2. Come tutto nacque...
Robert Baden-Powell , titolo completo Sir Robert Stephenson Smyth
Lord Baden-Powell, Primo Barone di Gilwell (Paddington, 22
febbraio 1857 – Nyeri, 8 gennaio 1941) è stato un militare e scrittore
inglese, noto soprattutto per essere stato il fondatore, nel 1907, dei
movimenti mondiali dello scautismo e del guidismo.
Per i meriti riconosciutigli in ordine alla fondazione del movimento scout,
gli furono conferiti i titoli di Baronetto e di Lord. Tutti gli scout del
mondo lo chiamano più semplicemente B.-P.
Dalla vita 1 alla vita 2: dalla notorietà all’intuizione educativa
Baden-Powell diventò un eroe nazionale inglese conseguentemente
alla sua vittoriosa difesa durante l'Assedio di Mafeking del 1900
durante la seconda delle due guerre boere. Durante l'assedio i
ragazzi di mafeking lo avevano impressionato con il loro coraggio e
la loro intraprendenza. Negli anni successivi la guerra egli rivelò
l'idea di una nuova organizzazione giovanile con varie persone. Per
provare la sua idea di scautismo per ragazzi, Baden-Powell concepì
un campo sperimentale, ed organizzò un campo che prese posto
nell’isola di Brownsea durante l’estate del 1907.
3. La nascita del
movimento
Il campo fu un successo.
• Scrisse Scautismo per ragazzi,
inizialmente in fascicoli, il libro che di
fatto ha dato l'avvio al movimento scout.
• I capitoli vengono chiamati
chiacchierate, partendo dall'idea che il
libro è stato scritto riportando i racconti
nei quali Baden-Powell, intorno al fuoco
da campo, riportava ai suoi esploratori
le sue esperienze e tracciava il profilo
dell'uomo dei boschi.
• Grandissimo successo (quarto libro più
letto del ventesimo secolo!): i ragazzi
leggendo il libro aprono spontaneamente
pattuglie in Inghilterra e in brevissimo
tempo in tutto il mondo.
• Oggi vi sono oltre 38 milioni di
bambini, ragazzi ed adulti, uomini e
donne che in 216 paesi e territori del
mondo sono scouts e guide.
4. ... In
Italia
Il primo esperimento di scautismo in Italia fu fatto a Bagni di Lucca nella
primavera del 1910 ad opera del barone inglese Sir Francis Patrick Fletcher
Vane, che insieme al maestro Remo Molinari fondò un primo gruppo di
“Boy Scouts della Pace”. Da questi presero origine il 12 luglio del 1910 i
REI (Ragazzi Esploratori Italiani), sezione Italiana dei British Boy Scouts
inglesi.
La prima associazione scout riconosciuta in Italia a diffusione nazionale
nacque nel 1912 ad opera del prof. dott. Carlo Colombo. Nel gennaio del
1912, Colombo terminò di scrivere lo “Statuto” del suo movimento che
chiamò CNGEI (Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani - Boy
Scouts d’Italia e Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane -
Girl Scouts d'Italia) con lo scopo prefisso d’essere strumento educativo per
tutti i ragazzi e le ragazze italiane.
Il 16 gennaio del 1916, nasceva l’ASCI (Associazione Scautistica Cattolica
Italiana - Esploratori d'Italia) che ebbe ben presto l’approvazione
pontificia. Il primo Commissario generale fu il conte Mario di Carpegna,
Guardia nobile del Papa. Uno dei punti fondamentali della nuova
associazione scout cattolica fu la catechesi.
Tra il 1927 e il 1928 il regime fascista sciolse le associazioni scout italiane per
far confluire tutti i ragazzi nei Balilla. Nonostante ciò, alcuni gruppi scout,
in varie località d’Italia continuarono a praticare clandestinamente lo
scautismo, dando vita alla cosiddetta “Giungla silente”. Alcuni di questi
scout clandestini presero parte alla Resistenza (O.S.C.A.R. ad esempio). Il
più famoso di questi gruppi fu quello delle Aquile randagie, a Milano.
5. ...
dopoguerra
Alla caduta del regime fascista nel 1943, grazie all'incoraggiamento
del Governo provvisorio Alleato, le associazioni scout italiane
(per prima l'ASCI e il CNGEI e poi l'UNGEI) poterono iniziare
a riorganizzarsi e riprendere le loro attività, nel 1944 nel
meridione liberato e nel 1945 in tutta Italia.
Il 28 dicembre del 1943, nelle Catacombe di Priscilla in Roma, in
gran clandestinità, vengono pronunciate le prime promesse delle
guide italiane che porteranno alla fondazione del guidismo
cattolico: l'AGI (Associazione Guide Italiane)
Il 4 maggio 1974 per decisione dei Consigli generali dell'ASCI e
dell’AGI, nasceva l’AGESCI (Associazione Guide e Scouts
Cattolici Italiani), che tenendo conto delle evoluzioni educative e
pedagogiche del tempo, introduceva la coeducazione, la
possibilità cioè di educare insieme i ragazzi e le ragazze
prevedendo anche attività in comune.
Nel 1986, con lo scioglimento delle strutture federali maschili FEI
(Federazione Esploratori Italiani) e femminili FIGE
(Federazione Italiana Guide Esploratrici), si diede vita all'attuale
FIS (Federazione Italiana dello Scautismo), riconosciuta in Italia
come unico membro dell’Organizzazione Mondiale del
Movimento Scout (WOSM) e dell'Associazione Mondiale
Guide ed Esploratrici (WAGGGS).
6. E a Sesto Calende?
La prima esperienza di scautismo a Sesto Calende si ha nel 1925.
Venne aperto un Gruppo Asci, ad opera di don Giuseppe Lazzari,
con il primo Istruttore (quello che oggi chiameremmo Capo
Reparto) Daniele Moroni.
L'esperienza durò molto poco anche se non sappiamo quanto
esattamente. Al più tardi nel 1927 quando il regime fascista sciolse i
gruppi scout nei comuni sotto i 20.000 abitanti.
Terminata la guerra vi fu una breve esperienza scout a Sesto Calende
ma che durò solo finchè i preti promotori restarono sul territorio.
Un nuovo gruppo Asci nacque il 26 Giugno 1945 con il nome di
Castelletto Ticino 1. Non esistono, o almeno non ne siamo a
conoscenza, collegamenti con il gruppo Asci di Sesto Calende prima
della guerra.
Dal Gruppo di Castelletto si staccherà in seguito l'Arona 1, mentre il
Gruppo originario continuerà ad essere presente in tale città fino al
1979, anno in cui il Gruppo cambiò nome in Sesto Calende 1,
trasferendosi in questo paese. Per tradizione però il Gruppo non
cambiò zona e neanche regione: da qui il caso di un Gruppo censito
in Piemonte (zona Novara) ma con sede in Lombardia.
7.
8. Cosa “non” sono gli scout
• Non sono i boy-scout
• Non sono coloro che passano le giornate a far attraversare la
strada alle persone (recalcitranti) in difficoltà
• Non sono termoimmuni al freddo (pantaloncini corti)
• Non siamo bravi solo a far nodi, andare in montagna e nei
boschi etc (e di contro non siamo gli unici a giustificare
l’esistenza delle squadre di soccorso montane)
• Non sono come Chuck Norris
• Non sono solo volontari ma al “servizio”
• Non sono bambini vestiti da cretini guidati da un cretino
vestito da bambino
• Non hanno un solo ambito di impegno
9. Cosa sono
gli scout?Almeno 2 punti di vista:
• Per i ragazzi/e andare a scout è andare in un luogo in cui si
divertono, giocano, usano la fantasia, vivono l’avventura e
la vita all’aria aperta, fanno “squadra” ed esperienza
comunitaria, imparano e vivono valori in modo sempre più
profondo e personale
• Per i capi e i genitori lo scautismo è un metodo educativo
non formale che mira alla formazione integrale di buoni
cittadini che sappiano fare proprio il dovere di “lasciare il
mondo migliore di come lo hanno trovato”
In generale si può dire che lo Scautismo e il Guidismo sono
un movimento mondiale (che agisce in modo glocale):
• Di giovani
• Per i giovani
• Educativo
• Che esprime un ideale di vita
10. Valori
PROMESSA
"Con l'aiuto di Dio prometto sul
mio onore di fare del mio
meglio:
- per compiere il mio dovere
verso Dio e verso il mio paese;
- per aiutare gli altri in ogni
circostanza;
- per osservare la Legge scout".
La Promessa immette nella
fraternità mondiale delle guide
e degli scout.
LEGGE SCOUT
• "La Guida e lo Scout:
• pongono il loro onore nel
meritare fiducia;
• sono leali;
• si rendono utili e aiutano gli
altri;
• sono amici di tutti e fratelli di
ogni altra Guida e Scout;
• sono cortesi;
• amano e rispettano la natura;
• sanno obbedire;
• sorridono e cantano anche nelle
difficoltà;
• sono laboriosi ed economi;
• sono puri di pensieri, parole e
azioni".
MOTTO
diverso a seconda dell'età,
"Eccomi" e "Del nostro meglio"
per i lupetti e le coccinelle;
"Siate pronti" per gli esploratori
e le guide;
"Servire" per i rovers e le scolte.
11. I 4 punti di B.-P.
• formazione del carattere
• abilità manuale
• salute e forza fisica
• servizio del prossimo
Metodo attivo
In quanto metodo attivo, lo scautismo si
realizza in attività concrete proposte alla
ragazza e al ragazzo, che sono incoraggiati ad
imparare con l’esperienza, la riuscita e i
propri eventuali errori.
Lo stile con il quale si svolgono le attività è
dell’imparare facendo, dando così primato
all’esperienza.
Tutte le attività sono realizzate nella
semplicità e si fondano sull’uso di mezzi
poveri per una concreta educazione a questa
virtù e per favorire la partecipazione alle
attività di ogni ragazzo e ragazza,
indipendentemente dalle condizioni
economiche.
Fondamenti pedagogici
Il metodo educativo dell’Agesci è una proposta
educativa che:
• vede i giovani come autentici protagonisti
della loro crescita;
• deriva da una visione cristiana della vita;
• tiene conto della globalità della persona e
quindi della necessaria armonia con se stessi,
con il creato, con gli altri;
è attenta a riconoscere valori, aspirazioni,
difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani.
12. Alcuni ambiti & strumenti
• Educazione alla fede
• Educazione all’amore e coeducazione
• Educazione alla cittadinanza
• Educazione alla mondialità e alla pace
• Educazione al servizio (buona azione)
• Vita comunitaria
• Vita all’aperto ed educazione ambientale
• Scouting (osservazione-deduzione-azione)
• Progressione Personale (Scoperta->Competenza-
>Responsabilità) PistaSentiero->Strada fino
alla PARTENZA
• Relazione educativa
• Uniforme
13. Branca Lupetti/Coccinelle
La branca Lupetti e Coccinelle si rivolge ai bambini e alle bambine
compresi tra gli 8 e gli 11/12 anni e si propone di far vivere loro
pienamente la fanciullezza come ricchezza in sé e come fondamento
di una autentica vita adulta.
In funzione dell’Ambiente Fantastico “Bosco” oppure “Giungla”,
adottato dal gruppo, i bambini e le bambine si riuniscono in unità
chiamate rispettivamente cerchio oppure branco.
Gioco
Ambiente Fantastico
Racconto
14. Branca Esploratori/Guide
La branca Esploratori e Guide si rivolge ai ragazzi ed alle ragazze
di età compresa tra gli 11/12 ed i 16 anni e si propone di favorire
la realizzazione di una identità solida capace di entrare in
relazione con gli altri.
I ragazzi e le ragazze si riuniscono in unità chiamate reparto.
I ragazzi e le ragazze si riuniscono in squadriglie. Più squadriglie
formano un reparto.
Avventura
Impresa
Squadriglia
15. Branca Rover/Scolte
La branca Rover/Scolte si rivolge ai giovani e alle giovani
compresi tra i 16 ed i 20/21 anni e si propone di favorire la
crescita di ciascuno nell’impegno dell’autoeducazione,
nella disponibilità al servizio del prossimo, nello sforzo di
maturare delle scelte per la vita.
I giovani e le giovani si uniscono in Comunità rover/scolte,
formate da un primo momento chiamato noviziato e da un
secondo chiamato clan se maschile, fuoco se femminile,
clan/fuoco se misto.
Servizio
Strada
Comunità
16. I soci adulti e la Comunità Capi
Il capo è un adulto che contribuisce alla crescita di ciascuno e della
comunità, nella quale vive nello spirito del fratello maggiore,
testimoniando i valori scout con il proprio esempio.
L’Associazione riconosce i Capi sulla base:
- dell’adesione al Patto associativo (scelta scout, scelta cristiana,
scelta politica);
- del compimento dell’iter specifico di formazione;
- dell’appartenenza ad una Comunità Capi o ad una struttura
associativa;
-dello svolgimento di un servizio a qualsiasi livello associativo.
Il servizio dei soci adulti è svolto a titolo gratuito.
Età dai 20 in su