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ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLPIANO
Insegnanti: Dall’aglio Bruna e Giraudo Stefania
ESPERIENZA
COMUNICAZIONE
ANALISIGENERALIZZAZIONE
APPLICAZIONE
DESTINATARI: bambini di 5 anni delle 3 sezioni
INSEGNANTI: 2 in compresenza più la
collaborazione di tutte le colleghe del salone per
l’applicazione quotidiana delle soluzioni elaborate
TEMPI: 4 incontri di cui 2 da un’ora e mezza e 2 da
un’ora
MATERIALI: videocamera,televisore, giochi del
salone (costruzioni, macchinine, animaletti, ecc),
fogli cartelloni, pennarelli
Siamo partite da un’esigenza reale: 3 classi, ovvero 75
bambini, devono giocare contemporaneamente nel
saloncino per consentire la pulizia delle aule dopo il
pranzo.
Questo stesso saloncino va riordinato velocemente per
consentire il posizionamento delle brandine per la
nanna.
COME POSSIAMO ESSERE VELOCI ED EFFICACI NEL
RIORDINO?
L’insegnante riprende con la videocamera un
momento di riordino spontaneo con tutti i bambini
presenti
Si osserva il filmato con il gruppo di 5 anni e i
bambini liberamente commentano.
Dal gruppo emerge che:
1. Alcuni bambini non ritirano
2. Alcuni bambini corrono
3. Alcuni bambini continuano a giocare facendo
confusione
I bambini vengono suddivisi in coppie e
viene assegnato il ruolo di “custode
della parola” al bambino più “debole”
della coppia.
La consegna assegnata è :“PROVATE A
PENSARE A COME POSSIAMO FARE PER
RIORDINARE VELOCEMENTE IL SALONE”.
Ogni coppia riceve un foglio su cui
rappresentare la propria idea.
 In cerchio i “custodi della parola” raccontano le idee elaborate dalla coppia
 Si realizza un cartellone collettivo con i disegni delle coppie
 Alcune idee espresse dai bambini…
• “I BAMBINI SI METTONO IN PUNTA DI PIEDI, ALZANO LE BRACCIA E LASCIANO
CADERE I GIOCHI NELLA CESTA.” (Antonio - Gabriel).
• I MASCHI RITIRANO GLI ANIMALI E LE MACCHININE E LE FEMMINE LA
CASETTA E IL SUPERMERCATO.” ( Luigi - Giorgia)
• “I MASCHI SI METTONO D’ACCORDO E RITIRANO UNA COSA LE FEMMINE
ANCHE” (Giulia- Lorenzo)
• “ LA MIA IDEA E’ QUELLA DI CORRERE CON TANTI MATTONCINI IN MANO E
METTERLI NELLE SCATOLE GIUSTE.” ( Aldo - Matilde).
• “ QUANDO LE MAESTRE DICONO CHE E’ ORA DI RITIRARE, I BIMBI BLU
RITIRANO, INVECE I ROSSI E I GIALLI VANNO IN CLASSE.” ( Kristian - Beatrice).
• “ UN BAMBINO PRENDE 10 PEZZI E LI METTE NELLA CESTA. (Christian F. –
Simone)
• “LO FANNO SOLO I BIMBI BLU.” (Evelin - Ludovica).
• “ BISOGNA CAMMINARE VELOCE E METTERE A POSTO.” ( Flavio – Gabriele)
• “BISOGNA CORRERE VELOCI (Alessandro – Sofia).
• “ NOI ABBIAMO DISEGNATO LO SCIVOLO E UN BAMBINO E UNA BAMBINA
CHE STANNO RITIRANDO COSE DIVERSE. MA QUALCUNO NON LO FA E ALLORA
GLIELO ABBIAMO RICORDATO” (Christian-Benedetta).
Cartellone dei disegni
In un secondo incontro si osserva
nuovamente il cartellone e si richiamano
alla memoria le idee portate da ognuno
Attraverso la discussione collettiva si
rilevano le idee proposte da più gruppi
Idee “ valide” e condivise Idee “discutibili”
Il lavoro di riordino lo fanno solo i
bimbi grandi
I bambini alzano le braccia e fanno
cadere le cose dall’alto
I maschi e le femmine raccolgono
cose diverse
Un bambino raccoglie 10 pezzi e li
mette a posto
E’ necessario muoversi velocemente
Nel tentativo di mettere in pratica le idee comuni si
pone il problema di riflettere su quale criterio adottare
per stabilire cosa raccolgono i maschi e cosa le
femmine. Cercando di superare l’iniziale impronta
sessista(i maschi le macchinine e gli animali e le
femmine gli oggetti della casetta e del mercatino),
l’insegnante propone di adottare un criterio numerico:
i più numerosi raccolgono gli oggetti più numerosi.
Contiamo i bambini
Contiamo i giochi
CARTELLONI DEI CONTEGGI
Attraverso una simbologia in parte codificata (e spiegata
ai bambini) rappresentiamo gli incarichi individuando
anche un ruolo aggiuntivo che i bambini stessi hanno
proposto in quanto già presente nelle attività di routine
di una sezione che è il “custode del salone” (i bambini
della sezione incaricata per una settimana si occupano di
fare un giro di ricognizione finale e collaborano all’ambìto
allestimento delle brandine dei piccoli!)
CARTELLONE INCARICO
Competenza chiave europea:
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Campo d’esperienza: IL SE’ E L’ALTRO
COMPETENZE SPECIFICHE:
Imparare a riflettere, confrontarsi e discutere con gli adulti e con gli altri bambini
Argomentare, sostenere il proprio punto di vista, rispettando quello degli altri
Portare a termine un compito in maniera costruttiva, collaborativa, partecipativa con i
compagni
Saper condividere idee, spazi e materiali
Competenza chiave europea:
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE
COMPETENZE SPECIFICHE:
Ascoltare, chiedere e offrire spiegazioni
Usare il linguaggio per progettare attività e definire regole
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere situazioni ed esperienze
Arricchire il proprio vocabolario
Competenza chiave europea:
COMPETENZA DI BASE IN MATEMATICA
Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO e NUMERO E SPAZIO
COMPETENZE SPECIFICHE:
Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi
Identificare alcune proprietà degli oggetti
Confrontare e valutare quantità
Utilizzare simboli per effettuare rappresentazioni
Competenza chiave europea:
IMPARARE AD IMPARARE
Campi d’esperienza: TUTTI
COMPETENZE SPECIFICHE:
Acquisire ed interpretare l’informazione
Individuare collegamenti e relazioni
Trasferire in altri contesti
Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto
PUNTI DI FORZA CRITICITA’
Il percorso di lavoro ha condotto ad una effettiva ed
efficace soluzione del problema di partenza
Essere partiti da un problema reale ci ha orientato a
lavorare sulle competenze a ritroso, mentre sarebbe
meglio sceglierle prima.
La metodologia della cooperazione ha entusiasmato i
bambini
E’ necessario fare un lavoro di grossa attenzione sulla
modalità di conduzione dell’attività per evitare di
orientare involontariamente le risposte dei bambini
La possibile condivisione con le colleghe ha aperto la
porta a nuove riflessioni sulle metodologie di lavoro
da adottare in futuro
Sarà necessario imparare a mettere a punto rubriche
valutative adeguate
Ogni cosa al suo posto

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Ogni cosa al suo posto

  • 1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLPIANO Insegnanti: Dall’aglio Bruna e Giraudo Stefania
  • 3. DESTINATARI: bambini di 5 anni delle 3 sezioni INSEGNANTI: 2 in compresenza più la collaborazione di tutte le colleghe del salone per l’applicazione quotidiana delle soluzioni elaborate TEMPI: 4 incontri di cui 2 da un’ora e mezza e 2 da un’ora MATERIALI: videocamera,televisore, giochi del salone (costruzioni, macchinine, animaletti, ecc), fogli cartelloni, pennarelli
  • 4. Siamo partite da un’esigenza reale: 3 classi, ovvero 75 bambini, devono giocare contemporaneamente nel saloncino per consentire la pulizia delle aule dopo il pranzo. Questo stesso saloncino va riordinato velocemente per consentire il posizionamento delle brandine per la nanna. COME POSSIAMO ESSERE VELOCI ED EFFICACI NEL RIORDINO?
  • 5.
  • 6. L’insegnante riprende con la videocamera un momento di riordino spontaneo con tutti i bambini presenti Si osserva il filmato con il gruppo di 5 anni e i bambini liberamente commentano. Dal gruppo emerge che: 1. Alcuni bambini non ritirano 2. Alcuni bambini corrono 3. Alcuni bambini continuano a giocare facendo confusione
  • 7. I bambini vengono suddivisi in coppie e viene assegnato il ruolo di “custode della parola” al bambino più “debole” della coppia. La consegna assegnata è :“PROVATE A PENSARE A COME POSSIAMO FARE PER RIORDINARE VELOCEMENTE IL SALONE”. Ogni coppia riceve un foglio su cui rappresentare la propria idea.
  • 8.  In cerchio i “custodi della parola” raccontano le idee elaborate dalla coppia  Si realizza un cartellone collettivo con i disegni delle coppie  Alcune idee espresse dai bambini… • “I BAMBINI SI METTONO IN PUNTA DI PIEDI, ALZANO LE BRACCIA E LASCIANO CADERE I GIOCHI NELLA CESTA.” (Antonio - Gabriel). • I MASCHI RITIRANO GLI ANIMALI E LE MACCHININE E LE FEMMINE LA CASETTA E IL SUPERMERCATO.” ( Luigi - Giorgia) • “I MASCHI SI METTONO D’ACCORDO E RITIRANO UNA COSA LE FEMMINE ANCHE” (Giulia- Lorenzo) • “ LA MIA IDEA E’ QUELLA DI CORRERE CON TANTI MATTONCINI IN MANO E METTERLI NELLE SCATOLE GIUSTE.” ( Aldo - Matilde). • “ QUANDO LE MAESTRE DICONO CHE E’ ORA DI RITIRARE, I BIMBI BLU RITIRANO, INVECE I ROSSI E I GIALLI VANNO IN CLASSE.” ( Kristian - Beatrice). • “ UN BAMBINO PRENDE 10 PEZZI E LI METTE NELLA CESTA. (Christian F. – Simone) • “LO FANNO SOLO I BIMBI BLU.” (Evelin - Ludovica). • “ BISOGNA CAMMINARE VELOCE E METTERE A POSTO.” ( Flavio – Gabriele) • “BISOGNA CORRERE VELOCI (Alessandro – Sofia). • “ NOI ABBIAMO DISEGNATO LO SCIVOLO E UN BAMBINO E UNA BAMBINA CHE STANNO RITIRANDO COSE DIVERSE. MA QUALCUNO NON LO FA E ALLORA GLIELO ABBIAMO RICORDATO” (Christian-Benedetta).
  • 10. In un secondo incontro si osserva nuovamente il cartellone e si richiamano alla memoria le idee portate da ognuno Attraverso la discussione collettiva si rilevano le idee proposte da più gruppi
  • 11. Idee “ valide” e condivise Idee “discutibili” Il lavoro di riordino lo fanno solo i bimbi grandi I bambini alzano le braccia e fanno cadere le cose dall’alto I maschi e le femmine raccolgono cose diverse Un bambino raccoglie 10 pezzi e li mette a posto E’ necessario muoversi velocemente
  • 12. Nel tentativo di mettere in pratica le idee comuni si pone il problema di riflettere su quale criterio adottare per stabilire cosa raccolgono i maschi e cosa le femmine. Cercando di superare l’iniziale impronta sessista(i maschi le macchinine e gli animali e le femmine gli oggetti della casetta e del mercatino), l’insegnante propone di adottare un criterio numerico: i più numerosi raccolgono gli oggetti più numerosi.
  • 15. Attraverso una simbologia in parte codificata (e spiegata ai bambini) rappresentiamo gli incarichi individuando anche un ruolo aggiuntivo che i bambini stessi hanno proposto in quanto già presente nelle attività di routine di una sezione che è il “custode del salone” (i bambini della sezione incaricata per una settimana si occupano di fare un giro di ricognizione finale e collaborano all’ambìto allestimento delle brandine dei piccoli!)
  • 17. Competenza chiave europea: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Campo d’esperienza: IL SE’ E L’ALTRO COMPETENZE SPECIFICHE: Imparare a riflettere, confrontarsi e discutere con gli adulti e con gli altri bambini Argomentare, sostenere il proprio punto di vista, rispettando quello degli altri Portare a termine un compito in maniera costruttiva, collaborativa, partecipativa con i compagni Saper condividere idee, spazi e materiali
  • 18. Competenza chiave europea: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE COMPETENZE SPECIFICHE: Ascoltare, chiedere e offrire spiegazioni Usare il linguaggio per progettare attività e definire regole Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere situazioni ed esperienze Arricchire il proprio vocabolario
  • 19. Competenza chiave europea: COMPETENZA DI BASE IN MATEMATICA Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO e NUMERO E SPAZIO COMPETENZE SPECIFICHE: Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi Identificare alcune proprietà degli oggetti Confrontare e valutare quantità Utilizzare simboli per effettuare rappresentazioni Competenza chiave europea: IMPARARE AD IMPARARE Campi d’esperienza: TUTTI COMPETENZE SPECIFICHE: Acquisire ed interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni Trasferire in altri contesti Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto
  • 20. PUNTI DI FORZA CRITICITA’ Il percorso di lavoro ha condotto ad una effettiva ed efficace soluzione del problema di partenza Essere partiti da un problema reale ci ha orientato a lavorare sulle competenze a ritroso, mentre sarebbe meglio sceglierle prima. La metodologia della cooperazione ha entusiasmato i bambini E’ necessario fare un lavoro di grossa attenzione sulla modalità di conduzione dell’attività per evitare di orientare involontariamente le risposte dei bambini La possibile condivisione con le colleghe ha aperto la porta a nuove riflessioni sulle metodologie di lavoro da adottare in futuro Sarà necessario imparare a mettere a punto rubriche valutative adeguate