3. Indice argomenti
• Commercio elettronico: definizione e tipologie
• Il contratto di commercio elettronico: normativa comunitaria e nazionale ed obblighi informativi
• Il contratto di commercio elettronico: diritto di recesso
• Gli adempimenti amministrativi/fiscali in capo agli operatori per l'inizio dell'attività di commercio
elettronico diretto ed indiretto
• Commercio elettronico: profili e semplificazioni fiscali
• E-commerce indiretto in ambito UE: soglie di fatturazione
• E-commerce diretto in ambito UE: Mini One-Stop-Shop
• Regime forfettario: caratteristiche
• Regime forfettario: calcoli di convenienza
• Strumenti e strategie per una lecita riduzione della tassazione
4. E-commerce: definizioni
Tipologia Caratteristiche
Commercio
elettronico
diretto
Per commercio elettronico diretto, si intende l’attività di compravendita di beni immateriali attraverso
il trasferimento degli stessi tramite internet (ad es. software, audio, immagini, testi, musica, video,
film, ecc.)
La stipula del contratto si perfeziona online.
La consegna del bene immateriale ovvero la prestazione del servizio ed il pagamento del corrispettivo
avvengono anch’essi utilizzando canali telematici.
Tali operazioni ai fini fiscali sono considerate prestazioni di servizi (si vedano Dir. 2006/112/CE e
risoluzione 3 luglio 2008, n. 274/E).
Commercio
elettronico
indiretto
Per commercio elettronico indiretto si intendono le compravendite di beni materiali.
Solo la stipula del contratto ed, eventualmente, il pagamento avvengono on line, mentre il prodotto
viene consegnato fisicamente.
Requisito essenziale: L’incontro della volontà fra le parti al fine di addivenire alla stipula del contratto
deve perfezionarsi on line
5. Normativa nazionale ed europea
• D.lgs. n. 70/2003: recepimento ed attuazione in Italia della Direttiva Europea sul
Commercio Elettronico n. 2000/31/CE:
Ha introdotto l’obbligo di inserire alcune informazioni generali sul sito web;
alcune norme in materia di comunicazioni pubblicitarie;
alcune regole in materia di contrattazione telematica;
alcuni principi in materia di responsabilità dei provider.
• Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n. 206): tutela dei
consumatori
• D.lgs. n. 21/2014: recepimento ed attuazione della Direttiva n. 2011/83/UE
6. Obblighi informativi sito web
• nome o ragione sociale dell’impresa
• domicilio o la sede legale
• contatti
• numero di iscrizione al REA o al registro delle imprese, nonché partita IVA
• estremi di eventuali concessioni, licenze od autorizzazioni, nonché della competente
autorità di vigilanza
• indicazione chiara dei prezzi
• indicazione delle attività consentite all’utente
7. Diritto di Recesso
Il consumatore ha diritto di recedere senza motivo entro 14 giorni lavorativi dal
ricevimento dei prodotti (beni materiali) o dalla conclusione del contratto (prestazione di
servizi).
N.B. Il diritto di recesso è escluso per i prodotti sigillati (ove aperti dal consumatore), per
quelli deperibili o deteriorabili a breve termine, per i prodotti personalizzati.
8. Apertura: Adempimenti burocratici
Tramite ComUnica bisogna provvedere a trasmettere telematicamente agli enti preposti
l’apertura/avvio attività:
Registro Imprese: Iscrizione di impresa;
Agenzia delle Entrate: Apertura partita iva (Codice ATECO 47.91.10);
Eventuale Iscrizione al VIES per le operazioni IntraUE
INPS: Iscrizione alla Sezione Speciale Commercio;
INAIL: Iscrizione assicurativa (obbligatoria solo in caso di società)
Commercio al dettaglio:
Comune: Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) allo Sportello Unico
Attività Produttive (S.U.A.P.) Commercio al dettaglio
N.B. Nel caso di commercio elettronico diretto bisogna verificare se il Comune richieda o
meno la S.C.I.A.
9. Approfondimento
Nel caso in cui titolare d’impresa individuale o soci lavoratori (per le società), siano
anche dipendenti full time presso terzi, l’iscrizione all’INPS e i conseguenti contributi
previdenziali NON sono dovuti comportando un risparmio minimo di almeno 3.682,99
euro annui (anno 2017)
10. Adempimenti burocratici (particolarità)
Commercio di beni alimentari
A.S.L.: comunicazione di SCIA Sanitaria del responsabile tecnico (possesso requisiti ex-
REC) e in ordine ai requisiti igienico-sanitari dei locali
Commercio all’ingrosso:
Registro Imprese: Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) per la
certificazione del possesso dei requisiti di onorabilità
11. Adempimenti burocratici (particolarità)
Chi svolge un’attività già soggetta a S.C.I.A. non è obbligato a presentarne un’altra per
il commercio elettronico, se quest’ultimo è accessorio (D.Lgs. 222/2016);
Attività agricole e artigianali non sono obbligate alla S.C.I.A. (Ris. Ministero Sviluppo
Economico n. 183332/2013) nel caso venga svolto anche il commercio elettronico
12. Profili e semplificazioni fiscali
Il Commercio elettronico indiretto è assimilato al commercio per corrispondenza,
pertanto
Gli operatori sono esonerati dall’emissione di fattura (a meno che non vi sia richiesta
contestuale da parte del cliente) e dalla certificazione dei corrispettivi tramite
ricevuta o scontrino fiscale a norma dell’art. 2, co. 1 D.P.R. 696/1996;
Commercio elettronico diretto
Con efficacia retroattiva al 1 gennaio 2015, dapprima il D.lgs 42/2015 ha previsto
l’esonero dall’obbligo della fatturazione, successivamente il D.M. 27/10/2015 ha
previsto anche l’esonero dalla certificazione dei corrispettivi.
Pertanto dal 1 gennaio 2015 per entrambe le tipologie vige solamente l’obbligo di
tenuta del Registro dei Corrispettivi.
13. Approfondimento
Se il cliente chiede la consegna del prodotto in sede si sta ancora svolgendo attività di
commercio elettronico?
Quale comportamento bisogna attuare per rispettare la normativa fiscale?
L’art. 101, comma 2 della legge 21 novembre 2000, n. 342 ha condizionato la previsione
di non obbligatorietà della emissione della fattura sia al vincolo che il pagamento sia
stato effettuato “con l’intervento di intermediari finanziari abilitati” (es. carte di credito),
sia alla necessità della “presenza di idonea documentazione”
14. E-commerce indiretto: cessioni in ambito UE
Alle cessioni in ambito UE a soggetti privati ed assimilati, che nell’anno solare precedente
e nell’anno in corso non superino la soglia di 100,000 euro o l’eventuale minore
ammontare così come determinato dal singolo stato, si può applicare l’iva italiana.
Nel caso di superamento delle singole soglie di fatturato, l’impresa dovrà invece
identificarsi direttamente ai fini IVA o nominare un rappresentante fiscale nel singolo
stato allo scopo di applicare e versare l’iva straniera allo stato UE di spettanza.
15. E-commerce indiretto: soglie di
fatturazione per cessioni a privati esteri
Stato menbro Valore soglia Stato menbro Valore soglia Stato menbro Valore soglia
Belgio 35,000 Spagna 35,000 Olanda 100,000
Bulgaria 35,791 Francia 35,000 Austria 35,000
Croazia 36,231 Italia 35,000 Polonia 37,154
Rep.ca Ceca 42,189 Cipro 35,000 Portogallo 35,000
Danimarca 37,668 Lettonia 35,000 Romania 26,135
Germania 100,000 Lituania 35,000 Slovenia 35,000
Soglie aggiornate ad aprile 2017
16. E-commerce indiretto: soglie di
fatturazione per cessioni a privati esteri
Soglie aggiornate ad aprile 2017
Stato menbro Valore soglia Stato menbro Valore soglia Stato menbro Valore soglia
Estonia 35,000 Lussemburgo 100,000 Slovacchia 35,000
Irlanda 35,000 Ungheria 35,000 Finlandia 35,000
Grecia 35,000 Malta 35,000 Svezia 33,794
Regno Unito 82,489
17. E-commerce diretto: MOSS
Il MOSS (Mini One-Stop-Shop ) è un particolare regime agevolato facoltativo che si
applica alle seguenti operazioni B2C (clienti privati ed assimilati) prestate in altri Stati
membri della UE effettuate in modalità esclusivamente elettronica:
servizi di telecomunicazione;
servizi di teleradiodiffusione;
servizi forniti per via elettronica, in particolare (cfr. allegato II, Direttiva 112/2006/CE):
a) fornitura di siti web e web-hosting, gestione a distanza di programmi e attrezzature;
b) fornitura di software e relativo aggiornamento;
c) fornitura di immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di basi di dati;
d) fornitura di musica, film, giochi, programmi o manifestazioni politici, culturali,
artistici, sportivi, scientifici o di intrattenimento;
e) fornitura di prestazioni di insegnamento a distanza.
Per ulteriori dettagli consulta il regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011, come
modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1042/2013.
18. E-commerce diretto: MOSS (segue)
Nell’ambito di questo regime, un soggetto passivo registrato al MOSS in uno Stato membro (Stato
membro di identificazione) trasmette telematicamente le dichiarazioni IVA trimestrali, in cui
fornisce informazioni dettagliate sui servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici
prestati a persone che non sono soggetti passivi in altri Stati membri (Stati membri di consumo), e
versa l’IVA dovuta.
Le dichiarazioni, assieme all’IVA versata, vengono poi trasmesse dallo Stato membro di
identificazione ai rispettivi Stati membri di consumo.
19. E-commerce diretto: MOSS (segue)
Il vantaggio di questo regime risiede nel fatto che la procedura semplificata permette di
evitare l’identificazione diretta o la nomina del rappresentante fiscale nel singolo stato
membro dove avvengono le operazioni di e-commerce diretto.
Possono registrarsi al Mini sportello unico sia i soggetti passivi stabiliti nell’UE (regime
UE), sia quelli stabiliti al di fuori (regime non UE).
N.B. E’ allo studio un regime analogo al MOSS anche per l’e-commerce indiretto che
dovrebbe portare ad un’apposita “Raccomandazione” agli Stati membri da parte
dell’Unione Europea entro il 2017.
20. Regime forfettario: requisiti e vantaggi
E’ un regime agevolato, “naturale”, parametrato al settore di attività svolto.
Soglie di ricavi annui massimi, variabili fra 25,000 e 50,000 euro
(per il settore commercio la soglia è pari a 50.000 euro);
Reddito massimo da lavoro dipendente o assimilato 30,000 euro;
Compensi massimi a dipendenti/collaboratori 5,000 euro;
Acquisti massimi beni strumentali 20,000 euro;
Aliquote di redditività variabili fra 40% e 78%
(per il settore commercio l’aliquota è pari al 40%);
Aliquota sostitutiva 5% per i primi cinque anni di attività (15% successivamente o per chi già in
attività);
Contributi INPS (riducibili del 35% in caso di attività d’impresa);
Non imponibilità iva sulle operazioni attive
21. LIMITI DI RICAVI/COMPENSI E COEFFICIENTI
DI REDDITIVITÀ
Gruppo di settore Codici attività Ateco 2007
Valore soglia Coefficiente
ricavi/compensi di redditività
Industrie alimentari
(10 - 11) 45.000 40%
e delle bevande
Commercio all'ingrosso e al dettaglio
45 - (da 46.2 a 46.9) -
50.000 40%
(da 47.1 a 47.7) - 47.9
Commercio ambulante di prodotti alimentari e
bevande
47.81 40.000 40%
Commercio ambulante di altri prodotti 47.82 - 47.89 30.000 54%
Costruzioni e attività immobiliari (41 - 42 - 43) - (68) 25.000 86%
Intermediari del commercio 46.1 25.000 62%
23. Regime forfettario: svantaggi
Non permette la deduzione dei costi, né la detrazione dell’iva sugli acquisti.
Non risulta pertanto conveniente quando si abbia un basso margine o la possibilità di
fruire di deduzioni/detrazioni IRPEF in assenza di altri redditi.
24. Confronto fra regime forfettario e Irpef
ordinaria: un esempio
Ipotizziamo di avere un’attività di commercio elettronico che abbia
Totale Acquisti euro 20,000 + iva
Totale Ricavi euro 40,984 + iva (totale 50,000 euro lordi); nel regime forfettario, non
essendoci l’applicazione dell’iva, i ricavi potranno essere portati a 50,000 euro,
mantenendo inalterati i prezzi al pubblico
Converrà aderire al regime forfettario?
25. Regime forfettario vs Irpef
Regime Irpef Ordinario Regime Forfettario
Ricavi 40,984 50,000
Acquisti 20,000
Utile/Utile forfettario 20,984 20,000
Iva sugli acquisti 4,400
Imposte sui redditi 2,682 1,000
Contributi INPS 4,961 3,073
Totale imposte e tasse 7,410 8,473
26. Strumenti e strategie per la
lecita riduzione della
tassazione
www.Facebook.com/CommercialistaPadova e-mail: daniele.trolese@alice.it
www.danieletrolese.com info@danieletrolese.com
Relatore: Dott. Daniele Trolese
27. Strumenti e strategie per la lecita
riduzione della tassazione
Un esempio su come incrementare le
proprie entrate nette più del 60%
28. Strumenti/Azioni volte al risparmio
fiscale: come si opera
In base alla situazione dell’impresa, della compagine sociale
e delle normative giuridiche-fiscali correnti viene definita e
strutturata la strategia ottimale, composta da uno o più
strumenti giuridici ed azioni da perseguire, volti a conseguire
l’obbiettivo finale che ci si è proposti.
L’obbiettivo che in questo caso è di convenienza fiscale, può
essere di diversa natura ad es. protezione del patrimonio,…
29. Strumenti/Azioni per il risparmio fiscale
Oggi vedremo che l’utilizzo sinergico di uno strumento
giuridico/fiscale e di un’azione di pianificazione, permette di
ottenere un risparmio tributario dell’ordine del 60%
30. Strumenti e strategie per la lecita
riduzione della tassazione
Esempio: Impresa individuale con la seguente struttura economico/tributaria (iva):
Imponibile Iva
Ricavi 300,000 66,000
Costi 200,000 44,000
Utile 100,000 22,000 <= Totale Iva a debito
31. Imposte e tasse: situazione iniziale
Utile lordo Contributi
INPS
Irpef Irap Addizionali
Regionale e
Comunale
Totale imposte e
tasse
Totale imposte e
tasse + iva da
versare
100,000 23,640 26,005 3,900 2,000 55,545 77,545
33. 1) Azione - Pianificazione fiscale
Branca del diritto tributario volta all’utilizzo
di strumenti leciti al fine di ottenere benefici
di ordine fiscale
34. Pianificazione fiscale > Scomposizione
In base alla situazione specifica dell’esempio proposto,
scomponiamo le attività originariamente svolte dall’impresa
individuale (impresa A).
Per semplicità le chiameremo attività B (ad es. attività di commercio)
e attività C (ad es. servizi di spedizione, customer care,…).
Tali attività verranno svolte da due diverse entità:
B => in forma di srl unipersonale;
C => impresa individuale in regime forfettario.
36. Pianificazione fiscale (segue)
=> L’impresa «C» fatturerà i suoi servizi all’impresa «B».
=> L’ammontare complessivo di fatturato e di utile di «B» e di
«C» rimarrà uguale a quello dell’impresa iniziale «A».
37. Pianificazione fiscale (segue)
srl Imponibile Iva
Ricavi 300,000 66,000
Costi 230,000 44,000
Utile 70,000 22,000 <= Totale Iva a debito
Impresa individuale
Ricavi 30,000 Non imponibili IVA
38. 1) Scomposizione: Imposte sui redditi
Utile
lordo
Contrib.
INPS
Irpef/Ires Irap Addizionali
Regionale e
Comunale
Totale
imposte e
tasse
Iva da
versare
A 100,000 23,640 26,005 3,900 2,000 55,545 22,000
Scomposizione
B (srl) 35,815
C (imp. Ind.) 4,766
B + C 40,581 22,000
Risparmio 14,964
40. 2) Strumento/Azione - l’Accollo
L’accollo (art. 1273 c.c.) è un accordo mediante il quale un
soggetto si fa carico del debito altrui.
41. 2) Accollo tributario
➢ «è ammesso l’accollo del debito di imposta altrui»
Statuto del Contribuente (Legge 27 luglio 2000,n. 212 all’art. 8, comma 2)
42. 2) Accollo tributario
➢Permette un Risparmio dell’ordine del 20%
di tutte le imposte, tasse e contributi da
versarsi tramite F24
43. 2) Accollo tributario (segue)
➢ E’ un accordo mediante il quale un soggetto (creditore d’imposta),
si obbliga a estinguere, mediante compensazione, quanto dovuto
da un altro soggetto (debitore d’imposta)
44. 2) Accollo tributario (vantaggi)
Il creditore tributario è titolare di crediti per investimenti in zone svantaggiate, R&S, Tax
credit,… che ordinariamente non è possibile chiedere a rimborso e, se possibile, non in
tempi brevi.
➢ raggiungerà lo smobilizzo in tempi brevi del suo credito d’imposta (derivante da
investimenti in zone svantaggiate, Tax credit alberghi, cinema,…).
Ordinariamente tali crediti non danno diritto al rimborso da parte dello Stato o quanto
meno non in tempi brevi.
Il debitore godrà di uno sconto approssimativamente del 20% del dovuto, cioè
20,000 euro ogni 100,000 euro
45. 2) Accollo tributario - condizioni
Debitore:
➢ Imposte dirette, iva, contributi, ritenute e tasse da versarsi tramite
F24 pari ad almeno 80.000/100.000 euro annui.
Creditore:
➢ Titolare per importi elevati di crediti d’imposta certi ed esigibili.
➢ Apposizione del Visto di Conformità sulle dichiarazioni fiscali
certificanti i crediti
46. 2) Accollo Tributario: Risultato
L’attuazione dell’accollo tributario, considerato che dopo la
Scomposizione vi sono ancora 62,581 euro di imposte, tasse e iva
(dai 77,545 euro della situazione iniziale), permette di ottenere un
risparmio fiscale pari a
12,516 euro
47. Pianificazione fiscale – Risparmio
complessivo
Azioni Utile
lordo
Contr.
INPS
Irpef/Ires Irap Addizionali
Regionale e
Comunale
Totale
imposte e
tasse
Iva da versare
100,000 23,640 26,005 3,900 2,000 55,545 22,000
Risparmio da
Scomposizione
-14,964
Risparmio da
Accollo
-12,516
Totale Risparmio 27,480
48. Pianificazione fiscale – Entrate nette
Risultati Utile
lordo
Risparmio Totale
imposte e
tasse
Totale Entrate
nette
Totale imposte/
entrate nette
(Situazione
iniziale)
100,000 55,545 44,455
Totale
imposte/entrate
nette (Situazione
finale)
100,000 27,480 28,065 71,935 +62%
49. Strumenti e strategie per la lecita
riduzione della tassazione
AVVERTENZE:
le azioni e le strategie su esposte NON sono state OTTIMIZZATE e sono
solo alcune di quelle che possono essere attuate
Vi sono pertanto normalmente ULTERIORI IMPORTANTI RISPARMI
Il fai-da-te o l’affidamento ad un professionista non adeguatamente
esperto può inficiare la pianificazione fiscale e portare entro cinque/dieci
anni alla ripresa dei valori da parte dell’Agenzia delle Entrate / Guardia di
Finanza oltre che a pesanti sanzioni.
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