Presentation held by Lucia D'Ambrosi (University of Macerata) during the online event "Quale genere di comunicazione istituzionale?", organised by University of Cagliari on 2 December 2021.
2. La dimensione di genere nelle politiche pubbliche
Crescente attenzione nell’ambito delle politiche pubbliche verso un approccio
sensibile al genere e teso a eliminare le ineguaglianze strutturali.
ONU (2020): ribadisce l’importanza di porre al centro delle politiche pubbliche la parità
di genere
La strategia dell'UE per la parità di genere (2020-25):
promuove misure mirate ad “una maggiore integrazione della dimensione di genere” in
tutte le politiche e i processi dell'UE (gender mainstreaming) e attraverso un approccio
intersezionale
incoraggia l’attuazione di politiche sensibili per la prevenzione e il contrasto delle
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere
3. La comunicazione istituzionale gender sensitive
comunicazione delle attività istituzionali, realizzata
con strumenti e finalità diverse, tesa a promuovere
«una rappresentazione rispettosa delle donne,
degli uomini e delle comunità LGBT in linea con i
principi di parità e di pari opportunità» (Capecchi,
2018, p.12, Bonerba, Pacilli 2014).
approccio di genere all’uso di un linguaggio scritto,
parlato e visivo inclusivo e rispettoso delle diverse
identità
Il Toolkit EIGE sulla comunicazione
sensibile al genere:
Evitare un linguaggio sessista e
immagini che includano stereotipi di
genere
Rappresentare i diversi aspetti della
diversità (genere, età, origine etnica,
disabilità, convinzioni religiose o di altro
tipo, orientamento sessuale, nazionalità)
Garantire che tutti si sentano coinvolti,
evitando forme di subordinazione e
discriminazione
Orientata a costruire una cultura di
genere e a realizzare un
cambiamento culturale che sia
basato sul rispetto e la valorizzazione
delle differenze
4. Il contesto nazionale
La comunicazione pubblica si afferma in Italia con un ruolo fondamentale per
favorire il cambiamento sociale, in un paese fortemente caratterizzato dalla
disparità di genere
L’attenzione verso nuove problematiche sociali e di interesse generale (quali la
maternità e la salute) sollecitano le istituzioni a incentivare l’informazione ma
anche la coesione e condivisione di valori (Mancini 1996)
La sensibilità nei confronti delle questioni di genere emerge lentamente nelle
strategie di comunicazione pubblica e istituzionale e spesso appare poco
visibile (Capecchi, 2018 Faccioli, 2020)
5. L’uso del genere nel linguaggio amministrativo
Maggiore enfasi, già dagli anni
1990, viene destinata all'uso del
linguaggio non discriminatorio e di
genere neutro nelle
raccomandazioni istituzionali e
nelle linee guida locali (Sabatini
1993; Piccone, Stella & Saraceno
1996; Robustelli 2012)
Diverse sono le iniziative
messe in atto da Comuni,
Province e Regioni attraverso
protocolli mirati per valorizzare
l’identità femminile nella
comunicazione istituzionale,
contro stereotipi e
discriminazioni (Regione
Piemonte 2002; Regione
Emilia-Romagna 2015;
Regione Puglia 2021).
6. La violenza di genere
• Una crescente attenzione in Italia è stata
dedicata alle misure e azioni di
sensibilizzazione volte a contrastare la
violenza contro le donne
• Nel 2006 nasce la prima campagna di
comunicazione sulla violenza di genere
(Dipartimento per le Pari Opportunità)
Persistenza di pregiudizi culturali e stereotipi che
conducono a vittimizzare nuovamente le donne
(modello blaming the victim) ( Ryan 1971 Corradi
2008, Giomi, Magaraggia 2017)
Più recentemente richiamo alla responsabilità
pubblica della violenza come problema sociale e
che coinvolge l’intera collettività (Faccioli 2020)
7. Le nuove sfide della comunicazione istituzionale
Centralità della comunicazione pubblica istituzionale con funzione
informativa e di servizio (Canel, Luoma-aho 2019, Faccioli 2000, Ducci,
Lovari 2021, Solito Materassi 2021)
Crescente evoluzione di pratiche comunicative in senso digitale e social
maggiormente basate sulla complicità e sulla condivisione (Faccioli et al.
2021).
maggiore consapevolezza rispetto ad un uso più responsabile dei canali
istituzionali e attento a valorizzare la parità di genere nelle sue strategie
comunicative.
nuove sfide etiche da parte dei professioni della comunicazione a fronte delle
trasformazioni socio- culturali dell’ultimo decennio (minoranze etniche, della
comunità LGBTQ+, persone con disabilità).
8. Team di ricerca:
Lucia D’Ambrosi University of Macerata
Gea Ducci, University of Urbino Carlo Bo
Alessandro Lovari, University of Cagliari
Camilla Folena, University of Urbino Carlo Bo
I principali risultati sono stati presentati nell’ambito del Convegno Gemma and Media Matters
International Conference, Sapienza University of Rome - Italy, 15-16 October 2021.
Public sector communication and gender equality:
an explorative study on digital storytelling strategies of Italian municipalities
Obiettivo: analizzare la strategia di comunicazione dei comuni italiani
secondo un approccio gender sensitive
9. Analisi casi italiani
significativi di
amministrazioni comunali
(ICityRate 2021; PASocial
2018)
Interviste ai responsabili
delle attività di
informazione e
comunicazione nelle
amministrazioni selezionate,.
10. I comunicatori mostrano di essere a conoscenza
delle politiche di genere adottate dal proprio
Comune.
Riconoscono il lavoro importante di:
Assessorati/commissioni sulle pari opportunità
CUG, Reti territoriali a sostegno delle donne con
supporto del Comune…
ma …evidenziano l’esigenza di maggiore
integrazione dei processi in un’ottica di sistema.
1.L’approccio gender sensitive nelle strategie di comunicazione
11. Una nuova sfida per la comunicazione pubblica istituzionale del nostro Paese:
approccio gender sensitive in una fase di evoluzione
● Consapevolezza crescente tra i comunicatori, ma frequente
disorientamento sulle scelte da compiere nella cura dello storytelling
istituzionale
● Difficoltà ad affrontare le questioni di genere negli ambienti dei social
media in cui le esperienze del settore pubblico sono frammentate e la
discussione può essere polarizzata dai media tradizionali.
● Necessità di avviare una riflessione costruttiva per la definizione di linee
guida generali, che tengano anche conto delle peculiarità culturali dei
territori e della complessità della comunicazione social.
Conclusioni