, durature ed ecosostenibili”, a tale obiettivo fa riferimento uno dei traguardi intermedi, previsto per il 2020, che è quello di “aumentare considerevolmente il numero di città e insediamenti umani che adottano e attuano politiche integrate e piani tesi all’inclusione, all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri, e che promuovono e attuano una gestione olistica del rischio in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”. In tale contesto si colloca l’idea, attraverso la proposta presentata, di fornire un supporto alle Pubbliche Amministrazioni che intendono colmare i gap relativi alla conoscenza, alla gestione del territorio ed alla mitigazione dei rischi naturali. L’idea progettuale si colloca, inoltre, nell’ambito del processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni rispetto alle tematiche relative alla pianificazione e mitigazione dei rischi naturali che incombono sul territorio. Per rispondere a tali necessità e per raggiungere questi obiettivi il modello di piattaforma sfrutterà le potenzialità dello scambio di idee nella piattaforma, di Open Innovation, che consente di arricchire le
  • 8. 8 conoscenze creando sinergia tra i diversi attori e rispondendo alle necessità di individuazione di strumenti omogeni capaci di permettere le analisi congiunte dei dati, finalizzati alla redazione di scenari di rischio, relativi alle diverse variabili ambientali e socio-economiche. La risposta, in termini di bisogno di innovazione, si articolerà secondo due forme: - Innovazione di prodotto: Il sistema DSS che si intende implementare rappresenta uno strumento innovativo integrato di ausilio ai fini della valutazione sia a breve che a medio e a lungo termine dei rischi naturali su un sistema urbano. Oltre a garantire una elevata usabilità e a poggiare su sistemi e strumenti open source, il sistema consente di valutare le categorie di intervento ottimali attuabili a differenti scale e i benefici apportati in termini di resilienza del sistema urbano. - Innovazione di processo: Il sistema prototipale di supporto alle decisioni contempla funzionalità che integrano database conoscitivi del sistema urbano alle diverse scale e implementano modelli integrati ingegneristici e di analisi spaziale di valutazione delle vulnerabilità e degli impatti/rischi basati su processi misurabili.La soluzione proposta risponde alla necessità di modularità, flessibilità e replicabilità che consentiranno di adattarla a differenti settori relativi al monitoraggio ambientale e dell’edificato. Com’è noto, oggigiorno il monitoraggio in tempo reale riveste un ruolo strategico per una corretta gestione del territorio, sia urbano che extraurbano, e per il supporto decisionale alle amministrazioni pubbliche. La soluzione proposta consente di interfacciarsi, con modifiche e/o personalizzazioni, a diversi contesti operativi siano essi di monitoraggio, early warning o analisi post-evento.
  • 9. 9 4 Descrizione dei destinatari della misura Le Pubbliche Amministrazioni beneficerebbero di un positivo impatto funzionale ed organizzativo nell’adozione dello stesso sistema per il monitoraggio e gestione decisionale. Un sistema “Multirischio”, quale sarà la piattaforma PLANNER, potrà contribuire ad un risparmio economico unitario sostanziale, e consentirebbe allo stesso tempo una più ampia visione d’insieme del territorio e delle sue potenzialità. Lo strumento si propone, a partire da dati di base della conoscenza del territorio disponibili presso gli uffici delle PA, di fornire scenari di danno di rischio sismico, idrogeologico e da ondate di calore. Ciò è consentito attraverso la visualizzazione e l’integrazione dei livelli informativi che caratterizzano i livelli di pericolosità, di vulnerabilità e di valore economico esposto ( valutazione delle perdite attese). La versatilità della soluzione proposta prevedrà la possibilità di poter essere utilizzata in un quals iasi comune del territorio Nazionale. La piattaforma sarà arricchita anche di scenari di resilienza del sistema urbano tale da consentire una rapida visualizzazione delle aree che sarebbero maggiormente oggetto di intervento di pianificazione. Lo strumento è strutturato inoltre per consentire approfondimenti relativi ai vari ambiti di studio e quindi di poter fare un focus su edifici ritenuti strategici o aree ritenute particolarmente vulnerabili, raffinando le metodologie di conoscenza e di modellazione del rischio, consentendo all’utente di usare un approccio multilivello di gestione delle informazioni e delle elaborazioni che la piattaforma offre. Oltre alle pubbliche amministrazioni (regioni, province, enti pubblici di gestione del territorio) il sistema, grazie alla sua modularità, potrà essere proposto anche ad operatori privati che si occupano di analisi del rischio, oppure rappresentare lo strumento alla base di servizi di advisory per analisi di dati territoriali utili agli stakeholders interessati. 5 Descrizione della tecnologia adottata La piattaforma che verrà sviluppata integrerà i modelli di valutazione della vulnerabilità e di rischio dei rischi naturali. Tali modelli, a partire da un set di dati di conoscenza del territorio “poveri”, consentiranno la mappatura dei livelli di vulnerabilità, rischio e resilienza dell’ambito urbano considerato. Per ciascuno dei rischi analizzati è stato studiato un approccio di analisi diverso per l’elaborazione delle mappe di rischio.
  • 10. 10 Per quanto riguarda il rischio da cambiamenti climatici, con un focus sui fenomeni di ondate di calore, si sta ottimizzando e implementando un modello decisionale basato su un sistema geo- computazionale di supporto alle decisioni finalizzato alla valutazione della vulnerabilità e degli impatti climatici sul sistema urbano. Il modello contemplerà un approccio iterativo che permette di valutare il contributo all’adattamento di alternative tecniche applicate al sistema urbano con la finalità della riduzione degli impatti climatici. Il modello, seguendo un approccio di tipo gerarchico, produrrà una stima della vulnerabilità climatica dei sottosistemi fisico e socioeconomico in cui è scomposto il sistema urbano e, in relazione al bene esposto e al fenomeno indagato, valuterà gli impatti generati da uno scenario di hazard. Lo scenario di impatto è infatti elaborato prendendo in considerazione uno scenario di hazard del fenomeno e il valore di vulnerabilità integrata che esprime la combinazione del valore esposto al rischio climatico (esposizione) e della vulnerabilità intrinseca dei sottosistemi urbani. Tale modello consentirà al decision maker di valutare quali sono gli elementi del sistema urbano più a rischio per i quali l’impatto stimato supera una soglia predefinita e, a partire dalla conoscenza del contesto locale - vincoli normativi, sismici, idrogeologici, ecc. - di individuare le alternative tecniche più efficaci in base alle caratteristiche tipo-morfologiche e costruttive degli elementi fisici. Nell’ambito del rischio sismico in particolare per quanto concerne il patrimonio costruito , per il modello di costruzione degli scenari di danno e per poter valutare la vulnerabilità degli edifici, è necessario ricorrere a metodi statistici che utilizzino dati omogenei sulle caratteristiche degli edifici stessi. Per il territorio italiano sono disponibili i dati rilevati dai censimenti ISTAT sulle abitazioni: essi verranno utilizzati nell’applicazione di un metodo statistico, che mette in relazione il livello di danno rilevato in precedenti terremoti con diverse tipologie costruttive. Ad ogni modo il modello di valutazione della vulnerabilità consentirà di costruire una curva di fragilità che mette in relazione la probabilità di attingere o superare uno stato di danno per un singolo edificio o di una classe di edifici con l’intensità dell’azione sismica. Il valore dell’intensità sismica può essere espresso in funzione della PGA (Peak Ground Acceleratio- Accelerazione di picco al suolo),o PGV (Peak Ground Velocity, velocità di picco al suolo), dello spostamento spettrale, ecc. a seconda degli scopi e del caso. Per ogni edificio, o per ogni classe di edifici, naturalmente, sarà possibile costruire più curve di fragilità, ognuna corrispondente ad un prefissato livello di danno. I modelli di stima della vulnerabilità di un singolo edificio o di un aggregato sono di vario tipo e possono essere divisi in quattro categorie: metodi empirici, che classificano gli edifici in funzione dei materiali e delle tecniche con cui sono costruiti e si basano sui danni osservati in precedenti terremoti su edifici appartenenti alla tipologia in esame; metodi analitici, che utilizzano, invece, modelli teorici che riproducono le principali caratteristiche degli edifici da valutare, su cui vengono studiati i danni causati da terremoti simulati; metodi ibridi, che permettono di effettuare una stima della vulnerabilità come combinazione di dati analitici derivanti da modelli meccanici e dati empirici risultanti da danni osservati; infine, alcuni metodi utilizzano dei giudizi esperti per valutare il comportamento sismico e quindi la vulnerabilità di predefinite tipologie strutturale. La valutazione del Rischio Idrogeologico applicherà modelli di calcolo a partire dalla costruzione di modelli geologici, geotecnici e idrologici del sito in esame. La rappresentazione di scenari di rischio non può prescindere dall’utilizzo di tecniche avanzate e speditive di rilievo dei dati di base della conoscenza del territorio. La conoscenza del territorio è un altro dei punti cardine dello sviluppo della piattaforma. I fattori di conoscenza costituiscono una priorità indispensabile per prefigurare credibili aspetti previsionali riferiti al sistema urbano e per poter applicare i modelli di calcolo sopra descritti. Una delle peculiarità del progetto e, della soluzione proposta, risiede nella transdisciplinarità delle tematiche ambientali che chiamano, necessariamente, in causa numerose competenze e le capacità di
  • 11. 11 interagire attraverso linguaggi, conoscenze e strumenti che siano confrontabili e finalizzabili a risultati condivisi, soprattutto per quello che concerne la lettura e la conoscenza del territorio. Gestire, acquisire e governare un’ampia varietà di dati sono i principali temi con i quali si deve misurare la struttura e la funzionalità dei processi di conoscenza. Come viene evidenziato anche nel campo dei big data analytics, i livelli di complessità richiedono di collegare i dati tra diversi sistemi per poi normalizzarli e trasformarli, avendo la capacità di sviluppare relazioni, gerarchie e collegamenti tra una molteplicità di dati, caratterizzati da volumi e flussi significativi nonché da dati strutturati in database tradizionali, in informazioni ricostruite attraverso applicativi dedicati (Mora e Bolici, 2016). Tale multidisciplinarietà e transdisciplinarietà, e gestione della complessità, si estrinseca attraverso l’integrazione di strumenti di conoscenza provenienti dal telerilevamento satellitare. Il prototipo che si intende sviluppare, infatti, consentirà la visualizzazione, l’archiviazione e l’elaborazione di immagini telerilevate e la loro correlazione a data base istituzionali. Le immagini satellitari costituiranno, non solo una base dati fondamentale per la restituzione degli scenari, ma anche una valida soluzione ai problemi legati principalmente al monitoraggio e controllo del territorio data la periodicità e la frequenza di acquisizione di immagini al suolo . Le immagini del territorio, telerilevate da satellite, potranno essere utilizzate, in tal senso, come input per la generazione tempestiva di prodotti aggiornati e coerenti al contesto, in grado, cioè, di colmare il gap temporale fra la necessità di informazioni urgenti e la possibilità di disporre di informazioni ufficiali di riferimento. Le applicazioni potranno essere svariate e tutte di grande importanza, come il monitoraggio e la gestione del territorio, la valutazione di impatto ambientale, le previsioni e il controllo delle catastrofi grazie alla valutazione di rischi; il controllo di faglie e anomalie, dei movimenti tettonici, instabilità pendii; lo studio dell’idrologia e delle risorse idriche; l’aggiornamento della cartografia e della topografia. Interessanti sono le applicazioni relative alla valutazione dei fenomeni di ondate di calore a cui i territori sono sottoposti. L’integrazione delle diverse fonti di conoscenza, la costruzione di data base che permettano di relazionare e collegare le informazioni, rappresenta uno dei tentativi di gestione della complessità urbana, finalizzata al miglioramento delle strumentazioni a supporto del decisore urbano.
  • 12. 12 6 Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) Il progetto ha ottenuto cofinanziamento dalla Regione Campania, richiedendo un investimento così come indicato in: Totale Totalespese € 964.863,80 Totalecontributo richiesto € 693.918,28 Investimento richiesto € 270.945,52 Nell’ambito del progetto è stato inoltre sviluppato un Business Plan associato alle attività di industrializzazione del prodotto e dei servizi che potranno essere condotte dopo la conlusione del progetto. In particolare i potenziali servizi, dei quali andrà verificata l’implementabilità, per lo sfruttamento della piattaforma PLANNER potranno essere:  Licenza e assistenza (annuale) sistema DSS: canone annuale per installazione e assistenza del modulo base di PLANNER  Configurazione e personalizzazione moduli: configurazione/personalizzazione dei moduli di ingestion dei dati  Consulenza/studio analisi pericolosità rischi naturali;  Consulenza/studio analisi vulnerabilità rischi naturali:  Formazione tematiche (sismico, idro-geologico, climatico): formazione scientifica sulle tematiche della piattaforma  Formazione piattaforma: formazione tecnico operativa del personale all’uso della piattaforma (docenze online e onsite)  Modifiche evolutive: eventuali modifiche richieste dal cliente non previste dalla piattaforma 7 Tempi di progetto Il progetto ha avuto inizio il 5 novembre 2018 e durerà 18 mesi