2. COMUNE DI PUTIGNANO
INDICE
PREMESSA
A. GLI OBIETTIVI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA, INCLUSIONE SOCIALE E
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
A.1 Analisi della dimensione demografica del comune e caratteristiche strutturali
della popolazione
A.2 Analisi del degrado fisico, del disagio abitativo e socio- economico del comune
A.2.1 Situazione edilizia ed urbanistica
A.2.2 Situazione abitativa
A.2.3 Situazione socio-economica
A.3 Idea-guida della rigenerazione
A.4 Obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale
B. GLI AMBITI TERRITORIALI DA SOTTOPORRE A PROGRAMMI INTEGRATI
DI RIGENERAZIONE URBANA
B.1 Individuazione degli ambiti di intervento dei programmi integrati di
rigenerazione urbana
B.1.1 Ambito 1
B.1.2 Ambito 2
B.1.3 Ambito 3
C. LE POLITICHE PUBBLICHE CHE CONCORRONO AL CONSEGUIMENTO
DEGLI OBIETTIVI DEI PROGRAMMI DI RIGENERAZIONE URBANA
C.1 Politiche urbanistiche ed abitative
C.2 Politiche paesaggistico- ambientali
C.3 Politiche socio-assistenziali e sanitarie
C.4 Politiche occupazionali, formative e di sviluppo
D. LE INIZIATIVE PER ASSICURARE LA PARTECIPAZIONE CIVICA ED IL
COINVOLGIMENTO DI ALTRI ENTI E DELLE FORZE SOCIALI,
ECONOMICHE E CULTURALI ALLA ELABORAZIONE E ALL’ATTUAZIONE
DEI PROGRAMMI
D.1 I processi di partecipazione da attivare ed i rapporti tra i risultati del processo
partecipativo e le proposte di intervento
D.2 Il piano per l’informazione e il coinvolgimento dei residenti
E. I CRITERI PER VALUTARE LA FATTIBILITA’ DEI PROGRAMMI
F. I SOGGETTI PUBBLICI CHE SI RITIENE UTILE COINVOLGERE NELLA
ELABORAZIONE, ATTUAZIONE E GESTIONE DEI PROGRAMMI E LE
MODALITA’ DI SELEZIONE DEI SOGGETTI PRIVATI
F.1 Soggetti pubblici
F.2 Soggetti privati
F.3 Attuazione e gestione dei programmi
F.4 Modalità di selezione dei soggetti privati
ALLEGATO CARTOGRAFICO
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3. COMUNE DI PUTIGNANO
PREMESSA
La Regione Puglia, promulgando la legge n. 21 “Norme per la Rigenerazione Urbana”
del 29 luglio 2008, ha promosso come affermato all’art. 1 “la rigenerazione di parti di città e
sistemi urbani in coerenza con le strategie comunali e intercomunali finalizzate al
miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e
culturali degli insediamenti umani e mediante strumenti di intervento elaborati con il
coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati”.
I contesti urbani periferici e marginali interessati da carenza di attrezzature e servizi, degrado
degli edifici e degli spazi aperti e processi di esclusione sociale, i contesti urbani storici
interessati da degrado del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici e da disagio sociale, i
contesti urbani storici interessati da processi di sostituzione sociale e fenomeni di
terziarizzazione e le aree dismesse, parzialmente utilizzate e degradate costituiscono i
principali ambiti di intervento.
I Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana rappresentano gli strumenti di
intervento che, come esplicitato all’art. 2 della legge stessa, sono “volti a promuovere la
riqualificazione di parti significative di città e sistemi urbani mediante interventi organici
di interesse pubblico”. Essi devono fondarsi “su un’idea-guida di rigenerazione legata ai
caratteri ambientali e storico-culturali dell’ambito territoriale interessato, alla sua identità
e ai bisogni e alle istanze degli abitanti” e comportano “un insieme coordinato di interventi
in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico e disagio socio-
economico”.
Tali programmi sono contemplati nel Programma Operativo FESR 2007-2013,
finanziabili con la dotazione dell’asse VII “Competitività e attrattività delle città e dei
sistemi urbani”, secondo due linee di intervento: la linea 7.1 “Piani integrati di sviluppo
urbano” e la linea 7.2 “Piani integrati di sviluppo territoriale”. Per la linea 7.1 è prevista
l’azione 7.1.1 denominata “Piani integrati di sviluppo urbano di città
medio/grandi” destinata alle città con popolazione superiore a 20.000 abitanti
che abbiano avviano le procedure previste dalla suddetta L.R. 21/2008. Per la
linea 7.2 è prevista l’azione 7.2.1 denominata “Piani integrati di sviluppo
territoriale” destinata a Comuni o aggregazioni di comuni con popolazione non
superiore a 20.000 abitanti, secondo i criteri indicati nel Programma Pluriennale di
Attuazione dell’Asse VII.
La dotazione finanziaria per l’azione 7.1.1 è al momento pari a 40.369.556,00 €, mentre
è pari a 9.630.444,00 € per l’azione 7.2.1, così come deriva dalla rimodulazione della
dotazione finanziaria dell’Asse VII del PO FESR 2007-2013 pubblicata sul BURP n.37 del
25.02.2010 nella determinazione del dirigente del servizio assetto del territorio n.13 del
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4. COMUNE DI PUTIGNANO
15.02.2010. Con la stessa rimodulazione sono assegnate le somme residue pari a
41.333.333,33 € per interventi soggetti a negoziazione con i Comuni per cui è attiva la
Pianificazione Territoriale Strategica di Area Vasta.
Nel Programma Pluriennale dell’Asse VII all’azione 7.1.1 si legge:
L’azione sostiene la realizzazione di Piani Integrati di Sviluppo Urbano delle città medio/grandi
[…].
I Piani, costruiti con la partecipazione degli abitanti, saranno per contenuti e finalità
rispondenti alla legge regionale 21/2008, basati su un’idea-guida di rigenerazione […].
I Piani dovranno contenere uno studio preliminare dell’intera area di intervento riguardante:
a) La riqualificazione dell’ambiente costruito, attraverso il risanamento del patrimonio
edilizio e degli spazi pubblici […];
b) La riorganizzazione dell’assetto urbanistico attraverso il recupero o la realizzazione di
urbanizzazioni, spazi verdi e servizi […];
c) Il contrasto all’esclusione sociale degli abitanti attraverso la previsione di una
molteplicità di funzioni e tipi di utenti e interventi materiali e immateriali […];
d) Il risanamento dell’ambiente urbano mediante la previsione di infrastrutture ecologiche
quali reti verdi e blu […];1
Nella stessa determinazione del dirigente del servizio assetto del territorio n.13 del
15.02.2010 si definiscono:
7.1 Piani integrati di sviluppo urbano – Obiettivo operativo è la rigenerazione urbana
attraverso piani integrati di sviluppo urbano fortemente caratterizzati da azioni volte alla
sostenibilità ambientale e, in particolare, alla riqualificazione della città esistente e al
contenimento dell’espansione urbana, destinati ai sistemi di centri minori o alle aree delle città
medio-grandi dove si concentrano problemi di natura fisica, sociale, economica;
7.2 Piani integrati di sviluppo territoriale – Obiettivo operativo è la rigenerazione
territoriale attraverso piani integrati di sviluppo territoriale volti al rafforzamento,
riqualificazione, razionalizzazione e, dove necessario, disegno delle reti funzionali e delle trame di
relazione che connettono i sistemi di centri urbani minori con particolare riguardo a quelli
fortemente connessi (o con elevato potenziale di connessione) dal punto di vista naturalistico e
storico-culturale.
Si specifica che la rigenerazione territoriale è destinata a Comuni o aggregazioni di comuni
con popolazione non superiore a 20.000 abitanti, secondo i criteri indicati nello stesso PPA
dell’Asse VII.
1 Fonte: Delibera di Giunta Regionale n.1445 del 04.08.2009 pubblicata sul BURP n.138 del
03.09.2009 “PO 2007-2013. Asse VII. Programmi Pluriennali di Asse. Approvazione. Disposizioni
organizzative e di gestione.”
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5. COMUNE DI PUTIGNANO
Secondo la stessa L.R. 21/2008 tra le azioni che possono essere incluse nei programmi di
rigenerazione urbana vi sono:
la riqualificazione dell’ambiente costruito, attraverso il risanamento del patrimonio
edilizio e degli spazi pubblici, garantendo la tutela, la valorizzazione e la fruizione del
patrimonio storico-culturale, paesaggistico, ambientale;
la riorganizzazione dell’assetto urbanistico attraverso il recupero o la realizzazione di
urbanizzazioni, spazi verdi e servizi e la previsione delle relative modalità di gestione;
il contrasto dell'esclusione sociale degli abitanti attraverso la previsione di una
molteplicità di funzioni e tipi di utenti e interventi materiali e immateriali nel campo
abitativo, socio-sanitario, dell’educazione, della formazione, del lavoro e dello sviluppo;
il risanamento dell’ambiente urbano mediante la previsione di infrastrutture ecologiche
quali reti verdi e blu finalizzate all’incremento della biodiversità nell’ambiente urbano,
sentieri didattici e museali, percorsi per la mobilità ciclabile e aree pedonali, spazi aperti
a elevato grado di permeabilità, l’uso di fonti energetiche rinnovabili e l’adozione di
criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico nella realizzazione delle opere
edilizie.
Tali Programmi sono predisposti dai comuni o proposti ai comuni stessi da altri soggetti sia
pubblici che privati, assumendo gli effetti di strumenti urbanistici esecutivi. Essi non possono
comportare variante agli strumenti urbanistici comunali per trasformare in aree edificabili,
aree a destinazione agricola, fatta eccezione per quelle contigue necessarie alla realizzazione
di verde e servizi pubblici nella misura massima del 5% della superficie complessiva dell’area
di intervento.
La rigenerazione è dunque intesa come intervento integrato, che coinvolge non solo gli
aspetti fisici interessati dalle operazioni di riqualificazione, ma anche quelli sociali ed
economici del degrado urbano. I comuni definiscono gli ambiti territoriali che rendono
necessari interventi di rigenerazione urbana, predisponendo un Documento
Programmatico per la Rigenerazione Urbana, da approvarsi con apposito atto
deliberativo del consiglio comunale ed applicando le procedure previste dai commi 1, 2 e 3
dell’art. 11 della L.R. n.20/2001.
Il presente Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana inquadra e indirizza la
rigenerazione urbana della città di Putignano, ai sensi della Legge regionale della Puglia n.21
del 29.07.2008. Il Documento precede la redazione dei Programmi Integrati di
Rigenerazione Urbana e si allinea coerentemente agli indirizzi dettati dal DRAG e, nello
specifico del comune di Putignano, nelle politiche di gestione del territorio urbano in atto e in
divenire.
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6. COMUNE DI PUTIGNANO
Infatti, al fine di favorire una maggiore efficacia ed effettività, la pianificazione, la
programmazione e la gestione urbanistica devono essere coordinate tra loro ed integrate con
l’intera azione dell’Amministrazione Comunale, in particolar modo con la programmazione
dello sviluppo dell’economia e del territorio. L’esigenza di coordinamento tra le attività di
pianificazione, programmazione e gestione urbanistica si pone soprattutto quando nel
dominio della gestione rientrano decisioni di rilevanza urbanistica non contemplate nel PRG
vigente, quali ad esempio le applicazioni della “programmazione negoziata” come i
Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio (PRUSST) ed i
Programmi Complessi.
Il presente documento, basandosi sull’analisi della situazione urbanistica, edilizia, abitativa e
socio-economica della città di Putignano nonché del degrado fisico, abitativo e socio-
economico, individua parti significative del territorio comunale e definisce:
gli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale;
gli ambiti territoriali da sottoporre a programmi integrati di rigenerazione urbana;
le politiche pubbliche, in particolare abitative, urbanistiche, paesaggistico-ambientali,
culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo;
le iniziative per assicurare la partecipazione civica e il coinvolgimento di altri enti e delle
forze sociali, economiche e culturali alla elaborazione e attuazione dei programmi;
i criteri per valutare la fattibilità dei programmi;
i soggetti pubblici che si ritiene utile coinvolgere nell’elaborazione, attuazione e gestione
dei programmi e le modalità di selezione dei soggetti privati.
Il presente documento costituisce inoltre la base di consultazione con la popolazione,
tenendo conto anche delle proposte di intervento avanzate da altri soggetti pubblici e privati,
come auspicato nell’art. 3 della L.R. n. 21 del 29.07.2008, e di tutte le strutture intermedie
della società civile.
Facendo riferimento alla Pianificazione Territoriale Strategica di Area Vasta,
ricordando che il Comune di Putignano rientra tra quelli costituenti l’A.V. denominata “Valle
d’Itria – La Murgia dei trulli: dal mare alla Valle d’Itria” con Monopoli Comune Capofila, è
bene tener presente che il 16 marzo 2010 è stata avviata la procedura negoziata per la
definizione di interventi da candidare a finanziamento secondo le citate azioni
7.1.1 e 7.2.1 del PO-FESR.
Requisito fondamentale per l’accesso ai finanziamenti è che gli interventi
candidati siano inseriti in Programmi di Rigenerazione e in modo particolare inclusi
in Documenti Programmatici per la Rigenerazione Urbana così come previsto dell’art. 3 della
citata L.R. 21/2008, rispetto al quale il presente documento è redatto in conformità.
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7. COMUNE DI PUTIGNANO
A. GLI OBIETTIVI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA, INCLUSIONE
SOCIALE E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
A.1 Analisi della dimensione demografica del comune e caratteristiche
strutturali della popolazione
La Città di Putignano, con un’estensione territoriale di 99,11 Kmq, sorge a 42 km da Bari su
tre colli delle Murge sud-orientali che la pongono a 372 metri sul livello del mare.
Con i suoi 27.529 abitanti (dati ISTAT www.demo.istat.it), presenta una densità demografica
di 277.7 abitanti per chilometro quadrato. Indice questo inferiore alla media provinciale, ma
superiore a quella regionale.
Densità demografica del Comune di Putignano al 2009 raffrontata con i dati provinciali
Tab. 1
e regionali
Territorio Superficie in Km2 Abitanti Densità demografica
Comune di Putignano 99,11 27.529 277.7
Provincia di Bari 5.138 1.601.412 311,68
Regione di Puglia 19.365 4.079.702 210,64
Fonte: ISTAT
Dalla distribuzione della popolazione residente per sesso (Tab. 2) si rileva che,
numericamente, risiedono in Putignano più donne che uomini (il rapporto è 104 donne su
100 uomini).
Tab. 2 Numero dei nuclei familiari residenti nel Comune di Putignano al 2009
Territorio Abitanti Numero di famiglie
M F 10.395
Comune di Putignano 27.529
13.433 14.096
Fonte: ISTAT
Ponendo a confronto i dati demografici relativi all’anno 2002 con quelli al 2009, si evince che
l’andamento demografico, con riferimento alle classi di età, rileva un sensibile fenomeno di
invecchiamento della popolazione: infatti, appare in netta diminuzione il numero dei
cittadini appartenenti alle fasce di età più giovani (0-64 anni), con l’ incremento di quasi tre
punti percentuali della popolazione di età superiore ai 65 anni.
Seppur non consistente, deve altresì rilevarsi la diminuzione complessiva del numero dei
residenti nel Comune di Putignano.
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8. COMUNE DI PUTIGNANO
Tab. 3 Popolazione residente per classi d’età
Classi di età 2002 % 2009 %
0 - 14 4.151 15.07% 3.651 13,26%
15 - 64 19.575 71,10% 18.653 67,75%
Oltre 65 4.414 16,03% 5.225 18.97%
Totale 28.140 100,0% 27.529 100,0%
Fonte: ISTAT
Con riferimento ai dati dell’ultima rilevazione disponibile (2009), dalla suddivisione tra il
dato della popolazione di Putignano (27.529 unità) per il numero di famiglie (10.395) si
evince che in media un nucleo familiare è pari 2,66 componenti, dato piuttosto elevato
rispetto alla media nazionale.
La popolazione residente a Putignano al 1 gennaio 2009 risultava pari a 27.529
abitanti, quindi, come già detto, si è assistito negli ultimi anni ad un lento ma progressivo
diminuire del numero dei cittadini residenti.
28200
28000
27800
Popolazione residente
27600
27400
27200
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Fonte: ISTAT – http://demo.istat.it/pop2008/index.html - Elaborazione finepro s.r.l.
Dall’analisi dei dati (ISTAT 2001) riferiti alle abitazioni occupate da persone residenti,
emerge che nella Città di Putignano sussistono 10.368 abitazioni di cui 7.748 sono detenute a
titolo di proprietà, 1.965 risultano in affitto e le restanti 655 sono occupate ad altro titolo.
A ciò corrisponde il dato relativo al titolo con il quale le famiglie godono dell’immobile
abitato: da questo si ricava che 7.787 famiglie possiedono l’abitazione in proprietà ed un
numero pari a 1.973 nuclei detengono l’alloggio familiare in virtù di un canone di locazione;
deve altresì riferirsi il dato corrispondente a 658 nuclei familiari che occupano
la loro abitazione in virtù di altro titolo o diritto.
Percentualmente, considerando il numero complessivo delle famiglie pari a 10.395 è possibile
ricavare il seguente prospetto d’analisi:
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9. COMUNE DI PUTIGNANO
Tab. 4 Famiglie in abitazione per titolo di godimento dell’abitazione nel Comune di Putignano
Proprietà Affitto Altro titolo Totale
7.787 1.937 658
10.395
pari al 74,9% pari al 18,6% pari al 6.3 %
Fonte: ISTAT
La percentuale delle famiglie che usufruiscono del sussidio all’affitto sul totale
dei nuclei familiari (Tab. 5) è pari al 3,2%.
Percentuale delle famiglie che usufruiscono del sussidio all’affitto sul totale delle famiglie
Tab. 5
residenti nel Comune di Putignano. Anno di riferimento 2006
n. famiglie che usufruiscono del
n. totale famiglie residenti percentuale
sussidio all’affitto
10.395 341 3,2%
Fonte: Comune di Putignano-Bilancio sociale di mandato 2004-2009
La ripartizione della popolazione tra maschi (13.433) e femmine (14.096), resa in grafico nel
seguito, evidenzia un’aspettativa di vita migliore per le donne rispetto agli uomini.
7000
6000
5000
4000
Femmine
3000 Maschi
2000
1000
0
0-15 16-30 31-45 46-60 61-75 76-90 91-100
Fonte: ISTAT – http://demo.istat.it/pop2008/index.html - Elaborazione finepro s.r.l.
La popolazione straniera residente a Putignano al 1 Gennaio 2009 risulta pari a 229 unità,
corrispondenti allo 0,83% dell’intera popolazione residente. Di questi, 89 sono di sesso
maschile e 140 di sesso femminile, distribuiti come evidenziato nel grafico sottostante.
80
70
60
50
Femmine
40
Maschi
30
20
10
0
0-15 16-30 31-45 46-60 61-75 76-90
Fonte: ISTAT – http://demo.istat.it/strasa2008/index.html - Elaborazione finepro s.r.l.
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10. COMUNE DI PUTIGNANO
A.2 Analisi del degrado fisico, del disagio abitativo e socio- economico del
comune
A.2.1 Situazione edilizia ed urbanistica
I numerosi reperti archeologici ritrovati nel territorio sembrano ricondurre i primi
insediamenti abitativi di Putignano all’antico periodo della civiltà peuceta: prima di divenire
un municipium romano, la città visse un periodo di grande espansione durante l’età magno-
greca per poi decadere durante i secoli successivi.
Posta su tre colli, la Città di Putignano attorno all’anno 1000 entrò a far parte dei
possedimenti dei monaci benedettini dell’Abazia di Santo Stefano in Monopoli, godendo di
un privilegio particolare per essere stata sottratta alla giurisdizione del Vescovo locale e posta
sotto la diretta dipendenza del Pontefice.
Federico II di Svevia conservava un rapporto di grande attenzione verso Putignano tanto che
vi fece costruire un castello di caccia: tuttavia, a causa dei dissidi con il potere ecclesiastico e
con il papato, a Federico fu impedito l’ingresso in Città e questi fece distruggere quanto
costruito, danneggiando altresì le mura di cinta.
Nel 1600 la situazione di Putignano tornò a migliorare per lo sviluppo delle attività agricole;
ciò permise l’accumularsi di grandi ricchezze, l’aumento della popolazione residente e la
possibilità di più importanti interventi urbanistici che hanno lasciato importanti
testimonianze monumentali.
Il centro storico si è nel tempo sviluppato fino ad assumere una forma ellittica: tale spazio era
un tempo circondato da possenti mura e da un fossato che, tuttavia, risulta oggi scomparso
per un intervento risalente all’anno 1876, quando fu deciso di creare su quel sedime una
estramurale.
Dopo l'Unità d'Italia, la Città ha avuto un notevole sviluppo economico e sociale, con nuovi
impulsi nel settore agricolo e manifatturiero: tuttavia, nella seconda metà del secolo scorso i
settori produttivi di Putignano hanno registrato un importante sviluppo soprattutto nel
comparto dell’industria tessile, attività che caratterizza ancora oggi l'economia della Città.
Il quadro della pianificazione urbanistica del comune è costituito dal Piano Regolatore
Generale comunale redatto dall’arch. G. Cesari, ed adottato con la delibera di Commissario
ad acta n.1 del 28.04.1989.
Tale documento riporta nel suo corpo una divisione in zone del territorio comunale tale per
cui i dati territoriali significativi del PRG vigente, possono essere così sintetizzati:
- “ZONE A”: comprendenti le parti del territorio comunale interessate da agglomerati o
complessi urbani, architettonici, ambientali aventi caratteristiche specifiche, d’insieme o
d’impianto d’interesse storico o ambientale.
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11. COMUNE DI PUTIGNANO
- “ZONE B”: comprendenti le parti del territorio comunale edificate o parzialmente
edificate con esclusione di quelle rientranti nella precedente zona A e delle case o fabbricati
sparsi.
- “ZONE C”: comprendenti le parti del territorio comunale in cui il P.R.G. prevede la
costruzione di nuovi insediamenti residenziali.
- “ZONE D”: comprendenti le parti di territorio comunale interessate da insediamenti
industriali e produttivi o in cui il P.R.G. ne prevede la costruzione.
- “ZONE E”: comprendenti le parti di territorio comunale interessate dalla produzione
agricola, agroresidenziali e agroturistiche.
- “ZONE F”: comprendenti le parti di territorio comunale destinate al generale uso
pubblico, siano esse attrezzate o no.
Alla pianificazione urbanistica esecutiva si riferiscono, invece, con specifico riferimento ai
contesti di intervento:
- “Contratto di Quartiere II”, adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.19 del
13 aprile 2006;
- “Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie” (P.I.R.P.) per la Zona
di San Pietro Piturno approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 14 maggio
2007;
- Piano di recupero della zona di San Pietro Piturno, approvato in via definitiva con
Deliberazione di Consiglio Comunale n.21 del 27/03/2008;
- il Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1 - Centro Antico
adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 15 aprile 2009 e approvato in via
definitiva con Deliberazione della Giunta Regionale n.767 del 23.03.2010;
- PRUacs (Programma di Riqualificazione Urbana per alloggi a canone
sostenibile) da realizzare nel quartiere periferico di San Pietro Piturno, approvato con
Deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 12/03/2009.
La costituzione e l’organizzazione della città di Putignano evidenziano parti diverse che si
sono venute via via disponendo intorno ad un nucleo centrale, in un’aggregazione compatta
che conferisce specificità all’insieme e, al tempo stesso, individualità alle singole parti.
La particolare disposizione dovuta anche alla specifica collocazione della Città su una
porzione di territorio collinare la caratterizzano nell’impianto viario e nell’ insediamento
abitativo.
A questo si deve aggiungere la specificità della presenza del quartiere satellite di San Pietro
Piturno situato al margine sud della strada statale n. 172 a circa 3,5 Km fuori dal centro
urbano in direzione di Turi e che pone tale area, anche per la non trascurabilità del numero
delle persone che ci vivono, come un essenziale elemento con cui ogni intervento sul
territorio deve confrontarsi.
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12. COMUNE DI PUTIGNANO
La popolazione residente nel quartiere risulta pari a 818 unità, anche se si ritiene tale stima
valutata per difetto: la situazione urbanistica ed edilizia presenta importanti criticità.
Tornando al centro cittadino, si rileva come Putignano mostra caratteri propri e riconoscibili
nella tessitura continua degli edifici, nel disegno della trama viaria, nella disposizione
intervallata dei monumenti (le chiese e i palazzi) e dei grandi vuoti urbani (le piazze).
“La struttura profonda, quella cioè che non è direttamente percepibile, e che si rivela ad una
lettura consapevole della planimetria o ad un’analisi esperta della veduta aerea, mostra la
città costruita da reti viarie (strade veicolari e pedonali, percorsi in genere), da tessuti edilizi
(insiemi di abitazioni unifamiliari o plurifamiliari, organizzate in modo da costituire
ripetizioni di fabbricati simili, riconoscibili per disposizione planimetrica e per consistenza
volumetrica) e da parti speciali (edifici di particolare dimensione o conformazione, oppure
spazi aperti come piazze, slarghi, giardini, parchi)”2.
Questo andamento architettonico e urbanistico appare il frutto di complesse ed articolate
vicende che hanno caratterizzato la storia della Città e che hanno senza dubbio lasciato
traccia nel disegno attuale di Putignano, consegnando il Centro storico ad un perimetro tutto
sommato ancora oggi ben definito e ricco di pregiati monumenti degni di essere al meglio
recuperati e valorizzati per la fruizione della cittadinanza e che allo stato attuale si
presentano obsoleti e caratterizzati da consistenti problematiche di tipo
strutturale, distributivo e abitativo: si pensi che il volume costruito, su una superficie di
circa 82.000 mq, è di circa 600.000 mc, cui corrisponde una dotazione di circa 5.000 vani
ma sono piuttosto numerose le abitazioni non occupate.
È chiaro che la condizione per il recupero dell’area passa attraverso la soluzione di problemi
strutturali e viari che possano riportare i cittadini ad abitare il centro storico con evidenti
ricadute positive sul tessuto di relazioni sociali ed economiche.
Sono altresì presenti importanti zone di nuova espansione che presentano i
tratti tipici di quelle aree sviluppatesi velocemente per soddisfare la domanda
insediativa della Città, senza che ciò fosse supportato da una complementare
opera di sviluppo di aree destinate al soddisfacimento di esigenze della
comunità degli abitanti attraverso luoghi di aggregazione e servizio.
Tali zone saranno parimenti oggetto dell’intervento che si propone con lo scopo di
individuare azioni specifiche volte a colmare l’assenza di strutture favorenti la socialità, posto
che lo spazio pubblico svolge la funzione del servizio comunitario ma, contemporaneamente,
sviluppa reti di relazioni, incrementando scambi culturali, umani e di capitale sociale.
2
Vedi Comune di Putignano 2009, Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1-Centro Antico,
Relazione Generale
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 12 di 100
13. COMUNE DI PUTIGNANO
In ultimo, deve rilevarsi un aspetto di fondamentale importanza che incide direttamente sulle
questioni relative alla viabilità e, dunque più in generale, alla fruibilità della Città da parte dei
cittadini.
Infatti, la situazione di Putignano sembra presentare gravi problemi relativi alla
gestione della sosta e alla mancanza di parcheggi utili ad ospitare il traffico
veicolare, sia quello proprio della Città che quello in entrata.
Nel grafico seguente si evidenziano il numero di parcheggi rilevati: si evince che la loro
presenza risulti essere di gran lunga inferiore a quella dei Comuni vicini che pur presentano
un numero di abitanti e volume di traffico veicolare inferiori.
Numero aree a parcheggio
30
25
20
15
10
5
0
Alberobello Putignano Noci Turi Castellana
Grotte
Fonte: Agenda 21 Locale- R.S.A. 2005
Altrettanto significativo è il dato relativo al numero di stalli disponibili: a fronte dei 995 spazi
disponibili per l’utenza di Alberobello, certo caratterizzata da un particolare flusso turistico,
Putignano ne registra la minore offerta.
1000
800
600
400 Numero posti auto
200
0
Alberobello Putignano Noci Turi Castella
Grotte
Fonte: Agenda 21 Locale- R.S.A. 2005
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 13 di 100
14. COMUNE DI PUTIGNANO
A.2.2 Situazione abitativa
Per quanto riguarda la situazione abitativa, è da evidenziare il disagio abitativo attestato
dall’incrocio dei dati relativi al “numero dei componenti delle famiglie” (la media corrisponde
a 2,70 per nucleo) con quelli del “numero di stanze delle abitazioni” (ogni abitazione è
composta in media da 3,75 stanze) e del “numero di occupanti per stanza in abitazioni
occupate da persone residenti” dato che riporta un indice pari a 0,68.
Dall’analisi dei dati statistici relativi al 14° Censimento ISTAT, emerge che il numero totale di
abitazioni è pari a 14.582; di queste ne risultano occupate da persone residenti 10.368 ovvero
il 71,1%, mentre il numero di stanze per abitazione è pari a 3,75.
Nella seguente tabella è altresì riportato il dato medio relativo al numero di residenti per
numero di stanze:
La superficie media delle abitazioni occupate da persone residenti risulta pari a mq 85,40
valore inferiore sia al dato provinciale che a quello regionale.
Tab. 8 Superficie media delle abitazioni (mq)
Comune di Putignano Provincia di Bari Regione Puglia
85,40 89,26 91,71
Fonte: ISTAT
Il numero di edifici ad uso abitativo risulta pari a 6.695 e di questi 3.832 hanno un solo piano
fuori terra, 1.608 hanno due piani fuori terra, 761 ne hanno tre e 495 hanno quattro e più
piani fuori terra.
60
50
40
30 Putignano
Provincia di Bari
20
10
0
1 Piano 2 Piani 3 Piani 4 Piani
Fonte: ISTAT - Elaborazione finepro s.r.l.
Dal confronto con i dati provinciali emerge un maggior numero di edifici ad uso abitativo ad
un solo piano fuori terra ed un minor numero di quelli a due piani fuori terra.
I 6.695 edifici ad uso abitativo sono localizzati al 35,8% (2.400) nel centro abitato e la
restante parte è costituita da case sparse (4.291) mentre risultano 4 edifici ad uso abitativo in
nuclei abitati.
L’elemento più specifico dell’analisi della situazione abitativa, risulta tuttavia essere la
situazione del Centro Storico che presenta la possibilità di un migliore impiego
delle risorse abitative allocate in zona.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 14 di 100
15. COMUNE DI PUTIGNANO
Infatti, i vani non abitati, che si stimano in circa 1500 unità, potrebbero consentire un
ulteriore insediamento di 700 abitanti, considerando un indice di affollamento di 0,5 abitanti
a vano.
“Infatti, su un totale di 1078 particelle catastali, quelle disabitate risultano essere circa 360.
Le rilevazioni demografiche forniscono il numero di 2058 abitanti e 1002 nuclei familiari
presenti in questa parte della città. L'alto numero di nuclei familiari indica un numero esiguo
di componenti per famiglia e una prevalenza di popolazione anziana3”.
E’ pertanto essenziale che, salvaguardati gli edifici costituenti testimonianza storica (non
soltanto quelli nel centro storico) per i quali sono da incentivare interventi di
recupero/restauro, occorra prevedere interventi di ristrutturazione/sostituzione che
consentano il riutilizzo dei locali al piano terra per attività (artigianato di servizio,
commercio, tempo libero, ecc.), anche per incentivare il trasferimento di abitanti e di attività
capaci di rivitalizzare la zona.
In ultimo, appare rilevante citare nuovamente il dato relativo alla collocazione territoriale
degli edifici ad uso abitativo che nel caso di Putignano propone una specificità ben netta.
Infatti, appare evidente come vi sia una dispersione in case sparse degli ambienti abitativi e
come siano presenti anche autonomi e distinti nuclei abitati tra cui il più importante deve
considerarsi quello di San Pietro Piturno, pur ambito dell’intervento che si propone: ciò
rende la proposta di riqualificazione particolarmente significativa per le relazioni che devono
porsi tra questi poli e il centro urbano per il raggiungimento di un’osmosi da ricrearsi nei
collegamenti con il tessuto urbano.
3
Vedi Comune di Putignano 2009, Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1-Centro Antico,
Relazione Generale
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 15 di 100
16. COMUNE DI PUTIGNANO
A.2.3 Situazione socio-economica
Il percorso di lettura dei bisogni del territorio e della comunità, in un contesto di scarsità di
risorse specifiche per condurre ricerche quantitative e qualitative mirate su segmenti della
popolazione, ha comportato che il lavoro si fondasse sulle fonti istituzionali, sull’analisi degli
archivi dei servizi sociali comunali, nonché dall’analisi effettuata dagli attori sociali presenti
ai tavoli di concertazione.
L’economia locale si basa soprattutto su commercio, servizi, industria e agricoltura.
Dall’analisi dei dati statistici emerge che l’8,07% degli occupati è impiegato in agricoltura,
39,9% in industria ed il 51,94% in altre attività. I dati in termini assoluti sono riportati nella
seguente tabella.
Tab. 10 Occupati per attività economica nel Comune di Putignano
Agricoltura Industria Altre attività Totale
807 3.998 5.193 9.998
Fonte: ISTAT
Il tasso di disoccupazione, al 31/12/2001 è pari al 15.85% che appare tanto più rilevante se si
considera che il tasso di attività che è pari al 49,49% ; si registra un dato positivo rispetto al
tasso di disoccupazione giovanile che per Putignano, come d’altronde per gli indici di
disoccupazione generale, risulta inferiore alla media regionale e provinciale.
Tab. 11 Tasso di disoccupazione giovanile
Comune di Putignano Provincia di Bari Regione Puglia
39,56 45,85 47,88
Fonte: ISTAT
Tuttavia, in linea con le rilevazioni statistiche per i livelli territoriali superiori, se esaminato
dal punto di vista di genere, anche il dato di Putignano relativo alla disoccupazione rileva una
netta predominanza dell’indice di disoccupazione femminile che però potrebbe nascondere
un prezioso lavoro di cura spesso incanalato in forme di lavoro sommerso.
Tab. 12 Tasso di disoccupazione per sesso nel Comune di Putignano
Maschi Femmine Totale
13,46 19,44 15,85
Fonte: ISTAT
Con la chiusura, inoltre, di aziende manifatturiere e tessili nel territorio, più alto è il tasso di
disoccupazione riferito a soggetti di età superiore ai 40/45 anni, con scarse possibilità di un
loro rientro nel mondo del lavoro. Tale situazione economica incide notevolmente sul
“benessere” della famiglia, e sui bisogni dalla stessa espressi (occupazione, casa, compiti di
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 16 di 100
17. COMUNE DI PUTIGNANO
cura, ecc.).
Le ricerche condotte sul territorio, inoltre, confermano come i modi di costruire e di vivere la
famiglia siano profondamente mutati. Ne deriva, quindi, un notevole cambiamento per
quanto attiene le modalità di costruzione e di composizione delle famiglie (famiglie allargate,
monoparentali con la presenza in diversi casi, della sola madre, spesso sprovvista di adeguati
mezzi di sostentamento).
Al censimento 2001, risultava che la media di componenti per famiglia era di 2,70, dato
inferiore a quello della media provinciale (2,95) e che le famiglie in abitazione per numero di
stanze risultavano determinate secondo il seguente grafico:
4000
3500
3000
2500
2000
famiglie
1500
1000
500
0
1 2 3 4 5 6 opiù
Fonte: ISTAT - Elaborazione finepro s.r.l.
Il modificarsi, dunque, dei modelli di riferimento educativi, sia quantitativi (minore numero
di componenti del nucleo, impegno dei genitori nel lavoro, ecc.) che qualitativi (cambiamento
dei valori di riferimento) ha creato uno stato di disorientamento, all’interno del quale diventa
difficile creare un progetto di vita o aderire ad un processo di crescita ed integrazione sociale,
né le strutture extrafamiliari, come la scuola e le altre agenzie educative, riescono ad
integrare sul piano educativo il ruolo della famiglia.
Da questo derivano segnali di malessere che poi sfociano in veri e propri comportamenti
devianti. Un ulteriore aspetto del disagio familiare, inoltre, si caratterizza nel fenomeno
della dipendenza nelle sue varie forme.
Per quanto riguarda quest’ultimo fenomeno, il Comune riflette la situazione evidenziata a
livello nazionale nella “Relazione al Parlamento 2003”, che, analizzando lo stato delle
tossicodipendenze in Italia, registra una notevole trasformazione del problema:
un aumento del numero dei soggetti in trattamento presso i servizi, sia pubblici che
privati;
un aumento del numero dei “vecchi utenti” (ciò conferma la tesi della “dipendenza” come
“malattia cronica e recidivante”;
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 17 di 100
18. COMUNE DI PUTIGNANO
un consumo caratterizzato da un aumento di sostanze come la cocaina e le nuove droghe,
spesso combinate tra di loro (l’eroina registra una flessione intermini assoluti, sebbene
rimanga la sostanza di gran lunga preferita ed usata);
un cambiamento nel consumo delle sostanze stupefacenti tradizionali che non riguarda
più la fascia adolescenziale, ma si riferisce ad una fascia di età compresa tra i 20 e i 34
anni;
un aumento del consumo tra i giovani e i giovanissimi di droghe sintetiche e sostanze
alcoliche.
Da una valutazione delle risorse sociali disponibili e mirata all’inclusione sociale e all’azione
di contrasto alla povertà, le stesse, complessivamente, risultano carenti in presenza di
situazioni di emergenza che investono soggetti particolarmente fragili: famiglie
monoparentali, immigrati, ex detenuti e persone con dipendenze, non vi è nell’ambito alcuna
struttura che possa garantire la pronta accoglienza o anche un pasto caldo. Pertanto, le
emergenze trovano soluzioni che hanno carattere di occasionalità e prive di una prassi
d’intervento.
Secondo i dati anagrafici relativi alla popolazione immigrata (ISTAT gennaio 2009)
risulta che questa rappresenta circa l’0,83% della popolazione complessiva, a cui senz’altro si
aggiunge un congruo numero di presenze irregolari.
I bisogni espressi da questa fascia di popolazione sono equiparabili a quelli delle fasce più
svantaggiate della popolazione autoctona: ai bisogni fondamentali di un’occupazione e di un
alloggio adeguato, si aggiungono quelli connessi all’integrazione socio-culturale. Sebbene non
si sono registrati, ad oggi, fenomeni di evidente intolleranza, di fatto si è ancora lontani da
una vera e propria integrazione interculturale.
Altro dato importante è l’incremento della popolazione anziana, fenomeno evidente
dai dati riportati in precedenza. Tale progressivo incremento determina l’aumento delle
patologie, dei problemi di gestione della quotidianità a causa della riduzione dell’autonomia,
con la necessità di garantire servizi di prossimità, di assistenza e cura, di mobilità sociale, di
spazi di svago e di socializzazione ed opportunità culturali e di integrazione.
Dal confronto dei dati comunali con quelli provinciali e regionali, emerge che l’indice di
vecchiaia nel Comune di Putignano (105,76) risulta notevolmente superiore, circa 17 punti,
rispetto a quello provinciale (87,26) e quasi 10 rispetto a quello regionale (95,23),
denunciando una maggior presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 18 di 100
19. COMUNE DI PUTIGNANO
A.3 Idea-guida della rigenerazione
Gli interventi di riqualificazione, che saranno previsti nei programmi integrati di
rigenerazione urbana, si inseriscono in un processo di riqualificazione più generale già
avviato da diversi anni dalla pubblica Amministrazione di Putignano.
Il quadro conoscitivo della situazione urbana permette di individuare una idea forza del
programma che si traduce in un piano degli interventi prioritari.
È quindi possibile individuare delle macroazioni operative per la città di Putignano che
perseguiranno attraverso interventi mirati i seguenti obiettivi:
• dotare la città di infrastrutture e grandi opere previste da tempo e mai
realizzate in grado di incrementare significativamente i flussi turistici.
• creare connessioni infrastrutturali tra i quartieri periferici che vivono una
situazione di isolamento ed il nucleo cittadino, in modo da creare un sistema
di relazioni che permetta a tutti gli abitanti di fruire degli spazi e dei servizi
del centro città, ma anche degli ambiti storici di maggior pregio;
• ridurre il divario sociale che ad oggi differenzia tra loro i quartieri cittadini e
che è causa di isolamento di quelli più degradati e chiusura col resto della
città;
• risolvere il problema del disagio abitativo dotando le famiglie meno abbienti
di alloggi adeguati;
• ridurre il consumo di suolo incentivando il recupero e l’occupazione di
alloggi vuoti;
• riqualificare ambiti ed immobili pubblici strategici per incrementare il
quadro dell’offerta di servizi ai cittadini;
Nello specifico, gli interventi da attuare nel nucleo antico, dovranno mirare a completare il
riassetto urbanistico ed edilizio di questa parte di città, attraverso il recupero e la
riqualificazione di fabbricati fatiscenti e sottoutilizzati e degli spazi aperti in
stato di degrado.
Obiettivo fondamentale del programma dovrà consistere nella realizzazione delle
attrezzature pubbliche a servizio del nucleo antico attualmente mancanti, nel
recupero edilizio ed urbanistico di alcune sue parti e nell’attrezzamento delle
aree a standard in abbandono.
L’obiettivo dovrà essere quello di ripopolare il nucleo antico, riqualificando il
tessuto edilizio, potenziando le infrastrutture e i servizi urbani e stabilendo un
equilibrio tra domanda e offerta di servizi di quartiere soprattutto nelle parti
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 19 di 100
20. COMUNE DI PUTIGNANO
più interne, sfruttando i vuoti urbani e gli spazi disponibili limitrofi al nucleo
storico.
Le attività dovranno essere mirate a ridare al nucleo antico il suo originario
significato di centralità nella vita cittadina, dato che ad oggi risulta essere marginale,
per le sue condizioni di abbandono e per la mancanza di funzioni ad esso associate.
Al fine di diversificare l’utenza e l’offerta insediativa all’interno della zona A si propone di
consentire l’insediamento anche di attività diverse dalla sola residenza e compatibili con le
caratteristiche edilizie ed urbanistiche del nucleo antico.
Tale intervento mira ad innescare e dare impulso ad ulteriori processi di
riqualificazione, infatti, non è ammissibile, per una città come Putignano, che in
un luogo centrale come il nucleo antico, coesistano situazioni di forte degrado
edilizio ed urbanistico.
Gli interventi proposti fanno parte, pertanto, di un ciclo di rigenerazione in atto
e sicuramente non ne costituiranno la fine, poiché come già accaduto in passato,
tale processo imprimerà una continuità agli stessi.
L’amministrazione comunale ha già attuato importanti interventi in tal senso previsti dal
Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1 - Centro Antico, completando il
recupero dell’edificio ospitante la Biblioteca comunale e del Palazzo del Balì adibito a museo.
Inoltre è stato avviato e già finanziato il recupero del Teatro comunale.
L’idea guida di rigenerazione è, pertanto, il risultato di un processo ideativo più
ampio legato alle caratteristiche della zona, alla sua identità, agli abitanti che la
abitano e dai quali emergono i problemi reali ed i loro fabbisogni.
Per il nucleo antico, è stata posta particolare attenzione per conservare o meglio,
recuperare spazi urbani, implementare le reti tecnologiche e riportare
l’attenzione dell’opinione pubblica verso il riuso dell’esistente.
Gli interventi che saranno previsti all’interno degli altri ambiti periferici individuati, mirano
ad un unico obiettivo generale che è quello di migliorare la qualità urbana ed
ambientale anche di queste parti di città.
Il Quartiere di San Pietro Piturno in particolare, necessita di importanti interventi di
risanamento e recupero degli edifici esistenti, ma anche di importanti opere di
infrastrutturazione. Tali azioni sono necessarie a migliorare la qualità della vita nel quartiere
ed a bloccare lo stato di isolamento in cui è ormai da molti anni.
Gli interventi ivi previsti, concorrendo al medesimo obiettivo, sono tutti tra loro
collegati: devono essere integrati tra loro residenza e servizi alla residenza,
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 20 di 100
21. COMUNE DI PUTIGNANO
residenza e standard urbanistici di qualità, interventi materiali ed interventi
immateriali per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della
zona.
Differente è la situazione per l’area dell’ex Autodromo, caratterizzata dalla presenza di
attrezzature inutilizzate o sottoutilizzate, e soprattutto dal mancato completamento del
circuito per gare automobilistiche e dell’auditorium, ormai divenuto rudere.
Quest’area necessita quindi del completamento delle attrezzature ivi previste dal P.R.G. e mai
realizzate, al fine di incrementare la dotazione di servizi di interesse generale ed allo stesso
tempo creare progetti in grado di incrementare i flussi turistici legati al Carnevale, in
linea con le vocazioni turistiche della città.
I programmi di rigenerazione urbana che saranno elaborati si propongono quindi, oltre alla
realizzazione delle attrezzature pubbliche a servizio del nucleo antico attualmente mancanti,
l’attrezzamento delle aree a standard in abbandono localizzate nelle parti
periferiche individuate ai fini del potenziamento dell’attività turistica.
L’idea guida di rigenerazione è strettamente legata non solo alle caratteristiche delle aree di
intervento ma anche alla particolare condizione abitativa delle aree del centro storico e delle
altre aree periferiche individuate che per motivi differenti vivono analoghe condizioni di
degrado e di disagio sociale. Di conseguenza l’idea guida dei programmi di rigenerazione
urbana presenta la seguente articolazione:
• Perseguire strategie di intervento finalizzate ad affrontare il problema legato
al degrado edilizio e al disagio abitativo che caratterizza prioritariamente il
nucleo antico della città e il quartiere San Pietro Piturno;
• Eliminare le situazioni di degrado urbano, ambientale e sociale diffusi in
alcuni ambiti periferici della città, attraverso la realizzazione delle opere di
urbanizzazione primarie e secondarie attualmente mancanti ed attraverso il
completamento ed il recupero degli immobili esistenti;
• Perseguire interventi di ristrutturazione urbanistica finalizzati alla creazione
di strutture a valenza sovra comunale, incentrate attorno a spazi urbani
fortemente aggregativi e socializzanti e la previsione di aree attrezzate,
percorsi e attività in grado di fornire alla città quei luoghi centrali che oggi
mancano del tutto e che possono contribuire a dare un’identità alla città ed
alla gente che vi abita, e a incrementare i flussi turistici esistenti.
• Attivare un efficace sistema di connessione dei quartieri periferici con il
centro città, al fine di annullare l’isolamento fisico e sociale.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 21 di 100
22. COMUNE DI PUTIGNANO
Nella tabella che segue sono sintetizzate problematiche, risorse e possibili soluzioni da
adottare all’interno dei programmi di intervento.
Peculiarità del contesto Programmi di rigenerazione urbana
Problematiche Risorse Soluzioni da adottare
Organizzazione di un sistema di interventi, fisico-
Scarsa qualità degli spazi
funzionali e percettivi in grado di implementare
urbani
la qualità degli spazi urbani
Disponibilità di suoli
Attrezzamento delle aree, in particolare per
Presenza di “vuoti” urbani liberi da edificazione
verde pubblico e parcheggi, attraverso soluzioni
degradati e degradanti e ad alta
progettuali sostenibili e in relazione col contesto
trasformabilità
Presenza di reti infrastrutturali Sostituzione degli elementi obsoleti ed
degradanti (cavi elettrici inquinanti, interramento dei cavi aerei nei tratti
aerei, sistemi di illuminazione più degradati, rifacimento dei manti stradali,
obsoleti e fonti di inserimento di elementi di arredo urbano con
inquinamento luminoso) preferenza delle componenti verdi
Adozione di soluzioni di mitigazione
dell’inquinamento acustico (quali barriere verdi
AMBIENTALI
fono-assorbenti, arretramento rispetto ai
Elevati livelli di inquinamento
tracciati stradali a traffico sostenuto delle nuove
acustico ed atmosferico
cortine edilizie) ed atmosferico (inserimento di
barriere di verde, programmazione di controlli
periodici di misurazione)
Ripristino della permeabilità dei suoli attraverso
Scarsa permeabilità dei suoli e l’attrezzamento di aree a verde, la realizzazione
problemi di allagamento di pavimentazioni permeabili nelle aree scoperte
e l’implementazione del sistema di fogna bianca
Assenza di adeguati spazi per Realizzazione di una pista ciclo-pedonale che
una circolazione sostenibile e colleghi gli ambiti di intervento e, ricollegandosi
insicurezza delle reti esistenti al tracciato ciclabile già esistente, favorisca il
per la mobilità delle categorie collegamento anche con le rimanenti parti della
deboli città
Diradamento e demolizione delle strutture
Presenza di superfetazioni,
dequalificanti ed abusive, al fine di assicurare
costruzioni abusive e
adeguati livelli di decoro urbano e l’agevole
dequalificanti
accessibilità ai contesti
Presenza di
Realizzazione di un sistema di percorsi che
importanti
Difficile fruibilità dei beni rendano agevole l’accessibilità ai beni presenti,
testimonianze storico-
presenti, per le condizioni di nonché programmazione di eventi e
artistico-
degrado generale del contesto manifestazioni che favoriscano il riavvicinamento
STORICHE
architettoniche per
della cittadinanza a tali presenze
l’intera cittadinanza
Valorizzazione dei tracciati presenti con, ad
Scarsa attenzione alle esempio, la realizzazione di una pista ciclabile
testimonianze storiche a rete che ne riprenda il percorso, l’inserimento di
presenti elementi di arredo urbano lungo i tracciati,
apposita cartellonistica.
Attuale realizzazione delle
sole componenti edilizie
residenziali, a scapito della Realizzazione delle componenti urbanizzative dei
fornitura di servizi e standard contesti, con particolare riferimento al verde
INSEDIATIVE
di quartiere e conseguente attrezzato, ai parcheggi ed ai luoghi pubblici di
insufficiente dotazione di socializzazione ed ai servizi
standard o non attrezzamento
di quelle esistenti
Disomogeneità e netta cesura Scelta di soluzioni progettuali conformi alla
tra gli ambiti individuati ed il normativa vigente e il collegamento con le
contesto urbano adiacente tipologie edilizie presenti nei contesti adiacenti
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 22 di 100
23. COMUNE DI PUTIGNANO
Peculiarità del contesto Programmi di rigenerazione urbana
Problematiche Risorse Soluzioni da adottare
Attrezzamento delle reti viarie a prevalente
Non-idoneità della rete viaria
destinazione residenziale, con sistemi di
INSEDIATIVE con le funzioni insediate e
mitigazione della velocità (dossi, dissuasori del
conseguenti problemi di
traffico, …), realizzazione di un percorso ciclo-
circolazione
pedonale in sede riservata
Realizzazione di strutture apposite per le attività
Prevalente carattere
commerciali, destinazione dei piani terra di
monofunzionale del contesto
alcuni edifici a servizi alla residenza
Localizzazione
Predisposizione di accordi con il privato per
favorevole dei
Monofunzionalità del contesto, incentivare la dislocazione di attività economiche
contesti, a ridosso di
con modesta presenza di nei contesti individuati, accompagnate da servizi
assi principali di
attività economiche di formazione professionale legate alle tradizioni
penetrazione della
artigianali locali
città
Incentivazione di un rapporto di scambio bi-
univoco con le rimanenti parti di città, sia sotto
Presenza di
Scarso senso di coesione l’aspetto economico (dislocazione di servizi e
testimonianze storico-
sociale e dipendenza “passiva” nuove attività economiche), che culturale
artistiche da
SOCIO-ECONOMICHE
dalle aree centrali della città (valorizzazione dei beni presenti), che sociale
valorizzare
(fornitura ed attrezzamento di standard e
attrezzature collettive)
Scarsa attenzione alle esigenze
delle categorie deboli, quali
Attrezzamento delle aree pubbliche con soluzioni
bambini, anziani e
progettuali attente ai problemi di
diversamente abili, sia nei
deambulazione, di sicurezza, di intrattenimento e
confronti della rete viaria che
sosta per le categorie deboli
delle attrezzature collettive
presenti
Consistente richiesta di
Realizzazione di edilizia residenziale sociale, nel
abitazioni a prezzi calmierati a
rispetto della strumentazione urbanistica vigente
livello locale ed urbano
Presenza di degrado sociale: Previsione di servizi ed attrezzature tese a
fenomeni di micro-criminalità, migliorare la formazione professionale e il
elevati tassi di disoccupazione supporto alle aziende
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 23 di 100
24. COMUNE DI PUTIGNANO
A.4 Obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità
ambientale
I Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana riguarderanno
prioritariamente nello specifico:
- Recupero, ristrutturazione edilizia ed urbanistica di immobili da
destinare alla residenza con particolare riguardo all’edilizia residenziale
sociale;
- Realizzazione o adeguamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie;
- Eliminazione delle barriere architettoniche e altri interventi atti a
garantire la fruibilità di edifici e spazi pubblici;
- Miglioramento della dotazione, accessibilità e funzionalità dei servizi
socio-assistenziali;
- Adozione di misure per contrastare l’esclusione sociale e per rispondere
ai bisogni dei soggetti svantaggiati;
- Sostegno all’istruzione, alla formazione professionale e all’occupazione;
- Rigenerazione ecologica degli insediamenti (risparmio delle risorse,
riduzione dello spreco di suolo, ecc.);
- Conservazione, restauro, recupero e valorizzazione dei beni culturali e
paesaggistici per migliorare la qualità insediativa, e la fruibilità degli
spazi pubblici;
- Recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente per favorire
l’insediamento di attività culturali, commerciali e artigianali nei contesti
caratterizzati da degrado edilizio e disagio sociale.
L’idea guida, esplicitata precedentemente, rappresenterà il legame di tutti gli interventi che
saranno previsti all’interno dei programmi integrati e che possono essere ricondotti ad una
serie di obiettivi generali:
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 24 di 100
25. COMUNE DI PUTIGNANO
1. Favorire un processo di riuso del centro storico attraverso incentivazioni al
recupero e opere di miglioramento delle reti tecnologiche, la realizzazione di
infrastrutture di servizio e di opere di arredo urbano delle piazze e degli spazi aperti;
2. Eliminare il degrado urbano, edilizio e sociale presente all’interno di
alcuni ambiti urbani periferici, per creare nuovi insediamenti fortemente
unitari ed incentrati attorno a spazi pubblici significativi caratterizzati da una
elevata qualità architettonica ed ambientale, in cui i quartieri possano identificarsi;
3. Attrezzare le aree destinate a standard urbanistici attualmente in stato
di abbandono attraverso la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie
a garantire standard di vivibilità adeguati ai residenti (parcheggi, verde attrezzato,
ecc), prevedendo la realizzazione di strutture finalizzate anche al potenziamento
dell’offerta turistica;
4. Accrescere la disponibilità di alloggi di Edilizia Residenziale Sociale sia
sovvenzionata, che convenzionata ed agevolata, favorendo la realizzazione ed il
recupero di alloggi da destinare ad anziani, giovani coppie e diversamente abili e la
disponibilità di alloggi da offrire in locazione;
5. Attivare procedure di partenariato pubblico-privato per la realizzazione
e gestione di attrezzature pubbliche o di uso pubblico (riconversione
funzionale di immobili, ecc);
6. Favorire i miglioramenti sociali, economici ed occupazionali dei
quartieri e migliorare la qualità dell’abitare attraverso il perseguimento di
più elevati standard anche di tipo ambientale (riduzione della percezione di
insicurezza da parte dei residenti e degli operatori economici, ecc);
7. Favorire il processo di riconnessione urbana interna ai quartieri della città e
di collegamento con il resto (riorganizzazione e potenziamento del sistema dei
parcheggi, miglioramento della viabilità interna ed esterna);
8. Assicurare il risparmio nell’uso delle risorse naturali sia per gli interventi
residenziali che per gli altri interventi e ridurre lo spreco di territorio attraverso un
pieno riuso degli spazi già urbanizzati.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 25 di 100
26. COMUNE DI PUTIGNANO
B. GLI AMBITI TERRITORIALI DA SOTTOPORRE AI PROGRAMMI
INTEGRATI DI RIGENERAZIONE URBANA
Al fine di individuare gli ambiti della città da sottoporre a Programmi Integrati di
Rigenerazione Urbana, la prima attività di indagine svolta ha riguardato la ricognizione
dell’intero abitato.
Preliminarmente è stata effettuata un'analisi delle condizioni del contesto urbano e delle
connesse problematiche sociali, indagine che porrà anche le premesse per il monitoraggio dei
risultati conseguiti nel tempo con gli interventi effettuati.
Le attività svolte, hanno mirato alla costruzione del quadro conoscitivo, alla definizione dei
livelli di trasformabilità delle aree di intervento, alla ricognizione delle esperienze già
realizzate o avviate nelle operazioni di trasformazione urbana e analisi di benchmarking ed
hanno riguardato i principali ambiti d’intervento indicati nella L.R. 29 luglio 2008, n. 21
“Norme per la rigenerazione urbana”, ovvero:
- Contesti urbani periferici e marginali interessati da carenza di attrezzature e servizi,
degrado degli edifici e degli spazi aperti e processi di esclusione sociale;
- Contesti urbani storici interessati da degrado del patrimonio edilizio e degli spazi
pubblici e da disagio sociale;
- Contesti urbani storici interessati da processi di sostituzione sociale e fenomeni di
terziarizzazione;
- Aree dismesse, parzialmente utilizzate e degradate.
A seguito di un’approfondita analisi del contesto urbano di riferimento, dei vincoli presenti
nelle varie aree, dei diversi sistemi e dell’assetto proprietario, etc, sono stati identificati i
perimetri degli ambiti di intervento da sottoporre a programmi integrati, anche attraverso la
definizione di unità di intervento in aree tematiche.
Gli ambiti individuati a seguito delle analisi effettuate da sottoporre a
Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana risultano essere i seguenti:
Nucleo antico (zone A1 e A2 del PRG) ed aree destinate a
AMBITO 1
servizi immediatamente adiacenti
Zona ex Autodromo compresa tra la S.S. n. 172 per
AMBITO 2 Alberobello e Viale Cristoforo Colombo di proprietà
comunale
Quartiere periferico di S. Pietro Piturno e le aree destinate
AMBITO 3
ad attrezzature di proprietà comunale
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27. COMUNE DI PUTIGNANO
Aver individuato il Quartiere di S. Pietro Piturno, già incluso nel P.I.R.P. ammesso
a finanziamento, non comporta nessun problema in quanto la L.R. 21/2008 non
impedisce di perimetrare ambiti già oggetto di finanziamento pubblico; ciò in
quanto i finanziamenti già erogati da parte della Regione Puglia non risolvono
completamente le problematiche presenti in tale ambito, per cui sicuramente
saranno necessari ulteriori finanziamenti pubblici per completare il processo di
riqualificazione avviato.
Inserire informazioni desunte dagli incontri pubblici per il coinvolgimento degli abitanti.
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28. COMUNE DI PUTIGNANO
N
Fonte: http://www.viaggiareinpuglia.it – Sovrapposizione degli ambiti su ortofoto. Elaborazione
finepro s.r.l.
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29. COMUNE DI PUTIGNANO
B.1.1 Ambito 1
Nucleo antico ed aree destinate a servizi immediatamente adiacenti
L’ambito 1 corrisponde alle zone A1 e A2 del vigente P.R.G., ossia comprende il “centro
storico” vero e proprio e la “zona centrale urbana di interesse ambientale” così come definite
nelle Norme Tecniche di Esecuzione dello stesso Piano Regolatore Generale.
Mentre la zona A1 è delimitata da Corso Umberto I, Estramurale a Mezzogiorno, Estramurale
a Levante e via Margherita di Savoia in maniera ben precisa, per quanto attiene alla porzione
di centro abitato individuata come zona A2, bisogna specificare che essa è la sommatoria
della corona subito a ridosso dalla predetta zona A1 e di una porzione posizionata a nord di
questa, distaccata dalla precedente e coincidente con la pertinenza di una “villa urbana”
individuata con la lettera “X” in via S. Caterina. In tale area, infatti, sono collocate anche
alcune zone B3 – “ville urbane” e i relativi “parchi e giardini di interesse
ambientale” definiti zone B4. In modo particolare sono comprese le ville per cui si
applicano le disposizioni di cui all’art.56 delle NTE “interventi particolari per l’interesse
pubblico” e corrispondenti appunto alle lettere “X”, “Y”, “K” e “J”.
Per tali ville, il PRG prescrive la conservazione dell’immobile e la
valorizzazione, anche ad uso pubblico, del verde e della vegetazione ricadente
nell’annesso parco (zone B4).
A ridosso del nucleo storico (zona A1), che si estende per circa 8,3 ettari, si aggiungono aree
per lo più già delineate nel PRG come attrezzature e servizi di quartiere, che ad oggi
necessitano di interventi di recupero e rifunzionalizzazione. Essi nello specifico sono:
- area di Piazza Aldo Moro e Piazza Berlinguer (ex Foro Boario) e gli isolati
compresi tra questi e l’Estramurale a Mezzogiorno, cui si aggiunge l’isolato
comprendente la Chiesa del Carmine ed il Convento dei Carmelitani, oggi sede del
Municipio;
- aree facenti parte del Complesso parrocchiale di San Domenico destinate a verde
privato vincolato.
In merito al quadro urbanistico, si ricorda che l’ambito della zona A1 è interessato da un
Piano Particolareggiato di inquadramento in variante al PRG approvato
definitivamente con deliberazione di Giunta Regionale n. 767 del 23.03.2010, pubblicata
sul BURP n.74 del 26.04.2010.
Il tessuto più antico si sviluppa in forma avvolgente dai circuiti perimetrali più bassi
all’acrocoro sommitale, luogo della piazza con il palazzo signorile e la chiesa matrice annessa,
nelle cui immediate adiacenze peraltro si dispone tutta una serie di significativi palazzi e
palazzetti di famiglie prominenti della storia locale; il tessuto connettivo è quello della
minuta casa a schiera meridionale aggregata irregolarmente in forme originali e annoverante
tipi edilizi pur essi originali per soluzioni e materiali dell’architettura.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 29 di 100
30. COMUNE DI PUTIGNANO
N
Fonte: http://maps.google.it – Ambito 1 su ortofoto. Elaborazione finepro s.r.l.
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31. COMUNE DI PUTIGNANO
Le epoche del costruito
La maggior parte dei fabbricati del Centro Storico presenta caratteri morfologici e stilistici
sei e settecenteschi, cosicché è possibile indicare l’arco di tempo che si conclude con il XVIII
secolo come il periodo di configurazione compiuta di questa parte della città. La cintura
esterna viene invece realizzata a partire dalla demolizione delle mura (seconda metà del XIX
secolo) e conta realizzazioni protrattesi per quasi un secolo.
Nel corso dell’ottocento sono state operate ricostruzioni di intere unità anche nelle parti
centrali, mentre interventi di sopraelevazione parziale o di inserimento di lastre per balconi
o di elementi architettonici e tecnologici incongrui è proseguita fino a tempi recenti.
I tipi edilizi
I fabbricati, nonostante le differenziazioni che posizione ed epoca di realizzazione inducono
in essi, mostrano la corrispondenza ad un sistema organizzativo e spaziale con carattere di
modularità e/o costanza costruttiva, tale da dar luogo ad edifici simili e ripetuti. In base alle
costanti spaziali, costruttive e distributive degli edifici si possono identificare i seguenti tipi
edilizi:
1. edifici unifamiliari o plurifamiliari, a sviluppo preferibilmente verticale, con accesso
diretto dalla strada;
2. edifici unifamiliari, di maggiore sviluppo orizzontale, con accesso diretto su strada
(palazzetti);
3. edifici unifamiliari, di notevole sviluppo orizzontale, con accesso da androne o corte
interna (palazzi);
4. edifici plurifamiliari con accesso da androne;
5. edifici speciali civili;
6. chiese e cappelle;
7. edifici speciali religiosi;
8. edifici ad un piano, monolocale.
La distinzione citata coinvolge gli aspetti formali e funzionali degli edifici rendendo possibile
la descrizione che di seguito si tratteggia e che può accomunare anche manufatti diversi per
epoca e per caratteristiche stilistiche: è singolare infatti il permanere del tipo edilizio
"edificio unifamiliare" con scala singola in fabbricati che presentano la facciata unitaria e il
decoro propri del "palazzo".
1. Gli edifici unifamiliari o plurifamiliari con accesso diretto dalla strada ospitano di
solito una abitazione disposta su più livelli. Presentano un fronte su strada compreso tra i 3
mt. e i 6 mt.. Hanno una scala interna, con andamento ortogonale alla facciata ed
illuminazione diretta da questa, che collega due piani e la soffitta con fronte arretrato; l’unità
comprende anche un vano dotato di accesso diretto dalla strada.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 31 di 100
32. COMUNE DI PUTIGNANO
Il tipo edilizio semplice sopra descritto ha dato luogo a varianti sistematiche con modi di
accrescimento e di aggregazione che hanno configurato il passaggio dall’unico vano con
affaccio su strada alla presenza di due vani sullo stesso fronte, alla conquista del doppio
affaccio sulle pareti esterne contrapposte dell’isolato e/o sulle facciate d’angolo.
L’accesso dalla strada avviene mediante scale più o meno sviluppate o attraverso percorsi
pensili o ballatoi.
2. Gli edifici unifamiliari, di maggiore sviluppo orizzontale rispetto a quelli precedenti,
perché dotati di più di due finestre sulle singole facciate, sempre con accesso diretto su
strada, danno luogo ad una abitazione più complessa ed articolata, con una specifica
differenziazione spaziale e funzionale. Sviluppati su uno o due piani con soprastanti soffitte,
traggono dalla disposizione nell’isolato la caratterizzazione e la individuazione formale.
3. Gli edifici unifamiliari di maggiore sviluppo orizzontale, a volte destinati a nuclei
diversi della stessa famiglia, con accesso da androne o corte interna, comprendono
abitazioni di notevole sviluppo orizzontale, dotate di articolazione e differenziazione nella
composizione e distribuzione dei singoli vani. Si sviluppano su uno o due piani con soffitte
arretrate. Presentano piani terra e interrati destinati a servizi.
4. Gli edifici plurifamiliari con accesso da androne rappresentano la maggior parte dei
tipi presenti sulla cintura esterna, realizzati in forme sostanzialmente ripetute fino al primo
terzo del XX secolo. Comprendono anche alcuni esempi di edilizia moderna, del tutto
incongrui per collocazione urbanistica e per distribuzione interna, che tuttavia ripropongono
lo stesso rapporto funzionale tra strada, androne e singoli alloggi.
5. Gli edifici speciali civili sono costituiti da fabbricati a destinazione pubblica come
teatro, sede di comunità e associazioni culturali, museo, etc..
6. Chiese e cappelle sono edifici distribuiti nell’edificato del Centro Storico e sono di
solito collegati ad edifici di diversa destinazione.
7. Gli edifici speciali religiosi sono costituiti da monasteri e sono attualmente destinati a
funzione diversa dalla originaria.
8. Gli edifici ad un piano, monolocale, sono fabbricati a destinazione prevalentemente
commerciale, un tempo probabilmente concepiti come accessori o servizi della abitazione
retrostante.
Forma e sviluppo dell’edificato.
L’immagine aerea può suggerire che il Centro Storico sia costituito da un insieme
indifferenziato, benché chiaramente delimitato, di fabbricati. I suoi confini sono segnati da
un perimetro geometricamente definito, risultato della edificazione delle mura e del
successivo censimento delle aree liberate dalla demolizione della cinta difensiva.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 32 di 100
33. COMUNE DI PUTIGNANO
Fonte: Comune di Putignano, Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1 -
Centro Antico
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 33 di 100
34. COMUNE DI PUTIGNANO
La linea continua del perimetro costituisce sia un confine, una demarcazione tra l’interno del
Centro Storico ed il resto della città, sia un principio di caratterizzazione morfologica. Infatti
gli edifici si dispongono privilegiando una rigorosa frontalità verso l’esterno costituendo un
insieme continuo ove, pur susseguendosi fabbricati diversi, la sensazione di omogeneità e di
ordine scaturisce dal loro essere vicini l’uno all’altro e ispirati ad una disposizione di facciata
piana con corrispondenze verticali, ricorrenti e ritmiche, di porte e finestre.
All’interno del perimetro, oggi definito da via Margherita di Savoia, dall’Estramurale a
Levante, dall’Estramurale a Mezzogiorno e da Corso Umberto I, la densità e la compattezza
del costruito fanno pensare ad un edificato continuo ed uniforme dotato di una rigorosa
coerenza interna e di un numero esiguo di parti singolari.
Una attenta osservazione di reti viarie, tessuti e parti speciali porta a contraddire questa
prima impressione e a riconoscere distinzioni e articolazioni significative. Si individua:
a) un percorso longitudinale con tracciato sensibilmente rettilineo (Corso G.Garibaldi, Corso
Vittorio Emanuele, via Porta Barsento);
b) un percorso anulare (via Melo, via Santa Chiara, via Santa Maria, via Forno Mongelli)
innestato in due punti sul precedente;
c) un sistema di percorsi di attraversamento, pressoché continui, disposti secondo due
modalità morfologiche distinte: una con tratti tendenzialmente paralleli e posti in relazione
di ortogonalità con il percorso longitudinale di Corso Garibaldi, l’altra con tratti posti a
raggiera rispetto al percorso anulare;
d) un insieme di percorsi di connessione tra l’estramurale (un tempo il perimetro delle mura)
e l’interno, distinti per frequenza (più fitti a sud del percorso longitudinale) e per andamento
geometrico (paralleli e a raggiera).
Percorsi e parti speciali (chiese, slarghi, piazze, corti) presentano rapporti di “accesso celato”,
cioè sono connessi in modo da formare improvvise ed inattese aperture: si determina così
una sorta di itinerario di scoperta successiva ove le entità in relazione si rivelano tutto ad un
tratto, senza quindi anticipazioni e graduazioni spaziali o di masse costruite, in prossimità dei
percorsi principali e delle loro connessioni con i percorsi secondari.
I tessuti si dispongono, rispetto ai percorsi, secondo:
a) relazioni rispetto ad una linea, di parallelismo, (da Via Adamo e da Via Arco Michele e Via
Specchi e ancora da Via Santa Chiara a Via Fornello);
b) relazioni rispetto ad un punto, a ventaglio, (da Via Porta Barsento a Via Terzi e da Corso
G.Garibaldi a Vico Santa Lucia);
c) relazioni rispetto ad un punto, di concentricità, (Via Campanile e Via Terzi);
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 34 di 100
35. COMUNE DI PUTIGNANO
d)relazioni di complementarità (da Vico Netti a Via Adamo e da Via Specchi a Via Forno
Santo Stefano e ancora gran parte dell’area interessata dal percorso anulare tra Via
Margherita di Savoia e Piazza Plebiscito);
e) relazioni di allineamento e ortogonalità (l’angolo tra via Margherita di Savoia e Corso
Umberto); in tal modo si configurano ambiti morfologicamente riconoscibili, costituiti da più
isolati che contribuiscono a definire dei “campi” omogenei.
La struttura del costruito si rende evidente in negativo evidenziando la trama viaria.
Il Centro Storico di Putignano appare quindi come un’opera in cui sono riscontrabili coesione
ed interconnessione, oltreché congruenza e compatibilità, in misura tale da determinare
condizioni di reciproca necessità tra tutte le parti del costruito. Una conseguenza immediata
di queste considerazioni è che tutto l’edificato ha pari dignità, perché contribuisce
ugualmente al risultato complessivo: abitazioni unifamiliari, palazzi pubblici e privati, chiese,
piazze formano un insieme in cui tutto si tiene e tutto si presuppone vicendevolmente.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 35 di 100
36. COMUNE DI PUTIGNANO
Fonte: Comune di Putignano, Piano Particolareggiato di inquadramento della zona A1 -
Centro Antico, rete viaria
Quadro della situazione attuale
Il volume costruito, su una superficie di circa 82.000 mq, è di circa 600.000 mc, cui
corrisponde una dotazione di circa 5.000 vani. Sono piuttosto numerose le abitazioni
non occupate. Infatti, su un totale di 1078 particelle catastali, quelle disabitate risultano
essere circa 360. Le rilevazioni demografiche forniscono il numero di 2058 abitanti e 1002
nuclei familiari presenti in questa parte della città. L'alto numero di nuclei familiari indica un
numero esiguo di componenti per famiglia e una prevalenza di popolazione anziana.
I vani non abitati, stimabili in circa 1500, potrebbero consentire un ulteriore insediamento di
700 abitanti, considerando un indice di affollamento di 0,5 abitanti a vano.
Gli spazi pubblici sono rimasti più o meno nella condizione originaria, anche perché le
limitate risorse comunali si sono indirizzate ai nuovi quartieri. Gli edifici sia pubblici che
privati sono stati qua e là restaurati ma il tutto si è verificato sporadicamente e
così non ha generato quegli effetti di trascinamento complessivo della
rigenerazione che si possono auspicare; limitati sono stati gli sviluppi di piccola
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37. COMUNE DI PUTIGNANO
economia del turismo e del tempo libero: caffè e ristoranti, pub e vinerie, negozietti etnici e di
artigianato ecc.
Le attività economiche prevalenti sono di carattere commerciale (circa 100 esercizi) e di
ristorazione (circa 30 esercizi): si attestano quasi esclusivamente lungo il perimetro esterno
in particolare lungo il Corso Garibaldi e nei pressi del Largo Santa Maria. La presenza degli
artigiani è esigua (una decina di operatori).
Quanto alle condizioni di degrado, si registrano all’interno del nucleo antico, in
particolare negli ambiti del nucleo storico che non si attestano sull’Estramurale né sulle
principali arterie interne di attraversamento, alcuni caratteri della marginalità
urbana, non sussistendo interscambio funzionale e relazionale con le altre aree
e la viabilità centrali.
Ciò sostanzialmente avviene per il degrado presente di tipo fisico, strutturale, ambientale,
sociale ed economico di questi ambiti, incompatibile con un’area urbana ricca di contenuti
storici ed emergenze architettoniche tanto significative.
La presenza, inoltre, di barriere architettoniche ed ambientali limitano la
possibilità di spostamento dei soggetti con difficoltà motorie.
Tali condizioni limitano, di fatto, la fruibilità piena, visiva e fisica dell’intero tessuto storico,
contribuendo a impedire la totale apertura ed integrazione del quartiere con le adiacenti aree
centrali della città.
La tipologia presente nell’aggregato, viene utilizzata in prevalenza ad uso
abitativo, ma in forma sottodimensionata rispetto alle potenzialità del contesto.
Infatti, dai dati di cui sopra emerge che il 30% circa dei vani abitabili non è utilizzata.
Sono discretamente distribuite attività economiche ai piani terra degli edifici, ma tali
destinazioni, ubicate esclusivamente in corrispondenza del Corso ed in minima parte
attestantisi in corrispondenza della viabilità principale, rendono l’area poco frequentata nelle
ore serali e notturne, incrementando il livello di insicurezza locale: nel nucleo antico ci si
trova in presenza di un tessuto urbano centrale, ma in un certo senso marginalizzato.
In generale il nucleo antico risulta carente di spazi pubblici attrezzati e di servizi
in genere e soprattutto di parcheggi a servizio della residenza.
Alcune unità abitative versano in cattivo e precario stato di conservazione e
pertanto si potrebbe intervenire su di esse in modo da recuperare interamente il nucleo antico
al di là della cintura esterna e degli assi principali di attraversamento.
Le caratteristiche di sezione, di continuità e di pendenza delle strade impongono alcune
limitazioni al traffico veicolare rendendo attuabili, senza particolari difficoltà, strategie di
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 37 di 100
38. COMUNE DI PUTIGNANO
pedonalizzazione che ormai sono un’esigenza diffusa e generalizzata nelle parti centrali delle
città. Ad oggi il centro storico è completamente pedonalizzato.
Tale limitazione deve essere perseguita in modo coerente ed organico: ovviamente è
necessario prevedere la utilizzazione di un parco di mezzi pubblici adatti all'ingresso,
saltuario ma agevole e sicuro, in spazi anche esigui del centro antico per l'espletamento di
compiti di trasporto, assistenza, nettezza urbana, ecc..
Per quanto riguarda l’area immediatamente al di fuori del nucleo storico
comprendente Piazza Aldo Moro e Piazza Berlinguer, l’area necessita di interventi di
riqualificazione e di rifunzionalizzazione.
Piazza Aldo Moro, lo spazio pubblico più ampio che la città ha a disposizione, risulta ad
oggi uno spazio anonimo, privo di una vera identità, e per questo attualmente utilizzato solo
in occasione di eventi e occasioni particolari e per il mercato settimanale. Peraltro in tali casi
viene utilizzata solo una parte della Piazza per scongiurare eventuali crolli dovuti a non ben
accertate condizioni delle strutture portanti sottostanti.
I volumi sottostanti la piazza, nati come spazi per il mercato coperto e una sala convegni,
ad oggi non sono più utilizzati se non in rare occasioni; solo una parte del mercato
coperto viene utilizzata settimanalmente per il mercato del pesce; in conclusione anche questi
spazi necessitano di recuperare una loro identità pubblica.
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39. COMUNE DI PUTIGNANO
Sul lato occidentale di Piazza Moro, da lato opposto rispetto a Via G. Matteotti, è situata
l’attuale Piazza Berlinguer, ex Foro Boario. Anche quest’area risulta al momento priva
di una funzione identitaria, utilizzata per lo più per la collocazione mercato ortofrutticolo
settimanale.
Piazza Moro e Piazza Berlinguer si collocano nelle vicinanze del centro storico e lungo il
margine sinistro del Corso cittadino, ove sono allocati i servizi e la maggior parte delle attività
commerciali.
La loro posizione strategica e le potenzialità insite nel progetto di una loro
rifunzionalizzazione sono di fondamentale importanza: la riqualificazione urbanistica
dell’area comprendente le due piazze in oggetto con Piazza XX Settembre ed il Municipio e da
parte opposta del Corso il Teatro comunale, con una corretta allocazione delle funzioni ed
una razionalizzazione dei percorsi veicolari e delle aree pedonali, risolverebbe gran parte dei
problemi di fruizione e di congestione non solo di quest’area, ma anche della mobilità dei
quartieri ricompresi tra via della Conciliazione e Via Noci, scendendo fino a Via di Vagno.
Le problematiche relative a quest’area risultano evidenti e sentite dalla cittadinanza, che
avverte la necessità di attrezzature e spazi pubblici adeguati e fruibili, ma anche di spazi verdi
e parcheggi.
Dette esigenze sono emerse nel corso degli incontri che si sono svolti in relazione al
finanziamento ottenuto dal Comune in quanto vincitore del Bando Regionale di Principi
Attivi denominato “Concorso di idee per la realizzazione di percorsi di progettazione
partecipata”.
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40. COMUNE DI PUTIGNANO
Nettamente differenti sono invece le condizioni che riguardano le citate “ville
urbane”, esse sono immobili di proprietà privata, inglobate nell’edificazione urbana del
‘900 e fortemente caratterizzanti il contesto grazie ai giardini che le inglobano. Il PRG
assegna a tali parchi privati la valorizzazione ai fini dell’uso pubblico, tale
condizione implica la disponibilità da parte dei legittimi proprietari a rendere accessibili alla
comunità le loro pertinenze recintate.
Questo fa sì che, di fatto, le previsioni di PRG siano inattuabili in materia, e solo un
intervento comportante compensazione e perequazione urbanistica potrebbe
aprire il dialogo tra l’interesse pubblico e la proprietà privata, seppur di forte
impatto sullo spazio urbano di interesse collettivo.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 40 di 100
41. COMUNE DI PUTIGNANO
La compensazione o il regime di perequazione potrebbe in questo caso legare le suddette aree
private, interne al perimetro dell’ambito 1, con aree di proprietà pubblica dislocate in altro
ambito (zona S. Pietro Piturno) assegnando alle stesse una volumetria premiale da
destinare a residenza o attività del settore terziario, commisurata al valore delle aree private
(parchi annessi alle ville urbane) se saranno contestualmente resi di pubblico
accesso tali parchi urbani.
Il medesimo sistema potrebbe essere attuato per quanto riguarda l’area
destinata da PRG a verde privato vincolato, che la rende di fatto soggetta
all’abbandono seppur si tratti di uno spazio dalla forte connotazione architettonica in ragione
della presenza del poderoso volume del complesso monastico di San Domenico e della sua
notevole torre campanaria, che da questa area si coglie in maniera particolare essendo posta
ad una quota nettamente inferiore rispetto al fronte strada dello stesso monastero.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 41 di 100
42. COMUNE DI PUTIGNANO
A fronte delle criticità evidenziate, nello specifico l’obiettivo della rigenerazione urbana
sarà per l’ambito 1 perseguito attraverso:
- Realizzazione di nuovi spazi di socializzazione ed aggregazione ed organizzazione
di eventi culturali, in particolare per quanto riguarda la qualità urbana di Piazza
Aldo Moro;
- Riorganizzazione e potenziamento del sistema dei parcheggi di pertinenza
per i residenti, per i quali potrebbero essere utilizzati parte degli spazi sottostanti
Piazza Aldo Moro o Piazza Berlinguer (ex Foro Boario);
- Definizione di un sistema di perequazione urbanistica per rendere accessibili
alla collettività i parchi urbani di proprietà privata annessi alle 4 ville della
zona A2 e all’area di verde privato vincolato di San Domenico;
- Miglioramento della funzionalità e fruibilità del sistema di trasporto
pubblico (minibus elettrici ed altri interventi per la mobilità sostenibile);
- Adeguamento e potenziamento delle infrastrutture a rete presenti;
- Potenziamento del sistema di pubblica illuminazione per l’innalzamento del
livello di sicurezza;
- Miglioramento delle condizioni di legalità e sicurezza a favore dei cittadini e
delle imprese (intensificazione dei controlli, videosorveglianza, ecc.);
- Riorganizzazione e razionalizzazione del mercato settimanale per una migliore
fruizione degli spazi pubblici e per una riduzione dell’inquinamento acustico,
atmosferico e veicolare.
Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della città di Putignano Pagina 42 di 100