1. SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
Circolo “Arcy Di Gioia” - Noicàttaro
Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo “Arcy Di Gioia” - Noicattaro
L'ASSESSORE DIDONNA E LA «MODA COSTOSISSIMA» DI (NON) RICICLARE I RIFIUTI
C'è da restare interdetti nel leggere le dichiarazioni rese alla stampa dal professor Vito
Didonna riguardo allo smaltimento dei rifiuti nel nostro paese. Secondo il Vicesindaco e
Assessore al ramo, quella della raccolta differenziata sarebbe «una moda costosissima»,
una sorta di capriccio «del Governatore Vendola» che obbligherebbe i comuni a inseguire
quote sempre più elevate di rifiuto differenziato, quando con i termovalorizzatori si
«risolverebbero molti più problemi». Didonna, peraltro, non esita a dichiarare un
«fallimento» il sistema di raccolta differenziata di Mola e Rutigliano, sulla scia di quanto
affermato da uno dei candidati sindaci alle prossime elezioni comunali rutiglianesi, Nicola
Giampaolo.
L'Assessore si dichiara stretto tra «l'incudine» di una legge, quella regionale, che lo
costringe entro questa primavera a raggiungere valori di rifiuto differenziato a quanto pare
insostenibili (il 5% in più di quanto si raccolga attualmente a Noicattaro), e il «martello » di
una Ecologica Pugliese che, dopo una serie di miracolose proroghe, richiede 170mila euro
in più, come canone di aggiornamento previsto dalla clausola del contratto stipulato in illo
tempore con il Comune di Noicattaro. Se Didonna non ha dubbio alcuno nell'individuare il
colpevole di tale sfacelo (Vendola), sull'Ecologica Pugliese i toni si fanno più incerti: sarà
saggia – si chiede Didonna – la decisione di riconoscere il canone di aggiornamento
all’Ecologica, «a fronte di nessuna garanzia sul miglioramento della raccolta
differenziata»?
Queste dichiarazioni seguono quelle, ugualmente sorprendenti, che datano al 3 marzo,
quando, sempre sulle pagine dello stesso giornale on line, l'Assessore spiega il fenomeno
della presenza di buste di rifiuti ben selezionati (plastica, vetro, carta) nei cassonetti
dell'indifferenziato di Noicattaro (ma anche «nei nostri terreni e addirittura nelle cisterne»).
Si tratta, secondo Didonna, di «atti di disobbedienza civica» dei commercianti rutiglianesi
che, vista «aumentare in modo spropositato la tassa sui rifiuti», hanno deciso di protestare
portando i rifiuti nei cassonetti e nei campi nojani. Una ricostruzione che si basa non su
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qualche "gola profonda" che avrebbe spifferato l'accaduto al professore, ma sulla
coincidenza di tale fenomeno «con la stangata avuta dai commercianti rutiglianesi».
Il problema è dunque quello della recente legge regionale, contro cui l'Assessore parte in
quarta, dichiarandosi propenso a ricorrere al TAR per la parte relativa all'ecotassa, ritenuta
evidentemente iniqua. La chiusa dell'articolo è un invito a porsi qualche domanda, cosa
che abbiamo fatto. Ma non per tutto abbiamo trovato una risposta.
In particolare ci siamo chiesti:
1) la legge regionale sui rifiuti nasce come Minerva dalla testa di Zeus, o si inserisce in un
più complesso quadro normativo nazionale ed europeo che IMPONE la raccolta
differenziata, ponendosi dei precisi obiettivi?
2) per quale motivo la raccolta differenziata tramite cassonetto a Noicattaro non è mai
decollata, passando da un, peraltro gonfiato, 23% della giunta Dipierro (in effetti un 6,23%)
- a un valore di gran lunga inferiore della giunta Sozio?
3) per quale motivo, nonostante i nostri ripetuti allarmi, si è deciso di imporre agli Esercizi
di Vicinato; Medie Strutture di Vendita; Grandi Strutture di Vendita; Pubblici Esercizi;
Esercizi Artigianali; Esercizi Industriali; Studi Professionali; Patronati Sindacali; Residenze
Sanitarie; Comunità a qualunque titolo costituite e Uffici al Pubblico e non, la raccolta
differenziata di cartone, carta, vetro e plastica solo il 1° febbraio 2014? Idem per quanto
riguarda i rifiuti ingombranti domestici?
4) chi avrebbe dovuto controllare l'operato dell'Ecologica Pugliese, sul quale l'Assessore
pone dei dubbi, e non lo ha fatto? Perché non l'ha fatto? Pagherà mai questo qualcuno?
5) per quale motivo non si è indetto un nuovo bando di gara per la raccolta differenziata
dei rifiuti urbani, quando era già bello e pronto quello lasciato in eredità dalla giunta
Dipierro? Chi l'ha bloccato? Perché temporeggiare per poi essere costretti ad aspettare le
decisioni dell'ARO?
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6) conosce l'Assessore i costi, i tempi, i problemi di un termovalorizzatore? Se sì, vorrebbe
cortesemente illustrarceli, così come vorrebbe cortesemente indicare il luogo ove
ubicherebbe tale struttura, se solo fosse consentita dalla legge regionale?
7) sa l'Assessore che dove si utilizzano i termovalorizzatori la raccolta differenziata si fa ed
è pure molto spinta?
Certi che l'Assessore Didonna, prima di fare roboanti proclami alla stampa, queste
domande se le sia fatte, saremmo curiosi di conoscere le sue risposte.
Il Circolo Sel “Arcy Di Gioia” - Noicàttaro