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News 14/SA/2014
Lunedì,30 giugno 2014
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Sono 83 le segnalazioni diffuse durante la scorsa settimana dal sistema di allerta
rapido comunitario per alimenti e mangimi (Rasff).
L’elenco italiano (che comprende 10 notifiche) si apre con una segnalazione di
allarme per la presenza di Tossina di Shiga generata dal batterio Escherichia coli in
un lotto di carne di manzo sottovuoto proveniente dai Paesi Bassi.
Sono sei i respingimenti alla frontiera effettuati dalle autorità italiane: frutti waxberry
dalla Cina nei quali sono state rilevate tracce di fungicida (carbendazim) non
autorizzato in Italia, pistacchi provenienti dalla Siria attraverso la Turchia contaminati
da aflatossine, bastoncini in legno e decorazioni per cocktail cinesi per la presenza
di composti organici volatili. Norovirus rilevato in un lotto di vongole (Meretrix Lyrata)
surgelate in arrivo dal Vietnam, griglie in ghisa e utensili da cucina in acciaio inox
cinesi per migrazione di metalli.
Tre invece le notifiche di informazione che non implicano un intervento urgente:
Listeria monocytogenes in salmone affumicato importato dalla Polonia, Salmonella
spp. in cosce di rana (Neobatrachia) surgelate provenienti dalla Turchia e Tossina di
Shiga generata dal batterio Escherichia coli in un lotto di tagliata di manzo
refrigerata dall’Argentina.
Durante la scorsa settimana il Rasff non ha diffuso nessuna segnalazione
riguardante prodotti italiani esportati in altri paesi.
Fonte: http://www.sicurezzaalimentare.it/
Commercializzazione ortofrutticoli Quarta Gamma, emanati decreti attuativi
Il Ministero delle Politiche Agricole ha appena emanato il decreto interministeriale
circa la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma.
Nel decreto sono forniti:
- i parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del
confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli
di quarta gamma;
- i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle
confezioni a tutela del consumatore, oltre a prevedere l'utilizzo obbligatorio di
imballaggi ecocompatibili.
Il decreto è stato adottato insieme al Ministero della Salute e dello Sviluppo
Economico, e reca attuazione della legge 13 maggio 2011, n. 77, “'disposizioni
concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti
ortofrutticoli di quarta gamma”.
Tali norme danno certezza ai produttori e sono pertanto benvenute nel meglio
regolare un settore in rapida crescita e che offre interessanti opportunità di sviluppo
economico.
La IV gamma fino alla fine del 2012 ha registrato un costante aumento dei consumi
che in 10 anni si è attestato a +380%, e dal 2007 la superficie media dedicata dalla
grande distribuzione al segmento è cresciuta di 6 metri quadri.
Tuttavia, la destinazione al consumo diretto, senza ulteriori fasi di trattamento a
livello domestico che riducano la carica microbica (come la cottura o il lavaggio),
presuppone la totale sicurezza e igienicità del prodotto. Sicurezza che, insieme alla
praticità è una delle principali motivazioni che spingono all’acquisto.
Pubblicati tre nuovi regolamenti sulla qualità
Nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue L179 del 19.6.2014 sono stati pubblicati ben tre
regolamenti riguardanti l’applicazione del regolamento (UE) n° 1151/2012 sui regimi
di qualità dei prodotti agricoli e alimentari:
· Regolamento delegato (UE) N. 664/2014 della Commissione, del 18 dicembre
2013, che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del
Consiglio con riguardo alla definizione dei simboli dell’Unione per le denominazioni
di origine protette, le indicazioni geografiche protette e le specialità tradizionali
garantite e con riguardo ad alcune norme sulla provenienza, ad alcune procedurali
e ad alcune transitorie supplementari;
· Regolamento delegato (UE) N. 665/2014 della Commissione, dell’11 marzo
2014, che completa il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del
Consiglio per quanto riguarda le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di
qualità “prodotto di montagna”;
· Regolamento di esecuzione (UE) N. 668/2014 della Commissione, del 13
giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012
del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e
alimentari.
Il primo regolamento delegato N. 664/2014 precisa che i mangimi e le materie
prime per i prodotti di origine animale registrati come DOP devono provenire
integralmente dalla zona geografica delimitata e che qualora ciò non sia
tecnicamente fattibile, i mangimi provenienti al di fuori della zona geografica
definita non possono superare in un anno il 50% della sostanza secca per il bestiame.
Il secondo regolamento, il N. 665/2014, chiarisce le condizioni d’uso del termine
«prodotto di montagna» per i prodotti di origine animale, per evitare che i
consumatori possano essere indotti in errore, rimarcando che questa indicazione
facoltativa di qualità può essere applicata ai prodotti forniti da animali solo se
allevati nelle zone di montagna e trasformati in tali zone (per la definizione delle
zone di montagna vedasi l’articolo 31, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.
1151/2012).
Il terzo regolamento di esecuzione, infine, perfeziona alcuni aspetti applicativi del
Reg. 1151/12, quali le procedure per le domande di registrazione di una IG, le
informazioni e la modulistica da utilizzare e le indicazioni grafiche (pantone) per la
riproduzione dei loghi Dop, Igp ed Stg, stabiliti nel precedente regolamento N.
664/2014.
Il settore delle indicazioni geografiche è un settore importante per l’Italia, che
detiene il primato in Europa per numero di registrazioni: 264 per i prodotti Dop, Igp e
Stg a cui si aggiungono 523 vini Docg, Doc e Igt. Tuttavia, la registrazione di una
denominazione a livello comunitario non basta da sola a raggiungere il successo sul
mercato, se non è accompagnata da una adeguata organizzazione dell’offerta,
con la piena condivisione e partecipazione delle imprese, nonché una efficace
comunicazione, capace di far apprezzare al consumatore la qualità e la storia del
prodotto.
Fonte: www.sicurezzaalimentare.it
Nasce l’Osservatorio sulla pubblicità delle diete: lanciato da Codacons con il
sostegno della società che vende Tisanoreica.
L’associazione di consumatori Codacons ha da poco lanciato un Osservatorio sulla
Pubblicità delle diete, con l’obiettivo, si legge sulla nota diffusa dagli organi di
stampa, di analizzare le tecniche di comunicazione utilizzate per la promozione dei
prodotti dietetici più noti e individuare la presenza di eventuali messaggi
ingannevoli.
L’Osservatorio nasce da un accordo con TER.MIL.CONS (Associazione dei Consumatori del Terzo
Millennio), una sigla strettamente legata alla Codacons, ed è composto da avvocati e consulenti
legali che collaborano con l’ufficio legale nazionale del Codacons, esperti in
materie quali la pubblicità ingannevole e le pratiche commerciali scorrette.
L’appuntamento per un’analisi dei risultati è fissato al mese di marzo del 2015.
Fonte: ilfattoalimentare.it

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  • 1. News 14/SA/2014 Lunedì,30 giugno 2014 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Sono 83 le segnalazioni diffuse durante la scorsa settimana dal sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi (Rasff). L’elenco italiano (che comprende 10 notifiche) si apre con una segnalazione di allarme per la presenza di Tossina di Shiga generata dal batterio Escherichia coli in un lotto di carne di manzo sottovuoto proveniente dai Paesi Bassi. Sono sei i respingimenti alla frontiera effettuati dalle autorità italiane: frutti waxberry dalla Cina nei quali sono state rilevate tracce di fungicida (carbendazim) non autorizzato in Italia, pistacchi provenienti dalla Siria attraverso la Turchia contaminati da aflatossine, bastoncini in legno e decorazioni per cocktail cinesi per la presenza di composti organici volatili. Norovirus rilevato in un lotto di vongole (Meretrix Lyrata) surgelate in arrivo dal Vietnam, griglie in ghisa e utensili da cucina in acciaio inox cinesi per migrazione di metalli. Tre invece le notifiche di informazione che non implicano un intervento urgente: Listeria monocytogenes in salmone affumicato importato dalla Polonia, Salmonella spp. in cosce di rana (Neobatrachia) surgelate provenienti dalla Turchia e Tossina di Shiga generata dal batterio Escherichia coli in un lotto di tagliata di manzo refrigerata dall’Argentina.
  • 2. Durante la scorsa settimana il Rasff non ha diffuso nessuna segnalazione riguardante prodotti italiani esportati in altri paesi. Fonte: http://www.sicurezzaalimentare.it/ Commercializzazione ortofrutticoli Quarta Gamma, emanati decreti attuativi Il Ministero delle Politiche Agricole ha appena emanato il decreto interministeriale circa la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Nel decreto sono forniti: - i parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma; - i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a tutela del consumatore, oltre a prevedere l'utilizzo obbligatorio di imballaggi ecocompatibili. Il decreto è stato adottato insieme al Ministero della Salute e dello Sviluppo Economico, e reca attuazione della legge 13 maggio 2011, n. 77, “'disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma”. Tali norme danno certezza ai produttori e sono pertanto benvenute nel meglio regolare un settore in rapida crescita e che offre interessanti opportunità di sviluppo economico. La IV gamma fino alla fine del 2012 ha registrato un costante aumento dei consumi che in 10 anni si è attestato a +380%, e dal 2007 la superficie media dedicata dalla grande distribuzione al segmento è cresciuta di 6 metri quadri. Tuttavia, la destinazione al consumo diretto, senza ulteriori fasi di trattamento a livello domestico che riducano la carica microbica (come la cottura o il lavaggio), presuppone la totale sicurezza e igienicità del prodotto. Sicurezza che, insieme alla praticità è una delle principali motivazioni che spingono all’acquisto.
  • 3. Pubblicati tre nuovi regolamenti sulla qualità Nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue L179 del 19.6.2014 sono stati pubblicati ben tre regolamenti riguardanti l’applicazione del regolamento (UE) n° 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari: · Regolamento delegato (UE) N. 664/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio con riguardo alla definizione dei simboli dell’Unione per le denominazioni di origine protette, le indicazioni geografiche protette e le specialità tradizionali garantite e con riguardo ad alcune norme sulla provenienza, ad alcune procedurali e ad alcune transitorie supplementari; · Regolamento delegato (UE) N. 665/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, che completa il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”; · Regolamento di esecuzione (UE) N. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Il primo regolamento delegato N. 664/2014 precisa che i mangimi e le materie prime per i prodotti di origine animale registrati come DOP devono provenire integralmente dalla zona geografica delimitata e che qualora ciò non sia tecnicamente fattibile, i mangimi provenienti al di fuori della zona geografica definita non possono superare in un anno il 50% della sostanza secca per il bestiame. Il secondo regolamento, il N. 665/2014, chiarisce le condizioni d’uso del termine «prodotto di montagna» per i prodotti di origine animale, per evitare che i consumatori possano essere indotti in errore, rimarcando che questa indicazione facoltativa di qualità può essere applicata ai prodotti forniti da animali solo se
  • 4. allevati nelle zone di montagna e trasformati in tali zone (per la definizione delle zone di montagna vedasi l’articolo 31, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1151/2012). Il terzo regolamento di esecuzione, infine, perfeziona alcuni aspetti applicativi del Reg. 1151/12, quali le procedure per le domande di registrazione di una IG, le informazioni e la modulistica da utilizzare e le indicazioni grafiche (pantone) per la riproduzione dei loghi Dop, Igp ed Stg, stabiliti nel precedente regolamento N. 664/2014. Il settore delle indicazioni geografiche è un settore importante per l’Italia, che detiene il primato in Europa per numero di registrazioni: 264 per i prodotti Dop, Igp e Stg a cui si aggiungono 523 vini Docg, Doc e Igt. Tuttavia, la registrazione di una denominazione a livello comunitario non basta da sola a raggiungere il successo sul mercato, se non è accompagnata da una adeguata organizzazione dell’offerta, con la piena condivisione e partecipazione delle imprese, nonché una efficace comunicazione, capace di far apprezzare al consumatore la qualità e la storia del prodotto. Fonte: www.sicurezzaalimentare.it Nasce l’Osservatorio sulla pubblicità delle diete: lanciato da Codacons con il sostegno della società che vende Tisanoreica. L’associazione di consumatori Codacons ha da poco lanciato un Osservatorio sulla Pubblicità delle diete, con l’obiettivo, si legge sulla nota diffusa dagli organi di stampa, di analizzare le tecniche di comunicazione utilizzate per la promozione dei prodotti dietetici più noti e individuare la presenza di eventuali messaggi ingannevoli. L’Osservatorio nasce da un accordo con TER.MIL.CONS (Associazione dei Consumatori del Terzo Millennio), una sigla strettamente legata alla Codacons, ed è composto da avvocati e consulenti legali che collaborano con l’ufficio legale nazionale del Codacons, esperti in materie quali la pubblicità ingannevole e le pratiche commerciali scorrette. L’appuntamento per un’analisi dei risultati è fissato al mese di marzo del 2015. Fonte: ilfattoalimentare.it