Smau Bari 2010 Giuseppe Visaggio

Digital Business Ecosystem: Un
paradigma di Architettura di Impresa
Prof. G. Visaggio -UNIBA
SMAU BARI
10-02-2010
DAISY-NET 1
DRIVING ADVANCES OF ICT IN SOUTH ITALY – NET S. c. a r. l.

Digital Business Ecosystem: un
Paradigma di Architettura di Impresa

Sommario

 Concetti introduttivi
 Infrastruttura
 Tecnologie Distruttive & Abilitanti
 Cloud Computing
 Software as a Service
 Casi di Studio
 Mercato Ittico
 Enocoop

2

CONCETTI INTRODUTTIVI

DAISY-NET 3


I ruoli delle Imprese ICT nello Sviluppo del Sistema
Industriale
 Un modo efficace per favorire lo sviluppo è
l’adozione dell’e-business: l’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione in tutte le
attività di business.
 Le Imprese ICT hanno il compito di:
 Superare le barriere interne all’introduzione dell’e-
business;
 Dotarsi dei prodotti e dei servizi per favorire il
superamento delle barriere che ostacolano l’introduzione
dell’e-business nelle imprese degli altri settori.

4


Le Barriere delle PMI
 Carenza di conoscenza, competenze ed imprenditorialità. E’
necessario aumentare la capacità di conoscenza ed
esperienza come patrimonio dell’impresa. Da questa
scaturiscono maggiori idee imprenditoriali.
 Carenza di soluzioni tecnologiche ed interoperabilità. Le
imprese necessitano di infrastrutture tecnologiche aperte
che possano essere modificate e possano inter-operare.
 Investimenti/costi. L’innovazione dei processi e dei prodotti
richiedono investimenti e costi che spesso eccedono le
capacità finanziarie delle imprese.
 Complessità dei regolamenti. L’e-business rende più
complesso il rispetto dei regolamenti soprattutto
nell’internazionalizzazione.
 Carenza di capitali. La difficoltà di accedere ai finanziamenti
diminuisce la propensione delle imprese ad investire in
innovazione.

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Digital Business Ecosystem (DBE)
 Il Digital Business Ecosystem è un ambiente Digitale
popolato da Specie Digitali.
 Le Specie Digitali, come le specie viventi, hanno
 Comportamenti indipendenti;
 Evolvono e si estinguono attraverso la selezione delle leggi di
mercato, invece che attraverso la selezione naturale.
 Ogni specie digitale deve avere sufficienti individui portatori
perché possano sopravvivere.
 Una o più specie digitali costituiscono un organismo.
 Il DBE offre diversi habitat, ognuno costituito da un insieme
di organismi offerenti specie digitali; in ogni habitat
possono soddisfare i diversi bisogni della varietà di possibili
utilizzatori dell’habitat.

6


Il DBE in Pratica
 Il Digital Business Ecosystem è l’insieme delle Organizzazione che
appartengono ad una comunità (nel nostro caso DAISY-Net ):
 Le specie digitali possono essere:
 Componenti software
 Applicazioni software
 Dispositivi e sistemi di telecomunicazioni
 Sistemi integrati di componenti hardware e software
 Processi di Business
 Moduli di Formazione
 Corsi di Formazioni
 Competenze
 Pacchetti di conoscenza ed esperienza
 Servizi digitali
 ….
 Ogni impresa nel DBE ha almeno un organismo che offre almeno una
specie digitale:
 Ogni specie digitale è utilizzabile come un servizio che può essere prodotto da un
software o da un altro tipo di dispositivo o da un uomo;
 Ogni organismo ha una popolazione di ogni tipo di specie digitale che dicesi
capacità.

7


L’evoluzione nei DBE
 Una specie digitale è richiesta se i suoi contenuti sono adeguati
alle richieste del mercato.
 Le specie digitali più richieste tendono a svilupparsi.
 Le specie digitali che costituiscono habitat non adeguati ai bisogni
degli utilizzatori sono sempre meno richieste, quindi diventano
meno presenti nel DBE fino a quando si estinguono.
 La diversità delle specie digitali consente di costituire habitat
attrattivi per gli utilizzatori perché possono soddisfare i loro
diversi bisogni, anche se questi cambiano nel tempo.
 Minore è la diversità delle specie digitali maggiore è la probabilità
di distruzione dell’ecosistema, per due motivi risonanti:
 C’è maggiore concorrenza tra specie digitali analoghe;
 È più selettivo l’habitat che si può costituire; gli utilizzatori attratti
dall’habitat sono un insieme ristretto, quindi tendono a diminuire.

8


Schema del DBE in Pratica
Impresa Y
Impresa X

Richieste
Impresa W
servite
Impresa Z
dall’habitat

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Iniziative per moderare le barriere con il DBE
 Carenza di conoscenza, competenze ed impreditorialità.
 Creazione o rafforzamento di competenze di settore
 Metodi e strumenti per Formazione ed Addestramento rapido
 Knowledge-Experience Base
 Open Innovation
 Carenza di soluzioni tecnologiche ed interoperabilità.
 Cloud computing
 SaaS
 Cooperazione applicativa
 Investimenti/ costi.
 Open Source
 Cooperazione nello sviluppo
 Lean Process
 Complessità dei regolamenti.
 Specie digitali che abbiano come contenuto Competenze legali
 Knowledge-Experience Base specifiche nel settore legale
 Carenza di capitali.
 Cooperazione anche nelle capacità finanziarie
 Forum per gli investitori

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I principi di base che regolano il DBE

 Uguale opportunità di accesso alle infrastrutture
ed accessibilità sostenibile per le piccole imprese.
 Auto sostenibilità della comunità.
 Indipendenza da uno specifico fornitore , da una
specifica tecnologia da specifiche licenze.
 Massa critica di servizi e di utilizzatori.
 Evoluzione incrementale del numero di specie
digitali che popolano l’ecosistema.
 Evoluzione innovativa dei contenuti delle specie
digitali.

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Spinte allo sviluppo delle imprese
 La cooperazione verticale consente di realizzare
 Economia di scala anche per le piccole imprese;
 Economia di scopo;
 Valore aggiunto a costellazione;
 L’incremento del potenziale innovativo delle PMI.
 La diversità delle imprese contribuisce a:
 Diminuire e Migliorare la competitività;
 Aumentare la cooperazione;
 Intensificare lo scambio di conoscenza ed esperienza inter-settoriale e intra-
settoriale;
 La maggiore attrattività del sistema industriale locale favorisce l’ingresso di
aziende internazionali.
 Intensificazione della relazione tra le PMI, le Università ed i Centri di Ricerca e
quindi il rapporto con la R&D.
 Affermazione del Knowledge Intensive Business Service, conformemente allo
sviluppo del mercato della conoscenza, per tutte le imprese
 Incremento dell’efficienza delle imprese, di tutti i settori per la diffusione
nell’organizzazione delle ICT.

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Il ruolo di DAISY-Net

13

INFRASTRUTTURA

DAISY-NET 14


Visione di insieme

BIG
BIG
BIG
Infrastruttura
DBE SME DBE
SME
esterno
BIG SME SME

BIG
BIG
Infrastruttura
DBE
SME

SME

SME
SME

15


Descrizione di una specie digitale

Specie Digitale
Contenuto
Accesso

Infrastruttura
DBE

16


Popolamento di un DBE

SME

BIG
SME
Infrastruttura
DBE

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Piattaforma per la Gestione del DBE

Infrastruttura
DBE

Ricerca e
Funzionalità composizione dei
di base servizi
Circolazione
Sicurezza
della Raccomandazioni Interrogazioni

Misurazione Contabilità conoscenza
Composizione evolutiva

Contrattazione Gestione KEB Esecuzione automatica del Workflow
dell’indentità

Gestione del DBE
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TECNOLOGIE DISTRUTTIVE &
ABILITANTI

DAISY-NET 19

Cloud Computing

DAISY-NET 20


Concetto di Cloud Computing

 Green-Computing per risparmiare energia
e generare meno inquinamento.
21


Costi dell’Infrastruttura senza il Cloud Computing

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Costi dell’Infrastruttura con il Cloud Computing

Capacità Nessuna
opportunità
persa

Costi
eccedenti
Domanda Domanda
prevista reale

Virtualizzazione
automatizzata

Tempo23

Software as a Service

DAISY-NET 24


Dal Cloud Computing al Software as a Service

CL
CL
OU
OU
SaaS

DC
DC
P a gh
i que

OM
OM
llo ch
e usi
Utility
Computing

PU
PU
TIN
Cloud Cloud

TIN
Privato Pubblico

GG
25


Software as a Service

 Le tradizionali Licenze Software sono
sostituite da Servizi.
 Le Applicazioni Software non sono gestiti
su un computer dell’utilizzatore ma sono in
esercizio su un Server del fornitore.
 L’utilizzatore paga solo per quello che usa
e non deve impegnarsi in:
 Investimenti per l’infrastrutture;
 amministrazione delle applicazioni.

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CASI DI STUDIO

DAISY-NET 27

Mercato Ittico

DAISY-NET 28


Scenario 1: asta virtuale

29


Scenario 1: asta virtuale

30


Scenario 2: asta reale

31


Mercato ittico
Nome della specie Tipo Organizzazione
Interfacce Software UNIBA, SER&Practices, Impresa 1,
impresa 4, impresa 2
Sistema lottizzazione Software Impresa 3, Impresa 4, Impresa 7
Pacchetto processo Software SER&Practices, Impresa 5
Pacchetto traduzione processo in Software UNIBA, SER&Practices
Workflow
Analisi di mercato Software UNIBA, Impresa 1, Impresa 4,
Impresa 6
Business intelligence Software UNIBA, SER&Practices, Impresa 1
Sistema di comunicazione Software POLIBA, SER&Practices, Impresa 7
Data mining Software UNIBA/POLIBA, SER&Practices,
Impresa 2, SER&Practices, Impresa 3

Operatore mercato ittico Competenza MERCATO ITTICO
Pescatore Competenza MERCATO ITTICO (900 unità)
Banditore Competenza MERCATO ITTICO
Bookmaker mercato Competenza MERCATO ITTICO
Contabile mercato Competenza MERCATO ITTICO

32

Enocoop

DAISY-NET 33


Processo enocoop

34


Processo Enocoop

Nome della specie Tipo Organizzazione
Interfacce Software SER&Practices, Impresa 1

Pacchetto processo Software SER&Practices

Pacchetto traduzione processo in Workflow Software SER&Practices

Trasporto Competenza SER&Practices, Impresa 2, Impresa 3,
Impresa 4, Impresa 5, Impresa 6

Imbottigliamento Software SER&Practices, Impresa 7, Impresa 8

Contabilità Competenza SER&Practices, Impresa 1

Produttori Competenza Impresa 7, Impresa 8, Impresa 9,
Impresa 10, Impresa 11

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