2. Bologna, Smart Cities Exhibition , 30 Ottobre 2012
Maria Sangiuliano
ECWT Italy/Università Ca’ Foscari Venezia
Flavia Marzano, Stati Generali Innovazione
3.
4. Le donne rappresentano oltre la metà della
cittadinanza e sono spesso
sottorappresentate sia nei contesti
decisionali della politica che in quello ICT,
proprio i due mondi che contribuiscono a
forgiare il futuro ‘smart’ delle nostre
comunità: non è un buon inizio.
7. •Un legittimo sospetto verso i modelli partecipativi
tradizionali che hanno spesso escluso le donne
•La ricerca di nuove modalità per recepire le idee, i
bisogni, per sostenere le innovazioni sociali spontanee
nei processi/progetti di Smart City
• Quanto le modalità più diffuse (Exploration
Workshops/Living Labs) sono gender+ sensitive?
8.
9.
10. OLTRE LA CULTURA AZIENDALE DELLA
PRESENZA IN UFFICIO: TELEWORK- AMBIGUITÀ DI GENERE DELLO
NOMADIC WORK- COWORKING….. SMARTWORKER IPERCONNESSO
11.
12. La sensibilità femminile verso i temi
della sostenibilità ambientale è
documentata storicamente,
dall’attivismo ecologista, al lancio del
concetto di sviluppo sostenibile a cura
di Gro Harlem Brunlandt, alla presenza
attiva delle donne nelle Conferenze
ONU sullo sviluppo sostenibile, da Rio
1992 ad oggi.
Anche come semplice effetto di un
retaggio tradizionalista le donne hanno
un ruolo cruciale nei consumi energetici
e nella gestione dei rifiuti domestici
13. Le donne (e gli uomini) non sono tutte uguali:
l’approccio ricercato tenterà di dare voce alle
donne di diversi ceti sociali, provenienze
geografiche e culturali, generazioni,
orientamenti sessuali e diversi livelli di
‘abilità’.
Un modello di partecipazione inclusiva che
partendo dal genere, ponga attenzione alle
molteplici soggettività attorno a cui la vita
sociale e urbana si articolano.